Non avrei mai pensato di scrivere un intervento a favore di Bruno Vespa.
Me lo ricordo nel 1992 quando la dc crollò e lui, Vespa, ras della Rai si scontrò con un Pannella che lo irrideva.
E lo leggo settimanalmente nei suoi editoriali del venerdì sul Carlino: un esercizio del più sfrenato e degenerato doroteismo.
Ma la sua scelta di intervistare il figlio di Riina, pur non condividendola e non avendola guardata, la difendo.
Perchè Vespa non dovrebbe intervistare il figlio di Riina (che non so se sia anche lui indagato o condannato) quando chi lo ha messo sotto accusa beveva come oro colato le intervista pubblicizzate al massimo di tanti mafiosi che accusavano Berlusconi e Dell'Utri ?
Perchè loro sì e il figlio di Riina (che forse non è neppure mai stato condannato o indagato) no ?
Poi, naturalmente, Vespa mi torna a scadere, visto che ha fatto la "puntata riparatoria" sulla lotta alla mafia ... ma, come Manzoni fece dire a Don Abbondio, uno, il coraggio, se non ce l'ha non se lo può dare.
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Ricordo molte ospitate di Ciancimino da Santoro su rai 2, lo volevano trasformare in un simbolo anti-mafia e anti-Berlusconi...poi è finito male.
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