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15 dicembre 2018

Italiani che remano contro l'interesse nazionale dell'Italia


Nel momento in cui scrivo spero ancora che salti l'accordo di compromesso con la commissione europea e l'Italia sia assoggettata alla procedura di infrazione e si vada ad uno scontro che avrebbe, come esito naturale, la fine dell'unione sovietica europea come la conosciamo.
Ma, per ora, sembra che scorra il miele tra il nostro Governo e la commissione con un probabile compromesso che salvi capra e cavoli.
Insomma un pareggio che i servitori del globalismo cercano di far passare come una sconfitta del Governo Italiano che, invece, mantiene quota cento per le pensioni e il reddito di cittadinanza, il decreto sicurezza contro l'immigrazione e quello fiscale, il blocco dei porti alle ong e la rivisitazione della Tav.
Ma se c'è pareggio, se il Governo sarà costretto a ridurre il proprio intervento come era stato inizialmente programmato, la responsabilità ricadrà interamente su quegli italiani che hanno remato e continuano a remare contro l'interesse nazionale, avendo sposato un becero e suicida internazionalismo, al servizio delle consorterie finanziarie rappresentate da questa Europa dei burocrati.
Da Mattarella a Tajani, da Martina a Renzi fino ad una Mogherini che, unica commissaria italiana, si è distinta per il suo silenzio, mentre tutti i commissari agivano nell'interesse esclusivo delle loro nazioni di provenienza, come ha fatto il socialista spocchioso Moscovici che difende il "diritto" della Francia a sforare abbondantemente il tetto del 3% e il "diritto" della commissione ha punire l'Italia che voleva restarvi sotto, al 2,4%.
Tutte persone che, invece di rappresentare i nostri comuni interessi, hanno continuato a sostenere una politica che si sta dimostrando fallimentare.
Perchè i dati generali, dell'economia mondiale, narrano di una generale frenata che in Italia si trasforma in un passo indietro non perchè la manovra di questo governo (non ancora in vigore) sia negativa, ma perchè sono state negative e controproducenti le manovre dei sette anni e quattro gpoverni (Monti, Letta, Renzi e Gentiloni) precedenti.
Costoro non solo hanno pedissequamente applicato le regole volute dalla commissione e adattate con la chiusura di due occhi in cambio dell'accoglienza di milioni di immigrati e tutto a spese di noi Italiani, ma adesso difendono quella stessa commissione contro gli interessi nazionali che vorrebbero una netta e chiara rottura con le politiche del passato.
Anche a costo di una netta e definitiva rottura con questa europa della finanza e dell'austerità.
Ma ... finchè non ci sarà nero su bianco, ci sarà la speranza che salti tutto e anche dopo, chissà, si potrebbe lasciare tutto come carta straccia e fare come se nulla fosse.
In fondo, passata la festa, gabbato il santo.



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