Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 luglio 2022

Quando è l'Uomo a mordere il cane

La vicenda di Civitanova ha ottenuto una copertura da tsunami (dis)informativo sulla carta stampata, le radio, le televisioni e gli strumenti social.

Il motivo è il tentativo della sinistra di imbastire l'ennesima campagna di propaganda, per cercare (non riuscendoci) di mettere in difficoltà il Centro Destra.

Ma la notizia è anche amplificata dal fatto che, eccezionalmente, non è un immigrato a usare violenza contro un Italiano, bensì un Italiano che reagisce con una violenza inconcepibile contro un immigrato.

E' la famosa battuta per cui un cane che morde un Uomo non fa notizia, mentre fa notizia un Uomo che morde un cane.

La vicenda, però, merita un approfondimento che non può esaurirsi in una battuta da 140 caratteri, ma deve necessariamente coinvolgere una riflessione su quale tipo di società vogliamo.

Ed è, sostanzialmente, anche la domanda di base che dovrebbe spingerci a scegliere alle prossime elezioni un partito invece di un altro.

Sarò lunghissimo.

Per quanto ovvio non credo si troverà mai uno scritto o un discorso in cui qualcuno esalti la ferocia con la quale, a mani nude, è stato ucciso il nigeriano a Civitanova.

Credo, anzi, che non esista persona in Italia che possa compiacersi per un tale atto.

E credo che la maggior parte di noi riuscirebbe a fatica ad usare metodi violenti per difendersi (non per offendere, ma semplicemente per difendersi) da una aggressione o una rapina.

Siamo ormai cresciuti con una mentalità snob che, più che altro, è una mentalità rinunciataria, nel senso di rinuncia a far valere i nostri diritti e la Giustizia a prescindere dalle forme e dalle inevitabili lentezze delle procedure legali.

Pur essendo assolutamente legittimo difendersi, difendere i propri cari, i vicini, il prossimo, difendere le proprie proprietà, la Patria.

Personalmente imputo tale atteggiamento rinunciatario alla fine forzata di Tradizioni onorevoli e positive, come quella di andare a caccia da bambino con il padre o la fine del servizio di leva che, come minimo, ci costringeva a prendere in mano un'arma vera, a sparare, a sentire il rumore e l'odore dello sparo.

Abbiamo perso o stiamo perdendo l'anima da cacciatori che consentì all'Uomo di sopravvivere sulla Terra, quando creature meglio attrezzate di noi sono scomparse.

Ecco quindi una prima (parziale) risposta al perchè nessuno sia intervenuto per dividere due che si stavano picchiando: perchè nessuno più sa come fare, senza rischiare le peggiori conseguenze e non abbiamo neppure gli strumenti coercitivi per farlo.

I governi hanno ottenuto di indebolire lo spirito umano, così da non rischiare rivoluzioni, ma hanno anche consegnato alla società uomini deboli che non intervengono, come accadeva una volta, per far cessare una lite.

Ma questa risposta è solo parte della verità, un'altra parte essendo responsabilità esclusiva di un sistema che perseguita chi si difende, chi agisce nel nome di una Giustizia naturale.

Dividere i due litiganti avrebbe imposto l'uso della forza, sino probabilmente ad essere costretti a colpire, per rendere inoffensivi i litiganti stessi.

Non c'è dubbio che chi avesse usato quella forza, sarebbe stato denunciato da uno o entrambi i litiganti e sicuramente persegui(ta)to da un magistrato.

Ed è sempre il sistema vigente che deve assumersi una ulteriore parte di responsabilità a causa di una legislazione che impedisce, anzi punisce i cittadini onesti che possedessero un'arma senza avere tutti i bolli e i timbri richiesti.

Non c'è dubbio che intervenire tra due litiganti, significa mettersi a rischio di essere accoltellato o colpito da un'arma che in genere, chi vive nella violenza e ai margini della società, ha sempre a disposizione.

Intervenire a mani nude che sia tra due litiganti, o per redarguire un gruppo di ragazzini che non pagano il biglietto in autobus e appoggiano i piedi sui sedili (quante volte si vede, ma nessuno scrive nulla !) o per difendere una donna aggredita al parco, diventa quindi un azzardo che i più avveduti (qui non si tratta di coraggio, ma di semplice buon senso: anche nei corsi di pronto soccorso la prima cosa che insegnano è di intervenire ma nella sicurezza del soccorritore che non deve mettersi in una situazione di pericolo) non si assumono.

Diverso sarebbe se anche in Italia esistesse un Secondo Emendamento che consentisse ai cittadini onesti di circolare armati al punto da poter intervenire da una posizione di relativa sicurezza.

Ma non c'è.

Quindi mi sembra ipocrita, ingenerosa e menzognera tutta la retorica contro chi sarebbe rimasto a guardare.

Ma una società civile non può e non deve fondarsi sull'autotutela dei cittadini onesti anche se è un elemento imprescindibile (non può esserci un Poliziotto sempre presente e le telecamere non servono a nulla se per intervenire la Polizia impiega minuti: la vicenda di Civitanova si è conclusa in soli quattro minuti e non è stata usata alcuna arma nè da taglio nè da fuoco !).

Il caso di Civitanova ha le prime pagine per motivi di propaganda (sciacallaggio) da parte della sinistra e perchè rappresenta l'Uomo che morde il cane.

Ma le considerazioni che sto svolgendo sono applicabili a tutte quelle centinaia di casi che vedono il cane mordere l'Uomo, cioè, quando è un immigrato che rapina, violenta, uccide un Italiano o, comunque, un'altra persona.

E i social (non la stampa, radio e televisioni di sinistra perchè non sarebbe funzionale alla campagna elettorale in corso) nella stessa giornata del titolone di prima pagina, hanno dato conto di aggressioni e omicidi da parte di immigrati.

Addirittura, a Monteforte Irpino, con un protagonista in negativo della stessa nazionalità della persona morta a Civitanova.

Ma la comunità nigeriana che si è mobilitata per il caso di Civitanova chiedendo tutele e, ovviamente, benefici, nulla ha detto per contribuire a rendere inoffensivi i propri conterranei violenti.

E allora c'è anche un problema che discende dalla immigrazione senza freni, dalle orde di clandestini che la sinistra ha lasciato colpevolmente entrare in Italia e che vede un magistrato processare chi, come Salvini, ha provato a fermarli.

A Bologna, dove vivo, ogni mattina, nelle strade del centro storico, tra le varie botteghe alimentari, ci sono almeno quattro immigrati che non fanno altro che chiedere soldi, anche in modo insistente, anche picchiettando con il dito su una spalla per attirare l'attenzione.

Nessuno ha reagito, per ora, ma intimare loro di allontanarsi (soprattutto quando si mette mano al portafogli per pagare un acquisto) questo sì.

E' evidente che la totale assenza di Forze dell'Ordine (la famosa Polizia Locale che vedo impegnata a bloccare il traffico ZTL e a fare contravvenzioni per divieto di sosta, ma non a girare nei vicoli del centro) mette a rischio di incremento tale situazione e la politica delle amministrazioni di sinistra che vogliono mostrarsi "accoglienti" è un altro elemento che mette a rischio reazione qualunque episodio del genere, pur senza arrivare alle conseguenze di Civitanova, ma sicuramente con disturbi e rischi per tutti.

Quindi il problema non è nelle persone che vivono su questa terra, ma di chi su questa terra vorrebbe entrare con i suoi usi, costumi, linguaggio, religione, leggi, superstizioni, mentalità.

Il problema è l'immigrazione stessa che, incontrollata e massiccia, non consente l'assimilazione di chi arriva "da fuori" e pone i presupposti per una reazione che sarà sempre, inevitabilmente, sproporzionata perchè giunge a vaso colmo, quando la pressione, un episodio dopo un altro, arriva al massimo ed uno sbotta.

Se non si ferma e poi si filtra l'immigrazione, episodi come quello di Civitanova sono destinati a diventare più frequenti (e quindi passare nelle pagine interne dei giornali, soprattutto dopo le elezioni).

L'immigrazione resta quindi un tema essenziale delle prossime elezioni, perchè le modalità con le quali i partiti intendono affrontarla determineranno quale tipo di società avremo nel futuro.

Il bello è che possiamo decidere in base a ciò che è stato fatto, non in base a promesse.

Sappiamo quello che hanno fatto i ministri dell'accoglienza cattocomunisti, fino alla attuale Lamorgese.

Ma sappiamo anche come e con quali risultati affronterebbe il problema il Centro Destra avendo ormai acquisito alla Storia il risultato di un anno da ministro degli Interni di Matteo Salvini.

Possiamo scegliere a ragion veduta.

Episodi come quello atroce di Civitanova possono essere evitati, se sapremo restituire alla nostra società quella sicurezza e quella omogeneità che in questo momento, scellerate politiche di mera propaganda ideologica hanno severamente compromesso.




30 luglio 2022

Cattocomunisti invasati hanno in testa solo Fascismo e Putin

Iniziai a seguire la politica in una stagione in cui il partito comunista arringava gli Italiani contro la Nato, difendeva l'invasione dell'Ungheria e della Cecoslovacchia, pretendeva sempre più assistenzialismo tutto a debito del bilancio statale (cioè a spese nostre) e solo a margine ripeteva la sua litania antifascista.

La democrazia cristiana era invece la diga contro il comunismo, la fedeltà alle democrazie occidentali, la libertà di opinione e anche di mercato, ma si allineava alla marginale liturgia antifascista (anche se uno slogan in voga era: "Vaticano, Cia, Dc, il Fascismo è tutto lì").

Poi c'era l'Msi che ribadiva una terzietà identitaria e di testimonianza salvo, in alcune occasioni importanti (governo Tambroni, elezione di Leone al Quirinale) non far mancare il proprio apporto determinante in chiave anticomunista.

Oggi i nipotini del pci si sono uniti con quelli della dc ed hanno sommato solo il peggio delle loro tradizioni, cioè la visione totalitaria, assolutista, fideistica di una società in cui loro hanno la verità in tasca (e, purtroppo, non si tratta del quotidiano di Belpietro) scomunicando tutti gli altri.

Ma la scomunica arriva non su temi e argomenti sui quali si possa aprire una discussione, bensì su apodittiche appartenenze e schieramenti: antifascismo, Putin, Putin, antifascismo.

Non parlano d'altro, non superano quell'asticella che li spinge inesorabilmente nel baratro di un monologo da invasati.

Eppure di temi sui quali confrontarsi ce ne sarebbero con posizioni, ambedue legittime, che dovrebbero e potrebbero essere esposte con beneficio di tutti i cittadini.

Tasse, prima di tutto, lavoro, sicurezza (legittima difesa), uso dei contanti, Identità Nazionale e Sovranità, politica energetica che non può essere disgiunta da una politica estera indipendente che abbia come stella polare l'Interesse Nazionale e non quello dell'Unione del Male.

Poi, ancora, i temi etici (aborto, eutanasia che loro pudicamente chiamano fine vita, droga, omosessualità) e quelli etnici derivanti dall'invasione, che la sinistra e la chiesa di Bergoglio hanno istigato, di clandestini che ormai sciamano per l'Italia a orde e mettono a rischio salute, sicurezza, benessere, stabilità ed equilibrio sociale.

Saperlo (e ricordarcelo sistematicamente) aiuta a collocare le filippiche di Letta e compagni dove meritano: cioè tra gli scarti della politica.

Il Centro Destra ha già definito il suo perimetro di coalizione ed è sulla strada giusta per individuare anche le liste da presentarci in modo che noi si possa scegliere chi sentiamo a noi più vicini nell'ambito di una offerta varia pur nella medesima area e che ha, come fondamento essenziale, un progetto di società che preveda l'esclusione dal potere dei cattocomunisti e dei suoi fedeli esecutori che si annidano in tutte le istanze istituzionali, burocratiche e statali.

Ripulire, con un sostanziale spoil system, la amministrazione pubblica (intesa nel senso più lato di ogni ente, organismo, struttura che abbia una presenza dello stato) da ogni metastasi cattocomunista, è il passaggio fondamentale per risanare l'Italia e fare gli interessi degli Italiani.

Perchè ciò accada il Centro Destra deve ottenere una vittoria chiara e con numeri che mettano al riparo il futuro governo da quei biliosi, infidi, voltagabbana che, inevitabilmente, emergeranno anche nella prossima legislatura.

 

29 luglio 2022

La sinistra senza idee si aggrappa all'antifascismo e a Putin

Mancano ancora quasi due mesi al voto e una sinistra che, a differenza del Centro Destra, non ha ancora chiuso il quadro di coalizioni e incasellamento dei transfughi della parte peggiore di Forza Italia, è già costretta ad alimentarsi (o, almeno, a provarci) con l'antifascismo e la new entry dei filoputiniani.

Del resto Letta sta provando a mettere assieme gli antinucleari ecologisti della estrema sinistra di Fratoianni e Speranza e dei verdi di Bonelli, con il filo nucleare Calenda.

Si accorderanno per un pugno di seggi in più (forse neppure determinanti), rinunciando a chiarire la loro posizione.

Sui clandestini sappiamo tutti come la pensa la sinistra che li vorrebbe tutti italiani e sappiamo che gli Italiani li vorrebbero tutti rispediti in Libia.

Sulle tasse la sinistra è la tipica forza politica parassita che sottrae redditi, risparmi e patrimoni per elargirli alle proprie clientele, con una spesa improduttiva che depaupera solo l'Italia e gli Italiani, aumentando le tasse e anche il debito pubblico, senza produrre alcun effetto di crescita.

Sull'Europa la sinistra si è assunta il compito di essere sempre e comunque a favore, anche quando (il più delle volte) danneggia l'Italia e gli Italiani, trattandoci da sudditi.

Sull'ordine pubblico la sinistra è quella che esulta quando viene indagato il cittadino che subisce una rapina e reagisce abbattendo uno o più banditi, invece di proporlo per una medaglia al valor civile.

Si potrebbe continuare su ogni argomento, visto che la sinistra ormai ha abdicato ad ogni azione a favore degli Italiani, genuflettendosi all'agenda capitalista dei Soros e dei Gates, impropriamente definita "agenda Draghi", accontentandosi di avere mani libere su antifascismo, omosessualità, droga libera, eutanasia, tutti temi funzionali anche alle consorterie internazionali per indebolire le fondamenta del vivere civile e della resistenza morale dei Popoli che vogliono sottomettere

Come abbiamo visto con la dittatura sanitaria che ha visto la sinistra essere in prima fila nel togliere diritti e libertà.

E' quindi ovvio che Letta se la faccia addosso quando si tratta di parlare di cose serie e cerca l'aiuto delle truppe dalle penne intinte nella saliva, per sollevare quella polvere che nelle sue intenzioni dovrebbe coprire il vuoto che c'è nella sua testa (e in quella dei suoi sodali).

Così sono già arrivati all'antifascismo e alla vicinanza o meno con Putin, come se fossero argomenti di interesse diffuso e, anche, come se potessero indurre un elettore di Destra a votare per la sinistra.

Beh, vi informo che la canea antifascista contro la Meloni, mi aveva rafforzato nella intenzione di votare Fratelli d'Italia, mentre la canea sui presunti contatti tra un consigliere di Salvini e un diplomatico russo mi ha riproposto almeno il quesito se non sia meglio votare Lega.

E mi torna in mente una vecchia modalità per costringere i due partiti a procedere sempre assieme.

Votare alla Camera un partito e al Senato l'altro.

Chissà, abbiamo quasi due mesi di tempo per decidere, vediamo contro chi si accaniranno di più stampa e televisioni servi e allora sapremo chi votare.

28 luglio 2022

Il Centro Destra marcia e colpisce unito

Smentendo ancora una volta i "retroscena" interessati dei cosiddetti "giornalisti" di sinistra che, come al solito, confondono i loro desideri con la realtà (a conferma che la loro narrazione è esattamente il contrario di quel che dovrebbe essere una corretta informazione), il Centro Destra ha trovato in un solo pomeriggio l'accordo per presentarsi coalizzato alle prossime elezioni.

Viene confermata la regola aurea per cui il partito di Centro Destra che avrà il maggior numero di voti esprimerà il presidente del consiglio se il Centro Destra avrà la maggioranza.

A seguire si sono anche accordati per la ripartizione dei collegi, per cui adesso resta "solo" da vincere.

A fronte la sinistra magmatica sta spaccando l'atomo che dovrà poi cercare di ricondurre ad unità.

Letta, Calenda, la Bonino, Renzi, Conte, Casini e poi tutti i fuoriusciti da Brunetta alla Carfagna, da Di Maio alla Gelmini, tutti alla ricerca di un seggio sicuro che dovrà necessariamente essere trovato tra l'Emilia Romagna e la Toscana, sottraendolo a qualche candidato locale, radicato sul territorio e apprezzato dagli elettori cattocomunisti che, peraltro, dimostreranno di avere l'anello al naso votando chiunque venisse candidato, seguendo stolidamente le direttive del partito.

Rivelatasi una vana speranza la gufata sulla rottura tra i partiti del Centro Destra su premier e collegi, ecco che la sinistra si arrocca nuovamente sulle fregnacce come quella delle presunte interferenze russe sulla crisi per un colloquio (a maggio) tra un consigliere di Salvini e un diplomatico russo.

Giannini, il direttore de La Stampa, non arriva neppure a rendersi conto che una "notizia" del genere non porta altro che simpatia alla Lega da parte di tutti coloro che, magari, in questi giorni pensavano di firmare per il tentativo di numerose entità da zero virgola, contrarie all'invio di armi all'Ucraina, di presentare liste.

Meglio così, la Lega raccoglierà anche i voti che sarebbero andati dispersi, favorendo oggettivamente i cattocomunisti.

Il Centro Destra ieri ha dato dimostrazione di solidità che è anche una garanzia, adesso che la parte peggiore di Forza Italia è salpata per altri lidi portando là la zizzania che semina ovunque (ma solo dopo essere stati eletti con i voti altrui), che se NOI ELETTORI daremo a Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia voti sufficienti per conquistare una larga maggioranza alle camere, anche quel programma di meno tasse, respingimento dei clandestini, recupero della Sovranità Nazionale, ripristino dell'ordine nelle strade anche ampliando l'applicabilità della legittima difesa e tutto ciò che non piace alla sinistra, sarà molto più vicino a realizzarsi compiutamente.

27 luglio 2022

Il dopo elezioni tra sogno e realtà

Ogni elezione significa che i partiti ripartono da zero, tutti e al momento dello spoglio si vedrà chi risulta più convincente, perchè ognuno raccoglierà quello che ha seminato.

E non certo durante una campagna elettorale che ritengo inutile.

Credo che la maggior parte degli Italiani abbia ben chiaro chi vuole cosa e, quindi, potrebbe essere chiamata al voto da un sabato alla domenica e lo esprimerebbe con cognizione di causa, ovviamente in base alle personali conoscenze, esperienze e preparazione che non muteranno con una campagna elettorale più o meno lunga.

No, ognuno raccoglierà quello che ha seminato non in campagna elettorale, ma durante gli anni della legislatura.

Ci sono quelli che hanno tradito ogni loro parola.

Ci sono quelli che hanno cambiato casacca, anche più di una volta.

Ci sono quelli che hanno vessato il Popolo con provvedimenti restrittivi della libertà personale.

Ci sono quelli che hanno aperto i confini all'invasione dei clandestini.

Ci sono quelli che tentano, ogni due per tre, di introdurre leggi a favore della droga libera, di privilegi per gli omosessuali, di regalie di cittadinanza.

Ci sono quelli che prendono ordini dall'estero e applicano la agenda delle consorterie internazionali dandole (o accentando che le sia dia) il proprio nome.

Tutti quelli che precedono sono praticamente sempre gli stessi e si ritroveranno nelle liste della sinistra, più o meno unita.

E poi ci sono quelli che, faticosamente, talvolta sbagliando, altre volte fallendo, altre ancora riuscendovi, cercano di sostenere un progetto di società che abbia al proprio centro l'Italia e gli Italiani.

L'Identità, la Sovranità, l'Indipendenza, ma anche la salvaguardia della Tradizione e di Costumi che rafforzino e non demoliscano le fondamenta della nostra società civile.

Perfetto, in questo senso, l'articolo odierno di Marcello Veneziani ne La Verità, che ci scrive perchè astenersi è un errore e perchè, pur con tutti i loro difetti, sono da scegliere i partiti del Centro Destra senza lasciarsi fuorviare dalle sirene dei "duri e puri".

Il tutto nella consapevolezza che, se anche il Centro Destra vincesse in modo convincente le elezioni, sarebbe tutto da costruire, tutto da conquistare, tutto da contendere, centimetro dopo centimetro, ai cattocomunisti che godrebbero dell'appoggio di stampa, televisione, Vaticano, burocrazia, tutti al servizio dell'agenda delle consorterie internazionali che non possono tollerare un'Italia, settima potenza industriale e terza grande d'Europa, che si metta alla testa dei piccoli, coraggiosi resistenti come Ungheria e Polonia.

Quindi l'eventuale vittoria (tutta ancora da conquistare nelle urne, ricordiamocelo bene) sarebbe solo una momentanea soddisfazione morale che dovrà essere tradotta in provvedimenti concreti che subiranno ogni tipo di ostracismo.

Non illudiamoci che basti avere il 51% la sera del 25 settembre per risolvere i problemi dell'Italia, incancreniti dopo undici anni di asservimento all'Unione del Male (con l'unica parentesi del 2018-2019 con il governo Conte 1 gialloverde).

Non tutti i provvedimenti che vorremmo saranno approvati e probabilmente tutti quelli approvati subiranno delle modifiche più o meno peggiorative che ne annacqueranno gli effetti desiderati.

Ciò non toglie che solo una maggioranza forte di Centro Destra, potrà fermare la deriva cattocomunista e internazionalista e restituire Dignità all'Italia e agli Italiani.

In campo economico, dove sarà ora di smetterla di erogare "bonus" che non risolvono strutturalmente alcun problema perchè sono sempre legati a spese volute dal potere per sostenere una determinata lobby (le auto, le imprese edili, i mobilifici etc.), per scegliere una riduzione cospicua delle tasse, che metta concretamente più soldi nelle tasche degli Italiani che potremo spendere in base alle nostre reali esigenze e piacere, allontanando per sempre lo spettro di una patrimoniale e, quindi, togliendo la tassazione sulla casa e sui risparmi.

In campo immigratorio, dove si dovrà far cessare ogni arrivo con il blocco navale, per poi provvedere all'espulsione dei clandestini già sul nostro territorio.

In campo energetico, dove non è indipendenza quella di sostituire la Russia con l'Algeria o con un qualsiasi paese africano dal regime instabile ma sicuramente ancor meno democratico di quello russo e, invece, si dovranno riaprire i pozzi di gas chiusi in Italia, iniziare a trivellare nel Mare Adriatico e ricominciare a programmare la costruzione di almeno una centrale nucleare in ogni regione.

Perchè la vera indipendenza energetica è quando l'energia l'abbiamo in casa nostra.

Nella politica estera, dove l'Italia ha la Storia e la Cultura per proporsi come stato aggregante e guida di politiche di pace e rispetto della altrui sovranità, perseguendo l'Interesse Nazionale di commerci liberi e reciproci, cessando di cedere brandelli della nostra stessa sovranità e, anzi, ricominciando a recuperarla a cominciare da quella monetaria.

Sarebbe un dopo elezioni da sogno, ma, intanto, restiamo con i piedi per terra e cerchiamo di conquistare un obiettivo alla volta.

Il primo è vincere bene per escludere i cattocomunisti dal potere per cinque anni.

Sarebbe già un ottimo inizio.

26 luglio 2022

I nemici dell'Italia sono tutti a sinistra

I quotidiani e i servizi radio televisivi sono sbilanciati verso sinistra, per cui la loro narrazione risente di una tara genetica che è la faziosità di "giornalisti" e conduttori.

Separando quindi il (poco) grano dal (tanto) loglio, si può sintetizzare il confronto elettorale tra i valletti e i beneficiati dalla sottomissione alle consorterie finanziarie e affaristiche internazionali, contro i reali interessi dell'Italia e degli Italiani.

Da una parte, quindi, i cattocomunisti fedeli ascari dell'Unione del Male e dall'altra il Centro Destra che ha l'Italia come ragione della propria azione politica.

La campagna elettorale è tutta qua.

Letta e i suoi infidi alleati, una pletora di colonnelli senza truppa (Calenda, Renzi, la Bonino, Brunetta, la Gelmini, Speranza, Bonelli, Mastella, Casini e chiedo scuso a chi ho dimenticato) sono i rappresentanti in Italia degli ideatori del Nuovo Ordine Mondiale, che persegue interessi vari, ma che non sono quelli dell'Italia e degli Italiani.

Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia depurata dalla sua parte peggiore che è andata a piatire un seggio alla sinistra, vogliono un'Italia che si sieda a tavoli internazionali portando e sostenendo gli interessi nazionali, anche utilizzando tutti gli strumenti disponibili, come il veto, per ottenere il risultato migliore per l'Italia e gli Italiani.

Tutto il resto è fuffa.

In Italia abbiamo bisogno di un governo che abbia un mandato forte a tutela degli interessi nazionali e che, quindi, si prepari anche ad affrontare l'ostilità dell'Unione del Male e delle consorterie affaristico finanziarie dei Soros e dei Gates, come fa il governo ungherese che, grazie al mandato che ottiene sistematicamente dal popolo ungherese, riesce a far prevalere l'interesse nazionale sui tentativi di costringerli alla sottomissione.

Una sottomissione che è certa e già sperimentata con i cattocomunisti, a prescindere da quale sia il nome del loro momentaneo leader.

Per avere un mandato forte, la maggioranza di Centro Destra non dovrà essere risicata, ma ampia e, in questo senso, astensionismo e ricerca del partito "più puro", servono solo a sottrarre voti e seggi, regalandoli alla sinistra.

Perchè dobbiamo sempre tenere a mente che i nemici dell'Italia stanno tutti a sinistra e che è un piccolo sacrificio votare un partito del Centro Destra, anche se magari ha qualche devianza non gradita, per tenere Letta, Draghi e compagni fuori dal governo.

E' tutto quello che serve sapere della campagna elettorale: votare e votare per dare all'Italia un governo di Centro Destra con ampia maggioranza per poter sostenere gli interessi dell'Italia e degli Italiani davanti a qualsiasi interlocutore.

Se ci riesce Orban con la piccola Ungheria, perchè non dovremmo riuscirci noi ?

25 luglio 2022

O noi o loro

Enrico Letta non si smentisce e oltre a proiettare una tristezza infinita (è il volto della sfiga, di quel che se qualcosa può andare male, sicuramente va anche peggio) non azzecca neppure i confronti.

Si è esibito in un "o noi (cattocomunisti) o la Meloni", dimostrando già una falsità curiale, dal momento che proietta l'idea che, a fronte di molti ("noi") ci sia solo una aspirante dittatrice (la Meloni).

E' il giochino fatto tante volte che ha fatto sì che i cattocomunisti identificassero il nemico in una persona che intendevano distruggere e certo non con le argomentazioni politiche (Berlusconi che ha subito una persecuzione giudiziaria che continua ancora oggi, Salvini a processo per aver fatto il suo dovere di Ministro degli Interni e adesso la Meloni perchè ... il cognome inizia con la lettera "M", come "Mussolini" !!!).

Ma poi Letta crolla letteralmente quando abbozza qualche tema e scrive (tweet del 24 luglio) "Con noi per salvare l’ambiente. Con loro per tornare al nero fossile.Con noi per l'🇪🇺, con loro per i nazionalismi.Con noi per l’integrazione, con loro per le discriminazioni. Con noi per la società dei diritti, con loro Pillon Ministro della Famiglia."

In tal modo ha dimostrato di essere quello che porta acqua alle entità sovranazionali antitaliane (nessuna meraviglia, visto che Letta ha in tasca la Legion d'Onore che i francesi concedono solo a chi è funzionale ai loro interessi) a prescindere da quello che è il reale interesse ed utile degli Italiani.

Il salvataggio dell'ambiente è poi una barzelletta visto che non dice come, garantendo al contempo il livello di benessere che abbiamo, dai condizionatori al riscaldamento, dalla produzione delle fabbriche alla mobilità.

Poi conferma che con loro continueranno gli sbarchi (come vediamo ogni giorno) con orde di clandestini che sciamano, mentre con la Meloni il blocco navale servirebbe ad impedire le furbizie di libici e tunisini che sono prontissimi a sequestrare i nostri pescherecci in acque internazionali, ma non vedono una barca con 600 persone a bordo che, al limite del galleggiamento, si allontana dalle loro coste per un appuntamento con le navi ong.

Quanto ai "diritti" si tratta del solito aborto, dell'eutanasia, della droga libera, dell'omosessualità che, come dice la barzelletta, "speriamo di morire prima che la rendano obbligatoria", per cui Pillon ne esce come un gigante nel confronto.

Il punto è che i cattocomunisti non rappresentano l'interesse dell'Italia nè ciò di cui l'Italia ha bisogno, ma solo e soltanto gli internazionalisti di sempre, antitaliani, per l'occasione rivestiti a festa con la teoria del Nuovo Ordine Mondiale.

Letta, inoltre, sbaglia a personalizzare, perchè da un lato può sperare di evitare la sconfitta solo se tanti elettori del Centro Destra si facessero ingannare dai "duri e puri" che hanno in programma solo vaccino e Ucraina ed il cui ruolo finirà con l'essere quello di limitare la vittoria del Centro Destra e se dice "o noi o loro", anche quegli elettori che magari voterebbero per rabbia per un partito dello zero virgola sottraendo voti al Centro Destra, poi rinsaviscono e decidono, montanellianamente, di votare Centro Destra anche turandosi il naso.

Dall'altro .. beh, tra Letta e la Meloni, non ci sono dubbi: meglio la Meloni, sotto ogni punto di vista, a cominciare dalla positività che esprime davanti alla infinita tristezza che proietta ogni singola cellula di Letta.







24 luglio 2022

Segnali da cogliere

Il Centro Destra viene accreditato dai sondaggi della vittoria elettorale, ma, per quanto ovvio, Trapattoni docet: "non dire gatto se non l'hai nel sacco", gli altri non resteranno immobili a fare la parte degli agnelli sacrificali.

E già ci sono tutti i segnali che indicano come non tanto Letta e compagni che sono solo degli esecutori di strategie e "agende" altrui, quanto tutto il complesso che forma l'apparato del potere reale che dirige l'orchestrina della sinistra si sta già mobilitando per impedire la vittoria del Centro Destra.

Così vediamo le inchieste contro un sindaco e un parlamentare europeo di Fratelli d'Italia e l'intervista del capo dei vescovi Zuppi, che sono solo l'antipasto di un motore che si sta scaldando perchè la sinistra non è in grado di vincere da sola (non lo è mai stata: la tanto esaltata "resistenza" è diventata oggi l'icona cattocomunista che è, unicamente grazie alle baionette angloamericane).

Quindi suggerisco un paio di spunti.

L'agenda Draghi.

Non esiste, perchè Draghi è stato solo il fedele esecutore del programma scritto all'estero dalle consorterie finanziarie e affaristiche.

E domandiamoci perchè Draghi sia così stimato all'estero.

Sarà forse perchè è funzionale ai LORO interessi, mentre ci sono molti dubbi che lo sia per i NOSTRI interessi, visto che le convenienze francesi e tedesche e olandesi e scandinave non sono quelle italiane, come abbiamo ripetutamente visto in passato, dall'agricoltura ai bilanci comunitari ?

E i risultati di diciotto mesi di Draghi sono sotto gli occhi di tutti (inflazione aumentata di otto volte, raddoppio dello spread, duecento miliardi di debito in più, crollo in borsa di tutti i titoli principali e più redditizi emissione delle società italiane più appetibili all'estero che così diventano più facilmente scalabili, clandestini che sciamano senza controllo per l'Italia, furti, rapine e violenze ai danni degli Italiani che però, se si difendono, vengono indagati, limitazione delle libertà naturali, ostilità contro la Russia con conseguente penuria di gas, petrolio, materie prime).

L'altro segnale è sulla programmazione televisiva.

Il mese di agosto, fino a metà settembre, era solitamente un periodo di repliche e argomenti frivoli.

Sono richiamati in servizio tutti i dinosauri della propaganda di sinistra che dovranno portare acqua al mulino in secca del pci/pds/ds/pd e dei suoi satelliti.

Tutti segnali per una campagna elettorale che non punterà sugli argomenti, perchè la sinistra è perdente su tutto, dalle tasse ai clandestini, dalla sanità alla politica internazionale, alla legittima difesa, alla giustizia.

La campagna elettorale sarà un continuo proiettare la FALSA idea che il Centro Destra non dia risposte alle esigenze degli Ialiani, quando è esattamente vero il contrario.

Perchè ?

Perchè sì, perchè lo dicono e lo scrivono Molinari piuttosto che l'Annunziata, Damilano ma anche Ferrara (e vorrei ricordare quando in passato dicevo che non mi fidavo di Ferrara, un comunista non è mai "ex" e oggi lo vediamo).

Ignoriamo quindi quello che dicono a sinistra e pensiamo a ricordare i temi essenziali da sostenere in un governo di Centro Destra, senza sognare fughe in avanti che porterebbero solo a non ottenere niente se non un ritorno dei Draghi e dei Monti.

Facciamo la nostra parte per sostenere Fratelli d'Italia, Lega e anche la Forza Italia purgata dalle Gelmini, dai Vito, dai Brunetta (e, spero, anche dalle Carfagna).

Poi ognuno di noi ha la sua preferenza che si manifesta in base alle esperienze fatte (personalmente ho votato Lega nel 2018 e nel 2019 ma voterò Fratelli d'Italia) nella consapevolezza che il nemico non è il nostro vicino che voterà per gli altri due partiti e non per quello che votiamo noi, ma il nemico è la sinistra dietro alla quale stanno tutti i poteri forti e le consorterie che vogliono ridurre l'Italia ad un protettorato e gli Italiani a sudditi da far mischiare con i clandestini per cancellare la nostra Identità, la nostra Storia e la nostra Cultura.

23 luglio 2022

Un voto per far vincere bene il Centro Destra

Leggo su Twitter alcuni utenti che lanciano anatemi contro i partiti del Centro Destra e i due temi del vaccino ("non voto chi ha approvato il green pass") e della guerra ("non voto chi approva l'invio di armi in Ucraina") sono i più gettonati.

Leggendo quelle affermazioni, i cattocomunisti godono, al punto che viene il sospetto che alcuni tra quelli che scrivono tali affermazioni, siano i cosiddetti troll, provocatori il cui compito è specificatamente quello di indebolire l'area elettorale del Centro Destra, cercando di sottrarre i voti di chi si sente più puro degli altri.

A parte il fatto che si trova sempre uno più duro e puro di noi, l'unico effetto di tali comportamenti potrebbe essere quello di consegnare l'Italia ai cattocomunisti o, come nel 2018, attribuire al Centro Destra una vittoria mutilata, di Pirro, che lo costringa a compromessi e ad annacquare la propria azione, che potrebbe essere efficace soprattutto adesso che se ne sono andati i pesi morti come Brunetta, la Gelmini e probabilmente anche la Carfagna, consentendo anche a Forza Italia di candidare persone più affidabili.

Analogamente sta accadendo con le liste che si stanno preparando tra i movimenti che si sono costituiti negli ultimi due anni, contro la dittatura sanitaria e contro l'invio di armi in Ucraina.

Italexit di Paragone, Alternativa per l'Italia di Di Stefano e Adinolfi, le tradizionali presenze di CasaPound e Forza Nuova, la o le nuove aggregazioni che vedono assieme Francesca Donato (la ex parlamentare europea della Lega dalle meritorie battaglie contro il green pass e le armi all'Ucraina) con gli indigesti, per qualunque elettore di destra, Marco Rizzo e Ingroia.

Poi ancora Fusaro, Vox, Riconquistare l'Italia, Ancora Italia e sicuramente ne ho dimenticati altri.

E' in corso un momento di aggregazione, di cui Alternativa per l'Italia ha la primazia, ma, a parte l'assoluta impresentabilità di qualsiasi lista che veda la presenza di comunisti come Ingroia e Rizzo, alla validità della proposta, non corrisponde una efficacia di risultato.

Perchè tali aggregazioni si fanno su uno, due temi particolarmente sensibili (soprattutto per chi ha pagato di persona le scelte del governo Draghi) ma non possono esaurire un progetto politico dove una maggioranza (necessaria per governare) si regge sul compromesso, in cui su alcuni temi è necessario trovare un punto di incontro che pur non soddisfacendo tutti, possa rappresentare il punto di equilibrio tra opinioni differenti che, su singoli temi, possono esserci anche tra vicini di area.

Le questioni più importanti non sono, infatti, l'invio di armi all'Ucraina o il vaccino per il covid, i punti essenziali sono quelli che resteranno nella nostra società e la potranno cambiare in meglio o in peggio.

Prima di tutto l'invasione dei clandestini.

Le orde che vengono quotidianamente sbarcate dalle ong e poi sciamano su tutto il territorio nazionale, mettono a rischio non solo la nostra Sicurezza e Pace Sociale, ma anche l'assetto culturale, etnico, economico dei prossimi decenni.

Vediamo già una impressionante massa d'urto che entra prepotentemente nella vita di una comunità, con la volontà e spesso la pretesa di mantenere i propri usi, costumi, religione, cultura, lingua, festività, cucina.

Separati in casa, peccato però che la casa sia la NOSTRA non la loro !

Quindi è necessario votare chi, coerentemente, sostiene "Prima gli Italiani" e propone il blocco navale per respingere l'invasione agevolata dalle consorterie finanziarie e affaristiche, le stesse che sostengono le ong che ci scaricano clandestini e contemporaneamente fanno da suggeritrici verso la sinistra, fornendo anche primi ministri ad hoc come Draghi che si  sceglie ministri ad hoc come la Lamorgese.

Contrastare gli arrivi e, in casa NOSTRA, impedire ius soli/culturae/scholae significa la sopravvivenza della Nazione Italiana, della NOSTRA Identità di Popolo.

Lo stesso si può dire per le tasse, l'intervento dello stato, la partecipazione in organismi sovranazionali come l'Unione del Male, la Nato, l'Onu, le autonomie locali, l'istruzione, la burocrazia della pubblica amministrazione, l'amministrazione della giustizia, fino ad arrivare a quei temi etici (aborto, divorzio, droga, omosessualità, eutanasia, cancellazione della cultura) che, da soli, possono minare alle fondamenta la stabilità e la solidità di una società civile.

Un partito o una somma di piccoli partiti dallo zero virgola, centrati su uno o due argomenti, importanti, simbolici, ma che non possono esaurire un programma di governo, rischiano solo di fare il gioco di chi, proprio su quella ampia fascia di argomenti, è inginocchiato davanti ai potenti stranieri della finanza e degli affari, incurante dei danni che provocano all'Italia e agli Italiani.

Far vincere bene il Centro Destra significa dare la stabilità e la forza necessaria a chi dovrà rappresentare l'Italia nei consessi internazionali dove non gradiranno affatto (come hanno dimostrato con Berlusconi e con il Conte 1) che una Grande Nazione come l'Italia agisca in base al proprio Interesse Nazionale, usando tutti gli strumenti, a cominciare dal potere di veto nelle sedi comunitarie, per difendere gli Italiani e cercheranno, utilizzando anche i loro valletti interni, tutti a sinistra, di risospingerci ad un ruolo subalterno, sottomesso, da sudditi.

22 luglio 2022

Mattarella ha esaurito i giochetti (per ora)

Finite  le carte da giocare per mantenere in vita una legislatura che si sarebbe dovuta sciogliere nell'agosto 2019, Mattarella non ha potuto fare altro che convocare le elezioni per il 25 settembre.

Breve parentesi.

Ho visto su Twitter lo spezzone dell'arrivo di Mattarella con i suoi consiglieri, per poi annunciare lo scioglimento delle camere.

Sono stati ripresi di lato, in fila indiana.

Era l'immagine più eloquente dello stato comatoso in cui è stata ridotta l'Italia dopo undici anni di governi a prevalenza cattocomunista, gestiti da Napolitano e Mattarella, in pena sudditanza con i poteri esteri globalisti.

Si vedono quei tre vecchi ingobbiti, che si avviano a passo stanco verso i microfoni.

Sembravano avere sulle spalle il peso dell'intero mondo, ma venga un colpo se pensano di ritirarsi a vita privata, a fare i nonni e i bisnonni !

Ecco perchè io saluto l'avvio del periodo elettorale come una opportunità che viene data al Popolo Italiano per invertire la tendenza alla decadenza e alla sudditanza sulla quale ci hanno portato i governi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte 2 (quello giallorosso) e Draghi.

Forse il 25 settembre sarà per noi l'ultima cartuccia da sparare per stracciare una sceneggiatura che altri stanno scrivendo per  noi, confidando sulla propensione di alcuni italiani a chiamare sempre in soccorso il (loro) padrone straniero che tra loro sceglie il proprio vicere.

Avrò modo di scriverne, ma è bene intanto ricordare che non esiste alcuna "agenda Draghi" che i cattocomunisti (nelle loro più disparate versioni) possano sbandierare, perchè Draghi non ha fatto altro che mettere in pratica l'agenda dei poteri finanziari e affaristici globali, esteri, che vedono nell'Italia solo una preda da spolpare e negli Italiani un Popolo da disperdere, annientare e sottomettere.

E purtroppo ci sono ancora molti italiani con la sindrome di Stoccolma che plaudono ai loro padroni.

Il 25 settembre quindi sarà necessario, come scriveva Montanelli, turarsi il naso e andare a votare il partito più forte della Coalizione più forte che possa fermare la deriva servile culminata con la presidenza Draghi e riportare al centro e unico tema di governo l'Interesse Nazionale, dell'Italia e degli Italiani.

Possiamo anche accettare di restare nell'euro e nell'Unione del Male, ma se proprio dobbiamo restarci perchè uscirne apparirebbe complicato, allora restiamoci a schiena dritta, usando il veto per difendere gli interessi italiani e portando in Europa le nostre richieste, non per limitare i danni con il timore di doversi scontrare persino con la Finlandia o Malta.

Ad esempio, la Germania ha fatto disporre all'Unione del Male il razionamento del gas, con tagli del 15% e Draghi zitto.

Chi ha reagito mandando a quel paese la Von der Leyen e i suoi mandanti ?

La Spagna socialista, il Portogallo socialista e la Grecia liberaldemocratica.

L'Italia è uno dei tre più grandi paesi dell'Unione del Male e il nostro parere, che non può essere disgiunto dal nostro interesse, deve contare.

Si dica "NO" al razionamento imposto per aiutare la Germania.

Ed è solo un esempio di quello che potremmo ottenere se il 25 settembre uscirà dalle urne una chiara maggioranza, coesa e, fortunatamente, senza i Brunetta e le Gelmini, di Centro Destra sul quale è necessario far confluire i voti.

Male che vada, servirà a rallentare una deriva che non verrebbe mai rallentata da un pugno di parlamentari che riuscissero ad essere eletti dall'unione dei partiti dello zero virgola, ancorchè siano Sirene fortemente attrattive per molti di noi.

21 luglio 2022

Perchè Draghi si è appiattito sui cattocomunisti del pci/pds/ds/pd

Oggi i commenti sono tutti sulla liberazione dell'Italia dal governo Draghi, grazie ad un soprassalto di dignità di Lega e Forza Italia che non gli hanno votato la fiducia dopo essere stati presi a calci nei denti da Draghi medesimo.

E meno male che hanno riscoperto di avere gli attributi (a parte un paio di individui in Forza Italia che sono riusciti nella titanica impresa di far sembrare due giganti persino Tajani e la Ronzulli !).

Poichè io non solo non mi fido di Mattarella che potrebbe architettare qualche altro giochino per sottrarci il voto, ma credo necessario aspettare l'esito del voto prima di festeggiare (e non sarà facile vincere bene con tutta la canea orchestrata dalle consorterie finanziarie e affaristiche estere per impedire che l'Italia torni protagonista sovrana e indipendente) aspetto a brindare e non ho ancora messo lo spumante in frigorifero.

Quindi oggi mi limito ad esprimere la mia opinione sul perchè Draghi, alla fine, ha preferito appiattirsi su Letta ed i cattocomunisti del pci/pds/ds/pd, invece di mediare come dovrebbe essere il ruolo del presidente del consiglio di un governo che dice di essere di unità nazionale (ma non lo era, visto che Fratelli d'Italia, il primo partito d'Italia per i sondaggi, con il consenso di quasi un Italiano su quattro, era all'opposizione) .

La risposta è molto semplice e non fa che replicare quello che accade in tutto il mondo occidentale.

I cattocomunisti, persi i loro riferimenti nell'Unione Sovietica e nel Vaticano (dove Bergoglio è intercambiabile con qualsiasi segretario del pci/pds/ds/pd), perso qualsiasi Valore, qualsiasi Ideale, si sono scoperti "vili affaristi", avendo trovato nelle consorterie affaristico finanziarie quella Stella Polare che non avevano più in base alle loro tradizioni.

In sostanza i capitalisti del duemila per continuare a fare i loro interessi ed a guadagnare a spese nostre, sfruttando rottamazioni, contributi, ma anche le scelte politiche dei governi come è quella "verde" in campo energetico che ha inserito nel panorama di commesse miliardarie nuovi soggetti che erano esclusi dal business degli idrocarburi, hanno bisogno di burattini da manovrare proprio per realizzare quelle leggi ed ottenere le adeguate coperture parlamentari.

Non potendo rivolgersi a chi ha un Progetto di Società, Ideali, Valori solidi, perchè fondati sulla Identità dei Popoli e sulle loro Radici e Tradizioni, hanno occupato quello spazio vuoto che è emerso dal fallimento conclamato del socialcomunismo e dalla perdita di coerenza della gerarchia ecclesiastica (da non confondere con la religione) sempre più deviante rispetto a quello tradizionale.

In cambio hanno fornito gli strumenti (stampa, radio, televisioni) perchè i loro maggiordomi potessero arrivare e martellare le menti più deboli e distratte con la loro propaganda e hanno fornito pure i contenuti (l'ecologismo, l'Ucraina, la pandemia, il woke, l'Europa, la costituzione di entità sovranazionali che sradichino e cancellino i Valori Identitari, il black lives matter, l'omosessualità, l'aborto, la droga e tutto l'armamentario del politicamente corretto) ottenendo due piccioni con una fava.

Da un lato hanno saturato il programma dei loro valletti, che si sono così dimenticati di chi lavora, della necessità di bilanci sani, di spese mirate e non clientelari, dall'altro hanno innestato nel corpo della società elementi che indebolissero sempre di più la tempra morale e i fondamenti valoriali delle popolazioni, cercando di sradicarne le tradizioni anche innestando nel medesimo territorio orde di clandestini provenienti da altri mondi e altre culture.

Draghi è il rappresentante (come lo furono Monti e Dini) di quegli ambienti che forniscono ai propri ascari del pci/pds/ds/pd strumenti e contenuti.

Per questo motivo, al momento di scegliere, si è appiattito sui cattocomunisti e si è trincerato dietro di loro per preparare la sua vendetta dopo l'indecorosa e umiliante (per colpa integralmente sua che si è dimostrato uno stratega persino peggiore di Salvini !) uscita di scena di ieri.


20 luglio 2022

Draghi provoca con un discorso divisivo e incendiario

Trenta minuti di sproloquio autoincensatorio, per una provocazione contro tanti Italiani.

Ogni riferimento di Draghi è una esclusione di parte della nostra Nazione.

Quando esalta l'appello dei sindaci, esclude tutti coloro che sono d'accordo con Giorgia Meloni (che dai sondaggi è data al 23% !) che vorrebbe che i sindaci si occupassero di servizi, di coprire le buche, delle loro città e non di governo nazionale.

Quando esalta l'appello dei sanitari in chiave anti pandemica, rifila un ulteriore schiaffo ed esclude tutti coloro che hanno pagato con l'esclusione dal lavoro e dallo stipendio la scelta di non vaccinarsi.

Quando esalta i "valori" (ma quali sono ?!?!?) europei, esclude tutti coloro che non vogliono un'Italia suddita di Bruxelles e a sovranità limitata.

Quando cita il comico con i tacchi a spillo di Kiev, offende ed esclude tutti coloro che sono contro la guerra e l'invio di armi all'Ucraina.

Quando si sbrodola dicendo che "gli Italiani" gli hanno chiesto di restare, esclude tutti coloro che vorrebbero esprimersi con l'unico mezzo lecito per dire quale sia la maggioranza in una Nazione: il voto.

L'ultima speranza è nella Lega di Salvini, che sfiduci Draghi anche se dovesse perdere l'ala governativa, fatta di generali ma non di soldati.

Qualcuno perderà la faccia

Fra meno di due ore Draghi parlerà al senato e comincerà il dibattito sul futuro immediato della legislatura.

La borsa, da due giorni, cresce, quindi i Mercati hanno fiducia che il maggiordomo dell'Unione del Male resti al governo.

Spiace dover dare ragione a Renzi che ha detto che al termine qualcuno perderà la faccia.

La perderebbe Draghi se restasse a palazzo Chigi dopo aver proclamato urbi et orbi che non c'erano più le condizioni, blindato dalle consorterie finanziarie e affaristiche che temono un'Italia Sovrana e Indipendente.

La perderebbe Conte se accettasse di votare una fiducia fondata solo su parole al vento, facendo rientrare il rigurgito movimentista dei cinque stelle.

La perderebbe Salvini se continuasse a governare con i cinque stelle (anche se sotto la falsa bandiera degli scissionisti), con Speranza, la Lamorgese e i vari Giovannini, Colao, Guerini, Orlando.

L'hanno già persa da anni Renzi che aveva promesso di ritirarsi a vita privata se avesse perso il referendum del 2016, ma è ancora lì a tramare con il suo 2%  e Di Maio di cui ormai più nessuno può fidarsi e, quando non avrà più parlamentari da mettere in gioco e dimostrerà la sua inconsistenza elettorale, andrà a tenere compagnia a Fini, Monti ed Alfano che potranno finalmente giocare a briscola in quattro.

La faccia l'ha inoltre persa da tempo Mattarella che si dimostra, ad ogni sua azione, il rappresentante di una parte politica e non il presidente di tutti gli Italiani, trascinando sul fondo anche la istituzione della presidenza della repubblica.

Poi ci sono quelli che resteranno nel limbo, come Berlusconi e Letta, le cui posizioni ondivaghe rispecchiano il timore di sottoporsi al giudizio elettorale (Berlusconi) e il dover obbedire alle indicazioni fornite dagli ambienti globalisti di cui il pci/pds/ds/pd è ormai il terminale italiano.

Una sola forza politica, un solo Leader ne usciranno bene, qualunque sia la soluzione: Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni.

Coerentemente a favore delle elezioni, se Draghi restasse e la legislatura si prolungasse, si evidenzierebbe come l'unica forza di opposizione nel fallimento totale di tutta la maggioranza di governo.

Se, invece, si dovesse andare al voto subito, Fratelli d'Italia vedrebbe coronata la sua coerenza, potendosi ascrivere il merito principale di aver contrastato la deriva di cui il governo Draghi è espressione.

Non potendo fare altro, non ci resta che sperare nel meglio (andare al voto subito) ma prepararci al peggio (Draghi resta per altri nove mesi).



 

19 luglio 2022

Le bassezze propagandistiche dei cattocomunisti non hanno limite

Ieri stavo rientrando a Bologna e ho acceso la radio.

Ho scoperto che la trasmissione della Falcetti (che parla in continuazione anche sulla voce degli intervistati che così non sono in grado di sviluppare un chiaro concetto) che dovrebbe essere "di servizio" con denunce e consigli su questioni di interesse pratico, è stata spostata dalle sei del mattino alle sei della sera, probabilmente per evitare che il suo modo ansiogeno di trattare ogni argomento, faccia salire la pressione agli ascoltatori sin dal primo mattino.

Ho quindi sentito la conduttrice affermare che questo governo lavora, si preoccupa del nostro bene e questo perchè Draghi ha sottoscritto un accordo con l'Algeria per la fornitura di gas in parziale sostituzione della fonte russa.

Cambio stazione e mi collego con Radio 24 dove, ugualmente, c'è un tizio che tuona contro le critiche a quel sant'uomo di Draghi che, se non ci fosse stato, avremmo inflazione, spread , crisi.

E vengono intervistati SOLO esseri che si sperticano nelle lodi a Draghi, mai una volta che venga dato analogo spazio (senza continue interruzioni) a chi la pensa in modo diametralmente opposto (eppure sono migliaia i tweet con hastag #draghidimettiti o #draghiingalera).

A parte la considerazione che quei signori usano il microfono come se fosse di loro proprietà, esprimendo le loro opinioni e potendole diffondere comodamente via etere, cosa che a me è del tutto negato, sottolineo la manipolazione della realtà.

Abbiamo una crisi di rifornimento di gas UNICAMENTE per la PERSONALE GUERRA DI DRAGHI contro Putin e la Russia e quindi che Draghi recuperi un decimo del gas che la Russia non ci fornirà più, a prezzi maggiorati, non è un merito, ma, al massimo, una parziale e peraltro costosissima (a nostre spese, non a sue spese) riparazione per le sue colpe.

Una colpa che si aggrava se si pensa che per non essere dipendenti dal gas russo, perchè Putin sarebbe un "autocrate", peraltro eletto dal Popolo, a differenza di Draghi che ha ripetutamente ammesso di essere un nominato che risponde a Mattarella e non al Popolo, Draghi mette al nostro collo il cappio di rifornimenti provenienti da uno stato africano instabile, con venature islamiste.

Quando al signore di Radio 24 ricordo che Draghi divenne presidente con l'inflazione all'1% ed oggi è all'8%, lo spread a 98 ed oggi è a 216, il debito pubblico a 2600 miliardi ed oggi è a 2800 e il rapporto debito/pil a 140% ed oggi è a 150%.

Draghi venne nominato per gestire la pandemia e, invece di unire l'Italia e pacificare le differenze tra Italiani, ha accentuato la dittatura sanitaria espellendo dal lavoro gli ultra cinquantenni non vaccinati e sottraendo loro lo stipendio, istituendo un lasciapassare chiamato green pass che ha sottratto diritti naturali, indisponibili ed inalienabili ad una parte della popolazione.

Draghi fu nominato quando si poteva gestire un piano di ripresa e resilienza ottenendo indietro dall'Unione del Male fino al 2026 i soldi che l'Italia versava per investirli, a costo zero, in ciò che era più utile per noi ed invece ha richiesto anche i prestiti condizionati e da restituire con gli interessi, legando le mani a chiunque verrà dopo di lui e con un prezzo che pagheremo nei prossimi anni.

Draghi, invece di proporsi come mediatore tra Russia e Ucraina forte di una tradizione diplomatica che risaliva ad Andreotti, ha indossato l'elmetto, soffiando sul fuoco e mettendo tutti noi nella condizione non solo di pagare tre quattro volte di più gas ed elettricità e tutti i beni che richiedono il loro utilizzo, ma anche di non sapere se avremo abbastanza gas per riscaldarci il prossimo inverno.

E la risposta è mettersi al collo il cappio algerino (o di qualche altro stato africano instabile e inaffidabile, oltre ad essere democraticamente ben peggio della Russia di Putin) e di preparare restrizioni, razionamenti e sacrifici per pagare i SUOI ERRORI.

Domani sapremo se dovremo ancora avere come presidente del consiglio un simile essere, che è la peggiore espressione delle consorterie finanziarie e affaristiche che nulla hanno a che vedere con una sana democrazia.


18 luglio 2022

Fino a mercoledì, solo chiacchiere

A meno che un Asteroide non colpisca la Terra o i soldati russi non arrivino a Kiev catturando il comico con i tacchi a spillo, fino a mercoledì continueremo ad ascoltare solo uno tsunami di parole.

Tutti esperti, tutti che ne sanno una più degli altri, tutti che hanno un filo diretto con Draghi per poterne anticipare le decisioni.

E poi ci sono quelli che hanno paura di perdere la poltrona che organizzano manifestazioni "spintanee" e le solite raccolte di firme per chiedere a Draghi di restare.

Insomma, Draghi santo subito o, almeno, Draghi papa.

Chi invece non ha tali facoltà divinatorie, non può che guardare alla realtà di un'Italia che Draghi ha ridotto allo stato servile, con il fallimento di ogni politica: economica, sanitaria, internazionale, energetica.

Come aveva predetto il Presidente Cossiga.

Allora fino a mercoledì dobbiamo, con i pochi strumenti che abbiamo a disposizione (praticamente solo internet) cercare di sensibilizzare Salvini e Berlusconi, cercando di far giungere loro per ogni tramite la nostra voce, per aggiungere, al veto su Conte, anche il veto su Letta, Renzi, Speranza e Calenda.

Scriviamo in ogni occasione, ovunque se ne abbia la possibilità, per far conoscere a Salvini e Berlusconi che governare assieme ai cattocomunisti è un atto contro natura e contro il loro stesso interesse elettorale.

A prescindere che ci sia o meno uno come Draghi che non è certo più raccomandabile di Conte, Letta, Speranza, Renzi o Calenda.

Fu uno sbaglio entrare al governo con i cattocomunisti e sarebbe perseverare nell'errore, aggravandolo, tornare al governo con i cattocomunisti, indipendentemente da chi fosse presidente.

Ridate la parola al Popolo !

17 luglio 2022

Mattarella teme il voto popolare

C'era una volta l'associazione degli imprenditori che, nella canea generale orchestrata contro Berlusconi nel 2011, fece titolare al suo quotidiano "fate presto!".

Oggi tutti, ma proprio tutti, dicono che siamo a un passo dal baratro, che siamo ancora nella morsa del virus cinese, la guerra in Ucraina, la crisi energetica, la siccità eppure si inchinano davanti ad un politico levantino come Mattarella che ha fatto del rinvio la cifra della sua azione.

Se qualcuno sperava che con le dimissioni di Draghi avremmo finalmente votato e dato all'Italia un governo degno di questo nome, che facesse gli interessi degli Italiani e non fosse suddito di poteri esterni, che siano a Washington o a Bruxelles, deve ricredersi.

Mattarella ha rinviato ancora.

Altri cinque giorni di attesa, durante i quali gli zelanti servitori con la penna ed il microfono cercano di inculcare nelle teste degli Italiani mentalmente più deboli, quanto sia orrenda la scelta di andare a votare davanti alla paradisiaca prospettiva di riavere Draghi per almeno nove mesi (poi non si deve porre limiti alla Provvidenza).

Quello stesso Draghi che ha fallito ovunque.

Inflazione da 1 a 8%.

Debito pubblico da 2600 a 2800 miliardi.

Spread da 105 a 216.

Virus sempre vivo.

Gas che non arriva a causa delle sanzioni contro la Russia.

Materie prime: vedi alla voce gas.

Libertà condizionata alla somministrazione di un siero improvvisato e che richiede continue inoculazioni.

Clandestini che sbarcano allegramente da ogni dove e devono essere alloggiati, mantenuti, curati e istruiti.

Sappiamo tutti che il voto è espressione di democrazia e solo da un voto e da un parlamento legittimato per essere espressione della volontà popolare può esserci un governo rispettato e rispettabile.

E sappiamo tutti che un governo dimissionario resta in carica per la "ordinaria amministrazione", cioè per eseguire tutti gli adempimenti richiesti in base alle leggi vigenti, ivi incluso il famigerato pnrr già approvato e che richiede solo di veder eseguite le disposizioni.

Le elezioni possono essere convocate tra 45 e 75 giorni dallo scioglimento delle camere.

Se Mattarella avesse sciolto le camere, si sarebbe potuto votare il 4 settembre ed avere il nuovo governo entro la fine di settembre.

In pratica saremmo rimasti in "ordinaria amministrazione" solo per metà luglio, agosto e settembre, cioè in quei mesi estivi dedicati solitamente alle vacanze e in cui non è richiesta la assidua presenza di un governo nella pienezza delle sue funzioni.

Quanto alla campagna elettorale sotto l'ombrellone, personalmente credo che non ci sia alcun bisogno di campagna elettorale.

Partiti e leader hanno già dato ampia prova di come sono, quali siano le loro qualità e i loro difetti e ogni Italiano sarebbe perfettamente in grado di votare anche subito, anche oggi, come del resto viene richiesto in ogni sondaggio ("se si votasse domenica prossima, per chi voteresti?").

L'unico tempo è da concedere ai partiti per formare le coalizioni e scegliere i candidati e per tali attività un paio di settimane devono essere più che sufficienti.

Mattarella preferisce invece diluire, confidando nelle pressioni internazionali cui Draghi è sicuramente sensibile, per far rientrare le dimissioni e sottrarre ancora una volta agli Italiani il legittimo diritto al voto.

Ci riuscirà ?