Anche ieri radio e telegiornali hanno ripetutamente mandato in onda brani di un suo intervento in qualche conferenza (inutile), in cui, nell'occasione, sono arrivate lodi sperticate al ruolo dell'onu.
Onu che non ha mai risolto una guerra, un problema, una crisi.
Anzi, con l'ipertrofia dei suoi organi, rappresenta il maggior freno a qualsiasi progresso in ogni campo dei rapporti internazionali.
Una volta, quando le comunicazioni erano più difficili, avere un organismo nel quale fossero rappresentati tutti gli stati del mondo, allora molto meno di quelli che sono oggi, poteva essere utile come camera di compensazione e reciproca conoscenza.
Oggi, quando basta prendere un aereo e recarsi di persona a parlare con la controparte, l'onu diventa solo uno stipendificio, utile a usare risorse degli stati per pagare gli stipendi a burocrati pieni di boria e autoreferenzialità ed un palcoscenico per la propaganda delle parti.
Altrettanto dicasi delle varie diramazioni dell'onu che mettono becco nei rapporti internazionali creando più problemi che opportunità di soluzioni.
Come la corte penale internazionale che sparando mandati ci arresto a destra ed a manca, contro presidenti legittimi, che con pieno diritto governano nazioni anche importanti, puntano a schierarsi con una parte in causa, quindi perdendo la propria legittimazione super partes, danneggiando anche le prospettive di incontri personali, colloqui, trattative dirette.
Se l'onu e le sue diramazioni fossero immediatamente soppresse, avremmo solo benefici, come il risparmio dei contributi a fondo perduto utili per mantenere in piedi quei carrozzoni, mentre i rapporti internazionali si svolgerebbero su piani bi o multilaterali tra gli stati coinvolti e interessati ad uno specifico problema, senza troppe dispersioni e con la possibilità di arrivare prima alla soluzione del problema.

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