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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 luglio 2019

Odiatori sono loro


Ancora una volta dobbiamo leggere le invettive degli euro cattocomunisti che imputano alla Destra, identificata e personificata in Salvini ormai reso un bersaglio, di essere formata da "odiatori".
Lo scrivono i giornali di regime, lo ripetono nelle interviste quegli stessi giornalisti che, quotidianamente, dileggiano la Lega e il Ministro degli Interni, lo proclamano i preti bergoglioni che non rappresentano più il sentimento religioso del Popolo Italiano, lo denunciano quegli stessi politici cattocomunisti che, per venticinque anni, hanno profuso odio a piene mani contro Berlusconi e i suoi elettori.
Perché "odiatori" ?
Perché vogliamo recuperare l'Identità e la Sovranità della nostra Patria svenduta dai presunti non odiatori.
Ma sono proprio loro quelli che, offendendo continuamente non solo le persone, ma soprattutto la ragione ed il buon senso, chiamano alla Reazione.
Noi saremmo "odiatori" perché amiamo la nostra Patria e i nostri Connazionali.
A ben guardare, gli unici, veri odiatori sono quelli che si inginocchiano davanti agli stranieri, calpestando i diritti e gli interessi del Popolo di cui dovrebbero far parte e che hanno la presunzione di guidare e, persino, di "educare" quando gli unici a dover essere educati all'Amor di Patria sono proprio loro.





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30 luglio 2019

Ipocrisia garantista


Un Carabiniere è stato assassinato con undici coltellate da un giovane statunitense, complice un altro statunitense.
Ambedue i criminali sono stati arrestati.
Ma i garantisti, gli stessi che opponendosi ad una forte legge sulla legittima difesa che ci consenta di possedere armi senza necessità di autorizzazzioni statali e nel malinteso nome del diritto perseguitano le vittime che sparano ai rapinatori, si sono indignati per una fotografia che ritrae uno dei due assassini con le mani legate e gli occhi bendati.
Addirittura ho letto un articolo in cui, con una par condicio falsa e bugiarda, si tentava di porre sullo stesso piano il metodo per rendere inoffensivo quel delinquente, con la frase di una professoressa di Novara che, alla notizia della morte del Carabiniere, ha commentato "uno di meno", senza rendersi conto del ridicolo per la sproporzione tra i due fatti.
Alla stampa americana,poi, che, legittimamente, cerca di tutelare e difendere i propri connazionali, andrebbe ricordato che manette e benda servono ad impedire che l'arrestato ponga in essere tentativi di fuga che, oltre a mettere in pericolo chi lo ha in custodia, costringerebbe ad usare mezzi più coercitivi per renderlo inoffensivo.
Non possiamo inoltre dimenticare che ben altri sono i mezzi in uso a Guantanamo per far parlare i terroristi, come il waterboarding.
La sinistra, come al solito, con un attacco isterico figlio di sondaggi deludenti, continua a guardare il dito anziché la Luna e imputa a Salvini anche la benda, neanche fosse stato il Ministro a legarla alla testa del delinquente.
E viene passato troppo in secondo piano che tutta la vicenda nasce da una questione di droga.
Pare che i due abbiano confessato e che anche spacciatore e complice dello spacciatore che pensavano di imbrogliare i due americani, abbiano completato il quadro in cui si è svolto l'omicidio.
Negli Stati Uniti forse entrambi, sicuramente l'esecutore materiale, sarebbero stati condannati a morte nella maggioranza degli stati.
Noi in Italia ci limitiamo all'ergastolo, purché sia scontato per intero, senza premi né abbuoni, gli Americani ringrazino e i cattocomunisti non favoriscano con le loro paturnie garantiste (a senso unico) la liberazione di due assassini.





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29 luglio 2019

Come alla caduta dell'Impero Romano


L'Impero Romano fu travolto dai barbari che, da sempre, premevano ai confini di Roma, perché non seppe opporre la dovuta resistenza militare.
E non seppe opporre la dovuta resistenza militare, perché i Romani non erano degni eredi, per Valori morali, militari e civici, dei loro antenati che l'Impero avevano costruito.
Colpiti da tropo benessere, avevano perso la Stella Polare dell'interesse di Roma, per divagare nei meandri delle speculazioni filosofiche e, soprattuto, nella più laida ed esecrabile perversione dei costumi, alla ricerca del piacere fisico momentaneo.
Quanto è simile la situazione del nostro oggi a quella della Roma alla vigilia delle invasioni barbariche !
Stiamo abdicando, legge dopo legge, a quei Valori che hanno costituito lo scheletro della nostra Civiltà e la forza interiore della nostra Società.
Un malinteso (moooolto malinteso) senso di eguaglianza e giustizia porta tanti a rinnegare le proprie Radici, la propia Identità, la propria Storia, nel nome di un internazionalismo che equivale ad una resa volontaria al dissolvimento.
Da sempre intere popolazioni hanno cercato, nell'occupazione delle terre altrui, di otenere vantaggi e da sempre le popolazioni la cui terra era brama altrui, hanno reagito, spesso respingendo gli attacchi, altre volte soccombendo come è accaduto a Roma dopo secoli di dominio.
Oggi si legittima l'invasione di massa e, invece di contrastarla difendendo i confini, vediamo che una parte (minoritaria) della popolazione invasa sta cercando di minare la volontà di resistenza  dei popoli cui gli invasori vorrebero sostituirsi.
Come andrà a finire ?
Le premese sono infauste, ci sono tutti i segnali di cedimento morale e civile che ci spingono all'estinzione, ma ci sono anche forti squili di tromba, in tutto il mondo, che indicano come vi sia chi cerca di reagire, sostenuto anche da una quota di popolazione che non sembra minoritaria anche se meno rumorosa delle quinte colone dell'Apocalisse.
Non invidio chi ha venti anni, il suo futuro rischia di essere molto simile a quello dei Romani dopo le invasioni barbariche o, per venire ai giorni d'oggi, a quello degli Afrikaner Boeri nel Sud Africa contemporaneo.  





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28 luglio 2019

Una tantum persino Di Maio ne dice una giusta


Ho ascoltato una delle alluvionali dichiarazioni di Di Maio e, tra tutto, condivido solo la parte in cui dice che è necessario rimpatriare (io direi "espellere") chi è in Italia abusivamente.
Di Maio lo dice per attaccare Salvini e non si accorge (o non vuole accorgersene) che il problema delle espulsioni sta nell'incapacità del ministro degli esteri, il mattarelliano europeista Moavero, di imporre agli stati africani l'obbligo di riprendersi almeno tutti i loro cittadini arrivati illegalmente in Italia e nella debolezza del suo ministro della giustizia, Bonafede, nel predisporre una riforma della giustizia che sottragga ai magistrati, spesso fuorviati dalla loro personale ideologia, la decisione di espellere i clandestini.
Perché se uno è clandestino, vuol dire che è qui abusivamente e deve essere cacciato senza alcuna garanzia che non sia quella dell'astensione dal farlo oggetto di violenza fisica (purché non opponga resistenza).
Analogamente i barconi e barchini che arrivano di soppiatto, ma anche i "naufraghi" che ottengono un passaggio dalle nostre motovedette, essendo tutti, con ogni evidenza, privi di visto di entrata in Italia, invece di ripetere la stucchevole manfrina di tenerli bloccati sulla motovedetta in attesa di sapere dove finiranno (purtroppo sempre in Europa) dovrebbero essere riportati là dove sono partiti.
Non dovrebbe essere difficile ordinare (onere del ministro della difesa in quota grilina Trenta) ad una nostra nave da guerra di far rotta verso Tripoli, dove sbarcare e consegnare alle autorità libiche chi dalla Libia è partito ancora una volta abusivamente.





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27 luglio 2019

I responsabili



Una nuova tragedia ha il dubbio onore delle prime pagine.
Uno o più barconi carichi di clandestini in partenza dalla Libia sarebbero affondati a poche miglia dalla partenza.
Gli immigrazionisti berciano, al seguito dell'onu, gridando che le vite in mare vanno salvate.
D'accordo ma, come in ogni manuale di pronto soccorso, senza danni per i soccorritori.
Quindi in Italia e in Europa non c'è posto e il luogo dove collocarli è l'Africa.
Chi chiama quei poveracci, illudendoli, perché affrontino il viaggio verso le nostre coste, è l'unico responsabile morale (quelli materiali sono gli scafisti e gli schiavisti che dell'immigrazione hanno fatto un business) di quelle morti.
Chi si loda per le "missioni" di salvataggio pur di cingersi la testa con l'aureola della santità, scarica solo sul prossimo i costi economici, sociali, sanitari, culturali della loro "impresa".
È comodo, troppo comodo, prelevare qualche decina di clandestini, scaricarli a casa nostra e poi tornarsene per mare, svincolati da ogni incombenza o costo.
I morti che continuano (meno di prima, grazie ai provvedimenti assunti da Salvini) imporrebbero a tali aspiranti santi di aprire, a proprie spese e non a nostre spese, dei centri in Africa, dove accogliere, curare, istruire, mantenere quegli immigrati prima che prendano il mare su barche destinate ad affondare.
Ma sarebbe un impegno per loro troppo gravoso e, soprattutto, privo di visibilità.
Meglio scaricare tutto sulle spalle degli Italiani.



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26 luglio 2019

Rilanciare o votare


Gli euro cattocomunisti presenteranno una mozione di sfiducia contro Salvini.
Prendendo a pretesto una vicenda nella quale non si vedono né i soldi, né il petrolio, ma solo le infinite parole, gli euro cattocomunisti vorrebbero silurare il ministro dell'interno che, in appena quattordici mesi, ha fatto più di tutti i suoi predecessori contro l'immigrazione, le ong, la criminalità (quella vera, quella che disturba noi cittadini con scippi e rapine nelle case, non quella dell'infantile gioco del Moscopoli), la tutela di chi si difende dai criminali, il recupero della Sovranità Nazionale, quindi in piena sintonia con la maggioranza degli Italiani.
Con una opposizione così, un governo coeso potrebbe realizzare un autentico cambiamento, dando sodisfazione ad entrambi gli azionisti e riportanto ad un ruolo notarlle il Conte che si crede re, ma senza voti suoi.
Ad esempio votando flat tax e autonomia come desiderato dalla Lega e rinviando al 2038, come ha fatto la Francia, ogni lavoro per la Tav.
Uno schiaffo al politburo, vecchio e nuovo, dell'unione sovietica europea cui mandare un messagio chiaro: in Italia comandano gli Italiani.




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25 luglio 2019

Al servizio dell'unione sovietica europea


Un colpo al cerchio ed uno alla botte, così Conte, senza un voto popolare, riporta l'Italia al ruolo di damigella di Berlino e Parigi.
Intendiamoci, Conte non fa nulla di diverso da quel che ha fatto Monti o che avrebbe fatto Cottarelli e lo può fare per la divisione tra Lega e Cinque Stelle che blocca l'attività di governo, senza prendere la decisione, unica opportuna, di andare al voto per dare al Popolo Italiano quella parola che da Bruxelles vogliono soffocare.
Che sia di lezione per il futuro, quando si vorrà cercare un volto senza voti, credendo che possa limitarsi ad eseguire, mentre, una volta insediato, si crede chiamato da Dio e svincolato da chi lo ha nominato.




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24 luglio 2019

Zingaretti bifronte


Mentre il Trump inglese (Boris Johnson) vince la leadership dei Conservatori, diventa Primo Ministro e porterà il Regno Unito fuori dalla gabbia dell'unione sovietica europea, in Italia la stampa allineata all'eurocrazia cerca di tenere a galla il pci/pds/ds/pd nonostante le palesi contraddizioni di Zingaretti e compagni.
Come, ad esempio, gridare al complotto per le vicende di Bibbiano (concedendo ben poca copertura mediatica) dove (cosa certa) si sono verificati equivoche manovre su bambini sottratti ai genitori e "girati" in affido a terzi, mentre, al tempo stesso, Zingaretti e compagni sono in prima fila, con la bava alla bocca, accantonato ogni altro argomento, per linciare Salvini e la Lega su presunti finanziamenti (denaro non trovato) a fronte di presunti illeciti accordi sull'importazione di petrolio (mai arrivato), con quotidiani servizi in prima pagina.
Ma ognuno vede quel che vuol e gli convien vedere.




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23 luglio 2019

Maggioranza di governo e di opposizione


Dev'essere un incubo, per Zingaretti e i forzitalioti, svegliarsi ogni mattina con l'assillo di dover rilasciare una dichiarazione contro il Governo.
Un incubo doppio, se si pensa che, dopo quattordici mesi, hanno già sparato tutte le cartucce e le profezie secondo le quali saremmo "andati a sbattere" ripetutamente e tutto quello che viene proposto servirebbe solo a mascherare vuoi i dissidi interni, vuoi errori di prospettiva.
L'incubo è doppio perché si trovano davanti due partiti che, pur al governo, coprono l'intero spettro delle questioni concrete, dalla sinistra estrema e assistenzialista del reddito di cittadinanza e del salrio minimo a 9 euro, ai Valori Identitari, Nazionali e Liberali della riduzione delle tasse, dell'autonomia regionale, del ripristino della Sovranità Nazionale, della legittima difesa e del respingimento degli immigrati.
A Zingaretti e compagni non resta che ripetere stancamente slogan di propaganda, spesso in totale distonia con il sentimento popolare, come è il sostegno alle ong e l'accoglienza per gli immigrati.
Ma Zingaretti e compagni  vengono aiutati, dai media che ripetono ossessivamente sempre la loro stessa frase come per tentare un lavaggio del cervello agli Italiani, per inculcare a forza concetti sballati, la cui ripetitività li ammanta di una sorta di credibilità seguita alla loro costante ripetizione, dall'altro una grossa mano arriva da quel Movimento 5 stelle che, alla faccia del cambiamento, dimezzati i consensi in un solo anno, preferisce "fare melina" invece di provare a calciare la palla nella rete avversaria.
Così il governo è fermo nei suoi provvedimenti più qualificanti come l'autonomia regionale e la flat tax e consente a Zingaretti e compagni di trastullarsi con il gioco del Moscopoli ed al soviet europeo di riproporre i suoi ricatti contro il Popolo e la Nazione Italiana.
   



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22 luglio 2019

Insulti sessisti


Leggo che l'onorevole signorina Maria Elena Boschi, fedelissima di Renzi (nessuno è perfetto) si è lamentata per presunti "insulti sessisti" da parte di chi segue e commenta sui media social il Ministro Salvini.
Non solo, ma come una Carola tedesca qualunque, avrebbe chiesto anche il bavaglio, se non al Ministro, ai suoi sostenitori.
Evidentemente le continue lamentele sulla mancanza di parità tra Uomini e Donne, sono esclusivamente intese ad acquisire vantaggi, rifiutandone gli aspetti negativi.
Una parità che possiamo, chiamare asimmetrica, perché la politica è questa, e deve anche essere accettazione di linguaggi esplicitamente offensivi, quando non comportamenti di tal genere, come in passato.
Evidentemente l'onorevole signorina Boschi è troppo giovane per ricordare le offese con le quali i suoi antenati politici del pci fecero politica contro Scelba e Piccioni, seguitando poi contro Andreotti e Fanfani, ironizzando persino sui loro difetti fisici.
A Giorgio Almirante fu negato persino da mangiare al Cantagallo di Bologna, mentre sono recentissime le offese contro Berlusconi e, oggi, contro Salvini e la Meloni.
La parità (che esiste già e non è colpa di Salvini se in Italia - ma anche nel mondo -di Thatcher ce n'è stata finora una sola) non è un menu dal quale si possa scegliere quello che si preferisce.
Quando si coglie una rosa, bisogna accettare che ci siano anche le spine.   



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21 luglio 2019

Chi non risica, non rosica


Nessuno, umanamente, vuole essere considerato un re Travicello e Conte non fa eccezione.
La situazione straordinaria che ha obbligato alla stipula di un contratto di governo tra due partiti con base e progetti inconciliabili, gli ha regalato una improvvisa e facile esposizione.
Ma Conte, come prima di lui Ciampi, Dini e Monti, non ha un solo voto proprio.
Con il suo comportamento levantino è riuscito ad accreditarsi presso le consorterie di potere europee come colui che avrebbe potuto, se supportato, bloccare l'ascesa del mostro Salvini.
E come con Ciampi, Dini e Monti, ha ricevuto l'investitura, tanto piu che è riuscito a trascinarsi dietro un Movimento Cinque Stelle allo sbando, che ha mostrato l'insipienza dei suoi uomini e la loro incapacità a governare e adesso si trova ad arrancare, aggrappandosi ad ogni travicello pur di evitare la punitiva ordalia delle elezioni.
Forte dell'appoggio dei soliti ambienti antitaliani, Conte sta bloccando, con l'aiuto dei tremebondi pentastellati, ogni cambiamento, per incanalare l'Italia verso una nuova sudditanza a Bruxelles, Berlino e Parigi.
Niente autonomia vera, niente vere riduzioni delle tasse, niente vera lotta per respingere ed espellere gli immgrati.
Salvini, ad oggi, ha fatto tanto, nonostante tale palla al piede e, allora, la domanda è se conviene ancora faticare per ottenere il minimo risultato con il massimo sforzo, o non convenga di più, per l'Italia e gli Italiani, non per la Lega, ribaltare il tavolo, sedersi sulla riva del fiume e vedere cosa escogiteranno Mattarella e Ursula la Tedesca per non farci votare.
Non ci sono tante alternative ad una maggioranza tra gli euro cattocomunisti del pci/pds/ds/pd e i grillini, con una totale perdita di credibilità per ambedue ed una politica, dall'immigrazione alle tasse, dettata da Bruxelles.
Una strada che li porterebbe alla sicura sconfitta nel 2023 ma, potrebbero pensare che in quattro anni possono accadere tante cose e la macchina giudiziaria ha già scaldato il motore.
Nonostante ciò credo che "chi non risica non rosica" e sia giunto il momento di ribaltare il tavolo perché non sono più tollerabili i "no" dei Cinque Stelle e le parole di Conte.
I ministri leghisti non devo o dimettersi, perché lascerebbero campo libero ai nostri nemici a cominciare dalle ong, ma togliere la fiducia a Conte e restare in carica "per l'ordinaria amministrazione" fino alla composizione del nuovo governo ... se riusciranno a farlo.   



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20 luglio 2019

L'anno in cui tradii Selva per la Luna


Selva di Val Gardena è una nota (oggi) località turistica estiva e invernale.
Non lo era, però, nel luglio 1962 quando, al seguito dei miei genitori, vi andai per la prima volta.
Non so attraverso quali giri i miei fossero venuti a conoscenza del posto, perché c'era un solo albergo (un secondo chiuso, in vendita o in ristrutturazione), una sola cartolibreria edicola dove arrivava in lingua italiana il solo Corriere, allora ancora autorevole e affidabile, un solo panificio (bakerei) esistente ancora oggi e che ancora oggi sforna squisite focacce, krapfen e, soprattutto uno strudel divino.
Per il resto era campagna, con le mucche vicino alle case e un torrente, il Rio Gardena, che dopo piogge intense faceva paura e che, negli anni, vidi anche tracimare più volte (il Rio c'è anche oggi ma proietta serenità e cura).
Oggi Selva è una splendida località per le vacanze in montagna estive e invernali, ma anche allora lo era, in modo diverso, più selvaggio, con un unico neo protratto negli anni: si ascoltava, male, la radio italiana e della televisione neanche parlarne.
Così, dopo sette anni, in quel 1969 carico di aspettative per la annunciatissima missione Apollo 11, i miei genitori decisero che a luglio la vacanza in montagna sarebbe stata fatta in una località nella quale si potesse guardare l'avventura dell'Apollo.
Io, non ancora tredicenne, andai così con loro a Santa Caterina Valfurva.
Il 20 luglio, con gli altri ospiti dell'albergo, ci si alternava nella sala dove c'era la televisione in bianco e nero ad ascoltare le fluviali chiacchiere di Tito Stagno e Ruggero Orlando che segnavano le ore e i rinvii.
Dopo cena prendemmo posto nelle varie poltrone predisposte dai gestori e cominciammo a trepidare nel'attesa, finché, poco dopo le dieci di sera, il Lem, con due uomini a bordo, toccò il suolo lunare e cominciò un'altra attesa, per quello che sarebbe stato (o sognavamo potesse essere) "un piccolo passo per un Uomo, ma un gigantesco passo per l'Umanità".
Mentre le signore, poco alla volta, si ritirarono, restammo in un nutrito gruppo di villeggianti ad attendere quel passo, passando mezzanotte ed arrivando al 21 luglio (in Italia).
La sala era sempre più fumosa (allora non c'erano le odierne paturnie sul fumo nei locali pubblici) , le chiacchiere di Stagno e Orlando si alternavano con film di una fantascienza ancora pionieristica e io mi addormentai scompostamente in poltrona finché non mi sentitt scuotere e la voce di mio padre che diceva: stanno scendendo.
La Luna era stata conquistata e già si sognavano Marte e tutte le stelle ai nostri piedi.
Purtroppo non ci fu seguito, se non altri allunaggi sempre meno seguiti, e il sogno dell'Uomo alla conquista dello spazio si affievoli nel tempo, piegato dall'ottusità di piccoli uomini senza alcun afflato visionario del futuro, che seppero solo rovinare quello che era un perfetto inizio.
Oggi sembra che, ancora una volta dagli Stati Uniti, ci sia un Presidente che intenda riportare il Sogno in vita, per arrivare "là dove nessun Uomo è mai giunto prima".
Una speranza, anche se l'emozione e le sensazioni non potranno mai essere le stesse di quella fantastica notte tra il 20 e il 21 luglio 1969, che si confonde essa stessa con un sogno, quando, manzonianamente, posso dire: io c'era! 




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19 luglio 2019

La sovranità a fasi alterne del parlamento


Incapaci di elaborare un'alternativa che abbia il consenso popolare alle questioni concrete affrontate dalla Lega (immigrati, tasse, sicurezza, autonomia, Sovranità Nazionale) Zingaretti, Di Maio e Conte, forse per celebrare il cinquantenario della conquista della Luna, sono andati in orbita.
Evitando accuratamente di tenere i piedi in terra, infatti, si riempiono la bocca e i comunicati stampa di paroloni e "alti" principi, quali la sovranità del parlamento che verrebbe irriso dal perfido Salvini.
Mi sovviene che altrettanto valore alla sovranità del parlamento eletto dal Popolo, non sia stata attribuita quando ha pur approvato il decreto sicurezza che avrebbe voluto in galera la Carola di Sea Watch.
Una sovranità a fasi alterne a seconda dell'interesse del momento ?
A proposito di Sea Watch.
Avete notato che non ci sono più naufraghi seriali da salvare e scaricare in Italia ?
Non è che abbiano capito che ogni clandestino che sbarca sono dieci voti in più per Salvini e, così, i naufraghi sono improvisamente scomparsi ?
E non è che si preferisca la collaudata via giudiziaria per ribaltare ancora una volta la volontà espressa con il voto dal Popolo, quello si, Sovrano ?  



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18 luglio 2019

Juncker in gonnella


La Lega, votando contro la tedesca Ursula Von der Leyen quale presidentessa della commissione (il politburo) dell'unione sovietica europea, ha onorato e rispettato il voto dei suoi elettori che dell'unione sovietica vogliono liberarsi, a maggior ragione se Ursula la Tedesca rappresenta la continuità con il lussemburghese Juncker.
A differenza di quel che si diceva della dc e di quel che si sospetta dell'odierna Forza Italia (chiedono voti a destra per portarli a sinistra) la Lega si mostra coerente con i principi e gli impegni assunti in campagna elettorale.
Come, del resto, Fratelli d'Italia che ha ugualmente votato contro, a differenza della strana alleanza emersa dal voto uguale del pci/pds/ds/pd con i resti di Forza Italia e, soprattutto, i Cinque Stelle ormai funzionali alle grandi consorterie di potere.
È la prefigurazione della prossima maggioranza di governo, destinata a perire nelle urne, ma solo nel 2023.
Perché quelli si riempiono tanto la bocca di democrazia e antifascismo, di stato di diritto e di legalità, ma non hanno alcun rispetto per la volontà del Popolo e l'interesse della Nazione che vorrebbe un governo ben più coeso sulla linea tracciata da Salvini e dalla Lega come uscirebbe da una elezione che non verrà mai convocata.
Ho ascoltato un giornalista de "l'inchiesta" che, volendone fare una critica, imputava alla Lega e agli altri partiti sovranisti di usare Putin, Trump e la Cina come sponde contro l'unione soietica europea.
Ha colto nel segno, ma non ha capito che quelle sponde sono necessarie perché i veri nemici dei Popoli e delle Nazioni europee sono a Bruxelles, Berlino e Parigi.
Non è un demerito usare quele sponde finché saranno utili a contrastare il grande fratello orweliano rappresentato dal politburo dell'unione sovietica europea.






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17 luglio 2019

Salvini impartisce lezioni di governo a Conte e Di Maio


La reazione isterica di Conte e Di Maio all'incontro di Salvini con quarantatre organizzazioni sociali per parlare di tasse, sviluppo e lavoro, mette a nudo l'incapacità dei Cinque Stelle al lavoro di governo, al saper bene amministrare.
In effetti Salvini ha impartito loro una lezione di come si governa affrontando le concrete questioni che interessano gli Italiani, invece di rifugiarsi in sterili chiacchiere e la reazione di Conte e Di Maio è propio quella che ci aspetta da chi è colto impreparato.
Al di là del tema principale (la flat tax) Salvini ha ben impostato un dialogo con le parti sociali, spiegando ed ascoltando.
Così, mentre Zingaretti si scopriva sostenitore della Nato (facendo rivoltare nella tomba Togliatti, Ingrao, Pajetta e tutti i suoi avi politici), Di Maio voleva mandare Salvini alle camere (per restare lui stesso incartato davanti ad una mozione di sfiducia)  e lo stesso Conte alzava la testa su formalismi istituzionali (ma senza poter mettere sul piatto un solo voto popolare), Salvini elaborava la manovra economica per ridurre le tasse agli Italiani e ridare slancio alla nostra economia.
E noi Italiani preferiamo i soldi veri che resteranno nelle nostre tasche, ai rubli del Moscopoli di Zingaretti, Di Maio e Conte.


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16 luglio 2019

Mettiamola ai voti


Gli euro cattocomunisti, totalmente dimentichi di essere i nipotini politici di quelli che i rubli da una Mosca peggiore dell'attuale li prendevano davvero, sono in fibrillazione per il Russiagate all'amatriciana.
Zingaretti, Gentiloni e compagni sono arrivati a chiedere le dimissioni di Salvini che ha risposto convocando un incontro con una quarantina di organizzazioni sociali per parlare di tasse, sviluppo e lavoro.
Mentre Zingaretti e Di Maio si trastullano con i soldi del Moscopoli, Salvini e la Lega dimostrano che fanno gli interessi degli Italiani.
A Radio anch'io di lunedì 15 luglio, era invitato un giornalista del Fatto, Padellaro, che ad un certo punto ha parlato di "pressione dell'opinione pubblica" su Salvini per la presunta vicenda dei rubli.
Credo che gli Italiani siano più interessati a veder bloccata l'immigrazione, zittite le ong, ridotte le tasse, realizzata una vera e forte autonomia regionale e liberalizzata la legittima difesa che ai rubli di Putin, soprattutto se aiutano a realizzare quegli impegni.
Ma se Zingaretti e Di Maio credono di guadagnare consensi con il Moscopoli, allora invece di chiedere a Salvini di andare a raccontare una storia di fantascienza in parlamento, chiedano a Mattarella di votare a settembre.
Una bella ordalia elettorale e chi perde stia zitto per cinque anni.





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15 luglio 2019

Il cuore oltre l'ostacolo


Ma che glielo fa fare, a Salvini, di farsi insultare e inquisire, con grande copertura di mediatica ?
Non sarebbe molto più semplice adeguarsi ai voleri della finanza internazionale, al politicamente corretto e avere in cambio gli elogi della stampiglia sinistra (ricordate le agiografia verso Fini, colui che ci avrebbe salvato dal Tiranno di Arcore? E che fine ha fatto, Fini ? Usato e gettato nel dimenticatoio), l'indulgenza plenaria di Bergoglio e il disinteresse delle procure?
Perché, si domanderanno i grandi speculatori antitaliani, con tutto l'oro di cui copriamo i nostri maggiordomi, c'è sempre qualcuno che intona canzoni stonate?
La risposta è semplice: perché ci sarà sempre qualcuno che rappresenterà gli interessi veri di una Nazione e di un Popolo, nonostante i tentativi dei potenti di metterlo a tacere, comprandolo o eliminandolo.
Salvini non ha il "fisico del ruolo", non somiglia a quegli attori hollywoodiani che, da soli, sgominano bande di delinquenti armati sino ai denti (e magari si rivelano viziosi nella vita privata reale), ma ha la Forza delle Idee.
Bloccare l'immigrazione, garantire più sicurezza agli onesti anche concedendo loro il diritto a difendersi senza poi essere perseguitati, bloccare gli sprechi della pubblica amministrazione, ridurre le tasse, restituire Identità e Sovranità agli Italiani e all'Italia.
Valori veri, interessi concreti per il nostro benessere quotidiano di individui e di appartenenti ad una comunità nazionale.
A Salvini si contrappone una sinistra internazionalista, prona ai voleri della finanza estera e disponibile a cedere altra Sovranità (più europa, vero ?), a imbottire le nostre città di clandestini (da mantenere a spese nostre, non di chi ce li scarica o li chiama), a chiamare alle adunate antifasciste e a rilanciare vicende utili solo a stornare l'attenzione dai veri Valori che devono permeare una società civile e solida.
Il Russiagate all'amatriciana è solo un'altra tappa di quel percorso ad ostacoli che ci deve condurre a realizzare il principio: prima l'Italia, prima gli Italiani.
Valori che rispondono alla domanda "ma chi glielo fa fare" a Salvini. 



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14 luglio 2019

Guserra civile virtuale


Mentre la stampa di sinistra continua a intingere il biscottino con la farsa del Russiagate all'amatriciana, c'è chi si lamenta degli "odiatori" da tastiera e invoca censure e sanzioni.
In questo la tedeschina della Sea Watch (quanta nostalgia per le valchirie che affollavano la Romagna degli anni sessanta e settanta !) ha scoperto l'acqua calda, non essendo originale neppure nel chiedere il bavaglio contro Salvini.
Quelli che reclamano severità contro gli "odiatori" sono poi gli stessi che quando non plaudono, apprezzano e difendono come libertà di espressione i manichini di Salvini appesi o i fotomontaggi con la Meloni a testa in giù.
Ma sono anche gli stessi che dovrebbero apprezzare gli "odiatori" da tastiera che rappresentano la valvola di sicurezza che ci consente di combattere una guerra civile virtuale e non reale.
Ci siamo sempre odiati, patrizi e plebei, Mario e Silla, guelfi e ghibellini, rossi e neri e il nostro odio si trasformava in violenza.
Avete già dimenticato gli "anni di piombo" ?
Quanti persero la vita per manifestazioni di odio reale ?
Allora rallegriamoci che oggi, grazie alla Rete, l'odio è solo virtuale e dopo aver catarticamente digitato insolenze sulla tastiera, una pizza, una birra e il sonno di chi ritiene di aver fatto la sua parte, senza l'uso di chiavi inglese, spranghe o peggio.
La Rete è aperta a tutti, guelfi e ghibellini, rossi e neri, lasciamola aperta a tutti, senza censure ne sanzioni.
È meglio per tutti. 




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13 luglio 2019

Francia impunita e recidiva


Con la dottrina del socialista Mitterand, la Francia ha dato rifugio, ospitalità e protezione a terroristi rossi.
E sembra che ve ne siano un'altra decina che continuano a fare la bella vita mentre dovrebbero schiattare in galera.
Ma la Francia di Micron è uguale, se non peggio.
Vuole conferire la cittadinanza onoraria alla tedesca della Sea Watch che ha violato le leggi italiani, violato lo spazio navale italiano, speronato una motovedetta e scaricato dei clandestini sul nostro territorio.
Se avesse fatto una cosa del genere ai francesi avrebbe rischiato, come minimo di fare la fine della Rainbow Warrior, nave di quei (rompiballe, non lo nego) di Greenpeace che protestavano contro gli esperimenti nucleari francesi a Mururoa, misteriosamente saltata in aria mentre era in porto ad Auckland.
Mai più solidarietà ai francesi, bombe o incendi che capitino.
Non sono nostri amici nè alleati: che ci stiamo a fare nella stessa "unione" ?




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12 luglio 2019

La sinistra senza idee, prova solo a bloccare quelle altrui


La sinistra si distingue (in negativo, come sempre) anche per come viene mediaticamente gestita la "notizia" di una presunta richiesta di finanziamento che l'ex portavoce di Salvini avrebbe fatto ad un oligarca russo.
Un oscuro sito americano manda in onda una registrazione solo audio nella quale sembra che l'ex portavoce stesse contrattando un rifornimento di petrolio a prezzo scontato all'Eni, per dirottare alla Lega lo sconto.
Lo stesso sito mette le mani avanti per dire: non sappiamo se l'affare si sia concluso.
Praticamente come contro Siri: un terzo dice che avrebbe consegnato dei soldi a Siri, ma l'emendamento richiesto non è mai passato e non c'è traccia di quei soldi.
Subito i quotidiani del sinistrume europeista rilanciano la "notizia", sempre mettendo le mani avanti per evitare reazioni e innescano l'ennesima, inutile, indagine di una procura.
Contemporaneamente si conferma persona poco stimabile la tedesca della Sea Watch con la sua pretesa di oscurare Salvini: solo le sue opinioni hanno diritto di essere diffuse, evidentemente.
Piena solidarietà a Salvini, su tutti i fronti.
Senza considerare che le opinioni sulla signorina tedesca espresse dal Ministro, sono patrimonio e sentimento comune alla maggioranza degli Italiani che dei clandestini non vorrebbero più vedere neanche l'ombra (e ancor meno delle ong), della presunta manovra per finanziare la Lega non possiamo che dire: chissenefrega !
Non credo ad una sola parola del venticello di bassezze che viene soffiato sulla Lega ma, se anche ci fosse una "pistola fumante" (che non credo ci sia, perchè l'avrebbero già tirata fuori da un pezzo pur di provare a fermare Salvini) ribadirei: chissenefrega !
Visto quello che sta realizzando Salvini, pur con tutte le difficoltà cui va incontro anche a causa di soci di governo inaffidabili e, peggio, spesso incompetenti, finalmente possiamo vedere qualcosa di diverso contro l'immigrazione, per la nostra sicurezza, la legittima difesa, la pensione e se riusciranno a completare il contratto di governo anche sulle tasse e sulle autonomie regionali.
Occorrono mezzi per farsi conoscere e far conoscere le vere proposte e idee della Lega, soprattutto perchè la sinistra, senza idee, valori, progetti, può solo cercare di bloccarne la diffusione non essendo in grado di contrastarle.
La politica non è fatta per schizzinose principesse sul pisello e il fine giustifica, sempre, i mezzi, purchè si persegua quel fine che è interesse comune e non un interesse privato.




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11 luglio 2019

Opposizione greve e senza idee


Ascoltare i dibattiti tra esponenti del Governo e dell'opposizione è solo una perdita di tempo, sappiamo benissimo cosa dicono.
Mentre il Governo cerca di raddrizzare il timone della barca Italia, sganciandola dalle secche dell'unione sovietica europea e dell'euro, le opposizioni si limitano a guardare nella palla di vetro e preconizzare disastri immani.
Come fanno da un anno.
Secondo i geni del pci/pds/ds/pd, che ha governato sette anni, complice delle peggiori nefandezze economiche e nella cessione della nostra Sovranità con annessa invasione di clandestini e campo libero per le ong, il Governo non sarebbe riuscito a trovare i fondi per scongiurare l'aumento dell'iva nel 2019: nessun aumento.
Il Governo non sarebbe riuscito a realizzare il reddito di cittadinanza: attivo da aprile.
Il Governo non sarebbe riuscito a dare una prima picconata alla Fornero con "quota cento": quota cento attiva da aprile (con somma gioia di chi ne usufruisce volontariamente).
Il Governo era diviso sull'ordine pubblico e la legittima difesa: fatta una legge di maggior garanzia per le vittime.
Minniti (ora sconfessato dai suoi stessi compagni) aveva già fatto tutto: gli sbarchi di clandestini sono passati dai 17mila dei primi sei mesi del 2018 ai tremila dei primi sei del 2019 (sempre troppi, anche grazie alle quinte colonne interne che giocano allo sfascio dell'Italia).
Adesso ripetono la litania: non riusciranno a evitare l'aumento dell'iva, non riusciranno a fare la flat tax e, ogni sei mesi, le opposizioni alzano la cresta sperando nella procedura di infrazione (delusi già due volte).
Certamente sarebbe meglio avere un governo coeso,magari un bicolore tra Lega e Fratelli d'Italia, invece di avere come soci i Cinque Stelle con le loro incompetenti ingenuità
Ma questi sono i numeri di un parlamento che Mattarella non scioglierà mai finchè i sondaggi diranno che Lega e Fratelli d'Italia, senza Forza Italia, sono accreditati di un 44-46%.
Bisogna fare di necessità, virtù e continuare a sostenere il Salvini di governo.



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10 luglio 2019

Chi sbaglia, sbaglia, anche se porta la gonna


Il sottosegretario pentastellato Spadafora, con la delega per le pari opportunità (sic !), ha definito Salvini "sessista" e istigatore dell'odio maschilista, perchè il Ministro dell'Interno ha qualificato come "sbruffoncella, criminale, viziata comunista" la tedesca della Sea Watch che ci ha scaricato altri clandestini, violando gli ordini di Governo, violando lo spazio navale Italiano e speronando una nostra motovedetta.
A parte ogni considerazione sulla natura contorta dell'alleato che insulta il suo ministro degli interni e capo del partito socio nel contratto di governo (presumo comunque che Spadafora abbia subito una dura reprimenda perchè i Cinque Stelle - come del resto il pci/pds/ds/pd e Forza Italia - farebbero qualunque cosa e ingoierebbero qualunque rospo pur di evitare le elezioni anticipate che consegnerebbero il governo all'alleanza - vera ! - tra Lega e Fratelli d'Italia) mi viene da pensare che ormai le donne, tutte le donne, anche quelle che sbagliano e che non valgono nulla, siano diventate delle madonnine intoccabili per il solo fatto di essere donna.
Ecco, questo, non le espressioni di Salvini che, anzi, trattando la Carola alla pari, dimostra di non avere alcuna paturnia sessista, istiga un rinnovato maschilismo.
E, per giunta, un maschilismo fondato e legittimo, perchè uomo o donna, ognuno deve essere valutato e giudicato per quello che è e quello che fa.
Se sbaglia, sbaglia, anche se porta la gonna.



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09 luglio 2019

La scoperta dell'acqua calda


Bergoglio ci ha illuminato: anche i clandestini (che lui continua pervicacemente a definire "migranti") sono persone.
Chi, dove, come, quando avrebbe detto il contrario ?
Il punto non è, però, se sono o meno persone, quella è la scoperta dell'acqua calda, il punto è che con sei milioni di immigrati già stanziati in Italia (e che prolificano come se fossero sessanta milioni), non possiamo più accoglierne altri, pena una rovinosa caduta del nostro sistema di vita, sociale, culturale, sanitario.
Con buona pace dei predicozzi banali di Bergoglio.




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08 luglio 2019

Basta parole



Con la scusa dello "stato di necessità", la consapevolezza di poter contare su magistrati che non rispondono al Popolo ma solo alla loro ideologia e confidando in Forze Armate castrate dalla mancanza dell'autorizzazione all'uso delle armi, le ong hanno gioco facile a scaricarci clandestini ed a rilasciare dichiarazioni arroganti per sfidare il Governo.
Mettiamoci in testa che quelli cercano lo scontro e non la finiranno finchè non capiranno che la reazione non ha più limiti.
Del resto le parole, come per la legittima difesa, non hanno mai fermato chi vuole violare una legge.
Siluriamo, bombardiamo o speroniamo la prossima nave ong che vorrà forzare il blocco e disattendere gli ordini del Governo.
È l'unico modo per far capire che vogliamo, seriamente,bloccare l'invasione e scrivere la parola "fine" alla protervia delle ong.


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07 luglio 2019

Le ong non salvano vite e i clandestini non sono naufraghi


Sono due le motivazioni che gli abatini dell'immigrazionismo adducono per giustificare comportamenti come quello della Sea Watch.
Dicono che le ong salverebbero vite.
Non è vero.
Le ong vanno in acque libiche appositamente per gettare le loro reti, raccogliere un po' di disgraziati, scaricarli in Italia per contrastare la politica di questo governo e per giustificare la loro raccolta fondi.
E' un business.
Ma è ancora più grave se si considera che per un pugno di clandestini scaricati in Italia, altre decine muoiono perchè, illusi anche dal comportamento di quelle ong e dal miraggio Italia, prendono il mare su barconi improvvisati nell'erronea convinzione di essere poi raccolti.
E qui veniamo alla seconda motivazione: sono naufraghi e la "legge del mare" impone di salvarli.
Ma i clandestini non sono naufraghi, sono persone che, illuse come sopra, scientemente si imbarcano su mezzi non in grado di affrontare una traversata.
Naufrago sarei io se, prendendo un traghetto per le isole, questo avesse un'avaria e affondasse.
Non mi sarei imbarcato con la convinzione di essere poi trasportato da altra imbarcazione.
Il naufragio è casuale, non può essere programmato e soprattutto non è un evento seriale.
Il Governo Italiano è pertanto perfettamente legittimato a non dare accoglienza ed a respingere chi non salva vite perchè trasporta chi non è un naufrago.




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06 luglio 2019

Immigrazione: siamo in guerra


L'attacco che in queste ore le ong stanno portando contro l'Italia e gli Italiani, si fonda sul messaggio, profondamente sbagliato, fornito da chi, in Italia, rema contro il Governo e gli interessi di tutti noi.
Salire a bordo di una nave ostile per dare copertura politica ai trasgressori della legge italiana, mandar libero equipaggio e comandante di quella nave che ha violato gli ordini del Governo, violato le acque territoriali, forzato un blocco previsto dalla legge e speronato una unità navale italiana per scaricarci decine di clandestini che dovremmo mantenere, assistere, curare, istruire, significa legittimare altri a fare altrettanto.
Ma, soprattutto, significa che l'Italia dovrà usare la forza per far rispettare le sue leggi e i suoi confini perchè le parole vengono disattese e quando le parole si dimostrano inutili, non resta che combattere per salvaguardare i  nostri confini, la nostra salute, la nostra sicurezza.
Fermiamoli in mare, adesso !





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05 luglio 2019

Bloccarli alla partenza


Non vorrei far passare sotto silenzio, l'inqualificabile minaccia libica di lasciar andare tutti i clandestini ora ospitati nei centri di raccolta di quel paese.
La solita scusa pelosamente buonista e nessuno che dica: cominciate a preoccuparvi della salute e della sicurezza degli Italiani !
Intanto sembra che, ringalluzziti da una sconosciuta gip di Agrigento che ha deciso che le leggi italiane non si applicano a chi ci scarica clandestini, viola il nostro spazio navale e sperona unità della nostra Marina, varie ong cerchino di occupare la scena con le loro nabi.
Allora torna di urgente e stretta attualità la proposta della Meloni: blocco navale.
E il blocco navale lo si deve attuare e far rispettare, anche con l'uso della forza, finchè i flussi non saranno orientati altrove.



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04 luglio 2019

Magistratura a fine corsa


Una magistratura screditata dalle vicende svelate con le intercettazioni all'ex capo della associazione magistrati, quando manda impunita una donna che commette evidenti reati contro l'Italia ma insiste a perseguitare chi si difende dai rapinatori, mostra anche tutta la sua inadeguatezza e inaffidabilità.
Lasciare impunita la Carola non-so-chi dopo quello che ha fatto vuol dire far prevalere l'ideologia di parte e, quindi, rinunciare al ruolo terzo che un magistrato dovrebbe avere.
Adesso siamo tutti legittimati a ricusare preventivamente questi magistrati.
Encomiabile Salvini che non molla, ma adesso bisogna far seguire alle giuste affermazioni, anche atti concreti che, sono sicuro, avrebbero la condivisione di molti Italiani veri, tanto la sinistra e i politicamente corretti grideranno sempre al nazismo montante.
Impedire, con ogni mezzo, quindi anche con l'uso della forza militare che per difendere i confini della Patria sarebbe pienamente giustificata e legittima, tutte le barche, barconi e barchine che, violando l'ordine di non ingresso, dovessero cercare di ripetere le gesta della Carola, a cominciare dalla ong Open Arms che leggo si sta dirigendo verso Lampedusa con il suo carico di clandestini.
Poi rendere insicuri i porti italiani per i clandestini, visto che sembra che gli unici porti sicuri sono i nostri ed è la scusa per lasciare impuniti quelli che violano le nostre leggi.





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03 luglio 2019

L'Europa unita non esiste


Non ho mai creduto alle costruzioni fatte a tavolino e l'unione sovietica europea, con tutte le sue degenerazioni che negli anni sono emerse fino al livello attuale, ne è la prova provata.
C'è unione in Europa ?
Neanche un po'.
Ognuno tira l'acqua al proprio mulino tranne la sinistra italiana che, minoranza perenne nel Popolo, per reazione si mette prona al servizio e per gli interessi stranieri.
Oggi, più che mai, vediamo quanto poco possiamo essere uniti, dal problema dell'immigrazione (che Francia e Germania e i loro vassalli risolvono semplicemente scaricando i clandestini in Italia e se la prendono se, finalmente, in Italia c'è un governo che li respinge) fino ai conti pubblici.
L'Italia ha forza, fantasia e risorse per mettere all'angolo la concorrenza degli arroganti e inutili francesi e dei tetragoni e noiosi tedeschi, allora cercano di imbrigliarci con le loro regole, ancora una volta confidando nelle quinte colonne interne.
Appena però alziamo la testa e raddrizziamo la schiena cercano di pugnalarci alle spalle.
L'Europa non esiste, ancor meno è unita.
Meglio tornare agli accordi bilaterali: non siamo fatti per stare insieme.



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02 luglio 2019

À la guerre comme à la guerre


In questi giorni si scelgono i burocrati che amministreranno quel fallimento conclamato che è l'unione sovietica europea.
Le vergognose dichiarazioni di Francia, Olanda, Germania contro l'Italia per la questione dei clandestini che vorrebbero scaricare sempre e solo da noi, dimostra come l'Europa sia una espressione geografica molto più di quanto non lo fosse l'Italia per Metternich.
La pretesa di imporci anche la politica economica evidenzia un malcelato rimpianto per gli anni in cui l'Italia era una loro colonia.
Purtroppo ci sono anche italiani (con la "i" piccola piccola) che favoriscono con il loro comportamento e dichiarazioni le pretese straniere di trattarci tutti da sudditi.
Sono servi travestiti da intellettuali, sono quelli che finanziano la difesa di una antitaliana che ha speronato una nostra motovedetta solo per scaricare da noi, e non altrove, i suoi clandestini,
Sono quelli che offendono Salvini e quelli che sperano nella procedura di infrazione.
Sono chiassosi e poco produttivi, ma sono una minoranza che ha necessità del padrone a Berlino o a Parigi, diversamente otterrebbe i risultati che vediamo nelle elezioni, ultimi i ballottaggi in Sardegna dove la sinistra ne è uscita con le ossa rotte, forse anche per merito di quei parlamentari che sono saliti sulla nave dell'illegalità.
Davanti ad un tale schieramento di denaro e di mezzi di stampa (ma non di voti) il Governo Italiano deve reagire e bene ha fatto a mettersi di traverso davanti alla nomina di un socialista alla guida del politburo europeo (la commissione) e ancor meglio farebbe se si rifiutasse di offrire all'esame di quei kommissarien il nostro bilancio.
Se è nostro, tale deve restare e non esiste che tedeschi, francesi olandesi o persino finnici mettino becco.
Mi aspetto inoltre ordini esecutivi ben precisi perchè il nostro spazio navale sia tutelato dalle violazioni di barche, barconi, barchini senza autorizzazione.
Le cannoniere esistono proprio per questo.





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01 luglio 2019

Chi si assomiglia, si piglia


La violenza con la quale una nave ong ha sfondato il blocco di due motovedette militari che, però, non hanno sparato neppure un colpo di avvertimento per farlo rispettare, ha portato all'ingresso, illegale, di altri 40 clandestini in Italia che, se anche fossero tutti trasferiti nei cinque stati che si sono dichiarati disponibili, resterebbero comunque in Europa invece di essere riportati in Africa.
Da quel che si legge una solida maggioranza del Popolo Italiano approva la linea di chiusura del ministro Salvini e sono convinto che approverebbe l'uso delle armi per fermare, d'ora in poi, qualsiasi nave che, senza autorizzazione, violasse il nostro spazio navale.
Ci sono però anche quelli che blaterano a vanvera sulla difesa delle vite umane, quelle altrui, perchè evidentemente non interessa loro il disagio e il pericolo in cui mettono la vita di noi Italiani.
Così vediamo che da Francia, Germania e Olanda, criticano la chiusura dei porti, sostengono il dovere di salvare vite, purchè, ovviamente, vengano poi scaricate in Italia.
Sono sulla stessa linea del Vaticano di Bergoglio, che ogni giorno che passa chiama i fedeli Italiani ad un scisma per creare una chiesa nazionale, rispettosa della Storia e della Identità dell'Italia, che si trova assieme ai manifestanti omosessuali di Milano dove il corteo è stato aperto da un carro a favore dei clandestini e dei centri sociali di Bologna che, in una manifestazione di sabato (con i soliti corollari di vandalismo) hanno dispiegato uno striscione sempre favorevole ai clandestini.
Come dice il proverbio "chi si assomiglia, si piglia" perchè c'è un comun denominatore: a pagare non sarebbe nessuno di quelli che berciano a favore dei clandestini, ma saremmo solo e soltanto noi Italiani.
Pagheremmo per l'assistenza, le cure, l'istruzione, il vitto, l'alloggio e anche per le conseguenze delle azioni criminali che tali "risorse" pongono in essere, come dimostrano le statistiche che ci dicono come gli immigrati siano il 10% della popolazione, ma il 40% dei carcerati.
Gli Italiani lo sanno bene e per questo premiano che agisce concretamente a loro difesa e puniranno quelli, come i parlamentari della sinistra, che si sono, ancora una volta, schierati a favore dei nemici dell'Italia e degli interessi degli Italiani.


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