Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 dicembre 2021

Veneziani interpreta al meglio buon senso e rispetto per il prossimo

In genere sono d'accordo con Marcello Veneziani su quasi tutto, tranne, come ho spesso scritto, quando si parla del Sud (ma ultimamente mi ritrovo anche su molti pensieri da lui espressi sul Meridione).

L'articolo pubblicato su Panorama uscito mercoledì 29 dicembre e numerato come nr. 1 del 2022, vede però una identità di vedute mai raggiunte.

Inutile farne il riassunto, meglio leggerselo e rileggerselo integralmente, anche al collegamento al sito di Veneziani.

Qui mi limito a riportare alcune frasi significative.

la vaccinazione di massa è stata un mezzo fallimento. Non è servita a debellare il virus né a garantire incolumità e immunità e nemmeno a evitare ulteriori restrizioni

Ho il dubbio che puntare tutto sui vaccini e i protocolli, anziché sulle cure sia stato un errore. E resta irrisolto il nesso tra vaccini e varianti.

mi vaccinai perché reputai tutto sommato minori i rischi di vaccinarsi rispetto al non vaccinarsi, anche se tutt’altro che immaginari; lo feci pure per essere solidale nella sorte con gli altri. E per un motivo pratico, per evitare la segregazione sociale. Se fossi stato giovane avrei cercato di evitarlo, e se avessi dei bambini avrei cercato di risparmiarli. 

rigetto verso ogni passivo conformarsi ai diktat del Comando Centrale ripetuti dalle sue diramazioni. Non c’è stata nessuna immunità di gregge, in compenso è scattato il conformismo di gregge.

non credo che qualcuno sia detentore per autocertificazione o autoproclamazione di una superiore sapienza o di una superiore capacità di comprendere come stanno davvero le cose, fino a conoscere i piani segreti che guidano il mondo

Non faccio in tempo a prendere le distanze da costoro che sento dall’altra parte dichiarazioni perentorie come “Io credo nella scienza” e mi allontano pure da loro: il verbo credere non si addice alla scienza, applicare la fede alla scienza è follia, perché la scienza è ricerca, è dubbio, è verità per gradi e approssimazioni, anche per falsificazioni successive

La scienza, poi, non è compatta, la comunità medica e scientifica è divisa almeno in tre fasce, anche se non palesate allo stesso modo: i Convinti che quella intrapresa sia effettivamente l’unica strada giusta; i Dubbiosi che magari abbozzano in apparenza ma si aprono anche ad altre ipotesi; e gli Scettici che non condividono le certezze vaccinali anche se gran parte di loro tendono a tacere per non subire ritorsioni.

Non mi piace stare nel mezzo, fare l’asino di Buridano, non amo il motto in medio stat virtus: la virtù non sta nel mezzo ma nei pressi del vero, del giusto, del bene e del bello. Però non ho verità precostituite o confermate dalla realtà. E’ una sconfitta per tutti, e va riconosciuta con onestà. So di non sapere, come diceva Socrate. Non riesco a risolvere il dubbio e col passare dei giorni, dei mesi, non faccio progressi. Anzi, a me sembra che progressi non ne faccia la situazione generale, e la profilassi adottata. Non solo in Italia.

Mi preoccupa, infine, che il piano sanitario e restrittivo possa essere trasferito in campo socio-politico fino a diventare il modello per un regime di sorveglianza.

Finisce piuttosto male l’anno del vaccino, che non ci liberò dal virus e ci lascia ancora contagi, varianti, emergenza e green pass per l’avvenire.

Un articolo che è un inno al buon senso ed al rispetto reciproco che significa accettare che ci siano persone, poche o tante, che la pensano diversamente da noi, che potrebbero anche aver ragione e dalle quali possiamo solo pretendere lo stesso rispetto che noi diamo loro.

La posizione illustrata da Veneziani in merito alla vicenda del virus cinese, del vaccino e di tutto ciò che sta intorno, mi ha fatto anche venire in mente le guerre di religione.

"La mia religione è l'unica vera" così come la fede cieca che emerge tanto in chi crede quanto in chi nega con altrettanta sicumera ogni esistenza divina.

E probabilmente non è un caso che io, agnostico sulla religione, anche su un tema come quello del virus cerchi di capire e di agire non in base a dogmi e atteggiamenti fideistici, ma cercando spiegazioni e dubitando di chi propone soluzioni sulla cui efficacia abbiamo risultati sempre troppo tardi.

Buon Anno.

30 dicembre 2021

Un Follett senza cuore nè ispirazione

Dopo quasi due settimane ho terminato la lettura delle settecento pagine dell'ultimo romanzo di Ken Follett, "Per niente al mondo".

Dire che sia una delusione sarebbe eccessivo perchè la trama tiene viva la narrazione, soprattutto nella incertezza sul finale che lo scrittore ha scelto, fra i tanti possibili, ma certamente non è all'altezza del ciclo di Kingsbridge, forse l'apice della sua vena di scrittore.

Dopo le prime settanta pagine in cui l'Italia veniva perculata essendo citata ripetutamente come punto di approdo dei clandestini, la vicenda prende corpo con le personali vicissitudini, non direttamente intersecantesi, dei protagonisti.

Un esercizio intellettuale più che un romanzo fondato sull'ispirazione e scritto con il cuore.

Banalità come la presidentessa degli Stati Uniti (molto somigliante alla Clinton) che deve prendere decisioni forti e gli uomini che la circondano spesso rappresentati in modo caricaturale (e almeno un paio ricordano l'immagine che di Trump propagandano le veline di sinistra).

Del resto da un socialista, impegnato a favore dell'Unione del Male (ma non ha lasciato il Regno Unito !) e dell'ecoambientalismo, non ci si può attendere una obiettiva e veritiera rappresentazione del mondo politico.

Sicuramente meglio la trama a mezzo tra lo spionaggio e la fantapolitica che, però, manca di quell'ingrediente essenziale per trasformare un romanzo leggibile in un capolavoro da ricordare: l'ispirazione.

Elemento costituente il ciclo di Kingsbridge, con il quale si è rappresentato il progresso e la faticosa marcia verso l'oggi e che manca totalmente in questo ultimo romanzo che procede esclusivamente grazie ad un impegno intellettuale che mi ricorda tanto l'Umberto Eco dei suoi romanzi, a cominciare dal famoso "Il nome della rosa", puro esercizio intellettuale, freddo e senza anima.

Se mi fosse chiesto un consiglio, direi di leggere Follett nei quattro romanzi del ciclo di Kingsbridge, in ordine di pubblicazione perchè i richiami ai precedenti aiutano a comprendere meglio la trama, ma lasciando perdere questo ultimo romanzo che non aggiunge nulla nè all'Autore, nè a noi stessi.

Per passare il tempo ci sono tanti romanzi ugualmente piacevoli e interessanti nella trama, scritti in modo essenziale e con qualche idea innovativa nell'ambientazione e nella caratterizzazione dei personaggi.

Un consiglio per Follett invece sarebbe quello di abbandonare la scrittura di propaganda politica, per cercare di recuperare la visione storica e l'ispirazione per raccontarci le vicende che hanno contribuito a costruire la nostra Civiltà.

29 dicembre 2021

La montatura della corsa al Quirinale

Man mano che si avvicina la data in cui si riuniranno parlamento e delegati regionali per eleggere il presidente della repubblica, escono teorie e nomi sempre più strampalati, talmente fuori da ogni logica che potrebbe persino esserci quello del futuro inquilino del Quirinale.

E' la stortura di una elezione di secondo livello, sottratta ad arte al Popolo, per rimetterla nelle mani delle consorterie dei partiti, che devono solo temere qualche animo troppo libero tra i grandi elettori.

Per questo l'aspirazione è abbracciarsi tutti e votare unanimemente una figura, possibilmente incolore, inodore e insapore, per stemperare l'effetto dei franchi tiratori.

Cominciai ad appassionarmi di politica da bambino e dopo le cronache delle elezioni presidenziali americane (anche allora la televisione era totalmente sbilanciata verso il candidato democratico che era il presidente uscente Johnson contro il Repubblicano Barry Goldwater) e quindi mi godetti le votazioni per il presidente italiano, con la diretta che inquadrava fissa il faccione quadrato del presidente della camera Brunello Bucciarelli Ducci che leggeva i nomi " Leone ... Terracini ... Nenni" fino alla votazione numero ... non ricordo bene, comunque oltre la ventesima, con la quale fu eletto il socialdemocratico Saragat, poi famoso per i quotidiani telegrammi di condoglianze, puntualmente letti al telegiornale.

Giovanni Leone, candidato della dc che fu trombato nel 1964 dai franchi tiratori della sinistra dc e dei fanfaniani, si rifece sette anni dopo venendo eletto da una maggioranza di centro, con i voti determinanti dell'Msi e dando il via ad un ritorno al centrismo, con i liberali al governo al posto dei socialisti.

Il primo presidente ad essere eletto dopo una trattativa ed una collusione tra i vari partiti della prima repubblica, fu Francesco Cossiga che, dopo qualche anno da notaio incolore, inodore e insapore, ribaltò la politica diventando il compianto e rimpianto Picconatore.

Come lui, fu eletto da un preventivo compromesso Ciampi che, però, non si smarcò mai da chi lo aveva eletto, divenendone, come Scalfaro prima di lui e Napolitano e Mattarella dopo, il fedele esecutore e guardiano del faro.

I giornali sono pieni di nomi  da paura per il successore di Mattarella.

Da Mattarella stesso a Draghi, da Prodi alla Finocchiaro, da Gentiloni fino a riesumare persino Giuliano Amato, quello che, in una notte dei primi anni novanta, entrò di soppiatto nei nostri conti correnti per sottrarci il sei per mille dei nostri risparmi, senza averli mai più restituiti.

Ho quasi l'impressione che quei nomi da paura vengano fatti perchè, una volta eletto uno che non sia ancora arrivato a quei livelli, si tiri tutti un sospiro di sollievo, credendo di averla scampata, ritrovandoci magari qualcuno che si scopre ancora peggio dei nominati, in base al principio che al peggio non c'è mai fine.

I nomi che non ho fatto e che pure circolano sui giornali (da Berlusconi a Casini alla Casellati) non li ho dimenticati e non li ritengo neppure tanto meglio dei precedenti, ma, almeno, rappresenterebbero una rottura con la lunga lista di presidenti usciti dal pci/pds/ds/pd, anche se Casini, in ultimo nel 2018, si è fatto eleggere con i voti comunisti in un collegio di Bologna (e l'unico sorriso lo strappa il pensare ai vecchi e giovani comunisti trinariciuti obbligati a mettere la croce a favore del nome del non più giovane democristiano, doroteo, poi bisagliano, quindi forlaniano ed eletto, nel 1994, nelle liste di Forza Italia di Silvio Berlusconi che diede ospitalità al partitino costruito da lui e da Mastella dopo il disfacimento della dc, apporto significativo per sconfiggere la "gioiosa macchina da guerra" comunista di Ochetto).

Ma il punto essenziale è che quella che viene montata dai media come una "corsa al Quirinale, cercando di suscitare lo spirito di una campagna elettorale all'americana, è invece una miserabile trattativa tra notabili, molto più simile alle "diete" con le quali i principi tedeschi eleggevano il fantoccio chiamato "imperatore" del fu Sacro Romano Germanico Impero.

O ai compromessi tra cardinali dei secoli scorsi per l'elezione di pontefici del calibro di Alessandro VI (Borgia).

Sul tema mi sono già espresso e mi sono scoperto monarchico; meglio Vittorio Emanuele o Emanuele Filiberto ai vari Pertini, Scalfaro, Ciampi, Napolitano e Mattarella, come minimo ci risparmiamo il rito delle elezioni ed il semestre bianco.

Ma se proprio non vogliono rimuovere lo squallido spettacolo delle trattative per l'elezione del presidente della repubblica, almeno riconsegnino al Popolo la scelta con una votazione secca che porti al Quirinale il più votato dai cittadini.

E non sarebbe nessuno dei nominati.

28 dicembre 2021

L'azione di Draghi rivaluta persino Conte


Se quelli di Draghi sono i migliori, siamo spacciati.

Draghi non è riuscito a risolvere alcun problema.

Siamo ancora nel caos con il virus cinese.

Divieti e sanzioni come prima, anzi peggio di prima.

I clandestini che arrivano in Italia come e più di prima.

L'asservimento all'Unione del Male è completo.

Il parlamento è esautorato perchè Draghi pretende di comandare senza controlli.

L'economia è sull'orlo di una crisi epocale, aggravata dal risveglio di una inflazione galoppante.

Non avrei mai pensato di dover ripensare al Conte 2, quello con i cattocomunisti ed i grillini, rivalutandolo.

Credevamo tutti che peggio del Conte 2 non potesse esserci.

Poi è arrivato Draghi e troviamo conferma che i proverbi popolari sono sempre validi: al peggio non c'è mai fine.

27 dicembre 2021

Virus e clandestini

Ormai i radio e telegiornali sono imbottiti di propaganda e la parte del leone la fanno da un lato le veline governative sul virus cinese e il bollettino dei no vax pentiti e delle migliaia di contagiati (che per lo più non sono malati) e, sull'onda dei predicozzi dell'immigrato argentino, il bollettino degli sbarchi dei clandestini.

Dobbiamo anche sopportare che, con estrema naturalezza, ci venga detto che una barca piena di clandestini sarebbe in difficoltà o affondata nell'Egeo mentre dalla Turchia cercava di arrivare in Italia perchè "ormai i pattugliamenti delle navi militari greche impediscono lo sbarco nelle isole abitualmente di approdo".

Quindi, anche i Greci, dopo Polacchi, Ungheresi, ma anche Spagnoli e Francesi, chiudono le frontiere e gli unici coglioni a tenerle aperte siamo noi Italiani proni a Draghi, Mattarella e alla Lamorgese.

Ma cosa si aspetta a mandare anche la nostra marina militare non a raccogliere i clandestini per portarli in Italia, ma a collaborare con le marine dei porti di partenza, per riportarli al via ?

E oggi, un'altra pagina di vera informazione è scritta da La Verità che, dati alla mano, oltre a segnalarci che in due anni, da quando Salvini non è più Ministro e al suo posto c'è la Lamorgese, gli sbarchi di clandestini sono SEI VOLTE di più, ci informa che oltre la metà dei reati è commessa da immigrati.

Immigrati che sono il nove per cento della popolazione (tanti quanti i non vaccinati che però provocano il ballo di San Vito anche se non rubano, non rapinano, non violentano, non uccidono) ma oltre il 50 per cento dei criminali.

Draghi, Mattarella e i loro ministri non fanno nulla per difendere i nostri confini e la nostra Identità, quindi vuol dire che è parte del disegno che sono stati mandati a realizzare trasformare l'Italia in un campo profughi internazionale, a spese degli Italiani.

Fino a quando resteremo a guardare ?

26 dicembre 2021

Basta sbarchi di clandestini

Il Natale dovrebbe essere una giornata lieta, eppure c'è chi si ingegna per rovinarcelo.

Se ieri, esaudendo il mio desiderio, Draghi e Mattarella sono stati zitti, ha invece parlato Bergoglio.

Ho sempre rilevato che i preti in genere ed il papa pro tempore in particolare, non fanno altro che cercare di intristirci con vicende e storie tristi.

Da sempre.

Sono giunto alla conclusione che lo facciano perchè, con un moderno memento mori mediatico, sperino di accalappiare il consenso dei più sprovveduti.

E poi loro se ne tornano tra le loro stanze, più o meno sfarzose, con tanti saluti a tutti.

Bergoglio, tra tutti, sembra il più ostinato nel prospettarci situazioni di disagio altrui, quasi che fosse colpa nostra.

Ci chiede di accollarci spese e accoglienza, mentre lui, che siede, più di un Paperone moderno, su montagne di tesori dell'arte, dell'architettura, proprietà immobili e liquidi, resta a guardare.

Bergoglio ha la fissa dei clandestini.

Ma si limita a dire che dobbiamo accoglierli, senza fornire un solo progetto, una sola prospettiva perchè tale accoglienza non si risolva con una generalizzata estensione della povertà e uno sradicamento della nostra Gente, della nostra Identità.

Per radio e televisione intervistano solo gli esponenti di ong e organizzazioni similari, mai uno che sia contrario all'arrivo dei clandestini, probabilmente perchè il confronto delle due tesi sarebbe impietoso e porterebbe, come sempre, alla disfatta delle tesi immigrazioniste.

Il perchè è semplice.

Gli immigrazionisti pretendono che si accolgano i clandestini, offrendo loro vitto, alloggio, istruzione e cure, senza uno straccio di progetto che consenta loro di essere portatori di benessere, ma rendendoli solo consumatori di quello che noi produciamo.

Chi sostiene invece il respingimento, garantisce il futuro del nostro Benessere e pone le basi perchè quei diseredati, senza doversi snaturare e senza venire a snaturare noi, possano crescere a casa loro, insegnando a pescare e non limitandosi a far trovare loro, senza fatica, un pesce già pescato e cotto.

Un buon proposito per il 2022 è ricominciare dal punto in cui ci aveva portato Salvini ministro degli Interni: fermando gli sbarchi dei clandestini e quindi cominciando ad addebitare alle ong, il costo di quelli che scaricano nei nostri porti, anche sequestrando e vendendo le loro barche e i loro beni.


25 dicembre 2021

Letterina di Natale

 


Caro Babbo Natale,

                                se proprio non  riesci più a lungo, fa che, almeno oggi, Draghi e Mattarella stiano zitti, non prendano decisioni e non firmino decreti.

Così, almeno per un giorno all'anno non faranno danni e sarà Buon Natale.

24 dicembre 2021

Ritratto dell'Italia di Draghi


Divieti

Sanzioni.

Clandestini.

Tasse.

Inflazione.

Dittatura sanitaria.

Libertà cancellate o limitate per decreto.

Veline governative e stampa trasformata in megafono del governo.

Scarsità di energia e blackout annunciati.

Bollette in aumento galoppante.

Disoccupazione.

Sudditanza servile all'Unione del Male.

A Bologna cinquanta minuti in coda per comprare il pane alla vigilia di Natale.

E' l'Italia di Draghi.

Buon Natale.


23 dicembre 2021

Draghi e Mattarella i Dioscuri dell'Apocalisse

A me Draghi non è mai piaciuto, sin da quando era un funzionario della Banca d'Italia.

Mattarella non l'ho mai stimato e da quando ha cominciato a parlare anche due/tre volte al giorno alla disistima si è aggiunta pure una totale repulsione.

Ma il convento ci ha passato quei due che sembra abbiano tutta l'intenzione di ammorbare la politica italiana ancora a lungo con le loro tediose e spesso fuorvianti indicazioni.

Prendiamo Mattarella che si auto elogia dichiarando di consegnare un'Italia unita.

Ma unita dove ?

I sì vax del trio dei sanitari canterini odiano e augurano la morte ai no vax duri e puri e anche a chi è si vax ma no pass, puntualmente ricambiati.

Impossibile ragionare su temi fondamentali che non devono essere considerati una concessione del principe come la Libertà individuale che si estrinseca nella libertà di scelta di vaccinarsi o meno, senza dover subite neppure una minima restrizione.

Per strada capita di vedere vecchiette con la museruola che NON copre il naso, berciare contro chi quella museruola legittimamente non porta.

E Mattarella, quello del "paese unito" ha messo tanto del suo nell'alimentare questo odio, dimostrandosi fazioso, unilaterale fino ad arrivare ad auspicare l'estromissione delle opinioni difformi dalle trasmissioni radio televisive.

L'altro, chiamato a presiedere il governo come un deus ex machina, ha fatto esattamente quello che avrebbe fatto il ruspante Conte e quello che avrebbe fatto anche l'altro sopravvalutato Mario, Monti.

Non ha risolto nulla, avendo avuto cura soltanto di tutelare la sua immagine alla ricerca del balzo verso il Colle.

E siamo al punto che non so se sia meglio ritrovarcelo sette anni al Quirinale o se sopportarlo ancora poco più di un anno a Palazzo Chigi.

Ovunque vada, farebbe danni e racconterebbe favole, come quella dei vaccinati che non contagiano e degli altri che muoiono e fanno morire.

Draghi e Mattarella ci hanno inchiodati nell'Unione del Male con i debiti contratti e che dovremo restituire e, peggio ancora, ci hanno legato al carro francese, con un trattato equivoco che se mai il Centro Destra dovesse andare al governo, dovrebbe denunciare come primo atto di governo.

Draghi e Mattarella, sempre loro, si stanno spendendo per imbottire l'Italia di clandestini, riesumando il concetto di "risorse", per alterare definitivamente la nostra Identità, in ossequio alla volontà delle consorterie affaristico finanziarie internazionali e del loro braccio armato europeo con sede a Bruxelles, l'Unione del Male.

Questo non è un bel Natale e non c'è nulla da festeggiare perchè le prospettive future sono nere, basti solo pensare agli aumenti dell'energia e delle relative bollette che trovano Draghi e Mattarella fischiettare altrove raccontando la frottola dell'economia sostenibile e verde.

Possiamo solo festeggiare noi stessi, nella nostra intimità famigliare, per quello che noi abbiamo e che dovremo difendere dai rapaci di governo e di stato e, soprattutto, non facendoci condizionare da chi ci vuole ottusamente ripiegati su noi stessi nel timore del futuro.

E' il tempo di essere cicale, anche per non lasciare nulla su cui i mandanti dei Dioscuri dell'Apocalisse possano mettere le loro mani.

22 dicembre 2021

Un Natale d'odio


Una volta il Natale era il giorno ed il periodo della bontà, dei buoni propositi, del "non lo faccio più", della fratellanza.

Sono anni che tutto ciò resiste solo nella pubblicità, ma questo Natale, il secondo sotto il segno del virus cinese, è la rappresentazione dell'odio che è stato profuso a piene mani nella nostra società.

Propaganda, anche a livello ministeriale (Sileri) per non invitare chi non è vaccinato ai pranzi di famiglia.

Un presidente della repubblica uscente (per fortuna ... e speriamo che sia proprio così, perchè continua la sua campagna elettorale sparando inutili pistolotti quotidiani - a favore di stampa - per accalappiare la benevolenza dei cattocomunisti) che si lamenta dell'inesistente spazio dato a chi ha dubbi sul vaccino e soprattutto sul lasciapassare.

I cittadini, che si nutrono dei programmi televisivi subendo il lavaggio del cervello  a senso unico con le veline governative che completano il panorama già inquinato dal 99% della stampa, si accodano (basta leggere Twitter) augurando morte e sofferenza per coloro i quali non ritengono, legittimamente, perchè non vi è alcun obbligo, di vaccinarsi e sbavano per l'applicazione del lasciapassare in modo rigido, senza rendersi conto che si danno martellate sui coglioni, perchè quando si conculca la Libertà di uno si pongono le premesse per soffocare la Libertà di tutti (e adesso si parla di tamponi anche per i vaccinati).

Bergoglio, l'argentino che occupa il trono papale, continua a sproloquiare sui clandestini, pretendendo, senza tirar fuori un solo centesimo, che noi Italiani ce li accolliamo, mantenendoli con vitto, alloggio, cure e istruzione.

Proprio un bel clima natalizio ai tempi del virus cinese e con quel genio di Draghi a palazzo Chigi.

21 dicembre 2021

Il virus è cosa troppo seria per affidarci ai virologi


In un periodo in cui si susseguono le note (note, perchè informazioni di certo non sono) terroristiche propalate da una stampa servile e una radiotelevisione sempre più serva del regime, abbiamo la prova che le argomentazioni, ripetutamente contraddette ad ogni ondata, dei virologi e di chi li segue sono roba da fiera paesana.

Così appare un video in cui tre di loro si esibiscono come guitti in una parodia di Jingle Bells.

Dicevano che la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai generali.

Ma anche il virus è cosa troppo seria per affidarci ai virologi.

Volevano fare un qualcosa di spiritoso per far dimenticare tutte le loro previsioni sbagliate e arrampicate sugli specchi, ma hanno solo dimostrato il loro scarso livello di affidabilità.

20 dicembre 2021

Viva il Re !

Ormai pare certo che tutto, in Italia, resti fermo, immobile, fino all'elezione del presidente della repubblica.

Salvini sembra rintronato (effetto secondario del vaccino ?) e non è più il Salvini che bloccava i clandestini, ma solo quello che inciucia con Draghi e Letta.

A sinistra da tempo sono in atto le grandi manovre per non perdere una posizione dalla quale possono imporre governi non votati e non voluti dai cittadini.

L'Unione del Male, ogni volta che c'è un voto in Italia, teme che esca un secondo Orban o un secondo Johnson, per cui briga a più non posso per impedire che il Popolo si esprima.

A questo punto (non l'avrei mai creduto !) mi scopro monarchico: viva il Re !

Una monarchia costituzionale, come quella Britannica, con un capo dello stato che incarni la Nazione e che non sia soggetto ai mutevoli andamenti degli orientamenti politici.

Un capo dello stato che, qualora venisse a mancare, avrebbe già una linea di successione certa e senza manovre sottobanco.

E, poi, parliamoci chiaro, con i Pertini, gli Scalfaro, i Ciampi, i Napolitano e i Mattarella che abbiamo avuto (e che temo purtroppo avremo ancora) andrebbero bene anche Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto.


19 dicembre 2021

Sul Natale incombe l'ombra sinistra della cabina di regia

L'annuncio ha trovato vasta eco nei servizievoli radio telegiornali e sulla stampa ugualmente serva.

Il 23 dicembre si terrà una "cabina di regia" sul virus cinese, sulla ultima variante, sulla diffusione in Italia, sulle nuove misure da assumere, alla presenza di Draghi.

Già, così, la notizia rappresenta un incubo per cittadini, commercianti, albergatori, se poi aggiungiamo le interpretazione dei "bene informati" che parlano di riduzione della durata del lasciapassare (inizialmente di 9 mesi, poi di 12 mesi e adesso di nuovo di 9 mesi), di obbligo generalizzato di mascherine all'aperto, di tamponi come caramelle, fino a paventare un nuovo confinamento, sul modello di quello austriaco od olandese, allora anche sul Natale 2021 incombe lo spettro di divieti e sanzioni, dello spionaggio dei vicini e dei droni della polizia usati per scoprire chi pranza con amici invece di individuare i clandestini che arrivano in Italia o rapinatori o altri criminali di varia natura.

Se l'anno scorso eravamo appesi all'italiano approssimativo di Conte, oggi siamo appesi all'eloquio supponente e snob di Draghi.

E alle sue paturnie, non certo alle certezze scientifiche, visto che in due anni hanno cambiato opinione ad ogni ondata del virus cinese.

Purtroppo nessuno si è assunto la responsabilità di alzarsi e organizzare una autentica resistenza e rivolta contro il regime, anche perchè ci siamo scoperti un popolo di pecoroni, disposti a subire ogni angheria, dalla sistemazione di zingari e clandestini nelle vicinanze di casa nostra (pagando loro vitto, alloggio, cure e istruzione) fino alle ridicole campagne di vaccinazione unite a strumenti e provvedimenti che ci hanno sottratto libertà individuale e collettiva, che renderebbero dubbiosi anche quelli che maggiormente sarebbero disponibili a seguire una politica comune, purchè appaia sensata e non improvvisata e oscillante come è stata in questi due anni, senza differenza alcuna tra Conte e Draghi.

Forse tutti influenzati dal "moto ondulatorio" inventato dalla Lamorgese per giustificare l'ingiustificabile presenza di un agente provocatore alla manifestazione di ottobre di Forza Nuova, i cui dirigenti sono da oltre due mesi in carcere, come neanche accade agli oppositori dei tanto condannati Putin e Lukascenko.

E tutto è legato all'elezione del presidente della repubblica, posto ambito, soprattutto da chi nega di ricercarlo.

Draghi e Mattarella su tutti.

E lo schifo deborda da ogni anfratto del governo.

18 dicembre 2021

Perculano l'Italia anche nei romanzi

Ho appena iniziato la lettura dell'ultimo romanzo di Ken Follett "Per niente al mondo".

La vicenda, basandomi sulla seconda di copertina, dovrebbe essere di fantapolitica futuribile e dalle prime settanta pagine che ho letto non mi sembra all'altezza del ciclo di Kingsbridge, iniziato con "I pilastri della Terra" e temo, anzi, che sia un polpettone di settecento pagine politicamente corretto.

Talmente politicamente corretto che inizia con la ripetuta indicazione e invocazione di una africana che vorrebbe trasferirsi dal Ciad in Italia e anche il contatto con il criminale che organizza il trasporto, parla solo ed esclusivamente di Italia.

Vero che tale africana avrebbe in mente di spostarsi poi in Francia (il Ciad è una ex colonia francese) ma, intanto, Urbi et Orbi si indica l'Italia come approdo all'Europa.

A tanto siamo arrivati.

Sicuramente l'intento di Follett, socialista ed europeista anche se beneficia dell'uscita della sua Nazione - il Regno Unito - dall'Unione del Male e se ne guarda bene dal trasferirsi fuori dalla sua patria, è di scrivere un romanzo che oltre ad appassionare per la vicenda fantapolitica, "mandi un messaggio" filo immigrazionista.

Ma, intanto, sono tutti immigrazionisti con il culo degli Italiani.

Da Bergoglio a Follett, la terra che dovrebbe aprirsi ai clandestini è la nostra e soltanto la nostra.

Nessuno che prenda in considerazione una epocale trasferta di massa, pagata dai tesori del Vaticano, verso, ad esempio, l'Argentina.

O, più modestamente, nessuno che pensi che anche Spagna e Francia sono comodi punti di approdo dall'Africa.

O, almeno, che ognuno si faccia carico dei clandestini provenienti dalle proprie ex colonie.

No, tutti in Italia, dove c'è un Bergoglio che non sgancia una lira, ma pretende che siano tutti accollati sulle nostre spalle e tasse e dove ci sono individui chiamati Draghi, Mattarella, Lamorgese che invece di difendere i confini, preferiscono orchestrare una ben più facile caccia a quei pericolosi criminali che non si sono vaccinati (ed a breve anche a quelli che non si sono fatti la terza dose).

Non è piacevole vedere la propria Nazione così perculata e trattata come un campo profughi e tutto ciò per colpa esclusiva di chi non ha alcun senso della Patria e siede nei posti di governo e nelle istituzioni, mai come in questo caso con la lettera minuscola.

Ha ragione la Meloni quando chiede che il prossimo presidente della repubblica sia un Patriota e, aggiungo, anche antifrancese ed antieuropeista, perchè solo con quelle caratteristiche potrà fare gli interessi dell'Italia e degli Italiani e non, magari in cambio di una onorificenza straniera, di qualche bullo di Parigi o di Berlino che, come nel passato, vedono l'Italia come terra di conquista e gli Italiani come sudditi e bestie da soma.

17 dicembre 2021

La Verità fa bene

In Italia, l'unica fonte di informazione a livello nazionale, tra carta stampata e radiotelevisione, che stona nel belato uniforme del gregge, è La Verità.

E' vero, ci sono anche trasmissioni come Fuori dal coro di Mario Giordano (giornalista de La Verità), siti come quello di Nicola Porro con la sua Zuppa di Porro, e televisioni come Byoblu (Canale 262 del digitale terrestre) che consentono di informarsi, ascoltando opinioni differenti da quelle delle veline ufficiali, ma se guardiamo ai gr e tg nazionali e ai quotidiani, non ci resta che La Verità.

E La Verità di oggi è un numero da conservare, perchè possiamo ritrovarvi una serie di articoli su molte, anche se non tutte, le questioni che maggiormente hanno copertura mediatica in questi tempi bui, nell'anno del dragone.

Da Maurizio Belpietro che dimostra come gli stessi dati ufficiali sul virus cinese dimostrano come l'inettitudine di chi ci governa abbia partorito solo divieti e sanzioni, senza ottenere risultato alcuno, a Marcello Veneziani che denuncia come il comunismo, ammainato dal Cremlino nel Natale di trenta anni fa, oggi infesti nuovamente il mondo, avendo fatto metastasi attraverso la Cina e l'Unione del Male, le due entità che ne hanno raccolto l'eredità.

Dalla sbugiardata di ogni retorica ecoambientalista con Giorgia Pacione di Bello che ci informa come, alla faccia di Greta e dei gretini di tutto il mondo, per evitare il black out energetico si torni al carbone, fino a Francesco Borgonuovo che mette in evidenza quanto sia falsa una "scienza" fondata sul dogmatismo superstizioso dei tabù, degli anatemi e degli obblighi.

E poi la giravolta cattocomunista sul patto di stabilità, la crisi del turismo indotta da una dittatura sanitaria schizofrenica, i presunti virologi che imperversano solo e soltanto con richieste di ancora maggiori chiusure, divieti e restrizioni, il calcio in crisi, fino ad uno splendido articolo di Massimo de Manzoni che contesta, punto per punto, citando ogni aspetto della mancanza di "normalità", l'affermazione, ancora una volta infondata, di Draghi che vorrebbe "difendere con le unghie la normalità".

Massimo de Manzoni, infatti, si chiede "quale normalità" ?

Perchè lui, come tanti di noi, di normalità nell'Italia di Draghi non ne vede neanche un po'.

Nel quotidiano odierno La Verità manca solo una cosa: cosa fare ?

Come agire ?

A chi rivolgersi ?

Chi è il Leader di riferimento ?

Manca, cioè, la pagina che ci indichi la reazione che, coralmente, dobbiamo avere contro Draghi, il suo governo e i suoi divieti.

E finchè non ci sarà un progetto di azione, le parole continueranno a non essere sufficienti, anche se potranno aiutare a resistere, finchè non sarà passata la nottata che coinciderà necessariamente con l'archiviazione di Draghi.

16 dicembre 2021

L'Unione del Male colpisce ancora

 


Ripugnanti le parole di Draghi,ma ancor di più gli applausi dei parlamentari

Ieri Draghi si è nuovamente esibito davanti al parlamento, alla camera prima ed al senato poi.

Con il suo tono che è un misto tra il didascalico, il supponente snob e l'annoiato, ha sostanzialmente fatto tre affermazioni che, anche solo singolarmente, meriterebbero una forte reazione, che non c'è stata.

1) il virus si combatte con divieti e sanzioni, vaccinatevi e tacete, perchè tanto io continuo con i dpcm, il lasciapassare e lo stato di emergenza.

2) i clandestini diventano una risorsa se venissero adeguatamente accolti (tappeto rosso ?).

3) dobbiamo imparare convivere con gli aumenti delle bollette.

E quello sarebbe un leader ?

E quello sarebbe l'uomo della provvidenza del terzo millennio ?

E quello sarebbe il presidente della repubblica ideale ?

Uno che non ha rispetto dei cittadini, non merita rispetto.

Credere che sanzioni e divieti siano lo strumento per arginare un virus è superstizione e dogma dei regimi assolutisti del medioevo.

Credere che i clandestini possano essere una risorsa se accuditi e riveriti è una minchionata degna di un cinque stelle o di un cattocomunista che credono ancora che i soldi crescano sugli alberi e spendono e spandono quello che non hanno, pensando sempre che sia qualcun altro a pagare.

Quanto alle bollette, da un genio come Draghi ci saremmo aspettati una soluzione, magari una spinta alla costruzione di centrali nucleari in ogni regione e, nel frattempo, l'abolizione di ogni onere improprio (cioè le addizionali utilizzate per creare quei contributi a chi vuole installare impianti inutilmente "alternativi", tanto inutili da essere troppo costosi per essere convenienti) e la riduzione ai minimi termini delle tassazioni sulle bollette, se non la loro abolizione.

Invece no, invece per Draghi dovremmo abituarci a convivere con gli aumenti e contemporaneamente escono le notizie che si vorrebbe smantellare tutte le caldaie a gas, mentre l'Unione del Male insiste nel pretendere che noi Italiani si ristrutturi in senso ecoambientalista la nostra casa costruita con tutti altri criteri.

A me Draghi fa sempre più ribrezzo.

Ma ancor di più tale sentimento è rivolto a quei parlamentari che lo applaudono, particolarmente a quei parlamentari teoricamente di Centro Destra che sono stati eletti anche grazie al mio voto.

Perchè loro dovrebbero essere in parlamento per difendere i cittadini da individui come Draghi, che pensano veramente di essere chiamati da Dio, ma ci stanno portando direttamente all'Inferno.


15 dicembre 2021

Un altro passo verso l'inferno

Contro ogni logica e coerenza, la Lega ha approvato una proroga dello stato di emergenza per ben tre mesi, superando quindi il limite legale dei 24 mesi consecutivi.

Non ho parole forbite per condannare un tradimento, prima ancora che del proprio elettorato, della coerenza e del buon senso.

Draghi e i suoi complici al governo dovrebbero aver ben presente che, una volta rotto il rapporto fiduciario tra il rispetto della Libertà dei cittadini e l'invasività dello stato, tutto diventa legittimo.

Anche ogni forma di insurrezione.

Almeno la Meloni ha contestato la decisione e qualche voce libera si è alzata, nel conformismo dei pennivendoli di regime, per denunciare la deriva sovietica accelerata dall'arrivo di Draghi a palazzo Chigi.

Sono loro la speranza per un futuro che ci vede sempre più spinti all'inferno, ma dovranno unirsi, rinunciare ai particolarismi, accettare di rischiare la prigione e magari esservi rinchiusi, organizzare, dare corpo e anima agli Italiani che non vogliono rinunciare alla propria Libertà.

Mentre Draghi ci conferma che al peggio non c'è mai fine, anche se credevamo di aver toccato il fondo con il governo Conte-Renzi-Zingaretti, con la Lamorgese agli interni e Speranza alla sanità, dove sono rimasti, pur essendo i peggiori di tutto il governo Conte 2.

Mentre Draghi continua a stringere la sua morsa sugli Italiani, i problemi veri non vengono neppure affrontati.

I clandestini, presumibilmente molti infetti, continuano a sbarcare.

L'Unione del Male continua a dare ordini al governo italiano.

La crisi energetica è sempre più vicina e non si parla di nucleare, ma solo di contributi per alleggerire le bollette, contributi che, purtroppo, non provengono dal  capace portafoglio di Draghi in persona, ma dalle nostre tasche perchè sono semplicemente soldi nostri, prelevati dallo stato con le tasse, che vengono utilizzati in parziale ristoro dei costi energetici.

Per non parlare del virus cinese che, dopo due anni, ancora imperversa, soprattutto nella testa di chi continua, da masochista, a guardare le trasmissioni televisive che ne parlano ed i telegiornali, tutti uguali, veline del governo.

Fino a quando potremo tollerare che si faccia strame della nostra Libertà ?



14 dicembre 2021

Contro lo stato di emergenza

Da elettore (politiche 2018 ed europee 2019) della Lega, ho il diritto a richiedere che i miei rappresentanti eletti si oppongano, in ogni modo e con tutti i mezzi, all'ennesima proroga dello stato di emergenza.

So che non lo faranno, tranne singole, encomiabili eccezioni, ma Salvini ne pagherà il conto e sono convinto che se ne renda benissimo conto, pur confidando di limitare i danni.

Non esistevano i presupposti per lo stato di emergenza nel gennaio 2020 e non sono mai esistiti nel corso della diffusione del virus cinese.

A maggior ragione non possono sussistere oggi quando i contagi sono contenuti e ancor più sono contenuti ricoveri e decessi.

Lo stato di emergenza è solo uno strumento di guerra, utile ad imporre restrizioni alla libertà individuale ed a tenere in galera chi si oppone al regime come Roberto Fiore ed i dirigenti di Forza Nuova e tutto nella patria di chi si sdilinquisce per un egiziano, catturato dalla polizia egiziana, in territorio egiziano, incarcerato in prigioni egiziani e sottoposto a processi in base alla legge egiziana e con magistrati egiziani.

La Lega, se, come sembra, approverà la proroga di ben tre mesi (TRE mesi, superando i due anni continuativi !!!) non so con quale credibilità potrà andare a richiedere nuovamente il voto a chi, come me, ha apprezzato tante battaglie di Salvini, a cominciare da quelle da ministro contro i clandestini e le ong, ma che vengono cancellate dalla correità con Draghi e il suo governo.

Considerando l'estrema frammentazione dei movimenti sul lato destro del panorama politico (così, a braccio: Casa Pound, Forza Nuova, Vox Italia, Italexit, poi la nuova aggregazione della Donato e frequentando i social si scoprono sigle sempre nuove come Pro Italia) ognuno dei quali portatore di un inutile zero virgola che, però, è sottratto al computo generale, non ci resta che sperare che la Meloni non si faccia irretire dai complimenti e dalle parole insinuanti dei pennivendoli di regime, come accadde a Fini, riuscendo a tenere il timone saldamente a Destra e redimendosi dallo sbandamento che l'ha portata ad ospitare ad Atreju Letta e Renzi.

Perchè i nostri nemici sono i cattocomunisti e con loro non esiste possibilità di dialogo.

13 dicembre 2021

Un Patriota per presidente

 

La Meloni ha ragione nel chiedere un Patriota come presidente.

Abbiamo avuto un Napolitano che, in combutta con Sarkozy e la Merkel, tirò il pacco a Berlusconi e a tutti gli Italiani imponendo Monti.

Poi Mattarella, invece di mandarci a votare nell'agosto del 2019, ha brigato per impedirci di esprimere la nostra volontà dopo che avevamo potuto toccare con mano l'imbarazzante inconsistenza dei cinque stelle e, al contrario, la capacità di Salvini a fermare l'invasione dei clandestini.

Napolitano e Mattarella, non a caso esponenti di quell'agghiacciante e orrido connubio cattocomunista che unisce le due chiese talebane di Occidente, hanno agito non negli interessi degli Italiani e dell'Italia, ma di una entità sovranazionale, l'Unione del Male e dei suoi dioscuri: Francia e Germania.

Letta, dimostrando di non capire o, forse, diamogli pure il beneficio del dubbio, di non voler capire, risponde alla Meloni con il nome di Pertini, che credo sia morto da una trentina di anni.

Se Letta è stato costretto a riesumare Pertini (che era un socialista, quindi un internazionalista, certo non un Patriota nel senso pieno del termine), vuol dire che non ha nessun altro a disposizione e, infatti, nella sua area circolano troppi personaggi, lui incluso, beneficiati con onorificenze straniere che suscitano il legittimo sospetto che siano state conferite per aver concesso favori e utilità agli stati stranieri.

E se qualcuno concede utilità ad uno stato straniero, allora vuol dire che danneggia l'Italia e gli Italiani e questo qualcuno certamente Patriota non è.

Bene dunque la Meloni che chiede un Patriota per presidente, che anteponga gli Italiani e l'Italia e tuteli gli Italiani e l'Italia.

In questa ottica, anche se quello di oggi è purtroppo molto diverso e inaffidabile da quello di ieri, il nome di Silvio Berlusconi, uno dei principali danneggiati dall'aver avuto presidenti non Patrioti, rappresenterebbe un simbolico affrancamento dall'Unione del Male, dalla Francia e dalla Germania.

12 dicembre 2021

No al dialogo con i cattocomunisti

Guardo con preoccupazione alle ultime mosse di Salvini e della Meloni.

Invitare Letta ad Atreju è un errore, perchè accredita la favola che con i cattocomunisti si possa discutere.

Non è così.

I cattocomunisti si possono solo combattere, perchè chi propugna una società basata sull'odio verso altri Italiani che hanno idee differenti, sui clandestini, sull'aborto, l'eutanasia, la droga, l'omosessualità, l'internazionalismo oggi mascherato da europeismo, allora non può avere alcun punto di incontro con chi, invece, ancora sostiene una società sana, nazionale, fondata sui Valori Tradizionali, Identitaria e Indipendente.

Salvini fa anche di peggio, promuovendo, quale leader del Centro Destra, un tavolo congiunto con TUTTI i segretari di partito, immagino quindi anche con Letta, Calenda, Renzi, Speranza, Fratoianni e Della Vedova, dai quali mi divide tutto, ma proprio tutto.

Come si può pensare che con simili commensali quel tavolo possa eleggere un presidente rappresentativo della Nazione ?

Verrà individuato un nuovo Napolitano/Mattarella/Ciampi/Scalfaro/Pertini, cioè uno di quei presidenti in cui non mi sono mai potuto identificare, nè mai mi hanno rappresentato.

Purtroppo i numeri dicono che anche il prossimo presidente, salvo intervenga ad illuminare gli elettori quello Spirito Santo che nel 2013, nel Conclave, si distrasse parecchio, apparterrà a quella razza.

Certo, tra i nomi che circolano ce ne sono un paio (Berlusconi e Casini) che preferirei agli altri, per ragioni diverse, ma non cambierebbero il modo di gestire il Quirinale, proiettati come anche quei due sarebbero, a ricercare l'immortalità di una presidenza storica ed ecumenica che lasci un segno nei libri di storia.

Allora non sarebbe meglio consolidare, compattare, una forza alternativa, nazionale e identitaria, scegliendo un candidato a forti tinte nazionaliste e identitarie, senza alcuna concessione al politicamente corretto ?

Che ci facciamo con un presidente scelto da tutti e che percorrerà, stancamente, le strade già percorse dai suoi predecessori ?

Letta e gli altri citati (sempre, ovviamente, per ciò che rappresenta) sono stabilmente dall'altra parte della barricata.

Non può esistere alcun punto di incontro.


11 dicembre 2021

L'inflazione tassa occulta

Cgil e uil per ora confermano uno sciopero contro la riduzione delle tasse al ceto medio, ma farebbero meglio ad evidenziare come la stolta politica monetaria di Draghi continuata dalla Lagarde e dell'Unione del Male stiano per infliggere un colpo durissimo ai risparmi ed ai redditi di tutti, senza distinzioni, che ovviamente sarebbero pagati di più da chi ha di meno.

Io ricordo perfettamente come, solo cinque anni fa, Draghi per la Bce e Juncker per l'Unione del Male, sostenevano che per dare carburante alla ripresa occorreva che l'inflazione risalisse al 2% almeno.

Questo dopo che per decenni si erano stracciate le vesti per l'inflazione al 20% (ed ho un'età sufficiente per ricordare i tassi dei bot al 18% e quelli sui fidi al 26%).

Draghi e Juncker, con i loro degni successori, sono stati accontentati.

Ma Draghi e Juncker, la Lagarde e la Von der Leyen, sono il diavolo che fa le pentole ma non i coperchi e adesso l'inflazione sta sfuggendo di mano e di controllo.

Negli Stati Uniti, dove tutto inizia sempre, gli ultimi dati parlano di inflazione al 6%.

Da noi ci si difende ancora anno su anno, ma non mese su mese avendo superato il 3% ed avvicinato il 4.

I risparmi hanno una redditività, soprattutto per obbligazioni a medio - lungo termine intorno ad una media dell'1%.

I redditi scontano un clima di crisi generale e quando una categoria riesce a concludere un rinnovo contrattuale, se va bene, spunta un aumento pari all'inflazione esistente e programmata, che attualmente continua ad essere valutata intorno o sotto l'1 per cento, favorendo smaccatamente i datori di lavoro.

L'aumento dell'inflazione viene già assorbito da chi mette in vendita beni e servizi facilmente aggiornabili nei costi, a cominciare dagli alimentari, tutti aumentati anche per la crescita del costo dell'energia (che influisce su produzione e trasporto) penalizzata dal gretinismo pandemico che impone, tra tante altre corbellerie, una tassazione sulla produzione della CO2, penalizzando chi produce.

Fra non molto tempo ascolteremo Draghi e la Von der Leyen strillare contro l'inflazione, cogliendo l'occasione per nuove restrizioni contro i popoli.

Perchè in un mondo in cui una classe di oligarchi autoreferenziali è riuscita ad ottenere il potere sui Popoli, tutto è utile come scusa dietro alla quale rinforzare il disegno tirannico ed oppressivo, dal virus cinese alle paturnie ecoambientaliste, dalla recessione all'inflazione economica.

E la vicenda del virus cinese ha dimostrato che abbiamo ancora il culetto troppo al caldo per reagire come si dovrebbe.

10 dicembre 2021

Prosegue l'assedio alle case degli Italiani

Dopo l'aumento degli estimi catastali che Draghi ha imposto eseguendo gli ordini dell'Unione del Male, la stessa unione scende direttamente in campo, come anticipa il Messaggero, elaborando una direttiva che proibirebbe la vendita di case se non hanno una classificazione energetica positiva (minimo C dal 2033).

E' un provvedimento che penalizza enormemente soprattutto noi Italiani, titolari del maggior patrimonio immobiliare privato (l'85% degli Italiani è proprietario di almeno una casa) con edifici anche secolari, frutto di eredità e patrimonio di famiglia.

E' da tempo che l'Unione del Male, per favorire le grandi multinazionali dell'immobile (e non solo), sta cercando di sottrarci le nostre case.

Monti, sempre in esecuzione degli ordini di Bruxelles, reintrodusse l'Imu che il Centro Destra al governo con Berlusconi aveva cancellato e adesso con Draghi si sono poste le basi per un aumento della stessa Imu sugli immobili a causa dell'aumento del valore catastale degli stessi, definito con un tratto di penna nonostante il voto contrario delle commissioni parlamentari.

Ancora prima Prodi, nel 1996, aveva imposto una rivalutazione del 5% ai fini fiscali sempre sul medesimo valore, che continuiamo a pagare non essendo mai stata abolita.

E' una costante, quindi, che l'Unione del Male dispone e la sinistra cattocomunista italiana esegue i provvedimenti per sottrarre la casa agli Italiani.

L'assedio dunque continua con la scusa della politica "verde", un'altra bufala finalizzata ad arricchire grandi multinazionali a spese dei singoli cittadini che si trovano a dover eseguire opere e pagare ditte e artigiani.

E non sia una giustificazione la legge con la quale lo stato provvede alla detrazione del 110%, perchè la complessità e la farraginosità del provvedimento, con circolari interpretative emanate dopo mesi, rischiano di provocare ingenti richieste di restituzione da parte della Agenzia delle Entrate qualora, per un cavillo, non ritenesse completi gli elementi necessari a beneficiare della detrazione.

Oltre al fatto che, comunque, noi cittadini ci dobbiamo arrabattare tra amministratori, ditte, preventive, dichiarazioni, studi preventivi, invece di goderci in tranquillità il nostro Bene.

Sono anche da respingere certe interpretazioni, ascoltate nei giornali radio, con le quali si afferma che sarà difficile vendere gli appartamenti "per chi non è in regola".

Sono le classiche veline governative, perchè ormai la gran parte del patrimonio edilizio è in regola, ma, certo, se cambiano le carte in tavola e cambiano le leggi, è facile mettere fuorilegge qualsiasi cosa.

Come nell'Era Feudale quando il principe imponeva con un bando qualcosa che prima non c'era, cambiando le cose sopra la testa dei sudditi.

Nel corso degli anni abbiamo purtroppo assistito ad interventi su edifici costruiti perfettamente a norma, perchè sono stati aggiunti provvedimenti sulla messa a terra dell'elettricità, sulla sicurezza dalla fuga di gas, sull'obbligo di alzare corrimani e ringhiere, sull'obbligo di riunire tutto in una unica antenna condominiale per "questioni di paesaggio", il tutto a spese dei singoli cittadini.

Per non dire della creazione artificiale di necessità "convenienti", finchè, una volta in possesso di tutti, non perdevano ogni convenienza.

Ricordate "il metano ci dà una mano" ?

E tutti a rifare le caldaie per adattarle al nuovo carburante meraviglioso e a costo ridicolo.

Quando quasi tutti ebbero rinnovato la caldaia, ecco l'aumento del gas, ai livelli che purtroppo ben conosciamo e così spunta la nuova "bazza": la caldaia a condensazione.

Vedrete che, quando tutti l'avremo, anche quella non avrà più alcuna convenienza e spunterà qualche nuova necessità conveniente.

Tutte disposizioni che, uno stato serio, avrebbe imposto solo sugli edifici di nuova edificazione, non su quelli vecchi, a meno di imporne l'abbattimento e la ricostruzione con i nuovi criteri di sicurezza, ma ovviamente con spese interamente a carico dello stato che si sarebbe anche dovuto accollare i costi della provvisoria sistemazione in altre abitazioni adeguate dei proprietari degli edifici da ricostruire.

L'alternativa sarebbe sempre un obbligo in capo allo stato di provvedere con propri appalti e a proprie spese all'adeguamento degli edifici, perchè nessun esborso dovrebbe essere imposto ai cittadini per soddisfare paturnie personali di qualche parlamentare ispirato da multinazionali del settore.

Se la ipotizzata direttiva dell'Unione del Male dovesse essere approvata, sarebbe una ulteriore aggressione al patrimonio degli Italiani, finalizzata ad espropriarci delle case, per renderci sempre più poveri, sottomessi e sudditi.

Per far cessare l'assedio al nostro Benessere, abbiamo una sola strada: seguire il Regno Unito e uscire quanto prima dall'Unione del Male.

09 dicembre 2021

Al peggio non c'è mai fine

Non è possibile ignorare l'evento politico più importante di ieri: il cambio alla guida della Germania.

Dopo sedici anni la cristiano democratica Angela Merkel ha lasciato la cancelleria (senza una sconfitta elettorale personale non essendosi ripresentata) al socialista Olaf Scholze (se si scrive così e se non si scrive così se ne farà una ragione).

Non rimpiangeremo la Merkel, artefice nel 2011 del complotto che, con la fattiva complicità della sinistra italiana, ribaltò il governo Berlusconi per imporci il disastro Monti-Fornero.

Ma, come ho già scritto, si conferma, per l'ennesima volta, la saggezza popolare che ci insegna come non ci sia mai fine al peggio.

Dopo la Merkel infatti abbiamo un governo composto da socialisti (e basta la parola), verdi (anche qui basta la parola) e liberali che saranno il classico vaso di coccio tra vasi di ferro, come la Lega nel governo Draghi.

I liberali hanno solo dimostrato che dei "moderati" non ci si può fidare, perchè una maggioranza di Centro Destra nel parlamento tedesco era possibile, in quanto sommando i voti della Cdu/Csu, dei liberali e dell'AFD sovranista, si superava la maggioranza assoluta.

La fame di poltrone, evidentemente, esiste anche in Germania e dovremo convivere con un cancelliere socialista e un ministro degli esteri verde, cioè una delle peggiori combinazioni possibili.

Urge votare, votare per il Centro Destra senza Forza Italia e uscire dall'Unione del Male per trovare un accordo con il Regno Unito, la Polonia e l'Ungheria.

Lasciamo che il francese Macron, lo spagnolo Sanchez e il tedesco Scholze si becchino tra di loro per il primato nell'Unione del Male. 

Guarda caso si tratta di Francia, Spagna e Germania che nei secoli scorsi hanno sempre fatto scorrerie e ruberie in Italia, chiamate da questo o quel principe locale, trattandoci come sudditi.

Sudditi che torneremmo ad essere se resteremo nell'Unione del Male.