Da tempo si sapeva – e lo aveva più volte ripetuto lo stesso interessato – che Emilio Fede avrebbe lasciato la direzione del Tg4, l’unico telegiornale che riuscivo a guardare senza essere preda dell’impulso di bastonare conduttore e gran parte degli intervistati.
Naturalmente quella parte sinistra di italiani abituata a ballare intorno ai cadaveri, ha gioito alla notizia e mi auguro che, come dopo Berlusconi ha avuto le tasse di Monti e le pensioni della Fornero, così dopo Fede sia servita in modo altrettanto efficace con un direttore che rappresenti Fede all’ennesima potenza (e più giovane).
Il modo, però, con il quale Mediaset ha licenziato Emilio Fede è indegno della società di Berlusconi.
Non si può dare un benservito in poche righe di comunicato a chi ha servito l’azienda con scrupolo e risultati per 20 anni, a chi ha fondato l’informazione Mediaset.
Emilio Fede, infatti, dopo il siluramento voluto da De Mita dal Tg1, costruì il primo telegiornale libero in diretta a ReteA, anche con minacce giudiziarie nei suoi confronti perché allora era vietato trasmettere in diretta, tranne che per il monopolista di stato.
Berlusconi gli offrì la nascente rete del Biscione e, come nel campo dello spettacolo fecero Mike Buongiorno, Raimondo Vianello, Corrado e Johnny Dorelli, Emilio Fede portò la sua capacità ed esperienza gettando le fondamenta per il successo dell'informazione Mediaset.
Il Tg4, dove trovò infine la sua collocazione, ha rappresentato con la sua direzione l’unico telegiornale che non cercasse di fare lo sgambetto a Berlusconi.
Tutti gli altri chi più, chi meno (forse ad eccezione del giovanilista Studio Aperto) hanno ostacolato il cammino politico del Cavaliere, nonostante le ipocrite affermazioni circa una presunta “occupazione” dei media da parte del Leader del Centro Destra.
Di questo sono grato ad Emilio Fede che avrebbe meritato un trattamento migliore, ancorchè, a ottantuno anni, andava comunque sostituito visto che spesso, anche in diretta, mostrava i segni dell’età.
Giovanni Toti, al momento, è designato a sostituirlo pare con l’interim di Studio Aperto, telegiornale dal taglio giovanile che appare sufficientemente imparziale nel porgere le notizie.
Mi auguro che il nuovo direttore non cambi l’impostazione di telegiornale schierato del Tg4, anche se avrei sperato che, al posto di Fede, venisse scelto un direttore che potesse rappresentare il berlusconismo all’ennesima potenza.
Se non altro per continuare in una guerra, che non avrà mai fine, contro la sinistra.
Ad Emilio Fede una raccomandazione: non macchi il suo curriculum impugnando le decisioni dell’azienda, faccia questo ultimo gesto di appartenenza, mostrando l’altra guancia, anche davanti ad una modalità di sostituzione che griderebbe vendetta.
Entra ne
5 commenti:
Massimo, fammi un favore:-)
uno di questi giorni devi prenderti il tempo, verso pranzo, anche in pausa al lavoro, di vederti con attenzione il tg2 (la sera è un po' diverso), sentire bene anche il tono falsato con cui vengono date le notizie, e vedere gli specialini tg2 costume e società.
Mai visto un livello così basso ma è così da anni.
Peggio anche della rai 3 regionale che è tutto dire.
Poi bastoniamo la tv assieme :-)
Mannò che Fede non è andato via. Ce n'è uno di ferro sul web, e si chiama Massimo :-)
Josh, il tg2 a che ora ? Anche sabato e domenica ?
Nessie. Appena sarò invitato ad Arcore ti farò sapere ... :-)
Intendevo il tg2 infrasettimanale alle ore 13.
la domenica è un po' più curato, non vale:-)
Tornando a Fede, a parte la battuta di Nessie (insomma Massimo, sei un po' come l'ultimo giapponese sull'isolotto pro Berlusca:-) indubbiamente il licenziamento con le 2 righe poteva esser svolto diversamente, magari una trattativa privata: c'è però chi dice un tentativo ci sia stato, ma Fede non era d'accordo, così Mediaset ha agito d'imperio.
Fede mostrava qualche segno dell'età, qualche biascicamento di parole...ora di nuovo i tribunali (...) con l'accusa pe la Ruby e i soldi in Svizzera...credo che Mediaset abbia voluto chiudere un'epoca, tagliare ponti, anche simbolicamente.
Esatto, a 80 e passa anni io non impugnerei le decisioni di Mediaset comunque. La temperie di questa epoca è purtroppo anche il cambiamento forzato, e mediaset penso abbia voluto come rigenerarsi, e tutta la loro vecchia struttura ne farà le spese.
Mediaset comunque si comporta come un'azienda che vuole crescere e ringiovanirsi, che ha utili, che vuole stare sul mercato bene, che non vuole accuse dirette e indirette, e non vuole zone d'ombra, specie in questa fase.
Alla prima occasione lo guarderò (di solito a quell'ora preferisco ascoltare il gr1).
Fede sembra abbia fatto "un passo indietro". La sostituzione era inevitabile per ragioni di età. Poi anche io penso che Piersilvio stia cominciando ad imprimere la sua mano sull'azienda di famiglia. Come, poi, è giusto che sia. Il tempo gioca a favore dei giovani, da sempre. :-)
Posta un commento