08 febbraio 2006

Conto l'intolleranza dei liberal/libertari.

Apprendo da Bernardo che, in risposta a certe "simpatiche iniziative censorie" in atto da parte di una sparuta ma chiassosa minoranza di radical/liberal/liberari che frequentano e leggono Tocqueville,è stato aperto un nuovo Blog che oggi posta così:

TOCQUEVILLE: LIBERI DI DISCRIMINARE NO, LIBERI DI PENSARE SI'
Confesso di essere profondamente sconcertato.
Su TocqueVille tira un'aria di caccia alle streghe e di normalizzazione culturale che non mi piace davvero.
In materia di omosessualità i post non conformi al politicamente corretto sono stati sistematicamente ignorati e l'ultima iniziativa di daw e di altri lo testimonia. Ora siamo arrivati al libro delle delazioni di Brainwash!
Purghe staliniane in salsa liberale? No, grazie. Io non accetto patentini di conformità da parte di nessuno: questa triviale cultura da "motorizzazione incivile" non mi appartiene.
Iniziative simili mettono in evidenza scarsa cultura liberale - quella autentica - e il fin troppo facile ricorso agli slogan e alle parole d’ordine di un incolto conformismo libertario, nemico della libera dialettica delle idee e portatore di una melensa e infertile burocrazia della cultura.
Io dichiaro pubblicamente di ritenere l’omosessualità una patologia e l’aborto un omicidio legalizzato: tutto ciò non mi ispira alcun comportamento discriminatorio o violento, ragion per cui non accetto lezioni o liste di proscrizione.
Che si spacci per difesa dei valori liberali una banale coperta di Linus non è solo grave ma anche piuttosto ridicolo.Questo blog raccoglierà e contesterà ogni abuso dei politicamente corretti che inquini il libero confronto delle idee tra liberi individui e, nel contempo, ogni maliziosa deriva all’interno della nostra Città verso la normalizzazione culturale: IL PRIMO DOVERE DI UN LIBERALE E' QUELLO DI RIGETTARE OGNI IDEA CHE NON SIA IL FRUTTO DI UNA SUA LIBERA SCELTA.

BERNARDO


http://politicamentescorretti.splinder.com

13 commenti:

  1. Ahi, ahi mons...
    Qualcuno si è incazzato davvero.
    Un po' irresponsabilmente forse, perchè i panni sporchi si lavano in famiglia.
    Ingenua, se pur legittima, la mossa di Brainwash.
    Miserevole la risposta tua e di Bernardo. Non credo che voi abbiate capito di cosa si tratti Tocque-Ville, ma questa è solo un'opinione personale.
    Deciderà il sindaco poi.

    Ora sì che si è sollevato il polverone.

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  2. E' miserevole ciò che non piace (cioè quel che fanno gli altri) mentre si è sempre pronti a giustificare ciò che piace ("sono solo compagni che sbagliano" ...).
    E poi leggi sempre troppo frettolosamente e neppure le firme ... :-D

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  3. Pardon....
    Ora che ho letto la firma cambia molto....

    Unica cosa: lo sparuto drappello liberale in realtà è la maggioranza.
    A condividere posizioni omofobe siete veramente in pochi.

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  4. Comunque andrò a rompere le scatole anche a Brainwash, tranquillo...
    Non è giustificato, anche se la sua battaglia per la legalità in TV è condivisibile.

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  5. Condivido parola per parola il post di Bernardo.
    E ammesso (ma non concesso) che l'omofobia (almeno nel senso che date voi radicali a tale termine) sia un male, resterebbe sempre un "male" marginale e secondario rispetto a (elenco esemplificativo, ma non esaustivo):
    - votare comunista
    - votare per Prodi
    - giustificare le Foibe
    - voler concedere amnistia, indulto e grazia ai criminali condannati con sentenza passata in giudicato,
    - auspicare l'approvazione di leggi che lacerino il tessuto morale e l'ordine naturale della famiglia e della società ... e tanto altro ancora ... :-D

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  6. "il tessuto morale e l'ordine naturale della famiglia e della società ... e"

    Devo dire che l'ultimo è l'unico punto che mi preoccupa, perchè temo l'assolutismo etico.

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  7. Auspicare un'Italia di lusso e non di Luxuria e di forte tempra morale senza grilli (e soprattutto senza Grillini) non è "assolutismo etico".
    E' semplice buon senso.

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  8. Senza dubbio.
    Luxuria deve fare il suo mestiere: la drag queen.

    Certo questo non significa escludere i PACS.
    Significa semplicemente NON SEGUIRE la linea Zapatero, Grillini, Luxuria.
    Ma quella di Aznar, Le Pen e Taradash.

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  9. Significa proprio escludere una legislazione totalmente superflua e inutile. Anzi, peggio, una legislazione di privilegio per alcuni cittadini, che discrimina tutti gli altri che devono basarsi sulle leggi esistenti. Invece la nostra legislazione ha già tutto ciò che è necessario per venire incontro alle esigenze dei suoi cittadini, quelle legittime, s'intende.
    Semmai il problema è inverso: eliminare leggi superflue per ridurre l'intromissione dello stato nei rapporti tra i privati.

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  10. Di più: emanare leggi speciali di favore per una parte dei cittadini, vuol dire creare i presupposti dell'anarchia sociale (prima ancora chemorale) con la dissoluzione di qualsivoglia nozione di Stato.

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  11. VEramente non privilegia nessuno, perchè i PACS non zapateriani, non prevedono la formula PACS e benefit, con le porcate assistenziali incluse.
    si tratta solo di riconoscimenti legislativi per riempire buchi nella nostra legislatura.
    Quanto alla questione morale Mons e stars:
    ma che c'azzeccano i PACS con la famiglia?
    Che c'azzeccano con la moralità?
    Ma perchè se i PACS non vengono concessi aboliamo i gay o l'omosessualità?
    Non mi pare proprio.

    Ti dirò, i PACS a mio parere portano pure soldi, perchè per sposarsi bisogna pure pagare cerimonie...
    Insomma se il binomio è: più PACS meno tasse, ben vengano.
    Oppure siamo masochisti anche qui come sulla droga, in nome dell'Etica con la E maiuscola?

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  12. Il matrimonio è già regolato dalle nostre norme.
    Uno divorziato può sposarsi, se lo vuole.
    Uno che sia solo separato non può certificare una seconda unione in costanza della prima.
    I pacs sono pleonastici, un doppione di ciò che già c'è.
    Ed è inutile legiferare due volte sulla stessa materia.

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  13. Più pacs meno tasse ?
    Ma quante e quali castronerie inventerete pur di rendere accattivante una sciocchezza giuridica ?

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