04 settembre 2025

Rivoluzionari da operetta

L'ultima di una Schlein che evidentemente sta raschiando il fondo delle facezie da assemblea studentesca, è la pretesa di una protezione da parte del Governo Italiano, quindi della nostra Marina Militare, nei confronti delle barche in volontaria rotta di collisione verso il blocco navale Israeliano.

Da alcune parti leggo persino che quella protezione verrebbe richiesta di natura diplomatica per i quattro parlamentari che si sono imbarcati in cerca di facile notorietà (ma, evidentemente, vogliono fare i ribelli con tutte le guarentigie del caso).

La Meloni sembra che abbia dichiarato che darà assistenza ai connazionali e, implicitamente, nega ogni intervento della nostra Marina Militare.

E questo è un bene, ma se uno si mette, volontariamente e liberamente, nei guai, andando a sfruculiare un Governo straniero, in zona di guerra, perchè dobbiamo spendere dei crediti per salvarlo e riportarlo a casa, dove non mancherebbe di gonfiare il petto come un tacchino e di farsi passare per eroe ?

Eroe potrebbe semmai essere se accettasse il rischio di essere incarcerato e processato come terrorista, come ha minacciato un ministro israeliano, scontando quindi la sua pena fino all'ultimo giorno, senza chiedere o far chiedere ad un Governo che attacca ogni giorno, di tirarlo fuori dai guai.

A me ricordano, elevando all'ennesima potenza il ridicolo, quelli che, quando venne il nostro turno per svolgere il servizio di leva, a parole proclamavano di voler rispettare l'assolvimento del dovere costituzionale di "servire la Patria",ma nei fatti facevano muovere ai loro genitori mari e monti per ottenere, se non di essere lasciati a casa per "soprannumero" o per qualche allergia o improvviso e fino ad allora sconosciuto difetto fisico o di salute, almeno di svolgere il servizio nella caserma più vicina a casa.

Vorrei dire ai quattro parlamentari di non fare i Macron all'amatriciana, ma se vogliono andare alla guerra, si assumano tutti i rischi del caso, senza chiamare in causa protezioni di un governo che criticano in continuazione, ma che è ben accetto quando, con la propria autorevolezza, riesce ad ottenere la liberazione di qualcuno, come è accaduto con Cecilia Sala e non solo.



03 settembre 2025

Il livor mortis della sinistra

E' da stigmatizzare il comportamento inqualificabile dei cattocomunisti che esternano opinioni disfattiste sull'Italia, sulla politica del Governo, sulle sue iniziative e alleanze.

Il livore con il quale la Schlein e i suoi sette nani si lanciano contro ogni iniziativa di Governo, provando non solo a metterlo in difficoltà (come con la proposta assurda di scortare le navi che portano i rifornimenti ad Hamas usando come pretesto e foglia di fico la situazione dei "civili" a Gaza), ma anche a sostenere le azioni ostili dei governi stranieri come quello francese, appartiene alla tipica forma mentis che nel titolo ho chiamato il "livor mortis", perchè è il livore di chi ha perso completamente di vista l'Interesse Nazionale, violando il compito essenziale del suo ruolo di rappresentante del  Popolo, da svolgere nell'interesse del Popolo, quello Italiano, però, non di qualche variegata popolazione straniera !

Nessuna indicazione sul cosa fare dopo, una volta (eventualmente) vinte le elezioni (probabilmente pensano a qualche papocchio di palazzo per rimescolare le carte).

Sette partiti, forse più, ognuno con le sue proposte e che si ritrovano solo su omosessualità, eutanasia, immigrazione, droga, cessione della Sovranità, tasse, devastanti politiche ecoambientaliste.

Cioè tutto il campionario del peggio che può accadere ad una Nazione e di quel che può servire ai suoi nemici per minarne la solidità e le fondamenta civili.

Sono le stesse politiche che stanno affossando il Regno Unito e la Francia e che hanno affossato la Germania che ora annaspa per tirarsene fuori.

Leggo molti, della Destra Radicale, che su certi argomenti (Gaza, covid, Ucraina) criticano il Governo Meloni, con ancor più ferocia dei cattocomunisti.

Ma si rendono conto di quel che accadrebbe se con la loro astensione o la loro adesione a liste monotematiche di nicchia, favorissero la vittoria dei sette partiti cattocomunisti ?

O si sono già dimenticati di cosa è stato negli undici, lunghi anni da Monti a Draghi ?

02 settembre 2025

L'Invincibile Armata

Correva l'anno 1588 e il re di Spagna Filippo II, dopo due tentativi andati a vuoto (corsi e ricorsi ...) riuscì a far salpare una imponente flotta con l'intenzione di sconfiggere definitivamente l'Inghilterra protestante e che minacciava la supremazia spagnola sui mari e nei commerci con le Americhe.

Tutti sappiamo come andò a finire e come, quell'evento, segnò l'inizio del crollo della Spagna e la nascita di una superpotenza imperiale che tale rimase, per quattro secoli, fino alla seconda guerra mondiale.

Oggi la Storia si ripete in farsa e l'invincibile armata è composta da una sessantina di imbarcazioni, non si sa da chi finanziate, che, con la scusa di portare viveri e medicinali alla "popolazione di Gaza", in realtà, forse ad insaputa di molti che, spero in buona fede, si sono imbarcati, otterranno solo di dare respiro ai terroristi di Hamas.

Semprechè nel Governo Israeliano non ci sia qualcuno che abbia letto "Il campo dei santi", di Jean Raspail e ne abbia compreso la lezione: spesso una bontà troppo strombazzata, fa danni peggiori di una apparente cattiveria.

Nel romanzo, infatti, la morale è che gli invasori non sarebbero calati e sciamato sulla Francia, uccidendo e distruggendo tutto come cavallette, se i governanti non avessero avuto paura di ordinare di fermare, con qualsiasi mezzo, la flotta che li trasportava.

Vedremo cosa saprà fare il Governo Israeliano per respingere quella minaccia che porterebbe solo a prolungare le operazioni militari per l'eliminazione definitiva dei terroristi di Hamas.

Nel frattempo i cattocomunisti latrano chiedendo che la Marina Militare Italiana "protegga" gli invasori presunti umanitari.

E come si farebbe a "proteggere" senza usare la forza contro gli Israeliani ?

E' evidente quanto sia strumentale la posizione della Schlein e dei suoi sette nani che le reggono lo strascico in cambio di candidature e strapuntini.

Sanno benissimo che l'Italia non solo non può, ma neppure deve immischiarsi nelle questioni di uno stato e di un governo amico che, tra l'altro, da sempre è il baluardo dell'Occidente in una zona ad alto rischio di infiltrazione cinese.

Tanto più che Israele è l'unico stato non musulmano della zona e la sua esistenza è un formidabile filtro alla diffusione dell'Islam più radicale.

Infatti i cosiddetti "palestinesi", che altro non sono che arabi i cui ascendenti, nel 1948, rifiutarono la costituzione di uno stato arabo in parallelo a quella di Israele su territori messi a disposizioni dalla Gran Bretagna, non hanno un appoggio se non formale e di maniera da parte degli stati musulmani della zona.

Lo stesso Egitto ha più volte chiuso le frontiere nei confronti della striscia per evitare di accollarsi i profughi, ben ricordando, cosa che in Occidente ci si è già dimenticati, i disastri compiuti proprio da quegli arabi che, rifiutando la costituzione dello stato nel 1948, portarono i loro problemi, creandone anche a chi li ospitava, in Libano, in Giordania e nello stesso Egitto.

A differenza di quel che accadde fino agli Anni Settanta, questa volta non ci sono stati arabi intenzionati a fare una guerra contro Israele per i cosiddetti "palestinesi": perchè dovremmo farla noi ?

Ogni intervento prolungherebbe solo le sofferenze della popolazione civile e rinvierebbe una soluzione che, già da quel che esce, potrebbe trasformare radicalmente quella zona, da desolata striscia di povertà, fame e bisognosa di ogni assistenza, in una ricca riviera come sono riusciti a fare con le più note località egiziane del Mar Rosso.

01 settembre 2025

Nella Francia in crisi, dopo Macron sbarella anche Bayrou

Abbiamo tutti letto delle ridicole affermazioni del presidente del consiglio francese Bayrou che accusa l'Italia di "dumping fiscale", cioè di cercare di accalappiare facoltosi francesi promettendo tasse basse.

La Meloni e persino Tajani hanno risposto per le rime, rivendicando la capacità di aver sistemato i conti e promosso il modello Italia che per tali motivi è diventato attrattivo.

Del resto, se proprio vogliamo dirlo, ci sono ben altri stati che adottano politiche fiscali finalizzate a "catturare" i cittadini delle altre nazioni.

Senza approfondire la situazione nel Principato di Monaco, Andorra, Liechtenstein, il Lussemburgo, pronubo l'allora presidente della commissione dell'unione europea Juncker, attuò una politica di attrazione di persone e aziende estere, garantendo riservatezza e tasse minime.

Altrettanto ha fatto l'Irlanda con le grandi compagnie mediatiche, per non dire dell'Olanda in cui vengono spostate le sedi amministrative di numerose aziende, come ha fatto la ex Fiat che, dopo aver dissanguato il bilancio pubblico italiano socializzando le perdite e privatizzando i guadagni, quando ha visto che non c'era più trippa per gli avvoltoi ha spostato la sede legale a Londra e quella amministrativa in Olanda.

E che dire del Portogallo che da anni ha attirato, soprattutto nell'Algarve (peraltro regione bellissima), tanti pensionati anche Italiani che, con la "ricca" pensione pagata dall'Inps, a fronte delle ridicole tasse locali, potevano fare una vita da benestanti ?

E il Portogallo è la nazione che ha avuto a lungo a capo del governo il socialista Costa, attuale presidente del consiglio dell'unione europea.

I francesi, se proprio vogliono imputare ad altri la loro crisi, rivolgano le loro accuse a chi realmente adotta quelle politiche, non cerchino di stornare l'attenzione del loro popolo, giustamente inviperito contro Macron e il suo governo, con un nazionalismo d'accatto, malmostoso e non credibile.

Ma noi Italiani dobbiamo fare un passo in più e domandarci: che ci stiamo a fare in una unione europea, dove sono i nostri stessi, presunti, alleati a trasformarsi nei peggiori nemici ?

Se proprio dobbiamo sopportare i Macron ed i Bayrou, almeno facciamolo con le mani libere per sviluppare una politica Nazionale, Sovrana e Indipendente.

E, per la seconda volta in pochi giorni, bisogna registrare il silenzio di Mattarella, sempre pronto ad alzare il ditino ammonitore per ogni stormir di fronda, ma che tace ancora sulle aggressioni che stiamo subendo dal presidente e dal governo francese.