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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

30 settembre 2020

L'assenza di argomenti rende i cattocomunisti volgari odiatori

Chi ne ha voglia può leggere le conversazioni tra cattocomunisti su Twitter che vengono riunite sotto due hastag: @Salvinivergognati e @Salvinicialtrone.

Non sanno andare oltre, schizzano come un embolo impazzito appena l'orchestra della stampa serva intona il coro antifascista e antirazzista.

Chi cercasse di affrontare un argomento specifico (tasse, immigrazione, lavoro, sicurezza, ma anche legge elettorale o riforme costituzionali) troverebbe il vuoto oltre le parole d'ordine mutuate a pappagallo da quotidiani e, soprattutto (la lettura non è dote del gregge sinistro) da orecchianti della televisione e dei social.

Così vediamo che se Salvini turba i loro sonni (e solo per questo dovrebbe essere votato e incoronato come Leader indiscusso del Centro Destra) a ruota vengono colpiti tutti quelli che si distinguono dal conformismo indotto dalla stampa serva.

La campagna denigratoria condotta contro Lucia Borgonzoni e Susanna Ceccardi nel momento in cui si sono candidate ed hanno affrontato la campagna elettorale per contendere ai cattocomunisti la presidenza delle due regioni più rosse d'Italia (Emilia Romagna e Toscana) ne è una lampante dimostrazione.

A nulla vale ricordare che in entrambe le regioni il Centro Destra, rispetto alle precedenti votazioni, ha conquistato più voti, più seggi e, soprattutto ridotto il distacco di lista da oltre venti punti a otto in Toscana ed a quattro in Emilia Romagna (poco meno di otto a livello di candidati governatori).

Risultati storici che se confermati alle elezioni politiche, significa che nei due bacini elettorali cattocomunisti, la sinistra otterrà meno seggi, mentre più seggi saranno appannaggio del Centro Destra.

Per questo uno studio effettuato e pubblicato (non ricordo se dal Corriere o dal Sole) nei giorni scorsi indica il Centro Destra maggioranza nel paese e maggioranza assoluta in parlamento, con qualunque legge dovessero essere affrontate le elezioni.

Per questo sarebbe il momento giusto per realizzare una legge elettorale condivisa e da blindare anche negli anni futuri, per fare come in altri stati (Germani, Stati Uniti, Regno Unito) dove la legge elettorale è quella da decenni se non da secoli e rappresenta il culmine della democrazia.

A tal proposito sono bellissime le descrizioni che un romanziere di successo, Jeffrey Archer, nonchè ex parlamentare conservatore, fornisce nei suoi romanzi, in ultimo nel ciclo dei Clifton, dove viene ben illustrato il processo democratico di base di scelta dei candidati, di elezione e anche di revoca degli eletti da parte dei loro rappresentati.

Una democrazia compiuta basata su una legge non contestata, non modificata ad ogni legislatura in base a furbizie interessate e che garantisce governabilità e rappresentanza.

Ma i cattocomunisti italiani preferiscono dilettarsi nell'istigare all'odio contro chi non canta nel coro del loro gregge.

29 settembre 2020

Appello al Cav

Buon Compleanno, Cavaliere.

Nel giorno del suo compleanno circolano voci di nuovi rimpasti in Forza Italia, addirittura sembrerebbe che, accantonati tutti i delfini precedenti finiti in disgrazia tranne Toti che è riuscito, grazie a Salvini, a ritagliarsi un ruolo significativo come governatore della Liguria, tocchi a Nicola Porro, vicedirettore del Giornale, conduttore di Quarta Repubblica e Savonarola del web con il suo sito e al sua zuppa di Porro.

Di Porro condivido molte esternazioni, anche se è ossessivo nel volersi definire liberale di destra.

Non so se la voce di Porro sia vera, ma è verosimile.

Porro potrebbe essere una buona carta da giocare, anche se penso sia sopravvalutato il suo seguito (io lo seguo quotidianamente ma, fedele ai proverbi popolari, non lascerei mai la via certa della Lega per quella incerta di un nominato all'interno di un partito che aderisce al partito popolare europeo, vuole il mes ed ha votato per Ursula Vaffankulen).

Se mi fosse data l'opportunità per cinque minuti con Berlusconi, lo inviterei a godersi i suoi 84 anni, ancora in salute, senza pensare di intervenire per modificare la linea del Centro Destra affidato ormai alla guida sicura di Salvini e della Meloni.

E' ancora in tempo per essere ricordato come il Padre Nobile del Centro Destra e non come un novello Indro Montanelli che, dopo venti anni di onorevole battaglia, di insulti ricevuti e persino da bersaglio dei terroristi rossi, ha disonorevolmente ceduto e si è accucciato negli ultimi anni di vita ai piedi del pci/pds/ds/pd.

Buon Compleanno, Cavaliere.


28 settembre 2020

Li respingono tutti,tranne l'Italia cattocomunista

 Ieri mattina ascoltavo una trasmissione sulla politica estera condotta su radio uno da una certa Alba Arcuri.

Come al solito l'impostazione era cattocomunista e venivano fornite informazioni interessanti, ma con commenti totalmente da respingere.

Come al solito gli intervistati erano a senso unico: accoglioni e immigrazionisti.

Ma un dato è emerso: con il nuovo governo di Centro Destra di Mitzotakis anche la Grecia sta respingendo i clandestini.

Non solo, ma le testimonianze ci dicono che li recuperano dai loro barconi semiaffondati, poi li mettono su gommoni in grado di arrivare fino alle coste turche, asiatiche.

Se ci aggiungiamo la chiusura ermetica o quasi del confine terrestre orientale grazie ad Ungheria, Austria, Repubblica Ceca. Slovacchia e Polonia, e la abituale politica di respingimento adottata da anni dalla Spagna a Ceuta e Melilla, in europa restiamo solo noi gli unici coglioni che ci facciamo carico di recuperarli, trasportarli, alloggiarli (noleggiando persino costosissimi transatlantici), mantenerli, curarli e istruirli.

Per essere poi ripagati con rapine, violenze, stupri e omicidi.

Lasciamo pur perdere l'esempio illuminante dell'Australia che li ricovera in isole circondate dalla marina militare, ma è possibile che l'Italia di Conte, Mattarella, Zingaretti e Di Maio debba vendersi per 209 miliardi che poi in realtà sono solo 120 e a prestito ?

Dov'è finita la Dignità di un Popolo ?

E' inutile che Mattarella risponda stizzosamente a Johnson pretendendo una serietà che non c'è (come ha perfettamente illustrato ieri Marcello Veneziani ne La Verità).

Siamo purtroppo, almeno nei nostri governanti che neppure rappresentano la maggioranza del Popolo Italiano, quelli del "Franza o Spagna purchè se magna" e dell'8 settembre.

Ma spero sempre in un colpo di reni che ci restituisca la Dignità perduta.

27 settembre 2020

Rifiutiamo la museruola da schiavi

Passate le elezioni i piccoli omuncoli che si credono Dio, ricominciano a manifestare la loro assoluta carenza di personalità agitando proclami, divieti e sanzioni.

Così il lanciatore di fiamme (a parole) De Luca impone la museruola in tutta la Campania a chi, stoltamente, lo ha votato al 70%.

Tutto sommato direi che a chi l'ha votato la museruola è il giusto coronamento della scelta effettuata, la mia solidarietà a tutti quelli che NON hanno votato De Luca e che dovrebbero ugualmente subirla.

Posso capire (non condivido, ma in quelle circostanze, pro bono pacis, mi adeguo) che in situazioni di affollamento, possa essere psicologicamente confortevole coprirsi naso e bocca (ma anche occhi e orecchie ...), ma quale senso ha l'obbligo, ad ogni ora, anche all'aperto, anche quando siamo da soli per strada ?

L'unico senso è il simbolo, la museruola, di schiavitù, di genuflessione davanti al potere che si manifesta nel modo peggiore possibile, con un tizio che ordina e che, pavidamente, invece di intervenire personalmente per far rispettare le sue imposizioni (vorrei vedere De Luca entrare in certe zone per imporre la museruola !) ordina a Polizia e Carabinieri.

Il sospetto che sia tutta una montatura, certamente fondata su un virus particolarmente aggressivo, ma niente di più visto che vengono curati e guariscono anche ultraottantenni con altre gravi patologie pregresse, è sempre maggiore.

Il 15 ottobre scadrà lo stato di emergenza e mi aspetto che Conte chieda l'ennesima proroga, così tanto per avere sempre a disposizione poteri speciali che servono solo a imprigionare gli Italiani, imponendoci scelte che la maggioranza di noi non vuole come i porti aperti e lo sciamare di migliaia di clandestini sulla nostra terra, con pretesa di essere mantenuti, curati e istruiti.

A luglio, sull'onda emozionale del virus cinese, Mondadori ha ristampato e ripubblicato, per gli Oscar, un bellissimo romanzo degli anni sessanta di Charles Eric Maine: Il grande contagio.

Maine è un autore della scuola inglese, come John Wyndham, specializzato nel disegnare mirabilmente una società che vive un evento catastrofico globale.

Ricordando che il romanzo è del primi anni sessanta (1961 o 1962 non ricordo bene) vi si trovano molte analogie con quello che è capitato a noi, confermando la natura di letteratura di anticipazione della fantascienza.

C'è l'inizio in oriente, ci sono le mascherine, l'igiene personale e il distanziamento che nel romanzo si manifesta con la creazione di bunker dove si rifugiano politici e scienziati.

Nel romanzo c'è anche la rivolta violenta del Popolo.


26 settembre 2020

Il meglio è nemico del Bene

Continuano a straparlare i consiglieri fraudolenti cattocomunisti che, miracolati da una sconfitta inferiore alle attese e millantando una vittoria grazie ai megafoni della stampa serva, adesso cercano di suggerire al Centro Destra di sbarazzarsi dei generali vincenti (Matteo Salvini e Giorgia Meloni) per mettere al loro posto dei ronzini da serie B.

Consiglieri fraudolenti, appunto, che finiranno nell'VIII bolgia dantesca.

Ma la stampa serva continua a cercare il leghista insoddisfatto da intervistare per attaccare Salvini e, mentre attendo la riesumazione di Tosi, ha rispolverato (che due) Maroni, colui che ha portato la Lega al 3% sull'orlo dell'annientamento, che gioca a fare il Fini.

Poi leggo tanti su Twitter delusi e che si perdono in critiche a Salvini e alla Meloni, esponendo le loro idee (che spesso condivido) ma che, per l'appunto, sono belle idee che devono trovare però realizzazione.

E mentre aspettiamo il meglio, ecco che i cattocomunisti spingono per insultare la maggioranza degli Italiani e realizzare lo ius soli che, accoppiato alle ondate di sbarchi di clandestini che è il prezzo che Conte e i suoi pagano per i miliardi (ancora non visti) della Ursula Vaffankulen, rappresentano un pericolo gravissimo e imminente per la integrità e identità Nazionale.

Con tutti i limiti che hanno, come li abbiamo noi, Salvini e la Meloni rappresentano il Bene dell'Italia, con loro si bloccherebbe la deriva immigrazionista e a loro dobbiamo fornire tutto il nostro sostegno.

Anche a me piacerebbe avere un Leader che abbia l'aspetto di Alain Delon, l'autorevolezza di John Wayne, la determinazione di Charles Bronson e l'energia di Bruce Willis, ma non lo vedo all'orizzonte e non vorrei che in attesa del meglio, si trascuri il Bene.

25 settembre 2020

Saranno infami se ...

La lettura dei quotidiani è una salutare scarica di adrenalina per chi, in pensione, sprofonderebbe nella atarassia della poltrona.

Ieri, ad esempio, i quotidiani erano pieni di pettegolezzi circa i "mal di pancia" di cui sarebbero vittime esponenti dei partiti del Centro Destra vittorioso alle regionali e alle suppletive (oltre che al referendum dove sia Salvini che la Meloni hanno ufficialmente schierato i rispettivi partiti per il "sì").

Piegati a novanta gradi davanti alla manìpolazione mediatica dei maggiordomi di Bruxelles, ecco che appaiono articoli che rappresenterebbero personaggi che sarebbero da qualificare infami, se fosse vero.

Critiche a Salvini, pretese di delimitarne la linea e, addirittura, una ipotesi di sostituzione con leghisti "tradizionalmente nordisti" che sarebbero fautori di un riposizionamento europeista con il quale chiedere un governo di unità nazionale che, a dire dell'articolista, sarebbe l'unico timore dei perdenti cattocomunisti (ecco la carota che viene sventolata sotto il naso dei babbei: andare al governo e partecipare al banchetto di nomine e finanziamenti).

Sia chiaro.

La Lega è il primo partito grazie alla spinta di Salvini che ne ha consentito la diffusione in tutta Italia, dando una linea chiara e "distinta e distante" da quella dei cattocomunisti ed europeisti.

Il venir meno di tale linea, accettando gli ukaze dell'unione sovietica europea (ultimo dei quali la presunta revisione del trattato di Lisbona che, costringendo l'Italia a tenersi i clandestini, sembra proprio una moneta di scambio con i miliardi promessi. Beh, dovremmo dire alla Feldmarescialla Ursula Vaffankulen che la nostra Sovranità e Dignità non è in vendita e quei miliardi li può infilare nel capiente fondo schiena della burattinaia Angela. Ce la faremo meglio da soli !)  sarebbe mortale per la Lega che tornerebbe al 3% da cui l'ha risollevata il movimentismo di Salvini e le sue capacità dimostrate in un anno da Ministro degli Interni.

Senza considerare che, indebolire Salvini alla vigilia del processo al quale è stato consegnato da un voto, che continua a gridare vendetta, del parlamento, sarebbe atteggiamento da esseri meschini e inaffidabili per tutti gli elettori.

Ma quelle sono interpretazioni giornalistiche, per cui, in assenza di dirette ed esplicite iniziative, lascio in sospeso la attribuzione di "infami" per quelli che la stampa serva vorrebbe stimolare ad agire come novelli Fini.

Diverso il discorso di Toti e Berlusconi.

Il primo sbaglia, per eccesso di confidenza dopo il successo elettorale, a esteriorizzare un concetto che condivido: Salvini deve indossare il cappello di Leader della Coalizione ... continuando nella sua battaglia contro i clandestini, per la Sovranità e la Dignità dell'Italia e contro il governo.

Berlusconi tace, ma sono comprensibilissimi i mal di pancia in una Forza Italia destinata a scomparire.

Mi auguro che la parte sana di Forza Italia eviti fughe alla Alfano e, riunificandosi con Toti, riesca a rappresentare quella terza gamba che fornisce un prezioso apporto all'intera Coalizione.

La Meloni, invece, ha ragione.

Leader è il capo del partito più forte e Fratelli d'Italia ha dieci punti in meno della Lega. Punto.

Per finire direi che la sola ipotesi di un governo di unità nazionale, è ripugnante e solo il pensarlo dovrebbe escludere chi lo fa dalla Coalizione di Centro Destra.

Nel caso, meglio un voto di bandiera a partiti identitari che non entreranno mai in parlamento, piuttosto che scegliere un partito che andasse poi a governare con i cattocomunisti, inquinando e corrompendo se stesso e i suoi elettori.

24 settembre 2020

Fuoco amico (?)

Mentre continua la squallida gazzarra dei media asserviti alle consorterie affaristico finanziarie internazionali, con la loro fantasiosa narrazione circa la "vittoria" dei cattocomunisti, anche la poca stampa di Centro Destra sembra dedicarsi allo smantellamento del proprio Leader.

Leggo, con toni più o meno sfumati, critiche ed epitaffi per Matteo Salvini, reo di aver portato la Lega al primo posto, conservandolo, acquisendo le acrobazie matematiche dei maggiordomi cattocomunisti circa il conteggio dei voti.

Così si legge che, con un pudico "al netto delle liste dei presidenti", la Lega avrebbe perso due milioni di voti.

Rispetto a cosa, alle precedenti regionali ?

No, rispetto alle europee dove le liste erano di partito e non di singoli presidenti.

Il solo Zaia, iscritto alla Lega e grande elettore di Salvini per la segreteria, ha preso un milione di voti che, immagino, non siano tifosi sfegatati di Zingaretti o di Grillo !

Sempre all'interno del Centro Destra si accredita la vittoria della Meloni e di Fratelli d'Italia che c'è stata, ma che resta a dieci punti di distacco dalla Lega.

Una simile campagna contro una persona, anche da parte di chi dovrebbe appartenere alla medesima area politica, trova corrispondenza solo negli Stati Uniti dove i vecchi tromboni repubblicani (a cominciare dalla famiglia Bush per arrivare al traditore dichiarato Romney) fanno campagna contro Trump.

Trump non appartiene alla cerchia del potere e sta smantellando quella che era una trama segreta interna al potere che, a prescindere da chi fosse alla Casa Bianca, portava sempre nella medesima direzione.

Ecco le campagne di tutti gli organi di stampa e persino le censure cui viene sottoposto il Presidente nei social più diffusi, per impedirgli di diffondere le sue idee.

Analogamente temo che contro Salvini si siano coalizzati tutti coloro che hanno qualcosa da perdere, in privilegi e ritorni economici conseguiti sulla pelle del Popolo Italiano.

Salvini non sembra essersi adeguato alla liturgia gattopardesca della politica italiana che, sin dalla fine anni sessanta, vedeva un consociativismo di fatto che coinvolgeva dc e pci, ma anche gli altri partiti dell'infame "arco costituzionale", lasciando fuori il solo MSI, che ebbe e continua ad avere la sua sintesi nella spartizione della rai.

Salvini parla al Popolo, come si vede nei comizi, diventando un elemento di disturbo per gli "affari" consociativi.

Ma sparigliare il gioco facendo crollare il castello di carte del potere finanziario ed affaristico è l'unico modo per progredire e liberare le forze sane dell'Italia.

Attaccare Salvini, anche dall'interno del Centro Destra, sminuendo i suoi risultati e negando le sue capacità, significa fare il gioco della sinistra e di tutta la consorteria che si ritrova sotto la cupola dell'unione sovietica europea.

23 settembre 2020

Il Centro Destra scopre di avere milioni di geniali strateghi politici

Il risultato di referendum, regionali, amministrative e suppletive del 20 e 21 settembre, ha scatenato i fenomeni della tastiera, quelli che sanno tutto e, dopo, ci dicono il perchè e il per come si è avuto un certo risultato e come invece si sarebbe dovuto agire per ottenerne un altro.

E non parlo dei cattocomunisti che, più che fenomeni, sono megafoni, senza alcuna etica, che, ripetendo all'infinito la manipolazione riuscita con la narrazione della "resistenza antifassssissssta", ad ogni votazione riscrivono la storia per incantare quelli che hanno l'anello al naso e proiettare sentimenti di depressione tra le fila del Centro Destra.

Una mera guerra psicologica che fa dire alla stampa serva che Salvini avrebbe perso, che c'è dualismo con la Meloni e con Zaia, nella speranza che nel Centro Destra abbocchino e si dividano perchè solo un Centro Destra diviso e litigioso può far vincere la sinistra.

No, non parlo di simili infimi esseri, ma dei miei stessi Connazionali di Centro Destra che all'apparire degli exit poll e poi dei risultati finali, hanno abbandonato la tradizionale ragionevolezza e intelligenza per seguire pedissequamente la infida lettura dei cattocomunisti e dei loro megafoni della stampa e della televisione.

Così è puro autolesionismo unito ad un disfattismo privo di giustificazioni.

Il Centro Destra ha perso ?

Assolutamente no !

Ha ottenuto una vittoria inferiore a quella, artatamente, pronosticata dai megafoni che, avendo alzato l'asticella, ora manipolano la realtà dell'esito del voto.

Il pci/pds/ds/pd ha vinto ?

Assolutamente no !

Ha limitato le perdite ad una regione ed a circa il 20% dei voti in meno rispetto ai precedenti risultati (e scusate se è poco !).

Perchè la realtà dice che le Marche, da sempre sotto il tallone rosso, sono passate ad una amministrazione di Centro Destra e i cattocomunisti non hanno ribaltato il risultato in nessuna altra regione.

La stessa Valle d'Aosta che poteva contare su una coalizione spuria tra autonomisti e cattocomunisti, adesso vede la Lega come maggioranza relativa.

Il risultato complessivo ci dice che nel 2015 il Centro Destra amministrava due regioni su venti (Veneto e Lombardia) contro le diciotto (18 !!!) dei cattocomunisti, mentre oggi ne amministra QUINDICI contro CINQUE della sinistra.

La tendenza è costante e confermata anche il 20 e 21 settembre.

Nell'ultimo anno (dodici mesi) dopo il ribaltone governativo che vede al governo una maggioranza parlamentare che non ha riscontro nel Popolo, sono andate al voto dieci regioni, otto che erano amministrate dalla sinistra e due dal Centro Destra.

Oggi quelle dieci regioni sono amministrate SEI dal Centro Destra e QUATTRO dalla sinistra.

La proiezione del voto nazionale vede la Lega come primo partito con il 26%, i cattocomunisti al 20%, Fratelli d'Italia al 16% superando i grillini al 15%.

Con Forza Italia al 7,5% e le liste locali affini, il Centro Destra supera il 50% dei voti e ricordiamo che, a parte il Veneto, si è votato in territori da un lato tradizionalmente rossi e dall'altro con un elettorato molto volubile e condizionato dalla tendenza di compiacere il potere.

Se non bastasse, anche le elezioni suppletive per due seggi al senato rafforzano il Centro Destra, perchè se prima i seggi erano uno di Fratelli d'Italia e uno dei grillini, adesso il Centro Destra li ha conquistati entrambi, rosicchiando un altro voto di margine al governo cattocomunista e grillino.

E' evidente che, più che ingiusta, accettare la narrazione manipolatrice dei megafoni del potere è stupido.

Lasciarsi andare in sfoghi critici verso Salvini, la Lega, l'intera classe dirigente del Centro Destra, come purtroppo ha fatto sul Borghese persino Veneziani, è lanciare un assist al nemico.

Affermare che se Atene piange, Sparta non ride, è un luogo comune sin troppo banale, figlio di un autolesionismo che già in passato ha limitato, compresso e ritardato la costruzione di un Centro Destra vincente e governante stabilmente.

Allora criticando Berlusconi per la sua vita privata, oggi criticando Salvini per scelte in relazione alle quali manca la controprova, ma che comunque, in Emilia come in Toscana, hanno visto ridurre di ben il 20% il distacco dalla corazzata cattocomunista.

Ricordiamo che in Emilia e in Toscana il pci/pds/ds/pd può contare non solo sulla vecchia macchina elettorale comunista e sindacalista, ma anche su quella che era la macchina che vi si contrapponeva, cioè quella cattolica delle parrocchie oggi portate da Bergoglio sotto la cappella con falce e martello.

E ricordiamoci che il Centro Destra non ha televisioni, non ha supporto stampa se non in misura limitata e per nulla proporzionale al proprio consenso popolare.

Ricordiamoci infine che a sostegno dei cattocomunisti, spaventati dalla crescita del Centro Destra, sono sistematicamente intervenuti commissari e padroni dell'unione sovietica europea che, adesso, chiederanno ai loro maggiordomi di asservire l'Italia, facendoci stringere il cappio dei prestiti, sotto qualsiasi nome vadano, introno al collo.

Da quegli autentici cravattari che sono.

Tutti questi fenomeni che adesso pontificano sugli "errori" di Salvini, sul fatto che la Meloni sarebbe meglio e Zaia pure, istigando quindi, esattamente come vogliono a sinistra, competizioni personali nel Centro Destra, dov'erano quando Salvini girava incessantemente l'Italia per parlare alla gente visto che non gli consentivano di farlo con tempo adeguato in televisione e radio ?

Forse neppure hanno ritenuto di sprecarsi ad iscriversi alla Lega dopo che Salvini è stato, con una decisione che grida e griderà sempre vendetta, consegnato alla magistratura per aver difeso i confini della Patria.

Salvini è infallibile ?

Certamente no.

Ma è l'uomo che portato la Lega dal 3 al 30%, che ha portato il Centro Destra da amministrare due regioni ad amministrarne quindici.

Occorrerà più tempo per ottenere quella soddisfazione cui tutti ambiamo, di cacciare Conte e gli altri ministri che hanno dato pessima prova nei rispettivi ruoli ?

Sì, occorrerà il tempo necessario per arrivare ad un voto nazionale con redistribuzione di seggi.

E smettiamola di scrivere che Salvini e la Meloni avrebbero dovuto fare propaganda per il NO al referendum !

Hanno votato quattro volte sì in parlamento, perchè la riduzione dei parlamentari è del tutto ininfluente sul funzionamento del parlamento e ciò che conta sono la legge elettorale, la suddivisione dei collegi e i regolamenti parlamentari.

Salvini e la Meloni hanno dimostrato di non essere banderuole come Zingaretti e i cattocomunisti che, pur di mantenere una poltrona, dopo aver votato tre volte no hanno votato sì alla quarta.

Ma cosa credete che dopo un no vincente Mattarella avrebbe sciolto le camere ?

Non lo avete visto brigare dopo il 18 marzo e poi ancora un anno dopo per riportare il suo partito al governo ?

Pensate che uno come Mattarella scioglierebbe le camere quando tutte le elezioni (quelle vere, non la narrazione manipolata della stampa serva) indicano il Centro Destra con la maggioranza assoluta in entrambe le camere, qualunque sia la legge elettorale ?

Incassiamo, con legittima soddisfazione, la liberazione delle Marche e il risultato elettorale e continuiamo, senza strappi, nella guerra contro i cattocomunisti, nemici dell'Italia e degli Italiani, senza inciampare nelle loro provocazioni e senza prestarci al loro gioco manipolatore che ci vuole solo dividere.



22 settembre 2020

Prosegue la bonifica elettorale in Italia

Con la vittoria nelle Marche, il Centro Destra ha guadagnato una nuova regione alla propria causa.

Una regione storicamente di sinistra, come era l'Umbria e che formava con la Toscana e l'Emilia Romagna quel quadrilatero rosso che fu la base per il partito comunista per pretendere l'istituzione delle regioni.

Cinquanta anni di sedimentazione e di collusioni affaristico finanziarie sono difficili da scardinare e, come già accadde con l'Emilia Romagna, dobbiamo e possiamo essere contenti per un risultato mai visto, soprattutto perchè significa che, al momento del voto politico, mentre nelle regioni già del Centro Destra si incrementano i voti quindi i seggi, nelle regioni rosse i seggi appannaggio del pci/pds/ds/pd saranno comunque meno di quelli di una volta.

E questo farà la differenza tra una maggioranza ballerina e una stabile.

Il dato è confortato dalla proiezione nazionale dei voti, che danno la Lega nettamente primo partito e Fratelli d'Italia come terzo partito superando i cinque stelle e tutto ciò quando al voto sono andate regioni tradizionalmente e ultimamente rosse (a parte il Veneto dove il trionfo di Zaia è la conferma migliore del buon governo della Lega).

Puglia e Campania non posso valutarle, hanno elettorati instabili sui quali nessun partito può fare affidamento da una elezione ad un'altra.

Mi limito a dire che l'opposizione di Salvini a due vecchi (politicamente) tromboni, che erano già stati presidenti di regione, usciti sconfitti, trova una sua ragion d'essere ... con il senno del poi.

Il referendum è stato vinto dal sì, cioè da tutti i partiti.

Non cambia nulla in un parlamento se ci sono 100, 600 o 10000 parlamentari, nè il bilancio dello stato sarà meno onerato di debiti.

Paradossale è il fatto che il voto su due articoli della costituzione non conta nulla, mentre a contare saranno una legge e un provvedimento parlamentare, cioè la legge elettorale che dovrà essere cambiata anche per ridisegnare i collegi elettorali e i regolamenti delle camere.

E' il paradosso che si verifica quando si seguono le pulsioni della pancia invece di ragionare in modo costruttivo.

La lunga marcia per bonificare l'Italia dai cattocomunisti, continua.


21 settembre 2020

Votare ogni anno non è intelligente

 Eccoci, ancora una volta, appesi all'esito di un voto.

Questa volta ci sono ben due giorni di attesa, perchè, nella sua totale e imbarazzante incapacità, Conte e il suo governo, dopo aver rinviato il voto di sei mesi con un vulnus al libero esercizio della democrazia, non sono neppure stati in grado di organizzare una elezione compatibile con la presenza del virus e non hanno trovato di meglio che allungare i tempi di votazione, nella speranza di minori afflussi contemporanei ai seggi.

Come sempre sperano nello stellone, nella buona sorte e nel comportamento altrui, perchè se si dovesse giudicare il loro la bocciatura sarebbe totale.

Io ho votato poco dopo le 8 di mattina della domenica a Bologna.

Ammettevano una persona per volta pur essendoci tre cabine.

Lentezza enorme nel registrare (a mano, nell'epoca dello smartworking !) l'elettore.

Al momento della restituzione della matita sono stato costretto a consegnarla ad una scrutatrice sopra uno straccetto umido che teneva in una mano guantata.

Una liturgia ridicola.

Come sono ridicoli i doppi accessi (entrata e uscita) che nessuno rispetta perchè la cartellonistica è inesistente o imprecisa.

Se Conte ha cercato di dissuadere gli Italiani dall'andare al voto, ha posto in atto tutti gli interventi possibili, il passo successivo sarebbe quello di rinviare alle calende greche le elezioni.

Quella di ieri e oggi è la seconda circostanza di voto nell'anno dopo il gennaio in cui andammo alle urne noi emiliani e i calabresi.

Mi sembra che ci siano troppe scadenze elettorali e anche la scelta di un giorno unico per votazioni di differente natura sia una forzatura.

Negli anni cinquanta anticiparono (o prorogarono, non ricordo bene) la scadenza del senato per uniformarla alla camera.

Credo che sarebbe necessario provvedere ugualmente per accorpare, in una unica data, tutte le elezioni amministrative, regionali e comunali, con l'introduzione di una normativa per cui se si dovesse verificare la vacanza di un ruolo (presidente di regione o sindaco) si possa certo dar luogo ad elezioni sostitutive, ma con durata del mandato fino al termine di quello originario, cosicchè si possa rispettare sempre una unica scadenza che andrebbe fissata, a mio avviso, a metà legislatura in modo da verificare il sentimento popolare verso il governo e consentire un lavoro più coerente, senza che si sia costretti a misurarsi con il voto ad ogni piè sospinto.

Votare ogni anno impedisce a chiunque, governo nazionale e amministratori locali, di dispiegare il proprio programma con una visione che vada oltre l'immediato.

La miopia della politica italiana, del resto, è visibilissima con le mancette elettorali che sono state, anche in occasione del virus cinese, elargite dal governo cattocomunista e grillino  Conte, avendo come unico risultato l'aumento del debito, senza incidere in modo strutturale sulle necessità e con macroscopici intralci burocratici e funzionali.

Se continueremo ad avere governi che operano guardando all'esito di elezioni che si svolgono ogni anno e anche più volte all'anno, non riusciremo mai a mettere in piedi un progetto che abbia una visione di prospettiva per il futuro dell'Italia.

20 settembre 2020

150 anni dopo Porta Pia

 Il 20 settembre 1870 Roma tornava all'Italia unita che si sarebbe poi quasi completata (dove il "quasi" sta per la Dalmazia, Nizza, l'area Vaticana e di San Marino che ne furono escluse) con la riunificazione con Fiume ed Istria, dopo quella di Trento e Trieste.

Ma quel 20 settembre 1870 sicuramente c'era il senso di una unità dalle Alpi alla Sicilia, completata con la capitale, Roma.

Un completamento ritardato dall'ottusità dei francesi (altro che "amici" di sempre) che avevano sostenuto il papa fino alla loro ennesima disfatta militare che rende giustizia, assieme a tutte le altre, della loro arrogante supponenza non sostenuta dai fatti.

So che ci sono ancora alcuni, anche vicini alle mie Idee, che ritengono sarebbe stato meglio lasciare Roma come entità estranea e amministrata dal papa, esattamente come ci sono quelli che vorrebbero denazionalizzare Gerusalemme per farla amministrare dalle "tre religioni monoteiste".

Ma credo che il 20 settembre 1870 debba essere ricordato, al di là delle piccole vicende che lo hanno preceduto, come un grande momento per la Nazione Italia.

Perchè poteva avere un senso un Regno del Nord e un Regno del Sud, ma chi ha Roma, ha l'Italia.

E provate ad immaginare il delirio, la deriva se, esistendo ancora uno stato pontificio, gente come Bergoglio, Galantino, Bassetti, Zuppi, potessero sommare alle loro prediche, anche un potere terreno, sostanziale.

Una catastrofe !

Quindi: viva Porta Pia, viva Roma liberata !

19 settembre 2020

Il cane di Pavlov non reagisce più

C'era una volta una sinistra che, non potendo competere sui fatti, né avendo argomentazioni intelligenti, si rifugiava nelle parole d'ordine che erano il corrispondente della fede cieca e senza prove delle religioni.

Adesso che si sono messe assieme le due chiese assolutiste, internazionalista, antiitaliane e collettiviste, mancano, come sempre argomenti convincenti e realizzazioni concrete, ma le parole d'ordine non funzionano più.

Non funzionano più perché nessuno è rimasto alla fede cieca e assoluta di quel che dice un prete o scrive l'Unità, per cui "se i coccodrilli non volano, almeno svolazzano".

Ma non funzionano più anche e soprattutto perché vengono sistematicamente propinate sempre alle solite persone che formano lo zoccolo duro dei cattocomunisti.

Fascismo, razzismo, giustizialismo incendiano gli animi sempre e solo delle stesse persone che sono sempre meno,tanto più passa il tempo e ci si accorge che quelle "minacce" non solo non provocano catastrofi, non solo non si realizzano, ma soprattutto non esistono.

Quella dei cattocomunisti è una battaglia di retroguardia nella quale subiscono gravi perdite, svenandosi per consentire a pochi capitalisti e altrettanti burocrati di continuare a tirare i fili della politica e dell'econimia mondiale.

Ai danni di tutti i Popoli. 

18 settembre 2020

Sondaggi e realtà

Da due settimane isondaggi sono vietati o, meglio, è vietato pubblicizzarne l'esito.

Così si sprecano gli "errori" con pubblicazione, dopo poco cancellata con tante scuse, di tali risultati.

Ma se i sondaggi possono fornire una indicazione di massima sul sentimento popolare di quel momento, al momento concreto dello spoglio dei voti veri le sorprese non mancano mai.

Da D'alema a Renzi, sono tanti quelli che, fidandosi dei sondaggi, hanno poi masticato amaro, basti ricordare le facce dei giornalisti cattocomunisti nella notte tra l'8 e il 9 novembre 2016, quando si erano dati appuntamento per celebrare la vittoria di "Hillary che è in testa nei sondaggi di oltre 20 punti" e hanno dovuto commentare, con la bava alla bocca, quella di Trump.

Non credo che sarà diverso alle regionali e al referendum del 20 e21 settembre.

Le regioni al voto sono sette e tutte partono dallla parità, perché non vi è alcun riporto dei voti precedenti.

Cinque regioni sono attualmente amministrate dalla sinistra o dagli autonomisti valdostani vicini alla sinistra e due sono al Centro Destra.

Se si passerà anche solo da un 5 a 2 ad un 4 a 3, il Centro Destra avrà fatto un altro passo (che sara tanto più importante quante più partite vincerà) per confermarsi coalizione di maggioranza in Italia, viceversa sarà la sinistra a consolidarsi.

Ovviamente tutti i partiti giocano per vincere tutte le partite, come è giusto che sia, qui di nkn ci resta che attendere la mattina di martedì per conoscere l'esito (anche perché alle 20,45 di lunedì il Bologna giocherà la sua prima partita di Campionato e non c'è pericolo che io la perda per ascoltare gli exit poll).

Il referendum è più netto, non avendo quorum e risolvendosi in una scelta o di qua o di là, anche se ritengo che non cambi nulla una modifica che tocca solo il numero dei parlamentari.

Dicevo con un mio amico che non ho mai mancato un voto, poiché considero di aver votato, avendo fato una scelta precisa di campo, anche quei referendum in cui non sono andato al seggio per far mancare il quorum e quelli in cui, per lo stesso motivo, non ho ritirato la scheda.

Non essendoci quorum, domenica mattina andrò presto al seggio per evitare le code dovute alla psicosi del virus cinese.

Voterò NO, come ho già scritto, per provare a dare il mio contributo all'archiviazione di questo governo, ma sono consapevole che Conte e Zingaretti hanno una fame atavica di poltrone che difficilmente vi rinunceranno di loro volontà.   

17 settembre 2020

I cattocomunisti fanno quasi pena, sono sempre insoddisfatti

Leggo che nella solita inutile trasmissione televisiva di propaganda politica su La7, sia stato teso un agguato a Salvini, complici uno scrittore ex magistrato di sinistra, l'ex direttrice dell'Unità e uno dei soliti conduttori faziosi televisivi.

Da tempo ho smesso di guardare quelle trasmissioni, visto che le posizioni di sinistra (che rigetto totalmente) mi sono quotidianamente note tramite il giornale radio che ascolto più o meno setto od otto volte in una giornata.

Pare che Salvini, davanti alle tre Erinni scatenate con la bava alla bocca, abbia conservato una calma olimpica, facendo schiumare ancora di più i tre aggressori.

Credo che simili trasmissioni non servano a nulla ed a nessuno, ma solo ai giornalisti che percepiscono lauti compensi per la loro partecipazione.

Quelle trasmissioni sono guardate unicamente da chi è già convinto, da una parte o dall'altra e nulla hanno a che spartire con le vecchie tribune politiche o elettorali, nelle quali da un lato i segretari dei partiti rispondevano a domande dei giornalisti, senza parlarsi addosso e, in alcune circostanze, dibattevano tra loro a due per volta, sempre senza parlarsi addosso.

E i conduttori odierni non valgono l'unghia del mignolo dei vari Jacobelli, Zatterin e De Luca che conducevano quelle trasmissioni.

Quelle di oggi sono trasmissioni che istigano all'odio e non contribuiscono a fare chiarezza.

Sono la esatta rappresentazione della scarsa qualità umana, intellettuale e politica della sinistra italiana, sempre con la bava alla bocca nei confronti di chi impedisce loro di devastare completamente l'Italia.

Berlusconi ieri, Salvini oggi.

16 settembre 2020

Le lacrime di coccodrillo delle ministre cattocomuniste

Con l'Azzolina siamo arrivati a quattro.

Quattro donne ministro, tutte di sinistra, tre cattocomuniste e una grillina, che cercano una captatio benevolentiae dagli Italiani, notoriamente con il cuore tenero, piangendo mentre tirano una solenne fregatura.

Il prototipo fu Elsa Fornero, che pianse mentre inchiappettava milioni di Italiani in attesa di pensione o che, confidando sulla serietà di uno stato che la serietà non la trova neppure cercando nel dizionario, avevano accettato di uscire dal lavoro in attesa di una pensione che sarebbe arrivata a breve.

Abbiamo avuto un periodo abbastanza lungo di quiete ma ecco che, appena le circostanze lo hanno richiesto, Teresa Bellanova, cattocomunista ex cgil folgorata sulla vi di Rignano sull'Arno, che si è messa a piangere mentre accollava agli Italiani il costo, sotto ogni punto di vista, di una inutile sanatoria per clandestini.

Pochi giorni fa abbiamo avuto la Lamorgese (di cui non conosco il nome) che, indegno successore di Matteo Salvini, ha dato il via libera all'invasione con ogni mezzo da parte dei clandestini che arrivano, senza ostacoli, con barchini e barconi e anche con le navi ong ormai padrone del Mare Nostrum ed ai cui ordini ha posto persino la nostra flotta militare.

Il primo giorno di scuola ecco la commozione di Lucia Azzolina che, con un discorso letto malissimo e ruffianamente trasmesso in diretta persino da Sky Tg 24 , ha inaugurato con Mattarella l'anno scolastico.

Altre lacrime, altra fregatura per gli Italiani.

Ma verrà un giorno che riusciremo noi a far piangere, veramente, quelle signore e tutti coloro che abboccano alle loro lacrime.

15 settembre 2020

Vogliono tornare agli anni di piombo ?

Un certo P.Berizzi, pare giornalista di repubblica, quello che ha attribuito al karma l'alluvione a Verona a causa dei troppi gruppi "fascisti" e "razzisti" presenti nella città e nel Veneto e poi è stato costretto ad una scivolosa grattata sui vetri con un tacòn peggiore del buso, adesso vorrebbe un referendum per dire sì o no ai partiti "fascisti" e che imponga una dichiarazione di antifascismo alle liste che si presentano alle elezioni.

Quel tizio probabilmente non ha vissuto e ignora gli anni di piombo, quando la violenza crebbe esponenzialmente proprio nel momento in cui la sinistra cercò di impedire la libera manifestazione di idee non solo della Destra, ma anche di tutti coloro che non ne condividevano l'impostazione totalitaria e illiberale.

Tanto vero è che fu gambizzato anche Montanelli.

Ovviamente chi voleva esprimere le proprie idee in modo dissonante da quello della sinistra, non poté fare altro che organizzarsi per difendersi e imporre il proprio diritto alla agibilità politica.

PBerizzi adesso propone esattamente lo stesso schema: o si allineano all'opinione dominante (solo nei media, perchè credo che alla maggioranza degli Italiani interessino lavoro, sicurezza, tasse, non le petizioni antifasciste) oppure non hanno diritto a presentare liste, quindi viene sottratta la possibilità di manifestare le proprie idee con la matita, con il voto.

P.Berizzi probabilmente è uno che ha particolarmente a cuore i diritti delle minoranze ma, evidentemente, solo di quelle che fanno comodo a lui.

Che ne direbbe se facessimo un referendum sì o no per silurare le navi ong che ci scaricano clandestini ?

Probabilmente inorridirebbe, come presumo inorridisca se qualcuno proponesse di revocare la rappresentanza agli omosessuali, ai grassi, ai calvi.

Perchè allora vuole impedire la manifestazione pacifica di una opinione tramite il voto a chi non condivide la narrativa antifascista ?

Teme forse che prenda troppi voti ?

E chi decide chi è "ortodosso" nell'antifascismo ?

Una firma su un pezzo di carta, evidentemente estorta perchè in assenza non si può presentare la lista, esattamente come alcuni sindaci pretendono una tale dichiarazione per concedere quello che è diritto di ogni movimento politico, cioè manifestare in una pubblica piazza ?

Quella del signor PBerizzi è una pericolosa provocazione, perchè richiamando una situazione già conosciuta negli anni di piombo, riporta in vita schemi e mentalità di quei tempi che speravamo fossero ormai superati.

Ed è un motivo in più per votare Lega e Fratelli d'Italia alle prossime regionali, certi che quei due partiti non proporranno mai una simile, aberrante limitazione alla Libertà di Opinione, di manifestarla e di sostenerla.

Perchè per il Centro Destra, a differenza dei cattocomunisti, "Libertà" non è solo una parola contenuta nei dizionari, ma un concetto che appartiene al nostro dna.


14 settembre 2020

La differenza tra il NO e il SI è solo un governo da cacciare al più presto

Siamo all'ultima settimana di campagna elettorale, giocata, ancora una volta, con la slealtà tipica dei cattocomunisti che provano a far andare in televisione Conte, muovono le truppe togate contro la Lega, i centri sociali per disturbare i comizi di Salvini (a quando un servizio d'ordine del Centro Destra addestrato e determinato per tutelare e far rispettare il diritto di parola ?), scusano una immigrata congolese fanatica e violenta che strappa camicia e rosario a Salvini (e lo maledice, ma queste superstizioni valgono solo per chi ci crede) e fanno trapelare un sondaggio che darebbe una intenzione di voto al 75% per il sì.

Ormai dobbiamo abituarci a queste campagne elettorali che nulla hanno in comune con una battaglia di idee, del resto alle idee, al progetto di società, alle proposte sul lavoro, tasse, immigrazione, economia, scuola di Salvini e della Meloni, i cattocomunisti sanno rispondere solo con insulti.

Vanno solo a rimorchio di ciò che propone Salvini, per offendere lui e chi lo vota, senza però proporre alcunchè, rendendo evidente che se vincessero loro diventeremmo servi dell'unione sovietica europea ancor più di quanto non lo siamo ora, con il recepimento passivo di ogni ukaze di Bruxelles (a cominciare dalla trasformazione dell'Italia in un gigantesco campo di raccolta dei clandestini).

Le regionali sono un voto importante solo in relazione alla vittoria del Centro Destra.

Salvini lancia l'idea di un sette a zero e fa bene.

Ha ragione quando dice che un allenatore quando manda in campo la sua squadra, la manda in campo per vincere ogni partita e domenica prossima le partite saranno sette, una per ogni regione al voto, quindi ogni votazione farà risultato per conto proprio e il quadro nazionale dovrà ricomprendere una valutazione complessiva, le sette al voto e quelle che già hanno votato.

Ma il 20 e il 21 si voterà anche per confermare o bocciare la riforma costituzionale che si limita ad abbassare il numero dei parlamentari.

Solo adesso cominciano a sentirsi voci da campagna referendaria e solo perchè il NO sembra recuperare terreno davanti ad una proposta che solletica i più bassi istinti vendicativi di chi è generalmente sottomesso e guarda con invidia a chi sta meglio.

Trovo francamente risibili le motivazioni tecniche degli uni e degli altri.

Scendere a 600 o restare a 945 parlamentari non cambia nulla, non si risparmia nulla di significativo e non modificherebbe la sorte dell'Italia.

L'unica differenza tra il NO ed il SI è che una imprevedibile vittoria del NO potrebbe dare il colpo di grazia ad un governo di incapaci (dalla Azzolina alla De Micheli, da Boccia - nomen omen - a Bonafede e a tutti i ministri, nessuno dei quali è degno della sufficienza) che prima sarà rovesciato, prima consentirà all'Italia di risalire la china.

Per questo e solo per questo voterò NO, ben consapevole che le riforme costituzionali necessarie sono ben altre (presidenzialismo, federalismo, maggioritario, elezione popolare dei procuratori, nomina dei giudici tra i giuristi di valore ...).


13 settembre 2020

Vittime e aspiranti carnefici

Ho visto una allucinante dichiarazione di Zingaretti al tg di Sky, con la quale il segretario cattocomunista attribuisce a Salvini e alla Meloni una campagna d'odio contro chi li ostacola.

Probabilmente Zingaretti, ben sapendo di essere alle ultime battute della sua carriera in politica, ha voluto fare un provino per le prossime edizioni di "La sai l'ultima?".

E' Salvini ad essere stato aggredito da una immigrata dal Congo, dipendente di un comune il cui sindaco del pci/pds/ds/pd lo ha dichiarato "non gradito", che gli ha strappato camicia e rosario.

Per tale episodio una folta rappresentanza di nani e ballerine e anche un prete si sono rifiutati di solidarizzare, praticamente dicendo che se lo è cercata.

Alcuni esponenti anche politici di sinistra hanno attribuito a Salvini ed alla Meloni l'istigazione all'odio che ha provocato l'uccisione di un giovani immigrato a Colleferro da parte di quattro individui di cui si sa che seguivano i profili social di cantanti e politici di sinistra.

A Torre del Greco un gruppo di facinorosi ha impedito il comizio di Salvini.

Non risulta, viceversa, che un giovane di Destra si sia lanciato contro Grillo o Renzi o Zingaretti per strappare loro la camicia e l'eventuale loro collana propiziatoria con falce e martello benedetta da Bergoglio.

Non risulta che un gruppo di Destra abbia contestato il comizio di Renzi o di Zingaretti in nessuna parte d'Italia (non parlo di Di Maio o dei grillini, perchè quelli i loro comizi li rovinano da soli con i loro sfondoni grammaticali, geografici e storici).

Non risulta che i massacratori di un giovane ragazzo siano seguaci di Salvini o della Meloni.

Invece di indagare commercialisti vicini alla Lega, la magistratura potrebbe cominciare a riacquistare credbilità indagando i violenti.

Quelli che insultano, che postano fotografie di Salvini a testa in giù, che auspicano la morte a Salvini e alla Meloni e che dicono che Salvini se l'è meritata l'aggressione di Pontassieve.

Farebbero il bene dell'Italia e farebbero bene il compito loro assegnato evitando un ritorno agli anni di piombo.

Sognare un'Italia normale e civile, senza la canea dei cattocomunisti e senza invasione dei clandestini, non è ancora un reato.


12 settembre 2020

Dialogare con i cattocomunisti è solo perdita di tempo

Ogni volta che si trovano nel guano i cattocomunisti, oggi assieme ai grillini, chiedono che l'Opposizione di Centro Destra li aiuti a ripulirsi della loro stessa me.da.

Così leggo che il grillino Fico, l'equilibrista Conte (uomo per tutte le stagioni, Franza o Spagna ...) e il cattocomunista Zingaretti, rivolgono un appello al Centro Destra per una unità di intenti su scuola e Recovery Fund.

Contemporaneamente, però, tacciono sulla canea scatenata da nani e ballerine che attribuiscono alla "Cultura Fascista" la violenza che ha provocato la morte a Colleferro di un ventunenne immigrato e alcuni citano esplicitamente Salvini e la Meloni come i principali istigatori.

Caso vuole che si sia scoperto come i presunti assassini, o almeno uno di loro, fosse(ro) interessati ai profili social di Renzi, di Di Maio, Raggi, Unicef e del cantante Fedez la cui consorte si è posta in prima fila per denunciare la "Cultura Fascista" nella nostra società.

Un bel tacer non fu mai scritto.

Come per l'aggressione a Salvini, al quale nani e ballerine non vogliono riconoscere alcuna solidarietà perchè "se l'è cercata" con le sue campagne contro i clandestini.

Quale dialogo si può mai avere con costoro ?


11 settembre 2020

I veri razzisti

Il comitato deputato a scegliere e premiare con l'Oscar i film, ha deciso di cambiare il regolamento.

Con tali modifiche possono essere ammessi alla scelta per la premiazione solo i film che siano "inclusivi" con le cosiddette minoranze (negri, omosessuali, donne, ispanici) e la cui partecipazione sia appropriata.

In sostanza non importa se un film sia bello o brutto, meriti o demeriti, purchè sia dato spazio a negri, ispanici, donne e omosessuali e con ruoli dal contenuto significativo.

Via col vento non avrebbe mai avuto la possibilità di conquistare un solo Oscar e, quindi, neppure chi vi ha recitato.

La filosofia alla base di tale sconcio è falsamente "inclusiva", ma in realtà subdolamente e drasticamente razzista.

Imporre per legge la presenza e anche il ruolo significativo di negri, donne, omosessuali e ispanici, significa che chi ha deciso tale modifica ritiene che gli attori appartenenti a tali "minoranze" non siano in grado di conquistarsi per meriti e capacità propri, quel ruolo.

Cioè siano inferiori.

Io non sono inclusivo, ma meritocratico.

Se uno è bravo nella sua professione, deve essere premiato, a prescindere da sesso, razza, opinioni politiche e religiose.

Impedire che uno bravo venga premiato, che venga riconosciuta la bellezza di un film solo perchè racconta una storia in cui non sono previsti protagonisti negri, donne, omosessuali o ispanici, è un passo verso un livellamento verso il basso (molto in basso) della qualità di ogni prodotto.

I primi a doversi ribellare a tale revisione del regolamento dovrebbero essere proprio i cinematografari negri, donne, omosessuali e ispanici.

A meno che non siano convinti di non essere all'altezza di ricevere un premio senza l'aiutino regolamentare.

11 settembre 2001


 Per non dimenticare

10 settembre 2020

Come contro Almirante e Berlusconi

In Toscana, dove si combatte una battaglia che potrebbe avere ripercussioni decisive sul panorama politico nazionale qualora Susanna Ceccardi riuscisse, dopo cinquanta anni, per la prima volta, a strappare la regione al pci/pds/ds/pd, si sono consumate, nel breve volgere di ventiquattro ore, due emblematiche vicende che rappresentano al meglio la pochezza morale, intellettuale, politica e civile dei cattocomunisti.

Un ristorante, presso il quale Matteo Salvini avrebbe dovuto pranzare, è stato minacciato ed ha dovuto rinunciare alla presenza del Leader del Centro Destra.

Ieri, a Pontassieve, una, singola fanatica ha aggredito Salvini, strappandogli camicia e rosario.

I due episodi ricordano quelli accaduti in anni lontani a Giorgio Almirante, indimenticabile Segretario del Movimento Sociale Italiano, al quale fu negato di ristorarsi presso l'autogrill Cantagallo di Bologna.

L'aggressione a Salvini ricorda i due episodi di cui fu vittima Silvio Berlusconi, quando gli lanciarono contro il treppiede di una macchina fotografica (senza colpirlo) e in seguito quando fu colpito in viso da una riproduzione del Duomo di Milano,causandogli seri danni che, ancora oggi, sono evidenti nella sua loquela.

Non ricordo aggressioni da parte neppure di singoli fanatici di Destra ai capi della sinistra e, forse, per trovarne uno bisogna risalire al famoso attentato a Togliatti del 1948.

La degenerazione della politica italiana, indotta dalle stesse parole di chi aizza la folla blaterando di fascismo, di razzismo e di negazionismo ad ogni piè sospinto senza alcun criterio, induce a ritenere l'episodio di Pontassieve e del ristorante, non isolate espressioni di ebeti fanatici, ma l'inizio di una pericolosa escalation dagli insulti sui social alle vie di fatto nelle piazze.

Esattamente come accadde a fine anni sessanta, quando, nel colpevole disinteresse dei ministri degli Interni di allora, crebbe quella violenza che sfociò nei cosiddetti "anni di piombo".

Occorre quindi che Salvini e la Meloni pensino a costituire un servizio d'ordine che garantisca la piena agibilità politica non solo ai leaders del Centro Destra, ma a tutti gli esponenti, dai principali agli ultimi militanti ed elettori, nel manifestare le proprie idee.

09 settembre 2020

Radio uno, peggiora di giorno in giorno

 Non guardo i telegiornali rai, ma ascolto molta radio, radio uno.

Una volta ero infastidito dalle interruzioni musicali, adesso (pur avendo annotato almeno una decina di soggetti che si occupano solo di presentare canzonette, infarcendole di facezie da film demenziali) mi sembrano il momento più alto della programmazione rai.

Infatti radio uno è diventata l'agenzia ufficiale del governo cattocomunista e una trasmissione come Radio anch'io, che in tanti ascoltano mentre si preparano ad uscire per il lavoro o mentre guidano verso il posto di lavoro, merita l'Oscar della piaggeria.

Lunedì un argomento era la manifestazione dei Liberi Pensatori di sabato a Roma.

Il conduttore Giorgio Zanchini non ha fatto la classica intervista in ginocchio ad un sottosegretario, solo perchè si è limitato ad inginocchiarglisi davanti porgendogli il microfono e consentendogli una lunga tirata propagandistica contro i cosiddetti negazionisti.

Subito dopo era il turno di un medico legale partecipante alla manifestazione, al quale lo Zanchini non consentiva di terminare un ragionamento, interrompendolo, sghignazzando, criticando le sue affermazioni.

Quello non è servizio pubblico, ma servizio privato al governo e non dovremmo pagare per un simile sconcio.

Martedì, poi, Radio anch'io si è esibita in uno spottone a favore dell'app Immuni che noi Italiani non abbiamo scaricato, con una evidente manifestazione di sfiducia totale nel governo cattocomunista e nelle sue iniziative.

Sono stati arruolati, nel tentativo di convincere qualche altro Italiano a scaricarla, professoroni che, dall'alto della loro sapienza, hanno raccontato la rava e la fava sul perchè l'app andrebbe utilizzata, senza dissipare alcun dubbio sulla credibilità di questo governo.

A tal proposito segnalo che anche Google, in un aggiornamento, ha inserito nei nostri telefoni una funzione chiamata "Notifiche di esposizione al COVID-19" che avrebbe la stessa finalità di Immuni.

Tale funzione la potete rilevare entrando in impostazioni e poi guardando cosa avete nei "servizi Google".

Io l'ho trovata disabilitata "off" probabilmente perchè non autorizzo mai quando mi viene richiesto un qualche accesso.

In ogni caso ogni mattina controllo che sia ancora evidente l'indicazione "off" su tale funzione.

Tornando alla rai, che utilizza i nostri soldi per fare propaganda di regime, credo debba essere uno dei primi nodi che il prossimo governo di Centro Destra dovrà risolvere.

O, incuranti delle inevitabili critiche dei cattocomunisti, dar corso ad un gigantesco spoil system per sostituire tutti i lavoratori in rai che si siano resi colpevoli di piaggeria verso il governo cattocomunista per rimpiazzarli con giornalisti simpatizzanti del Centro Destra.

Oppure, alternativa che preferisco perchè così il problema si risolverebbe definitivamente e per sempre, privatizzare la rai, facendone uscire per intero lo stato, così che un privato, al quale non pagheremmo alcun canone ma solo, volendolo, un abbonamento, decida cosa trasmettere e quale linea editoriale sostenere, assumendosene i rischi in caso di crollo degli ascolti.


08 settembre 2020

Perchè no ?

La Lamorgese, indegno ministro degli Interni del governo cattocomunista e grillino, la cui inadeguatezza risalta tanto più quanto la si paragona al suo predecessore Matteo Salvini, ha dichiarato di non essere in grado di fermare l'invasione dei clandestini perchè non può sparare ai barconi.

Perchè no ?

La difesa della Patria è sacro dovere di ogni cittadino e da che mondo è mondo i popoli invasi sono legittimati a difendersi con ogni mezzo dagli invasori.

Dichiarare a priori che non si intende dare l'ordine di sparare, significa istigare centinaia di migliaia di clandestini a mettersi sui barconi per venire in Italia, tanto nessuno li fermerebbe.

La dichiarazione della Lamorgese rasenta il tradimento, perchè mostra al mondo intero la pusillanimità di un governo e di una certa classe politica che non ha rispetto dei sacrifici degli Italiani, ma pensa solo a servire un ordine mondiale che è quanto di più antitaliano possa essere.

Per individui come la Lamorgese non importa trasformare l'Italia in un gigantesco campo di raccolta di clandestini, non importano i costi che una tale scelta implicano, importa solo la propria beatificazione dagli organi di stampa asserviti all'unione sovietica europea.

Nel frattempo, nonostante le richieste persino del pubblico ministero, il gip chiede un supplemento di indagine contro un cittadino onesto che ha difeso se stesso e la sua proprietà sparando ad un rapinatore.

Potremo vivere sicuri e in pace, nel godimento pacifico della nostra proprietà, solo quando individui come la Lamorgese e quel gip saranno stati estromessi dai rispettivi incarichi e inseriti in ruoli che non possano avere alcun impatto con la nostra vita quotidiana.

07 settembre 2020

Sabato,a Roma,l'Italia che pensa fuori dagli schemi indotti

Sabato 5 settembre, a Roma, c'è stata una manifestazione, sull'onda di quelle svolte la settimana prima a Londra, Berlino, Zurigo e Parigi, di chi non condivide la gestione e, soprattutto, la narrazione ufficiale sul virus cinese.

Sono chiamati "negazionisti", anche se nessuno nega l'esistenza di un virus (o della peste o dell'influenza).

Personalmente me ne frego se mi chiamano negazionista, non ho alcuna suggestione derivante dall'uso, che considero ugualmente improprio, del medesimo termine per screditare gli storici che studiano le vicende della seconda guerra mondiale, fuori dagli schemi indotti dai vincitori.

Ed è proprio una visione fuori dagli schemi indotti dai governi (non tutti) e dai medici (non tutti) che mi fa ben sperare dopo la manifestazione di Roma.

La reazione di individui come Zingaretti (dimentico di essere stato il primo dei negazionisti con i suoi aperitivi ed abbracci ai cinesi) e Speranza (che a febbraio parlava di influenza), nonchè il lapsus congenito che porta Conte a straparlare anche sui numeri dei decessi (per lui sono 135mila con un incremento di centomila !) dimostrano fondamentalmente due cose.

La prima è che nessuno è in grado di fornire spiegazioni e soluzioni, basti pensare ai contraddittori verbali (volutamente secretati) del comitato di "esperti" e al fatto che, in soldoni, le soluzioni proposte sono le stesse adottate quattro secoli prima di Cristo durante la peste nell'Atene di Pericle e nel quattordicesimo secolo durante la peste nera: maschera, limitare i contatti e igiene frequente.

La seconda è una conferma.

Il concetto di Libertà è talmente estraneo ai cattocomunisti, abituati come sono ad una fede cieca e assoluta, che non sono in grado di rinvenire il termine neppure sul dizionario e, anche qualora lo trovassero, non ne comprenderebbero l'essenza.

Da lì le loro parole di condanna di una libera manifestazione di un pensiero tanto più ostico per loro, quanto più esce dai comodi schemi delle dottrine religiose e politiche dei cattocomunisti.

06 settembre 2020

La verità è solo soggettiva

 Leggo i quotidiani e ascolto i giornali radio.

Gli esponenti politici continuano a fornire interpretazioni delle vicende (dal virus cinese alle tasse, all'unione sovietica europea, all'economia, ai clandestini) frutto delle veline che vengono consegnate dai rispettivi partiti.

In particolare i cattocomunisti del pci/pds/ds/pd e i grillini del movimento cinque stelle, quando ne devono sparare una grossa, mandano allo sbaraglio qualche kamikaze alla De Micheli sulle quali la logica e il buon senso scorre come l'acqua su una superficie idrorepellente.

Ma la Verità, quella oggettiva, non esce.

Ognuno, anche tra gli ascoltatori e i lettori, deduce ciò che in proprio ha già metabolizzato e ritenuto valido.

Certo è che quando una Bonafè spara che l'attuale situazione di emergenza clandestini è causa dei decreti Salvini sulla sicurezza, penso che persino un grillino, persino un cattocomunista si domandi se quella lo è o lo fa.

Poi, però, l'interesse di partito prevale e nessuno obietta che i decreti Salvini per essere efficaci devono essere applicati e per applicarli bisogna bloccare, respingere e sequestrare le navi ong.

Ovvio che, se non viene fatto e se i clandestini vengono fatti sbarcare abbiamo una emergenza, causa dell'insipienza di un governo che ha ritrovato nella Lamorgese (che piange per un clandestino in fuga dal centro di raccolta, inseguito dalla Polizia e travolto da un'automobile) le lacrime della Fornero (che ha massacrato una generazione in attesa di pensione).

La verità diventa così soggettiva.

E' vero ciò che è funzionale al mio disegno politico.

Così vediamo Zingaretti e Gori che passano dall'abbracciare un cinese, dagli aperitivi e dalle cene di febbraio, all'attuale fanatismo giustizialista verso i cosiddetti negazionisti.

Loro non hanno la coscienza di provarne vergogna e di stare in silenzio, ma anche il 90% della stampa, che non perde tempo se ha l'occasione di sbertucciare Salvini, tace, serva e prona.

Del resto chi oggi continua a mostrarsi a prescindere dalle giravolte ha esempi luminosi in Monti e nella Fornero che, ancora oggi, dopo aver dimostrato che scrivere un editoriale non significa essere in grado di governare, girano radio e televisioni senza alcun pudore.



05 settembre 2020

Non bisogna credere più a niente ed a nessuno. Contano solo i fatti

Ho deciso che, qualunque affermazione, tesi, studio, mi venga proposto, lo valuterò "con riserva".
Nel senso che se avrò la possibilità di verificare la sua fondatezza, allora crederò a quello che afferma, se non ne avrò la possibilità resterà in sospeso e le mie posizione saranno basate unicamente sulla mia conoscenza, esperienza e sentimento.
Potrò sbagliare e, certamente, sbaglierò, ma saranno i miei errori, non quelli che commetto per aver investito di una fiducia immeritata quanto mi è stato proposto da altri.
In politica vale la stessa regola.
Conte e i suoi compagni parlano sistematicamente al futuro, raccontano di bastimenti di miliardi che arivano dall'unione sovietica europea ma, per ora, gli unici bastimenti arrivati sono quelli arrivati dalle ong carichi di clandestini che Conte e i suoi compagni cattocomunisti al governo fanno sbarcare o ospitano su navi da crociera affittate per l'occasione.
Il tutto a spese nostre, miliardi che escono dalle nostre tasche e nessuno ci restituirà mai.
Hanno annunciato accordi di ricollocazione ma, per ora, l'unica ricollocazione è verso altri porti e regioni italiane: paga sempre il solito Pantalone.
Diversamente da Conte e compagni, Salvini, da ministro, ha presentato dei fatti, quasi azzerando gli sbarchi, bloccando le navi ong, sequestrandole.
Poteva fare di più ?
Sì, se avesse avuto quella maggioranza che non aveva poteva disporre non solo il sequestro, ma anche l'immediato affondamento delle navi ong, così da impedirne il riutilizzo.
Ma Salvini non ha parlato al futuro molto remoto come usa fare Conte con la sua maggioranza cattocomunista del pci/pds/ds/pd e dei cinque stelle.
Salvini HA FATTO.
E, così, anche la Lega HA FATTO, iniziando la flat tax per gli autonomi, introducendo quota cento per le pensioni.
Purtroppo qul poco che E' STATO FATTO, ha scontato una alleanza innaturale con i cinque stelle, da non ripetere, ma che ha avuto il pregio di dimostrare che quelle di Salvini e della Lega non sono solo parole coniugate al futuro remoto, ma impegni realizzabili e in parte realizzati in solo un anno di governo.
Una maggioranza più coesa, dipenderà da tutti noi, se sapremo, già dal 20 e 21 settembre, dare la spallata decisiva agli inaffidabili parolai cattocomunisti, nel voto regionale per chi avrà la possibilità di votare in regione, e al voto referendario sul numero dei parlamentari.
Non fa alcuna differenza se ci saranno 600 o 945 parlamentari, perchè l'unico risultato che può essere utile è il NO che minerebbe il governo Conte.
E prima Conte con il suo governo di cattocomunisti e grillini si dimetterà, meglio sarà per l'Italia.

04 settembre 2020

Febbraio 2020: per non dimenticare


 

L'informazione ufficiale italiana è inaffidabile e non credibile

Con la maggiore disponibilità di tempo che mi deriva dall'essere passato tra i pensionati, ho la disavventura di ascoltare e guardare, anche se solo per pochi minuti o comunque in momenti di transizione, molte più trasmissioni radiofoniche e televisive.
E rimango veramente deluso dal basso livello di credibilità a affidabilità dei giornalisti italiani.
Suppongo poi che la carta stampata per il suo 90% (escludere solo La Verità, Il Tempo, Libero e il Giornale) segua, legando il carro dove vogliono i rispetti padroni, quella radiotelevisiva.
Prendiamo le rivolte dei negri negli Stati Uniti.
Twitter è piena di immagini di violenze contro la proprietà, ma anche contro le persone (bianche) da parte dei rivoltosi.
Però le notizie sono sempre: un altro negro ucciso dalla Polizia.
Recentemente è stato assassinato un Bianco: nessuno ha fatto una piega.
Ma, poi, questa informazione faziosa e talebana non ci dice che, sempre, il negro ucciso o aveva un'arma, o stava scappando dopo una rapina, o non aveva rispettato l'ordine di fermarsi o aveva aggredito un Poliziotto o comunque faceva resistenza.
Ci sarebbe da domandarsi se i negri vogliono l'impunità anche quando commettono crimini, cosa inammissibile.
Se non commetti rapine, se non punti l'arma o aggredisci la Polizia, se non scappi all'alt, nessuno ti sparerà.
Tanto difficile da capire ?

E che dire dell'oppositore russo Navalny ?

Tutti in ginocchio davanti alla Merkel che ne denuncia l'avvelenamento.
Ma è possibile che i russi siano così rintronati da avvelenare un oppositore sotto i riflettori mondiali, salvargli la vita con cure tempestive, facendo atterrare d'urgenza un aereo e poi lasciare che il soggetto venga trasferito in Germania dove, immancabilmente, hanno trovato il veleno e denunciato il fatto ?
Ma neppure Toninelli riuscirebbe a comportarsi in modo così dilettantesco !
Eppure è iniziato il coro della piaggeria con Gentiloni e Letta in prima fila: dobbiamo credere alla Merkel.
I fedeli del Quarto Reich.
Analogamente in Bielorussia.
Lukascenko vince con l'80% dei voti.
L'oppositrice (11%) scappa in Lituania e in Occidente inizia il coro: brogli !
Ma uno che facesse dei brogli, possibile che esageri così tanto da far risultare un 80% di consensi ?
Non ci credo neppure se lo vedo.
Non parliamo, poi, sul virus cinese, i vaccini, la scuola, la sanità, l'unione sovietica europea e i suoi finanziamenti che sono tanti cappi al collo degli Italiani, sistematicamente sono posizioni in totale subordinazione e ossequio alle direttive delle consorterie affaristico finanziarie.
C'era una volta la pubblicità che diceva "io a scatola chiusa compro solo Arrigoni".
Beh, i giornalisti ufficiali italiani mi hanno talmente reso scettico, che io, ormai, a scatola chiusa non compro più nemmeno Arrigoni (se mai esistesse ancora quella marca).

P.S.: Io non faccio gli auguri a Berlusconi, perchè non è malato. E' positivo asintomatico, cioè sano.

P.P.S.: il gr1 comunica che Berlusconi sarebbe stato ricoverato "per accertamenti". Adesso sì che sono dovuti gli auguri.


03 settembre 2020

Elettorati complementari,solo parzialmente sovrapponibili

La prima serata di Quarta Repubblica di Nicola Porro su Rete4 di lunedì 31 agosto, ha avuto il suo apice nella presenza di Matteo Salvini.
Salvini è stato indubbiamente aiutato da un Mughini assolutamente imbarazzante, confuso, senza argomenti e senza conoscenza della materia di cui si parlava.
E' rimasta però in sospeso una domanda travolta dalla volontà di "dare i numeri" dei sondaggi.
Mughini ha infatti cercato di mettere in difficoltà Salvini chiedendogli conto del perchè un dieci per cento di elettorato alle europee fosse passato, secondo i sondaggi, dalla Lega a Fratelli d'Italia.
Qui Porro si è inserito per chiedere alla rappresentante di un istituto di sondaggi quale fosse la rilevazione del consenso.
Salvini ovviamente non poteva (e non può) nè andare contro la sua principale alleata, nè avallarne la crescita ed è stato probabilmente contento di poter parlare di numeri (peraltro effimeri) dei sondaggi, ricordando che i numeri veri li fanno solo gli "Italiani veri" cioè quelli che vanno a votare.
Non vedo però particolare criticità nel ricordare che se l'elettorato leghista e di Fratelli d'Italia è molto simile, sussistono delle differenze, nella parte più identitaria, che li rendono complementari con un'area molto vasta di elettori che possono, a seconda delle circostanze, degli argomenti, delle situazioni contingenti e locali, votare prima gli uni e poi gli altri.
Personalmente ho radici più di Destra che leghiste, ma ultimamente voto Lega perchè trovo un modo di sostenere idee comuni più efficace, oltre a considerare Salvini più Leader della Meloni.
Mi sono poi iscritto alla Lega unicamente per sostenere Salvini dopo che il senato ha votato l'autorizzazione a procedere al processo contro di lui per aver fermato gli sbarchi dei clandestini e l'arrivo delle navi ong quando era Ministro dell'Interno.
Senza quell'autorizzazione, non mi sarei iscritto a nessuno dei due partiti, scegliendo di votare in base a quelle ragioni specifiche di volta in volta emergenti.
Ciò che conta, però, è che assieme, Lega e Fratelli d'Italia, ormai da un anno rappresentano stabilmente oltre il 40% dell'elettorato che si esprime nei sondaggi, dando così corpo e sostanza a quella parte Nazionalista dell'Italia (che a sinistra chiamano Populista o Sovranista) che, unica, persegue gli interessi degli Italiani e non delle consorterie affaristico finanziarie che hanno il loro riferimento nell'unione sovietica europea.
Come, poi, quel 40% e oltre sia ripartito tra i due partiti non ha importanza, perchè che sia Lega o sia Fratelli d'Italia, l'importante è che si consolidi e stabilizzi il sentimento popolare, nazionale e identitario.