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No alla deriva

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Diciamo NO alla deriva

02 maggio 2019

Informazione inaffidabile, esperti smentiti, cattocomunisti biliosi


Anche se mi ero ripromesso di non guardare più le trasmissioni di informazione politica ed economica, la forza dell'abitudine non mi consente di non accendere la televisione alle 18,30 e, quanto meno, ascoltare il tg24 economia.
Una trasmissione una volta abbastanza obiettiva e divulgativa, oggi trasformata nel megafono dell'euro cattocomunismo del pci/pds/ds/pd e nella gogna mediatica per i malcapitati esponenti governativi gialloverdi (che dovrebbero rifiutarsi di prestarsi ad un gioco impari).
Martedì sera, ad esempio, ho ascoltato le teorie di un politico del pci/pds/ds/pd che, verde e giallo perchè era stato chiamato a commentare l'inaspettato incremento del Pil e dell'occupazione, ha rilanciato (?) su maggiori poteri per l'unione sovietica europea da trasformare in stato federale da confederale (?) quale sarebbe adesso.
Non pago si è lanciato contro la flat tax sparando cifre e, ad un certo punto, ha affermato che chi ha un reddito basso (mi sembra di aver capito sui ventimila euro) dalla flat tax guadagnerebbe "solo" milleduecento euro, mentre chi ha più di un milione (si sa, sono legioni  ... ) ne guadagnerebbe quattrocentomila.
A parte la inconsapevole spocchia di chi definisce "solo" milleduecento euro, chissenefrega se c'è chi guadagna più di me ?
La flat tax serve a restituire ai cittadini i loro soldi, ovviamente in proporzione al loro reddito, perchè ognuno di noi possa spenderli come meglio desidera e non li veda utilizzati in base alle priorità altrui.
Sono soldi che, restando nelle tasche di chi li produce e guadagna, consentono un aumento della capacità di spesa e, quindi, rimuoverebbero l'onere di non aumentare l'iva: ognuno paghi i beni e servizi di cui lui fruisce, senza scaricarne il costo su chi non ne usufruisce.
Ottimo Borghi (uno che non si fa mettere i piedi in testa dagli sproloqui di chi sfrutta anche la sponda dei conduttori) che ha puntualmente risposto, anche se mi meraviglio che, ancora, il Governo non si decida ad abolire i famigerati "ottanta euro" che costano a tutti noi dieci miliardi all'anno, ma di cui beneficia solo una minoranza di cittadini, tra l'altro già con un loro reddito.



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