Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 ottobre 2021

Il fallimento del dirigismo globalista

Nonostante lo sfarzo hollywoodiano messo in campo da Draghi (quanto ci è costato ?) il g20 di Roma si sta rivelando un fallimento.

Il che non è detto che sia un male, purchè anche noi Italiani riusciamo a trarne le conseguenze logiche.

Purtroppo le parole di Draghi non inducono all'ottimismo.

I temi di questo mega raduno di eletti dal Popolo (tra cui Erdogan e Bolsonaro) e nominati dai poteri forti (Draghi e la Von der Leyen) erano sostanzialmente due: quello sanitario e quello climatico.

E se il primo aveva una qualche ragion d'essere, anche se bisognerebbe togliersi la maschera di ipocrisia e verificare come è nato e si è diffuso il virus cinese nel mondo, il secondo è solo un finto problema creato ad arte da chi vuole sostituire il proprio business, chiamato "verde", a quello consolidato dei carburanti fossili.

I risultati sono inversamente proporzionali allo sfarzo messo in campo da Draghi che, da parte sua, ha confermato il suo essere internazionalista, uomo delle organizzazioni di potere sovranazionali e non un Patriota, proseguendo con la disastrosa attitudine per cui gli Italiani vanno in europa da europeisti, mentre i francesi da francesi, i tedeschi da tedeschi, gli spagnoli da spagnoli e persino i polacchi e gli ungheresi da polacchi e ungheresi.

La sparata di Draghi a favore del multilateralismo e contro il Nazionalismo è emblematica sugli interessi che Draghi difende e che non sono gli interessi dell'Italia e degli Italiani.

Esattamente come accade con la prosecuzione della politica dei porti aperti che trasformano l'Italia nel campo profughi dell'intera Unione del Male, visto che tutti gli altri confini sono sigillati.

Sulla sanità, invece di ricercare le cause e le responsabilità del virus, hanno preferito dar fiato a trombe e tromboni con l'annuncio di una campagna vaccinale mondiale per raggiungere il 70% della popolazione.

Auguri !

Infine il clima.

La vulgata ambientalista, trainata dalle manifestazioni dei gretini si è scontrata con l'interesse nazionale di Cina e India (che assieme fanno la metà della popolazione mondiale) che non intendono rinunciare alle fonti di energia fossili.

In passato l'Occidente si è fatto carico di aumentare le proprie rinunce per compensare una maggior flessibilità agli stati del cosiddetto terzo mondo, mi auguro che una simile scellerata e masochista scelta non debba ripetersi.

Se si dice che le emissioni di co2 devono diminuire del 30%, sia il 30% per ogni singolo stato, senza dare vantaggi commerciali ed energetici a chi, tra l'altro, non ne ha bisogno.

Se non si accetta la proporzionale rinuncia uguale per tutti, allora nessuno deve rinunciare.

Non si fanno regali a chi già esercita una concorrenza commerciale in palese dumping.

E si studi, piuttosto, come adattarsi, con le coltivazioni, le opere di ingegneria umana, la vita quotidiana, ad un mutato cambiamento che è inevitabile negli anni, come lo è stato in passato.

L'unico aspetto positivo è che non ho letto nulla circa prese di posizione di natura ideologica in relazione alle forme di governo esistenti in questo o quel paese.

Forse perchè a dover essere messa sul banco degli imputati, prima di ogni altro stato, dovrebbe essere la Cina, forse perchè ci si adegua alla realtà, per cui si accetta, come si sarebbe sempre dovuto fare, la realtà di potere in uno stato, dove comanda ed è interlocutore chi riesce ad esercitare il potere in quel territorio.

E questo deve valere anche e in primo luogo per Formosa (che oggi tutti chiamano Taiwan) la cui sovranità e indipendenza deve essere garantita con impegno comune contro le mire espansioniste della Cina comunista.

In via di conclusione il g20 (che ovviamente verrà millantato come un grande successo per Draghi) inizia la cosiddetta cop26 sul clima, un'altra mascherata inutile, buona solo per far titolare e vendere i giornali.

Alla faccia di Draghi, il fallimento di tutte queste megariunioni mondiali, dimostra il fallimento del dirigismo globalista e il permanere, fortunatamente, delle spinte nazionaliste che vedono nel perseguire l'interesse e il bene per il proprio popolo l'unica ragion d'essere dei governi e degli stati. 

30 ottobre 2021

La vittoria ha molti padri

Passata l'euforia del momento della proclamazione del voto, si può dire che il pericolo, se non scampato, si è allontanato di qualche tempo.

Con il voto del senato, il cosiddetto ddl Zan è stato rinviato in commissione e, presumibilmente, potrebbe non vedere la luce in questa legislatura.

Come noto tale disegno di legge, dietro la foglia di fico del voler sanzionare l'odio, contiene alcune norme pesantemente liberticide contro le opinioni e la libertà di pensiero e di manifestarlo.

In particolare prevedeva una giornata di propaganda omosessuale (e pratiche assimilabili) nelle scuole e concedeva ai magistrati la discrezione sulla valutazione delle opinioni espresse, dando loro il potere di ritenerle fomentatrici di odio e quindi di perseguitare chi le avesse espresse.

Il rinvio in commissione ha quindi rimandato a data da destinarsi un simile vulnus per la Libertà di pensiero e di manifestarlo, una boccata di ossigeno per la malconcia Libertà che abbiamo in Italia, ferita da tempo con le leggi Scelba e Mancino e, adesso, con la scusa del virus cinese, fortemente limitata dai provvedimenti governativi che addirittura subordinano ad un lasciapassare di stato persino la possibilità di lavorare.

La stampa di regime (praticamente tutti tranne qualche quotidiano come La Verità, Il Tempo, Libero e Il Giornale) annichiliti si sono prestati a fare da megafono ai cattocomunisti alla ricerca del "colpevole".

Ma qui non ci sono colpe, ma solo meriti.

Merito di tutti coloro che, quando sembrava che tutto fosse perduto, hanno resistito, continuando a fare opposizione.

Merito di Salvini, della Meloni e anche di Berlusconi che sono riusciti a compattare i non pochi parlamentari del Centro Destra, dando un forte segnale che, in occasione dell'elezione del presidente della repubblica, tale forza parlamentare, incrementata dai delegati regionali a maggioranza di Centro Destra, se sapranno continuare ad essere compatti, saranno determinanti.

Merito di Calderoli che ha intelligentemente applicato le normative regolamentari del senato.

Merito di tutti i senatori che hanno votato, in numero superiore al previsto, con una applicazione di quello che dovrebbe essere la norma, cioè la libertà di coscienza, la mozione di Calderoli.

Merito, infine, dell'arroganza e della protervia dei cattocomunisti, da Letta a Conte, dalla Cirinnà alla Boldrini per finire a tutti i nani e le ballerine che si sono schierati a favore di un disegno di legge liberticida.

Quindi la vittoria ha molti padri, mentre volano i coltelli tra i cattocomunisti con un ridicolo scaricabarile sulle "responsabilità" della loro sconfitta.

Ed è naturale e anche molto bello che, con la proclamazione del risultato, dai banchi di Centro Destra si sia levato un boato liberatorio: siamo ancora in una democrazia !


29 ottobre 2021

Impossibile credere a Draghi

Draghi ha una sola qualità: è riuscito ad accreditarsi come un luminare di tutto lo scibile umano.

E c'è persino chi gli crede.

Come è accaduto con Monti, Dini, Ciampi e altri in ruoli minori, però, alla prova dei fatti si dimostra inadatto, facendo anche rimpiangere la ruspante e involontaria comicità delle conferenze stampa di Conte.

Da quando Draghi ha cominciato a parlare nelle conferenze stampa, infatti, riesce sempre ad inserire frottole dalla gambe lunghe quanto quelle di Brunetta (che non a caso è un suo fidato ministro).

Dai vaccinati che per lui sarebbero immuni, agli untori non vaccinati che "prendono il virus, si ammalano e muoiono o fanno morire", all'Erdogan dittatore (Erdogan eletto dal Popolo mentre Draghi, al di là di ogni paravento formale, è stato imposto dall'Unione del Male) fino alle ultime esternazioni in materia di tasse e pensioni.

Non imputo a Draghi di essere andato in pensione, come scrivono i giornali, con "quota 99", 59 anni di età e 40 di contributi e 14mila euro di pensione al mese, non è colpa sua se si è trovato a beneficiare di un sistema che lo ha favorito.

Imputo a Draghi di eseguire pedissequamente la volontà dell'Unione del Male che impose, a suo tempo, la riforma Fornero e che ha mal visto l'afflato di indipendenza dell'Italia con "quota cento", provvedendo da subito a richiederne la rimozione.

Quota cento doveva servire per traghettare il sistema pensionistico verso età e anzianità decorose, nel rispetto dei tempi di vita dei cittadini e della stabilità dei bilanci.

Lo si sarebbe ottenuto considerando che, contrariamente alle affermazioni di Draghi di ieri, il sistema non "ritorna al contributivo" con i suoi provvedimenti, perchè sin dal 1996 è orientato al contributivo e, ormai, i retributivi e i misti sono minoranza, quindi il sistema pensionistico è solido economicamente, purchè non vengano caricati su di esso fardelli che nulla hanno a che vedere con le pensioni, dalla cassa integrazione, all'assistenzialismo covid, alla erogazione del reddito di cittadinanza.

Con il contributivo ormai generalizzato, le pensioni percepite, corrispondono ai contributi versati e il sistema è quindi in equilibrio, anche se Draghi, forse credendoci tutti cattocomunisti con l'anello al naso, cerca di far credere che abolire la quota cento sia "un ritorno al contributivo".

Draghi è stato sbugiardato immediatamente anche dal suo stesso ministro in merito all'altro capitolo rilevante, cioè la riduzione delle tasse.

Draghi ha parlato di riduzione di 12 miliardi, ma Franco ha poi precisato che di quei dodici miliardi, 2 sono il trascinamento di precedenti riduzioni annunciate e mai realizzate da Conte e 4 derivano dal rinvio delle cosiddette sugar e plastic tax, tasse, cioè mai applicate, che nessuno ha mai pagato e che quindi a nessuno verranno "ridotte", essendo, tra l'altro, il pizzo pagato alle istanze dei gretini (ai quali peraltro non bastano e pretendono sempre di più).

Il risultato è che l'effettivo "taglio" delle tasse ammonterebbe ad appena 6 miliardi, la metà di quanto dichiarato da Draghi, che non si sa neppure su quali voci applicare.

Di certo si sa che sono meno dei 9 miliardi che verranno sperperati per il reddito di cittadinanza.

Intanto la revisione del catasto è pronta e basta solo l'ordine dell'Unione del Male per il tentativo di espropriare le case agli Italiani. 

28 ottobre 2021

XCIX

Ho letto ieri un bellissimo articolo di Marcello Veneziani (il cui link oggi è qui a fianco) che ricordava come il 27 ottobre del 1921, cento anni fa, veniva individuato il "Milite Ignoto".

Oggi, 28 ottobre, c'è un altro anniversario importante per l'Italia: il novantanovesimo della Marcia su Roma.

Capisco che, in pieno rigurgito elettorale antifascista, il 28 ottobre rientri tra gli avvenimenti e quindi le date da cancellare, ma la Storia non si cancella e pretendere di farlo non è solo una manifestazione di ignoranza, ma soprattutto negare le Radici e, quindi, una prospettiva per il nostro futuro.

Il danno compiuto dall'antifascismo stiracchiato per 80 anni e finalizzato alla propaganda politica senza alcuna riflessione critica, ha ormai fatto metastasi e ci vorranno anni per ricostruire quelle connessioni che rendono un gruppo di persone, un Popolo e una Nazione.

Quindi è comunque necessario ricordare il 28 ottobre, nel bene e nel male, una data ormai consegnata alla Storia della nostra Patria esattamente come è consegnato alla Storia il Ventennio (1922-1943) che ha caratterizzato l'Era Fascista.

Negarlo sarebbe come voler cancellare venti anni di Storia, come se, svegliandosi una mattina, si volesse negare l'importanza per l'Italia di un periodo lungo come tutto quello che ci ha portato dal 2000 ad oggi.

Credo che, al di là di provocatorie prese di posizione, nessuno possa essere considerato "fascista" con riferimento a quel periodo storico, se non altro per le mutate condizioni sociali e internazionali, come nessuno possa essere definito "comunista" con riferimento ai trinariciuti togliattiani del 1948, con tanto di omaggio a Stalin.

Invece dobbiamo accettare che altri possano avere ed abbiano il diritto di manifestare idee che non ci appartengono, argomentando il nostro contrasto e non pensando di imporre un bavaglio alle opinioni altrui.

Come sarebbe accaduto se, ieri, il Senato non avesse bocciato la discussione del ddl Zan, una autentica legge bavaglio.

Recuperiamo quindi la nostra Storia, riconosciamo in essa le nostre Radici che forniscono l'Identità Italiana.

Non significa aderire a "quelle" idee, ma solo riconoscerne il valore storico.

Perchè solo con il recupero della nostra Identità, con tutto il passato che si porta appresso, avremo ancora un Futuro, come Popolo, come Nazione e come Individui.

27 ottobre 2021

Le quote della discordia

Che siano razziali, rosa o pensionistiche, le quote sono una solenne fregatura per tutti.

Servono infatti a complicare questioni semplici in modo da potervi introdurre elementi di vantaggio clientelare.

Le quote razziali, introdotte inizialmente negli Stati Uniti della Great Society del presidente Johnson che completò, succedendogli, i disastri del sopravvalutato Kennedy, portarono all'università decine, centinaia di negri che tolsero il posto ad altrettanti bianchi, spesso più preparati e meritevoli, comportando un abbassamento significativo del livello culturale e professionale negli Stati Uniti.

Le quote rosa hanno lo stesso destino, perchè per un incarico, che sia professionale o istituzionale, occorre guardare alla competenza, al merito e, in politica, anche ai voti ottenuti, non al genere di appartenenza.

Tanto più che oggi leggo che nel Regno Unito un tizio vorrebbe che gli uomini che "si sentono donne" (sic !) partecipino alla ripartizione delle quote rose: ridicolo !

Le quote della pensione sono all'ordine del giorno.

Purtroppo da anni si parla di pensioni e i pensionandi , come i pensionati, sono diventati il bancomat di stato quando c'è necessità di iscrivere una partita di bilancio che renda meno pesante il passivo delle spese clientelari.

Draghi, che già ha dato il suo contributo al massacro sociale in Grecia, ci riprova, del resto ha nominato consulente una esperta in materia (di massacri sociali) la non compianta Fornero che continua a scrivere e parlare, senza alcun pudore per quello che ha combinato assieme a Monti.

100, 102, 103, 104, 41, stanno dando i numeri (l'unico che si possa giocare è il 41 ... a buon intenditor ...).

Draghi vuole accontentare gli avvoltoi dell'Unione del Male e mandare in pensione gli Italiani, possibilmente "mai" (tanto lui la pensione la percepisce già e con le vecchie regole).

I sindacati cercano di barcamenarsi tra l'obbedienza politica (la stessa che li ha portati ad accettare l'infamia del lasciapassare per lavorare) e la consapevolezza che possono perdere altri iscritti se non difendono quella aspettativa alla pensione dei pochi lavoratori attivi ancora loro iscritti.

I pensionandi temono di vedere il traguardo allontanarsi di anno in anno e i pensionati di vedersi toccare le già esigue pensioni percepite.

La discussione sulle quote, con il bilancino tra età e anzianità, è una discussione finalizzata non al bene degli Italiani, ma al maquillage del bilancio, per poter spostare qualche miliardo su altre partite, trovando la compensazione ai danni dei lavoratori più anziani.

Più precisamente, abbandonare la quota 100 della Lega significa obbligare dei sessantenni a lavorare tre anni in più senza veder significativamente incrementata la pensione, per consentire a dei venti-trentenni di restare sprofondati sul divano per altri tre anni con il cosiddetto reddito di cittadinanza.

Il grande errore del sistema pensionistico, fu il sistema retributivo che però, ormai, riguarda una parte sempre più minoritaria dei lavoratori attivi e, comunque, copre sempre meno il periodo lavorativo essendo ormai consolidato da almeno 9 anni il contributivo per tutti.

Con il contributivo è mal posta la questione dell'età o dell'anzianità per andare in pensione, perchè chi andasse in pensione con il contributivo integrale, percepirebbe solo e soltanto quella retribuzione differita che è dovuta in base a quello che si è versato, senza alcun onere per il prossimo.

E questo accadrebbe che si andasse in pensione con venti, trenta, quaranta anni di anzianità o a quaranta, cinquanta o sessanta anni di età.

Certo, si porrebbe il problema dell'ammontare della pensione che deve essere tale da consentire a chi la percepisce di vivere senza essere di peso alla comunità, cosa che avverrebbe se uno andasse in pensione dopo pochi anni di lavoro e con un reddito da pensione che verrebbe eroso, anno dopo anno, dal maggior costo della vita.

Per questo, finchè la pensione sarà erogata sostanzialmente dallo stato (perchè l'Inps non ha alcuna indipendenza dallo stato) uno spartiacque (età e/o anzianità da cui poter percepire la pensione) potrebbe essere utile, ma l'asticella non dovrebbe essere posta troppo in alto (60 anni di età e/o 35 di anzianità) lasciando alla valutazione dei singoli la permanenza o meno al lavoro e per il tempo che riterranno necessario.

A latere si dovrebbe incentivare la pensione integrativa e non, come è stato fatto da Monti, Letta e Renzi, aumentare la tassazione sui fondi pensione che è invece un disincentivo.

La pensione integrativa potrà assumere un rilievo sempre maggiore, tanto più se sarà alimentata sin dall'inizio della carriera professionale, per i lavoratori dipendenti con il tfr e contributi aziendali concordati contrattualmente con i sindacati.

E anche questa da poter percepire da una certa data/anzianità, ma senza imporre asticelle troppo alte.

Perchè il compito dei governi non è presentare bilanci graditi all'Unione del Male, ma ricercare e perseguire il Benessere e la Sicurezza dei cittadini.

26 ottobre 2021

La difesa è sempre legittima

La cronaca ci informa che, in provincia di Frosinone, un cittadino (non importa la professione visto che la rapina è avvenuta nell'abitazione privata come potrebbe accadere a tutti noi) ha reagito alla presenza di tre o quattro rapinatori, sparando con il fucile da caccia e abbattendo uno dei delinquenti, gli altri si sono dati alla fuga (e mi auguro che siano ricercati attivamente dalle Forze dell'Ordine, che non scelgano la strada più facile di fare le pulci all'uso difensivo dell'arma da parte della vittima).

La vittima ha dichiarato che il rapinatore gli aveva puntato un'arma che, sembrerebbe, fosse finta.

Le anime belle, magari protetti da mura e scorte, strillano che la vittima avrebbe dovuto accorgersene e non sparare.

Ma la rapina, quella sì, era vera e se la vittima avesse rinunciato all'uso legittimo dell'arma, come avrebbe potuto contrastarla, da solo contro tre o quattro criminali ?

Sarebbe stato inevitabilmente soccombente.

L'uso dell'arma quindi non solo è legittimo perchè ogni difesa è sempre legittima, ma è stato anche necessario ed appropriato.

Se tutti noi reagissimo con forza alle minacce contro la nostra persona e le nostre proprietà, le statistiche (che indicano le citta amministrate dai cattocomunisti - con Milano, Bologna e Rimini ai primi tre posti - con una criminalità superiore a quelle amministrate dal Centro Destra) segnalerebbero una forte riduzione delle azioni criminali.

Ma per reagire dobbiamo essere messi nelle condizioni di farlo e questo implica essenzialmente due provvedimenti.

1) l'autorizzazione in via generale e continuativa, senza necessità di domande, permessi e timbri, per tutti i cittadini incensurati di nazionalità (non solo di cittadinanza, ma di nazionalità !) Italiana per possedere e portare armi da fuoco;

2) Il divieto per i magistrati di indagare contro una vittima di rapina, indipendentemente dalle modalità di uso dell'arma posseduta contro i rapinatori e i delinquenti in genere e delle conseguenze di tale uso.

La difesa è sempre legittima e lo stato deve metterci nelle condizioni di poterla praticare.


25 ottobre 2021

I clandestini vanno respinti, sempre

Noto una recrudescenza di lacrimevoli articoli e servizi sui clandestini che stanno cercando di attraversare il procelloso Mare Nostrum.

Sempre a intervistare i favorevoli all'invasione e mai chi è contrario.

Tutti a citare Bergoglio che fa presto a dire: accoglieteli (VOI !), salvateli (VOI !), curateli (VOI !), manteneteli (VOI !).

Voi, cioè noi, perchè lui non alza un dito, ma ci inonda con i suoi predicozzi.

A suo avviso (come anche a quello di Draghi e di anime belle come la Boldrini) dovremmo spendere e spandere per dare rifugio ai clandestini, tanto loro (Bergoglio, Draghi, la Boldrini) sono al sicuro nei loro castelli fortificati e con la scorta (pagata da noi, ovviamente).

Nessuno parla dei costi, che non sono solo economici, ma anche culturali e sociali che derivano da questo continuo sbarco di clandestini.

E' in atto un genocidio etnico e le vittime siamo noi Italiani, con i nostro usi, i nostri costumi, le nostre terre violate da usi e costumi a loro estranei, per creare una nuova razza meticcia, senza Storia e quindi senza Futuro, ma, soprattutto, senza la capacità di contrastare il dominio planetario delle consorterie finanziarie e affaristiche ostili alla Cultura, all'Identità e all'Indipendenza dei Popoli e delle Nazioni, che sono l'unico antidoto alla loro tirannia.

Abbiamo una sola carta da giocare, il respingimento, come stanno facendo Popoli e Nazioni che hanno ancora ben presente la propria Storia e curano le loro Radici per non perdere la loro Identità.

Respingere ora, contando anche sull'aiuto del maltempo, significa fare il primo passo per sigillare i confini e procedere a svuotare l'Italia dai clandestini già arrivati per la complicità dei governi cattocomunisti e del Vaticano di Bergoglio.

E se a Bergoglio tutto questo non piace, può sempre portarseli a casa sua, in Argentina, mantenendoli con i soldi del Vaticano.

24 ottobre 2021

Con Draghi la fregatura è dietro l'angolo

Draghi ha annunciato che non avrebbe aumentato le tasse.

Nessuno gli crede, ovviamente, anche se i pennivendoli di regime lo incensano sempre e comunque.

Ma, per ora (e sottolineo per ora) Draghi non ha bisogno di aumentare tasse o introdurne di nuove, perchè può gestire il bilancio con i prestiti dei cravattari dell'Unione del Male e usando la leva degli aumenti.

Con la scusa delle contingenze internazionali, abbiamo visto aumentare le bollette della luce e del gas con percentuali a due cifre, mentre la parziale (molto parziale !) sterilizzazione, incide su voci facilmente manovrabili dal governo come gli "oneri di sistema".

E se anche assistiamo ad un intervento sull'Iva, applicando, sempre per un solo trimestre !, l'aliquota minore, comunque l'aumento del prezzo determina anche un incremento della tassazione, cioè del denaro che arriva in tasca allo stato.

Questo diventa evidente per la benzina/gasolio/gpl che, addirittura, alcuni prefigurano a quattro euro al litro (per ora è circa a 1,7 al self service delle pompe meno esose).

La matematica, infatti, non è una opinione e se il 10% di 100 è 10, il 10% (la tassa) di 120 è 12 e lo stato che prima percepiva, senza fare nulla, 10 euro, adesso, solo con l'aumento del carburante o della materia prima, percepisce due euro in più, sempre senza fare nulla.

Draghi non ha aumentato o introdotto nuove tasse, ma l'aumento delle bollette rende il fisco più ricco e gli Italiani più poveri.

Del resto non devono essere passati invano gli anni trascorsi nei corridoi dei palazzi dell'Unione del Male per cercare il sistema di sottrarre risorse ai Popoli ed alle Nazioni europee, con la prova generale effettuata ai danni della Grecia.


23 ottobre 2021

S'io fossi Salvini

Draghi parla e anche i più tonti capiscono il disegno strutturale di distruzione dell'Italia, di asservimento degli Italiani e di cancellazione delle nostre Radici e della nostra Identità e Sovranità Nazionale, attuato su mandato non del Popolo, ma dell'Unione del Male che è espressione delle consorterie finanziarie e affaristiche di suo riferimento.

I clandestini vanno accolti con umanità, perchè diversamente ci diventano nemici, è espressione di una codardia che spiega la decadenza della Civiltà Occidentale, iconizzata dall'abbattimento delle statue dei nostri Grandi e dall'inginocchiarsi dei nostri calciatori.

L'abbandono di quota cento rappresenta una vessazione sui lavoratori più anziani che hanno diritto ad una pensione onorevole e ad una età tale da potersela godere.

L'insistenza sulla terza dose vaccinale e sul lasciapassare è espressione di una volontà di perpetuare un controllo poliziesco sul Popolo, basato sul terrore, nel timore che si ribelli ai soprusi e alle limitazioni della libertà.

La genuflessione verso l'Unione del Male, con toni guerrafondai verso la Polonia e gli Stati (quelli sì, con la maiuscola) che reclamano a buon diritto la supremazia delle norme (e degli interessi) nazionali su quelle comunitarie, manifesta in nome di chi, Draghi, siede a palazzo Chigi.

L'indifferenza con la quale si persegue la cosiddetta transizione verde, incuranti dei costi, delle bollette aumentate e del conseguente impoverimento di tutti i cittadini, è la dimostrazione della protervia e dell'arroganza con la quale si perseguono interessi economici che nulla hanno a che vedere con l'interesse del Popolo Italiano.

Se fossi Salvini ne prenderei atto e, con tutti i mezzi di cui dispone, comunicherei l'uscita dalla Lega dal governo per posizionarsi su una durissima opposizione.

Ci ho provato, direi, ben sapendo che cattocomunisti e grillini hanno la maggioranza in questo parlamento non più rappresentativo della realtà nazionale, nel tentativo di limitare i danni.

L'esperimento è fallito, i danni continuano ad essere fatti come e più di quando c'era Conte, quindi la permanenza al governo della Lega rappresenterebbe solo una foglia di fico per coprire il Male che esso rappresenta.

Parlerei chiaramente e probabilmente la Lega recupererebbe consensi, lasciando ai Brunetta di turno il ruolo di incarnare il tradimento degli elettori del Centro Destra (se rimanessero al governo).

Il 40% e oltre accreditato da ormai tre anni a Lega e Fratelli d'Italia potrà essere ulteriormente incrementato con gli elettori di Forza Italia che non possono riconoscersi nella sudditanza ai carnefici di Berlusconi e da quegli elettori della Destra Radicale che raccoglie uno striminzito 0,5% e che pertanto, con qualsiasi legge elettorale, non avrebbe rappresentanza in parlamento, ma potrebbe dare a Lega e Fratelli d'Italia la spinta per ottenere la maggioranza assoluta dei seggi.

S'io fossi Salvini, così penserei e così agirei ... dopo l'elezione del presidente della repubblica, ultima opportunità per far pesare i 450 grandi elettori (su 1009) del Centro Destra ed eleggere finalmente un presidente super partes al Quirinale (oppure per favorire l'elezione di Berlusconi che, nonostante le ultime inaffidabili esternazioni, rappresenterebbe ancora una godibilissima nemesi per magistrati e cattocomunisti in genere).

22 ottobre 2021

Smettiamo di leggere i giornali ed ascoltare radiotelevisioni di regime

A leggere i giornali, ad ascoltare la radio e la televisione, il Centro Destra (che continua ad avere nei soli tre partiti principali, escludendo le frattaglie, il 48% dei sondaggi) sembra in brandelli.

Ancora una volta i pennivendoli di regime cercano di raccontare una favola per minare la fiducia e la percezione positiva degli elettori.

Un audio rubato ad una riunione di Salvini con i parlamentari della Lega viene preso a pretesto per montare una litigiosità con la Meloni.

Le parole di Berlusconi, sempre fuori dalle righe quando viene elogiato, cosa che gli piace immensamente, divengono una presa in giro per Salvini e la Meloni.

Mentre l'inchiesta che vede indagato il sindaco cattocomunista di Palermo Leoluca Orlando per falso in bilancio, viene oscurata e la troviamo in evidenza solo ne La Verità.

Allora abbiamo una scelta molto chiara, davanti.

O continuiamo ad inseguire quello che scrivono le veline cattocomuniste, oppure smettiamo di comprare i giornali ed ascoltare le radiotelevisioni di regime (leggo su Twitter furibonde critiche alle trasmissioni informative televisive, tranne Fuori dal coro di Mario Giordano: ma perchè continuate a guardarle?) per premiare La Verità come quotidiano, Panorama come settimanale di approfondimento (in questa settimana una interessantissima spiegazione della vicenda Generali/Mediobanca con la scalata tentata da Del Vecchio e Caltagirone) e guardare Byoblu in televisione (canale 262 del digitale terrestre) dove le inchieste le fanno veramente offrendo la tribuna anche a quelli, come medici e scienziati contrari al lasciapassare sovietico inventato da Draghi).

Evitiamo di perdere tempo ad inseguire l'antifascismo dei cattocomunisti, che è roba da tornare a seppellire e questa volta per sempre e pensiamo a sostenere i Valori che contano realmente: 

l'Identità Nazionale contro l'orda di clandestini;

la Sovranità e l'Indipendenza Nazionale contro l'asservimento a Francia e Germania sotto l'egida dell'Unione del Male; 

la marginalizzazione del ruolo dello stato a cominciare da una importante riduzione delle tasse nelle percentuali e nel loro numero;

la rivoluzione del sistema giudiziario per ricostruire una magistratura che sia affidabile e indipendente;

la legittimazione della reazione, di qualunque genere ed in qualunque circostanza, di tutte le vittime di rapina, furti e atti contro la persona e la proprietà.

Tutti temi che fanno venire l'orticaria ai cattocomunisti, ma ai quali non sanno rispondere con argomentazioni pertinenti, ma solo con la liturgia compulsiva dell'antifascismo con il quale cercano di distogliere la nostra attenzione dalle questioni importanti, con il complice e attivo aiuto della stampa di regime.

21 ottobre 2021

La legge elettorale non è importante

La Meloni, Salvini e Berlusconi si sono incontrati per rinsaldare il Centro Destra e ne è uscita la decisione di incontri settimanali (bene, perchè solo parlandosi di persona si evita di cadere nella trappola dei pennivendoli di regime preposti a seminare zizzania) e di rifiutare una riforma della legge elettorale in senso proporzionale.

Mi sembra poco come base per rinforzare l'alleanza, soprattutto in considerazione del "moto ondulatorio" (cit.) di Forza Italia e di parte della Lega, troppo governisti.

Un Centro Destra unito sui contenuti vincerebbe con qualsiasi legge elettorale, quindi proporzionale o maggioritario, nulla cambierebbe.

Il punto è su quali Valori dare battaglia e finchè Lega e Forza Italia saranno al governo ci sarà sempre un equivoco di fondo, a maggior ragione se una parte di Forza Italia si è ormai trasformata in Forza Draghi e andrebbe lasciata andare al suo destino (Brunetta, Carfagna, Gelmini, Cattaneo, Cangini e chi li segue).

Dai prossimi vertici del Centro Destra mi aspetto la smentita a Draghi sui clandestini: no accoglienza, nessuna possibilità di integrare chi è totalmente distante dalle nostre Radici Culturali, Umane, Storiche, Civili, respingimento come base per bloccare ogni arrivo e per iniziare a svuotare l'Italia da chi è già arrivato.

Poi riduzioni sensibili delle tasse con abolizione di quelle odiose (come il bollo sui depositi finanziari, l'Imu, la tobin tax sulle operazioni finanziarie, il bollo auto).

Quindi l'affermazione, in linea con la Polonia, della superiorità della normativa nazionale su quella dell'Unione del Male.

Il rilancio della legittima difesa perchè chi reagisce ad un aggressione non possa essere indagato, neppure come "atto dovuto", visto che, comunque vada, chi spara per difendersi attua una legittima difesa per se stesso e per la comunità intera.

La definizione di una età per la pensione umana e che non costringa a complessi calcoli, ma sia semplice e di immediata comprensione.

Una riforma della giustizia che la rivoluzioni, togliendo ai magistrati il potere di interferire nella vita economica e sociale della Nazione, con sentenze contrarie agli interessi dell'Italia e degli Italiani, prese solo nel nome della ideologia cattocomunista.

Insomma, mi aspetto qualcosa di concreto, non l'accademia sulla legge elettorale che interessa solo chi spera di essere eletto.

20 ottobre 2021

La fiera delle banalità

Draghi ha partorito il topolino.

Lungi dall'essere quel fenomeno che ci viene proposto dalla stampa serva, il progetto di bilancio di Draghi ricalca tutti i precedenti (di centro, destra e sinistra) con l'unica particolarità che, pur avendo a disposizione una montagna di denaro a debito, sembra venga disperso per provvedimenti clientelari.

Come il reddito di cittadinanza.

Spese improduttive, per le quali viene corrisposto un importo superiore (pare il doppio) di quello messo in campo per contenere gli aumenti delle bollette.

Saranno poi da vedere gli effetti concreti, i numeri, della millantata riduzione delle tasse sui redditi da 28 a 55mila euro, che, se non verranno assistiti da un consistente pacchetto di riduzione, rischiano di trasformarsi in una mancetta propagandistica da pochi euro.

Eppure il modo per intervenire, semplificando, c'era eccome.

Ogni trimestre in conto corrente troviamo un addebito (se ben ricordo dello 0,05%) che va sotto il nome fuorviante di "imposta di bollo sui prodotti finanziari".

Perchè la tassazione (che c'è !) sulla RENDITA finanziaria è quella sugli interessi che vengono corrisposti.

Quella è una rendita, questa, trimestrale, invece è una tassa sul valore dei titoli in deposito, a prescindere dal rendimento.

Così se uno ha 100mila euro in deposito, paga 50 euro, indipendentemente dai movimenti effettuati e dagli interessi pagati (l'anno scorso, ad esempio, furono bloccati tutti i dividendi delle banche).

E non è l'unica tassa infame che colpisce un qualcosa che reddito non è.

Sempre sui titoli il cosiddetto "capital gain", cioè la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita.

Lo stato tiranno presume che siamo tutti speculatori (quindi, chissà perchè, da punire con una tassa) anche quando il differenziale emerge alla scadenza naturale del titolo e non per vendita sul mercato.

E che dire della cosiddetta "tobin tax" che colpisce, su tutta una lunga serie di titoli, la compravendita per il solo fatto di eseguirla ?

Tutta roba che, assieme alla tassa sulla casa (prima, seconda, decima, centesima che sia) ha per oggetto la proprietà, forse per accontentare quel genio di Landini che praticamente attribuisce alla proprietà privata la responsabilità delle violenze sulle donne.

Altro che riduzione dell'irpef probabilmente per una percentuale limitata e insignificante.

Con tutti i soldi che si stanno sperperando uno bravo farebbe una riduzione spettacolare delle tasse, riducendole e tagliandole.

Ma Draghi preferisce galleggiare, perchè sappiamo benissimo tutti quale sia la sostanza che galleggia.

 

19 ottobre 2021

Renitenti alle urne

Il voto è un diritto, ma non un obbligo.

Infatti quando i comunisti capirono che il loro gregge sarebbe andato a votare sempre e comunque ed avrebbero mangiato qualunque piatto fosse stato loro apparecchiato purchè rispondesse alle parole d'ordine compulsive che facevano scattare in loro il riflesso del cane di Pavlov, brigarono per togliere ogni sanzione (anche solo di segnalazione) alla mancata espressione del voto.

In linea di principio è giusto, purchè implichi far governare chi si presenta alle elezioni ed ottiene i voti del Popolo.

Non un Draghi qualunque nominato dal Sinedrio dell'Unione del Male.

La sconfitta del Centro Destra alle amministrative è tutta qui.

Le motivazioni per andare al voto non sono state così forti per gli elettori del Centro Destra che hanno così consegnato (di nuovo, perchè lo erano anche prima) Bologna, Milano, Napoli, Roma e Torino ai cattocomunisti che, ora, cantano vittoria con i loro sindaci eletti da una minoranza di cittadini.

Ma la colpa è di un Centro Destra che non ha saputo motivare i propri elettori, anzi, al contrario, appoggiando con Lega e Forza Italia l'ennesimo governo extra elettorale, in una alleanza contro natura con i cattocomunisti del pci/pds/ds/pd, ha sancito che le urne non contano.

Dando ormai persa Forza Italia, anche i sondaggi più recenti consegnano una preferenza di oltre il 40% a Lega e Fratelli d'Italia e da lì bisogna ripartire.

Intanto fregandosene altamente delle parole d'ordine compulsive dei cattocomunisti su Fascismo, razzismo, xenofobia.

Basta cadere nella loro trappola che pretende dichiarazioni di distanza da CasaPound e Forza Nuova.

Non siamo tenuti a renderle perchè noi ci occupiamo di cose serie, non delle pagliacciate compulsive.

Poi riprendendo con forza i temi che hanno caratterizzato l'ascesa e il consolidamento della base di Lega e Fratelli d'Italia.

La lotta contro l'invasività dello stato che si manifesta con una miriade di divieti, sanzioni e, soprattutto, con tasse che uccidono la Libertà individuale.

Il federalismo.

Romani, torinesi, milanesi, bolognesi, napoletani, hanno scelto sindaci cattocomunisti, adesso pedalino senza chiedere contributi allo stato.

Quante tasse potremmo ridurre se venisse terminata ogni erogazione per Roma Capitale o per Napoli ?

Con l'arretramento dello stato dalle nostre vite deve prendere corpo una corposa attività di respingimento dei clandestini.

Abbiamo visto che, con ordini precisi, Polizia e Carabinieri non hanno riserve ad usare la violenza, che viene giustificata, contro Italiani pacifici, dal loro ruolo "istituzionale".

La violenza sarebbe pienamente (e con maggior ragione) giustificata per difendere i confini della Patria.

Infine un recupero di Sovranità Nazionale, mutuando dalla Polonia il principio per cui le normative dell'Unione del Male non hanno valenza maggiore di quelle nazionali.

So che Forza Italia non ci starebbe, visti i suoi Brunetta, Carfagna e Gelmini che sono ormai protesi a rifarsi una verginità per ottenere una candidatura dai cattocomunisti, ma Lega e Fratelli d'Italia possono benissimo assumere tali posizioni, separando il proprio destino da quello del governo Draghi e motivando il proprio elettorato a tornare alle urne.

Perchè solo motivando l'elettorato di Centro Destra a votare nella primavera del 2023 potranno essere cacciati i Draghi e i Mattarella del momento.

18 ottobre 2021

Draghi dal bazooka metaforico al manganello reale

E così Draghi mostra il suo vero volto tirannico e malvagio.

I portuali di Trieste sono stati sgomberati con la violenza dalla Polizia (e mi dispiace tantissimo che i Poliziotti si prestino a fare il manganello di Draghi, invece di seguire l'esempio della Vice Questore Schillirò).

Chi protesta legittimamente contro il lasciapassare sovietico inventato da Draghi, si è ora spostato nel cuore della città giuliana e mi auguro che venga rispettato il suo diritto a difendere il principio di Libertà calpestato e vilipeso da Draghi e dai suoi accoliti.

Il problema non è più il virus, non è più la pandemia, non è più il vaccino, il problema è un attacco alle libertà individuali finalizzato a far dirigere il mondo da un sinedrio che non debba rispondere ai Popoli ed alle Nazioni, ma solo al consiglio di amministrazione che deve distribuire il dividendo agli azionisti di cartello, da Soros a Gates, dai nuovi Zuckenberg e Bezos, ai vecchi Rotschild e Rockfeller.

Chi non lo capisce è solo perchè ha rinunciato a ragionare e si è adagiato nella sua cuccia da suddito, stordito dai reality e da internet.

Come in ogni epoca storica qualcuno, per qualche anno, riuscirà a sopraffare qualcun altro, fino alla sua caduta che può essere più o meno rovinosa.

Una cosa è certa: Draghi si mostra sempre di più persona inaffidabile e asservita ad uno schema mondialista che persegue finalità contrarie agli interessi degli Italiani e dell'Italiua.

Prima sarà rimosso dal suo incarico (e con lui tutti quelli che lo sostengono) prima potremo ricominciare a ricostruire la nostra Patria.

17 ottobre 2021

Ieri il Centro Destra mi è piaciuto

Ultimamente il Centro Destra appariva ammosciato, con molti esponenti di Forza Italia, anche insospettabili, protesi a costruirsi una nuova verginità verso i cattocomunisti in previsione di una candidatura salvifica.

Le pressioni per avere il Centro Destra nella piazza rossa della trimurti sindacale devono essere state molte forti ma, fortunatamente, e va ascritto a merito di Salvini, di Berlusconi e della Meloni, hanno resistito e il Centro Destra ha ufficialmente disertato la ridicola riesumazione della salma antifascista.

Una piazza, tra parentesi, che nei primi anni duemila, regnante Berlusconi, annunciava uno, due, tre milioni di presenze, con la stessa calca di ieri quando le cifre dichiarate variano dai sessantamila ai centomila ai duecentomila.

O mentivano ieri, o mentono oggi, o mentono sempre.

Tornando al Centro Destra che ieri ha battuto un colpo unitario di esistenza e di resistenza ai cattocomunisti, non so se sia l'inizio di un nuovo percorso che veda delegittimati i ministri Brunetta, Carfagna e Gelmini.

Ne dubito.

Ma spero possa essere il primo tassello, considerata persa Forza Italia tranne qualche esponente che, viste le ultime esternazioni della Bernini, di Gasparri e della Ronzulli, non saprei neppure chi potrebbe essere, per una rinnovata alleanza tra Lega e Fratelli d'Italia che, ormai stabilmente, assieme rappresentano un nucleo molto forte e coeso che raccoglie oltre il 40% delle indicazioni di voto nei sondaggi.

Il 40% non è la maggioranza assoluta, ma è ottenuto dalla sommatoria di due soli partiti.

Gli altri, la "maggioranza Ursula", quelli del nuovo compromesso storico, per contrapporsi a Lega e Fratelli d'Italia devono mettersi assieme in una decina: pci/pds/ds/pd, leu, Forza Italia, Italia Viva, Azione, Cambiamo, Coraggio Italia, Più europa (sic !), cinque stelle, Italia dei Valori, L'alternativa c'è e probabilmente mi sono dimenticato qualche frattaglia da uno o due per cento.

L'ammucchiata cattocomunista vivrebbe di stenti e sarebbe costretta ad appaltare la presidenza del consiglio al Draghi (o al Monti) di turno con un appoggio di scambio.

Il Draghi di turno eseguirebbe tutti gli interventi economici e in politica estera per distruggere l'Italia come Nazione e come Popolo Sovrano, mentre concederebbe all'ammucchiata la facoltà di sbizzarrirsi su ogni paturnia ideologica, dalla patrimoniale per pagare il reddito di cittadinanza, allo ius soli; dal matrimonio e adozione omosessuale, all'invasività dello stato su ogni aspetto della nostra vita quotidiana e all'eutanasia.

Appare evidente come un nucleo forte e coese che rappresenti il 40% degli elettori (e con qualsiasi sistema elettorale anche più del 40% in parlamento) sarebbe comunque un freno tanto ai Draghi in economia e politica estera, quanto alla deriva ideologica dei cattocomunisti.

E' la strada da perseguire, cessando al più presto ogni collaborazione con il governo Draghi e del suo lasciapassare sovietico.

16 ottobre 2021

La protesta pacifica scatena il bullismo del regime

Ieri manifestazione contro il lasciapassare sovietico inventato da Draghi contro gli Italiani che non si sono vaccinati (e per aggiogare ancora di più chi si è vaccinato).

Prima una considerazione del tutto personale.

Sono stato alla manifestazione di Bologna.

Me ne sono andato dopo dieci minuti.

Sono infatti costituzionalmente allergico alle manifestazioni di piazza, anche quando rappresentano le mie idee.

Con il gracchiare dei megafoni (sembrava di essere tornati agli anni settanta), il rullo dei tamburi, gli slogan, le strade intasate, il mio pensiero va sempre a chi deve studiare, a chi deve lavorare, a chi è malato, anche solo con una semplice emicrania, che anela al silenzio, a chi deve spostarsi e trova la strada bloccata.

E non mi sento di essere parte della folla, neppure, ripeto, quando rappresenta le mie idee, come era quella di ieri.

Anche perchè e qui torno al commento generale, non vedo alcun effetto, come per le manifestazioni dei gilet gialli in Francia.

Le manifestazioni di piazza, come quella ridicola di oggi a Roma contro, ca va sans dire, il "Fascismo" !, non servono ad argomentare, ma solo a rinsaldare chi già crede in quella idea e reagisce come il cane di Pavlov alle parole d'ordine.

Gli oratori sanno di avere una platea orientata in certo modo e strappano l'applauso tracimando estremismo nel senso desiderato dalla folla, che ha la stessa natura di quella che in Francia, alla fine del settecento, gioiva per la decapitazione di re, regine e nobili.

Oggi al massimo bruciano Draghi in fotografia (magari per un rito vodoo ... vedremo gli effetti).

E' la stessa filosofia delle trasmissioni radiotelevisive di "approfondimento" politico, dove i politici pensano unicamente a consolidare la propria base, non argomentano perchè richiederebbe andare oltre gli slogan e i cosiddetti "giornalisti", si prestano a legare l'asino dove vuole il loro padrone, quello che li paga, senza fornire una informazione che sia minimamente credibile e affidabile.

Così, a fronte di manifestazioni significative perchè promosse senza l'appoggio di partiti, sindacati, stampa, televisioni, confindustria o altro, la reazione è sempre uguale.

Quando si svolgono azioni di contrasto attivo al potere (come a Roma con l'occupazione della sede della cgil) si grida al "Fascismo" e si strumentalizza, svicolando dal merito della protesta.

Quando sono composte e pacifiche come quelle di ieri, si irride ai manifestanti, li si bullizza, senza alcuna par condicio in contraddittorio ! e, al massimo, si cerca il pelo nell'uovo di uno che ha criticato, lesa maestà !, la senatrice Segre.

Ha così buon gioco Draghi e la consorteria di cui è espressione, a mettere gli Italiani l'uno contro l'altro.

"Concede" a chi si vaccina quei diritti di libertà che invece non sono negoziabili perchè sono insiti nell'Uomo, diritti naturali intangibili, dicendogli che sono a rischio perchè ci sono quelli non vaccinati contro i quali indirizza l'odio che dovrebbe invece essere indirizzato contro di lui.

Perchè Draghi non è stato eletto dal Popolo, non si è mai sottoposto ad una votazione e si regge su una maggioranza di un parlamento che non è più, da tempo, espressione del sentimento popolare.

Siamo in uno stallo perchè Draghi non risponde al Popolo ma alle consorterie finanziarie ed affaristiche dell'Unione del Male e il parlamento non è più rappresentativo del Popolo, mentre tutti coloro che hanno la possibilità di incidere sull'informazione e la divulgazione delle idee rientrano nel perimetro che da quelle consorterie ottiene piccoli o grandi benefici.

E se ci faranno votare, le elezioni arriveranno solo tra 16 mesi.


15 ottobre 2021

A chi risponde, Draghi, delle sue azioni ?

Mentre è iniziato il regime sovietico fondato sul lasciapassare di Draghi, mi chiedo a chi risponda, Draghi, dei suoi atti.

E ancora una volta, dopo Ciampi (l'unico che si è salvato evitando di fondare un partito), Dini e Monti (puniti dall'elettorato nel momento in cui hanno creduto di potersi sottoporre al voto popolare), c'è un presidente del consiglio nato dalla spuma del mare (ma non è una divinità e, ancor meno, somiglia ad Afrodite) e che si disinteressa del consenso popolare, di quel Popolo nel nome del quale dovrebbe governare ed al quale appartiene la Sovranità.

Leggiamo quotidianamente dei "niet" che pronuncia Draghi, neanche fosse un padrone delle ferriere redivivo e sistemato a palazzo Chigi.

Le commissioni finanze del parlamento votano una mozione per espungere la revisione del catasto dalla riforma fiscale e lui invece la inserisce.

Milioni di Italiani, senza violare la legge perchè non esiste un obbligo vaccinale, chiedono di continuare a vivere normalmente e lui impone un lasciapassare persino per lavorare.

Cina e Russia prendono le distanze mandando un esponente di terza fila, ma lui organizza un cinema chiamato g20 sull'Afghanistan, dal quale viene fuori che l'Unione del Male (ovviamente con i nostri soldi) erogherà un miliardo (e Sleepy Joe altri 300 milioni) di dollari per aiuti all'Afghanistan, dove ormai non non contiamo nulla e l'influenza è tutta russa e cinese, che ovviamente ringraziano per il cadeau.

Certo, per ora, Draghi può contare su una maggioranza parlamentare fondata su una elezione che ormai appartiene al passato e con un parlamento che non corrisponde più agli orientamenti del Popolo.

Ma può bastare per ignorare le aspettative di un intero Popolo (che non è rappresentato neppure dagli editoriali dei quotidiani e delle televisioni di regime o dall'avanspettacolo dei virologi televisivi) ?

Draghi ormai ha esaurito ogni credito accumulato in anni di silenzi, ha cominciato a parlare, si è mostrato allo stesso livello dei Ciampi, dei Dini e dei Monti e adesso il suo credito si è trasformato in un rosso acceso (sotto ogni punto di vista).

E lo si vede anche dai ministri di cui si circonda, come la Lamorgese che sa sempre tutto, ma non interviene mai (tranne contro i pacifici Italiani rei di camminare da soli sulla spiaggia durante un confinamento).

Quindi la domanda per ora è senza risposta: quando tutto sarà finito, a chi risponderà Draghi delle sue azioni ?


14 ottobre 2021

Le dimissioni della Lamorgese non bastano più

La Lamorgese sa dei continui sbarchi di clandestini, ma non ritiene opportuno fermarli.

La Lamorgese sapeva del rave party, ma non ha ritenuto opportuno fermarlo.

La Lamorgese sapeva della volontà di occupare la sede della cgil, ma non ha ritenuto opportuno impedirlo.

Che razza di ministro degli interni ha l'Italia da oltre due anni ?

La sua incompetenza ed inettitudine è conclamata, nonostante i tentativi di coprirla con il manto ideologico della pandemia prima e dell'antifascismo poi.

Che la Lamorgese debba dimettersi lo sanno anche i sassi, con l'aggiunta che, ove lo facesse, sarebbe opportuno (questa volta sì) stendere un velo d'oblio e lei dovrebbe avere l'intelligenza, il buon gusto e il buon senso, che sono mancati a Monti e alla Fornero, di scomparire da schermi, microfoni e giornali, tacendo per sempre.

Ma dopo l'inqualificabile esibizione di ieri in parlamento, le sole dimissioni della Lamorgese non bastano più.

Se è ancora ministro degli interni, dopo le orde di clandestini che sbarcano e sciamano per l'Italia, dopo la repressione contro gli Italiani che prendevano il sole durante il confinamento, dopo i rave party, dopo l'occupazione della cgil annunciata Urbi et Orbi, è solo perchè c'è gente che l'ha nominata e confermata.

Conte, Draghi e Mattarella in primo luogo che, pertanto, devono essere chiamati come corresponsabili.

Letta e Grillo in quanto esponenti dei partiti che hanno sostenuto la scelta e la conferma della Lamorgese come ministro degli interni.

Se anche, oggi, la Lamorgese dovesse scegliere le dimissioni, con un tardivo atto di pentimento, non potrebbe essere considerata esaurita la questione.

13 ottobre 2021

Draghi è il problema, non la soluzione

Come accadde a Monti, sono bastati pochi mesi per demolire l'immagine e la figura di Mario Draghi che oggi è puntellato unicamente da una campagna di stampa orchestrata dai quotidiani e dalle televisioni appartenenti alla consorteria affaristico e finanziaria di cui è emanazione.

Come accadde a Monti, anche Draghi, disperato, non trova altra soluzione che rifugiarsi tra le braccia dei cattocomunisti, simbolico l'abbraccio con Landini, che gli offrono la copertura della stampa e della televisione, oltre alla manovalanza per manifestare il sostegno alle sue politiche.

In cambio deve solo fare acquiescenza allo spostamento della discussione politica dalle questioni concrete, all'antifascismo, allo ius soli, alla patrimoniale che si traducono nei provvedimenti "allo studio" di scioglimento di Forza Nuova, all'apertura dei porti ai clandestini e alla revisione del catasto per aumentare l'imposizione sulla casa.

Appare evidente che Draghi non solo non è "l'uomo della necessità" come vorrebbe una Confindustria prostrata e alla ricerca di rottamazioni e incentivi, ma non rispondendo dei suoi atti al Popolo, lungi dall'essere la soluzione, è lui stesso il primo dei problemi da rimuovere.

12 ottobre 2021

Abolire la XII disposizione transitoria della costituzione del 1948

I fatti di sabato 9 ottobre, in prossimità del voto di ballottaggio a Roma, Torino e Trieste, hanno fornito ai cattocomunisti il pretesto per riesumare la salma dell'antifascismo, corredata da una volontà di bavaglio che si sposa perfettamente con la volontà di Draghi e degli ambienti di cui è espressione, di sottrarre la Sovranità al Popolo.

Così i cattocomunisti hanno presentato una mozione per lo scioglimento di Forza Nuova, un movimento che ha più di venti anni di vita, accusato di essere un movimento fascista.

La base giuridica è fornita da un datatissimo articolo, anzi una datatissima disposizione transitoria e finale della costituzione del 1948 che vieta la ricostituzione, sotto qualsiasi forma, del disciolto Partito Nazionale Fascista.

A tale disposizione hanno fatto seguito due leggi, una delle quali praticamente desueta (la legge Scelba) e l'altra (Mancino) utilizzata in modo improprio per imporre il bavaglio a tutti coloro che esprimono idee contrastanti con la vulgata di potere.

Per l'appunto, si puniscono, con tutte e tre le normative, delle idee, con l'intenzione di imbavagliarle, dando loro ... più forza.

Il partito fascista non è vietato nel Regno Unito e negli Stati Uniti, dove si perseguono le azioni violente, non le idee, e, infatti, quei movimenti che si richiamano (più al nazionalsocialismo che al fascismo, peraltro) raccolgono pochi aderenti e ancor meno voti.

Il partito (nazista) è vietato in Germania e Austria dove, anzi, persino gli storici e gli studiosi che si dovessero esprimere in modo difforme dalla "verità" costituita e costruita dal potere, vengono incarcerati, ma i partiti che vengono assimilati ad una destra eversiva, mietono consensi superiori al 10% e sono presenti in parlamento.

Le idee, infatti, non si possono nè imbavagliare, nè soffocare.

Ed è sempre da tenere a mente il detto che se anche non condivido le tue idee, combatto perchè tu possa esprimerle.

In Italia i cattocomunisti (che si disinteressano dello sfregio alle libertà costituzionali operato con la scusa del virus cinese) combattono invece per impedire che siano espresse le idee che loro non condividono, fino al punto da ipotizzare, con il loro vicesegretario, l'estraneità alle regole parlamentari, quindi lo scioglimento del partito, Fratelli d'Italia, che dai sondaggi risulta il primo partito d'Italia.

Sempre brandendo come base giuridica la costituzione del 1948.

Allora c'è un solo modo per tagliare la testa al toro e riportare l'Italia nell'alveo delle democrazie occidentali evolute, dove la Libertà sia un fatto concreto e non una parola spesa al vento.

Abolire la dodicesima disposizione transitoria e finale della costituzione del 1948 che farebbe cadere immediatamente le leggi Scelba per intero e Mancino in parte.

E punire, con le leggi che già esistono !, i comportamenti violenti, oppressivi, non le idee che vengono espresse e che tutti hanno diritto di manifestare, senza restrizioni e senza bavagli, finchè lo fanno rispettando la proprietà e la persona altrui.

Ma poichè l'abolizione di tale disposizione toglierebbe ai cattocomunisti l'unico argomento a loro disposizione per distinguersi dalle consorterie affaristico finanziarie di cui sono i fedeli ascari, ove fosse proposto avrebbero reazioni scomposte, da tarantolati.

Perchè non saprebbero neppure argomentare le ragioni per cui si dovrebbe impedire a qualcuno di manifestare pacificamente e senza violenza una idea, qualunque essa sia.


11 ottobre 2021

Ignoriamo giornali e televisioni

Dopo la protesta contro il lasciapassare sovietico di sabato scorso, è scattata la propaganda cattocomunista che si è saldata con le esigenze del peggiore capitalismo.

I primi hanno riesumato l'antifascismo con la compiaciuta complicità delle consorterie affaristico e finanziarie che, mentre al popolo si concede il circo antifascista, proseguono nella politica arraffona tesa a mettere al giogo tutti i cittadini.

Davanti a problemi come è quello del lavoro, per chi lo perderà a causa dell'obbligo del lasciapassare, ma anche per chi non ce l'ha, delle tasse che incombono con i provvedimenti come quelli della revisione del catasto, del conflitto sociale che viene innescato dal continuo arrivo di orde di clandestini privi di qualsiasi utilità per l'Italia, del debito che viene ulteriormente incrementato accettando i prestiti dei cravattari di Bruxelles, ebbene davanti a quelle sfide, i cattocomunisti non sanno fare altro che chiamare i cittadini a manifestare contro il Fascismo.

Bene hanno fatto Salvini e la Meloni a non aderire alla manifestazione di sabato, ma avrebbero fatto ancora meglio, assieme ai giornalisti non assimilati, a non cedere alla partecipazione al coro degli indignati.

Vogliono sciogliere Forza Nuova ?

Ma come, un partito che esiste da più di venti anni e se ne accorgono solo adesso ?

E in questi venti anni e passa, se i magistrati (che in Italia non sono certo contigui a Forza Nuova) non sono intervenuti, vorrà dire che non c'erano gli estremi per applicare le leggi da decenni esistenti in applicazione della XII norma transitoria della costituzione del 1948.

Le leggi non possono essere invocate a comando e a piacimento.

O ci sono e appartengono al sentimento comune, oppure cadono in desuetudine e se nessuno, per più di venti anni, si è mai preoccupato di sciogliere Forza Nuova, vuole dire che la presa di posizione odierna è meramente strumentale.

E che, al più, dovrebbe vedere una par condicio con lo scioglimento di tutti i movimenti di derivazione marxista.

Per non dire poi che un'idea non può essere sciolta, nè soffocata.

Se sciogliessero Forza Nuova, quello che fanno alla luce del sole, lo faranno in modo carbonaro, attirandosi le simpatie di chiunque ritenga che tutte le idee hanno diritto di cittadinanza e che la repressione deve colpire solo chi compie atti effettivi di violenza contro proprietà e persone.

E' il famoso, ma spesso calpestato e ignorato, detto, per cui non condivido le tue idee, ma sono disposto a combattere perchè tu possa esprimerle.

Ma, non avendo argomenti su tasse, debito, europa, clandestini, i cattocomunisti e i loro giornali e televisioni strillano sul "pericolo fascista", cercando di coprire il pauroso vuoto che c'è nelle loro menti e che viene occupato dai progetti e dalle azioni delle consorterie di potere.

Abbiamo però un modo per salvarci dal nulla cattocomunista: smettiamo di leggere i giornali asserviti e compriamo solo La Verità.

Smettiamo di guardare i telegiornali e i programmi politici e guardiamo Byoblu.

Ragioniamo quindi con la nostra testa e non con quella degli editorialisti di regime.

E allora capiremo che i problemi da affrontare sono i clandestini, le tasse, il debito pubblico, il lavoro che non c'è e i prestiti che l'Unione del Male vuole accollarci per poter fare di noi la discarica dell'europa, dove spedire tutti i clandestini che gli altri non vogliono, come dimostra la richiesta di finanziamento nella costruzione dei muri ai loro confini.

Con la complicità di chi, nel 2021 !, continua a credere nel "pericolo fascista".