08 luglio 2020

Presunti razzisti e veri vandali

Secondo la vulgata cattocomunista io sarei un razzista, sessista, omofobo, fascista, leghista, populista etc.
Non me ne importa nulla, continuo ad usare i vocaboli che ho sempre usato senza alcuna autocensura politicamente corretta, anche perchè sono i vocaboli che tutti usiamo nel nostro privato e che tutti comprendono senza difficoltà alcune.
Rivendico il diritto di esprimere le mie idee e opinioni, non accettando alcuna limitazione nè censura.
Pretendo che sia rispettato e garantito il mio diritto di parola e di manifestazione di idee.
Se rileggete quello che ho scritto, ho ripetutamente citato le opinioni, le idee, le parole, perchè è quello il limite della legittima espressione di una opinione.
Se dalle parole si passa a fatti violenti, allora nessuna opinione è più legittima ed è qui che deve intervenire la forza pubblica per mantenere l'ordine e sanzionare chi lo viola.
Pensiamoci bene.
Quelli che sono definiti razzisti, xenofobi, fascisti, non vanno mai oltre l'espressione di una opinione.
Chi invece usa violenza è chi viola una proprietà privata, un confine o chi vuole imporre, con leggi sanzionatrici delle opinioni altrui, la propria idea.
I cosiddetti razzisti non vanno in giro ad imbrattare i muri o a distruggere statue come i barbari talebani di cui sono emuli i veri vandali dell'Occidente.
La differenza tra la ragione e il torto è tutta lì.












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