Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

30 settembre 2018

Una manovra economica quasi perfetta


Quello che non fece Berlusconi nei suoi quasi dieci anni di governo, lo hanno fatto Salvini e Di Maio alla prima occasione: una manovra economica quasi perfetta che restituisce Dignità al Popolo e alla Nazione Italiana.
Indifferenti, come deve essere, al bastone e alla carota degli squali, degli avvoltoi e degli gnomi europei e internazionali che si appoggiano alle solite quinte colonne interne che tifano per il disastro pur di acquisire minime benemerenze dai loro padroni, hanno scritto una pagina nuova nella storia dei bilanci italiani.
Da troppo tempo i governi italiani si erano arresi ai diktat stranieri che, ovviamente, non hanno alcun interesse a vedere ricca, prospera e potente la nostra Patria.
I limiti, le condizioni, le stesse "concessioni" sono tutte frutto di un intendimento che vuole impedire uno sviluppo autentico come ne siamo capaci avendolo dimostrato nel ventennio successivo alla sconfitta militare del 1945.
Un ventennio terminato con l'avvento, ma guarda che combinazione !, dei socialisti (cioè un partito antinazionale e internazionalista) al governo che segnò l'inizio della regressione.
Naturalmente le sibille della catastrofe hanno già intonato la liturgia dei morti, stimolando la psicosi dei Mercati e, infatti, sabato la maggior parte dei quotidiani ha gioito nel poter dar conto dell'aumento del montiano spread e della perdita in borsa del 3,75%, pur con l'amarezza di dover constatare che se la borsa ha dato una bella soddisfazione, altrettanto non ha fatto lo spread che si è attestato solo a 268 punti, mentre i fedeli maggiordomi del regime di Bruxelles speravano di poter annunciare lo sfondamento di quota 300.
Sono certo che ci riproveranno a creare psicosi contro l'interesse dell'Italia.
Ma se ancora la manovra non la conosciamo nei suoi dettagli (e mi riservo di valutarla perchè a me il "reddito di cittadinanza" anche se limitato ai soli Italiani - sennò di quale "cittadinanza" si parlerebbe ? - piace solo se avrà tanti controlli per evitare abusi), possiamo ben dire che l'aver fissato l'asticella del deficit al 2,4% rappresenta quasi un affrancamento dalla schiavitù di Bruxelles, dove il "quasi" sarebbe venuto meno se il governo non avesse posto limiti all'asticella per dar corso, da subito, all'intero programma, ivi inclusa la flat tax per tutti.
Del resto Renzi e compagni (con Tajani sempre più servilmente pronto a rilanciare le tesi del pci/pds/ds/pd) si lamentano di una percentuale che loro stessi hanno superato in quattro anni su cinque di governo (il quinto si assestò nella realtà al 2,3%).
Ma soprattutto, si stracciano le vesti per una aumento in deficit, cioè del debito pubblico, quantificato in 30 miliardi.
Dal 2011, novembre, quando un autentico colpo di stato (come ormai riconoscono tutti) destituì Berlusconi grazie all'intervento di fattori esteri uniti alle solite quinte colonne interne (avete notato che la sinistra vince solo e sempre quando intervengono gli stranieri in Italia ?) al giugno 2018 quando finalmente vide la luce l'attuale governo, il debito pubblico complessivo è salito da 1850 a 2350 miliardi (o, se vogliamo arrontondare comfa Bruno Vespa a beneficio dei governi passati, da 1900 a 2300 miliardi).
Si tratta di ben 500 miliardi (400 per essere generosi) in sette anni che, in media, fanno settanta miliardi di aumento all'anno (o sessanta che, comunque sono il doppio dei trenta previsti dal nuovo governo).
Il tutto per nulla, aumentando le tasse e l'età pensionabile (Monti e Fornero), aumentando le tasse sui risparmi e disperdendo le risorse in elargizioni clientelari (Renzi), sperperando soldi per l'accoglienza dei clandestini (Letta, Renzi e Gentiloni).
Il governo Conte-Salvini-Di Maio ha in programma di aumentare quel debito solo della metà per tre anni, però restituendo un'età dignitosa alla pensione, diminuendo le tasse e aiutando la fascia più debole della popolazione.
Poi si può discutere su come è meglio agire, ma una cosa è certa: il governo ha restituito agli Italiani il diritto a decidere su come governare la propria Patria e come gestire i propri fondi.
E questo gli Italiani lo capiscono, tanto che a Sky Tg 24 di venerdì 28, alle ore 19, hanno dato conto di un sondaggio tra gli spettatori nel quale si chiedeva se ritenessero positiva la manovra decisa dal governo.
Quel telegiornale (come tutti gli altri e il 99% della stampa, visto che escluderei solo La Verità e Il Tempo) è schieratissimo con i poteri affaristico e finanziari di Bruxelles e con i loro maggiordomi italiani, quindi i suoi telespettatori sono bombardati da una tesi univoca, contraria al governo.
Ebbene il 56% di chi aveva votato (io ho cercato il sondaggio nel sito, ma non l'ho trovato, perchè avrei aggiunto il mio al loro voto) si è dichiarato favorevole, con grave scorno del giornalista che ha rinunciato ad ogni commento (che avrebbe ben fatto in caso contrario).
Quindi se il Resto del Carlino titolava sabato 29 "bocciati" con le fotografie di Salvini, Di Maio, Conte e Tria, c'è da chiedersi: bocciati, ma da chi ?
A me sta benissimo essere bocciato dagli stranieri e approvato dagli Italiani.
Vuol dire che quel che si fa rappresenta un recupero della nostra Libertà, Indipendenza e Dignità Nazionale.
Costa ?
Sì, perchè Libertà, Indipendenza e Dignità hanno un prezzo che io pago volentieri per non essere un suddito uguale a quei cagnolini di stoffa che negli anni sessanta proliferavano nei lunotti posteriori delle autovetture e facevano sempre "sì" con la testa seguendo il moto altrui.
Ogni atto di libero arbitrio costa e per parafrasare Ezra Pound, se un  Uomo non è disposto a pagare un prezzo anche alto per la sua Dignità, o la sua Dignità non vale nulla, o non vale nulla lui.





Entra ne


29 settembre 2018

Viale del tramonto


Ottantadue anni sono una bella età.
Mio padre era ancora lucido e attivo, ricorrevo a lui, alla sua memoria, quando io non ero certo di una citazione classica.
Però aveva bisogno di sempre maggior tempo per riposarsi, per stare tranquillo a leggere, ad occuparsi dei suoi interessi, a godersi la vecchiaia ancora in salute e un meritato riposo professionale.
Oggi Silvio Berlusconi compie ottantadue anni.
Gli auguro altri "cento di questi giorni", tutti in salute.
Però dovrebbe rinunciare a voler giocare da centravanti e, se vuole fare l'allenatore, scegliere dei buoni capitani.
Al momento vedo che Forza Italia si fa rappresentare da Tajani, dalla Gelmini e dalla Carfagna, mentre in televisione vanno due talebani come Cattaneo e Malan.
Poi sono costretti a votare Marcello Foa che avevano bocciato due mesi fa.
Un ritardo che ha danneggiato tutti, Foa ma anche la credibilità di chi oggi l'ha votato e la possibilità di dare una tempestiva sterzata ad una radio televisione pubblica sempre più faziosa.
Faziosa come un consiglio superiore della magistratura in cui mi domando come, uno come me che non ha mai votato a sinistra, possa avere fiducia dopo l'elezione, con i voti dei cosiddetti "moderati", di un vicepresidente che è stato responsabile giustizia di un partito, il pci/pds/ds/pd, che ha voluto le unioni omosessuali, il divorzio breve, le operazioni Triton e Mare Nostro e, soprattutto, ha proposto leggi repressive della Libertà di Opinione come quelle di Fiano e di Scalfarotto.
Al di sopra delle parti ? Non mi pare proprio.
E meno male che quelli che non sono moderati hanno dato ai burocrati europei quello schiaffo che il troppo buono Berlusconi non ha mai dato e, pur ricevendone tanti, troppi, neppure adesso sembra voler dare, ascoltata la castastrofista dichiarazione di un altro dei suoi ultimi giapponesi, Brunetta.
Il Cav, peraltro, si è regalato il Monza, tornando al vecchio amore del calcio dove tanto ha dato e ricevuto.
Ha fatto bene.
L'augurio che gli posso fare è che in questo suo inevitabile viale del tramonto, trovi la forza di tornare ad essere il Cav delle origini, evitando di avallare posizioni e alleanze contro natura con Renzi e la sinistra.
Non faccia la fine di Montanelli e sarà ricordato come un Padre Nobile del Centro Destra prossimo venturo a guida Salvini e Meloni. 




Entra ne


28 settembre 2018

L'ostruzionismo occulto


E così anche il Giobàt renziano è stato parzialmente segato dalla magistratura.
Credo che governare con un "plotone di esecuzione" pronto ad impallinare ogni provvedimento grazie ad interpretazioni delle leggi vigenti sia un'impresa eroica.
A me il Giobàt renziano non piace e non piaceva.
Tutta la politica da furbetto del governino di Renzi non mi piaceva.
Ed ho espresso la mia contrarietà il 4 dicembre 2016 votando no al suo referendum.
Poichè come me votò no il 60% degli elettori, Renzi è stato legittimamente sfiduciato e mandato a casa.
Dal Popolo Sovrano.
Ma che leggi votate da un parlamento espressione del Popolo Sovrano siano cancellate da chi ha solo superato un concorso pubblico, no, non lo condivido.
Mi sembra un essere espropriato del mio diritto di voto.
Per qualunque legge, non deve essere un magistrato a sancirne la legittimità, ma il Popolo che la manifesta con il voto al referendum o per interposta persona di parlamentare eletto.
Se così fosse, ci sarebbero meno perdite di tempo e si agirebbe con più efficienza.
Vediamo adesso cosa accadrà con i decreti sicurezza di Salvini ...





Entra ne


27 settembre 2018

Mancano le coperture per Genova ?!?!?


Nel momento in cui scrivo non so se il decreto per Genova sia stato o meno presentato al Quirinale, sono però stupito dalle letture dei quotidiani e dall'ascolto della radio che, da due giorni, parlano di decreto bloccato perchè "mancano le coperture".
E poi hanno criticato Casalino quando ha confidato che vorrebbe cacciare i "tecnici" che ostacolano i provvedimenti del Governo.
Per eventi come quello di Genova così come per la ricostruzione dopo il terremoto se mancano le coperture, si spende in deficit !
Non si possono attendere mesi e anni, ma il ponte deve essere ricostruito, così come i cittadini che hanno praticamente perso le loro case che dovranno essere demolite, devono averne un'altra uguale alla precedente per dimensioni e comodità.
E, poi, non si era detto che pagavano tutto Atlantia e i Benetton ?
Ecco dove sono le coperture !



Entra ne


26 settembre 2018

E hanno ancora la faccia di parlare ?


Ho letto che la Fornero ha criticato le ipotesi di rottamazione della sua legge sulle pensioni.
Con che faccia la Fornero interloquisce ancora in materia di pensioni ?
Devo dar ragione a Di Maio che le ha intimato di parlar d'altro, perchè lei ha già fatto anche troppo in danno di tutti gli Italiani.Possibile che quei signori (perchè anche Monti osa presentarsi in televisione e sproloquiare come se non fosse stato per tre anni a capo del governo, per non dire di Renzi che oltre a Facebook e Twitter adesso si è messo in mostra anche su Linkedin) non abbiano il buon senso di lasciare che l'oblio del tempo li faccia dimenticare ?





Entra ne


25 settembre 2018

Tagliare ? Sì, le tasse !


Il nuovo Monti è Cottarelli.
Già (o forse ancora) alle dipendenze dell'Fmi (per fortuna che Salvini e Di Maio si sono accordati all'ultimo minuto per fare il governo, sennò ce lo saremmo ritrovato persino presidente del consiglio), un'esperienza fallimentare come addetto alla spending review di Renzi (infatti siamo passati dai 1900 miliardi di debito a 2300 quando Gentiloni ha mollato il posto) si è reinventato "osservatore" e, in tale veste continua a dire "non si può".
Ossequiato e riverito, viene interpellato come un oracolo e anche nei giorni scorsi abbiamo letto il suo verbo sulle colonne del Quotidiano Nazionale.
Nulla di nuovo: tagli e riforme, come sintetizza il titolo.
Sacrifici e sofferenze.
Tristezza e miseria.
E' la ricetta greca che Cottarelli, per conto dei suoi referenti stranieri, ci vuole rifilare.
Io sono un Nazionalista, anche se oggi si dice "Sovranista" e mi disgusta vedere altri italiani che continuano a sparare sull'Italia e su chi, in Italia, cerca di tirarci fuori dalla palude.
C'è chi "tifa" ong e immigrazione, completamente dimentico della devastazione culturale e sociale che provoca.
C'è chi pur di apparire al di sopra delle parti, bacchetta la sua Patria, l'Italia, parlando rigorosamente in inglese dal suo dorato bunker di Francoforte.
C'è chi è preso dal ballo di San Vito se qualcuno esprime le proprie opinioni in libertà e senza ossequiare il politicamente corretto e vorrebbe imporgli sanzioni con leggi che perseguitino le idee.
E c'è chi si presta per condurre i propri concittadini alla miseria, predicando rigore, tagli di agevolazioni, riforme a senso unico.
Non leggo altrettanti rematori contro negli altri stati, dove, ad esempio in Francia, Micron si appresta ad aumentare allegramente il rapporto debito pil per portarlo al 2,8%, tagliando pesantemente le tasse.
Da noi i lugubri epigoni del pci e gli zombi di Forza Italia si strappano le vesti se si parla di arrivare al 2%.
Se la Francia arriva al 2,8%, possiamo arrivarci anche noi, aumentando il taglio delle tasse e accelerando sull'applicazione della flat tax.
Poi si possono anche tagliare le spese improduttive, come la pubblicità pubblica sui giornali, le agevolazioni alla stampa, i contributi associazioni e centri studio privati, alle ong (ad esempio facendo pagare il prezzo di mercato per la locazione dei locali dove svolgono la loro attività).
E queste sarebbero le migliori riforme possibili.



Entra ne


24 settembre 2018

Casalino ha ragione


Rocco Casalino è un grillino con il compito di essere il portavoce del presidente del consiglio Giuseppe Conte.
Qualcuno ha diffuso una registrazione nella quale Casalino minacciava un "repulisti" al Ministero dell'Economia e delle Finanze, con la liquidazione di molti funzionari che pare mettano il bastone tra le ruote dell'attuazione del contratto di governo.
Le opposizioni (il pci/pds/ds/pd ancora una volta alleato con i resti di Forza Italia) ne chiedono le dimissioni berciando su "purghe staliniste".
Proprio gli eredi del pci parlano di purghe staliniste ?
A parte il ridicolo loro e di chi, come Tajani, si presta ad essere il loro megafono, il problema non è nuovo, perchè anche con Berlusconi funzionari di stato, inamovibili, posero paletti e fecero ostruzionismo alle politica di rinnovamento che, però, andavano contro i desiderata dei padroni dell'Europa.
Per non parlare dei magistrati che, soprattutto in materia di immigrazione, sin dalla legge Bossi-Fini hanno fatto il controcanto e, invece di applicare tout court la legge, hanno sollevato una miriade di obiezioni, tutte dalla parte dei clandestini, per renderla inefficace e, oggi, lo spauracchio della magistratura viene sventolato sul reddito di cittadinanza perchè sia esteso anche agli stranieri (e allora quale reddito di "cittadinanza" sarebbe?).
E' un problema che negli Stati Uniti hanno risolto con lo spoil system, per cui i ruoli apicali della pubblica amministrazione cambiano con il cambiare del Presidente, perchè si rendono perfettamente conto che la pubblica amministrazione è fondamentale per la realizzazione di un programma, soprattutto se si parla di forti innovazioni, di una rottura con il passato.
Come è nel caso del governo gialloverde.
Per questo Casalino ha ragione da vendere nell'affermare che se i funzionari pubblici continueranno ad ostacolare il cambiamento, guardando come referenti ad altri che non siano i ministri e i sottosegretari del governo che è rappresentazione della maggioranza popolare, allora andrebbero tutti sostituiti.
E non sarebbe, come ridicolmente, ad una voce, berciano comunisti e Tajani, una "purga stalinista", ma il democraticissimo spoil system che tanto avrebbe da insegnare a comunisti ed a Tajani.



Entra ne


23 settembre 2018

I pataccari del "non si può"


L'avvicinarsi della formalizzazione del bilancio 2019 con l'inizio della realizzazione del contratto di governo, rende sempre più frenetici gli assalti dei pataccari del "non si può".
Costoro sono prevalentemente giornalisti, economisti e politici del pci/pds/ds/pd con l'ausilio (almeno sino al patto dell'altro giorno nel Centro Destra) di alcuni pasdaran di Forza Italia.
Un esempio della aggressività che batte sempre più in testa di costoro lo abbiamo avuto nella puntata di venerdì di Sky Tg 24 Economia.
Condotta da un certo Andrea Bignami che proprio non riesce a mascherare, con una parvenza di imparzialità, la sua faziosa scelta di campo, come al solito erano presenti tre ospiti.
Uno governativo (nella fattispecie il leghista Armando Siri teorico della flat tax) e due finti indipendenti.
Un certo Galli che, questa volta, era presentato come appartenente all'Osservatorio sui conti pubblici di Carlo Cottarelli e la cui "imparzialità" è resa evidente dal fatto che fino al 4 marzo era un pluripresenzialista alla stessa trasmissione quale esperto economico del partito di Renzi di cui era anche parlamentare e il vicedirettore del Sole 24 Ore un esagitato Plateroti che spalancava gli occhi e gonfiava le già carnose gote quasi volesse mangiarsi Siri e tutte le sue teorie.
Quello che hanno detto costoro non ha importanza perchè era la solita minestra, trita e ritrita, del "non si può fare".
Argomentazioni fondate esclusivamente su loro proiezioni, elaborazioni di dati, statistiche, cioè tutto quanto fu oggetto delle loro basi per governare male, anzi dannosamente per sette anni.
Si sono fidati troppo dei "modelli matematici" e hanno perso il contatto con la realtà, nuocendo gravemente alla salute dell'Italia e degli Italiani.
Il fatto grave è che non l'hanno capito ed insistono sulla stessa strada, così i sondaggi segnano un impietoso ulteriore arretramento della sinistra di oltre cinque punti percentuali e il raddoppio delle intenzioni di voto per la Lega che traina il Centro Destra oltre il 47%.
Ma quello che mi piace notare è che avvicinandosi il d-day in cui la Fornero comincerà ad essere smantellata (e tornare a quota 100 con un 62+38 è un bel passo in avanti !) , la flat tax sarà applicata alle prime categorie, il redditi di cittadinanza comincerà a garantire gli Italiani (sottolineo: gli Italiani) più poveri, i decreti sicurezza saranno legge e la legittima difesa pure, mentre il Mediterraneo è già stato bonificato dalla presenza delle ong e l'invasione è fortemente rallentata, l'esercito dell'eurocrazia comincia a risalire in disordine e senza speranza le valli che aveva disceso con orgogliosa sicurezza
E non a caso una tale sconfitta della spocchia e della presunzione straniera di comandare in Italia avverrà, più o meno, intorno al 4 novembre 2018.



Entra ne


22 settembre 2018

Le nuove beghine


Una volta "beghina" era l'epiteto che si affibbiava, un po' a torto, un po' a ragione, a quelle pie donne tutte casa e chiesa, la cui devozione oggi arriverebbe all'eccesso del fanatismo religioso dei talebani.
Oggi le beghine sono tornate, ma sono di tutt'altra specie.
Intanto non sono solo donne, poi sono quelle che per decenni "ce li hanno triturati" (metaforicamente) con la storia dell'emancipazione femminile, quelle dell'aborto, del divorzio, della parità in tutto e per tutto, con i loro degni compari, anzi compagni visto che allignano tutti a sinistra.
Ed ecco che oggi simili rivoluzionari da salotto si ritrovano a berciare contro un gruppo di ragazzine che, suscitando il consenso dell'intero stadio, sono state impiegate come raccattapalle a Vicenza durante una partita di serie C.
Quale il motivo di tanto sdegno ? 
L'abbigliamento: t-shirt attillata e pantaloncini, praticamente come tutte le ragazzine che vediamo, ancora in questi giorni, in giro per le città.
Non basta.
Altre nuove beghine si sono scagliate contro la Miss Italia neoeletta perchè sarebbero apparse delle fotografie di lei nuda e per tale inezia, vorrebbero revocarle il titolo.
Altre beghine le troviamo nel campo del "me-too", quando hanno imposto a Miss America (o Miss Mondo, non ricordo) di NON sfilare in bikini.
Una nuova società di bacchettoni ci aspetta dietro l'angolo, dove ad essere vietata è la Libertà e la manifestazione della Bellezza.
Le nuove beghine sono già pronte per la islamizzazione dell'Occidente.



Entra ne


21 settembre 2018

Il bilancio come l'Europa non sono Dei


I saccentoni (economisti, parlamentari di opposizione, giornalisti soprattutto del Sole 24 Ore e del Corriere della sera) con la loro abituale spocchia, entrano ogni giorno nelle nostre case per dirci perchè e per come non sia possibile realizzare il contratto di governo.
Dopo aver elencato i presunti costi per la rottamazione della Fornero, il reddito di cittadinanza e la flat tax, cercano di deprimerci indicandoci quello che non si può toccare.
Ma, soprattutto, concludono ogni loro inutile pistolotto dicendo che "poi bisognerà vedere cosa ne pensa l'Europa" che va di pari passo con "non si deve toccare la cifra finale del bilancio".
Come se l'Europa o il bilancio fossero due divinità.
Attorno a tali Moloch, orbitano altre divinità il cui nome viene pronunciato con il massimo rispetto: Tusk, Juncker, Draghi, Merkel.
Eppure quando gli ossequiosi idolatri della Dea Europa e del Dio Bilancio erano al governo, cosa hanno combinato ?
Nulla di buono.
Aumentate le tasse, aumentati i fallimenti.
Un fallimento anche la promessa renziana di pagare i debiti della pubblica amministrazione verso i privati.
Un fallimento ogni falsa riforma.
In più hanno aperto le porte all'invasione degli immigrati con tutti i costi materiali che ne derivano ma, soprattutto, quelli culturali e sociali.
Ora, io sono per una sana politica economica che presupponga di non spendere più di quello che si guadagna.
Come facciamo tutti noi Italiani che, infatti, possediamo una ricchezza rivata superiore a quella degli altri Popoli europei.
Ma siamo giunti ad un punto e ad un livello che si potrebbe intervenire solo con il bisturi e perchè possa esserci il bisturi bisognerebbe sospendere per almeno dieci anni ogni votazione e ogni dibattito perditempo: si agisca e basta.
Poichè però tale soluzione sarebbe da "piccolo Mussolini" (che non prenderei affatto come una offesa !) l'altra strada è quella di attendere lo sviluppo del contratto di governo che, nei cinque anni di legislatura, dovrà attuare quelle vere riforme che ribaltino la politica (non solo economica) degli ultimi sette anni.
A noi spetta solo il compito di far sentire il nostro fiato sul collo di Salvini perchè non dimentichi che:
- vogliamo bloccare l'invasione degli immigrati e non ci interessa ricollocarli altrove ma sempre in Europa, ci interessa che restino a casa loro;
- vogliamo riappropriarci dei nostri soldi per spendere come pare a noi e non come pare ai politici;
- vogliamo essere sicuri in casa nostra e per le strade delle nostre città.
Noi abbiamo pazienza di aspettare, a prescindere dagli starnazzamenti dell'opposizione.




Entra ne


20 settembre 2018

Divieto di accesso


Nei prossimi giorni assisteremo ad un altro giro di chiacchiere europee sul come gestire l'immigrazione, quando è chiaro a tutti che nessuno vuole gli immigrati, ma tutti (o quasi) si fanno belli con il pistolotto sull'accoglienza, salvo poi concludere che i clandestini devono essere accolti in Italia.
Nessuno vuole gli immigrati a casa sua.
E' legittimo e anche giusto.
Ci sono stati che riescono bene a bloccare i clandestini, altri che hanno maggiori difficoltà per la posizione geografica del loro stato.
Ma se esistesse un'Europa, non perderebbe tempo a sanzionare l'Ungheria o la Polonia perchè non vogliono ospitare immigrati, ma manderebbe le proprie navi, da ogni marina. per bloccare l'accesso all'Europa, a tutta l'Europa.
Un bel divieto di accesso, fatto rispettare a forza se necessario, salverebbe l'Europa dal proprio disfacimento morale, economico, etnico e culturale.
E se ai Thuram questo non piace, possono tornarsene da dove sono arrivati.




Entra ne


19 settembre 2018

Quanto la volgarità entra in tutte le case


Domenica scorsa la partita del Bologna era trasmessa su Dazn e mi sono rifiutato di fare l'abbonamento anche a quella piattaforma, non per la (modica) spesa aggiuntiva, ma perchè mi rifiuto di scaricare app, verificare la velocità di connessione, la data del mio smart tv (che so benissimo essere del 2011, quindi non in grado di supportare l'app di Dazn) e quindi elargire il mio denaro a rivenditori di televisioni, compagnie telefoniche oltre a piattaforme televisive.
Ma di questo scriverò (forse) in seguito.
Domenica, dunque, Sky (cui resto, per ora, abbonato ma solo per il calcio, avendo disdettato lo sport) offriva solo la partita dell'Udinese (contro il Torino) e quella della Juventus (contro il Sassuolo).
Pur avendo un debole per l'Udinese, ho optato per guardare Juventus, mentre ascoltavo per radio "Tutto il calcio minuto per minuto" con passaggi - rapidi - su Genoa - Bologna.
E me ne sono pentito.
Di aver guardato la Juventus, non di aver ascoltato la radio.
A fine partita, con il risultato già acquisito, due professionisti iperpagati (Di Francesco e Douglas Costa) si sono scambiati complimenti, culminati con un disgustoso sputo di Costa in piena faccia a Di Francesco che, mi meraviglio, non ha reagito.
Il gesto dello juventino è ripugnante e, da solo, a prescindere dalla precedenti gomitate e testate, meriterebbe una pesante sanzione, non solo in termini di squalifica, ma anche in termini di salatissima multa (considerando i guadagni, una bella decurtazione del 25% dell'ingaggio per tutto l'anno sarebbe estremamente educativa).
Ma che dire del regista di Sky che ha riproposta tale disgustoso episodio almeno cinque volte ?
E che dire dei giornali cha hanno caricato il video dello sputo, fermando il fotogramma proprio nel momento topico ?
Ma a nessuno di quei giornalisti, così solerti a criticare le voglarità, vere o presunte, della Rete contrapponendo invece la "serietà" del loro mestiere, è venuto in mente che il diritto di cronaca non rende obbligatorio trasmettere e ritrasmettere scene volgari e disgustose che entrano in tutte le case ?
Un esempio di decadenza dei costumi, ma anche un simbolo di come tutti questi giocatori  stranieri che vengono fatti giocare nel nostro campionato estromettendo i nostri giovani calciatori (con gli scarsi risultati della Nazionale che ne conseguono) oltre ad essere in gran parte dei mezzi bidoni, nulla hanno da insegnarci nello sport.
Come ha ampiamente in passato dimostrato Maradona: non basta essere bravo per essere un Campione.





Entra ne


18 settembre 2018

Chi si loda s'imbroda


Ne Il Resto del Carlino-il Giorno-la Nazione di ieri, 17 settembre, a pagina 4 abbiamo potuto leggere una autocelebrazione della stampa da parte di tal Sandro Rogari.
All'inizio del commento possiamo leggere questa perla: "l'informazione meno controllata, piena di falsificazioni, che manipola e diffama in stato di impunità è proprio quella della Rete. Mentre l'informazione più controllata, che fa riflettere ed è suscettibile di verifiche e di censura qualora veicoli informazioni false è proprio quella della carta stampata.".
Una autentica autoesaltazione per concludere difendendo gli "aiutini" economici pubblici sotto forma di pubblicità da parte delle partecipate.
Personalmente credo che una cosa sia l'informazione e altra l'opinione.
In merito alla "superiorità" della carta stampata (anche in versione online), sempre dal Carlino di ieri, cronaca di Bologna, rilevo che, forse per una sorta di pudore si evita di dire nei titoli che a compiere azioni riprovevoli sono zingari o immigrati.
Titolo e occhiello, in bella evidenza ci informano delle due giovani delinquenti arrestate.
Solo nel corpo dell'articolo, per chi fosse stato interessato a leggerlo, apprendiamo che si tratta di due "sinti".
Due zingare, insomma.
Per chi non è di Bologna, ricordo che la "Piazzola" è il mercatino settimanale, tipico della città, per cui un lettore che non è interessato alla nera sarebbe portato a credere che tre bolognesi, magari tre "umarels" se le siano date dopo aver alzato il gomito o per ragioni di concorrenza.
Solo leggendo l'articolo apprendiamo che i tre reprobi sono due pakistani e un indiano.
Tre immigrati, quindi.
Ecco, non so se il signor Rogari abbia letto quelle notizie e rilevato la informazione distorsiva fornita dai titoli.
Ma non vedo alcuna superiorità nella carta stampata che possa indurre ad essere favorevole al bavaglio della Rete o a dirottare denaro pubblico per mantenere in vita i quotidiani.
Se meritano, vivono del loro, senza denaro pubblico.
E tutti siamo in grado e abbiamo diritto ad esprimere una opinione.




Entra ne


17 settembre 2018

La difese è sempre legittima


Quando il Ministro degli Interni Matteo Salvini, indagato per aver difeso i confini della della Patria (la qual cosa rende lo scontro con la magistratura ben differente da quanto accadde con Craxi e Berlusconi cui erano stati attribuiti reati comuni e finanziari)  reagì ricordando ai magistrati che lui era stato votato da milioni di Italiani per fare proprio quello per cui era stato indagato mentre loro avevano solo superato un concorso pubblico, insorsero le anime belle della sinistra, capeggiate da Mattarella, per strologare, con articolati sermoni, sulla divisione dei poteri come cardine di ogni democrazia e quindi intimare a Salvini di lasciarsi massacrare, magari offrendo l'altra guancia.
Oggi non un magistrato qualunque, ma il presidente della loro associazione, interviene contro il disegno di legge sulla legittima difesa.
Un disegno di legge, peraltro, molto blando, molto lontano dall'efficacia del Secondo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti e che neppure si avvicina a quello che dovrebbe il riconoscimento di un diritto inalienabile, naturale per ogni Uomo Libero: il libero possesso di un'arma da usare per difendere persone e proprietà.
Ciononostante il capo dei magistrati pretenderebbe che il disegno di legge fosse accantonato, contro quello che, invece, è il sentimento popolare dimostrato dalla grande solidarietà che, ogni volte, accompagna quei cittadini onesti che, vittime di rapine, aggresioni e furti, reagiscono abbattendo qualche criminale, mettendo in fuga i complici e poi vengono, loro, indagati.
Non ho però ascoltato nessun vibrante discorso di Mattarella e nessuno di quei Soloni pronti a fare il predicozzo a Salvini, che ricordassero ai magistrati che loro devono limitarsi ad applicare le leggi, TUTTE, le leggi che dovessero essere approvate dal parlamento eletto dal Popolo.
La divisione dei poteri non prevede, infatti, che le leggi debbano essere approvate dopo il nihil obstat dell'associazione dei magistrati.




Entra ne


16 settembre 2018

Non piegarsi ai conti della serva


I media servi non perdono occasione per propinarci tabelle e servizi con i quali si illustrano i costi delle proposte politiche di Lega e Cinque Stelle, per poi concludere con un: non si può.
Bugie !
Non hanno messo in piedi tutto questo circo quando Renzi spendeva e spandeva per qualche voto in più con gli ottanta euro che ci costano dieci miliardi.
Non hanno fatto tutto questo pollaio quando sono state organizzate le missioni di accoglienza Mare Nostrum, Triton e Sophia, tutti sulle spalle dell'Italia che ci costano cinque miliardi.
Ecco che, con due sole voci, si recuperano quindici miliardi da mettere sul piatto della rottamazione della Fornero, della flat tax e del reddito di cittadinanza.
E che dire del cosiddetto reddito di inclusione, delle varie APE, dei contributi di disoccupazione, tutte voci che, nel momento in cui si rottama la Fornero e si costruisce un redditi di cittadinanza che premi i cittadini Italiani (sennò perchè chiamarlo di "cittadinanza" ?) e sia controllata la ricerca del lavoro, non avrebbero più motivo di esistere e consentirebbero un recupero di altri miliardi.
Ma ci sono resistenza dovute a chi ha costruito i propri privilegi sulle necessità altrui.
E' qui che si vedrà quanto sia "del cambiamento" il Governo gialloverde.
Ma il cambiamento maggiore sarebbe quello di mandare a quel paese le pretese dell'unione sovietica europea e se per loro noi siamo un problema, beh che ci caccino pure, ma perchè non lo fanno ?
Perchè hanno paura che un'Italia liberata dal giogo europeo possa crescere ed essere di esempio a tante altre Nazioni che ancora sono in ginocchio davanti alla finanza e alla burocrazia di Bruxelles.


Entra ne


15 settembre 2018

Il nervosismo dei tiranni



Sentono il fiato sul collo dei Popoli e delle Nazioni della Europa sana.
Così reagiscono come possono, non essendo abituati a mettersi in gioco, ma solo a dare ordini perchè siano altri a sporcarsi le mani ed a rischiare.
Vediamo Moscovici, socialista e francese: una combinazione agghiacciante !, che, forse dopo una bevuta con il suo amico Juncker, sproloquia di piccoli Mussolini e dell'Italia che sarebbe un problema per l'Europa.
No, l'Italia è la soluzione perchè il problema per l'Europa sono gli ancora troppi Moscovici che proliferano all'ombra della burocrazia e della finanza di Bruxelles, Francoforte e Strasburgo.
Come Draghi, l'italiano che parla sempre in inglese (in questo è da apprezzare maggiormente Tajani che presiede il suo parlamento parlando in Italiano).
Un italiano, Draghi, che essendo in uscita dal suo ben remunerato trono, cerca evidentemente una nuova collocazione e cosa c'è di meglio che accreditarsi come il "nuovo Monti" per capeggiare una santa alleanza contro l'odiato Salvini ?
Ed ecco che i peggiori si fanno riconoscere.
Degno concittadino di Juncker, il ministro degli interni lussemburghese Asselborn non tollera il contraddittorio, non tollera che qualcuno abbia delle opinioni sue (del resto la sovranità limitata applicata all'Ungheria ne è la certificazione) e si esprime con la volgarità dei piccoli uomini mentre parla Salvini, interrompendolo.
Della sua Europa ne facciamo volentieri a meno.






Entra ne


14 settembre 2018

Nessuno è al di sopra della legge


Ma la volontà del Popolo è legge ed è "in nome del Popolo" che viene amministrata la "giustizia", quindi Mattarella, con Bergoglio silente per paura di dover rispondere alle accuse di monsignor Viganò, è riuscito, con uno scatto da sprinter, a superare tutti (persino la Boldrini cilena, Tajani, Moscovici e Juncker) nella classifica delle baggianate politicamente corrette.




Entra ne


13 settembre 2018

Il nuovo 1956 dell'Ungheria


Dopo la Boldrini cilena contro l'Italia, ecco che un parlamento in scadenza, con una composizione e rapporto di forze che non saranno più quelli a maggio 2019, succube dell'internazionalismo sovietico della finanza, decide di invitare gli stati membri ad aprire un procedimento di infrazione contro l'Ungheria per presunte violazioni di valori cosiddetti fondamentali (e vengono citate le riforme costituzionali, l'intervento perchè i magistrati non debordino dal loro ruolo e soprattutto la difesa dei confini contro gli immigrati).
E' evidente che quando non si prestano al gioco sporco elementi interni, allora intervengono ad un livello superiore.
La decisione dei parlamentari europei è però foriera di tragiche conseguenze.
Appare sempre più evidente la spaccatura, insanabile, tra chi è stato arruolato, a propria insaputa, dalle multinazionali degli affari e della finanza, lasciandosi ingannare da parole di fratellanza, accoglienza a pace e si ritroverà suddito o, peggio, schiavizzato da chi usa quelle parole come il pifferaio di Hamelin usava il suo strumento e i Patrioti che rivendicano i principi fondamentali della nostra Civiltà: Identità, Nazione, Indipendenza, Libertà, Democrazia,, tutti calpestati dal voto di ieri.
E' una frattura insanabile perchè l'obiettivo è proprio negare validità ai veri principi fondamentali, impedendo con ogni mezzo ed ogni menzogna che un Popolo sia governato dalla legge della maggioranza del voto espresso.
Fa specie poi vedere come oltre 400 parlamentari europei, totalmente dimentichi della Storia, 62 anni dopo il 1956 e 40 anni dopo il 1968 della Cecoslovacchia, ripropongano la teoria sovietica della sovranità limitata.
Ieri Mosca, oggi Bruxelles per impedire ai Popoli di scegliersi liberamente un governo e per opprimere e cancellare Tradizione e Identità.
Tale è il significato del voto di ieri contro l'Ungheria, come delle boldrinerie della Bachelet contro l'Italia.
Noi Patrioti abbiamo una sola strada: combattere decisi per affermare il nostro diritto ad esistere, a decidere quando vinciamo le elezioni, ad ampliare i nostri spazi.
Noi Patrioti Italiani, assieme a quelli Ungheresi , a quelli Cechi, Svedesi, Francesi, Tedeschi, Polacchi e di tutte le Nazioni d'Europa.
La prossima battaglia sarà a maggio, con le elezioni del nuovo parlamento europeo che dovrà ribaltare il consociativismo tra socialcomunisti, popolari, verdi e liberali che lo ha retto fino ad oggi contro i Popoli e le Nazioni europee e per gli interessi delle multinazionali degli affari.





Entra ne


12 settembre 2018

Autogoal buonista


La sparata della Boldrini cilena contro l'Italia e la sua minaccia di inviare degli spioni per misurare la gradazione di razzismo che abbiamo nel sangue, mi sembra ottenere l'effetto contrario.
Miracolosamente si è ricompattato il Centro Destra e anche quotidiani troppo spesso al servizio delle consorterie affaristico finanziarie, come Il Resto del Carlino - la Nazione - il Giorno, pubblicano articoli critici come il magistrale intervento di Cesare De Carlo.
Non solo, ma le parole della Bachelet rendono quasi gradevole l'essere definiti "razzisti", perchè se gli antirazzisti sono ottusi come lei, allora è bene non esserlo.
Persino un ministro degli esteri piazzato lì per volontà dei poteri forti (gli stessi che hanno imposto Tria invece di Savona) si è esposto criticando la boldrineria della Bachelet.
Ben vengano quindi altre sparate del genere, così sarà più facile nel prossimo maggio rivoltare il parlamento europeo come un calzino.






Entra ne


11 settembre 2018

Nessun cedimento, nessun compromesso


Mentre i "buoni" dipingono Salvini a testa in giù (e già questo chiama vendetta) altri "buoni" abbonati alle poltrone, come tale Michelle Bachelet, due volte presidentessa del Cile che ora, per non perdere il vizio, ha messo il suo grosso fondo schiena sulla poltrona da "alto commissario" onusiano per i diritti umani vorrebbe mandare un gruppo di suoi spioni a misurare il nostro tasso di razzismo e di democrazia.
Costei, degna di essere la Boldrini cilena, ha avuto una imbeccata e, a pappagallo, recita la parte per cui è pagata (purtroppo anche dai nostri contributi).
E' persino preoccupata perchè, grazie a Salvini, il nostro mare è stato ripulito dalla presenza delle ong.
Mi auguro che, per rispetto degli Italiani, prima ancora che della nostra Sovranità e Indipendenza, non sia concesso a quegli spioni di mettere piede in Italia.
Non meritano le piacevolezze del nostro clima, della nostra cucina, della nostra ospitalità.
Ci sono quasi 200 stati all'interno dell'onu e perdono tempo a misurare il nostro livello di democrazia.
E' ora di reagire, di dire basta a questi soprusi e pensare di cessare ogni finanziamento a simili inutili carrozzoni parassitari.





Entra ne


11 settembre





Entra ne


10 settembre 2018

Il rispetto ce lo si deve guadagnare e deve essere reciproco


L'associazione dei magistrati, il signor Legnini vicepresidente del Csm (di cui ricordo una intervista nella quale confessava di essere stato iscritto al pci), Martina e i suoi compari, il ministro grillino e i cinque stelle e, da ultimo, curialmente tra le righe, anche Mattarella, si sono inalberati perchè Salvini ha ricordato che lui è stato eletto per fare esattamente quello per cui viene indagato.
Tutti i sunnominati chiedono "rispetto".
E il rispetto verso la volontà popolare non conta nulla ?
La maggioranza degli Italiani, in percentuale, secondo i sondaggi, molto maggiore rispetto ai voti della Lega, è con Salvini.
Lo ha dimostrato alle elezioni, non solo quelle del 4 marzo ma anche quelle locali successive, se non bastassero i sondaggi.
Perchè allora non si pretende il rispetto della volontà popolare ?







Entra ne


09 settembre 2018

Il muro di gomma


Avete notato come è cambiato l'approccio al nuovo governo ?
Quando si insediò, era un coro unanime, con fosche previsioni di catastrofi imminenti.
Visto che, invece di essere demolito, i sondaggi indicavano un sempre maggior consenso popolare (soprattutto per la Lega) ecco il cambio di strategia e il muro di cemento è diventato un muro di gomma.
La principali organizzazioni delle consorterie affaristico finanziarie sono diventate attendiste e si spingono persino ad apprezzamenti verso i successi, anche solo di immagine, dei nuovi governanti.
I loro principali cantori, a cominciare da Bruno Vespa di cui suggerisco la istruttiva quanto esilarante lettura dell'editoriale di ieri sul Quotidiano Nazionale (Il Resto del Carlino, la Nazione, il Giorno) si mostrano amichevoli, con premurosi consigli (degni dell'Ulisse dantesco che, per chi non se lo ricordasse, è catapultato nel girone infernale dei consiglieri fraudolenti per l'inganno del Cavallo di Troia) che se fossero seguiti da Salvini gli farebbero perderebbe il consenso e la fiducia popolare, consegnandolo inerme a magistrati e nemici vari.
E forse è proprio quello l'obiettivo, una sorta di legittimazione all'interno del "salotto buono" in cambio del rientro nei parametri voluti dal potere affaristico e finanziario, disinnescando la pportata innovativa della Lega e del suo Leader.
Così la battaglia campale viene lasciata alle toghe e quella verbale ad una pletora di personaggi ormai privi di credibilità (da Renzi a Martina nel pci/pds/ds/pd ai loro cloni di Forza Italia Cattaneo, Malan e ad una sempre più caricaturale, con i suoi striduli e arcorei lai, Gelmini).
Ho più timore della captatio benevolentiae dei circoli affaristici che dei guaiti delle opposizioni o delle azioni, prive di sostegno popolare, della magistratura.
Ne ho paura perchè è nella natura umana desiderare di essere accettati, di essere riconosciuti come interlocutore valido e affidabile e non dubito che anche Salvini e i suoi accarezzino l'idea di consensi bipartisan, da tramandare nei libri di Storia.
Spero però che Salvini sia diverso e che continui ad anteporre il programma sul quale sta ottenendo il consenso sempre maggiore di noi Italiani, ad un riconoscimento di "moderato" o "ragionevole".
Non voglio governanti ragionevoli, voglio governanti che, a qualunque costo, ricostruiscano questa nostra amata Patria, distrutta da troppi compromessi e troppi perbenismi. 



Entra ne


08 settembre 2018

Brividi di nostalgia


http://www.marcelloveneziani.com/articoli/lucio-lincantesimo-che-dura/


Entra ne


Due dietro front fanno una marcia lineare

L'informazione ufficiale, quella di quotidiani, radio e televisioni, cerca in ogni modo di screditare un governo fortemente odiato dalle consorterie affaristico finanziarie.
Così articoli e servizi in video e voce, non perdono occasione per ironizzare, in vari modi, sulle scelte di questa maggioranza di governo.
Mentre si sta preparando il bilancio del prossimo anno, con le prime misure di attuazione del contratto di governo e delle promesse elettorali, innumerevoli sono le trasmissioni che parlano solo su ipotesi.
Se la suonano e se la cantano.
Rigorosamente in un rapporto di tre ostili e (non sempre) uno favorevole.
Analogamente sui vaccini.
Il ritiro dell'emendamento nel "mille proroghe", ha fatto tutti gridare al dietro front.
Sempre sui vaccini, la presentazione di un provvedimento che proroga la validità dell'autocertificazione a marzo 2019, ha fatto gridare, a quelle stesse "fonti" di falsa informazione, di nuovo al dietro front.
Se però io faccio un secondo dietro front, vuol dire che proseguo sulla strada diritta già iniziata.
Ma la "informazione" ufficiale, quella che vorrebbe il monopolio dei commenti e delle notizie imponendo per legge censure ad internet, ha l'obbligo, verso i suoi padroni, di trovare quotidianamente motivi per screditare Lega e cinque stelle.
Anche a costo di risultare ridicola, faziosa e sempre più inaffidabile.






Entra ne


07 settembre 2018

In nome di una parte minoritaria del Popolo Italiano


Come era prevedibile, i magistrati di Genova non hanno perso l'occasione per mettere il loro bastone tra le ruote della Lega e così, mentre da un lato Agrigento vorrebbe incriminare il Ministro Salvini per aver agito a difesa dei confini nazionali e con il plauso della maggioranza degli Italiani, dall'altra Genova cerca di togliere alla Lega quei soldi che spettano di diritto a tutti i partiti in funzione dei voti ottenuti.
La questione dell'ordinamento giudiziario dovrà essere il primo punto del programma del Centro Destra alle prossime elezioni, con due sole parole: tabula rasa.
Ma quello sarà il futuro, il presente è sostenere Salvini e la Lega nelle scelte che dovranno operare per impedire che i nostri contributi (volontari, due per mille, donazioni, autotassazione degli eletti, feste di partito etc.) vengano attratti dal provvedimento dei magistrati di Genova.
Berlusconi non vuole il partito unico, ma oggettivamente di quello che vuole o non vuole lui ormai il Centro Destra se ne farà una ragione e sarebbe meglio se il Cav con Galliani si occupasse del Monza calcio.
Come ho scritto ieri, però, anch'io non ho particolare simpatia per il partito unico di Centro Destra, mentre propenderei per salvaguardare le singole identità in una Federazione.
Vedremo cosa deciderà Salvini.
Certo è che al nuovo soggetto dovrà essere dato il massimo appoggio per poter perseguire gli obiettivi che restano sempre quelli: flat tax, contro l'immigrazione, rottamazione della Fornero, sicurezza e legittima difesa.
Alla prossima legislatura la rivoluzione della giustizia.


Entra ne


06 settembre 2018

Partito unico del Centro Destra ? Meglio una Federazione


Leggo sulla stampa di una ipotesi che trae origine dalla probabile ghigliottina che la magistratura farà scattare contro la Lega di Salvini, arpionandone i legittimi fondi.
Unica possibilità contraria che valuti il "martirio" come ulteriore propaganda a favore della Lega e, solo per tale opportunistica ragione, rinunci a parte delle torta.
La Lega, come ha dichiarato Giorgetti, chiuderebbe per mancanza di fondi e, naturalmente, risorgerebbe sotto altre spoglie.
Hanno fatto così anche i partiti della prima repubblica, dopo che tutti i loro beni furono posti sotto sequestro,
I comunisti hanno addirittura cambiato quattro volte il nome e pensano a farlo una quinta volta, quindi non ci sarebbe nulla di strano.
Quello che non mi convince è l'ipotesi che la rinascita coincida con la nascita di un soggetto unitario del Centro Destra.
Non mi convince perchè credo che da Forza Italia ci sia ormai ben poco da prendere e chi, oggi, continuasse ad essere per Forza Italia, nell'ipotesi di un suo scioglimento probabilmente andrebbe nel pci/pds/ds/pd.
Fratelli d'Italia invece potrebbe starci bene, ma il suo marchio occupa uno spazio politico che credo debba essere preservato e presidiato.
E che fare con Casa Pound e Forza Nuova ?
Meglio sarebbe una Federazione che, mantenendo le identità dei vari movimenti, unisca in un patto politico ed elettorale quelle quattro forze principali del Centro Destra, aggregando le minori rappresentanze di altri movimenti e associazioni, ma anche consentendo iscrizioni individuali.
In un simile contenitore potrei pensare anch'io di tornare ad iscrivermi, dopo 15 anni, ad un partito.
Adesso, se lo facessi, dovrei accettare una caratterizzazione che non sempre mi trova allineato, mentre in una Federazione così delineata ci sarebbe posto anche per le singole Individualità.
Senza contare che, come insegna la storia, dalla somma di più partiti che si uniscono, si ottiene un risultato inferiore alla somma di più partiti che marciano uniti, caratterizzando però le loro Identità.





Entra ne


05 settembre 2018

Trump lasci pure la Siria a Putin


E sostenga l'Italia sulla Libia.
Perchè la Siria non ha petrolio, la Libia vi galleggia sopra.
Perchè la Libia è la porta per entrare ma anche per uscire dall'Africa e chi controlla quella porta, controlla i flussi di clandestini verso l'Italia.
Perchè una Siria pacificata da Putin e Assad cesserebbe di essere la principale fornitrice di immigrati per i trafficanti di uomini.
Perchè la pax Putiniana in Siria chiuderebbe quell'infausta parentesi, andata sotto il nome di "primavera araba", istigata da due incompetenti come Obama e la moglie di Clinton e che tanti danni ha provocato a tutti noi, inclusi quelli che avrebbero dovuto essere "liberati".



Entra ne