Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 maggio 2021

Se Salvini piace a Letta non piace più a me

I quotidiani di oggi, oltre a tutta la fuffa sulle questioni del politicamente corretto (ddl Zan, "aggressioni" ad omosessuali, ricerche di una pakistana, giustizialismo e garantismo l'un contro l'altro armati sulla funivia di Stresa ...) portano due notizie politiche che mi hanno fatto sobbalzare.

In una lo scambio di amorosi sensi tra Salvini e Letta, con quest'ultimo che esprime apprezzamento su Salvini perche sarebbe "un volto vero" e il primo che apre ad un ennesimo rinvio del divieto di licenziamento (una stortura illiberale e contraria al Mercato, perchè le aziende non devono avere sussidi pubblici, ma operare in base alle regole di Mercato e invece lo Stato non deve imporre divieti, ma garantire gli ammortizzatori per chi perde il lavoro non per sua colpa).

Io, quello scambio, lo chiamo inciucio, intelligenza con il nemico e timeo Danaos et dona ferentes che, in questo caso, per Salvini, sono le parole positive di parte della stampa serva (si ricordi di Fini ...).

La seconda notizia mi sembra ancor più grave anche se, apparentemente, andrebbe sulla linea a me gradita.

Si parla di una unione tra Forza Italia e Lega che discenderebbe dalla ritrovata intesa tra Salvini e Berlusconi.

Tale accelerazione unitaria avrebbe una serie di motivazioni, per Forza Italia bloccare gli esodi verso altri lidi a cominciare dalla nuova formazione di Toti e Brugnaro, per la Lega consolidare il primato ed evitare il sorpasso annunciato di Fratelli d'Italia, ma anche preparare il terreno all'ingresso nel partito popolare europeo.

In tale quadro Salvini ha lanciato una proposta che, quella sì, condivido in pieno e cioè la federazione di tutte le forze contrarie alla sinistra in Europa per formare un grande gruppo maggioritario.

E Salvini vi comprende, oltre alla Lega e al Fronte Nazionale francese, anche Fratelli d'Italia e i partiti conservatori come quello polacco, fino a Forza Italia e gran parte dei popolari europei che, fortunatamente, non sono tutti come quelli tedeschi.

Quest'ultima proposta, che forse Salvini ha proposto strumentalmente, è stata sostanzialmente respinta dagli interessati.

Ma se personalmente vedo come fumo negli occhi le intese con Letta e come un diluire lo spirito della Lega l'avvicinamento al ppe, l'idea della Federazione credo debba essere presa in seria considerazione.

Non tanto nell'unione sovietica europea (di cui non mi importa nulla perchè penso che si debba lavorare solo per affossarla) quanto in Italia.

Nessuna unificazione che già, con il PdL, dimostrò i suoi limiti, ma, nel mantenimento della Identità di ciascun partito, una Federazione che comprenda Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Coraggio Italia di Toti e Brugnaro, ma anche la Destra Radicale a cominciare da Forza Nuova e da CasaPound.

E non il leader, ma il padre nobile non potrà che essere Silvio Berlusconi che dovrà lasciare a Salvini e alla Meloni la guida della Federazione e del governo.

Ma il tutto con la parola d'ordine di "NESSUNA CONCESSIONE" ai cattocomunisti, che sono e rimarranno il nemico da combattere e per questo la presenza della Destra Radicale sarebbe di garanzia per tutto l'elettorato.

30 maggio 2021

A testa in giù


Man mano che Fratelli d'Italia cresce nelle intenzioni di voto registrate dai sondaggi, aumenta anche il cannoneggiamento contro Giorgia Meloni.

Esattamente come fu con De Gasperi, Andreotti, Berlusconi e Salvini.

I comunisti, ora vieppiù degenerati dall'innesto della parte peggiore del mondo cattolico, hanno sempre usato metodi spicci contro i capi della Destra.

Tranne quelli perdenti e disponibili a genuflettersi davanti a loro.

Se per puro caso divenissi io capo del Centro Destra o uno sconosciuto Pippo e i sondaggi registrassero un apprezzamento popolare, saremmo ugualmente il bersaglio di ogni possibile offesa, dileggio e intolleranza.

Non mi meraviglio, quindi, che i cattocomunisti siano mobilitati contro la Meloni, deridendo il suo modo di parlare, di vestire, di proporsi e, infine, capovolgendo i suoi libri, imprimendo, grazie all'intelligenza che è loro propria, una ulteriore spinta alla loro vendita.

Quello che mi meraviglia il vittimismo del Centro Destra.

Sappiamo che i cattocomunisti quelli sono, è nel loro dna insultare invece di argomentare, del resto loro sono rinchiusi nel quadrilatero "tasse-divieti-mancette-unione sovietica europea" e non sono in grado di elevarsi oltre.

Quindi vorrei che il Centro Destra rendesse sì noto il livello intellettuale e morale dei cattocomunisti, ma si e ci organizzasse per rispondere per le rime, senza vittimismi e, soprattutto, senza mostrare l'altra guancia.

29 maggio 2021

Più chiarezza nelle candidature del Centro Destra

Si leggono i primi nomi dei candidati per il Centro Destra alle amministrative di autunno.

L'unico aspetto positivo è che si persegue una linea unitaria che è esattamente ciò che vogliamo noi elettori: tutti uniti, magari aprendosi non tanto ai movimenti cosiddetti "civici", ma anche ai movimenti della Destra Radicale, a cominciare da Forza Nuova e CasaPound.

Non deve esserci nessuna lista a Destra del Centro Destra.

Il fatto che lavorino unitariamente sconta scelte di compromesso, su personaggi che magari non siano attribuibili a questo o quel partito o, scelta che a me piacerebbe maggiormente, la ripartizione delle candidature ai singoli partiti in base a chi può proporre, tra i suoi uomini, il candidato più forte e papabile per la vittoria in quella determinata città.

Purtroppo leggo dei primi nomi e a Napoli sembrerebbe candidato un ex magistrato (e già questo, se votassi a Napoli, sarebbe per me un ostacolo) che, secondo Nicola Porro, ha lavorato con l'ala sinistra della magistratura.

Ma che c'azzecca con il Centro Destra ?

A Roma sembra sia nelle grazie un avvocato che, sempre Porro, dice essere di sinistra.

Un candidato di Centro Destra, Forza Italia, Lega o Fratelli d'Italia no ?

Come può un elettore di Centro Destra votare per un candidato di sinistra ?

Salvini e la Meloni sono sicuramente politici intelligenti e accorti, non sarebbero arrivati dove sono se non lo fossero e una logica magari esiste.

Ma io non la vedo proprio.

A Bologna, dove voterò, sembra ormai assodato che sceglieranno un civico.

I nomi sono tutti a me sconosciuti, tranne quelli che fanno riferimento a Casini e che, tra l'altro, hanno lasciato intendere che apprezzano la candidata renziana, tanto da essere disponibili a votarla alle primarie cattocomuniste (con che faccia poi entrerebbero in una coalizione con il Centro Destra ? Ma, soprattutto, con che faccia il Centro Destra potrebbe candidarli o supportarli?).

Sono tutti legati, più o meno, a movimenti civici sorti negli ultimi anni, tre o quattro anni, movimenti in disaccordo tra loro.

Che senso ha candidarli ?

Sicuramente pensano che un civico scolorito possa attrarre qualche voto anche a sinistra, ma se sono del tutto sconosciuti, quali voti possono prendere se non quelli che, a fatica, vengono loro portati dai partiti di Centro Destra ?

E perchè dovrei votare e magari eleggere un candidato che, poi, al dunque non rappresenterebbe quella rottura con il passato, così come non la rappresentò Guazzaloca ?

Spero che Salvini e la Meloni sappiano quello che fanno promuovendo le candidature civiche e se ci riusciranno, tanto di cappello ma, ora come ora, sono orientato a votare, se ci sarà, un candidato di bandiera che sia marcatamente di Destra, anche se non dovesse risultare eletto.

Come diceva Almirante, metterei il mio voto in frigorifero, dove si conserverà integro per le occasioni future.

28 maggio 2021

L'economia punisce chi non rispetta la Libertà di Mercato

Ascoltiamo da mesi le pretese di Landini e compagni che vorrebbero prorogare in perpetuo una norma che imponesse il divieto di licenziamento.

Tale pretesa può andare tranquillamente a braccetto con quella di mantenere parassiti con elargizioni derivanti dalle tasse imposte a chi produce e con i miliardi sperperati nell'assistenza (vitto, alloggio, cure, istruzione) ai clandestini che trovano facile rifugio in Italia e solo in Italia.

Landini, Letta e compagni sono i tristi epigoni, i fratelli minori (molto minori ....) di chi pensava che l'economia fosse una "variabile indipendente", di chi credeva di poter attingere all'infinito al pozzo del denaro pubblico e poi ci ha fatto trovare un debito pubblico immenso che è di ostacolo al nostro sviluppo e una tassazione su chi produce degna del più rapace dei vampiri e che rappresenta il primo ostacolo alla nostra aspirazione al Benessere.

E ciò accade perchè l'economia ha le sue regole, anche se non vengono riprese da una direttiva dell'unione sovietica europea e non consente di svillaneggiarla per rincorrere le insensate ideologie dei Landini e dei Letta.

Se chi produce non ha il giusto guadagno, smette di produrre, o produce meno.

Se chi produce vede che i soldi che gli vengono sottratti dallo stato finiscono per mantenere dei parassiti e dei lavativi, cerca di occultare i suoi guadagni.

E' il Mercato che deve decidere quali settori sono trainanti e quali in declino, con i relativi adeguamenti dell'occupazione.

Un'azienda che non guadagna, è un'azienda che deve necessariamente licenziare, fino a chiudere le attività.

Una burocrazia che impone infiniti passaggi per poter assumere, è una burocrazia che ostacola l'occupazione.

Lo stato deve essere terzo rispetto alla dinamica di Mercato, intervenendo per tutelare i propri cittadini in difficoltà (i propri cittadini, non quelli che arrivano da ogni dove, scaricati dalle ong, ma che non hanno arte nè parte e sono solo un costo !) per garantire loro vitto e alloggi finchè non hanno trovato una nuova, dignitosa occupazione lavorativa.

Ma tale status non può essere perpetuato a piacere: al primo rifiuto di un lavoro, cessano i contributi dello stato che può anche verificare le eventuali distorsioni nel caso in cui uno stesso soggetto si ritrovi sistematicamente fuori dall'attività produttiva.

Non possono essere tollerati parassiti e lavativi che gozzoviglino con i soldi di chi lavora e produce il pil. 

27 maggio 2021

Lo squallido spettacolo dei parlamentari che cambiano casacca

Avvicinandosi la scadenza elettorale, sono ricominciati i cambi di casacca da parte dei parlamentari, con la costituzione di nuovi gruppi, il rientro o l'uscita di singoli parlamentari.

Lascia allibita la scelta di Forza Italia di riprendersi in casa la Polverini, sulla cui affidabilità, ormai, nessuno potrebbe far di conto, mentre continua la ricerca di una scialuppa di salvataggio per tanti topolini che erano imbarcati su vari Titanic.

Così se Forza Italia si interroga sul suo futuro alla luce delle non confortanti notizie sulla salute di Silvio Berlusconi (85 anni a settembre), anche gli orfani di Grillo e singoli emarginati di altri gruppi si guardano intorno.

L'ultima notizia riguarda l'ennesimo partitino in costituzione e che ambisce a riunire "il centro" e persino "ad essere trainante del Centro Destra".

I promotori sono Toti (che da anni ha un suo partitino "Cambiamo" accreditato dai sondaggi di meno dell'1% delle intenzioni di voto), Brugnaro (l'ottimo sindaco di Venezia che non capisco perchè si giochi in questo modo la sua credibilità, forse ha dato ascolto a troppe Sirene che hanno solleticato la sua vanità) e Quagliarello (personaggio che fu in prima fila anche nella costituzione del fallimentare gruppo di Fini e la cui presenza, pertanto, non è certo di buon auspicio per Toti e Brugnaro).

In questa nuova formazione troviamo anche la senatrice Maria Rosaria Rossi, l'ex tesoriera di Forza Italia che votò a favore del governo Conte giallorosso per poi cercare di trovare spazio tra i "responsabili" contiani e Michela Biancofiore, un tempo fedelissima del Cav (come la Ravetto che, da circa un anno, ha scelto la Lega ma in un periodo in cui la scelta fu convintamente ideale in presenza di alcune derive di Forza Italia).

Si aggiungano altri provenienti per lo più da Forza Italia, poi Lega e Cinque stelle.

A parte ogni considerazione sul disfacimento di Forza Italia, è ripugnante vedere parlamentari eletti in una lista, transitare giulivamente in altre formazioni, anche più di una !, senza subire alcuna sanzione.

Probabilmente il deterrente più efficace sarebbe la decadenza dalla carica, con chiamata del primo dei non eletti o elezione suppletiva.

Sarebbe la via maestra, quella più dignitosa e moralmente educativa.

Un parlamentare non condivide più la linea espressa dal partito per il quale è stato eletto e, legittimamente, cambia partito.

Ma non può e non deve continuare a godere dei benefici che gli derivano solo dall'essere stato candidato nel partito che ora abbandona.

La decadenza dovrebbe essere automaticamente naturale.

Oppure una sanzione economica.

Ad esempio il corrispondente a tutte le indennità che uno percepirebbe dal momento in cui abbandona il suo partito di elezione fino al rinnovo del parlamento.

Sarebbe solo una sanzione punitiva, ma forse avrebbe la stessa valenza deterrente.

Ma lo schifo dei cambia casacca deve essere affrontato e risolto.

26 maggio 2021

Basta lacrime di coccodrillo sui clandestini morti

Ci risiamo.

Una ripresa video volutamente cruda da parte di una ong, rilancia gli ipocriti piagnistei sui clandestini che muoiono in mare.

Non mi sento affatto responsabile e, anzi, è mia opinione che la responsabilità morale di quelle morti e di quelle che verranno sia tutta in capo a chi blatera di accoglienza, chi si presenta davanti alle coste africane per raccoglierli e scaricarceli senza alcun piano di gestione, di chi li illude con lo ius soli e con la banalità fumosa dei "ponti e non muri".

Noi Italiani, ma anche tutti gli stati europei, non siamo in grado accogliere i milioni di disgraziati che sono indotti a partire per raggiungere le nostre coste pensando di trovarvi casa.

Non possiamo farlo perchè il nostro territorio è sovrappopolato, perchè le nostre risorse sono limitate e non bastano neppure per noi stessi, perchè la Storia, la Cultura, la Lingua, la Tradizione sono incompatibili con altre storie, altre culture, altre lingue, altre tradizioni e comporterebbero uno scontro sociale (e non solo) dal quale usciremmo tutti più poveri.

L'arrivo di milioni di immigrati distruggerebbe quello che abbiamo costruito in secoli di sofferenze, guerre, fatiche, speranze e delusioni.

Non possiamo tradire i sacrifici dei nostri Padri, disperdendoli in sussidi verso gente che ci farebbe tornare indietro di qualche centinaio di anni, senza portare alcun valido contributo alla nostra crescita.

E allora cosa facciamo ?

Li lasciamo morire ?

Questo è il messaggio subliminale di chi, per me responsabile morale, cerca invece di lavarsene le mani incolpando gli stati europei di disinteresse.

E certo l'unione sovietica europea ha le sue colpe, gravi, ma non perchè non riesce ad attuare un concorde piano di ricollocazione, perchè anche quello sarebbe sbagliato.

Non si risolve un problema rendendolo comune a 27 stati invece che a soli tre o quattro.

Lo spazio e le risorse che mancano all'Italia, mancano anche agli stati europei.

Il problema si risolve alla radice, cioè a casa di chi oggi viene istigato a partire.

L'onu, con i suoi migliaia di dipendenti ben pagati e ben protetti nei loro uffici, dovrebbe agire in prima persona, senza scaricare, come invece sta facendo, sugli stati europei la responsabilità di soccorsi e accoglienza.

Gli impiegati dell'onu si rimbocchino le maniche e, invece di stare al caldo nei loro uffici di New York e Ginevra, vadano in Africa a gestire alla fonte il problema, collaborando con i governi locali.

Noi Italiani, Spagnoli, Greci, potremo fare la nostra parte per evitare i morti in mare, attuando un severo blocco navale che impedisca le partenze dai porti africani.

Del resto nell'anno di Salvini ministro abbiamo visto che la politica dei respingimenti funziona: meno arrivi e molte meno morti.

25 maggio 2021

Candidati cercasi

Il Centro Destra continua nel suo lungo percorso per individuare candidature per i sindaci delle più importanti città che andranno al voto in autunno.

Siamo a maggio e penso che sia ancora presto, avendo almeno tutto il mese di giugno per fare una scelta ponderata e quindi luglio, agosto e forse tutto settembre per la campagna elettorale.

In teoria, i dissesti e le incapacità emerse dai sindaci cattocomunisti (dalla Raggi a Sala a De Magistris a Merola) non dovrebbero richiedere una campagna elettorale particolarmente lunga ed incisiva.

In pratica la sinistra ha una miriade di tentacoli e di interessi compositi che portano a condizionare il voto nelle amministrative, dove più che una valutazione obiettiva sulla capacità amministrativa per il bene pubblico, conta l'interesse personale dei singoli collettori di voti.

Per questo continuo a sostenere l'inutilità, per il Centro Destra, di candidare "civici".

Molto meglio scegliere un politico, anche di lungo corso, la cui figura sia facilmente ed immediatamente associata ad una Idea e che di quella Idea possa garantire coerente applicazione.

Di questi tempi abbiamo una sinistra che si conferma come il partito delle tasse (con la patrimoniale sui morti proposta da Letta), il partito del bavaglio alle opinioni (con il ddl Zan), il partito dell'imbastardimento dell'Identità Nazionale (con lo ius soli e l'apertura dei porti ai clandestini), il partito della soppressione della Libertà (dittatura sanitaria) con il coprifuoco, lo stato di emergenza e i divieti di libera circolazione.

Sono tutti temi che coinvolgono anche la vita delle comunità più piccole, come i comuni.

Un civico non avrà mai quella forza per caratterizzarsi in alternativa alla sinistra come candidato della Libertà, della riduzione delle tasse, della Identità Nazionale, come può esserlo un politico.

Ci pensino Salvini, la Meloni e Berlusconi, prima di candidare illustri, probabilmente degnissimi, sconosciuti che, però, non hanno nel dna la volontà di combattere contro la deriva cattocomunista.

24 maggio 2021

Non passi lo straniero !


Il 24 maggio del 1915 "i primi fanti"  passarono la frontiera del Piave che divideva il Regno d'Italia dall'Impero Austro Ungarico.

Fu il primo atto che portò a quasi completa riunificazione dei territori storicamente italiani (rimasero fuori solo la Dalmazia, Nizza e la Savoia), figli ed eredi di Roma e della Serenissima Repubblica di Venezia.

E' un giorno che viene dimenticato nelle celebrazioni ufficiali e penso che anche Mattarella, solitamente loquace nel mettere il cappello su ogni ricorrenza, questa volta taccia, anche per evitare la pessima figura di stravolgerne il significato per farlo rientrare a forza nei limiti del politicamente corretto.

Il 24 maggio segna infatti l'inizio di una riscossa nazionale, di un sentimento nazionalista che viene visto con orrore dai Mattarella di tutto il mondo.

Invece è proprio il sentimento, la stella polare che dobbiamo recuperare se vogliamo far rialzare la nostra Patria così indebolita dalle politiche di dispersione della nostra Storia, Cultura, Lingua.

Se i cattocomunisti continuano stolidamente a guardare alla povertà generalizzata come traguardo, cercando di imporre meticciato, tasse, divieti, restrizione della libertà, legittimazione di ogni pratica sessuale per annegarci tutti nell'unione sovietica europea, noi dobbiamo contrapporre il senso della Nazione, il recupero della nostra Storia e l'affermazione della nostra Identità.

La difesa della Libertà, sotto ogni profilo e, anzi, l'ampliamento dei suoi confini, il rifiuto dell'invidia che alimenta la volontà predatrice sotto forma di tasse e, anzi, la restituzione del maltolto allontanando le rapaci mani statali dalle nostre tasche, il respingimento delle orde di clandestini che vengono per sottrarci le nostre risorse, cancellare le nostre Radici e minare il nostro Benessere, devono essere il nuovo Piave che noi Italiani possiamo e dobbiamo varcare.

Per consegnare ai nostri figli e nipoti un'Italia Unita, Indipendente e Sovrana.


23 maggio 2021

Come nasce un Leader


Io non amo le biografie in genere e, ancor meno, le autobiografie di personaggi ancora in "servizio permanente effettivo".

In genere sono prodotti poco più che pubblicitari, scritti da un "negro" che raccoglie, in una serie di incontri o sfruttando i ritagli di tempo tra un impegno e un altro, i ricordi e le osservazioni del personaggio e poi li riproduce "in bella copia".

Così non avrei mai pensato di comprare "Io sono Giorgia", l'autobiografia di Giorgia Meloni, Leader di Fratelli d'Italia.

Sennonchè il diavolo ci ha messo lo zampino e, nell'occasione, il diavolo è una diavolessa, la "libraia" comunista di Roma che ha pensato bene di annunciare urbi et orbi che nella sua libreria mai e poi mai avrebbe venduto il libro della Meloni.

Comprarlo è divenuto quindi un obbligo solidale e, quindi, l'ho pure letto, rimanendone positivamente sorpreso.

In una intervista la Meloni, a specifica domanda, afferma che non ha utilizzato alcun "negro" e che ogni parola è frutto del suo pensiero e lavoro ed ha fornito una motivazione plausibile: averlo scritto nel lungo periodo del primo confinamento per il virus cinese nel 2020.

In questo caso sono propenso a crederle.

Anche perchè ho ritrovato in quel libro ricordi e abitudini che, pur riferite ad un periodo di venti anni successivo, fanno parte anche del mio "bagaglio" politico.

Quando parla dei locali in disordine dove si discuteva animatamente (a volte anche troppo), quando scrive di "volantinaggio" e "attacchinaggio", parla e scrive di cose note a tutti quelli della mia generazione che hanno fatto politica, partendo dalla militanza di base.

La Meloni ripercorre così, con i suoi ricordi, trent'anni di vita politica, che sono stati i suoi trent'anni di educazione politica che l'hanno portata a diventare Leader del partito che ha ereditato l'insegnamento dell'Msi e di An.

Leggerlo potrebbe sorprendere molti.

Non vi è alcun astio, neppure nei confronti di Fini e tutti i personaggi che cita e con i quali ha avuto modo di interagire, sono trattati con rispetto, pur nelle differenze, anche marcate, di idee.

La Meloni con il suo libro si rivela una donna dalle idee chiare, dalla solida formazione politica, come quando precisa i confini del sovranismo, differente dal populismo o, ancor di più, come quando spiega la differenza tra "paese", "nazione" e "patria", rendendo chiaro il perchè i cattocomunisti continuano pervicacemente a parlare di "paese", cercando di occultare i termini "patria" e "nazione" che a noi suscitano sentimenti di ben maggiore trasporto.

La Meloni ci fornisce anche una sua visione, un progetto per l'Italia del futuro che, per l'appunto, ha il suo centro nell'Italia, ricordando la famosa frase di Montanelli che "i francesi entrano in Europa da francesi, i tedeschi da tedeschi e gli italiani da europei", volendo far sì che anche noi italiani si entri in Europa da italiani.

E farebbe una grande differenza con l'attuale sudditanza dei Mattarella e dei Gentiloni !

Devo ammettere che la lettura di questo libro mi ha fatto iniziare una revisione del mio giudizio sulla Meloni, che stimavo, ma che non ritenevo all'altezza di rappresentare quel Leader per il Centro Destra che, invece, vedevo (e vedo comunque ancora), nonostante tutti i suoi difetti, in Salvini.

Quando scrivo che a candidato sindaco vorrei un politico che abbia svolto militanza, perchè lo ritengo più affidabile di un personaggio, senza storia politica e senza aver mai cercato voti, catapultato per meriti non politici, penso proprio a personaggi come la Meloni e Salvini.

Gente che ha una storia da raccontare di "volantinaggio e attacchinaggio", che sono poi il cemento di una affidabilità politica che non segue le mode, ma che ci garantisce una maggiore coerenza con le idee che vogliamo veder prevalere.

Il libro della Meloni ci dice tutto questo, ci racconta il percorso per diventare un Leader di primo piano, mantenendo intatte le Idee di una Comunità.

E' stato un piacere leggerlo (e ringrazio per questo la libraia comunista) e mi consente di guardare con più ottimismo ad un futuro dove la Destra può presentarsi con persone non solo di valore, ma anche affidabili e coerenti.

22 maggio 2021

Sondaggi e primato nel Centro Destra

La stampa serva, a cominciare dai radio e telegiornali di stato, cercano di sabotare il Centro Destra dedicando il "minutaggio" di pertinenza non a illustrare le proposte (ben più sensate di quelle dei cattocomunisti capeggiati da Letta) ma a descrivere improbabili retroscena di un progressivo allontanamento tra Salvini e la Meloni, con quelli di Forza Italia pronti a saltare sulla barca del nemico.

Certe frasi, certe pretese, certe impuntature, possono ben dare quell'idea, ma è ampiamente subordinata alla coerenza con la quale Lega e Fratelli d'Italia (ma, tutto sommato, anche Forza Italia) si battono contro la deriva morale, lo ius soli, le tasse, l'immigrazione, le leggi, come il ddl Zan, che vorrebbero soffocare la libertà di opinione.

Contro la stampa serva, i cui giornalisti scrivono in base alle direttive dei loro editori che, a loro volta, rispondono alla Spectre internazionale del potere, non si può fare nulla, se non ignorarla.

Cessare di guardare l'orgia di trasmissioni che trattano la politica, per informarsi direttamente alla fonte, cioè, suggerisco, gli ottimi canali informativi di Salvini e della Meloni su Telegram (Salvini news e Giorgia Meloni).

Lì abbiamo già tutto.

Anche le posizioni identitarie dei singoli partiti, ma, soprattutto, le attività coincidenti verso un unico e comune obiettivo: rendere l'Italia migliore, con meno clandestini, senza sudditanza verso l'unione sovietica europea, con più libertà, personale ed economica, per i cittadini.

I sondaggi stanno premiando ambedue i partiti, la Lega che, nonostante la partecipazione ad un governo con i cattocomunisti perde pochissimo e resta saldamente il primo partito in Italia, Fratelli d'Italia che, unica opposizione parlamentare, già in un paio di sondaggi ha superato nelle intenzioni di voto il pci/pds/ds/pd di Letta, dopo aver distanziato i grillini.

Così la somma delle intenzioni di voto indica il Centro Destra a cavallo del 50%, cioè nella posizione di vincere le elezioni con qualunque sistema elettorale.

E' un vantaggio che non deve essere vanificato credendo alle interessate analisi di chi odia il Centro Destra.

E' un vantaggio che non dirime ancora chi sarà il premier del futuro governo di Centro Destra.

Ma l'accordo esistente da anni, per cui il Leader della Coalizione, quindi il Premier designato, sarà il capo del partito più votato della Coalizione, mi sembra il più idoneo per far terminare l'epoca dei presidenti del consiglio che non si sono sottoposti al voto e che non hanno alcuna capacità di ascoltare e parlare con il Popolo.

21 maggio 2021

La monumentale miseria umana e politica dei cattocomunisti

Letta ha proposto di aumentare la tassa sul morto, quella sulle successioni, venendo sbeffeggiato persino da Draghi.

Ricordo che la tassa sulle successioni fu abolita da Berlusconi nel 1994, poi rimessa da Prodi nel 1996 e quindi ha avuto alterne vicende sulle aliquote da applicare a seconda che al governo ci fosse il Centro Destra (le diminuiva con l'obiettivo di cancellarla di nuovo) o la sinistra (le aumentava con l'obiettivo di espropriare integralmente ogni eredità).

Ma la proposta di Letta non è colpa di Letta è colpa del dna che appartiene anche a Letta, quello di un'accozzaglia fondata sull'invidia e che pertanto vuole togliere agli altri quello che hanno.

I cattocomunisti amano tanto i poveri che vogliono ridurci tutti in povertà, invece di portare tutti a stare bene.

Così il coprifuoco, lo stato di emergenza, i divieti di circolazione, ma anche le tasse (quella sul morto è solo l'ultima di una lunga serie), l'immigrazione, la resistenza a riconoscere la legittima difesa delle vittime contro i rapinatori.

Divieti, sanzioni, tasse.

Miseria, terrore, morte.

E' la sinistra, sono i cattocomunisti.

20 maggio 2021

Uso legittimo della forza

Se è legittimo che una nave ong, violi le acque territoriali italiane, speroni una motovedetta della Guardia di Finanza e ci scarichi orde di clandestini, allora deve essere altrettanto legittimo che gruppi di cittadini Italiani agiscano, sussidiariamente, in difesa della nostra Identità e Integrità territoriale con azioni uguali e contrarie, per mera par condicio.

Del resto la Spagna socialcomunista di Sanchez e Iglesias ci insegna che per difendere i confini dai clandestini, valgono anche i carri armati e i respingimenti e tutto con l'applauso dell'unione sovietica europea.

Non pretendo nulla di più anche per l'Italia, ma neppure uno iato di meno.

19 maggio 2021

Solo un rigido blocco navale ci può salvare dall'invasione dei clandestini

La Spagna, governata dai socialcomunisti di Sanchez e Iglesias, ha respinto, manu militari, mandando l'Esercito e i carri armati, la metà degli ottomila clandestini che il Marocco ha lasciato passare verso Ceuta e Melilla.

Malta, la piccolissima, insignificante Malta, continua a negare l'approdo alle navi ong che trasportano i clandestini e queste, pur battendo bandiera tedesca, spagnola o olandese, si dirigono sistematicamente verso le coste italiane, certe che i cattocomunisti italiani, con quell' inetto ministro degli interni confermato da Draghi, non negheranno lo sbarco, accollandosi oneri di oltre cinque miliardi l'anno.

E' ora di dire basta.

L'esempio spagnolo, più ancora di quello maltese, che non ha provocato la benchè minima reazione dei cattocomunisti che solitamente squittiscono per dare accoglienza e aprire i porti ai clandestini, ci indica la via da seguire.

Altro che accordi di distribuzione in Europa, i clandestini vanno fermati in Africa.

E se fu possibile a Nelson, bloccare le coste africane costringendo Napoleone ad una umiliante fuga su un barchino da pesca, un blocco navale coordinato tra le marine spagnola, greca ed italiana potrebbe por fine a qualsivoglia ingresso illegale in Europa.

Basta volerlo e spingere quel bottone.

18 maggio 2021

Che fatica uscire dalla tirannia sanitaria !


Quello che stiamo vivendo dal 31 gennaio 2020, quando Conte, zitto zitto, chiese ed ottenne la proclamazione dello stato di emergenza, è la prova provata che è facilissimo infilarsi in una dittatura, mentre è faticosissimo uscirne.

Dopo lo stato di emergenza (provvedimento che assunto a livello nazionale, è da tempo di guerra) venne il coprifuoco (istituto per eccellenza riferibile ai colpi di stato) e con essi anche il divieto di circolazione tra regioni e persino comuni (di chiaro stampo sovietico).

I cattocomunisti, nel cui dna restano, senza possibilità di cure e vaccini, i virus stalinisti e dell'inquisizione, sono quindi andati a nozze.

La loro esistenza da burocrati senza arte nè parte è infatti assicurata solo dal tallone repressivo contro il Popolo e cosa meglio di stato di emergenza, coprifuoco e divieto di circolazione ?

Non paghi stanno cercando di ampliare le leggi bavaglio, aggiungendo alla Mancino pure una Zan, così tanto per impedire meglio di quanto già non facciano, anche la libera espressione e circolazione delle Idee.

Noi, a Destra, subiamo e, contrariamente alla vulgata cattocomunista, non reagiamo neppure con un buffetto.

In compenso siamo lirici nello scrivere fulminanti articoli e commenti a quello che NON fanno i nostri leaders.

Ma se pensiamo a quello che dicevano i cosiddetti esperti sanitari, i ministri cattocomunisti di Conte e Draghi, Letta, Speranza, Di Maio, anche quella miserrima e insufficiente misura di prorogare l'inizio del coprifuoco è un passo avanti di cui dobbiamo ringraziare solo ed esclusivamente la Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia.

Ognuno nel suo ambito e con le caratteristiche che appartengono ai singoli partiti, ma senza di loro, saremmo ancora chiusi e oppressi dal tallone cattocomunista.

Le 23 e le piccole riaperture, con il programma prossimo di scadenze annunciate e che verificheremo che siano rispettate, sono sufficienti ?

Assolutamente no.

La Libertà non è trattabile, non se ne può avere un po', fino alle 23 o alle 24 e poi nulla.

Come non è accettabile che si richiedano certificati (di vaccinazione, di tamponi e di guarigione) per potersi spostare nell'ambito del territorio nazionale.

Via il coprifuoco, via lo stato di emergenza, via ogni limite alla circolazione ed ai ritrovi tra cittadini.

Solo allora avremo riconquistato la piena Libertà e fino ad allora non potremo essere nè contenti, nè appagati.

E una volta riconquistata la Libertà, la parola d'ordine dovrà essere: MAI PIU', PER NESSUNA RAGIONE.

17 maggio 2021

Il diritto della maggioranza

E' un gran parlare della tutela delle minoranze, di ogni più marginale concezione di minoranza.

Negri, omosessuali, musulmani e indù, clandestini e regolari, insomma tutti hanno qualcosa da pretendere sotto l'ombrello dei diritti delle minoranze.

Però, attenzione, solo le minoranze che sono funzionali al disegno della Spectre mondiale che vuole introdurre il nuovo ordine mondiale in base alle teorie di Kalergi.

Infatti alla minoranza nazionalista non viene dato spazio informativo essendo tutti sudditi dell'unione sovietica europea, quella fascista addirittura viene perseguitata da leggi che concettualmente appartengono ad un passato ancor più lontano di quello scandito dagli anni.

La razza bianca non può organizzarsi come quella negra perchè verrebbe additata come organizzazione razzista (i Suprematisti additati come una setta di terribili diavoli contro cui usare aglio ed ogni strumento per tenerli lontani da noi).

Quelli che hanno normali passioni verso il sesso opposto sono a rischio di dover dimostrare il loro rispetto per le minoranze, mettendo a disposizione il proprio fondo schiena.

I clandestini non sono più immigrati, nè migranti, ma vorrebbero essere nostri concittadini, magari usufruendo del reddito di cittadinanza a spese nostre (le risorse che si trasformano in tasse).

Se viene approvata una legge sulla legittima difesa che consente di difendersi dai rapinatori, si trova subito il magistrato che la interpreta in senso punitivo verso la vittima.

Le minoranze vanno rispettate, tanto che spesso, nei progetti di riforma elettorale, si parla di "diritto di tribuna".

Basterebbe abolire tutte le leggi che censurano una opinione e non pretendere di approvarne altre.

Ma è la maggioranza che ha il diritto di tenere il timone e indirizzare la navigazione di uno stato, di una Società, di una Civiltà.

La maggioranza del Popolo, non una maggioranza parlamentare che non corrisponde più al sentimento del Popolo Italiano.

16 maggio 2021

Al voto amministrativo

Non diciamolo troppo forte, ma pare che in autunno si voti.

Poco, solo per qualche sindaco e un paio di presidenti di regione (non sia mai che il Popolo torni a presidiare le urne rompendo il giochino instaurato con la tirannia sanitaria), ma si voterà.

E sono in corso le grandi manovre per i candidati.

Come sempre, chiunque sarà il candidato della sinistra (unita o sparpagliata, con o senza i grillini) per me sarà "il nemico", quindi non mi interessa chi potrà essere, neppure a Bologna.

Mi interessano invece le scelte che faranno nel Centro Destra, area alla quale ritengo di appartenere (comprendendovi anche tutta la Destra Radicale a cominciare da CasaPound e Forza Nuova).

Contrariamente a molti, sono contento che Albertini e Bertolaso abbiano rinunciato alla candidatura a Milano e Roma.

Albertini sarebbe stato una minestra riscaldata, con qualche trascorso, se ricordo bene, o, almeno, qualche ambiguità, dalle parti del partitino di Alfano, mentre Bertolaso non mi ha mai convinto, sempre candidato e mai sottopostosi ad una vera votazione.

Su Milano leggo di Maurizio Lupi: pessima candidatura, un altro che ha avuto trascorsi con il partitino di Alfano.

Come possiamo fidarci e affidare il nostro voto a simili camaleonti ?

Su Roma invece leggo di una possibile candidatura di Maurizio Gasparri, che mi troverebbe pienamente concorde, anche se non capisco il perchè Gasparri, con la sua Storia politica, sia rimasto in Forza Italia invece di riunirsi alla comunità della Destra che si sta raccogliendo intorno a Giorgia Meloni o, al più, andare con la Lega che, sotto Salvini, esprime al meglio per questi tempi, tante di quelle che furono le battaglie del vecchio MSI.

In sostanza, io, un candidato del Centro Destra, lo vorrei senza macchie nel passato politico (ed essere stato con Alfano è una grossa macchia, così come lo è stare a sfogliare la margherita se stare con la sinistra o il Centro Destra e magari spendersi per un candidato alle "primarie" cattocomuniste), che possa vantare una militanza costante ed un impegno anche nelle attività più umili (volantinaggio, affissione manifesti etc.)  e che non si copra con la foglia di fico del "civismo" per rifiutarsi di prendere posizioni, anche scomode.

Chiedo troppo ?

15 maggio 2021

Censura immaginata e censure reali



Alcuni giorni fa il cantante Fedez aveva tracimato ululando alla censura tentata contro di lui dalla rai (rai 3, per giunta !).

Il cantante aveva poi potuto non solo gorgheggiare con la sua canzonetta, ma anche esporre, a spese di tutti noi, le sue personalissime idee.

Poco dopo abbiamo saputo di una operazione di psicopolizia contro un professore universitario, una giornalista ed altre nove persone che si sarebbero rese responsabili di "vilipendio del capo dello stato".

Ma nessuno ha saputo citare esattamente dove, come e quando.

"Casualmente" quelle persone sono tutte ostili al regime di tirannia sanitaria che ci è stato imposto con la scusa del virus cinese ed appartengono a quell'area vasta che si può collocare nel Centro Destra.

E' di due giorni fa la richiesta delle "istituzioni" assai sgangherate dell'unione sovietica europea, che non sono state capaci di dare una impronta efficiente alla loro campagna di vaccinazione (venendo surclassate dal Regno Unito di Boris Johnson felicemente fuori dall'unione), per tre miserrimi minuti di critica tramite una trasmissione televisiva (vedi riquadro) che, mosca rara, ha osato rendere pubblico che "il re è nudo".

Non basta.

E' di ieri la notizia che un professore universitario di Milano è stato sospeso per un mese, senza stipendio, per aver osato esprimere critiche alle relazioni personali e professionali della vicepresidente di Biden: orrore !

Siamo di fronte ad una censura immaginaria, ed a tre casi, ravvicinatissimi, di concreto intervento repressivo contro la libertà di opinione.

A senso unico: da sinistra contro la destra.

Capiamoci: se non ci sapremo organizzare (e questo spetta ai leaders nazionali) non esisterà più una sola voce libera in Italia e le idee potranno circolare, come nell'Unione Sovietica, solo attraverso scritti segreti.

Perchè, con tutta la repressione che potranno fare dalla legge Mancino al ddl Zan, non riusciranno mai a cancellare una Idea, renderanno solo più difficile farla circolare, ma renderanno anche più forte la consapevolezza e la volontà di difendersi, chi quell'idea sostiene.

14 maggio 2021

Con Israele

Avevo scritto che l'unico motivo di contrasto che ho sempre avuto con la Destra Radicale, è la politica economica e sociale.

Devo integrare con l'aggiunta della politica estera, soprattutto per i rapporti con Regno Unito e Stati Uniti e, massimamente, nell'approccio alle ragioni di Israele.

Nella Destra Radicale persiste, infatti, un antico retaggio che risale all'invasione e successiva occupazione dell'Italia da parte delle truppe angloamericane nel 1943-1945 e alle ancora più antiche leggende derivanti dalla Spada dell'Islam attribuita al Duce.

Purtroppo quando si fanno scelte sbagliate nelle alleanze, le guerre si perdono e ci si deve adattare ad essere occupati e condizionati nelle scelte successive.

Ma la Storia non si ferma al 1945 (anche se i cattocomunisti non ci sono ancora arrivati a capirlo) ma prosegue e chi era nemico cento anni fa, oggi è amico e alleato.

Analogamente per l'approccio verso il problema medio orientale.

Milioni di ebrei sono tornati nella loro terra, Israele, costruendo e difendendo il loro diritto ad abitarla ed a viverci in pace e, come hanno ben insegnato i Romani: si vis pacem, para bellum.

Così Israele, grazie anche all'alleanza con gli Stati Uniti, si è preparata per difendersi e, aggredita, ha saputo vincere tutte le guerre che si sono combattute.

Parlo di Israele, degli Israeliani, non degli ebrei che vivono, nella massima sicurezza e tranquillità, in Occidente.

Evidenzio come, durante la tanto contestata presidenza Trump, si siano sottoscritti accordi di pace e le armi abbiano taciuto nel medio oriente e in tutto il mondo.

Sono bastati quattro mesi di dirigismo democratico a Washington, per riprendere a svuotare gli arsenale.

Ma era Trump il pericolo per la pace nel mondo ...

Contesto anche la narrazione che ci viene propinata dai telegiornali dove, con uno strabismo ipocrita, si pone l'accento sulle vittime civili palestinesi delle ritorsioni (legittime) israeliane, nonostante gli Israeliani bombardino obiettivi militari e le vittime civile ci sono unicamente perchè i palestinesi si riparano dietro lo scudo umano dei civili, mentre si tacce sul fatto che i missili che sparano i palestinesi non sono indirizzati su obiettivi militari ma su obiettivi civili, incuranti delle potenziali vittime, anzi ricercando specificatamente la strage di civili.

Tra due popoli in guerra da decenni, uno (quello israeliano) che vuole a buon diritto vivere in pace sulla sua terra avita, l'altro (il palestinese) che vuole invece sopraffare e disperdere il primo per occuparne la terra, non ho dubbi, sto con Israele.

Anche perchè, davanti all'invasione dei clandestini che vogliono occupare la nostra terra e che appartengono per lo più alla stessa religione dei palestinesi, vedo in Israele quello che potremmo essere noi fra qualche anno.

13 maggio 2021

Draghi fa il piacione in parlamento

Ho ascoltato le risposte monocordi di Draghi al cosiddetto question time.

Il suo tono, ripeto ancora una volta, è lo stesso che usava Andreotti, ma mancano le arguzie e le ironie che quel Grande della prima repubblica sapeva distribuire, rendendo leggeri e gradevoli anche i discorsi in cui non diceva nulla.

E Draghi non ha detto nulla.

Ha dato un colpo al cerchio ed uno alla botte, senza impegnarsi su nulla, con frasi ambigue come quelle sui clandestini che possono essere interpretate in ogni modo, infarcendo i suoi interventi con degli auspici tanto banali quanto ormai abusati.

Se al suo posto ci fosse stato Moro o Renzi o Conte non sarebbe cambiato nulla.

Uno così non mi interessa come premier e neppure come presidente della repubblica.

Non risolverà mai i problemi endemici dell'Italia, cercherà sempre il sostegno dei poteri forti e non è interessato al Popolo, davanti al quale non si presenterà mai per essere votato.

Ancora una volta mi ricorda l'Andreotti peggiore, quello del "meglio tirare a campare che tirare le cuoia" ma, come si diceva, non è stato neppure in grado di inventarsi una frase altrettanto ironica.

Non condivido il suo attendismo sulle riaperture.

Non condivido la sua adesione alla soppressione della Libertà con il coprifuoco, lo stato di emergenza, i permessi per circolare, le persecuzioni giudiziarie verso chi critica con la scusa del "vilipendio".

Non condivido la sua ambiguità sui clandestini che vanno respinti, bloccati nei porti di partenza e individuati ed espulsi materialmente (non con un semplice foglio di carta che non ottiene alcun effetto) quelli già presenti sulla nostra terra.

Il Draghi che si mostra ogni giorno di più è un Draghi il cui governo merita la più totale ed intransigente opposizione.

All'interno della sua composita maggioranza e all'esterno.

Marciando divisi per colpire uniti.

12 maggio 2021

Marco Gervasoni e Francesca Totolo, ovvero la Libertà di Opinione non ammette censure

Ieri i Carabinieri hanno perquisito, in varie città italiane, le abitazioni di undici persone, due delle quali, le uniche di cui ho letto i nomi, sono Marco Gervasoni, professore universitario, già estromesso dalla Luiss per le sue opinioni liberamente espresse e Francesca Totolo, giornalista e molto attiva sui social.

La motivazione resa nota è un presunto vilipendio al presidente della repubblica, punito ai sensi di una norma del codice penale, mai modificata nonostante sia farina del sacco del Fascismo.

Poi si legge che i perquisiti sarebbero anche vicini agli "ambienti sovranisti" e in contatto con "gruppi suprematisti" tramite la piattaforma social russa VKontakt (VK), come se questo fosse un reato (e non lo è, almeno non ho trovato la norma che punisce simili contatti).

Ritengo perfetto l'articolo di oggi su La Verità di Francesco Borgonovo che è completo in ogni sua parte, informativa e di commento, quindi non sto a farne il riassunto, mi limiterò ad alcuni commenti personali perchè i due perquisiti di cui si conosce il nome li frequento su Twitter.

Marco Gervasoni, in realtà, ho smesso di seguirlo (ma adesso riprenderò a farlo) perchè l'ho ritenuto troppo aggressivo e distruttivo verso la Lega e Salvini dopo la scelta di entrare al governo con i cattocomunisti.

Ho letto comunque qualcosa di lui quando viene ripreso da altri che seguo.

Francesca Totolo, invece, non solo la seguo con piacere su Twitter, condividendo quasi integralmente i suoi commenti, ma ho acquistato e letto anche i suoi due saggi di inchiesta (Inferno spa e Coronavirus, sui clandestini il primo, sulla diffusione del virus cinese il secondo) apprezzandone la documentazione e la scrittura.

Da entrambi non ho mai letto espressioni offensive o volgari verso Mattarella.

Condivido molte posizioni espresse, quasi tutte, tranne, come sempre quando mi confronto con la Destra Radicale, l'aspetto di politica economica e sociale, essendo io un liberista (a favore di ogni privatizzazione possibile e dell'allontanamento dello stato dalle nostre vite) mentre è marcata nella Destra Radicale l'impronta sociale e statalista.

Ma non ricordo alcuno scritto di entrambi che possa giustificare l'attivazione della norma sul vilipendio al capo dello stato.

Critiche sì, tante e condivisibili, offese no.

Dagli articoli di stampa, mi sembra di capire che a configurare il reato sarebbero non gli scritti diretti di Gervasoni e della Totolo, ma i commenti in calce al loro pensiero.

Ma la responsabilità è personale, non si può imputare ad un terzo una opinione altrui, anche se in calce alla sua.

E se anche fosse, quante offese sono circolate contro Salvini e Trump, Johnson e Berlusconi, la Meloni e qualunque esponente del Centro Destra si metta in evidenza, senza alcuna reazione inquisitrice ?

Penso invece che a scatenare la repressione sia la vicinanza ad ambienti "sovranisti" e "suprematisti".

Ma anche quello non è un reato, che male c'è ?

La Libertà di opinione non esiste a corrente alternata, ma deve essere a trecentosessanta gradi.

E' poi ridicolo che chi non perde occasione per farsi prendere dal ballo di San Vito ogniqualvolta si parla di Fascismo, usi pervicacemente una norma penale fascista per far tacere chi non la pensa come lui.

E sono gli stessi che chiedono la libertà di Zaki l'egiziano in carcere in Egitto, quella di Navalny in Russia e delle candidate sconfitte alle presidenziali in Bielorussia, ma non riconoscono a degli Italiani il diritto di esprimere critiche, molto più pacate di quelle dei citati, nei confronti delle istituzioni italiane.

Io non sono iscritto a Facebook, ma a VK, spazio libero, senza censure.

Mi sembra di aver letto, tra le righe, che Gervasoni e la Totolo, invece, siano stati silenziati su Twitter, infatti non vedo alcun loro commento sulla vicenda che li riguarda.

Spero siano su VK, per andarli a cercare e seguire senza censure, perchè la Libertà di Opinione non ammette censura.



11 maggio 2021

I clandestini vanno respinti,non sparsi come il prezzemolo ad occupare tutta l'Europa


Nonostante il disperato tentativo dei cattocomunisti di mantenere l'attenzione esclusiva sul virus cinese, noi Italiani,  che ci stiamo risvegliando dal lungo letargo del terrore sanitario, cominciamo a tornare a guardarci intorno.

E vogliamo riavere la nostra Libertà, per ora chiedendo cortesemente e pacificamente che sia abolito il coprifuoco, che si cancelli lo stato di emergenza e che sia possibile circolare senza limiti all'interno del nostro territorio.

E vediamo anche che, nonostante le tante chiacchiere, come dimostra il grafico di copertina, solo durante la gestione di Salvini è stato contrastato in modo efficace l'arrivo dei clandestini.

Tanto vero che Salvini è sotto processo per aver difeso i confini della Patria.

Si ricomincia così con la liturgia dei mandati, a Draghi e alla Lamorgese, per il "ricollocamento" dei clandestini in Europa, nonostante il palese fallimento di tutti i precedenti tentativi (ultimo quello tanto strombazzato del cosiddetto "accordo di Malta"), ma, soprattutto, ignorando che il problema non cambia se le migliaia di clandestini invece di fermarsi in Sicilia e in Italia, vengono sparpagliati come il prezzemolo su tutta l'Europa.

Anzi, il problema si aggrava, perchè più ne (ri)collochiamo, più ne arriveranno perchè saranno incentivati a partire e nessuno può negare che l'Europa, tutta, non può ulteriormente snaturarsi nella sua Etnia, nella sua Identità e nella sua Cultura, oltre a non esserci materialmente posto fisico.

Quindi ha ragione Feltri nel richiedere il ritorno di Salvini agli Interni e la Meloni nel richiedere il blocco navale, che respinga i tentativi dei clandestini di entrare nelle nostre acque territoriali, attribuendo alla Marina regole di ingaggio che contemplino anche l'uso della forza militare se l'ordine di tornare indietro non viene eseguito pacificamente.

Gli esempi sono quelli dell'Australia che rispedisce i clandestini ai porti di partenza e affonda le loro imbarcazioni perchè non vengano riutilizzate, ma anche quello del Regno Unito nel dopo Brexit che impedisce l'ingresso illegale, trattenendo e quindi rimandando a casa anche i cittadini degli stati ancora appartenenti all'unione sovietica europea.

Dei problemi che spingono i clandestini a partire deve farsene carico l'onu e le varie organizzazioni internazionali, sennò cosa paghiamo a fare migliaia di burocrati ?

Devono occuparsene in loco, con le loro risorse, il loro impegno, le loro idee, senza scaricare il problema sull'Italia e sugli stati europei.

Devono aiutare quelle popolazioni perchè è compito dell'onu e le popolazioni stesse, che con il respingimento capiranno che non c'è posto in Europa, saranno costrette a combattere non per la soluzione aleatoria e provvisoria della fuga, ma per costruire, in casa loro, nella loro patria, stabilmente, quello che noi europei abbiamo costruito in centinaia di anni a casa nostra, nelle nostre patrie.

10 maggio 2021

I professoroni della politica

Al tempo della Dc c'erano i "professorini", Moro, Fanfani, così chiamati perchè provenivano dell'insegnamento (e se non ricordo male entrambi avevano avuto un passaggio in una materia non più presente nei piani di studio dopo il 1945: Mistica Fascista).

Oggi abbiamo tantissimi professoroni che ogni giorno pontificano dai quotidiani, dalla radio, dalla televisione, dai "social media", dicendo, con una sicumera degna del miglior Napoleone, cosa devono fare e in cosa sbagliano i vari leaders politici, ma anche fornendo dettami di vita, di economia, di sanità.

Sono per lo più giornalisti con in tasca, se l'hanno, una laurea in scienze politiche.

Sono anche presunti "esperti" della materia all'ordine del giorno (sanitaria od economica) ma quando, fortunatamente molto raramente, vengono messi alla prova, falliscono miseramente (vedi Monti) pur mantenendo la faccia di tolla di tornare a pontificare come prima.

Il bello è che i professoroni non sono d'accordo tra loro e così danno luogo a trasmissioni urlate, priva di un qualsivoglia valore culturale e politico, che hanno come uniche finalità il pagamento del gettone di presenza ai partecipanti (perchè immagino che si facciano pagare per ricevere valanghe di insulti e sberleffi dai sostenitori dell'altra parte) e l'alimentare l'odio fra le parti.

Pensate come sarebbe molto più efficace una politica che non debba, quotidianamente, rintuzzare le geniali idee di qualche professorone e si presenti in televisione, alla radio, sui giornali solo quando deve annunciare una legge, una riforma o in occasione delle elezioni, per un confronto tra due esponenti, uno per schieramento, senza tante urla e senza tante chiacchiere.

09 maggio 2021

Demagogia vaccinale

Biden ha proposto di sospendere i diritti sui brevetti.

Un provvedimento totalmente illiberale e comunista.

La proprietà intellettuale deve essere tutelata come la proprietà di cose immobili e mobili. 

I cattocomunisti berciano affermando che il vaccino è "un bene comune".

Ignoranti.

Il vaccino è scoperto da uno o più ricercatori e la formula è di loro esclusiva proprietà e viene venduta o vengono venduti i prodotti di quella formula.

Come la Coca Cola: nessuno ne conosce la formula esatta e ne viene tutelata la proprietà.

E' giusto che chi si occupa tempo e denaro per una ricerca, quando quella ricerca giunge al suo esito positivo, possa goderne i frutti.

Questo non significa che non si debbano aiutare quegli stati arretrati che non possono disporre di risorse nè per la ricerca e la produzione, in questo caso dei vaccini, nè per il loro acquisto sul mercato.

Con tanta demagogia, pari a quella di Biden, Draghi ha "intimato" agli Stati Uniti ed al Regno Unito di sbloccare l'esportazione dei vaccini che producono.

Giustamente, però, Stati Uniti e Regno Unito PRIMA pensano ai propri cittadini, POI ai vicini.

Solo in Italia si bercia per rinunciare al primato degli Italiani, per fare e dare spazio ad ogni razza di qualsiasi provenienza.

Ancora una volta, ormai ne ho perso il conto, Draghi ha mancato un'occasione per parlare di meno.

08 maggio 2021

Insetti e vino annacquato.Il cibo dell'unione sovietica europea

I Vicentini sono detti "mangia gatti", perchè nel passato, per nutrirsi mangiavano i gatti, non avendo niente altro disponibile.

Adesso i gatti a Vicenza sono salvi e vivono assieme agli Umani, serviti e riveriti perchè, come dice il proverbio, "il cane ha un padrone, il gatto molti servitori".

La cucina italiana è rinomata nel mondo e tanti vengono in Italia non solo per la Storia, la Cultura, le bellezze artistiche e paesaggistiche, ma anche per rifarsi il palato.

E, naturalmente, un buon pasto non può prescindere da un buon vinello, rosso o bianco a seconda delle circostanze, del periodo e dell'alimento.

L'unione sovietica europea, quella che ha fatto delle misure di cetrioli e banane il fulcro della propria legislazione, vorrebbe adesso interferire (e rovinare) la qualità del cibo e delle bevande sulle nostre tavole.

Vengono così approvati "piatti etnici", come scarafaggi e formiche, nel nome dell'inclusione e dell'accoglienza (io li farei mangiare, sette giorni su sette, 12 mesi all'anno, a Bergoglio e alla Boldrini !)  e, nel contempo, vorrebbero imporre di annacquare il nostro vino con l'acqua.

Capisco che, dopo il sorpasso delle produzioni ed esportazioni italiane su quelle francesi, questi, sciovinisti seguaci di Asterix (un fumetto) e dimentichi di Vercingetorige (verità storica, re gallo portato in catene a Roma), cerchino di rovinare il gusto, facendo in modo che il loro vino decadente non sia surclassato da nostro di qualità.

E in tale offesa per il palato trovano facili alleati nei barbari di sempre che non sanno cosa sia un buon vino, nè un buon piatto di pasta o un arrosto non di formiche o scarafaggi, ma di maiale o di vitello.

Così, la commistione tra politicamente corretto, barbarie culinaria, ignoranza storica, arriva a legittimare il piatto di insetti e a richiedere di annacquare il vino.

Ma cosa restiamo a fare ancora dentro l'unione sovietica europea che è solo una tassa e un danno per l'Italia e gli Italiani ?

07 maggio 2021

L'Impero colpisce ancora

Nel 1982, quando, dopo l'invasione argentina, il Regno Unito a guida Thatcher si riprese con la forza il dominio sulle isole Falkland (come voluto dalla stessa popolazione), i giornali, richiamando il secondo episodio di Guerre Stellari da cpoco uscito sul grande schermo, titolarono: l'Impero colpisce ancora.

L'Impero Britannico, si intende.

A pochi mesi dalla formale uscita del Regno Unito a guida Boris Johnson dall'unione sovietica europea, smentendo le Cassandre europeiste e la stampa serva, i Britannici sono più avanti di tutti nella ripresa dopo il virus cinese, hanno una rinnovata presenza internazionale e si riprendono anche la sovranità sulle loro acque.

Ne sanno qualcosa i francesi che hanno cercato di forzare la mano intorno all'isola di Jersey, vedendo arrivare due navi da guerra di Sua Maestà Britannica a tutela dell'integrità territoriale del Regno Unito.

Quanta differenza con l'Italia di Renzi e Gentiloni pronti a cedere alla Francia ampie porzioni delle nostre acque territoriali nei mari ligure, sardo e toscano senza neanche minacciare di lanciare un mortaretto !

E quanta differenza con l'Italia di Draghi che si lascia intimidire dalle motovedette libiche che sparano e feriscono il capitano di un nostro peschereccio !

La differenza, come diceva una vecchia pubblicità, si vede, si sente e si tocca.

Così noi arranchiamo anche nelle vaccinazioni, siamo succubi dell'unione sovietica europea, apriamo i nostri porti e le nostre terre all'invasione dei clandestini e abbiamo una maggioranza parlamentare che vorrebbe approvare una legge che imbavaglia le opinioni, dimentichi di cosa voglia dire avere Dignità, rispettare la Identità e la Sovranità Nazionale.

Abbiamo solo da imparare dal Regno Unito di Boris Johnson.


06 maggio 2021

La cancellazione della Cultura è soppressione della Civiltà

Una università americana (quella in cui avrebbe studiato - a questo punto direi: si fa per dire - la vice di Biden) ha deciso di sopprimere il dipartimento di cultura classica, con la motivazione che autori e personaggi sono tutti uomini e bianchi.

La colpa di Omero, di Cicerone, di Achille e di Enea, degli Orazi e dei Curiazi, di Augusto e di Adriano è essere uomini e bianchi.

Quindi vanno cancellati dalla memoria storica e dalla conoscenza.

Come, dunque, saremmo giunti all'attuale livello di Civiltà ?

Non si sa.

L'ignoranza, che si doveva combattere per rendere gli Uomini liberi, ora torna prepotentemente in una moltitudine con il cervello triturato dalle droghe e dalle canzonette che hanno sostituito lo studio dei Classici, portatori di Valori, e dei Grandi del passato.

La decisione di quella università, segue un anno passato ad abbattere statue, come dei talebani qualunque ed a chiedere la revisione della Storia, per adattarla alle esigenze dei negri e, più in generale, di quella categoria del nichilismo che sono "le minoranze".

In Olanda hanno cancellato la parte della Divina Commedia di Dante in cui si descrive Maometto all'Inferno, in Italia vorrebbero imporre una legge che impone il bavaglio alle opinioni e alle idee.

Tutto arrivato al seguito del virus cinese: a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, diceva un Grande Politico del nostro recente passato, Giulio Andreotti.

Il risultato sarà che chi continuerà a studiare secondo lo schema tradizionale, sarà portatore di Cultura, di Conoscenza e di Civiltà, gli altri saranno solo una massa di ignoranti, pronti a seguire le loro pulsioni, anche le più depravate, senza sapere dove andare, consumando risorse e finendo con il diventare i nuovi schiavi, quelli cui saranno affidati compiti minori, quelli che non determineranno le scelte per il futuro, quelli che si faranno abbindolare da un cellulare, da una canzonetta, da uno sculettamento.

Significherà una regressione culturale e civile di cui si vedono le avanguardie con la trasformazione di attori e cantanti, nani e ballerine, in profeti sociali e attivisti politici.

E anche per questo, a pensare male si fa peccato, ma ci si azzecca.

05 maggio 2021

Ei fu.Dopo 200 anni sappiamo che Napoleone fu un despota assassino

Non so perchè un Grande della nostra Letteratura, un autentico Padre della Patria, non solo letteraria, come Alessandro Manzoni ebbe l'ispirazione per un'ode su Napoleone.

Giustamente osservò che 

Lui folgorante in solio
Vide il mio genio e tacque;
Quando, con vece assidua,


Cadde, risorse e giacque,
Di mille voci al sonito
Mista la sua non ha:

Vergin di servo encomio
E di codardo oltraggio,

Sorge or commosso al subito
Sparir di tanto raggio:

E sicuramente è un onore ulteriore per il Manzoni non aver esaltato Napoleone nei momenti del trionfo e non averlo denigrato in quelli della sconfitta.

Ed ha avuto ragione nel prevedere 

E scioglie all’urna un cantico
Che forse non morrà
.

Infatti, dopo duecento anni, quando si dice Napoleone, la prima risposta che viene in mente è: ei fu.

La seconda è la domanda che il Manzoni propose

Fu vera gloria? Ai posteri
L’ardua sentenza
.

Dopo duecento anni, con buona pace dei francesi che, sciovinisti, onorano Napoleone come si esaltano per un personaggio inventato come Asterix (e adesso per una nazionale di calcio dove i francesi sono marginali e minoritari), possiamo dire che no, non fu vera gloria, fu solo violenza, miseria e morte.

Napoleone sullo stesso piano e precursore dei vari Stalin, Hitler, Mao, Tito, massacratori di popoli, anche del loro popolo.

Una intera generazione (intesa nei termini temporali classici di venticinque anni) perse la vita sui campi di battaglia per le smanie del piccolo corso.

Le sue guerre, furono solo finalizzate a depredare le altrui ricchezze (quante opere d'arte italiane sono finite in Francia e mai più restituite ?) ed a rendere schiavi i popoli sconfitti.

L'Europa non fu più come prima dopo le sue razzie, dicono gli apologeti, ma anche dopo la guerra di Hitler l'Europa non fu più come prima.

Napoleone fu colui che pose fine, con una guerra vergognosa, alla Serenissima Repubblica di Venezia, vendendola poi agli austriaci che, dopo la caduta del tiranno, si rifiutarono di ripristinarla come fecero con tanti altri ducati e principati.

La fine della Serenissima ci insegna anche che davanti ad un despota sanguinario, non valgono i meriti pregressi (Venezia salvò l'Europa dall'invasione musulmana presidiando il mar Mediterraneo) nè le politiche di pace.

Come invece ci insegnò Roma: si vis pacem, para bellum.

Da "postero", quindi, rispondo al Manzoni e no, non fu vera gloria, ma solo ambizione, violenza, morte, oscurità.