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11 maggio 2018

La trappola


Il colpo di teatro con la possibilità annunciata di un governo tra Lega e Movimento Cinque Stelle, con la "benevola astensione" di Forza Italia (e non ho ben capito se anche di Fratelli d'Italia o se questi voteranno contro sic et simpliciter) non mi piace.
Grillo e compagni a me fanno solo un po' (ma solo un po', mica tanto) meno ribrezzo di Renzi, Martina, Gentiloni e compagni e quindi non considero giustificata la loro compagnia.
Peraltro c'è da vedere quali provvedimenti intenderanno assumere e se il buongiorno si vede dal mattino, allora, magari turandoci naso e bocca, potremmo anche procedere.
Infatti si sono scatenate le reazioni dei parrucconi di stato e dell'unione sovietica europea, sistematicamente riassunti dalle interpretazioni di comodo delle parole di Mattarella.
Interpretazioni d'obbligo o retroscena lasciate a fonti anonime ma attribuite ad "amici democristiani di vecchia data" perchè lui le cose non le dice mai chiaramente e soprattutto non le dice in faccia, così bisogna interpretarlo.
E sulla stampa serva si legge di un Mattarella che ha boicottato ogni incarico a Salvini, di un Mattarella che pretende un europeista agli esteri, magari uno favorevole all'austerità all'economia e, perchè no ?, Galantino agli interni per trattare la questione degli immigrati.
Ma quanti voti ha Mattarella, eletto da una maggioranza costituitasi sui voti di chi ha tradito il partito per il quale era stato eletto ed è poi stata spazzata via dalle elezioni del 4 marzo ?
Ecco la prima trappola: accettare la tutela di Mattarella, un errore che fece anche Berlusconi nel 1994 quando si piegò a Ruggiero al ministero degli esteri.
Quindi la prima cartina di tornasole (se mai si farà un simile governo e ... continuo a dubitarne !) sarà la compagine, a cominciare dal Presidente, per verificare se le interferenze del Quirinale sono state accettate o meno.
Nel primo caso sarà un bagno di sangue con un ritorno elettorale dei cattocomunisti.
Nel secondo caso potremo invece sperare che cominci sul serio un qualche cambiamento in senso populista e sovranista.
Quindi il primo aspetto è vedere se piacerà a Mattarella il governo e se piacerà sarà un governo in perdita.
Ma la trappola, anzi il trappolone più evidente, è il frutto avvelenato di questo nuovo tentativo, un prolungamento dell'agonia di una legislatura nata morta.
Se si formerà il governo, qualcosa potrà essere salvato, ma se dovesse infrangersi su una qualche impuntatura il tentativo di dar vita al governo (magari per il voto contrario della base grillina) allora Mattarella avrà un'autostrada spianata per il suo governo simil Monti che avvelenerà tutti i pozzi, rinviando le elezioni il più possibile.
E la colpa sarà attribuita esclusivamente a Salvini e Di Maio, con conseguenze disastrose in campo elettorale.
E' corretta, a mio modo di vedere, la posizione di Forza Italia che, parallelamente al voto contrario della Lega ai governi Monti e Letta sostenuti invece da Berlusconi, senza che ciò possa mettere in crisi la coalizione di Centro Destra, voteranno contro o astenuti.
Del resto il veto sulla piena partecipazione di Forza Italia è stato messo dai grillini, non da Salvini.
Meno comprensibile la (non chiara) posizione di Fratelli d'Italia di cui non si sa bene se si siano chiamati fuori loro o siano stati esclusi da altri.
Inutile dire "Mattarella doveva incaricare Salvini".
Non l'ha fatto, ha remato contro, quindi prendiamo atto e andiamo avanti, cercando di fargli quanto più male possibile con un governo sovranista, nazionalista, identitario, populista, cioè l'esatto contrario di quel che avrebbe voluto con il suo "governo di tregua".
Se son rose ...




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2 commenti:

Nessie ha detto...

Berlusconi in realtà non aveva altra scelta. E' stato vivacemente contestato dai suoi e consigliato ad accettare la "non sfiducia" (formula democristiana da Ia repubblica) all'ipotesi di un governo verde-giallo, se voleva salvare il partito e la sua "argenteria di famiglia". I suoi sondaggisti (e lui ne ha a legioni), gli hanno prospettato una drastica decimazione a favore della Lega, in caso di nuove elezioni. Insomma, più che "corretta" la posizioni di FI è stata "opportuna": quella di chi vuole limitare i danni.

Quanto alla posizione della Meloni e di FdI, sinceramente non l'ho capita nemmeno io.

Nessie ha detto...

PS: la trappola (e le trappole) che paventi sono plausibili e c'è il rischio che in caso di "non riuscita" la colpa ricada tutta su Salvini e Di Maio. Ma loro hanno dovuto giocare audacemente al "o la va, o la spacca", perché erano già pronti in frigorifero dei megatrappoloni di Mattarella: qualche Androide telecomandato di Bruxelles, come Cottarelli o Giovannini.

La politica purtroppo non è fatta solo di numeri ma anche di rischio. Anche lì, non c'era altra scelta.