Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 gennaio 2024

In galera chi calpesta la libertà di opinione

Il caso strumentalizzato dai cattocomunisti e loro derivati oggi è quello di una signora italiana in carcere in Ungheria.

Tale signora, che sarebbe pure "insegnante", è accusata di vari reati, tra i quali il tentato omicidio che non è uno scherzo, perchè avrebbe aggredito, a Budapest, assieme ad altri sei facinorosi, due militanti di un movimento politico ungherese, cercando di impedire o di disturbare una pacifica manifestazione.

La signora si dichiara innocente ma il suo avvocato, intervistato per radio, ha dichiarato che non aveva intenzione di uccidere, contestando l'imputazione di tentato omicidio, ma in sostanza confermando che ha partecipato all'aggressione (sette contro due ...) per la quale è in prigione.

Cercare di impedire o disturbare una manifestazione pacifica, usando violenza contro chi vi partecipa, per di più con una aggressione di branco, è sicuramente un reato che deve essere punito, tanto più severamente, quanto più gravi sono le lesioni inferte alle vittime, anche se queste non hanno presentato denuncia.

Tutte le idee sono ammissibili, chiunque deve poter esprimere le sue opinioni, manifestarle in pubblico, diffonderle, farne propaganda, senza dover subire violenza fisica da parte di chi la pensa diversamente.

Bene ha fatto quindi la polizia ungherese ad arrestare anche la signora italiana (gli altri credo siano tedeschi, tutti piovuti in Ungheria evidentemente con quell'unico scopo) e bene fanno in Ungheria a processarla in base alle loro leggi, tenendola incarcerata nelle loro galere e trattandola secondo i loro parametri.

E' ridicolo che i cattocomunisti e i loro derivati, nelle varie espressioni delle opposizioni, siano stati presi dal ballo di San Vito, quando non hanno fatto una piega nel momento in cui italiani venivano estromessi dal lavoro, senza retribuzioni, alcuni, come il portuale triestino, addirittura licenziati e quando i militanti di Forza Nuova sono stati tenuti in carcere per dieci mesi durante i loro governi Conte2 e Draghi.

Non sono credibili, come non è credibile l'Italia che volesse far scontare i domiciliari in Italia alla signora che, appena mettesse piede fuori dall'Ungheria, sarebbe di nuovo libera come accadde anni fa alla Baraldini consegnata dagli Stati Uniti all'Italia perchè scontasse l'ergastolo in patria.

Se la signora in questione è colpevole (e questo, a dirlo, sarà la magistratura ungherese) merita di scontare tutta la pena nelle carceri ungheresi.

E questo è quanto, perchè non c'è peggior persona di quella che, con la violenza, vuole impedire la libera e pacifica espressione di una opinione.

30 gennaio 2024

Il concetto di Libertà e Democrazia secondo la sinistra

Dalla odierna lettura dei giornali, abbiamo conferma di come il concetto ed il significato delle parole "Libertà" e "Democrazia" non siano per nulla compatibili con i cattocomunisti ed i loro derivati, impermeabili anche a ripetute letture del dizionario.

I verdi chiedono di valutare la messa al bando della Lega, del partito della Le Pen e dell'Afd tedesca perchè non sarebbero in linea con i valori dell'unione europea, come se per partecipare ad una votazione fosse neccessario rinunciare alle proprie idee o, peggio ancora, come se non fosse ammissibile cambiare attraverso la partecipazione democratica (lasciando quindi spazio solo alla rivolta violenta, cioè alla guerra).

In Italia viene perseguito e minacciato addirittura, leggo, di quindici anni di carcere, un Carabiniere che ha dichiarato che Mattarella non è il suo presidente.

Idealmente non è neppure il mio, nè quello di milioni di Italiani che non ne condividono le noiose, ripetitive esternazioni e il suo giocare nel campo cattocomunista invece di interpretare un ruolo super partes.

Ma è, appunto, una libera manifestazione di pensiero che appartiene al diritto naturale di ogni singola persona.

Poi non possiamo prescindere dalla realtà che vede Mattarella firmare, risiedere al Quirinale, rappresentare l'Italia.

Così come non ha conseguenze non riconoscere realtà territoriali esistenti, come Formosa o Israele; se esercitano una sovranità su un territorio e su milioni di abitanti, esistono, eccome !

Infine l'unione europea che sembra voler minacciare l'Ungheria se non acconsente a sperperare altro denaro di tutti per inviare aiuti militari e finanziamenti all'Ucraina.

Un esempio mirabile di come l'unione sia sempre più sovietica e sempre meno compatibile con i Valori di Libertà e Democrazia.

I cattocomunisti, chi li conosce, li evita.

29 gennaio 2024

E' ora che l'Occidente rialzi la testa

Tre militari statunitensi assassinati da un attentato terrorista in Giordania, al confine con la Siria.

Sembra possa essere una ritorsione dei terroristi musulmani yemeniti contro l'impegno degli Stati Uniti per stroncare le loro azioni terroriste contro il commercio e la navigazione nel Mar Rosso.

Sarebbe ora che l'Occidente, nel suo complesso, rialzi la testa, abbandoni il saio e il cilicio woke e politicamente corretto e si riappropri del timone mondiale.

Non possiamo accettare che un pugno di terroristi danneggi le nostre economie, metta a rischio rifornimenti di materiali necessari alla nostra industria.

Le azioni di Regno Unito e Stati Uniti sono stati fino ad ora, evidentemente, inefficaci, così come priva di senso è la missione solo "difensiva" organizzata da Italia, Francia e Germania.

I terroristi vanno spazzati via e cancellati dalla faccia della Terra.

Che siano quelli di Hamas, le Brigate Rosse o gli Houti yemeniti.

I nostri governi hanno il dovere, prima ancora che il diritto, di garantire la libera e pacifica navigazione e commercio.

Ogni remora buonista, ogni distinguo sugli obiettivi da colpire, favorisce solo i terroristi che non si pongono simili problemi e colpiscono "an do cojo, cojo", come abbiamo visto il 7 ottobre in Israele.

E' vero anche che l'Occidente, in persona dei suoi governanti, ci mette molto del suo, come isolare la Russia, la cui proiezione è sempre stata europea, spingendola tra le braccia di stati come la Cina, la Corea del Nord e l'Iran, ripetendo l'errore che fecero nel 1936 Inghilterra e Francia contro l'Italia.

E' una situazione che è marcita con gli otto anni di presidenza Obama, si era parzialmente assestata con Trump ed è franata definitivamente con Biden.

A riprova che contano le qualità personali di chi sia, avendo l'onore e l'onere di essere il Presidente della nazione oggi ancora guida dell'Occidente, il primus inter pares tra i governanti occidentali.

Le deboli risposte che sta fornendo l'Occidente alle aggressioni terroriste nel mondo, è solo carburante per ulteriori aggressioni.

Dobbiamo rialzare la testa e ritrovare lo spirito dei nostri antenati che hanno fatto grandi le nostre nazioni e hanno guidato il mondo intero verso il progresso di cui, oggi, tutti beneficiamo.

28 gennaio 2024

Le organizzazioni sovranazionali sono più dannose che inutili

La vicenda dell'onu per i rifugiati palestinesi, imbottito di palestinesi che, ovviamente, non possono che essere di parte, dovrebbe far riflettere sulla dannosità, che supera l'inutilità, di tali organismi.

Quando mai l'onu ha impedito o risolto un conflitto ?

Mai.

I conflitti si sono sempre risolti o tramite la vittoria di una delle parti o attraverso una opera di mediazione non di una organizzazione sovranazionale ma di uno o più stati nazionali che, per la loro vicinanza ai contendenti, erano in grado di far da ponte.

Non esula da ciò l'attuale conflitto tra Israele e Gaza, dove attivi sono Qatar, Egitto e Stati Uniti, mentre tra Russia e Ucraina non si vede ancora la fine perchè manca uno stato nazionale che possa essere il ponte tra le parti, essendosi tutti schierati e scesi in trincea con gli uni o gli altri.

Ma non è solo l'onu a mostrarsi più dannoso che inutile, prendiamo l'oms, con i suoi diktat impugnando la "scienza" (peraltro non unanime) come se fossero le tavole della legge, in un credo fideistico che non ha nulla da invidiare ai più invasati tra i fanatici religiosi (di qualunque religione, anche di quella atea).

E che dire dell'ocse che impugna lo strumento fiscale come una clava, picchiando senza pietà sui proprietari di case che, spesso, hanno quel patrimonio dopo una vita di risparmi che, pure, l'ocse vorrebbe taglieggiare, interpretando perfettamente il ruolo dei banditi del Far West all'assalto della diligenza ?

Mi limito a citare l'ue, solo perchè le critiche, qui, si sono sprecate.

Allora a cosa servoo le organizzazioni sovranazionali ?

Forse solo a foraggiare con laute retribuzioni i propri dipendenti, per i quali viene spesa la maggior parte dei fondi versati dalle nazioni.

Allora non sarebbe meglio ritornare ai rapporti bi e plurilaterali, su singoli temi, non a carattere generale e permanente, senza costose sovrastrutture, con la destinazione diretta degli aiuti solidaristici ?

27 gennaio 2024

Non scaricare sugli Italiani gli sbagli sull'Ilva

I nodi delle acciaierie di Taranto, ex Ilva, stanno venendo al pettine.

Pare che sia avviata la chiusura di un altoforno, forse l'ultimo in attività, che segnerebbe la fine della produzione e il fallimento conclamato dell'azienda.

Il Ministro Urso ha inviato una ispezione, la Schlein ha affermato che sarà a fianco dei lavoratori (fossi in loro sarei preoccupato ...), il Governo aveva avviato le procedure per l'amministrazione straordinaria, un aumento di capitale e la ricerca di nuovi capitali privati.

La società indiana che era entrata come socio di maggioranza con tanto clamore e al rullo dei tamburi, si è rivelata un bluff o, meglio, una tipica società di lucro come tutte le altre, con una politica finalizzata alla massimazione del profitto, al minor costo possibile, lasciando solo sulla carta gli investimenti.

Non riesco a fargliene una colpa.

E' società indiana, non ha alcun interesse nello svenarsi per l'occupazione in Italia e neppure per la realizzazione di fabbriche a basse emissioni qui da noi, quando da loro l'inquinamento è all'ordine del giorno, prevalendo l'interesse alla produzione.

Il Governo Meloni si trova così ad affrontare e rimediare, come ha ben detto il Presidente del Consiglio durante il premiertime alla camera, ai danni di undici anni di governi cattocomunisti con la loro appendice finale grillina.

Risolvere il problema non è questione di pochi mesi o pochi anni, ma soprattutto non sarebbe nè indolore e neppure a costo zero.

La pretesa dei sindacati è quella di una nazionalizzazione così i lavoratori diventerebbero lavoratori statali con tutte le guarentigie del caso.

E noi Italiani, tutti, ne pagheremmo il costo.

Un costo che a causa delle pretese di segno opposto degli ambientalisti, supportati dalle inevitabili sentenze dei magistrati che non devono far quadrare i conti delle aziende e neppure dello stato, aumenterebbe a livelli intollerabili se si dovesse metter mano a tutti gli interventi per sanare le emissioni inquinanti.

Forse varrebbe la pena di valutare se non sia meno costoso pagare una indennità ai lavoratori, mentre si provvede ad una loro ricollocazione graduale e smantellare l'Ilva,  piuttosto che procedere con un accanimento terapeutico, modello Alitalia, che porta solo costi che mai si potranno recuperare.

La responsabilità di come siamo messi oggi non è di questo Governo, ma di quelli precedenti, sono stati quelli che hanno demagogicamente cavalcato le paturnie ambientaliste, sono stati i magistrati che hanno imposto onerosi e inattuabili interventi, il tutto con sullo sfondo sindacati e amministratori locali passivi, mentre veniva sfilata un'azienda che, bene o male, produceva e dava lavoro, a chi, i Riva, erano in grado di gestirla.

Adesso non si chieda a noi Italiani di pagare per i loro errori.

Diamoci un taglio ed evitiamo gli errori compiuti con la Fiat, con Alitalia e con il Monte dei Paschi, dove abbiamo messo soldi nostri che mai più rivedremo.










26 gennaio 2024

Ammettere sempre tutte le opinioni e le manifestazioni pacifiche

Se il Consiglio dei Ministri prosegue nella costruzione di un'Italia migliore, con una serie di provvedimenti, ad esempio a favore della terza età, i cattocomunisti si avvitano nelle loro paturnie ideologiche, dimenticando che per undici anni avrebberoo potuto fare e invece hanno solo sperperato denaro di tutti, aumentando il debito pubblico di oltre mille miliardi.

Purtroppo anche questo governo risente delle scorie del passato, soprattutto quando viene suonata la grancassa del conformismo, la legge del gregge che vuole che si debba belare tutti assieme.

Così il Ministro Piantedosi invia una direttiva ai prefetti perchè valutino l'opportunità di proibire manifestazioni anti israeliane il 27 gennaio.

Perchè ? Perchè il 27 gennaio sarebbe la festa della memoria.

A me sembra che il divieto sia un modo per inasprire l'ostilità verso gli ebrei e non per avvicinarsi alla memoria della loro sofferenza.

Io non ho parte nel conflitto tra israeliani e palestinesi se non quella dell'interesse di tutti noi Italiani a veder garantita la Sicurezza dei trasporti di persone e merci, che è minacciata esclusivamente dai terroristi musulmani.

Non posso inoltre nascondere l'efferatezza, che meriterebbe il loro sradicamento totale, delle azioni dei terroristi palestinesi che, con un lungo filo che unisce Monaco, Fiumicino, l'Achille Lauro al 7 ottobre 2022, si stanno distinguendo, nonni, padri, figli, nipoti, per spargere sangue innocente.

Ciononostante credo che le manifestazioni di sostegno ai palestinesi e, quindi, antiisraeliane, debbano essere legittime, finchè si mantengono sul piano della esposizione pacifica, senza violenze nè su persone, nè su proprietà pubbliche o private.

Ovviamente, qualora dovessero trascendere, la repressione dovrebbe essere spietata, come sempre quando si passa dalla enunciazione di una qualsivoglia idea, ancorchè estranea alla coscienza dei più, al fatto concreto del commettere una violenza fisica.

Tutti abbiamo il diritto di manifestare le nostre idee, anche se sono opinioni che non piacciono ad altri ed in ogni giorno dell'anno, a prescindere dalle ricorrenze altrui, purchè non si trascenda nella violenza fisica.

Vietare manifestazioni pacifiche, con le loro simbologie di qualunque genere esse siano, è una violazione del diritto naturale alla Libertà che appartiene a ciascuno di noi e che non è soggetto all'autorizzazione di un ministro o di un governo.

25 gennaio 2024

Privatizzare è cosa buona e giusta

I cattocomunisti e la loro appendice grillina sono talmente disperati da contestare qualunque iniziativa del Governo Meloni, anche quelle che procedono su scelte che loro stessi avevano assunto negli anni precedenti, come le privatizzazioni.

Anche nel cosiddetto "premiertime" alla camera di ieri, abbiamo potuto vedere l'abissale differenza di capacità, empatia, conoscenza delle materie, chiarezza di esposizione, che c'è tra il nostro Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i leaders dell'opposizione Schlein e Conte, ai quali la stampa cattocomunista, inclusa quella radiotelevisiva, ha dato spazio in coppia (cosa mai accaduta quando all'opposizione c'era il Centro Destra) forse sperando di proiettare nel pubblico quella impressione di solidità che, singolarmente, i due da soli non sono in grado neanche di immaginare.

Ma non bastano due come la Schlein e Conte per mettere in difficoltà la Meloni, perchè lei conosce i temi di cui parla, gli altri parlano invece per frasi fatte e slogan.

Come sulle privatizzazioni, che la sinistra, figlia della svendita operata da Prodi delle partecipate statali, oggi contesta.

Forse perchè le modalità con le quali vengono effettuate dal Governo Meloni sono tali che non sono svendite ma collocazioni sul Mercato di quote e non dell'intera azienda, conservando al Governo il controllo finale.

Si parla di circa 20 miliardi in tre anni da Eni, Ferrovie e Poste, un pacchetto di miliardi che aiuterebbe a coprire, solo in minima parte, i buchi di undici anni di governi cattocomunisti (quando rovesciarono con un complotto internazionale, Berlusconi, il debito pubblico era sotto i 1800 miliardi, oggi è a 2855 miliardi !).

Ma privatizzare, al di là delle funamboliche posizioni dei cattocomunisti, è cosa buona e giusta.

Lo stato che interviene nell'economia è uno stato che perde la legittimazione a regolamentare i rapporti tra i concorrenti e si accolla oneri che non gli sono propri, scaricando sull'intera collettività i costi di gestioni sbagliate ed errori manageriali.

E' il Mercato che deve stabilire i prezzi, premiando chi produce meglio e con qualità.

Solo dando voce al Mercato, quindi alle libere scelte dei cittadini, possiamo veramente dare equilibrio alla nostra economia, evitando scelleratezze come tutte le agevolazioni concesse alla Fiat, che noi Italiani abbiamo salvato e comprato almeno un paio di volte, salvo poi vedere che, scaricati i costi sulla collettività, venivano privatizzati gli utili, per poi scappare dall'Italia, vendersi ai francesi e collocare la sede all'estero.

Con buona pace dei giornali del gruppo Stellantis che, ovviamente, ne difendono gli interessi.

Concludo auspicando una ancora maggiore spinta alle privatizzazioni, anche in campo sanitario, istruzione e nei servizi ancora assoggettati al pubblico impiego, evitando altresì di ripetere operazioni come quelle Fiat o Alitalia o Monte dei Paschi, con lo stato che si accolla aziende agonizzanti, per poi rivenderle una volta aggiustati i conti a spese di tutti noi.

Un fallimento è una sconfitta, non la fine del mondo e come ricordava Margareth Thatcher, grande Primo Ministro Britannico, solo con tanti fallimenti si possono avere tante nuove aziende e ricchezze, perchè quella è la forza di un sistema basato sulla Libertà economica e di mercato.

24 gennaio 2024

L'arma vincente della Meloni


Non guardo le trasmissioni di cosiddetto "approfondimento politico", neppure quelle poche (pochissime) condotte da giornalisti non genuflessi al politicamente corretto, quindi non ho guardato "Quarta Repubblica" di Nicola Porro.

Gli strumenti moderni però ci offrono la possibilità di ascoltarne le parti che possono interessare, saltando i chiacchiericci inutili, così, su you tube, ho recuperato l'intervista rilasciata a Porro lunedì scorso dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Quarantacinque minuti tutti da ascoltare, senza annoiarsi, perchè, a differenza dei parrucconi che l'hanno preceduta dopo che fu rovesciato Berlusconi per un complotto internazionale con complicità interne, la Meloni non si ritiene investita di scienza infusa e si capisce benissimo che parla su argomenti che conosce, perchè li ha studiati e approfonditi.

Così l'intervista riprodotta su you tube rappresenta una sintesi di un programma che sta procedendo e di un progetto che sta prendendo forma, senza rinunciare alla rivendicazione della propria identità nazionale e politica.

La chiarezza dell'esposizione è tale che i cattocomunisti non hanno argomenti per ribattere, perchè quello che il Governo Meloni sta facendo è esattamente quello di cui ha bisogno la nostra Nazione per tornare a navigare con sicurezza in mare aperto.

Inutile riassumere quel che è già chiaro ascoltando i 45 minuti dell'intervista, solo un passaggio mi piace evidenziare: la sbugiardata verso Repubblica e i quotidiani di casa Agnelli Elkan che, a proposito delle benedette privatizzazioni, aveva titolato "Italia in vendita".

La Meloni ha detto che non avrebbe accettato lezioni dal quotidiano di proprietà di chi ha smantellato la Fiat in Italia e l'ha portata all'estero come sede legale, fiscale e adesso trasferendo in Marocco produzioni e vendendo sedi.

Da applausi, anche perchè ha mandato in fibrillazione tutto l'apparato di quei quotidiani che latrano all'aggressione contro la libertà di stampa e fanno gli offesi per aver dubitato della loro indipendenza.

Ma quelle della Meloni non sono solo parole, perchè il processo di rinnovamento dell'Italia continua anche nei fatti, con l'approvazione in Senato dell'autonomia differenziata nelle regioni a statuto ordinario che ha provocato una nuova latrata dei cattocomunisti, perchè meglio si governa l'Italia e il territorio, più Benessere e Sicurezza abbiamo, meno consenso hanno loro.

Ai cattocomunisti restano ancora tante, troppe, poltrone pubbliche e i boicottaggi del libro del Generale Vannacci, della pasta Rummo perchè elogiata da Salvini, nonchè le quotidiane richieste di dimissioni di questo o quel ministro o sottosegretario.


 

23 gennaio 2024

Una morte che unisce

E' morto ieri Luigi "Gigi" Riva, soprannominato da Gianni Brera "Rombo di tuono".

Fa piacere, per una volta, ricordare un Uomo pubblico, perchè i calciatori al livello da lui raggiunto sono anche uomini pubblici, nella generale concordanza.

Abbiamo infatti assistito alle indecenti espressioni di odio post mortem della parte più sincera dei cattocomunisti che festeggiavano il decesso di Silvio Berlusconi, mentre noi stessi non ne siamo immuni, ma con più classe, quando abbiamo scritto che su Giorgio Napolitano non avevamo nulla da scrivere perchè "de mortuis nihil nisi bonum" e non avevamo nulla di positivo da ricordare.

Per Gigi Riva no, il cordoglio, il dispiacere è unanime, affratella.

Soprattutto noi, cosiddetti baby boomers, che abbiamo avuto la possibilità di vederlo giocare (io in un lontanissimo Bologna-Cagliari, quando entrambe le squadre avevano ormai solo il ricordo dello scudetto vinto alcuni anni prima) e, soprattutto, in televisione nelle partite della Nazionale.

Quel Campionato europeo per Nazioni nel 1969 e quel mondiale storico del 1970.

Riva era tra i convocati anche nel mondiale infausto del 1966, ma Fabbri non lo schierò e ricordo la descrizione (successiva) di un cronista sportiva che raccontava come Riva, in panchina, scalciasse con i piedi ogni volta che l'Italia si avvicinava all'area di rigore avversaria, come se volesse trasmettere la sua forza ai giocatori italiani in campo.

Riva un esempio di vita per i più giovani, nel comportamento, senza eccessi, senza veline, senza pettegolezzi sulla vita privata, senza partecipazioni a trasmissioni di infimo livello.

Riva fu però soprattutto un esempio di sportività, di coerenza, perchè rinunciò ad ingaggi ben più remunerativi per restare, sempre, nella stessa squadra che lo aveva lanciato, di una città che scelse come città elettiva.

Esempi ormai sempre più rari in un calcio sempre più professionista e sempre meno sentimentale, con Riva che per questo siede legittimamente al fianco di Giacomo Bulgarelli, Gianni Rivera e Sandro Mazzola nel Pantheon del Grandi del Calcio Italiano (che siano già deceduti o ancora godano di una vita che auguro la più lunga possibile).

Riva fu anche il simbolo di quel Cagliari che nel 1969 riuscì a vincere lo scudetto, nel nome di tante città e squadre di provincia, con quelle sorprese oggi sempre meno probabili, ma che nel passato hanno visto le vittorie di squadre "minori" come il mio Bologna (anche se qui continuiamo a vivere della gloria passata e non ci consideriamo "minori"), la Fiorentina, la Lazio, la Sampdoria, il Verona, il Torino, ma anche squadre che riuscirono a contendere il primato fino all'ultimo ad una delle "grandi", arrivando purtroppo solo seconde, come il Vicenza di Paolo Rossi e il Perugia di Ilario Castagner (allenatore).

Riva fu uno di quelli che degnamente rappresentano quella stagione storica del calcio italiano, non sapendo se e quando possa tornare, nella tristezza di vedere le squadre, anche le "minori", che scendono in campo schierando in maggioranza, se non per undici undicesimi, dei giocatori stranieri, penalizzando il nostro vivaio, senza che si cerchi di porvi rimedio, magari stabilendo che le squadre possono comprare tutti gli stranieri che vogliono, ma in campo ne possono schierare contemporaneamente un massimo di due o tre.

Anche per questo fa piacere l'unanime cordoglio per la morte di un Campione (non solo del calcio) come Gigi Riva, eternamente Rombo di tuono.

22 gennaio 2024

Teatro di Roma e teatrino cattocomunista

Non conosco il signor Di Fusco nominato direttore del Teatro di Roma, nomina che ha provocato l'ennesima isteria cattocomunista sulla "occupazione del potere" da parte del Centro Destra.

Mi vengono solo alcune considerazioni di buon senso.

Se viene nominato il signor Di Fusco e la sua figura viene accostata al Centro Destra, vuol dire che, contrariamente a quanto millantato dai cattocomunisti, esiste un ambiente culturale di Centro Destra, volutamente ignorato, oscurato e penalizzato durante gli anni di governo cattocomunista e di cui il signor Di Fusco è un esempio, ma non il solo (veggasi, ad esempio ulteriore, alla voce "Beatrice Venezi").

Se nonostante l'oscuramento e le penalizzazioni subite, sono emerse figure come quelle del signor Di Fusco e della signora Venezi, vuol dire che le persone in questione, oltre al possesso di notevoli capacità professionali nel loro ambito, hanno messo sul terreno anche un carattere solido e combattivo, meritando sul campo i rispettivi riconoscimenti.

Se i cattocomunisti contestano oggi una nomina politica perchè di Centro Destra, dove erano ieri quando venivano nominati esponenti riconducibili alla sinistra ? Forse è legittima "l'occupazione delle poltrone" se attribuite a cattocomunisti e non se assegnate al Centro Destra ? 

Le nomine pubbliche vengono fatte dagli organismi preposti per legge e quindi da chi, votato dal Popolo, ha il diritto di proiettare sugli enti pubblici, di ogni natura, la volontà popolare, in armonia con il programma votato, visto che a finanziare quegli enti sono i soldi delle tasse pagate dagli Italiani la cui volontà viene sintetizzata nei rapporti di forza delle assemblee elettive ai vari livelli.

Se vogliono evitare nomine che sono e saranno sempre influenzate dalle convinzioni politiche di quelli che vengono eletti dal Popolo, lo stato si ritiri dalle varie attività, non le finanzi, lasciando che tutto sia in mano ai privati, con soldi privati e che si mantengono attraverso il successo di pubblico o chiudono perchè il pubblico non è interessato ai loro prodotti.

Privatizzare farebbe molto bene allo stato che diventerebbe più credibile come terzo garante della Libertà di Mercato se non finanziasse enti, istituti, aziende, giornali, a cominciare dalla Rai dove lo spoil system è tuttora ampiamente incompleto, poichè sono stati lasciati in favore di microfono e telecamera sin troppi conduttori e commentatori cattocomunisti, in misura sproporzionata all'esito del voto del 25 settembre 2022.

21 gennaio 2024

30 all'ora questione nazionale

Da bolognese vivo senza sorpresa l'ostinazione (tipica delle persone senza visione nè argomentazioni) della giunta cattocomunista che difende la scelta dell'imposizione quasi generalizzata dei trenta all'ora sulle strade cittadine.

Non mi stupisco che Lepore e i suoi si giustifichino tirando in ballo il clima, la sicurezza stradale, per finire con il ridicolo "così fan tutti" a Madrid, Londra, Bruxelles, in ciò supportati dalla stampa loro affine (Repubblica, Corriere, Stampa) che è poi quella che una volta era sintetizzata nella barzelletta dei coccodrilli che svolazzano se lo scriveva l'Unità.

Circolare incolonnati con la seconda innestata per non imballare il motore, contrariamente all'opinione degli invasati dell'ambiente, inquina di più, oltre a far consumare di più.

I (pochi) incidenti cittadini sono causati prevalentemente dalla velocità alta (realmente alta !), ben superiore al limite dei cinquanta all'ora che, se rispettato, li eviterebbe senza ridurci al trenino dei trenta all'ora e dalla distrazione dalla guida come, ad esempio, guardare continuamente il tachimetro per accertarsi di non superare il limite dei 30, perdendo di vista la situazione del traffico automobilistico e pedonale.

"Così fan tutti" era un film, un libro, un gioco da tavolo e la voglia dei cattocomunisti di uniformarsi evidenzia il loro provincialismo che deriva da una totale mancanza di progettualità autonoma.

Soprattutto se consideriamo che Londra e Madrid (non so Bruxelles perchè non ci sono mai andato) hanno una efficientissima metropolitana che a Bologna proprio i colpevoli dei trenta all'ora non vollero costruire nonostante la giunta Guazzaloca avesse ottenuto il via libera ed i fondi che la successiva giunta Cofferati disperse (o perse, semplicemente, non ricordo) altrove senza alcun effetto benefico per il traffico cittadino.

Resta quindi solo una motivazione: si impongono i trenta all'ora per affermare il proprio controllo sulla città: loro sono loro e noi non siamo nulla.

La domanda, però, è se tutti coloro che negli anni hanno votato prima Cofferati, poi per ben due volte Merola e, non paghi, hanno pure votato Lepore, capiranno che è contro il loro interesse continuare a sostenere simili sindaci, oppure se continueranno a credere che i coccodrilli svolazzino solo perchè lo scrive l'Unità (e i quotidiani che ne hanno raccolto l'eredità).

20 gennaio 2024

La miglior difesa è l'attacco

Leggo che a causa del terrorismo degli Houti yemeniti contro le navi commerciali nel Mar Rosso, molte compagnie hanno deciso di evitare il Canale di Suez per circumnavigare l'Africa, perdendo almeno due settimane di viaggio e con un incremento di costi che saranno poi scaricati sui consumatori finali, cioè noi.

Costi che si moltiplicheranno anche a causa della riduzione delle merci in arrivo, quindi, come insegna l'economia di mercato, meno prodotti sono disponibili, più costano.

Leggo anche che il nostro Governo, tramite il Ministro Tajani, insiste per una missione congiunta che garantisca la navigazione: una buona iniziativa, anzi doverosa a tutela dell'interesse dei cittadini che a causa del terrorismo yemenita si vedrebbero costretti a spendere di più per tutta una serie di beni, a cominciare da benzina, gas, etc.

Questa mattina per radio è stato intervistato um "esperto" di strategia mondiale, secondo il quale l'unione europea, in quanto tale, non potrebbe organizzare una missione navale per colpa del veto della Spagna.

Lui, però, sostiene che singole nazioni (ed ha citato specificatamente Italia, Francia e Olanda) potrebbero organizzare una squadra navale, avendone le capacità, per difendere la navigazione.

E' quello che propone Tajani che indicava in una missione tra nazioni dell'unione europea e nazioni che non appartengono all'unione europea, forse pensando al Regno Unito che già, comunque, cerca, con gli Stati Uniti, di contenere i terroristi.

Quello che non condivido nell'esposizione dell'esperto è l'indicazione di regole di ingaggio esclusivamente difensive, cioè navi, missili, droni, elicotteri ed aerei da utilizzare solo per respingere gli attacchi abbattendo gli strumenti di offesa usati dai terroristi, ma non per spazzarli via dal territorio, distruggendo le loro basi e le loro batterie missilistiche.

Sarebbe un errore.

Come nel calcio una squadra che gioca per difendersi, alla fine uno o due goal li prende sempre, così contro i terroristi limitarsi a proteggere la navigazione senza pensare di spazzarli via, annientandone la forza numerica, le basi e le batterie, finirebbe per non garantire la navigazione sicura, quindi, non raggiungerebbe l'obiettivo di impedire il danno economico provocato dagli atti terroristi.

Se gli Houti hanno problemi di conflitti tribali, religiosi, etnici con i loro vicini, facciano la loro guerra, ma non attacchino i nostri interessi.

Se lo fanno, come stanno facendo, meritano la più dura delle risposte: l'annientamento della loro forza.


19 gennaio 2024

Confusione in punta di diritto per difendere l'indifendibile

La sentenza della corte di cassazione sul saluto romano lascia, nella sostanza, le cose come stanno.

E' reato ? No, sì, dipende, forse.

Acrobazie dialettiche, sofismi da Azzeccagarbugli, per difendere l'indifendibile, cioè norme che vorrebbero imbavagliare una idea, una opinione e la possibilità di manifestarla pubblicamente, di diffonderla e di propagandarla.

Se una democrazia come quella italiana, a 80 anni dalla fine della guerra, ha ancora bisogno di vietare la "ricostituzione del Partito Nazionale Fascista" con tutti i corollari, allora è una democrazia che non crede nella sua forza ideale.

Se l'unica argomentazione che i cattocomunisti sanno esporre contro idee e opinioni che loro definiscono "fasciste" è che il Fascismo è un reato, non una opinione, allora vuol dire che le loro argomentazioni e le loro idee sono molto fragili o inesistenti, comunque tali da non poter competere con quella che vogliono imbavagliare.

E poi perchè vietare il Partito Nazionale Fascista e non quello comunista che si assume la responsabilità dei suoi confratelli nel mondo che hanno provocato oltre cento milioni di morti ?

E che dire dei partiti che si richiamano alla dottrina sociale della chiesa che è erede dell'Inquisizione con tanto di roghi per streghe ed eretici ?

E i partiti liberali ? Non sono forse gli eredi di quei governi che hanno tollerato, quando non favorito, lo sfruttamento dei più poveri ?

Chi è senza peccato scagli la prima pietra, ma seguendo il criterio delle atrocità commesse in determinati periodi storici, non si salverebbe nessuno.

Invece il bello della Politica è che le idee evolvono, si contaminano, i periodi storici non sono mai uguali a se stessi, il contesto in cui si svolgono gli eventi sono sempre differenti e le opinioni non sono MAI un reato.

Per evitare il protrarsi di un dibattito sterile, che ci fa solo ridere dietro come ha dimostrato la seduta del parlamento europeo pretesa dai cattocomunisti italiani dopo la cerimonia di Acca Larentia e che ha visto la "sentita" partecipazione di ben venti europarlamentari su settecento (neanche tutti i settanta italiani !), c'è una sola strada: rimuovere tutte le norme che impediscano l'espressione, la diffusione, la manifestazione, la propaganda di idee e opinioni, TUTTE, con parole, simboli e gesti.

Se ciò non dovesse verificarsi (e non si verificherà ...) perderemo sempre tempo a gridare al reato, sì, no, dipende, forse, senza mai porre fine ad una simile deriva.

18 gennaio 2024

Se io fossi la sintesi della Meloni, Salvini e Tajani

Il Centro Destra non ha ancora sciolto il nodo della candidatura a Presidente della Sardegna, tra l'uscente Solinas, sostenuto dalla Lega e il sindaco di Cagliari Truzzu, sostenuto da Fratelli d'Italia.

Nel frattempo è intervenuta la magistratura con una inchiesta su Solinas che, probabilmente, lo metterà fuori gioco.

Se io invece fossi la sintesi della Meloni, di Salvini e di Tajani e mi trovassi a decidere, candiderei Solinas, solo per il fatto di ristabilire un principio, quello di innocenza.

Ma, soprattutto, per mandare un fortissimo segnale che non sono i magistrati a scegliere i candidati, ma i partiti e non sono i magistrati a poter stabilire chi deve amministrare o governare una città, una regione, uno stato, ma gli Elettori.

Davanti ad una inchiesta della magistratura e fino alla sentenza definitiva passata in giudicato, non deve essere privato nessuno del diritto ad essere considerato innocente, nel trattarlo come tale in ogni circostanza.

So che non accadrà, ma ricandidare unanimemente da parte del Centro Destra Solinas, manderebbe un segnale fortissimo di risveglio della Politica sulla magistratura.

17 gennaio 2024

Bologna ai 30 all'ora

E' un fatto noto a livello nazionale: la giunta cattocomunista di Bologna ha imposto il limite dei 30 all'ora in molte strade cittadine, non solo centrali.

Oggi, tornando dalla Esselunga, ho avuto il primo impatto con una di quelle postazioni mobili, costose trappole per automobilisti.

Era in via Felsina, una strada larga, ben asfaltata, da sempre di rapido scorrimento e percorrendo la quale, MAI ho trovato incolonnamenti.

Questa mattina invece c'erano.

Una pattuglia di due vigili urbani con un cartello che registrava la velocità e che mostrava costantemente un andamento inferiore ai 30 all'ora (tutti rallentavano, ovviamente, appena si accorgevano della inquietante presenza dei vigili) e poco oltre un'altra pattuglia di altri due vigili che fermavano chi risultava aver superato il limite.

Quando sono passato io era caduta nella trappola una giovane donna che guidava un furgoncino di quelli tipici da piccoli artigiani o fornitori dei negozi commerciali privati, presumibilmente in giro per consegne, cioè a lavorare.

Com'è guidare ai 30 ?

Brutto, impegnativo, spesso impossibile da rispettare (ad esempio quando la strada ha una inclinazione in discesa o quando si sorpassa un mezzo fermo per qualche motivo in genere lavorativo di scarico o carico merci) se non frenando, il che è un contro senso.

L'aspetto più negativo è che la velocità dei 30 è talmente bassa che qualsiasi mezzo con poco supera il limite (con lo scooter che uso quotidianamente, basta una minima accelerata per arrivare ben oltre i 30) e quindi, per mantenerlo, occorre costantemente tenere sotto osservazione il tachimetro, con una distrazione che distoglie da altre situazioni da valutare mentre si guida (ad esempio se chi ci sta davanti frena, se un pedone si appresta ad attraversare incautamente, se un ciclista cerca di superarci sulla destra ...).

Per circolare ai 30 occorre tenere marce basse, consumando più carburante e inquinando di più, così come si inquina di più incolonnandosi lento pede anche in strade (una volta) a scorrimento veloce come via Felsina.

La giunta cattocomunista afferma che impone il limite per avere meno morti sulle strade.

Forse accadrà o forse no, visto che l'attenzione al tachimetro distoglie dall'attenzione a quello che accade intorno e dubito fortemente che gli incidenti cittadini fossero provocati da chi guidava nei limiti dei 50 mentre chi superava i 50 prima, continuerà a superare i 30 adesso, provocando incidenti, ma comunque non credo che si tratti di cifre significative che cambierebbero le statistiche degli incidenti stradali.

Per installare questo sistema la giunta cattocomunista ha poi speso migliaia di euro in cartellonistica, segnalazioni, pubblicità, per non parlare del costo del tenere impegnate pattuglie composte da due nuclei di due vigili ciascuno per sei punti mobili di rilevazione della velocità, quando sarebbero meglio impiegate a salvaguardia della Sicurezza dei cittadini contro scippi, rapine, aggressioni.

La giunta cattocomunista però piange miseria e pretende che il Governo di Centro Destra, pompi denaro nelle sue casse per restaurare la Garisenda (qui chiede anche la colletta ai suoi vessati cittadini e qualcuno ci casca !), per i servizi pubblici, per ristorare i danneggiati dall'alluvione.

Io, se fossi nel Governo, sottrarrei invece ai trasferimenti alla giunta cattocomunista di Bologna, l'equivalente del costo di questa iniziativa solo ideologica dei 30 all'ora.

Perchè evidentemente Lepore e i suoi assessori hanno soldi da buttare via.

Ma la colpa è nostra.

Siamo noi, cittadini di Bologna nel complesso, ad aver votato questa giunta cattocomunista quando pensavamo, con Cofferati e Merola, di aver toccato il fondo.

Invece dopo Cofferati è arrivato Merola e adesso Lepore.

Colpa nostra, in primis, senza dubbio, di chi li ha votati, ma anche colpa di noi che mai abbiamo votato a sinistra, perchè siamo stati incapaci di essere sufficientemente efficaci per guarire la città dall'infezione cattocomunista.

E così arrivano sindaci che hanno come cifra distintiva quella di imporre divieti e sanzioni: perchè loro sono loro e noi non contiamo nulla (eufemismo, ovviamente).

16 gennaio 2024

La perversa scarsa fantasia della Fornero

Elsa Fornero fu ministro del lavoro nel governo Monti che passerà alla storia per lacrime di coccodrillo sulla sorte dei lavoratori che pensavano di essere vicini alla pensione e furono buttati nel girone infernale degli Esodati.

Unita a Monti dalla diffusa condanna bipartisan, per qualche anno ne perdemmo le tracce, per essere poi riesumata in occasione del Conte1 per ostacolare i progetti della Lega di Salvini e quindi, di nuovo in ibernazione con il Conte2 e Draghi, governi a traino cattocomunista, nuovamente invitata nei cicalecci radiotelevisivi per danneggiare il Governo Meloni.

A me pare che, però, la Fornero danneggi solo se stessa e la sua parte politica, come con l'ultimo articolo del Corriere, che le ha improvvidamente dato spazio, con il quale auspica una patrimoniale sugli immobili.

Questa della tassazione patrimoniale è una perversione che attraversa tutti i cattocomunisti, una volontà punitiva nei confronti della proprietà privata che dimostra solo ignoranza e cattiveria o, forse, una totale sudditanza alle esigenze delle multinazionali espressione delle consorterie finanziarie ed affaristiche che pensano di usare le tasse e le leggi europee per espropriare noi Italiani dei nostri beni (vedi anche alla voce balneari, ambulanti, mobilità ...).

Ma per quanto perversa, la fantasia della Fornero è scarsa, perchè la patrimoniale sugli immobili c'è già, come c'è già una patrimoniale, sotto diverse forme, su tutti i redditi finanziari.

Così, a memoria, elenco:

- Imu sulle seconde case e anche le prime di "lusso";

- Tari legata agli immobili e non al consumo (cioè alla produzione effettiva dei rifiuti);

- tassa sui risparmi del 26% (titoli di stato al 12,50%)

- imposta di bollo sui depositi

- tassa sulle compravendite azionarie

- bollo auto

- canone rai pudicamente presentato come tassa sugli apparecchi televisivi

- tassa sui fondi comuni e anche quelli pensionistici (grazie Renzi che le ha aumentate!)

- tassa sui guadagni di borsa.

Mi sembra che, delle due, si dovrebbe pensare di abolire queste tasse, perchè gravano su beni già spolpati dall'intervento a monte di un voracissimo fisco.

In particolare le tasse sugli immobili, che la Fornero vorrebbe evidentemente aumentare ed estendere anche alle prime case di abitazione degli Italiani, visto che già esiste con l'Imu per tutti gli altri immobili, sono già inflitte su beni che per il proprietario rappresentano dei costi e non dei ricavi e in quanto tali andrebbero non tassati, ma poste in una apposita voce di deduzione/detrazione per compensare il proprietario dei costi che sopporta per la manutenzione e il decoro dell'immobile.

C'è già, infatti, la tassa sul ricavo da locazione che rappresenta l'unica rendita effettiva di un prorpietario di immobile, ovviamente per chi lo concede in locazione, perchè ad abitarci, come a tenere a disposizione un appartamento in montagna e/o al mare, non comporta alcun ricavo, ma solo costi di manutenzione.

Io continuo a domandarmi, con che faccia costei si presenta ancora scrivendo articoli, partecipando a trasmissioni radiotelevisive, ma, soprattutto, mi domando che faccia ben peggiore abbiano coloro che la invitano e la pubblicano.

15 gennaio 2024

L'insostenibile inutilità delle parole

Da anni non guardo le trasmissioni cosiddette di "approfondimento giornalistico", condotte da commentatori di parte, spropositamente pagati quanto più sono faziosi.

Mi è però impossibile evitare le montagne di parole che vengono quotidianamente spese in articoli e servizi radiotelevisivi, anche solo dei radio e telegiornali.

Per quanto cerchi di scegliere le trasmissioni, devo subire il martellamento di uno, due, persino tre conduttori con le loro domande, le loro opinioni non richieste e le risposte sempre incomplete (perchè ne incalzano altri, altri temi, persino la messa in onda delle canzonette) degli "ospiti".

Mentre in Italia si parla e si discute di tutto, la benzina rischia di ricominciare a salire perchè dei terroristi musulmani, gli Houti, sparano missili contro le navi commerciali e le petroliere che vorrebbero attraversare il Mar Rosso per entrare nel Mediterraneo attraverso Suez, costringendole a più lunghi e costosi percorsi di circumnavigazione dell'Africa.

E il bello è che se Stati Uniti e Regno Unito reagiscono bombardando (peraltro con il freno a mano tirato) le postazioni terroriste, si solleva l'indignazione mondiale di quegli stessi che, a seguire, protestano per l'aumento della benzina.

Gli Houti e tutti i terroristi che, in ogni latutudine, minacciano il commercio e le economie mondiali, dovrebbero essere spazati via da una azione devastante che ne cancelli ogni velleità bellica.

Invece si preferisce parlare, discutere, analizzare, confutare, motivare quando non giustificare quello che non è giustificabile e che porta solo un danno alla nostra economia ed a noi stessi.

Negli anni abbiamo parlato troppo.

Adesso sarebbe ora di agire senza riserve mentali o limiti nelle regole di ingaggio.

Perchè il primo dovere di un governo è garantire il Benessere e la Sicurezza dei propri cittadini e questo vale tanto nei confronti delle orde di clandestini che vengono sbarcati dalle ong, quanto dei terroristi che minacciando il commercio internazionale fanno artificialmente aumentare i costi delle materie prime necessarie alle nostre attività.

14 gennaio 2024

I congiurati

Ne La Verità di oggi l'editoriale di Maurizio Belpietro è dedicato a illustrare la sua opinione sulla faida interna al pci/pds/ds/pd per raggiungere l'obiettivo di silurare la Schlein e sostituirla con Gentiloni e i suoi modi curiali, utili a metterla con più facilità, perchè in modo subdolo, in quel posto a tutti noi.

Secondo Belpietro, dunque, i congiurati sarebbero i vecchi notabili cattocomunisti che punterebbero all'ennesimo ribaltone della volontà popolare, dopo le europee, confidando da un lato nella doppia sconfitta della Schlein e di Forza Italia.

Una Forza Italia delusa e all'angolo, secondo quegli strateghi, sarebbe disponibile a sganciarsi dalla Destra (FdI + Lega) ma solo se il richiamo arrivasse da uno come Gentiloni, da qui la necessità di sbarazzarsi della Schlein.

Sicuramente Belpietro sa, perchè riceve confidenze, cose che io non so, ma a me sembra che se è plausibile che Prodi e compagni continuino, come sempre, a congiurare, come è nel loro dna, l'attuale rapporto di forze in parlamento sia tale che difficilmente si potrebbero realizzare tali piani.

Non credo, ad esempio, che esponenti di Forza Italia come Gasparri e la Bernini si presterebbero a fare il salto della quaglia e andare a braccetto con i cattocomunisti, con Conte, con Fratoianni, con Renzi, a prescindere da Gentiloni o dalla Schlein.

Non seguirono Fini nel baratro nonostante provenissero da Alleanza Nazionale e mi auguro che non ci siano altri Fini all'orizzonte pronti a rinnegare tutto il loro passato per un articolo positivo di Repubblica o del Corriere.

Certo è che in questa Italia un governo dura finchè la Coalizione che lo esprime è coesa ed evita scontri fratricidi come quello di Verona che rischia di ripetersi in Sardegna.

A me non interessa chi sia meglio tra Solinas e Truzzu, a me interessa che vinca uno che sia espressione del Centro Destra unito, perchè divisi si regalerebbe la Sardegna ai cattocomunisti come si è loro regalata Verona.

Se non trovate un accordo, lanciate una monetina per scegliere il candidato, sarebbe una scelta valida come qualsiasi altra perchè probabilmente i due candidati andrebbero ugualmente bene.

Noi elettori del Centro Destra, non avendo ambizioni personali da portare avanti, siamo molto più coesi di quanto non lo siano i dirigenti e non ci curiamo nè dei saluti romani, nè di parlamentari con la pistola, nè di altro che esuli dalla linea politica che vogliamo opposta a quella dei cattocomunisti.

Chi, poi, la porta avanti è un fatto secondario: prima l'Ideale, poi le persone.

Lo dimostra come il Centro Destra continui a mantenere complessivamente la sua forza, nonostante i travasi interni dovuti esclusivamente a motivi contingenti che portano ad avere maggior fiducia in uno anzichè un altro, come è accaduto per il travaso di voti dalla Lega a Fratelli d'Italia dopo i due gravissimi errori di Salvini nell'entrare al governo con Draghi presidente e assieme ai cattocomunisti e poi votare per la rielezione di Mattarella.

Errori che hanno favorito la crescita della Meloni che, finora, nulla ha sbagliato.

Se il Centro Destra resyerà unito, i cattocomunisti potranno organizzare tutte le congiure che vorranno, ma faranno sempre la fine di ritrovarsi con in mano un pugno di cenere.

La loro.

13 gennaio 2024

L'assurdità del tribunale dell'Aia

E' in corso un procedimento all'Aia, presso il tribunale internazionale, contro Israele per il presunto genocidio del cosiddetto popolo palestinese.

Il procedimento è stato attivato dalla denuncia del Sud Africa.

Personalmente credo che quando un folto gruppo di terroristi assassini, entra nei confini di uno stato, uccide oltre mille persone inermi, ne prende trecento come ostaggi e poi si fa scudo di una popolazione civile che, dal canto suo, nulla fa o ha mai fatto per liberarsene, allora lo stato aggredito ha il diritto di reagire con ogni mezzo.

Soprattutto se quei terroristi da settanta anni aggrediscono, uccidono, compiono attentati.

Ho un'età sufficiente a ricordare i dirottamenti aerei compiuti dai terroristi palestinesi, l'eccidio alle Olimpiadi di Monaco e quello di Fiumicino, l'Achille Lauro.

Chi ha compiuto il massacro del 7 ottobre 2023 è figlio, nipote, pronipote di chi eseguì quelle azioni terroriste.

E se non si interviene con estrema decisione, la storia continuerà con le medesime, periodiche aberrazioni.

Non è poi certo il Sud Africa, con il suo comportamento nei confronti della popolazione Boera, a potersi ergere a patrono dei diritti civili.

Ed un'altra stortura è quella di dare ugual peso a tutti gli stati, a prescindere dal loro grado di civilizzazione, di contribuzione agli organismi internazionali, di espressione democratica dei loro governi.

Invece di perseguire i terroristi, alcune organizzazioni internazionali, a cominciare dall'inutile onu di Gutierrez, infieriscono sulle vittime degli assassini.

E questo allontana la pace.

12 gennaio 2024

Non ci siano limiti alla rieleggibilità

La Lega ha finalmente depositato un disegno di legge per consentire ai presidenti di regione di espletare un terzo mandato quinquennale (sembra quasi l'incipit di Star Trek con i viaggi dell'astronave Enterprise nella sua missione quinquennale ...).

La limitazione dei mandati per i presidenti di regione e i sindaci è relativamente recente (quando si decise di far  eleggere i sindaci direttamente dai cittadini nel 1993)  ed è manifestamente uno scimmiottamento del XXII Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti che vieta ad un presidente di esercitare per più di due mandati consecutivi.

La limitazione dei mandati avrebbe come finalità apparente quella di impedire la formazione di apparati di potere che si alimentano con la permanenza negli incarichi e le opportunità che ne derivano per influenzare le scelte economiche e quindi appalti e ogni altra attività che possa favorire o meno questa o quella impresa.

Vi è poi una motivazione, occulta ma non meno rilevante, che nella limitazione dei mandati vede la possibilità di liberarsi di un personaggio che può diventare ingombrante, facendo da tappo alle ambizioni altrui, soprattutto se la sua azione amministrativa fosse coronata da buoni risultati.

Ma è proprio per questo che non ci dovrebbe essere alcun limite di mandato: se uno fa bene il sindaco o il presidente della regione o, qualora si arrivasse finalmente all'elezione diretta, il Primo Ministro o il presidente della repubblica, perchè dovremmo rinunciarvi ?

Non può e non deve essere una legge, uguale per tutti, che non tiene in alcun conto i risultati conseguiti, a decidere se uno debba rinunciare a proseguire nel suo mandato.

Gli unici a poterlo decidere devono essere gli Elettori che con il loro voto possono confermare o meno un sindaco, un presidente di qualcosa per due, tre, dieci mandati (se l'eletto sopravvive ...).

Quello che importa è che un eletto sappia svolgere il suo lavoro bene, con competenza, capacità e nell'interesse dei cittadini unici a poter determinare se ciò è avvenuto o se è opportuno che sia sostituito da un nuovo presidente.

Non possiamo rinunciare, solo per compiacere i teorici del rinnovamento e del complottismo, all'esperienza e alle conoscenze che si accumulano nell'espletare un mandato se il Popolo Elettore decide che quel sindaco o presidente è in sintonia che le sue aspirazioni e aspettative.

11 gennaio 2024

La questione capilista alle europee

Mentre i cattocomunisti, eredi di Marx, Lenin, Stalin e dell'Inquisizione, vogliono impedire il diritto di opinione ai presunti eredi del Fascismo, conservando però il diritto ad esprimere la loro facendo finta di non avere loro stessi un passato anche peggiore, il mondo va avanti.

E il Governo Meloni si consolida in uno con i buoni risultati che emergono da tutte le rilevazioni economiche, al punto che persino una banca d'affari non particolarmente amica del Centro Destra, la Goldman Sachs, consiglia l'acquisto dei titoli di stato italiani, considerati solidi e a basso rischio.

Parallelamente si scaldano i motori per le prossime tornate elettorali, con la solita sfarinatura di votazioni che, per quanto necessarie, con il loro frazionamento in più periodi, favoriscono l'instabilità grazie ad uno zero virgola che si sposta da una parte all'altra.

La Sardegna sembra essere un campo di battaglia in ambedue gli schieramenti, con i cattocomunisti che appoggiano un candidato grillino, ma subiscono la defezione del loro antico presidente che sembra voler correre per conto suo, mentre il Centro Destra si divide tra il presidente uscente sostenuto dalla Lega e il candidato proposto da Fratelli d'Italia.

Non mi interessa quello che farà la sinistra, ma non potrei perdonare (per quello che vale ...) se il Centro Destra si presentasse diviso per mere questioni personalistiche, regalando la Sardegna ai cattocomunisti, addirittura con un candidato grillino che sarebbe il primo presidente di regione dei 5 stelle !, così come ha regalato Verona (dico: Verona !!!) ai cattocomunisti nonostante le due liste di Centro Destra, presentatesi divise per ragioni personali, avessero ottenuto oltre il 60% dei voti complessivi.

Ma ci saranno a giugno anche le elezioni europee e il punto in discussione è: chi saranno i capilista ?

Ancora una volta, non mi interessa quello che faranno i cattocomunisti che, comunque, presumibilmente, offriranno la mela avvelenata alla Schlein con il retropensiero di liberarsene al più presto, mentre mi interessa e molto quelle che saranno le scelte del Centro Destra.

E' indubbio che oltre un anno di governo abbia accresciuto la stima e la fiducia verso la Meloni che, pertanto, sarebbe un traino formidabile per le liste di Fratelli d'Italia, molto più di quello che riuscirebbe a fare Salvini con la Lega o, ancora meno, Tajani con Forza Italia.

Non a casa Salvini e Tajani si sono chiamati fuori, reclamando una scelta comune tra i leaders del Centro Destra.

Personalmente preferirei che le liste, in ogni circoscrizione, fossero aperte dal leader del singolo partito, come faceva sempre Silvio Berlusconi, il cui nome è sempre comparso nelle elezioni europee, concedendo agli elettori delle circoscrizioni in cui alle politiche il Cav non si candidava la possibilità di votarlo.

In considerazione della legge elettorale, strettamente proporzionale pur con il minimo sbarramento al 4%, la candidatura come capilista dei leaders consentirebbe ai partiti di raccogliere il massimo e quindi di valutare gli esatti rapporti di forza.

Sarebbe forse l'unica occasione in cui si potrebbe misurare il reale peso elettorale dei partiti, almeno dei maggiori, visto che quelli sotto al 4% saranno costretti a federarsi per mandare un paio di parlamentari europei.

Ma è comprensibile che la candidatira della Meloni "drogherebbe" il voto per Fratelli d'Italia e sarebbe interessante invece vedere il peso di Fratelli d'Italia senza il traino del Presidente del Consiglio.

Un traino che, nelle politiche, andrebbe a beneficio sì del suo partito, ma anche dell'intera Coalizione.

Pur con tale considerazione, credo che quando si scende in campo, una squadra debba sempre presentare la formazione migliore, con i titolari e ugualmente, per elezioni europee che potrebbero cambiare il panorama di una unione che oggi è oggettivamente ostile agli interessi italiani, sarebbe necessario che tutto il Centro Destra schierasse come capilista quelli più idonei a chiamare a raccolta il proprio elettorato.

Poi potrebbero tutti essere messi in linea da una mossa a sopresa, come candidare il Generale Vannaci quale capolista in tutte le circoscrizioni da parte di uno dei partiti della Coalizione ...

10 gennaio 2024

Tutte le opinioni sono legittime

Per nascondere i successi del Governo Meloni (inflazione in calo, spread stabile sotto i 170, più risparmi, più occupati, maggior reddito, minori tasse, fiducia dei mercati finanziari manifestatasi con la grande richiesta nelle aste Btp a 7 e 30 anni etc.) la stampa del passato regime cattocomunista non trova di meglio che aggrapparsi alle surreali liturgie antifasciste.

Così da un lato se la prende con il povero on. Pozzolo, dall'altro scatena la (poca) folla che ancora la segue contro la tradizionale, annuale commemorazione dei tre giovani missini assassinati da un commando comunista nel 1978 davanti alla allora sezione di Acca Larentia dell'Msi.

Come pecore dietro al capo branco che da dietro le quinte manovra i fili delle opposizioni, dopo la notizia ecco le dichiarazioni dei vari Conte, Schlein, Renzi, Calenda, tutti con la bava alla bocca.

I poveretti non si ricordano che quella commemorazione si svolge con le medesime modalità da decenni, anche sotto i governi presieduti da due degli odierni indignati.

Ma il punto non è che non ci sia nulla di nuovo sotto il sole, bensì che la loro isteria antifascista è allo stesso livello se non peggio (per la tradizione di Civiltà che dovremmo avere) della volontà del regime iraniano di imporre il velo alle sue donne.

Là si applica una norma religiosa per impedire alle donne di scegliere liberamente come vestirsi, qui vogliono impedire la manifestazione, anche nei suoi simboli, di una libera opinione.

Inutile ricordare loro che la XII disposizione transitoria della costituzione del 1948 (che personalmente ritengo superata e da abolire come già fu con la XIII che vietava il rientro in Patria dei maschi della dinastia dei Savoia) vieta la riorganizzazione del PNF, non la espressione di opinioni riconducibili alla ideologia fascista.

Questo perchè i costituenti, più intelligenti e preparati dei loro odierni epigoni, sapevano che una Idea non può essere impedita, nella sua formulazione e nella sua diffusione.

E' il dna marxista leninista e quello della vecchia Inquisizione cattolica che, invece, porta a simili aberrazioni, nel tentativo di imporre un pensiero unico, un solo dogma, un solo credo. 

Che è esattamente il contrario di ciò che prevede un sistema democratico dove tutte le idee e le opinioni hanno legittimità e cittadinanza, mentre a dover essere sanzionati dovrebbero essere gli atti che, nel nome di questo o quel principio, tendono ad impedire la manifestazione di una idea o di una opinione non condivisa, cioè quel che mettono loro in atto.

E' infatti la politica che i cattocomunisti stanno adottando là dove comandano, quando agiscono per impedire, ad esempio, con manifestazioni di piazza, la presentazione del saggio del Generale Vannacci o del Ministro Roccella o quando esercitano pressioni per impedire la proiezione di un film sulla guerra in Ucraina che espone il punto di vista della Russia.

Esattamente come a fine anni sessanta i comunisti picchettavano gli ingressi dei cinematografi dove veniva proiettato il film "Berretti Verdi" di e con John Wayne.

Sono gli stessi, ieri e oggi, gli stessi che, non avendo argomentazioni da proporre, sanno solo imporre divieti e sanzioni per impedire a chi invece ha idee e opinioni di poterle esprimere e diffondere.

Infine una riflessione sulle manifestazioni.

Quando manifestano i no global, gli ecoambientalisti, assistiamo a devastazioni, piccole o grandi, delle città.

Imbrattamenti di muri, monumenti, sospensione della libertà di circolazione e danneggiamenti di proprietà pubbliche e private.

La manifestazione di Acca Larentia si è invece svolta in modo ordinato, impeccabile, senza sporcare, senza danneggiare, senza impedire il traffico.

La differenza di spessore tra le due parti si vede anche da questo, non piccolo, particolare.