Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

30 novembre 2023

MAI assieme ai cattocomunisti

Tra le tante questioni che sarebbero da commentare (la conferma a stretto giro di posta dei timori di Crosetto, i soldi che la chiesa di Bergoglio avrebbe elargito alla ong del no global Casarini per la felicità dei fedeli che firmano per l'8 per mille alla chiesa cattolica, il ridicolo di chi contesta, dopo quattro anni di proroghe, il passaggio al mercato libero dell'energia, impegno assunto dai governi Gentiloni, Conte2 e Draghi e tante altre in politica estera e interna) preferisco oggi prendere spunto dalle reiterate dichiarazioni della Schlein che sollecita la Meloni ad assumere iniziative comuni.

A me ricorda tanto il tentativo, operato con successo dal primigenio partito comunista di cui il pd è, se non figlio, sicuramente nipotino, quando, con una trappola in cui caddero la dc e degli altri partiti di governo, portò ad un consociativismo che ha creato il mostruoso debito pubblico italiano che oggi ci ritroviamo sulle spalle e che frena ogni iniziativa e quindi le premesse per l'occupazione cattocomunista dei posti pubblici con la creazione di un apparato di potere finalizzato alla conservazione dello stesso.

Il vecchio pci, travestito da Sirene, cantava alla dc, che ne fu attratta con esito fatale, la canzone del "facciamo insieme qualcosa per il bene di tutti".

Così, era il sottinteso, la nostra opposizione sarebbe stata meno distruttiva, più istituzionale.

La sventurata rispose.

E finirono con il votare assieme il 90% delle leggi, soprattutto di spesa, per dare contenitini e mancette a tutti.

Concesse al pci una rete televisiva (Rai3), una quota nelle nomine dei vari enti partecipati, istituì le regioni.

Prese così consistenza l'avanzata del pci, fermata solo (e parzialmente) dall'imprevisto della caduta del muro e dell'Unione Sovietica.

Il resto è storia recente, tangentopoli, la dispersione delle ceneri della dc e degli altri partiti di governo, la gioiosa macchina da guerra di Ochetto felicemente sconfitta dalla discesa in campo del nuovo nemico, Silvio Berlusconi, la resa dei democristiani con l'ingresso nel pci/pds/ds/pd e, oggi, l'arrivo della Schlein che cerca di farsi Sirena verso la Meloni per ricominciare il ciclo.

Mi auguro che, dopo oltre trenta anni che fa e mastica politica, la Meloni non si lasci incantare da quelle sirene che hanno rovinato Gianfranco Fini, che fu illuso di essere innalzato ai vertici dello stato e scolpito nella pietra della Storia e, in cambio di quattro effimeri articoli elogiativi nella stampa di regime, buttò alle ortiche una vita di impegno politico.

L'abbraccio dei cattocomunisti è mortale e non ci sono ragioni al mondo per "fare qualcosa assieme".

Chi li conosce, li evita.

Sempre.

29 novembre 2023

Crosetto e la scoperta dell'acqua calda

Il Ministro della Difesa Guido Crosetto, nel corso di una intervista ad un quotidiano del mainstream, ha incidentalmente affermato che il Governo è forte e può temere solo l'azione di quella parte della magistratura ideologizzata.

Lo penso anch'io e lo pensano milioni di Italiani, almeno quelli che tirano le somme delle varie attività giudiziarie quando interferiscono con la vita politica.

Dall'avviso di garanzia, via stampa, contro Berlusconi nel 1994 allo sbirciare nel buco della serratura di casa Berlusconi, al processo contro Salvini per aver tentato di fermare l'invasione dei clandestini, fino alla disapplicazione dei recentissimi decreti contro l'immigrazione clandestina e la messa in libertà di chi arriva, illegalmente, sulla nostra terra.

E poi tutti le leggi modificate per sentenza e non per voto del parlamento, le confessioni di un protagonista, mollato dai suoi stessi compagni, come Palamara.

Crosetto ha scoperto l'acqua calda ed semplicemente ridicolo che Conte, dando corpo al proverbio per cui è meglio stare zitti lasciando il dubbio che non si capisca niente piuttosto che parlare e darne la certezza, chieda a Crosetto di andare in procura, in pratica gli chiede di mettersi nelle mani di quegli stessi magistrati contro i quali ha puntato il dito.

Perchè quella è la prima stortura della nostra giustizia: un magistrato, accusato di qualunque cosa, verrebbe sempre giudicato dai suoi colleghi.

E la stortura è il sistema di protezione assoluta costruito attorno attorno ai magistrati, inattacabili, intoccabili, irremovibili.

E' una stortura che parte dal sistema di reclutamento, per concorso pubblico, che non garantisce esperienza, merito, conoscenza, perchè tutto ciò lo acquisiscono giudicando e perseguendo il prossimo.

Ben diverso sarebbe se, in una netta divisione di competenze e ruoli, i procuratori fossero eletti dal Popolo ogni cinque anni.

Sarebbero costretti non ad inseguire le proprie (in generale, legittime) convinzioni politiche, ma i sentimenti del Popolo, perseguendo i crimini più odiosi (ad esempio, rapine, furti negli appartamenti, scippi) invece di cercare il riflettore della grande inchiesta, costosa ed eterna, contro un personaggio famoso o, peggio, per portare il proprio contributo a teoremi ideologici di parte.

Sarebbero costretti, perchè ne andrebbe della loro rielezione.

E i giudici, perchè non nominarli tra gli avvocati, i docenti, i giuristi di chiara fama ed esperienza ?

Non sarebbe più logico se a giudicarci fosse un soggetto che ha masticato diritto e visto i casi più vari della vita per venti o trenta anni dopo la laurea, invece di affidarsi ad uno la cui unica esperienza post laurea è un concorso pubblico e un breve (credo solo 18 mesi) periodo da uditore ?

Crosetto ha scoperto l'acqua calda, ma la difficoltà nel porvi rimedio sta nel pensare di poter fare una semplice riforma, invece di una rivoluzione.

28 novembre 2023

A volte l'Europa ha ragione (ma per motivi sbagliati)

Altro giorno, altro numero de La Verità contenente articoli pregevoli che danno concretezza al sentimento e alle sensazioni di molti, se non tutti, nel Centro Destra.

Da Belpietro che prende spunto dalle dichiarazioni di Pupo e Gratteri per mettere nero su bianco la denuncia sulle interferenze degli ultimi presidenti della repubblica nella vita quotidiana, persino arrogandosi il diritto a decidere al posto degli Italiani, alla Loi che, per chi vuole continuare a farsi il sangue amaro con le vicende covid/vaccini, scrive un nuovo, documentato articolo sulle valutazioni di idoneità del vaccino che ci fu proposto.

Per arrivare al top di sempre, con Veneziani che ci informa sul nuovo populismo delle femministe che perennemente recitano il ruolo di aggressive,  vittime rabbiose e Boni Castellane che conferma, articolandolo in modo elegante come sempre, quello che abbiamo da tempo capito: la sinistra, persa ogni idealità, ogni valore, è ridotta all'odio verso il nemico (cioè verso tutti gli altri che producono e amano l'Italia) come unico collante.

Ma tra tutti, scelgo di criticare l'articolo di Claudio Antonelli che, dando notizia del decreto sulla sovranità energetica, contesta il fatto che manchi la proroga del regime di servizio tutelato gas e luce.

Contesto la contestazione.

Per una volta nella sua vita (che spero ancora breve) l'Europa di Bruxelles ne ha fatta e detta una giusta: va liberalizzato il mercato, anche quello dell'energia.

Poi sappiamo che il liberismo dell'Europa finisce con l'enunciazione del principio, salvo poi pretendere di regolamentare sovieticamente tutto con le sue direttive dirigiste e fallimentari.

Ma il principio è corretto, anche se è una seccatura immane cui mi sono già sottoposto per il gas (la liberalizzazione avverrà il 10 gennaio 2024) e, passato l'anno, dovrò ugualmente fare per la luce (liberalizzazione dal 1° aprile 2024).

Certo, anch'io ho cercato e cerco di sfruttare fino all'ultimo il più vantaggioso regime tutelato, ma il regime tutelato non è altro che una forma di calmiere statale, che comporta un onere per lo stato, beneficiando alcuni, utilizzando le tasse di tutti.

A mio avviso è giusto che ognuno paghi per quello che consuma e non per quello che consumano altri, del resto viene mantenuta una (giusta) riserva per i cosiddetti "vulnerabili" (maggiori di 75 anni, disabili e altre figure ben descritte nelle ultime bollette), abbiamo impiegato ben quattro anni di proroghe prima di arrivare alla parola fine (e nessuno quindi può dire di essere all'oscuro della questione) e non rimarremmo comunque senza gas e luce visto che, chi non sceglie, verrà inserito in un contratto placet, meno vantaggioso del più vantaggioso offerto dalle compagnie.

Quanto al secondo aspetto della critica di Antonelli, posso condividere il timore che la liberalizzazione delle concessioni idroelettriche possa far finire nelle mani di società straniere tali fonti, ma non possiamo fare i liberali quando ci fa comodo e gli statalisti quando si ha paura di affrontare il mare aperto del Libero Mercato.

Antonelli fa un torto agli operatori italiani pensando che possano farsi mettere i piedi in testa dalle società straniere e non considera che, per l'appunto, sono concessioni che, in caso di emergenza, un governo potrebbe immediatamente revocare (poi lasciare ai tempi lunghi dei tribunali tutte le cause di risarcimento).

Del resto lo stesso Antonelli fa capire che per evitare una simile liberalizzazione ci sarebbero voluti "ingenti investimenti", suppongo statali, ma non dice dove prendere quei soldi che non abbiamo.

Quindi si percorra, coerentemente, la strada della svolta liberale in economia, dando fiducia alle nostre aziende e alla capacità di questo Governo di vigilare sull'interese nazionale nel rispetto di una politica di bilancio che cominci a ridurre il mostruoso debito da 2800 miliardi, un migliaio dei quali derivanti dai governi a guida cattocomunista, da Monti (2011) a Draghi (2022). 

27 novembre 2023

Coppa Davis specchio dei costumi

Su Twitter (@AngeloCiocca) ho trovato, con il commento sulla vittoria di ieri dell'Italia nella Coppa Davis, la fotografia che riporto.

Sono molto contento per la vittoria dell'Italia (anche se forse sarebbe il caso di essere più sobri, considerando che è solo la nostra seconda coppa ...), ma non è di tennis che voglio parlare, bensì della fotografia quale specchio di come sia cambiata la nostra società.

In peggio.

Nel 1976 capelli lunghi, basette, ma giacca e cravatta, in segno di rispetto per se stessi e per il prossimo, per il pubblico in platea e per quello a casa.

Oggi in tuta.

Come se ne vedono tanti in giro per la città e persino al lavoro negli uffici.

Rispetto, parola di cui si riempiono la bocca tanti di quelli che, poi, dimostrano di non conoscerne il significato, cominciando dal Rispetto fondamentale, quello per la Vita, sin dal suo concepimento.

Decoro, Dignità, Eleganza, Lavoro, Sacrificio, Educazione, Riservatezza, ma anche Patria, Onore, Nazione, Famiglia ... ecco altri Valori della Tradizione di cui si è persa traccia.

Era la società Patriarcale, che non c'è più, contro la quale si scagliano le femministe, dimostrando di aver capito perfettamente cosa bisogna fare per consentire ai giornali di riempire spazi altrimenti vuoti con articoli sulla violenza contro le donne.


26 novembre 2023

Anche migliorato, il pnrr resta sempre un cappio al collo


Il Governo Meloni è riuscito nella meritoria impresa di portare a casa la modifica del pnrr rispetto a quello impostato da Conte2 e presentato da Draghi.

Giustamente la Meloni, come nel video, snocciola le cifre di tali modifiche che migliorano le nostre prospettive.

Resta il fatto negativo dei 120 miliardi circa che Conte2 e Draghi, a differenza di quasi tutte le altre nazioni, hanno richiesto a prestito e che dovremo restituire con gli interessi.

Timeo Danaos et dona ferentes e il finanziamento europeo ci viene presentato esattamente come una regalia della commissione, quando i due terzi (circa) sono debito da restituire e il rimanente è pari ai contributi che l'Italia versa nel medesimo periodo all'Europa, in sostanza sono solo soldi nostri (e vorrei anche vedere che ci venisse richiesto di "restituirli" con gli interessi !).

Sono "doni" della commissione, come il mes, come il patto di stabilità, come i giudizi sulla manovra finanziaria, come la politica immigratoria.

Tutti doni che non andrebbero mai scartati e, semmai, restituiti al mittente.

Mentre in Italia istiga un movimento femminista fuori dal tempo e dal buon senso, con folli proclami contro un inesistente patriarcato (ponendo così le premesse per far continuare gli omicidi perchè quando si sbaglia bersaglio nel combattere un male, quel male cresce) a Dublino gli Irlandesi scendevano in piazza contro gli immigrati e in Olanda, l'Olanda da sempre, in Europa, vassalla della Germania, le elezioni venivano vinte nettamente dall'alleato locale di Salvini, Wilders contro il quale l'internazionale del potere cerca di coalizzare tutti per impedirgli di governare, ripetendo i giochini delle ammucchiate già realizzati in Spagna e Polonia.

Esiste una strada per toglierci dal collo il cappio europeo ed è quella di Dublino e dell'Olanda.

L'Europa potrebbe avere un grande futuro tornando ad essere un libero mercato, ma valorizzando e rilanciando i Popoli e le Nazioni e non perseguendo a forza una unità politica fittizia e fondata solo sugli interessi delle consorterie finanziarie e affaristiche.



25 novembre 2023

Piccolo esempio di grande squallore

Non vado al cinema dal maggio 2000, per varie ragioni e, pur essendo stato in passato un assiduo frequentatore dei cinema, adesso mi bastano (e avanzano) i film proposti dalle piattaforme televisive cui accedo.

Non ho quindi visto il film della Cortellesi oggi sulla bocca di tutti sul quale, peraltro, ho letto il commento di Marcello Veneziani su Panorama di qualche settimana fa.

Veneziani non scrive una delle cose che più mi interessano quando devo accostarmi ad uno sceneggiato televisivo o un film italiano: si capisce quello che dicono, quando parlano, oppure, come sempre accade, biascicano le parole in sussurri incomprensibili coperti dal rumore di fondo della presa diretta ?

A parte questo, che mi indurrebbe a cambiare canale dopo cinque minuti, quando il film della Cortellesi verrà trasmesso in televisione, lo guarderò o, almeno, proverò a guardarlo anche se l'argomento mi interessa zero, ma sembra un fenomeno di costume e quindi ne sono incuriosito.

Ma il post non è una recensione del film, bensì un commento a margine della squallida iniziativa di uno dei soliti giornali cattocomunisti, asserviti al mainstream, antigovernativi (non importa che sia Repubblica piuttosto che la Stampa, il Quotidiano Nazionale o il Corrierone, se non è zuppa è pan bagnato) che ha sparato un articolo imputando al ministero della cultura di aver rifiutato il finanziamento al film, oggi di successo anche perchè ha avuto la fortuna di uscire mentre avveniva una tragedia che viene accostata, per mera strumentalizzazione propagandistica, al contenuto del film.

Quel che lo squallido articolo sembra non aver detto a chiare lettere è che non fu il ministro del Governo Meloni a rifiutare il finanziamento, bensì il ministro Franceschini, cattocomunista e grande elettore della Schlein a segretario del pd, ministro di Conte2 e di Draghi.

Se, quindi, l'articolo voleva alimentare la propaganda contro il Governo Meloni imputando scarsa visione "culturale" e "dalla parte delle donne", è stato un boomerang e, per le modalità di esecuzione, ha dimostrato lo spessore culturale ma anche etico di certa stampa.

Ma io aggiungo che Franceschini ha fatto benissimo a rifiutare di finanziare quel film, come avrebbe fatto benissimo, lui e farebbe benissimo Sangiuliano, a rifiutare di finanziare qualunque film.

Bene per la Cortellesi se il suo film, costato, pare, cinque milioni, ne abbia già incassati venti.

E' la dimostrazione che lo stato, cioè noi, non deve metterci una lira, perchè se un film piace, viene ripagato non solo con la notorietà, ma anche economicamente per tutti i costi sostenuti.

Ma se un film non piace e viene visto da poche decine di persone, divenendo quindi una perdita secca per chi lo ha finanziato, perchè mai dovremmo essere noi, che forniamo, con le nostre tasse, allo stato i soldi che poi elargisce con così tanta faciloneria, a subire la perdita, coprendo i costi di produttore, registi e attori ?

Il Libero Mercato è questo: se fai la scelta giusta, guadagni, se la sbagli, forse sarebbe opportuno che cambiassi mestiere, ma sicuramente devi essere tu ad accollarti le perdite, non a scaricarle sulla collettività.

24 novembre 2023

Sciopericchiano

La trimurti sindacale, ridotta a due dalla defezione della cisl in un sussulto di ragionevolezza, continua nei suoi venerdì di sciopero incurante del ridicolo che la travolge.

Scioperano, come già annunciato ancor prima che la Meloni e Giorgetti ne scrivessero l'incipit, contro la manovra finanziaria che, se viene bocciata da Landini e Bombardieri, ottiene l'approvazione delle agenzie di rating e persino dell'europa di Gentiloni e Dombrovsky "con riserva", perchè qualcosa devono pur dire per giustificare la loro esistenza e, soprattutto, i lauti emolumenti che incassano per fare le pulci alle politiche nazionali, sabotandone gli sforzi nel nome di un internazionalismo e di un dirigismo che puzza di socialismo e di unione sovietica.

E scioperano, cgil e uil, davanti ad un incremento dell'occupazione soprattutto a tempo indieterminato ed a buste paga più consistenti sia per la sottoscrizione dei contratti che per la politica fiscale che, con l'intervento sul cuneo e sulle prime due aliquote, aumenta (sempre troppo poco, intendiamoci, vogliamo di più appena sarà possibile e l'obiettivo resta una tassa piatta che per me non deve superare il 10% limite che i Romani le loro tasse si chiamavano "decime" - indicavano come quello del passaggio all'usura) quanto resta nelle nostre tasche dopo la tosatura erariale su quanto si guadagna.

Scioperano ... sciopericchiano, un venerdì quelli del pubblico, un altro quelli del Centro Sud, un altro ancora quelli del privato e quelli del Centro Nord, quindi i trasporti e via con tutto il rosario sindacale.

Mentre Landini e Bombardieri si dilettano in attività ottocententesche per partito preso (espressione idiomatica che nella fattispecie trova piena corrispondenza con la realtà, visto che cercano disperatamente di supportare, per annettersi, il partito della Schlein) l'Italia va, cresce, produce.

Renzi, ieri, ha cercato di fare il furbetto sulle accise della benzina (che, dopo la fiammata, è calata sotto i prezzi dell'epoca del genio Draghi) ma gli è andata male, perchè la Meloni, oltre ad avere il vantaggio dell'ultima parola, gli ha ricordato le sue frequentazioni arabe.

L'opera per risanare l'Italia e farla rinascere è immane per colpa delle distruzioni operate negli anni con ogni deriva possibile immaginabile, da quella morale e qualla economica, politica, sociale, fiscale, ma il Governo ha cominciato a mettervi mano, con una prudenza forse eccessiva, ma forse no, considerando che in tutta Europa, per non dire in tutto il Mondo, i segnali di un risveglio dei sostenitori della Tradizione si stanno moltiplicando.

E mentre il Mondo continua a correre verso il futuro, in Italia cgil e uil sciopericchiano, con la testa rivolta al passato remoto, comiziando come se fossero ancora nell'ottocento di Pellizza da Volpedo.

23 novembre 2023

Valditara ha toppato

Con la presentazione, assieme ai colleghi Roccella e Sangiuliano, di una nuova, ennesima, inutile materia scolastica, sia pur extra curricolare, come l'educazione ai sentimenti, il Ministro per l'Istruzione ed il Merito ha, direi per la prima volta da quando ricopre quel ruolo, toppato clamorosamente l'obiettivo.

Soprattutto considerando che lui, con i suoi colleghi, è parte importante di un Governo di Centro Destra, e non dovrebbero cadere nelle trappole del femminismo, del woke, della cancellazione della cultura, del buonismo d'accatto e del politicamente corretto che tanti danni stanno provocando in Italia e nel Mondo.

Invece, pur di strappare un applauso e una nota positiva (se mai ve ne saranno) ai giornaloni (in picchiata con le vendite) asserviti al mainstream, ha straparlato di intervento "contro il machismo e il maschilismo" con un tono da clone di Zan (e non è un complimento).

Invece di seguire la corretta linea di altri politici, giornalisti, Uomini di Cultura (come Veneziani), Valditara ha preferito genuflettersi davanti alla propaganda modello Gruber, non avendo capito che quella è il passato che ci ha condotto in questa situazione e che la soluzione non è la retorica contro il Patriarcato, ma la Restaurazione dei Valori della Tradizione.

Esattamente l'opposto di quel che vorrebbero Zan, la Gruber, la Schlein e compagni.

Nel mentre, in Olanda vince Wilders e il Mondo al contrario sembra esserlo, elezione dopo elezione, un po' meno.

Per questo i cedimenti alla Valditara sono sbagliati e controproducenti, perchè rallentano la Reazione al woke, al politicamente corretto, al femminismo, alla cancellazione della cultura, la NOSTRA Cultura, fondata sulla NOSTRA Storia, la NOSTRA Tradizione, i NOSTRI Valori, a cominciare dal rispetto per la Vita sin da suo concepimento.

Chi non lo capisce, chi si adopera per diffondere una società fondata sulla confusione e l'egoismo sessuale, è lui, non il Patriarcato, il primo responsabile dell'aumento delle violenze contro le donne.

22 novembre 2023

La rinascita dell'Uomo e della Donna

Ne La Verità di oggi ci sono due pagine (la 4 e la 5) che dovrebbero essere inserite in ogni manuale di educazione civica.

Gli articoli di Marcello Veneziani, Boni Castellane e Francesco Borgonovo, infatti, rappresentano una sintesi di un "pensiero forte" che ci insegna quale sia, dove stia il vero problema per l'incremento dei delitti "passionali".

Il tutto riassunto nella domanda finale che si pone Veneziani, rivolgendosi a quel variegato cosmo rappresentativo del "pensiero debole" (femministe, woke, cancellazione della cultura, omosessuali e dintorni, cattocomunisti e dintorni): E se provaste a dubitare dei vostri anatemi e delle vostre ricette ?".

Costoro, infatti, agiscono come i difensori ad oltranza dell'Europa intesa come unione del male.

Fa danni (è ormai incontrovertibile) eppure c'è chi si ostina a chiedere "più Europa".

Il femminismo, il disfacimento dei Valori della Tradizione, il dissolvimento della Famiglia, la fine del Patriarcato, la mancanza di rispetto della Vita sin dal suo concepimento, non bastano perchè a sinistra (perchè sono tutti di sinistra, anche se non tutti quelli di sinistra - per fortuna - vi si accodano) vogliono, stolidamente, percorrere con ancora maggior forza la strada della dissoluzione dei Valori della Tradizione, senza comprendere che è proprio quella la causa scatenante di tanta violenza.

Le due pagine de La Verità di oggi possono rappresentare, vorrei che rappresentassero, la prima pietra sulla quale costruire la reazione a questi decenni di deriva morale e di egoismo generale, per far rinascere la Società Tradizionale e con essa il ruolo dell'Uomo e della Donna.

21 novembre 2023

Anche oggi l'Apocalisse è rimandata a domani

La società della connessione perenne ci bombarda quotidianamente di messaggi ansiogeni, dalla natura ultimativa, in base ai quali sembrerebbe che se non agissimo immediatamente in un certo modo (quello, neanche tanto sottilmente, indicato dal mainstream), per noi non ci sarebbe un domani.

Il terrorismo mediatico innescato prima dal virus cinese (con la pesante repressione nei confronti di chi ha LEGITTIMAMENTE scelto di non offrire il braccio all'ago), poi della guerra in Ucraina (che senza l'intervento dei soliti "puri", "per una questione di principio" politicamente corretta sarebbe terminata da un pezzo), quindi della azione terrorista palestinese (e l'onu accusa Israele per la sua LEGITTIMA reazione !), non finisce mai.

I cattocomunisti, in modo spregevole, si confermano contrari agli interessi degli Italiani sollevando polveroni contro i provvedimenti economici (promossi persino dalle ostili agenzie di rating), pretendendo l'adesione ad accordi capestro sul patto di stabilità e sul mes, contestando il contrasto all'immigrazione clandestina.

In modo ancor più spregevole, dopo aver glissato sulle violenze e gli omicidi commessi dagli immigrati, cavalcano un omicidio il cui presunto colpevole è un giovane italiano, sbragando in ogni modo, con la complicità di personaggi noti per cercare sempre disperatamente il loro spicchio di riflettore e che si prestano a "chiedere scusa", quando non hanno fatto nulla di male, nè come individui, nè in quanto Uomini.

O, almeno, spero che sia così anche per loro, per me lo è sicuramente: non ho nulla per cui scusarmi nè come Massimo, nè come Uomo, nè per o a nome di tutti gli Uomini.

La responsabilità penale è SEMPRE personale.

Intanto, nonostante le macumbe della Schlein e compagni, tutte le profezie nefaste sono passate, un po' come la fine del mondo del 2012 preconizzata dai Maya o il bug del millennio il 31 dicembre 1999.

La Borsa Italiana è la seconda al mondo per crescita nel 2023, lo spread, il famigerato spread, è in calo intorno ai 170 punti (meglio che ai tempi del genio Draghi che sarà ricordato per la sua teatrale e reiterata recitazione di un moderno "memento mori", nonchè per aver acquistato il gas ai massimi e per aver revocato le concessioni autostradali ai Toto che adesso incasseranno un risarcimento di 5 miliardi), Landini continua a proclamare scioperi ed a perdere consenso e le buone notizie non finiscono certo qui.

Non so quale potrà essere la notizia caricata ad ansia di oggi, probabilmente i cattocomunisti, con i loro megafoni della stampa, continueranno ancora un po', finchè non arriverà qualcosa che possa rimpiazzarla, a menarla con gli anatemi contro il "patriarcato", ma di una cosa sono certo: l'Apocalisse, la fine del mondo, ancora una volta è rimandata a domani.

20 novembre 2023

Effetto boomerang

Quando, qualche giorno fa, il tennista italiano Sinner battè nel girone eliminatorio il numero uno del mondo Djokovic, il signor Burioni uscì con un gongolante tweet con la fotografia dello sconfitto e la dicitura "prima dose".

Per chi non lo sapesse, Burioni fu quello che, davanti alla posizione di Djokovic di non volersi vaccinare, ne preconizzò la fine sportiva se non addirittura quella fisica.

Ieri Sinner ha perso e su Twitter si sono scatenate le prese in giro di Burioni di cui la vignetta che riproduco è, volutamente, una delle meno aggressive.

Io ho tifato per Sinner perchè è un Italiano (per quanto possa essere considerato realmente tale un altoatesino), però non sono rimasto dispiaciuto dalla vittoria di Djokovic.

Per colpa di Burioni, il cui fanatismo spinge alla reazione opposta.

Esattamente come sono respingenti le esternazioni della sorella di Giulia Cecchettin che, prima, attacca Salvini che ha scritto quello che anche io ho ritenuto di dover scrivere e confermo: presunto colpevole, non ancora definibile assassino, prima della sentenza definitiva.

Poi scrive, ca va sans dire, al Corrierone, per attaccare una fantomatica società patriarcale (che purtroppo non esiste più) e tutti gli uomini che non si genuflettano a tale interpretazione, chiedendo scusa (ma di cosa? Io non devo chiedere scusa proprio di niente !) per quanto accaduto, come se fosse responsabilità dell'Uomo e non di uno solo, ben individuato, soggetto.

La memoria di Giulia Cecchettin dovrà essere difesa anche dalle intemperanze della sorella e del fanatismo propagandistico di vecchie e nuove femministe, dalla Boldrini alla Schlein.

Perchè il risultato dell'estremismo verbale è dividere chi, attivo nella società, può aiutare a riparare i danni di decenni di lassismo, di cancellazione di Valori, oltre che di Cultura, quei Valori della Tradizione e quella Cultura che avevano sempre, nella tanto criticata società "patriarcale", messo al sicuro le Donne dal nichilismo emerso in questi ultimi anni, che non può certo essere combattuto con l'introduzione del lavaggio del cervello femminista o lgbt a scuola, ma con recuperare l'insegnamento per il rispetto per la Vita sin dal suo concepimento.


19 novembre 2023

La risposta è nel recupero dei Valori della Tradizione

L'argomento del giorno sarà sicuramente, come è da circa una settimana, l'omicidio di Giulia Cecchettin, soprattutto dopo l'arresto in Germania del suo presunto assassino.

Ho letto e ascoltato tante analisi, nonchè la assurda richiesta della Schlein di "fare una legge" assieme al Centro Destra.

A parte il fatto che personalmente non ritengo compatibile alcun dialogo con la sinistra, non avendo alcun Valore in comune, le stesse analisi e richieste della sinistra sono contrarie a quella che è la mia opinione.

"Fare una legge", purchessia, che criminalizzi "l'Uomo" in generale è una emerita fesseria.

Addossare ad una scuola già carente di Valori e di Contenuti anche il compito di una improbabile educazione sentimentale di massa è un'altra fesseria che spesso è solo una concessione al politicamente corretto dei tempi presenti.

Del resto le leggi contro gli omicidi (e ci tengo a sottolineare: omicidi, perchè deve essere ugualmente punito l'omicidio e la violenza contro le donne come quelli contro gli uomini!) ci sono e devono solo essere applicate.

E avevamo anche gli antidoti a questi scoppi di violenza che erano i Valori della Tradizione, dove una Donna non si picchiava neanche con un fiore e dove la tanto deprecata società patriarcale, forniva alle donne una solida protezione.

Poi, gli stessi che oggi pretendono di "fare una legge", hanno cominciato a demolire quei Valori della Tradizione, sdoganando la legittimità degli impulsi più reconditi.

Con il divorzio si è frantumata la Famiglia, l'unico ambito in cui si impara e si metabolizza il rispetto reciproco.

E con l'aborto si è cominciato a perdere il rispetto per la vita sin dal suo concepimento.

Poi immagini, film, eroi ed eroine che hanno proiettato immagini sbagliate, come la Tris Prior di Divergent, la trilogia cinematografica tratta dai romanzi di Veronica Roth o Katniss Everdeen della trilogia Hunger Games tratta dai romanzi di Suzanne Collins.

Non a caso due donne che hanno reso protagoniste due donne, due ragazzine, mettendole a confrontarsi, anche sul piano fisico, soprattutto sul piano fisico, con gli uomini.

Una immagine ben diversa dalla realtà, dove Uomo e Donna sono naturalmente diversi (e non solo perchè il primo nasce con il pisello) ed hanno i loro strumenti, a comnciare dal cervello, per imporsi, non sul piano della forza.

Pensiamo solo alle favorite dei re che decidevano vita e morte, pensiamo anche ad altri personaggi della finzione letteraria e cinematografica, come Rossella O'Hara in Via col Vento di Margareth Mitchell o a Donne reali che hanno brillato di luce propria come Margareth Thatcher (e anche Giorgia Meloni ...).

Solo recuperando i Valori della Tradizione, il rispetto per la Vita, si possono evitare altri orrendi crimini, non con una legge uscita da un inutile, forzato e controproducente compromesso storico del duemila che, non comprendendo le cause, si limiterebbe ad inasprire pene e regolamenti che già esistono e che vanno solo applicati.

18 novembre 2023

Il Governo promosso dalle agenzie di rating


Nel giorno in cui Landini ha portato la sua cgil al punto più basso della sua storia, con uno sciopero "generale" che ne ha mostrato tutti i limiti nei numeri e, soprattutto, nei contenuti,  l'ultima delle agenzie di rating che si sono arrogate il diritto di distribuire le pagelle agli stati, Moody's, non solo conferma il rating dell'Italia della Meloni, Salvini e Tajani, ma migliora le previsioni rispetto a quella di Draghi, portando il cosiddetto "outlook" (previsione, perchè non scriverla ovunque in italiano ?) da negativo a stabile.

E allora ricapitoliamo.

Premierato e riforma costituzionale con abolizione dei senatori a vita.

Clandestini contenuti in Albania per determinare il loro diritto all'asilo o al rientro a casa loro.

Conferma dell'intervento sul cuneo fiscale.

Accorpamento delle due aliquote più basse dell'irpef.

Riduzione del 22% del canone rai.

Galera per rapinatori, scippatori, borseggiatrici anche se incinte.

Inasprimento pene per chi tenta truffe agli anziani.

Pesanti sanzioni per chi effettua blocchi stradali.

E, ancora, riforma scolastica, della giustizia, legge contro la carne sintetica, significativa presenza da protagonisti in campo internazionale.

Ci sono tutti i motivi per dire che, dopo un anno, il Governo Meloni abbia più aspetti positivi che negativi (tutti fondamentalmente, per me, centrati sulla permanenza nell'unione del male e sul sostegno al comico di Kiev) e qui si capisce la grande difficoltà non solo dei cattocomunisti e dei grillini a fare opposizione, ma anche della stampa allineata a sinistra, dell'unione del male, della magistratura e persino di Mattarella ad operare l'abituale giochino di mettere il bastone fra le ruote di un governo di Centro Destra, facendo finta di occuparsi d'altro e fischiettando come nelle migliori scenette comiche degli anni sessanta.

Immaginiamo quanto l'Italia (e ciascuno Italiano) potrebbe essere più forte e ricca se, invece di asservirsi alle direttive emanate da capitali estere, tutti perseguissero l'interesse nazionale e contribuissero al successo dell'italianità nel mondo.

Altro che scioperi contro la manovra proclamati mesi prima che venisse scritta !

Se persino le agenzie di rating, notoriamente siano sempre state ostili ai governi nazionalisti nel nome degli affari che sono tanto più lucrosi (per pochi) quanto più possono depredare i Popoli e le Nazioni calpestandone i diritti e l'identità, promuovono il primo anno del Governo Meloni, possiamo sperare che questo sia solo il primo di tanti anni virtuosi che portino anche alla riduzione di quello che è il vero cancro nazionale, l'eccessiva invadenza dello stato nelle nostre vite con il conseguente mostruoso debito pubblico.


17 novembre 2023

Finalmente abbiamo un Governo

Marcello Veneziani, anche oggi, ne La Verità scrive un articolo pieno di buon senso, ragionevolezza e verità, che interpreta il mio sentimento e, credo, anche quello di molti Italiani.

Prendendo spunto dalle ultime vicende all'ordine del giorno (sciopero generale, carne sintetica, collocazione in Albania dei clandestini per l'identificazione, pensioni e ultimi provvedimenti sulla sicurezza) Veneziani evidenzia, nel suo modo chiaro e incisivo, quello che tutti abbiamo, come minimo, intuito.

I cattocomunisti e i grillini, genericamente "sinistra", operano sempre e solo contro gli interessi degli Italiani.

Uno sciopero generale proclamato prima che fosse emanata la legge di bilancio contro la quale è fatto, le provocazioni di piazza dei radicali a favore della carne sintetica in spregio alla eccelsa e insuperabile Tradizione culinaria nazionale, la volontà di riempire l'Italia di clandestini che sciamano dalle Alpi a Lampedusa vivendo di espedienti, la difesa delle borseggiatrici, di chi occupa case e blocca le strade, sono tutte questioni che ogni Italiano, anche di media cultura, sa essere un attacco al nostro Benessere e alla nostra Sicurezza.

Poi ci sono quelli con l'anello al naso, quelli che hanno un interesse a destabilizzare la Nazione, quelli che hanno un interesse personale a veder affermate tesi ripugnanti, esattamente come nei secoli passati c'erano signorotti locali che per vedersi assegnato un paesello di provincia, si mettevano al servizio di questo o quel re straniero che veniva a fare razzie in Italia.

Nei giorni in cui cgil e uil, silenti, come ricorda Veneziani, quando venivano calpestati i più elementari diritti di libertà e di lavoro dai governi Conte2 e Draghi, loro "amici", aizzano i più sprovveduti per danneggiare l'Italia, bloccandola, il parlamento vota una importantissima legge che vieta la carne sintetica e il Governo emana decreti a difesa degli anziani dalle truffe perpetrate, della libertà di circolazione, dalla sicurezza contro ladri e scippatori.

A sinistra parlano di sesso degli angeli (oggi, in una piazza del Nettuno - neanche piazza Maggiore ! - non completamente piena ho ascoltato le balle raccontate per motivare lo sciopero come gli inesistenti tagli alla sanità - magari si procedesse alla privatizzazione di quel carrozzone ! - o gli scarsi fondi assegnati per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, anche troppi per il mostruoso debito italiano) e il Governo fa quello per il quale lo abbiamo votato: governa nell'interesse degli Italiani.

Certo, lo ammette Veneziani, noi vorremmo di più (io vorrei, ad esempio, che mi venisse preventivamente concessa l'immunità se reagissi, anche facendo del male, molto male, ad una borseggiatrice o ad uno che mi occupa la casa o la strada !), certo in politica estera e per la sudditanza all'unione del male ancora c'è da fare tantissima strada, ma intanto incassiamo quello che arriva, dal cuneo fiscale all'accorpamento delle aliquote e alla riduzione del canone rai, dai clandestini spostati in Albania al divieto della carne sintetica, dalla prigione per ladri, scippatori e borseggiatrici, anche se gravide, ad un forte inasprimento delle pene per chi effettua blocchi stradali.

Come dice Veneziani, meglio questo Governo di tutti quelli che lo hanno preceduto e di quelli che potrebbero essere al suo posto, perchè finalmente lo abbiamo, un Governo, che cerca di perseguire gli interessi nazionali, sovrani e popolari di noi Italiani.

16 novembre 2023

I tre frenatori dell'Italia

L'Italia è una Grande Nazione.

Nessuno come noi ha fantasia, capacità, ingegno.

Abbiamo un difetto: siamo troppo individualisti e non sappiamo fare gioco di squadra e, come ha insegnato Sacchi, la grande individualità può, con un colpo di genio, far vincere una partita, ma è la squadra che fa vincere lo scudetto.

I mali dell'Italia sono stati più volte citati, dalla presenza ingombrante del Vaticano che nei secoli, per mere ragioni di conservazione del potere, ha sempre ostacolato la realizzazione di uno stato unitario nazionale e che oggi, con Bergoglio e i suoi uomini, è sempre più distaccato e ostile agli interessi degli Italiani perdendo il suo ruolo di chiesa nazionale, a quella del pci (e dei suoi eredi pds/ds/pd) proteso sempre a ostacolare ogni primato italiano nel nome dell'internazionalismo socialista e, in tal modo, sempre prono agli ordini provenienti dalle capitali straniere, una volta Mosca ed oggi Bruxelles.

Poi ci sono i lacci e lacciuoli che il pci/pds/ds/pd ha agevolato per legare le mani a chi avesse velleità di valorizzare le capacità italiane, così abbiamo una costituzione ingessata, un presidente della repubblica intoccabile e, pur non eletto dai cittadini, con una quantità abnorme e non ben definita di poteri che, fino a Cossiga, furono usati con discrezione, ma da Scalfaro in poi con autentici interventi a gamba tesa nel gioco politico, anche ribaltando la volontà delle urne.

E infine abbiamo la disgraziata adesione di Prodi e Ciampi all'unione del male, all'euro che ci ha sottratto molta della Sovranità, per mettere le risorse dell'Italia al servizio degli stranieri e, soprattutto, a beneficio della Germania.

Ma tutto questo sarebbe superabile da un governo, come quello che abbiamo grazie al nostro voto del 25 settembre 2022, se non ci fossero tre potenti categorie che si pongono sistematicamente di traverso ad ogni tentativo di riformare e rilanciare l'Italia.

Prima di tutto la magistratura (quella militante a sinistra, con la toga permanentemente rossa) che, quando al governo c'è il Centro Destra, rielabora i provvedimenti e, con motivazioni da Azzeccarbugli, non applica le leggi di cui non condivide l'impostazione ideologica, ma le reinterpreta "alla luce di ..., per il combinato disposto ..., ai sensi di ...", come abbiamo visto con l'applicazione del decreto Cutro e come si sta già ventilando per la collocazione in Albania dei clandestini (per non parlare delle fughe in avanti sul fine vita, sulle adozioni degli omosessuali etc).

Poi abbiamo i giornalisti schierati che, invece di informare e limitarsi al loro compito di fornire le notizie, sbragano in comizi nei quali manifestano le loro personali opinioni che interessano solo quegli spettatori e lettori addomesticati, sempre gli stessii, che si girano tutte le trasmissioni cosiddette di approfindimento ma, in realtà, di propaganda.

Infine abbiamo i sindacati che, silenti da Monti a Draghi, persino quando fu imposta la vaccinazione senza la quale un lavoratore veniva sospeso senza stipendio e senza neppure poter svolgere il lavoro da casa, appena arriva un governo di Centro Destra sembrano tarantolati e proclamano scioperi contro la legge di bilancio, fissandoli ancor prima che la legge di bilancio fosse approvata e resa pubblica.

Sono frenatori di ogni sviluppo, senza i quali l'azione del Governo sarebbe più spedita e puntuale e sono tanto più pericolosi perchè le tre categorie sono  fondamentali in uno stato di diritto.

Purchè restino nei loro ambiti.

I magistrati ad applicare le leggi che esistono e non a interpretarle in base alle proprie idee.

I giornalisti a fornire le notizie e non a manifestare le loro opinioni (siamo capaci, una volta conosciuti i fatti, di trarre da soli le nostre conseguenze, senza bisogno dell'imbeccata altrui).

I sindacati per difendere il diritto dei lavoratori ad un impianto normativo e retributivo gratificante, tenendo conto dello stato di salute della rispettiva azienda di appartenenza e non a pretendere di partecipare alla stesura delle leggi sostituendosi ai partiti presenti in parlamento ed eletti da tutti gli Italiani.

15 novembre 2023

Scontro decisivo ?

In politica non c'è mai una fine, oggi vinciamo noi (le elezioni), domani vincono loro.

A volte intervengono periodi in cui vi è una prolungata permanenza al governo di una parte politica e ciò deriva dalle sue capacità di amministrare e dare ai cittadini quello che chiedono, il più delle volte beneficiando di un periodo generale di tranquillità e ricchezza, talvolta da uno scontro frontale con il quale una parte riesce a prevalere evitando compromessi a perdere.

Nel Regno Unito della Thatcher accadde proprio questo.

La sinistra provò a ribaltare il governo voluto dagli elettori, si mise al traino del sindacato (nella specie quello dei minatori) e subì la sconfitta più pesante della sua storia che portò i Conservatori a vincere ripetutamente le elezioni, persino con l'incolore successore della Thatcher, Major, per quasi venti anni dal 1978 al 1997.

Il Governo Meloni ha una solida base elettorale, sta attuando, con gradualità, il programma di governo con segnali molto significativi in materia di tasse, di riforme (costituzionali, giustizia, infrastrutture) e con un approccio innovativo al problema dei clandestini.

Contro questo governo si è da subito schierata la sinistra cattocomunista e grillina, con pretesti risibili (il fidanzato del Premier, la richiesta di dimissioni di praticamente tutti i ministri a rotazione per motivi estranei al loro ruolo), i magistrati con la toga rossa stanno scaldando i motori per ostacolare l'azione di governo contro i clandestini e i sindacati, silenziosi e in ginocchio quando Conte e Draghi imponevano vaccinazioni obbligatorie con la sanzione dell'estromissione dal posto di lavoro e la perdita dello stipendio per chi non vi si sottometteva, sbraitano contro la manovra di bilancio sin da prima che venisse presentata e venerdì prossimo proveranno uno sciopero generale, che però tale non è riconosciuto dalla commissione di garanzia, unicamente per infastidire i cittadini.

Oltre alla abituale tendenza a remare contro i governi di Centro Destra da parte di Mattarella e dell'unione del male.

Potrebbe essere lo scontro decisivo.

Potrebbe essere quel momento, come fu per la Thatcher lo scontro con i minatori durato sei mesi e che che vide il sindacato inglese, le celebrate Trade Unions, uscirne con le ossa rotte, costretto a richiamare al lavoro i minatori ormai allo stremo per gli stipendi persi.

Ora, noi siamo Italiani e non Inglesi, quindi non arriveremo a quel punto.

Ma se il Governo Meloni, come ha fatto in questo suo primo anno di vita, continuerà a percorrere la strada iniziata, senza cedere a compromessi, allora si potrebbe sperare che la spinta benefica che diede ai governi conservatori della Thatcher e di Major la vittoria nel braccio di ferro con i sindacati (e anche contro l'Argentina che aveva occupato le Falklands), possa anche gonfiare le vele del Centro Destra per una stagione che, andando ben oltre questa sola legislatura, cambi radicalmente la vita politica, sociale ed economica della nostra Patria.

13 novembre 2023

Guterres come Mattarella

Antonio Guterres è da sei anni il segretario generale dell'onu, organizzazione ormai più dannosa che inutile, che non riesce, nè mai è riuscita, a impedire o fermare una guerra.

Teoricamente l'onu dovrebbe essere super partes e il suo segretario generale dovrebbe ugualmente sapersi ergere ad arbitro tra i duellanti.

Ma Guterres è un socialista e, in quanto tale, chiedergli di essere imparziale, obiettivo, equo è chiedergli un approccio contro natura.

Lo vediamo oggi per la vicenda di Gaza, lo abbiamo visto ieri con l'Ucraina.

Non è tutta colpa sua, l'organizzazione che presiede è un calderone di quasi duecento stati che hanno ognuno diritto ad un voto e non a pesare in base ai contributi che versano, con un consiglio di sicurezza ingessato dal diritto di veto di cinque nazioni.

Ma, almeno, un contegno, un riserbo, una sobrietà che dia una parvenza di imparzialità il segretario generale dell'onu dovrebbe averli, per come si comporta, per le dichiarazioni che rilascia, invece, uno come il socialista Guterres mai e poi mai potrà sedersi tra i duellanti a mediare, perchè se fosse una partita di calcio, da arbitro sarebbe il dodicesimo giocatore di una delle due squadre.

A me ricorda tanto Mattarella, silente quando al governo c'erano Renzi, Gentiloni, Conte2, Draghi e verbalmente incontinente con Conte1 e la Meloni.

Ogni giorno si celebra qualcosa e ogni giorno c'è il suo messaggio nel quale riesce sempre ad infilarci qualcosa che non ha nulla a che vedere con l'argomento celebrato, ma un pizzico (e a volte, spesso, qualcosa di più) di veleno contro il Governo.

Non ho mai ascoltato da Mattarella parole che fossero pienamente gradite a quella metà (almeno) di Italiani che votano Centro Destra.

Mattarella, come già fecero molti (troppi) suoi predecessori, ha una invadenza che gli toglie l'aura di presidente di tutti gli Italiani, per farlo diventare poco più del capo della fazione cattocomunista, da cui proviene,

Fu ministro della difesa quando D'Alema decise di bombardare Belgrado, eppure non arrossisce quando dice che non si sarebbe mai aspettato di vedere una guerra in Europa, riferendosi però al conflitto, ben più lontano da noi, tra Russia e Ucraina.

La sua postura sembra dirci che tra la Meloni e Macron, preferisce quest'ultimo, anche se è un francese pieno di boria che vorrebbe sottomettere l'Italia ai suoi interessi.

Il confronto con i suoi predecessori, almeno fino a Leone e, soprattutto, con Saragat che si limitava a sfornare telegrammi di felicitazioni e condoglianze senza mai interferire con la dialettica politica, è avvilente per il rimpianto che suscita verso un passato e figure che sembrano, purtroppo, lontanissimi.

Da un segretario dell'onu, da un presidente della repubblica, mi aspetterei più attenzione e rispetto verso chi non appartiene alla loro famiglia politica di provenienza che, non penso sia un caso, è la medesima, quella dei socialisti e democratici europei, cioè la sinistra cattocomunista che tanto male sta facendo a noi Italiani ed a tutte le Nazioni ed i Popoli europei.



12 novembre 2023

Non si governa senza comandare

Ammetto che sono restio a commentare le uscite della Schlein, un po' perchè è come sparare sulla Croce Rossa, un po' perchè ho superato da tanti (troppi) anni il periodo delle assemblee studentesche.

Ma i cattocomunisti l'hanno eletta loro segretario e quindi ciò che dice (?) è meritevole, quanto meno, di essere letto (cercando anche di capirne i tortuosi percorsi espressivi).

Così ieri i cattocomunisti, con il contorno di grillini e estremisti di sinistra, hanno dato corpo ad una manifestazione di opposizione alla manovra del Governo e, in generale, "per la pace" (cioè a favore dei palestinesi).

Lascio ogni ironia sul fatto che, contro Berlusconi, Cofferati mobilitasse (forse ...) tre milioni di sostenitori, mentre la Schlein, più modestamente, si mette a fare la ola per cinquantamila (forse ...) presenze nonostante i 150 pullman arrivati da fuori Roma (10 da Bologna), treni straordinari e, auspicabilmente, anche qualche romano.

Mi ha colpito uno degli slogan (la Schlein parla sempre per slogan come nelle assemblee studentesche) lanciati alla piazza: la Meloni vuole comandare, non governare.

Un palla alzata perfettamente a rete per la successiva schiacciata del Presidente del Consiglio che ha comodamente replicato che il Centro Destra vuole che l'Italia sia governata da chi sia stato scelto dagli Italiani e non dalle consorterie affaristico e finanziarie attraverso congiure di palazzo, intrighi e ricatti vari.

Così la povera Schlein si ritrova a far la parte di chi sostiene le trame oscure contro la volontà popolare, perchè l'elezione diretta del Premier conferisce un mandato forte che può bloccare ogni tentativo di commissariare la democrazia italiana e la Sovranità Popolare.

E governare vuol dire anche comandare, cioè indirizzare il mandato elettorale, la volontà del Popolo, per decidere.

Come per la riduzione delle tasse che nel 2024 farà un altro passo grazie all'accorpamento delle due aliquote più basse e con il taglio del 22% del canone rai (da 90 a 70  euro in attesa di abolirlo entro la fine della legislatura, perchè la rai deve mantenersi con la pubblicità, come tutti in un Libero Mercato e lo stato non deve più coprire i 650 milioni di debito lasciati in eredità alla nuova gestione dalla precedente), come per la gestione in campi collocati all'estero (per ora in Albania) dei clandestini in attesa di verificare se hanno il diritto alla protezione o se dovranno essere rispediti a casa loro, come la stessa riforma costituzionale per il Premier eletto dal Popolo, il premio di maggioranza e l'abolizione di quel retaggio da monarchia assoluta che sono i senatori a vita.

Oltre a tutto il resto di cui si occupa ordinaramente e strutturalmente un Governo nel pieno esercizio delle sue funzioni.

Capisco che per chi è rimasto fermo all'inconcludente caos delle assemblee studentesche, pensare che qualcuno decida possa essere al di là delle sue capacità di comprensione, ma governare vuol dire decidere, quindi anche comandare e se non lo si comprende, allora non si può governare.

11 novembre 2023

Ecco perchè la sinistra ha paura del Governo Meloni


Mentre i cattocomunisti con i loro simili grillini, continuano a sparare fichi grazie alla copertura mediatica di giornali, radio e televisioni loro asservite per ordine delle consorterie finanziarie e affaristiche che li possiedono, il Governo Meloni lavora per realizzare il programma e per dare all'Italia una prospettiva di lungo termine.

Inutile fare il riassunto dei ventotto minuti del video allegato che è già esauriente e chiaro e rende del tutto superflua la lettura dei giornali e la visioni delle trasmissioni di propaganda cattocomuniste trasmesse a reti unificate.

Mi limito a sottolineare come il Governo Meloni sia estremamente concreto nella riforma costituzionale per dare stabilità ai governi che siano espressione della volontà popolare e non delle congiure di palazzo, magari ispirate da capitali straniere.

Riduzione delle tasse, lotta all'immigrazione clandestina, interventi contro i disastri naturali, protezioni dei più deboli.

Certo, anche a me piacerebbe che si intervenisse subito con il massimo della determinazione e che le tasse venissero subito abbattute fino ad una flat tax del 10%, che invece del premierato ci fosse il presidenzialismo secco, che i clandestini fossero respinti in mare senza possibilità di accoglienza, ma, come sempre, il meglio è nemico del bene e questo Governo sta facendo bene.

La riprova ne è l'isteria dei cattocomunisti che si aggrappano alle zattere degli scherzi di comici russi, delle personali vicende sentimentali del Presidente del Consiglio, fino al ridicolo di chiedere l'espulsione dal partito socialista europeo del primo ministro albanese reo di aver fatto un accordo sull'immigrazione con la Meloni.

E chi capisce le spericolate acrobazie parolaie della Schlein, rimasta ancora alle assemblee studentesche, provi a spiegarle.

Vorrei inoltre evidenziare che, finalmente, adesso non si parla più di ius soli, di ddl Zan e di tutte le altre amenità ideologiche la cui rilevanza per gli Italiani è pari alla temperatura esistente sulla superficie di Plutone (centinaia di gradi sotto zero).

La strada del Governo Meloni è quella giusta ed è proprio questo il motivo per cui la sinistra ne ha il terrore.


10 novembre 2023

Le due Destre

Altro magistrale articolo di Marcello Veneziani oggi ne La Verità.

Prenendo spunto dalla evidente divisione che è manifesta a Destra (anche a sinistra, ma Veneziani, giustamente, guarda a casa propria e non in casa altrui) sulle due guerre che si stanno combattendo, svolge una analisi che posso condividere, anche se alla fine della lettura rimango pensieroso a riflettere.

Probabilmente l'effetto che ricercava Veneziani: far riflettere.

Resta inevasa la sintesi, cioè la soluzione del problema, che non può che partire dal perchè alcuni di noi sono schierati da una parte e altri dall'altra.

Azzardo una mia interpretazione.

Un antico retaggio che discende dai guasti, che ogni anno  vengono rinfocolati con la liturgia antifascista, derivanti dalla seconda guerra mondiale che porta ad una lunga linea antiamericana e antinglese, ormai fuori dal tempo.

Le tesi sociali di una Destra che si richiama ancora ad un partito che, bene o male, fu fondato da un socialista, Benito Mussolini, redento, certo, interventista nella Grande Guerra, ma sempre con una retroterra ed una preparazione tipicamente socialista.

Ho anteposto le due motivazioni che mi sono sempre dato quando ero in disaccordo per la mia posizione filoamericana e, ancora di più, filoinglese, nonchè per il mio liberismo che mi porta ad auspicare una vera privatizzazione, anche di istruzione e sanità, per allontanare il più possibile lo stato dalle nostre vite.

Ma in tempi recenti ci sono altri motivi che inducono ad essere, come minimo, tiepidi verso quelli che vengono millantati come "i valori dell'Occidente" e per i quali si scatenano guerre esterne ed interne.

Divorzio, aborto, eutanasia, immigrazione, omosessualità e derivati, femminismo, cancellazione della cultura, politica woke, manipolazione, condanna e sensi di colpa per la politica coloniale, ambientale, industriale, sono tutti "valori" che alcuni attribuiscono all'Occidente, ma per me sono solo derive, a volte devianze, che portano l'Occidente ad essere perdente nei confronti delle altre civiltà, proprio perchè rinuncia al suo ruolo di guida morale, civile, economica e politica.

Basti vedere la costosa inutilità, che ormai è trasformata in dannosità, di istituzioni (che pure continuiamo a pagare profumatamente) come l'onu, l'unhcr, la fao, tutti ormai in mano ad esponenti del vecchio terzo mondo perchè in quelle organizzazione si vota per teste (cioè ogni stato ha un voto) e non in base al contributo che viene versato e così noi paghiamo, per dirla con Marx, per costruire la corda che ci impiccherà.

E qui, penso che le due Destre tornino una.

Da qui possiamo ripartire.

Dai veri Valori dell'Occidente che ci hanno fatto grandi e che dobbiamo recuperare per tornare ad esserlo: Tradizione, Radici e Identità, ma, soprattutto, consapevole Orgoglio per la nostra Storia, le nostre Imprese, il nostro Passato, tutto il nostro Passato, anche (e soprattutto) quello che alcuni vorrebbero cancellare, riscrivere o condannare per creare artificiali e immotivati sensi di colpa.

09 novembre 2023

I ridicoli pretesti dei cattocomunisti

Qualunque cosa faccia il Governo Meloni, la Schlein, Conte e i nanerottoli politici di cui si circondano, strepitano come assatanati.

I clandestini hanno diritti limitati per il fatto stesso che sono entrati illegalmente a casa nostra e devono solo ringraziare se ci siamo evoluti e non li buttiamo a mare come facevano i capitani delle navi in tempi neanche tanto lontani.

Arrivando illegalmente sul nostro territorio, dovrebbero essere impacchettati e rispediti a casa loro e non con un biglietto di prima classe.

Quindi il fatto che saranno trattenuti in centri ad hoc in Albania per accertare se, putacaso, avessero un qualche motivo per vedersi accordato lo status di rifugiato o simili, deve solo essere considerata una graziosa concessione, di cui ringraziarci.

Ma alla sinistra non sta bene, quelli vorrebbero che si spendessero miliardi per accogliere, alloggiare, mantenere, istruire, curare i clandestini, a prescindere dalle motivazioni per le quali sono arrivati qui e dalla loro storia personale.

La manovra economica è stata realizzata sulla base del programma del Centro Destra, vincente alle elezioni e con le residuali disponibilità rimaste dopo il passaggio, per undici anni, degli unni cattocomunisti con la voracità che li contraddistingue.

Eppure, prima ancora che fosse presentata, lo sciopero è apparsa l'unica strada imboccata.

Le riforme costituzionali, con il premierato e l'autonomia differenziata, rappresentano il futuro dell'Italia, ma i cattocomunisti preferiscono strillare ululando alla costituzione violata.

I cattocomunisti hanno avuto undici anni per realizzare la società da sogno che dicono di perseguire, ma hanno saputo solo imporre divieti e tasse.

Non basterà una legislatura per rimediare ai loro errori, ma il Governo Meloni ha imboccato la strada giusta e i guaiti dei cattocomunisti ne sono la più probante conferma.

08 novembre 2023

Clandestini deportati in Albania ? E anche se fosse ?

La sinistra cattocomunista e grillina, con il supporto della solita Unione del Male che i problemi non risolve ma cerca solo di impedire che siano risolti autonomamente dagli stati sovrani, strilla come assatanata per il colpo a sorpresa della Meloni di stringere un accordo con l'Albania per usare spazi in territorio albanese dove trattenere i clandestini in attesa di identificazione e di accertamenti sul loro diritto di protezione.

Per chi sa capire e ragionare, è la dimostrazione che la sinistra, come sempre, vuole solo il male dell'Italia, danneggiare il nostro Benessere, la nostra Sicurezza, perchè la mossa della Meloni rappresenta un'autentica svolta che potrebbe portare in pochi anni alla risoluzione del problema.

Ed è proprio che si risolva il problema che la sinistra non vuole, perchè sul terrore, sulle emergenze, sull'ansia la sinistra trova il terreno fertile per ingannare il prossimo, come si vede dal fatto che ci sono ancora un 45% abbondanti di Italiani che votano da Conte alla Schlein, da Bonelli e Fratoianni a Renzi, da Calenda alla Bonino e a tutte le varie sigle della sinistra.

I cattocomunisti si avvolgono in una vesta candida e strepitano accusando il Governo Meloni di deportare i clandestini, di violare il diritto internazionale, di non tutelare i diritti (ma quali sarebbero ?) di chi entra illegalmente in Italia.

Se anche così fosse, la scelta di spedire i clandestini in Albania, con l'accordo del governo locale, sarebbe comunque una ottima scelta, seconda solo all'individuazione di collocamenti ancora più lontani, ad esempio in Ruanda, in Libia, in Nuova Guinea o in Argentina dove il costo dell''invio potrebbe essere assunto da Bergoglio in modo che si gratti un po' in tasca sua (che poi è quella del Vaticano) invece di fare il buon piacione con il nostro culo e la nostra terra.

Ma anche se vicina a noi, trattenere i clandestini, cioè individui che cercano di entrare illegalmente in Italia, senza averne titolo e senza che si conoscano i loro trascorsi, in Albania resta una svolta positiva.

Perchè la Schlein, Conte, la Von der Leyen possono urlare finchè vogliono alla deportazione, ma è esattamente quello che vogliamo noi Italiani, persino quelli che ancora non hanno aperto gli occhi e continuano a votare cattocomunista.

Noi vogliamo che non ci siano più ingressi illegali in Italia, adottando ogni mezzo perchè ciò avvenga.

Anche quelli che non piacciono ai maestrini dalla penna rossa.