Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

04 novembre 2018

4 novembre 1918-2018: prima di tutto l'Italia e gli Italiani


Cento anni.
Un secolo.
Una ricorrenza importante.
Una delle due uniche vittorie militari dell'Italia unita (l'altra fu la conquista dell'Impero nel 1936) ottenute con le sole nostre forze.
Una Vittoria di Popolo e dei Patrioti autentici.
Una Vittoria che è anche un monito per noi contemporanei.
Oggi, come allora fecero i socialisti, ci sono italiani piccoli piccoli che preferiscono voltarsi da un'altra parte, ostacolare la rinascita della Patria e gli Interessi Nazionali.
Da anni la Festa della Vittoria è trasformata in semplice Festa delle Forze Armate e sono più i piagnistei sui lutti, indiscutibili, di una guerra che le narrazioni degli atti di eroismo che, soli, sono di esempio per i più giovani.
Da alcuni anni si è aggiunta la liturgia europeista che tende ad oscurare quella che fu una bellissima Vittoria degli Italiani, in una guerra che, come in tante altre, vide europei contro europei a dimostrazione che non esiste un concetto unitario d'Europa e, tanto meno, una comunità politica europea.
Anche oggi, presumo, vecchi tromboni esprimeranno le loro opinioni (quanto saranno vere, poi e non opportunistiche ?) sull' unione europea che avrebbe garantito settanta anni di pace.
Ma la guerra si è spostata a livello economico, dove chi vuole sopraffare il prossimo e trasformare i Popoli di altre Nazioni in sudditi, non deve fare altro che muovere qualche capitale, giochicchiare con lo spread e, soprattutto, favorire l'invasione da parte di genti disperate provenienti dall'Africa con la finalità di cancellare l'Identità di una Nazione e asservirne sempre più il Popolo.
Oggi, dopo cento anni, siamo chiamati ad un'altra Vittoria contro chi vuole imporre la sua volontà all'Italia.
Oggi, come allora, ci sono italiani piccoli piccoli che si presentano in ginocchio davanti al nemico del Popolo e della Nazione Italiana, svendendo con la nostra Sovranità anche la nostra Identità e Dignità, preferendo sottomettersi senza combattere.
E' nostra responsabilità far sì che, fra cento anni, esista ancora la Patria Italiana, il Popolo Italiano, la Nazione Italiana, con le medesime Radici, Identità e Tradizioni che da cento e più anni vengono tramandate di padre in figlio.







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