Del resto le frasi false attribuite da un magistrato, che dice di essere stato ingannato da un messaggio di una "fonte sicura" che tanto affidabile evidentemente non era, a Falcone e quelle altrettanto false attribuite a Borsellino pur di portare acqua al mulino della opposizione alla riforma della giustizia, rappresentano solo una lunga catena di informazione "creativa".
Se pensavamo di aver visto tutto, ci pensa il maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera, ad aprire una nuova frontiera per i "professionisti dell'informazione".
Chiede una intervista al ministro degli esteri russo, Lavrov e taglia pezzi significativi con la scusa che affermavano il falso ed erano solo di propaganda.
Ma cosa si aspettavano da Lavrov i "professionisti" del Corsera ?
Che portasse acqua al mulino di Zelensky ?
Una volta i giornali che sostenevano una parte politica intervistavano gli avversari, riportavano integralmente il loro pensiero e facevano scrivere un editoriale che contestasse le tesi espresse per ribadire la linea del quotidiano.
Era comunque una sopraffazione, perchè è come quando si scrive una lettera al direttore, lui avrà sempre l'ultima parola, ma almeno chi avesse voluto informarsi su come la pensava quel personaggio inviso al quotidiano, poteva farlo, senza censure e senza manipolazioni.
Se, però, tu, preventivamente, tagli parte dell'intervista, senza neanche avere la buona creanza di pubblicarla con l'avviso che non è in linea con la politica del giornale e mi sottrai la possibilità di conoscere il pensiero integrale di una parte, allora a me viene il sospetto che quelle parti che tu hai cancellato potessero non essere così false ma, forse, esponevano tesi contro le quali tu stesso hai difficoltà a ribattere.
A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

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