Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 gennaio 2019

Un infame negazionismo


L'orologio della Storia avanza inesorabilmente, ma alcuni sembrano avere la testa nel passato e, soprattutto, sembrano aver rinunciato a pensare.
Così dobbiamo leggere che a Rovigo, con il solito post dal sen fuggito, l'Anpi nega l'esistenza dell'eccidio di Basovizza e, quindi, tutta la vicenda delle Foibe.
Il tutto a due settimane dal 10 febbraio, data con la quale, dal 2004, si ricordano i nostri Connazionali brutalmente assassinati dai comunisti slavi, mentre a chi era riuscito a salvarsi riparando nella Madre Patria, i comunisti italiani riservavano sassaiole, fischi e insulti.
A proposito di "accoglienza" di cui si riempiono la bocca gli odierni eredi di quei comunisti che offendevano i nostri stessi Connazionali.
Purtroppo la strada per riparare a quel grave vulnus storico è ancora lunga, perchè è stato dato maggior rilievo a quattro buontemponi che una domenica di carnevale si sono vestiti con le divise delle SS.
Naturalmente, per tale episodio carnascialesco, a sinistra sono andati in fibrillazione con esposti e comunicati.
Silenzio quasi assoluto, tranne la formale e fredda presa di distanza dall'Anpi di Rovigo dell'Anpi nazionale, sulla ben peggiore infamia negazionista che colpisce, ancora una volta, nostri Connazionali.



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30 gennaio 2019

Quota cento, una opportunità


Da ieri, volendo, avrei potuto e potrei presentare la domanda per la pensione cui accedervi dal 1° aprile 2019.
Nonostante le smargiassate di Berlusconi e Renzi, le profezie funebri di Padoan e Boeri, il coro degli avvoltoi nella stampa, tra gli "esperti" previdenziali, di economia e di tutto ciò che pensano di sapere più e meglio di noi, il Governo ha dato una prima picconata all'ignobile e infame sistema frutto delle menti della Fornero e di Monti.
Non è ancora la rottamazione della Fornero, ma è un buon avvio, perchè consente a centinaia di migliaia di Italiani di recuperare qualche anno rispetto a quanto la Fornero aveva loro imposto nel 2012.
Non è un obbligo andare in pensione  a quota cento, come non lo è andarvi con la anticipata (che con lo stesso provvedimento del Governo ha visto bloccata la scalata per la cosiddetta "aspettativa di vita" a 41 e 42 anni più dieci mesi per donne e uomini) ma è una opportunità.
La rigidità del sistema Fornero aveva dato luogo al fenomeno degli "esodati", adesso, finalmente, dopo tutte le vuote chiacchiere di Renzi e compagni, si cambia, virando verso un sistema che anteponga l'Uomo al bilancio.
Personalmente credo che entro i prossimi cinque anni, entro la fine della legislatura (tanto Mattarella con questi sondaggi non ci manderà mai a votare !) si debbano fare ulteriori passi.
Ridurre a 41 per tutti gli anni per accedere alla pensione anticipata e abbassare a 65 anni per tutti l'età per la pensione di vecchiaia.
E non è vero che verrebbe scardinato il sistema previdenziale, perchè già adesso sono 23 anni di contributivo integrale per chi ha iniziato a lavorare dal 1996 e, quindi, a tendere, sempre più saranno i pensionati che andranno in pensione, prima o dopo, in base ai contributi versati, percependo una pensione più o meno consistente a seconda della permanenza al lavoro.
Usufruiranno, in pratica, di una pensione pagata con i loro stessi soldi, senza togliere nulla a nessuno.
Dopo l'immigrazione, affrontata con un piglio che ha messo all'angolo la moscia Europa di Juncker e compagni, anche le pensioni sono un fiore all'occhiello del Governo Salvini Di Maio.



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29 gennaio 2019

Una minoranza prevaricatrice e razzista


I miei studi classici e la mia formazione giuridica mi inducono a teorizzare la democrazia come il governo della maggioranza espressa dal voto popolare, cui si affianca, per il Bene della polis, una minoranza di controllo e che, sulla base di Valori fondamentali comuni, si proponga di diventare essa stessa maggioranza per realizzare meglio quel Bene.
Per l'appunto la mia è una teoria accademica e non perchè il concetto di democrazia sia cambiato, distorto, evoluto dai tempi di Pericle, ma perchè nell'Italia di questi ultimi venti anni la minoranza, con strumenti estranei al voto, quindi estranei alla democrazia, ha sempre cercato di prevaricare la volontà e le aspirazioni della maggioranza in quanto non esiste una base di Valori fondamentali comuni.
Lasciamo alla Storia la vicenda di Berlusconi, con il suo precipitare odierno nel baratro del conformismo politicamente corretto, ma guardiamo quello che accade nell'Italia di Salvini e Di Maio.
Il 4 marzo una maggioranza chiara ha votato, tanto a Destra quanto a sinistra, per partiti che rappresentano il cambiamento rispetto al passato, relegando all'opposizione quei partiti che rappresentano la continuità con il passato ed hanno fatto metastasi in tutti gli organi dello stato e dell'informazione.
Quella maggioranza di Popolo, è riuscita a darsi un contratto, diventando anche maggioranza di Governo con grave scorno di tutti i burosauri del passato e delle loro cerchie affaristiche.
Non è una convivenza facile e nessuno ha mai affermato che lo fosse o che il contratto potesse annullare le profonde differenze tra Lega e Cinque Stelle.
Ma qualcosa ha fatto.
L'aspetto più significativo è il successo ottenuto contro l'invasione dei clandestini pur avendo contro la commissione europea, la Francia, la Germania, la chiesa di Bergoglio, la stampa, i circoli affaristici che dell'immigrazione hanno fatto un lucroso business, i partiti di sinistra, gli industriali, che tutti assieme, però, sono  una minoranza elettorale.
Sui clandestini non ci possono essere soluzioni di compromesso.
O li si blocca, o li si lascia sbarcare.
E se sbarcano in 47, la volta successiva arriveranno in cento, poi in mille, poi in diecimila, poi saranno milioni, quindi ci cacceranno dalla nostra terra.
La maggioranza degli Italiani, certificata dal voto nelle elezioni svoltesi dal 4 marzo 2018 ad oggi, ha detto: basta immigrati.
I sondaggi, anche di organi di stampa di sinistra, registrano una maggioranza di Italiani superiore a quella di Governo che non vuole far sbarcare altri clandestini, approvando la linea Salvini sia sulla Diciotti che sulla Sea Watch.
La stessa opposizione riconosce che quella è la volontà della maggioranza quando accusa Salvini di comportarsi così solo per fini elettorali.
Ma quella minoranza che dovrebbe controllare, ma accettare la volontà popolare espressa dalla minoranza cerca in ogni modo di prevaricare la volontà della maggioranza.
Alla faccia di ogni concetto e prassi democratica, la minoranza vuole aprire le porte dell'Italia all'invasione migratoria e così sfrutta Azzeccagarbugli nazionali e stranieri pur di sovvertire la volontà Popolare.
Se il Popolo dice: non devono sbarcare, ecco che la minoranza prevarica trovando sempre qualcuno che, ammantando la sua resa con qualche "nobile" parola, impone, brandendo codice e pandette come un'ascia di guerra, la volontà prevaricatrice della minoranza.
Ma c'è anche qualcosa di più grave.
Quella minoranza è pure razzista, contro noi Italiani, perchè sposa e sostiene tutte le tesi contrarie ai nostri interessi.
Dall'austerità, alle pensioni rimandate alle calende greche  (e calende non è il plurale dell'ex ministro Calenda ...), dall'immigrazione alla svendita di Sovranità ad enti internazionali che rispondono agli interessi altrui e non a quelli Italiani.
La minoranza non rispetta la volontà della maggioranza cercando con boria e spocchia smisurata di imporre la propria con mezzi che non appartengono al voto popolare.
E' ora di reagire con forza, imponendo il buon diritto della maggioranza.
A cominciare con il "no" ad ogni sbarco di nuovi clandestini, maggiorenni o minorenni che siano.


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28 gennaio 2019

L'inaugurazione dell'anno giudiziario a Bologna


Il Resto del Carlino, cronaca di Bologna, di domenica 27 gennaio ha dedicato due pagine all'inaugurazione dell'anno giudiziario a Bologna.
In una pagina sono forniti i dati sullo stato della giustizia e spicca il +102% dei furti nelle abitazioni.
Nella pagina accanto, si illustra l'iniziativa a favore degli immigrati da parte di una sessantina di magistrati che, in tal modo, fanno una scelta di parte, politica, legittima ma fortemente di parte.
Ora io mi domando.
Perchè si perde tempo a fare una battaglia ideologica sugli immigrati quando aumentano i furti nelle abitazioni che sono tra i crimini più odiosi ?
Ma, soprattutto, mi chiedo.

Qualora dovessi essere parte in causa in un giudizio (di qualsiasi genere), come potrei aver fiducia in giudici così manifestamente ostili alle mie idee ?
Quale garanzia avrei della loro terzietà ?





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27 gennaio 2019

Se questa è Forza Italia ...


Leggo che tre parlamentari hanno violato il blocco e sono saliti sulla nave che trasporta 47 clandestini.
Non provo meraviglia per quello di Liberi e uguali, i comunisti sono sempre stati internazionalisti e antitaliani.
Non mi meraviglia neppure quello di più Europa partito che, nel nome stesso, annuncia la sudditanza verso lo straniero e la rinuncia alla Sovranità Nazionale.
Mi meraviglia e mi disgusta la presenza di una parlamentare di Forza Italia e, come scrisse Conan Doyle, se una coincidenza è solo una coincidenza, due coincidenze sono una possibilità.
E le coincidenze che indicano l'inaffidabilità di Forza Italia sono ben più di due.
Dal Tajani amicone di Juncker al duo Gelmini-Carfagna che strepita in continuazione contro il Governo, a Berlusconi stesso che dice che 47 clandestini in più non modificano la sostanza e li farebbe scendere senza considerare che sono 47 che arriverebbero dopo altre milionate e che se si facessero scendere poi ne arriverebbero altri 50, 100, 1000.
E evidente che Forza Italia non è più affidabile per un sostenitore del Centro Destra e il sospetto che il patto del Nazareno non sia stato solo un caso destinato a restare isolato è molto, molto forte, quasi una certezza.




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L'unico giudice naturale per Salvini è il Popolo


Si fa un gran parlare della richiesta di autorizzazione a processare Salvini sulla vicenda della Diciotti da parte dei magistrati di Catania, in disaccordo con la richiesta di archivizione della medesima procura.
Alcuni temono che il processo porti ulteriori consensi alla Lega (confermando con ciò che la linea Salvini è quella voluta dalla maggioranza degli Italiani).
Altri sperano che, non potendo prevalere con il voto, come per Berlusconi siano i magistrati a fare il lavoro sporco, eliminando dal gioco il nemico più forte e rappresentativo.
Sono ambedue posizioni politiche, perché è una questione politica.
Essendo una questione politica non esiste altro giudice naturale che il Popolo, con il voto.
Per questo Salvini non deve cedere, accettando farsi processare dai magistrati, perché così facendo li legittimerebbe come giudici.
Salvini deve rivolgersi all'elettorato e farsi giudicare con il voto.
Ma è quello che la sinistra non vuole.
Venerdì sera, a Sky tg 24, notoriamente immigrazionista e di parte, hano dato conto di un sondaggio tra i loro spettatori sulla domanda se, con il divieto alla Sea Watch di approdare in Italia, fossero d'accordo con Salvini.
Il 74% degli spettatori di Sky tg 24 (telegiornale di sinistra) si è dichiarato d'accordo con Salvini e solo il 26% con i sindaci dell'accoglienza.
Ora devono spiegarci perché una così esigua, ancorché rumorosa, minoranza dovrebbe far prevalere le sue idee su quelle di quasi i tre quarti degli Italiani.
E perché la magistratura dovrebbe intervenire per far prevalere le tesi di minoranza su quelle di maggioranza.
Siamo o non siamo in democrazia ?
Allora si agisca secondo i desiderata della maggioranza e i clandestini vadano altrove.





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26 gennaio 2019

Quanto hanno stancato (eufemismo)


Ieri mattina guidavo per raggiungere per il fine settimana la montagna innevata (e soleggiata) e ascoltavo in sottofondo i programmi di radio uno.
Il sindaco di Siracusa che, sbrodolando miele e fesserie, faceva la sua politica estera dichiarando di essere disponibile ad accogliere i 47 clandestini della Sea Watch (immagino, però, con i soldi pubblici, cioè i nostri, non quelli del suo conto personale e di chi la pensa come lui).
Una gigantesca marchetta alla giornata della memoria, piena di luoghi comuni infarciti di lacrime sparse.
Il solito giornalista sotto scorta (pagata da noi) che tuonava contro la mafia invitando a fare i nomi di chi ne è oggettivamente complice (ma lui ha fatto solo quello di Cuffaro già condannato ...).
Naturalmente, qua e là, filippiche contro il montante antisemitismo, razzismo, neofascismo e neonazismo.
Da sessanta anni sento del "montante" sentimento neofascista, razzista etc., eppure, monta un giorno, monta l'altro, non risulta mai in sella.
Che dite, balle cosmiche ?
Io penso di si.
A me piacerebbe discutere di questioni concrete, di tasse, di libertà di mercato, di lavoro, di cultura, ma devo sempre ascoltare i soliti stereotipi su mafia, ebrei e, da qualche anno, immigrati.
Hanno stancato.
E se si lamentano che cresce un clima di odio razzista, dovrebbero chiedersi il perché ciò accada nonostante tutti i loro sproloqui.
E sarebbe opportuno che se lo chiedessero guardandosi allo specchio, avrebbero subito la risposta.



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25 gennaio 2019

L'aggressione a Salvini è attacco all'Italia


Tornano a provarci.
Il tribunale dei ministri ha chiesto l'autorizzazione  a procedere contro Salvini per la vicenda della Diciotti, mentre, con una coincidenza più che sospetta, la nave ong con quaranta clandestini a bordo che stazionava nelle acque maltesi si dirige verso l'Italia.
Salvini ci rassicura e dice che non mollerà.
Bene.
La decisione di far sbarcare i clandestini della Diciotti ha provocato il loro sciamare per l'Italia perchè la chiesa cattolica non è riuscita ad organizzarne la permanenza.
L'arrivo di altri clandestini comprometterebbe la linea della fermezza e quindi per quella nave i nostri porti devono restare chiusi, a qualunque costo.
Vada a Marsiglia o ad Amburgo.
La responsabilità di eventuali perdite umane è solo di chi chiama e vorrebbe portare quei disgraziati a casa nostra, illudendoli.
Ma ancora più grave è l'atteggiamento del tribunale dei ministri e di tutti coloro che, invece di essere solidali con un Ministro che, finalmente !, fa gli interessi dell'Italia e antepone gli Italiani agli stranieri, cercano di acquisire benemerenze verso gli stranieri, assecondando la loro volontà di ribaltare il Governo.
Come accadeva quando l'Italia era divisa in tanti staterelli che si appoggiavano ora alla Spagna, ora alla Francia, poi all'Austria.
Salvini, oltre a non mollare, cominci a pensare come organizzare le sue "truppe" per eventuali proteste di piazza qualora il nemico interno ed esterno dovesse riuscire ad imbrigliarlo.
I gilet gialli sono una invenzione francese, ma i colori disponibili sono tanti ...




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24 gennaio 2019

Aprite i vostri, di porti !


Con i soliti messaggi obliqui (che qualcuno potrebbe definire "mafiosi") Francia e Germania cercano di coartare la volontà del Governo Italiano per indurci a riprendere ad accettare i clandestini portati dalle ong.
E' la volta della Germania che, ma solo con indiscrezioni di stampa, sembra volersi sfilare dalla cosiddetta missione "Sophia" che ci ha già rifilato circa 50mila clandestini.
Uno "sfilarsi" per modo di dire, visto che non so se la partecipazione della Crante Cermania con una sola nave, possa dirsi "infilarsi in missione".
E ad una missione come quella che, invece di bloccare i transiti, si prestava a fare da taxi del mare possiamo benissimo rinunciarvi.
Ma se a Francia e Germania fa tanto schifo la decisione di Salvini di chiudere i porti alle ong, perchè non aprono i loro ?
Quella nave (che credo sia iscritta al registro tedesco) denominata Sea Watch 3 che ciondola nel Mediterraneo con una quarantina di clandestini a bordo, se invece di credere di poterci ricattare avesse fatto rotta verso Marsiglia o anche Amburgo, a quest'ora avrebbe già scaricato il suo carico.
Ma Francia e Germania sono bravissime a salire in cattedra a danno altrui, nella fattispecie quello di noi Italiani, ma se i loro porti restano comunque chiusi, perchè noi dovremmo aprirli ?





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23 gennaio 2019

AllaFrancia invidio solo il suo Nazionalismo


Non ho mai amato la Francia.
Chissà perchè ho sempre provato diffidenza in chi si propone con una spocchia smisurata, come dimostra il loro piccolo presidente attuale.
Un popolo che si inventa un fumetto per riscrivere la Storia che li ha visti ab origine sottomessi, non può poi che esaltarsi per un Corso sanguinario.
Salvo poi sedersi al tavolo dei vincitori in due guerre mondiali che, senza gli Inglesi e gli Americani, avrebbero perso senza appello.
E oggi sono aggrappati alla schiena dei Tedeschi per cercare di comandare con i soldi altrui.
Hanno solo una dote che invidio loro e che vorrei tanto potesse essere patrimonio di noi Italiani: il Nazionalismo.
Perchè non c'è nessuno più sciovinista di un francese e noi Italiani avremmo tanto bisogno di una buona dose di sciovinismo.



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22 gennaio 2019

Non si ceda ai ricatti


La nuova ondata di partenze dall'Africa è sospetta.
Sono convinto che molti euro cattocomunisti abbiano sperato che le notizie di naufragi e di morti, sollevassero un moto di indignazione contro Salvini.
Invece hanno dovuto constatare che la linea Salvini è la linea Italia e della maggioranza degli Italiani, quelli veri, quelli che non tradiscono la propria Gente, il proprio Popolo, la propria Nazione.
Le partenze di oggi mi sembrano la versione immigrazionista del ricatto che negli anni ottanta i terroristi dell'Ira tentarono contro il Regno Unito della Thatcher.
Ci provarono con lo sciopero della fame.
La Thatcher non abboccò e dopo cinque o sei che si sacrificarono realmente, smisero di provarci.
Analogamente mi sembra che si cerchi il pretesto per gridare al "genocidio", invocare una Norimberga contro Salvini e chi lo sostiene.
Con la fondamentale differenza che mentre i terroristi dell'Ira una dignità l'avevano e sacrificavano la loro vita, oggi mandano a morire dei poveracci che hanno illuso di poter trovare pace e benessere a casa nostra.
Comunque sia Salvini tenga duro e vincerà come ha vinto la Thatcher.
E come con la Thatcher vinsero tutti gli Inglesi, così con Salvini vinceranno tutti gli Italiani, anche quelli che oggi gli remano contro.




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21 gennaio 2019

La strada per l'Inferno


La buona fede è presunta e, quindi, non posso che concederla anche a Bergoglio, alla Boldrini ed a Renzi con le loro filippiche favorevoli all'accoglienza (poi, ognuno, valuti la affidabilità di quei tre ...).
Ma anche concedendo la presunzione di buona fede alle loro esternazioni, dobbiamo ricordarci di un altro proverbio che rappresenta la saggezza popolare: la strada per l'Inferno è lastricata di buone intenzioni.
Sicuramente nobile l'afflato di salvare vite (però, visto che stanno a fare le pulci su quota cento e reddito di cittadinanza, devono anche dirci "chi paga", visto che Bergoglio si guarda bene dal mettere mano alle immense ricchezze della sua chiesa), ma la strada del salvataggio in mare preventivo (annunciato) è proprio la strada giusta ?
O non è piuttosto un messaggio, neanche tanto velato, percepito dagli schiavisti in modo ben differente: voi mandateli in mare, noi li salviamo comunque.
Infatti quando ha cominciato a passare il messaggio che i porti italiani erano chiusi, si è rallentato il flusso di chi partiva per andare verso la costa a ricercare un passaggio e si è fermato quando la chiusura dei porti ha bloccato la crociera delle ong.
Non credo sia un caso che appena due ong hanno ripreso a ricattare l'Europa, obbligandola ad accettare il riparto dei clandestini, ecco che siano stati messi in mare altri gommoni, che si sono sgonfiati dopo dieci ore, giusto il tempo calcolato (male) per farsi raggiungere dai soccorsi.
E' evidente che le esternazioni favorevoli all'accoglienza umanitaria o anche solo alla garanzia del salvataggio in mare, sono un invito agli scafisti a mettere in mare le loro zattere.
Un messaggio forte e chiaro e univoco (non che cambi con il cambiare delle maggioranze di governo) di chiusura totale dei porti e del riparto di clandestini negli stati europei, invece, porrebbe fine al mercato degli schiavisti.
La strada di Salvini sembra impervia, ma è quella che salva le vite, quella di Renzi, Bergoglio e della Boldrini, sbrodola miele ed è in discesa, ma ottiene l'effetto contrario.



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20 gennaio 2019

Il partito di Bergoglio


Sono curioso di vedere chi getterà la maschera e si presterà a fare il burattino di Bergoglio sulla scena politica italiana.
Sono ancor più curioso di vedere quanti voti avrà il partito di Bergoglio e poichè sono convinto che i voti di Bergoglio sarebbero voti sottratti alla sinistra, credo proprio che ad avvantaggiarsene sarà la Lega se saprà continuare a tenere la barra ritta su immigrazione, sicurezza, rottamazione della Fornero, flat tax.
Cioè su tutti i temi (tranne, forse, la rottamazione della Fornero) esattamente all'opposto di quanto un partito di Bergoglio sosterrebbe.
Ma se uscisse questa nuova dc bergogliona farebbe anche chiarezza, una volta per tutte, sulla posizione della chiesa cattolica, quanto mai ambigua nei confronti proprio di quelli che l'hanno resa grande e millenaria: i cittadini Occidentali.
Il pci/pds/ds/pd, doppo l'incorporazione dei residui democristiani (ultimo Casini eletto con loro a Bologna il 4 marzo 2018) è imbottito di "cattolici adulti", come ebbe a definire Prodi i cattolici orientati a sinistra.
Un partito di Bergoglio avrebbe quei voti come sia base naturale.
E che farà Forza Italia dopo la piccola iniezione di gerovital che avrà (forse ...) con la candidatura di Berlusconi alle europee ?
Per me si spaccherà e se saranno in pochi gli eletti e dirigenti politici che andranno dalla Lega (o da Fratelli d'Italia) , saranno invece molti gli elettori.
Giratela come volete, ma lista unitaria di Calenda ("unitaria" con chi, poi ?), partito di Bergoglio o altre camaleontiche iniziative del genere, non potranno mai nascondere che quelli sono favorevoli all'invasione dei clandestini per devastare economicamente, socialmente, culturalmente ed etnicamente l'Italia, così come sono i sostenitori della sudditanza ai comitati di affari stranieri sotto l'egida di Bruxelles e come sono talmente garantisti da perseguitare le vittime delle rapine prima dei rapinatori.
Sono sempre quelli che hanno voluto (e difendono) la legge "fine lavoro, mai" della Fornero unicamente brandendo un bilancio, senza alcuna considerazione per gli aspetti umani e per il diritto al Benessere dei cittadini che dopo quaranta anni di lavoro hanno tutto il diritto di andare in pensione, a prescindere dall'età e percependo il frutto dei loro contributi, senza sottrarre nulla al prossimo, ma anche senza esserne impediti.
La Lega rappresenta esattamente il contrario di tutto ciò.
E qualcosa mi dice che la maggioranza degli Italiani, cattolici, atei, agnostici o di altre fedi religiose, siano rappresentati dalla Lega e non dalle consorterie curiali, immigrazioniste ed europeiste.




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19 gennaio 2019

Il Cavaliere di Troia


L'annuncio di Silvio Berlusconi che, a 82 anni suonati da quattro mesi, si candida per il parlamento europeo, è stato accolto con giubilo da quegli stessi ambienti che per venti anni hanno cercato di metterlo in galera, ostacolando ogni sua iniziativa.
Il perchè è presto detto: sperano di lanciare un cavallo di Troia, anzi un Cavaliere di Troia contro Salvini e la nuova Lega che è cresciuta nei sondaggi.
Emblematico l'editoriale di ieri su Quotidiano nazionale (Il Resto del carlino-La Nazione - Il Giorno) di Gabriele Canè, un inno al Cav di ritorno che dovrebbe tranquillizzare i "moderati" sottraendoli alla sirena leghista.
Spiace che Berlusconi sia ridotto a prestarsi ai disegni di chi lo ha sempre odiato e attaccato, per limitare il successo di chi rappresenta chi lo ha sempre difeso e sostenuto.
Così si invecchia male, malissimo, esattamente com'è accaduto al suo ex direttore del Giornale, Indro Montanelli.
Che brutta fine !



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18 gennaio 2019

Dalle diapositive ai fatti


Renzi aveva le diapositive che lui, esterofilo ed antitaliano per eccellenza come tutti quelli di sinistra, chiamava "slides".
Tante parole per aumentare il debito pubblico, la povertà e aprire le porte dell'Italia all'immigrazione, guardandosi bene dall'incidere su quei provvedimenti assunti da Monti e dalla Fornero sotto dettatura di Bruxelles.
E' stato sufficiente un voto anomalo il 4 marzo e tanta buona volontà tra Salvini e Di Maio per passare dalle parole ai fatti.
L'immigrazione non solo è praticamente bloccata, ma sono sotto tiro le ong e il problema è stato posto con tale forza che Juncker e compagni non possono più guardare altrove.
I provvedimenti contro gli Italiani assunti da Monti e dalla Fornero e mantenuti da Letta, Renzi e Gentiloni cominciano ad essere demoliti.
Leggeremo con attenzione i provvedimenti e, ancor di più, seguiremo la loro applicazione, ma già sin d'ora possiamo dire che siamo passati dalle verbose diapositive di Renzi alla concretezza di Salvini e Di Maio.


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17 gennaio 2019

L'errore dei Britannici


Sono favorevole alla Brexit, all'Italexit, alla fine di questa Europa delle burocrazie e della finanza.
A me piaceva l'Europa del Mercato Comune, una zona di libero scambio, in cui, però, ogni stato manteneva intatta la propria indipendenza e sovranità.
I Britannici, che sono sempre un passo avanti, lo hanno capito da un pezzo e già con la Thatcher (ricordate ? "! want back my money !") aveva messo all'angolo i grigi burocrati francotedeschi.
Il successo (insperato) al referendum del giugno 2016 è stato però gestito malissimo, forse perchè ottenuto da chi (Farage e l'Ukip) non era e non è al governo.
L'errore della May (tanto di cappello a Cameron che ebbe la dignità di dimettersi, dimostrando che non era uomo per tutte le stagioni) è stato quello di pensare di andarsene tra gli applausi di Juncker e compagni.
L'errore è stato quello di voler essere troppo "inglese" e cercare l' "agreement".
L'errore è stato quello di non aver incassato la vittoria della Brexit al referendum interno per giocare un ruolo attivo all'interno dell'Europa, attendendo altre spinte centrifughe, inevitabili.
Immaginiamo se la May avesse ritardato la sua notifica di uscita, adesso, con un governo italiano Lega e Cinque Stelle, potrebbe esserci un asse contrario a quello francotedesco che potrebbe essere polo di attrazione di vari altri stati, per poi completare un'uscita di massa che avrebbe ammazzato Bruxelles e i suoi paladini.
Adesso la May (o chi dovesse sostituirla) ha una sola strada: una uscita dirompente, senza accordo, senza pagare una sterlina a Bruxelles, sbattendo la porta e saldandosi con Trump e con tutte le nazioni del suo Commonwealth, riaprendo il discorso con Mosca e guardando in autonomia a Pechino.
Un rinnovato e ritrovato asse tra Stati Uniti e Regno Unito potrebbe nuovamente essere un polo di attrazione per tanti stati cui l'Europa di Juncker e Tajani sta stretta.
A cominciare dall'Italia.




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16 gennaio 2019

Battisti pagherà anche per Sofri


Se Battisti, circondato dai Poliziotti, avesse resistito, avrebbe risolto tutti i suoi problemi.
Ma come tutti i vigliacchi che operano solo nel mucchio e alle spalle, ha preferito arrendersi, forse sperando nella "soluzione Sofri".
Ricorderete Adriano Sofri, capo di Lotta Continua, condannato in via definitiva, dopo ben otto tentativi di farlo assolvere, quale mandante del delitto del Commissario Calabresi.
Sofrì contò però sulla solidarietà di tutta l'intellighenzia sinistra e di alcuni ex di Lotta Continua passati, provvisoriamente, sull'altro versante.
Tutto quello schieramento consentì al mandante di quell'atroce delitto di passare un paio di anni in prigione da privilegiato, con tutti i confort e in pieno benessere.
Stancatosi della spa San Vittore, dichiarò di essere gravemente malato e nel 2005 fu definitivamente liberato.
Il gravemente malato Adriano Sofri, ad oggi, 2018, tredici anni dopo, è ancora vivo.
Tra parentesi, Sofri ha straparlato dichiarando che il carcere sarebbe solo una vendetta, Cicero pro domo sua.
Battisti il caso Sofri deve averlo studiato e, infatti, non sono passate 24 ore dal suo ingresso trionfale nel carcere di massima sicurezza di Oristano (e in isolamento diurno per sei mesi) che ha dichiarato di essere "malato".
Non si illuda.
Sofri gli ha già bruciato la via di uscita e, anzi, Battisti pagherà anche per Sofri, scontando tutta la pena, fino alla morte in carcere.
E adesso basta parlare di Battisti.
Seppelliamolo in galera e di lui ci si ricordi solo quando verranno identificati e ingabbiati anche quelli che lo hanno aiutato in questi 38 anni di latitanza.



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15 gennaio 2019

Fortuna audaces iuvat


Non c'è che dire, Fortuna audaces iuvat, la Fortuna aiuta chi ha coraggio.
E ce n'è voluto, per Salvini, per firmare il contratto con un partito che aveva quasi il doppio dei suoi voti.
Eppure, finora, anche la Sorte è andata in aiuto del Capitano della Lega e del Centro Destra.
Probabilmente se non fosse stato eletto Bolsonaro in Brasile, Battisti sarebbe ancora libero a ballare quella samba che ora dovrà ballare da solo, in carcere.
Fortuna, perchè non avremmo mai potuto mandare un commando per riprendercelo e la strada delle carte bollate è sempre la più lunga e incerta.
L'Italia ha ancora problemi, enormi, irrisolti.
Non li hanno risolti nella prima repubblica, anzi proprio loro, passata la generazione che ha creato lo sviluppo del dopo guerra, li hanno provocati con un assistenzialismo che ha aumentato a dismisura la spesa pubblica e il relativo debito, senza peraltro offrire servizi decenti.
Non li hanno risolti Berlusconi e Prodi, perchè quello che il primo creava (vedi l'abolizione della tassa di successione, la riduzione delle tasse, l'abolizione dell'ici) l'altro disfaceva.
Certamente non li hanno risolti, anzi li hanno peggiorati Monti, Letta, Renzi e Gentiloni che in sette anno hanno solo saputo spremere gli Italiani, peggiorare la nostra condizione di vita, renderci tutti più tristi.
Non li risolveranno Salvini e Di Maio, ma, almeno, qualche tassello provano a rimetterlo al suo giusto posto.
Battisti in galera, la rottamazione della Fornero che inizia con quota cento, il blocco dei porti e il "fermo immigrazione", un aiuto coerente per chi vive nell'indigenza, la possibilità di difendere se stessi e i propri beni.
Spetta a noi sostenerli e stimolarli perchè facciano di più, osino di più, fregandosene dei giudizi di Bruxelles. 




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14 gennaio 2019

Salvini ripensi al sostegno alla Tav


Il fine settimana è stato denso di eventi degni di commento, dall'arresto dell'assassino terrorista rosso Cesare Battisti, a dimostrazione che quando si vuole, si può, alla nuova puntata dell'indignazione per presunti cori razzisti negli stadi (a Roma e a Bologna) utile solo ad istigare chi urla a continuare.
Vi è poi il centenario della nascita di un Grande della Politica, Giulio Andreotti, nato il 14 gennaio 1919, sul quale ha brillantemente scritto Marcello Veneziani.
Ma poichè un commento diventa interessante quando va contro corrente, preferisco oggi parlare di Tav.
Se c'è un utile dalle manifestazioni è che aiutano a focalizzare l'attenzione sul problema e sulle argomentazioni.
Non ho mai gradito le violenze dei no Tav contro beni e persone.
Gradisco il modo di manifestare dei sì Tav, però le loro argomentazioni non mi convincono, anzi mi rendono sempre più ostile alla realizzazione di quella "opera".
A parte la considerazione che la compagnia di chi sostiene la Tav è pessima (da Juncker con i suoi complici della commissione europea alla spocchia francese perfettamente incarnata dal suo presidente, da Renzi, Martina, Chiamparino con i quali non solo non prenderei un caffè, ma neanche scenderei in piazza per sostenere un qualcosa anche di comune, al forzitaliota Tajani sempre pronto e prono verso l'Europa) sono proprio gli organizzatori e alcuni sostenitori intervistati sabato a farmi riflettere e ad orientarmi contro la Tav.
La realizzazione della cosiddetta "opera" costa tantissimo ed è a spese di tutti i cittadini.
Una grossa percentuale (mi sembra un 40%) a spese degli Italiani e il resto a spese degli europei in genere, comunque soldi sottratti a noi cittadini.
Si tratta di una tratta ferroviaria che unisce la Francia all'est Europa passando per le nostre regioni del Nord.
In sostanza ci si chiede una servitù di passaggio, a nostre spese.
Quale utile potremmo avere ?
Se vogliamo spedire o importare merci, noi siamo punto di transito obbligato tra Est e Ovest, salvo che non preferiscano i percorsi a Nord delle Alpi.
Già, perchè non la fanno a Nord delle Alpi ? Mistero.
Non vedo quale utilità possa portare a noi Italiani in cambio delle ingenti risorse, sottratte alle nostre tasche con le tasse, la realizzazione della Tav.
Forse la ragione sta nell'ingenuità con la quale un manifestante, presumo un imprenditore, ha risposto alla domanda del giornalista (intervista mai più messa in onda nelle successive edizioni forse avendone compreso l'autogoal).
Occorrono investimenti pubblici per sostenere l'industria.
In sostanza si dovrebbe operare come una volta si tenevano occupati i marmittoni in servizio di leva presso reparti non operativi: facendo loro scavare buche, per poi ricoprirle di terra.
Ma gli imprenditori non dovrebbero rischiare del loro, non dovrebbero far funzionare la loro fantasia, il loro ingegno , la loro inventiva per proporre novità e per costruire qualcosa che abbia valore per tutti e li faccia guadagnare premiandone il rischio ?
Perchè dobbiamo essere noi, con il nostro lavoro e con i nostri soldi espropriati dallo stato tramite le tasse a mantenere artificialmente in vita industrie che, evidentemente, non sono in grado di reggersi sull'idea dell'impresa ?
Abbiamo già gli elettrodomestici (lavatrici, televisori etc.) a scadenza rispetto a quelli "eterni" del passato, abbiamo leggi che ci obbligano a cambiare decoder televisivi, svolgere lavori idraulici ed elettrici nelle case e revisionare continuamente  automobili presunte "inquinanti" che poi ci costringono a lasciare in garage, tutto per agevole le rispettive industrie, non è un po' troppo pagare anche per la costruzione di opere, così tanto per fare una buca e poi riempirla ?



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13 gennaio 2019

La grande ipocrisia


Sul lato destro dello schermo, ho apportato una piccola modifica, portando in alto le "letture suggerite" dove ho inserito il blog di Marcello Veneziani.
Non potendo ogni giorno richiamare i suoi scritti sempre puntuali, ho trovato questo sistema (probabilmente ve ne saranno altri, ma non li conosco) per tenere in evidenza e offrire ai lettori una rapida possibilità di ulteriore lettura di pezzi sempre molto pertinenti, condivisibili e incisivi.
Quello che, al momento in cui scrivo, è in evidenza è un "aiutiamoli a casa vostra" che rappresenta una denuncia della grande ipocrisia degli ambienti euro cattocomunisti che pretendono l'immissione in Italia di tutti i clandestini che si presentano, salvo però tacere su chi deve pagare il conto e, ancor più, guardarsi bene dall'offrire i propri risparmi.
Come la chiesa di Bergoglio, che non perde occasione per straparlare di accoglienza, ma non mette certo mano alle immense ricchezze accumulate (taciamo pietosamente sul come) nei secoli, tanto che persino i dieci clandestini che arriveranno da Malta in base all'accordo Conte-Avramopulos, saranno a carico dei Valdesi e non di Bergoglio.
Per non dire di quelli della Diciotti che la chiesa di Bergoglio ha preteso le fossero consegnati per consentire loro di sbarcare e poi si è lasciata scappare, così che sono sciamati per tutta Italia, senza alcuna garanzia per i cittadini Italiani.
Eppure ci vorrebbe ben poco.
Vuoi accogliere i clandestini ?
Bene, barra una casella nella dichiarazione dei redditi e ti verranno annualmente addebitati i costi di trasporto, alloggio, vitto, sanità, istruzione e i danni da loro perpetrati.
Scommettiamo che una norma del genere smaschererebbe la grande ipocrisia e le adesioni sarebbero a mala pena sufficienti per accogliere poche decine di clandestini all'anno ?



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12 gennaio 2019

Grillini allo sbando


Non credo si debba concedere credibilità nè affidabilità alle notizie pubblicate dalla stampa o diffuse dai radiotelegiornali nazionali, tutti (o quasi) allineati dietro Juncker e compagni di merende.
E' però un fatto che alcune iniziative dei grillini dimostrino uno sbandamento delle loro file.
Che Fico sostenga l'immigrazione, beh ci può stare visto il non eccelso livello del presidente della camera, mentre mi stupisco di Conte che ha rischiato grosso con l'accettare dieci clandestini da Malta.
Più sorprendente che Grillo abbia posto la sua firma accanto a quella di due presuntuosi come Renzi e Burioni che vorrebbero arrogarsi il diritto di imporre le vaccinazioni al prossimo.
E che dire del rilancio sulla liberalizzazione della cannabis che solo uno come Della Vedova potrebbe sostenere senza arrossire ?
Allora, da estimatore quale io sono sempre stato, di Giulio Andreotti (sul quale vedo si cominciano a scrivere libri e organizzare convegni) penso male.
Farò peccato, ma posso azzeccarci.
Non è che le tanto richiamate "manine" adesso stiano trovando terreno fertile con i grillini dopo averle trovate in passato con i Fini e con gli Alfano ?



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11 gennaio 2019

Patti chiari, amicizia lunga


Ci sono solo cinque priorità.
La prima, riacquistare Sovranità, Indipendenza e cultura della Identità Nazionale.
Questo significa sganciarsi progressivamente da Bruxelles, dalle sue imposizioni e può accadere anche con un risultato complessivamente positivo di tutti i partiti Nazionalisti.
La seconda priorità e fermare l'arrivo di clandestini, bloccare le ong e cominciare a svuotare il secchio rimpatriando gli immigrati, clandestini e non, già presenti in Italia e in Europa.
Per realizzare questo obiettivo l'unica linea da perseguire è quella di Salvini, ogni devianza ci riporta, come a Monopoli, al punto di partenza.
La terza priorità è ridurre le tasse, in modo sensibile e permanente.
La flat tax è il Cavallo di Troia per ottenere questo obiettivo e dovrà essere estesa progressivamente a tutti gli Italiani.
La quarta è rottamare la Fornero, arrivando a fissare un'età per la pensione di vecchiaia e un'età per la pensione anticipata ragionevole, certa e non suscettibile di periodici mutazioni con l'allontanamento del traguardo.
Sessantacinque anni per la vecchiaia e quarantuno anni di contributi per l'anticipata, senza eccezioni, èerchè tutti i lavori sono usuranti pur in maniera diversa, mi sembrano congrui.
La quinta priorità è garantire la sicurezza dei cittadini, ampliando la legittima difesa acquisendo il principio per cui la difesa è sempre legittima e autorizzando i cittadini di nazionalità Italiana, che abbiano svolto il servizio militare e non abbiano condanne passate in giudicato per reati contro la persona o la proprietà, di armarsi liberamente senza alcuna preventiva autorizzazione di stato.
Tutto il resto (reddito di cittadinanza, Tav, tap, vaccinazioni, tagli degli stipendi e pensioni dei parlamentari, nazionalizzazioni delle banche in crisi, trivellazioni, ambiente etc.) è negoziabile.
Si può concedere a fronte di concessioni sulle priorità.
Patti chiari, amicizia lunga.



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10 gennaio 2019

Conte e Di Maio calano le braghe


Se fosse vero che anche l'Italia accoglierà anche un solo clandestino proveniente da Malta, Conte e Di Maio avrebbero calato le braghe, mostrandosi banderuole prive di affidabilità e porrebbero un grosso problema a Salvini e alla Lega.
In Italia di clandestini ne sono già stati sbarcati sin troppi negli anni dei governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni: non c'è più posto, anzi è ora di svuotare il secchio.
Ma il problema grave è cosa fare se Conte e Di Maio avessero speso la parola dell'Italia per l'accoglienza di qualche clandestino "maltese".
Continuare con questo governo, almeno sino alla messa in opera della quota cento e della legittima difesa, ingoiando il rospo a fronte, almeno, della garanzia che sia l'ultimo ingresso e che dopo, qualunque cosa accada, chiunque sia a pregare in turco, greco o argentino, non ne entrerà più uno e, anzi, si comincerà a rimpatriare quelli già arrivati, oppure far saltare il banco con il rischio (molto fondato) che Mattarella, invece di mandarci alle urne, brighi per formare un governo tra i Cinque Stelle e gli euro cattocomunisti che tornerebbero ad aprire le frontiere a chiunque ?



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09 gennaio 2019

Il micronpresidente francese


Dopo aver passato i primi due anni del suo mandato a ficcare il naso negli affari altrui, cercando di fregare non solo gli Italiani, ma anche Americani, Inglesi e persino i Tedeschi (possibilmente usando i loro soldi) ecco che "Micron" si rivela un piccolo presidente di Francia ma non dei Francesi.
La rivolta dei "gilet gialli" lo ha messo definitivamente all'angolo dal quale potrebbe sganciarsi (temporaneamente) solo se la protesta si trasformasse in una mera azione violenta.
Bene hanno fatto Di Maio e Salvini a rendere pan per focaccia al micronpresidente francese, dichiarando il loro sostegno ai rivoltosi, raccomandando il metodo pacifico, ma anche mettendo loro a disposizione la piattaforma Rousseau dei Cinque Stelle perchè possano coordinarsi ed organizzarsi meglio.
E che gusto leggere le acide reazioni dei ministri microniani, sempre più dinosauri di un Ancient Regime prossimo ad essere travolto dalla Rivoluzione.




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08 gennaio 2019

I compagni perdono i voti ma non i vizi


Come una mandria ottusa si getta nel dirupo al seguito del vecchio capo branco impazzito, così gli euro cattocomunisti stanno seguendo l'apripista con una serie di ricorsi alla corte costituzionale contro un decreto sicurezza e immigrazione appoggiato, secondo i sondaggi, dal 65% degli Italiani.
Invece di occuparsi di amministrare al meglio la cosa pubblica, presidenti rossi e bianchi di regione, sindaci e cariche istituzionali disparate fanno prevalere il loro odio ideologico sull'interesse dei loro stessi amministrati.
Sono i soliti compagni che perdono i voti ma non i vizi.
Il primo è l'arroganza, l'enorme spocchia che li contraddistingue e che li porta a pensare di poter imporre alla maggioranza la volontà di una minoranza "per il loro bene".
Il secondo è la cecità davanti alla realtà dei fatti, dove chiunque può vedere come la immissione massiccia di clandestini provochi disagi sociali che diventano problemi di ordine pubblico da affrontare per garantire sicurezza agli Italiani, in difesa delle vite di tutti noi e dei nostri beni.
L'elenco potrebbe continuare ma, per farla breve, arrivo al vizio peggiore, atavico, che è incardinato nel loro dna e condividono con i loro recenti compagni di viaggio, i cattolici che sdilinquiscono per Bergoglio.
Un vizio che ha fatto loro sostenere da un lato le tesi dell'Unione Sovietica e quelle del primato vaticano, poi facendo loro sposare la causa della nuova unione sovietica, con sede a Bruxelles e adesso l'immigrazionismo più sfrenato.
E' il vizio dell'essere contro gli Italiani, di odiare noi Italiani, al punto di dimenticarsi di essere loro stessi italiani (ma con la "i" minuscola, si intende !).
Fate pure i vostri ricorsi, ma la maggioranza dovrà vedersi riconoscere le proprie prerogative.
E se non ci verranno riconosciute, ce le prenderemo con il democraticissimo voto popolare.




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07 gennaio 2019

Il problema non è il ricollocamento


Con un'ostinazione che porta a chiedermi chi le finanzia e con quali scopi occulti, le ong insistono nell'imbarcare clandestini per poi piagnucolare tramite e mail e messaggi "social" (evidentemente hanno tanto tempo a disposizione), pretendendo che uno stato europeo li accolga.
Come ha detto Salvini sono navi tedesche, olandesi e sono in acque maltesi: perchè dovrebbero sbarcare in Italia ?
Aggiungo, di più, perchè dovrebbero sbarcare in Europa, visto che sono tutti africani e asiatici, partiti dalla Libia ?
Se ci sono organizzazioni che raccolgono quei clandestini (e come dice Di Maio è tutto da verificare che fossero veramente in pericolo di naufragio o già naufraghi) sono loro che devono occuparsene, senza pensare di scaricarli accollandoli ad altri.
Troppo comodo fare le animelle sante a spese altrui !
Altrettanto dicasi al signor Bergoglio che continua a pretendere (anche nell'Angelus di ieri) che i governi europei accolgano i clandestini, ma se ne guarda bene dal dire "pago io con i beni della chiesa".
Il problema non è il ricollocamento di 49 clandestini.
Il problema sono i 49 già reiteratamente arrivati e i 49 che arriverebbero, all'infinito, se ricollocassimo questi 49.
Le ong rimpatrino i clandestini e li aiutino a casa loro, organizzando villaggi ed erogando i loro fondi che sembrano infiniti.
Noi abbiamo già dato.
E per "noi" non intendo solo noi Italiani, ma tutti noi, Popoli e Nazioni d'Europa.



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06 gennaio 2019

Insorgere contro la nuova inquisizione



Dopo le sparate dei sindaci che vorrebbero sostituire i clandestini agli Italiani si pensava che avessimo raggiunto il fondo ma, come dice il proverbio, al peggio non c'è mai fine.
Possiamo così ... arrabbiarci contro il sindaco di Luzzara (Reggio Emilia) che avrebbe emesso una ordinanza contro il rancore e la rabbia con tanto di sanzioni consistenti in letture scelte da lui, in film scelti da lui e in opere d'arte scelte da lui.
Un lavaggio del cervello che, finora, si trovava solo nelle opere di fantasia su ipotetici (ora non più ....) futuri distopici (Hunger Games, 1984, Divergent ... il cui secondo passo, se lo ricordino, è Insurgent !).
A me ha fatto anche tornare in mente la tortura in film come Ipcress o Arancia Meccanica ma, soprattutto, la Inquisizione che voleva imporre la fede cristiana e comminava il rogo come punizione.
Mi stupisco dell'assenza di indignazione di chi, se un sindaco leghista cerca di raddrizzare la barca (vedi Lodi) o se un ministro leghista cerca di ripristinare un minimo di dignità e sovranità nazionale (vedi Salvini) strepita come un ossesso.
Non so quanto la notizia sia circolata, ma qui la commento perchè la nuova inquisizione del politicamente deve vedere tutte le Persone Libere pronte ad insorgere per difendere il comune diritto alla Libertà di Opinione, di Pensiero, di Idee e della loro pacifica e indisturbata manifestazione.






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