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No alla deriva

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13 ottobre 2020

Nostalgia della Stasi


Leggendo Twitter ho saputo che, intervistato da Fabio Fazio (il cui programma non ho mai guardato, nè mai guarderò) il ministro della salute Speranza ha avuto lo scambio riportato nell'immagine (sempre tratta da Twitter).

Immagino che Speranza abbia fatto tale affermazione con la leggerezza abituale con la quale esterna il suo "pensiero" (absit iniuria verbis).

Una leggerezza tale che le parole gli sono uscite prima di averle pensate, perchè la bestialità che ha pronunciato può essere frutto solo di un riflesso condizionato dal suo dna stalinista.

Speranza, infatti, è il capo delegazione al governo di Leu, cioè quella parte del partito comunista formata dai vetero comunisti alla Bersani e D'Alema, che non ritengono neppure di darsi la mano di vernice democratica come nel partito di Zingaretti dove usano i "cattolici adulti", seguaci di Bergoglio, come foglia di fico.

Affermare che per controllare che nelle abitazioni private non si svolgano feste "proibite" ci si affida alle "segnalazioni", significa elevare a metodo di governo la delazione, cioè il sistema che era in uso nella Ddr (la famigerata Germania Est) dove i cittadini erano tutte spie gli uni degli altri e tutti al servizio della polizia segreta, la Stasi.

Purtroppo, come ci è stato raccontato durante il confinamento di marzo e aprile, ci sono dei cittadini di discutibile affidabilità e che si prestano al ruolo di spie, denunciando vicini e parenti per ritrovi, cene e feste e magari anche la visione in compagnia delle partite di calcio.

Una ripugnante azione repressiva che, come riferisce Nicolo Porro nella sua "Zuppa" del 12 ottobre, il giornalista Antonio Siberia del Tempo paventa che Speranza voglia imporre regole talmente stringenti che diranno come comportarsi pure sotto le lenzuola.

E Speranza è tra quelli che si permettono di condannare la definizione di "dittatura sanitaria" giustamente e legittimamente affibbiata al governo cattocomunista e grillino.

1 commento:

Nessie ha detto...

Gira e rigira la matrice politica è sempre quella comunista. Speranza non ha mai rinnegato i principi liberticidi del comunismo e fa affidamento alla delazione degli spaventati dal virus cinese. Questi sono gli epigoni di Staalin, di Honecker (quello della DDR) e di Pol Pot. Il termine "dittatura sanitaria" coniato per la prima volta da Veneziani e ripreso da molti, non piace a lorsignori (a lui, ma anche a buona parte dei media compiacenti) perché vorrebbero continuare a fare i despoti senza nessun contradditorio.

Chiedo per l'ennesima volta all'opposizione di FUNZIONARE.