26 settembre 2012

Ogni giorno ha la sua croce

Francesco Profumo sarebbe il "tecnico" che dovrebbe, quale ministro dell'istruzione, tutelare e coltivare la Tradizione Culturale Italiana.
Ieri, invece, ha berciato per modificare i programmi di Storia, Geografia e Religione per andare incontro a quella che lui vede come una società multietnica.
Il ministro Profumo dimentica che le nostre radici sono Romano-Cristiane
Stravolgere l'insegnamento della Storia e della Religione per dare spazio ai nuovi arrivati (spesso illegali) significa compiere l'ultimo passo verso la disgregazione della nostra Nazione e la completa devianza morale, calpestando i diritti di chi, su questa terra, la NOSTRA terra, vive da generazioni e l'ha resa fertile, ricca e accogliente.


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1 commento:

  1. Quando ho scritto da Eleonora di investigare sul profilo politico di Profumo e di guardare il suo curriculum vitae, non scherzavo affatto e ancora una volta ci ho dato. Ecco qualche notizietta:

    Il Prof. Profumo è presidente del Consiglio di Amministrazione del Politecnico di Torino dal 2005.

    È stato membro del Consiglio di Amministrazione della Unicredit Private Bank (2008/2010), del Sole 24 Ore (2007/2009) e di Fidia Spa (2007/2010).

    Dal 2011 ad oggi, è membro del Consiglio di Amministrazione di Fidia Spa, del Consiglio di Amministrazione di Telecom e di Pirelli.

    Dal 2011 ad oggi, è membro del Comitato Consultivo Divisionale di Unicredit Private Banking.

    Inoltre, è membro dell’Advisory Board di Innogest Fund and di Reply s.p.a.

    Il resto qui: http://www.istruzione.it/web/ministero/ministro/ministro_cv

    Che ci vogliamo aspettare da gente che esce dai "board" e dai "council"?

    Se fossi cattiva, direi ben gli stà al card. Bagnasco e ai suoi che hanno congiurato nell'estate scorsa del 2011 per la dipartita del Berlusca, perché ritenuto moralmente "indegno".

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