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14 settembre 2021

Effetto Draghi: +68% nelle bollette per l'energia elettrica

I dati sono usciti ieri e sono talmente pesanti che persino i giornali radio di questa mattina sono stati costretti a darne, almeno, notizia.

La nostra bolletta della luce (energia elettrica) è aumentata del 68% rispetto al primo trimestre 2021.

Si compone con un aumento del 20% nel secondo trimestre ed uno del 40% adesso (il restante 8% è dato dal ricarico del 40% sul precedente aumento del 20%, da qui l'aumento del 68% sul primo trimestre).

Draghi, che mise il suo timbro di presidente della bce, componente della Troika, sul fallimento della Grecia, con la riduzione in povertà del Popolo Greco, comincia a proiettare il suo effetto anche sull'Italia.

E non facciamoci ingannare dai provvedimenti governativi che limitassero gli aumenti, perchè anche con l'intervento pubblico, quei soldi li pagheremmo sempre noi, con le tasse.

Intendiamoci, a me sta bene che le compagnie di servizi facciano pagare in base ai costi (ed ai consumi reali).

Mi starebbe benissimo che le compagnie elettriche ci dicessero che, tra oneri di manutenzione della linea, spese amministrative e del personale e costo effettivo dell'energia elettrica (che per colpa di chi votò contro il nucleare acquistiamo all'estero, soprattutto da Francia e Svizzera che ci esportano l'energia prodotta dalle centrali nucleari situate ai nostri confini, per cui, in caso di incidente, subiremmo ogni danno, senza mai aver avuto il benchè minimo beneficio dalla produzione di energia nostra !) si deve pagare tot.

Anzi, sarebbe molto più chiara una bolletta che indicasse il costo reale di ogni Kwh che utilizziamo, piuttosto che improbabili voci su trasporto del contatore e oneri di sistema.

Ovviamente il tutto sotto il controllo di un'Autorità che fosse realmente terza e garante, quindi non nominata dal governo, ma eletta dai cittadini.

Ma, a parte il fatto che tutti questi aumenti dovrebbero essere presenti nelle bollette di chi votò contro il nucleare, non mi sta bene, invece che il 60% (oggi un po' meno se il governo cercherà di contenere gli aumenti riducendo gli oneri di sistema) comprenda anche i contributi per le cosiddette energie alternative (perchè devo pagare io se uno vuole installare sul suo tetto un impianto solare o fotovoltaico ?) o sia utilizzato per spalmare su tutti gli utenti le bollette dei morosi in modo che la compagnia elettrica non subisca danni dal mancato pagamento di una bolletta, ma, come insegnò la Fiat degli Agnelli, si privatizzano gli utili e si socializzano le perdite (in questo caso le bollette non pagate).

Se uno è moroso, gli si toglie la luce e la compagnia elettrica se ne assume il rischio e l'onere del recupero del credito, non si caricano le bollette di chi già paga e tanto !

Il tutto mentre con il primo gennaio 2023 dovrebbe, salvo ulteriori rinvii, iniziare il sistema a mercato libero (sarebbe bellissimo se attuato come indicato, pessimo se le compagnie incassassero solo utili senza rischiare nulla) in relazione al quale tutte le compagnie (TUTTE !) propongono offerte che prendono in considerazione il solo costo dell'energia che rappresenta il 40% della bolletta.

Noi Italiani cominciamo a pagare la politica di Draghi, incamminandoci sulla stessa strada della Grecia, ormai asservita all'Unione del Male.


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