Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

30 aprile 2019

L'insegnamento di Monterotondo


Contrariamente a quello che pensa Mattarella, che vive al sicuro dietro lo scudo della scorta pagata da noi che non godiamo di analogo privilegio, la difesa è sempre legittima.
Non solo, ma è utile e doverosa, oltre ad essere un diritto.
Questo ci dice la vicenda di Monterotondo dove un giovane di 29 anni ha sventato una rapina in casa, con i delinquenti già entrati, sparando e (forse) ferendo un albanese sedicenne (che starebbe benissimo se non avesse imboccato la strada del crimine).
Se il ragazzo di Monterotondo non avesse avuto una pistola, la rapina si sarebbe conclusa e i criminali avrebbero potuto godersi il frutto della loro azione delinquenziale.
Non è stato così perchè un privato cittadino ha reagito essendo in condizioni di farlo, perchè aveva un'arma e perchè la nuova legge sulla legittima difesa fortemente voluta dalla Lega e da Salvini, gli consente di affermare il suo diritto all'autodifesa.
Non può esserci un Poliziotto in ogni condominio o in ogni appartamento, quindi non si tratta, per lo stato, di abdicare alla sua funzione di tutela dei cittadini onesti, bensì di renderla più efficace con la partecipazione attiva dei cittadini.
E' ora che tutti gli Italiani siano posti nelle condizioni di reagire contro i delinquenti di ogni nazionalità e provenienza.



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29 aprile 2019

La lite delle comari


Nulla cambia sotto il sole.
I giornalisti che sferzano con editoriali di "altissimo profilo" (autoreferenziale) i contrasti tra Salvini e Di Maio, giudicandoli inadatti a governare e rimpiangendo la "statura da statisti" dei predecessori, hanno già dimenticato la lite delle comari tra Rino Formica e Beniamino Andreatta.
Era il 1982 e "le due comari" erano al governo assieme, con la presidenza del repubblicano Spadolini.
La prolungata lite fece epoca e fu, appunto, chiamata delle due comari, per il suo basso livello.
E quella era una alleanza organica, tra partiti similari.
Oggi abbiamo continue discussioni tra due partiti che sono soci e non alleati ed il cui progetto politico è antitetico.
Ma è l'unica maggioranza possibile che abbia evitato il ritorno dei Monti viventi incarnati da Cottarelli, già convocato da Mattarella e pronto per l'investitura.
Il resto è liturgia da manuale dell'opposizione, con le ridicole mozioni di sfiducia e le dichiarazioni cantilenanti di chi è stato al governo per sette anni ed oggi si scopre prodigo di consigli, suggerimenti e proposte che non ha attuato quando ne aveva il potere.
Una soluzione ci sarebbe:votare subito.
Ma non credo che chi ha il potere per mandarci alle urne voglia farlo, preferendo una guerra di posizione, facendo le punte ad ogni provvedimento pur di logorare il governo.



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28 aprile 2019

In nome del Popolo




Nelle aule dei tribunali italiani spicca la scritta che ci informa che "la giustizia è amministrata in nome del Popolo".
Recenti episodi mi fanno dubitare che alle parole seguano i fatti.
Il plauso dell'associazione dei magistrati ai sofismi di Mattarella sulla legittima difesa, apre le porte alle "interpretazioni" dela legge e non alla sua applicazione come sarebbe negli auspici del Popolo in nome del quale si dice di amministrare la giustizia.
Dubito, infatti, che il Popolo auspichi l'indagare e il processo a chi si dovesse difendere, abbattendo il criminale, da un furto,una rapina, una intrusione, a prescindere da ogni indagine aleatoria sullo "stato di grave turbamento".
Ugualmente dubito che sia approvata dal Popolo la sentenza della corte di cassazione che, ribaltando l'onere della prova, impone che per rifiutare la concessione dello status di rifugiato sia l'Italia a dover dimostrare che non è perseguitato e non lui a portare le prove della persecuzione nei suoi confronti.
Una inversione della prova "diabolica", che apre le porte ad una nuova invasione di presunti perseguitati.
E, ancora una volta, una sentenza che non credo proprio vada incontro alle aspettative del Popolo Italiano, pur essendo stata emessa in suo nome.
Sarà anche "amministrata in nome del Popolo", però mi sembra che in simile giustizia ci sia ben poco rispetto della volontà popolare.  



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27 aprile 2019

Le parole e i fatti

L'orgia retorica del 25 aprile ha avuto una coda con la lettera di accompagnamento con la quale Mattarella ha promulgato la legge sulla legittima difesa.
Con sofismi da Azzeccagarbugli si cerca di limitare la portata di una legge ancora troppo debole per difendere pienamente gli interessi dei cittadini ma che rappresenta un concreto passo in avanti rispetto alle parole che nessuna sicurezza e nessun benessere portano agli Italiani.
La Lega è sotto attacco perché porta fatti, mentre gli altri  si crogiolano  nelle loro vuote parole.
Il blocco degli arrivi di immigrati, il saldo positivo con l'espulsione dei clandestini, la legge sulla legittima difesa, la quota cento sulle pensioni, sono fatti, realizzati in soli 11 mesi.
Sono convinto che tutto ciò possa dispiacere a chi, invece, avrebbe voluto perpetuare l'andazzo precedente da cui, evidentemente, traeva utilità.
E sono anche convinto che le parole che ascoltiamo, grondanti di retorica antifascista e giustizialista, non interessino la maggior parte degli Italiani che sono invece rivoltoi ai fatti che garantiscono un maggior benessere e una maggiore sicurezza.
Salvini non ceda, non cambi linea, bene ha fatto, distinguendosi, a non intrupparsi con gli altri notabili nei cortei antifascisti e bene farà a non cedere, rifiutando ogni modalità di allontanamento di Siri dal Governo.




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26 aprile 2019

E la chiamano giustizia


A Roma tre giovani donne francesi, hanno rovinato sedici automobili in sosta, spezzandone i tergicristalli.
Un atto di incivile vandalismo che però avrebbe voluto una punizione esemplare per non dare l'impressione di un lassismo che conduce all'impunità.
Il magistrato chiamato a decidere, invece, le avrebbe mandate assolte perché il fatto sarebbe di lieve entità.
Probabilmente tra le sedici autovetture non c'era la sua, perché se a me rompessero i tergicristalli non mi accontenterei della loro sostituzione a spese del vandalo.
Un episodio, tra i tanti, che legittimano la voglia di giustizia, che non è giustizialismo, per tutti quei crimini considerati minori, come furti, scippi, rapine in casa,ma che sono tanti e fastidiosi per i cittadini, non certo per i pochi privilegiati che godono, a spese nostre, di una scorta.
Mi domando quindi con che ragionamento Mattarella continui a trattenere la firma per la legittima difesa, dimostrandosi così ancora una volta presidente di una minoranza di Italiani e in totale distonia con la maggioranza.
Ma mi domando anche perché dovremmo rimettere la scelta sulle dimissioni di chi è eletto dal Popolo ad una simile "giustizia".
E il riferimento al caso Siri è voluto.
Siri non deve dimettersi, costi quel che costi, anche di far saltare il Governo e ritrovarci con una alleanza tra grillini e cattocomunisti.
Contro la quale dare battaglia senza quartiere.
Tanto peggio, tanto meglio.




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25 aprile 2019

Che schiava di Roma Iddio la creò


Noi Italiani, fortunatamente, ci prendiamo poco sul serio e in genere non prendiamo sul serio niente altro che il calcio.
Sembra però che certi versi del nostro Inno Nazionale debbano essere applicati alla lettera e così vediamo che per la Capitale, Roma, si svenano tutte le altre città.
Se Roma ha fatto un buco enorme (e non è certo colpa della Raggi, ma le cause vengono da lontano e passano attraverso i consolati di Rutelli e Veltroni) perchè dobbiamo coprirlo noi ?
Come per i cosiddetti "sbancati": se sono stati truffati, perchè devono essere rimborsati con i soldi degli Italiani che non li hanno truffati e non con quelli dei truffatori ?
Capisco che dopo anni di astinenza, i grillini perdano la testa quando si ragiona di migliaia di miliardi, ma non è una buona ragione per spendere e spandere con provvedimenti che vanno ad esclusivo beneficio di una sola, piccola fetta della popolazione.
Un po' come gli 80 euro famigerati "di Renzi" che, in realtà, sono "degli Italiani" e costano dieci miliardi all'anno per favorire una esigua minoranza quando potrebbero beneficiare molti più Italiani con la flat tax.
Bene ha fatto Salvini ha dire "o tutti o nessuno", perchè anche il più piccolo paesino ha necessità di coprire spese per servizi sanitari, coprire buche e dare assistenza agli anziani e una scuola accogliente ai propri bambini.
Non c'è solo Roma.




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24 aprile 2019

La cupa dissolvenza dei Cinque Stelle


Quos vult perdere, Iupiter demendat prius.
Giove fa impazzire gli uomini che vuole distruggere.
Mi sembra che ci siano abbastanza segnali per indicare in Di Maio il prossimo bersaglio di Giove.
Dopo un periodo nel quale ha curato la realizzazione del reddito di cittadinanza e non ha ostacolato le ben più concrete e in sintonia con il Popolo proposte della Lega (dal blocco di porti e immigrazione alla legittima difesa a quota cento) ecco che Di Maio perde ogni contatto con la realtà.
Vuole le dimissioni di Siri solo perchè un magistrato lo ha indagato dopo che altri hanno detto (tra loro) di avergli consegnato trentamila euro di cui non vi è traccia.
Critica gli alleati europei di Salvini perchè fanno quello che dovremmo fare noi bloccando gli arrivi degli immigrati.
Vuole ripensare alle espulsioni dei clandestini.
Infine, probabilmente al culmine della disperazione, si mette a parlare come un comunista qualunque di "valori" del 25 aprile e della resistenza dopo che Salvini, interpretando perfettamente l'esigenza di riporre in cantina gli armamentari e le liturgie di oltre settanta anni fa, ha dichiarato di non partecipare a manifestazioni organizzate e che ognuno è libero di vestirsi e di passare il 25 aprile come più gli pare.
Insomma, Di Maio si prepara ad essere fulminato.
Forse il 26 maggio.




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23 aprile 2019

E se si agisse invece di parlare e cedere sempre ?


Il commissario per l'immigrazione dell'unione sovietica europea Avramopoulos ha dichiarato di aspettarsi una nuova ondata di clandestini provenienti dalla Libia.
Aggiunge che non servirebbe chiudere i porti.
Forse non serve ai suoi referenti delle consorterie affaristico finanziarie, ma serve agli Italiani e a tutti i Popoli che decidono di agire invece di parlare.
La guerra civile in Libia può liberare le centinaia di migliaia di clandestini pronti ad invadere l'Italia e l'Europa intera e non è una soluzione pensare alla ripartizione tra tutti gli stati, perchè il risultato sarebbe pur sempre quello di una sostanziale alterazione del tessuto sociale ed etnico della popolazione e un impoverimento generale.
La soluzione è nei paesi di origine e perchè ciò accada è necessario bloccare ogni flusso, che sia per l'Italia, la Spagna o la Grecia via mare o per i paesi di confine terrestre ad est.
Gli attuali dirigenti dell'unione sovietica sono bravissimi a straparlare nelle aule parlamentari, in quelle giudiziarie e nei salotti compiacenti delle televisioni e dei quotidiani finanziati dagli oligarchi della finanza, ma quando si tratta di agire a difesa dei confini, latitano.
Se sanno che ci sarà un'ondata di clandestini in arrivo, perchè non schierano le navi con un blocco impenetrabile, perfettamente realizzabile con la collaborazione tra tutte le marine degli stati europei ?
Le soluzioni, volendo, ci sono, senza che siano a nostro carico.






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22 aprile 2019

Il fanatismo ideologico aggrava i problemi


L'incapacità dei grillini a sviluppare un programma concreto che non riecheggi i loro slogan parolai, sta minando l'azione di un Governo che, se solo si limitasse a seguire il contratto, realizzerebbe in cinque anni più di tutto quello che è stato realizzato dall'inizio del centro sinistra (1962) quando i socialisti entrarono prima nella maggioranza di governo, poi al governo stesso, mandando in rovina tutto quello che l'Italia del dopo guerra era riuscita a costruire.
Invece la paura di dover tornare a cercare lavoro, induce i grillini a scagliarsi contro il concreto socio leghista, ridando fiato al giustizialismo che, con l'eccesso di potere interdittivo concesso ai magistrati, è uno dei mali che frenano la nostra Italia.
Basti solo pensare, senza soffermarci sulle indagini aperte contro chi si difende dai rapinatori o contro Salvini per aver difeso i confini della Patria, alla stizzita reazione del signor Cantone al decreto sblocca cantieri.
Analogamente il pci/pds/ds/pd reclama a gran voce e sposa tutto ciò che è di danno agli Italiani.
Dall'immigrazione all'ecoambientalismo gretino, dimostrandosi completamente al di fuori della vita reale degli Italiani che lavorano e producono, per calarsi in una fiction, magari di Montalbano con i suoi arancini, costruita sulle nuvolette delle frequenze radiotelevisive.
Dov'è l'Alessandro che, con un colpo di spada, taglierà il nodo gordiano del fanatismo ideologico che ci stringe la gola per occuparsi finalmente di tutte quelle cose concrete che migliorano il benessere e la sicurezza degli Italiani ? 




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21 aprile 2019

E' Pasqua, ma non vedo resurrezione


Dopo aver letto le parole di Bergoglio durante le riflessioni della via crucis, penso che neppure il periodo pasquale abbia portato consiglio a quel signore argentino, che dispone l'accoglienza in casa altrui (nella NOSTRA Italia) attraverso lunghe, banali e noiose prediche (e senza offrirsi di pagare le spese).
E più parla, più mi sento distinto e distante dalla SUA chiesa o meglio, dal SUO partito.
Sfoglio il giornale e leggo dell'ennesimo intervento dei magistrati nelle vicende politiche, questa volta un senatore e sottosegretario di una Lega lanciata verso il primato elettorale.
E non un senatore e sottosegratario a caso, bensì il principale teorico della flat tax.
Coincidenza ?
Aspetto comunque di leggere la tracciatura dei trentamila euro che il senatore e sottosegretario avrebbe percepito per un emendamento NON introdotto in decreto.
Alla saccente svedese sedicenne ho già dedicato troppo tempo, spiace solo che ci siano migliaia di giovani che, invece di studiare, siano avviluppati nella tela del peggior ecoambientalismo pauperista.
Un ecoambientalismo che ha già compiuto il misfatto di aver fatto accantonare l'energia più pulita e infinita che ci possa essere (quella atomica) salvo adesso piangere sull'inquinamento dell'energia prodotta dai combustibili fossili.
Non è di buon auspicio per il futuro, quando saranno loro e non noi a dover produrre benessere e sicurezza per tutti.
Il Governo traballa e si rischia il ritorno dell'Ancien Regime dei ragionieri di Bruxelles e dei loro Pulcinella italiani.
Non so dove alcuni commentatori trovino la fiducia (Belpietro) o il timore (Vespa) che caduto il Governo, si vada ad elezioni entro l'anno: magari !
E' Pasqua.
Auguri, ma la resurrezione è ancora lontana.






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20 aprile 2019

Salvini e Di Maio si guardino le spalle da Mattarella


Inutile dire che tra Salvini e Di Maio, tra la Lega e i Cinque Stelle io sto con Salvini e la Lega al mille per cento.
Non posso certo condividere il pauperismo ignorante che contraddistingue i Cinque Stelle, nè il loro giustizialismo a casa altrui che concederebbe ai magistrati, nessuno dei quali in Italia è eletto dal Popolo, di condizionare un eletto dal Popolo con una semplice iscrizione tra gli indagati (e non conosco magistrati puniti, realmente, per averlo fatto quando poi si dimostra che hanno preso una topica colossale).
Ma i Cinque Stelle sono quello che passa il convento ed è in agguato, sulla riva del fiume, la restaurazione delle consorterie affaristico finanziarie europee ed internazionali.
In caso di crisi di governo chi deciderà come gestirla, a chi dare l'incarico e con quali maggioranza provare (non prendo neppure in considerazione che possa chiamarci al voto) è Mattarella che, con l'intervista qui richiamata, ha fatto chiaramente sapere che lui non è super partes, un notaio obbiettivo, un arbitro che non entra in campo a giocare per una squadra contro l'altra, ma che è dalla parte del potere dell'unione sovietica europea.
Salvini e Di Maio, prima di lanciarsi in nuove polemiche reciproche, ci riflettano e si guardino piuttosto le spalle l'un l'altro.



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19 aprile 2019

Una società degradata


Salvini ha emanato una direttiva per difendere i confini della Patria in previsione di una ondata immigratoria proveniente dalla Libia e, incredibilmente, pare che siano gli stessi vertici militari a negarsi.
Salvini ha emanato una direttiva per la tutela delle città, autorizzando i prefetti ad agire contro spacciatori, schiamazzi, violenti, stupratori e alcuni sindaci se ne risentono.
Sono solo due esempi delle difficoltà che incontra chi cerca di governare con il buon senso del padre di famiglia.
Il senso di degrado che le due vicende citate mi suscitano è pari solo al disgusto verso chi si oppone a due provvedimenti che definire sacrosanti è usare un eufemismo.





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18 aprile 2019

Solo una piccola arrogante snob


Una svedese sedicenne che, contrariamente alla percezione dell'immaginario può solo puntare al ruolo della figlia di Fantozzi in un eventuale rifacimento della serie inventata da Paolo Villaggio, è la nuova icona di una sinistra allo sbando.
Per carità, ognuno merita le icone che si sceglie, ma nella fattispecie la nuova madonnina verde fuori ma rossa dentro che viene portata in processione nel mondo, rappresenta perfettamente la sinistra, soprattutto quella intellettualoide dei salotti e degli editoriali di gran parte della stampa italiana.
E', infatti, il vuoto ideale, punteggiato di ingiustificata saccenza.
Snobba (sine nobilitate) un settantenne che, nella vita, ha ampiamente dimostrato di valere, dicendo che "non ha tempo per lui", e gira i santuari del potere per propagare un "sano" terrorismo ambientalista.

Le sue proposte ?
"Fate qualcosa, fate presto".

Cosa non ci è dato di sapere.
Un po' come i predicozzi di quel tale argentino a Roma, con il quale sicuramente si troverà in perfetta sintonia.
Fate qualcosa.
Non si interessa se il nostro tenore di vita, il benessere conquistato dopo secoli di sacrifici possa essere spazzato via dalle ricette del "fate qualcosa".
No, la signorina viene portata in processione e tutti si inchinano davanti, pensando di sfruttarla per benino per i propri fini.
Che non sono certo a beneficio di tutti noi, ma solo di pochi, "eletti".
Fate qualcosa ... Ignoratela !




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17 aprile 2019

Memorie labili


Leggo critiche al Governo e il bersaglio è soprattutto Salvini.
Dopo i fuochi d'artificio che si sono dimostrati fatui di Berlusconi che non perdeva occasione per attaccare Di Maio e i Cinque Stelle, è probabilmente arrivato l'ordine di scuderia di attaccare Salvini in previsione di un connubio tra il pci/pds/ds/pd e i Cinque Stelle ridimensionati elettoralmente.
Così possiamo leggere editoriali e (poche) lettere dei lettori, che imputano a Salvini di aver preso voti, ma di non aver mantenuto le promesse.
Il Governo è in carica da undici mesi (neanche).
E' stato da subito ostacolato nella sua azione dalle consorterie europee che hanno mosso i loro giornali, le loro televisioni e i loro maggiordomi.
Nonostante ciò, Salvini ha bloccato l'immigrazione, chiuso i porti alle ong e si può appuntare al petto, come medaglie per tale battaglia, due richieste di processo.
Ma non solo immigrazione.
La legittima difesa è stata rivista in senso favorevole alle vittime che, adesso, possono difendersi con la consapevolezza di non avere nello stato un altro nemico.
La Fornero comincia ad essere rottamata e quota cento ne è la dimostrazione (provate a chiedere a quanti hanno già usufruito della prima finestra dell'1 aprile !).
In cantiere c'è un progetto avanzato per le autonomie regionali e la flat tax.
Certo, adesso anche i Cinque Stelle stanno facendo ostruzionismo, perchè loro, a parte il reddito di cittadinanza, non hanno altri progetti utili all'Italia e sono costretti a giocare di rimessa sul piano ideologico.
Ma per undici mesi di governo, mi sembra che il bilancio di Salvini sia estremamente positivo.
Alla faccia di chi, manipolando l'informazione, vorrebbe convincerci del contrario.




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16 aprile 2019

Come per la legittima difesa


Leggo che il Ministro Salvini, questa volta in compagnia del Premier Conte e dei Ministri Di Maio e Toninelli, è nuovamente indagato per un asserito sequestro di persona in relazione ad un'altra nave delle ong approdata in Italia con il suo carico di clandestini.
Come per la legittima difesa, quando, prima dell'attuale legge, venivano indagate e perseguitate le vittime, qui si indaga e si perseguita chi difende i confini della Patria.
Mentre vengono lasciati in libertà assassini (come quello di Torino e, nei giorni scorsi, in Puglia) perchè i carichi di lavoro sono tali da non consentire di eseguire tutti gli adempimenti burocratici per tenerli in galera, i magistrati si occupano del "reato" (per loro) di difendere i confini della Patria.
Bene ha fatto Salvini a ribadire: i porti restano chiusi.
E' ora di varare una legge che, come per la legittima difesa, onori chi difende i confini della Patria, spuntando l'arma dell'inchiesta penale. 




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15 aprile 2019

Carpe diem


I numeri snocciolati con monotona insistenza dagli "esperti" internazionali di economia al servizio delle consorterie affaristico finanziarie internazionali, dimostrano quanto costoro siano lontani dalle esigenze delle popolazioni.
I commissari e i burocrati, anche della banca centrale, dell'unione sovietica europea e gli snob del fondo monetario internazionale, insistono nell'ammonire che bisogna ridurre il debito e quindi impedire alla gente di andare in pensione, tassare le case, evitare la riduzione delle tasse sul reddito.
In sostanza ci vogliono schiavi.
Non possono dirlo perchè, oggi, è politicamente "scorretto", ma, come è tipico dell'ipocrisia cattocomunista, i loro moniti conducono allo schiavismo.
Naturalmente per loro viene ritagliato un ruolo da "sagge guide" che dicono al prossimo cosa fare.
Un compito facilissimo, perchè è la cosa più facile del mondo dare ordini, diventa un po' più difficile se chi dovrebbe eseguirli cominciasse a domandarsi: perchè ? Mi conviene ? E se non lo facessi ?
La furbizia dei Soloni che vorrebbero guidare la nostra vita emerge quando proiettano a distanza di decenni i benefici di quello che ci dicono di fare.
Come per la Tav: fra settanta anni sarà un beneficio.
Fra settanta anni ?
Ma io non ci sarò più e chi mi dice che quella previsione sia centrata, visto che le stanno sbagliando tutte ?
Smettiamola di prestar fede ai maghi Otelma dell'economia e vediamo di far funzionare quello che abbiamo, adesso.
A cominciare dal completare la rottamazione della Fornero, dall'introduzione di una tassa piatta che sia bassa e unica per tutti, dalla prosecuzione del blocco dell'invasione degli immigrati anche a costo di stendere un cordone sanitario navale in previsione dei rigurgiti derivanti dalla guerra civile in Libia, dalla difesa dell'abolizione dell'imu almeno dalla prima casa (e con l'idea di estenderla a tutte le abitazioni).
Non si può più credere alla favola millenaria che ci racconta che dobbiamo sacrificarci oggi per avere il paradiso domani.   



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14 aprile 2019

Rimborsi bancari: no al todos caballeros


Ho letto una intervista alla signora Letizia Giorgianni, rappresentante e volto di una associazione dei cittadini che hanno subito perdite dagli investimenti in titoli delle banche in liquidazione coatta o risolte.
Avevo apprezzato in passato i suoi interventi, quando analizzava le cause delle vicende che hanno portato lei e tanti altri concittadini a perdere il proprio denaro investito in titoli di tali istituti.
Ma tanto è chiara, lucida e condivisibile sulle cause, quanto mi appare sgradevole nella sua pretesa di veder rimborsati i cittadini "sbancati" con i soldi di altri cittadini che nessun ruolo hanno avuto nelle vicende incriminate.
Sì, perchè chiedere un rimborso generalizzato e immediato da parte dello stato, significa usare i soldi delle tasse che milioni di cittadini hanno versato allo stato, senza che avessero avuto parte alcuna nella vicenda, nè alcun guadagno dalla stessa.
A parte la distinzione che dovrebbe essere fatta tra chi è stato ingannato nell'acquisto di titoli più rischiosi di altri e chi, invece, ha scientemente investito, allettato dai rendimenti (e in questa seconda categoria c'è ulteriormente da verificare chi è stato posto nelle condizioni di conoscere il rischio a fronte del rendimento e chi no), se vi è stata truffa, allora, oltre ai truffati, vi sono i truffatori.
E sono questi cui dovrebbe essere richiesto il pagamento, non alla generalità dei cittadini completamente estranei alla questione e che si troverebbero a pagare, se le pretese della signora Giorgianni fossero accolte in toto, non solo per una colpa loro non ascrivibile, ma anche a favore di chi avesse scientemente speculato sui rendimenti.
La vicenda dovrebbe essere rivista, magari con lo stato che si faccia garante di un prestito d'onore per quelle persone in difficoltà reale a causa della perdita subita (che è indubbia) purchè derivante da proposte ingannevoli e non da scelte rischiose ma consapevoli, che dovrà però essere restituito una volta condannato e sanzionato chi ha perpetrato la truffa o chi non ha svolto adeguatamente al suo ruolo di sorveglianza.




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13 aprile 2019

Consiglieri fraudolenti


Si sprecano i convegni, con le relazioni, previsioni, elaborazioni di quel che potrebbe accadere in campo economico.
Tutto finalizzato a tenere sotto scacco i governi che vorrebbero fare qualcosa per i propri cittadini e non solo per le consorterie affaristico finanziarie.
Il bello (?) è che chi ci propina ricette e previsioni sono gli stessi che lo hanno fatto negli anni scorsi, senza azzeccarne una e anzi facendo fallire la Grecia.
Chi è rimasto fuori dall'euro è vissuto meglio (vedi Regno Unito) ed ha avuto un pil con maggior incremento che solo una incapace come la May ha potuto gettare al vento con le sue incertezze.
Eppure entrare nell'euro era la raccomandazione dei Soloni che si fregiano, tuttora, del titolo di "esperti".
Chi ha speso, aumentando il debito pubblico, senza preoccuparsi di parametri e percentuali, dentro (Portogallo) e fuori (Stati Uniti) l'euro, adesso ha una economia in crescita, espansiva.
Chi invece ha seguito gli ukase dell'unione sovietica europea e del fondo monetario internazionale è fallito (Grecia) o è in difficoltà nonostante la voglia di cambiare (Italia).
Allora perchè dovremmo dar retta a chi non ne ha indovinata una ?
Conoscevo uno che non azzeccava un investimento e così cominciammo a guadagnare, facendo il contrario di quel che faceva lui: vendevamo quando lui comprava e compravamo quando lui vendeva.
E se provassimo a fare, con decisione e senza titubanze, il contrario di quello che ci dicono gli "esperti" del fondo monetario internazionale e dell'unione sovietica europea ?



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12 aprile 2019

Altra delusione per la sinistra


In Israele si conferma la maggioranza di Destra costruita attorno al Likud di Benjamin Nethaniau, detto Bibi, che arriverà al quinto mandato da premier, di cui quattro consecutivi.
Ancora una volta la sinistra, che sperava nella vittoria del suo sfidante che neppure è di sinistra (ma sono di bocca buona, come quando si misero a "tifare" Sharon e Livni che pure erano usciti dal Likud, solo per sperare nella sconfitta del premier) è rimasta con un palmo di naso.
Eppure ce l'avevano messa tutta, ci avevano sperato, tanto da elaborare una canzoncina che, sulle note di "bella ciao" salutava il premier israeliano "Bibi ciao".
Come con la Brexit, con Trump e con Bolzonaro, anche Israele non ha risposto alle aspettative sinistre.
Evidentemente anche in Israele usano la testa per pensare e il locale partito di sinistra, quello laburista, passa da 24 a 6 seggi: un esempio per tutti noi chiamati ad eleggere il parlamento europeo il prossimo 26 maggio.



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11 aprile 2019

Ostili al benessere degli Italiani


Le liti tra Salvini e Di Maio, vere o presunte, tutte o in parte, che siano, hanno dato fiato a  che agisce contro l'Italia per affossare questo Governo e farci tornare servi delle consorterie affaristico finanziarie.
Così dobbiamo leggere i commenti del Fondo Monetario Internazionale (presieduto da una francese ...) che intima all'Italia di ripensare la riforma delle pensioni (del resto gli schiavi lavoravano per il faraone fino alla morte ...), di ripristinare l'imu anche sulla prima casa e di non pensarci neppure a realizzare la flat tax.
A ruota abbiamo potuto leggere le dichiarazioni di Draghi che, invece di fare gli interessi dell'Italia come fanno tutti (o quasi ... da quando c'è questo Governo la Mogherini ha perso la voce) quelli nominati in ruoli europei, ha puntato l'indice contro i provvedimenti del Governo, mostrando uno zelo antitaliano degno di miglior causa.
Provvedimenti che vanno nella direzione di migliorare le condizioni di vita degli Italiani, scommettendo sul fatto che migliorate quelle si possa anche innestare una marcia in più in economia, con una popolazione più fiduciosa, con maggiore benessere e sicurezza.
Mi auguro che Salvini e Di Maio non consentano alle Lagarde, ai Draghi e ai loro megafoni interni di rovinare tutto quello che di buono è stato fatto in neppure un anno di governo e, soprattutto, non cadano nella trappola di chi soffia sul fuoco, con articoli, trasmissioni televisive, convegni, usando il bastone e la carota, per dividerli e far cadere questa maggioranza che è l'unica che possa condurci ad un diverso modo di intendere il Governo.
Non sudditi di Bruxelles e neppure schiavi dei conti di bilancio, ma alla ricerca del Benessere e della Sicurezza dei singoli cittadini.
Tutti, però, non solo quelli con un reddito inferiore ai cinquantamila euro.





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09 aprile 2019

E per chi ha un reddito sopra i cinquantamila euro ?


Le prime notizie che ascolto e leggo sulla tassa piatta approvata per il DEF non mi piacciono.
Non riesco a capire il perchè delle due aliquote all'interno di un massimo di cinquantamila euro, mentre capirei un passaggio con il 15% fino a cinquantamila euro e il 20% oltre tale reddito.
Non capisco cosa voglia dire "reddito famigliare": e chi ha una famiglia composta da un solo componente ?
Non capisco cosa voglia dire "rimodulazione" delle detrazioni e deduzioni, invece di "abolizione".
Non capisco perchè non si dica che viene abolita l'elargizione degli ottanta euro di cui beneficerebbero solo quelli che già beneficeranno della flat tax al 15%.
Capisco poco la conferma delle previsioni fiscali per il 2020: vuol dire che aumenterà l'iva e finalmente pagherà chi fruisce di quel bene o servizio sul quale grava l'iva ?
Salvini stia attento a non commettere passi falsi in campo fiscale, perchè a toccarci nelle tasche, poi si fa la fine di Renzi e Monti.



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Se piatta, sia piatta per tutti


Nel contratto di governo c'è la flat tax e bene ha fatto Salvini a ricordarlo.
Ma nè in campagna elettorale, nè nel contratto fu detto o scritto che dovesse esserci un limite alla platea che ne avrebbe beneficiato.
Il veteromarxismo di Di Maio che non vuole che la riforma fiscale benefici anche "i ricchi" è da respingere, anche perchè mi sembra assurdo, come viene ipotizzato da alcuni quotidiani, che "i ricchi" siano gli Italiani con un reddito superiore a cinquantamilia euro.
Posso accettare che si proceda per gradi: nel 2019 la flat tax per gli autonomi, nel 2020 per i redditi fino a 50mila euro, nel 2021 per tutti gli altri.
Ma il beneficio deve essere esteso a tutti, diversamente non vi sarebbe alcuna rinascita del Ceto Medio, la cui parte più attiva non verrebbe gratificata dalla flat tax.
Poi la flat tax deve essere l'occasione per una semplificazione fiscale, con l'abolizione delle detrazioni e deduzioni (utili solo a caf e commercialisti), la soppressione degli "ottanta euro" di cui beneficia solo una minoranza di Italiani e l'abolizione dell'imu su qualsiasi tipo di abitazione, perchè l'imu è una patrimoniale che non rappresenta, come la tari, il corrispettivo per un servizio.
Insomma, si paghi pure il 15%, ma che sia certo e facile da calcolare e non vi siano altre imposte o tasse che non corrispondano ad un servizio fornito.
Si paghi quello che si usa, non quello di cui non si beneficia.
E che di benefici e costi siano tutti destinatari in egual misura.



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08 aprile 2019

Bene il pugno di ferro anche senza guanto di velluto


Piaccia o meno alla sinistra antitaliana ed europeista e ai seguaci del partito di Bergoglio (che però non si presenta alle elezioni ...), noi Italiani ne abbiamo le scatole piene dell'invasione dei clandestini, sbarcati da noi con tutte le scuse possibili e immaginabili e attraverso i percorsi più fantasiosi.
Non possiamo quindi che apprezzare il pugno di ferro (e senza il guanto di velluto) del Ministro Salvini contro le ong che continuano con le loro provocazioni, provando anche a cambiare tattica.
Adesso ci provano con il "chiagni e fotti", cioè con il miserabile piagnisteo perchè non sono stati autorizzati a violare le acque territoriali Italiane con il loro carico di clandestini.
Nonostante la campagna di stampa che, con finalità ben diverse (cioè condizionare o abbattere un Governo che non risponde alle consorterie finanziarie e affaristiche europee ed internazionali che se fregano altamente dei clandestini e pensano solo ai loro utili) mettono in risalto le condizioni critiche delle navi e delle persone che arrivano sulle coste libiche, noi Italiani ci stiamo rendendo conto che gli sbarchi, se non finiti del tutto, sono rallentati.
E ne siamo confortati dai dati che indicano un numero di arrivi nel 2019 inferiore al numero di espulsioni effettuate.
E' un modo per raddrizzare la barca Italia che i nostri "storici amici" francesi (e con simili "amici" non abbiamo più bisogno di nemici) cercano di rovesciare, come già fecero, riuscendovi anche grazie alle solite quinte colonne interne, nel 2011.
E ci riprovano giocando la stessa carta: il disordine in Libia che, oltre a danneggiare i nostri interessi economici, scatenerebbe una nuova ondata di partenze di clandestini.
Voglio però sperare che questo governo si comporti in modo differente da quello di Berlusconi e sappia intelligentemente equilibrarsi tra i due contendenti libici che devono risolvere in proprio le loro beghe interne.
Nel frattempo abbiamo una Marina Militare che potrebbe essere utilizzata non più come taxi gratuito per completare l'opera degli scafisti, ma per i suoi compiti istituzionali di difesa dei confini e degli interessi nazionali, attivando un blocco navale davanti le acque libiche.
Blocco navale che è inteso sia in uscita che in entrata, soprattutto nei confronti delle navi ong.
Per la loro stessa sicurezza, si intende, visto che non possiamo permettere che entrino in zone di guerra, rischiando la vita e, soprattutto, che poi noi si debba pagare per la loro liberazione se catturati da bande criminali.



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07 aprile 2019

... e giustizia per tutti


Un magistrato torinese con un incarico importante, ha chiesto scusa per l'omicidio perpetrato da un immigrato che, già condannato per un pregresso reato, non avrebbe dovuto essere libero, ma in carcere.
Ha motivato (non poteva in alcun modo "giustificare") l'accaduto accampando carichi di lavoro e carenza di personale e, quindi, chiedendo che gli Italiani spendano altri soldi per altre assunzioni pubbliche.
Vorrei però che mi si spiegasse come mai per l'immigrato violento non si è trovato il tempo di metterlo in gabbia subito dopo la sentenza, mentre per Formigoni sono stati eseguiti rapidamente tutti gli adempimenti burocratici e all'ex presidente della Lombardia (condannato per un reato di gran lunga meno pericoloso per il prossimo di quello dell'immigrato) si sono subito spalancate le porte del carcere, in meno di ventiquattro ore.




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06 aprile 2019

Ci vuole un forte strappo con l'unione sovietica europea


Il Governo Salvini, Di Maio, Conte viene raccontato dai cronisti di regime come annaspante per i contrasti tra i soci, contraenti del contratto di governo.
La narrazione dei quotidiani e dei radio e telegiornali non è credibile per l'appartenenza di chi li confeziona a testate tutte riferibili alla consorteria finanziaria e affaristica che domina il mondo e che ha i suoi maggiordomi nei commissari europei.
Ovviamente ci sono delle eccezioni (che si contano sulle dita della mano di un monco) come La Verità, a volte Libero e il Tempo e c'è la Rai che, pubblica, avrebbe dovuto cambiare linea e conduttori con il nuovo governo, ma, come giustamente denuncia Marcello Veneziani, è rimasta tale e quale, un sultanato della sinistra.
Così le informazioni che ci propinano non possono essere acquisite pacificamente.
Ma una cosa è certa.
Il Governo tra Lega e Cinque Stelle è una anomalia obbligata, perchè unisce, per forza maggiore, due partiti le cui basi sono necessariamente distinte e in contrasto, ma senza il quale avremmo un governo ancora peggiore, presieduto da un novello Monti.
Ma la differenza è nei progetti, nelle idee,nelle proposte.
In questa situazione credo che il Governo abbia già fatto tanto.
Solo per citare quel che interessa la nostra parte politica:
- blocco dell'immigrazione e chiusura dei porti alle ong
- approvazione di una migliore legge sulla legittima difesa
- approvazione di quota cento sulle pensioni
- approvazione di un inizio di flat tax, per ora limitata ai lavoratori autonomi.
Ed è proprio sulla flat tax che dovrebbe dirigersi il Governo se vuole restare in sella per cinque anni (ormai quattro).
Fregarsene altamente dei lai dell'unione sovietica europea, delle carote e dei bastoni di Juncker e compagni, delle ridicole esternazione degli Zingaretti e dei Tajani, per approvare la flat tax, da subito, per tutti i cittadini, senza limiti di reddito o quozienti familiari.
Chi paga le tasse, deve pagare solo e soltanto il 15% sul reddito, qualunque sia la sua condizione.
Sforiamo il 3% ?
Chissenefrega !
Aumentiamo inizialmente il debito pubblico ?
Chissenefrega !
Il Governo deve dimostrarsi effettivamente il Governo del cambiamento e deve cambiare registro e passo.
L'unico modo è affrancarsi dall'unione sovietica, dimostrare che non siamo a sovranità limitata come piace ai nuovi Breznev di Bruxelles e fare star meglio gli Italiani.
Solo un forte strappo con l'unione sovietica consentirà al Governo di evitare di essere gradualmente spento dalla propaganda e dalla palese ostilità delle consorterie affaristico finanziarie europee che agiscono tramite i loro clientes sparsi nei partiti tradizionali, quelli delle "grandi famiglie europee" che fanno sistematicamente fronte comune, dimostrandosi uguali l'uno all'altro, nel parlamento europeo e in quelli nazionali.




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05 aprile 2019

Blocco navale contro l'invasione


Con un'arroganza che non ha limiti le ong continuano a sfidare la pazienza degli Italiani che NON VOGLIONO, NON VOGLIAMO, che vengano scaricati altri clandestini sulla nostra terra.
Con buona pace della cei e di tutti i preti che aderiscono al partito di Bergoglio che, se vogliono imporre le loro visioni, si presentino alle elezioni.
La piantina che pubblico l'ho scansionata da Il Resto del Carlino/Quotidiano Nazionale del 4 aprile 2019.
Il Carlino non è certo un quotidiano favorevole alla Lega, al contrario non perde occasione per cercare di erodere, con continue marchette a favore delle opposizioni e dell'unione sovietica europea, la stabilità governativa.
Non è certo più il Carlino che apprezzavo e sul quale mi sono formato, quello di Girolamo Modesti, ma anche questo brutto Carlino non riesce a nascondere la verità che ci dice, visivamente, come la ong ha prelevato i suoi clandestini in acque libiche, avrebbe dovuto portarli in Libia e, comunque, Malta e la Tunisia erano e sono approdi più vicini dell'Italia.
La provocazione è enorme e la pazienza dell'Italia non può essere infinita.
Basta accettare che si violino le nostre acque territoriali, chi lo dovesse fare e chi dovesse sostenerne le tesi, diventerebbe l'unico responsabile di tutto quel che potrebbe accadere, perchè è primaria la difesa dei nostri confini.




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04 aprile 2019

L'insostenibile squallore dell'unanimità

La camera ha votato, senza un solo voto contrario !, un emendamento ad un provvedimento, con il quale si introduce un nuovo, ennesimo reato (come se non ce ne fossero abbastanza).
Il reato ha un esotico (o erotico ?) nome: revenge porn.
Uno pensa a qualche attricetta di film a luci rosse e, invece, si tratta di punire chi, in possesso, anche legittimo, di immagini esplicite della fidanzata o della vicina "casalinga disperata", li diffonde.
Nessun parlamentare contrario ?
Questo "reato" che sta per essere introdotto è nel filone dei nuovi "reati" che vorrebbero tutelare le donne, come se non ci fossero già delle figure tipiche nel nostro (abbondante) codice penale, dal furto (chi ruba fotografie da un sito privato) alla diffamazione (chi diffonde immagine, anche possedute regolarmente, con l'intento di offendere chi si è prestato, anche volontariamente, a farsi ritrarre in atteggiamenti sconvenienti) alla violenza privata (chi obbliga qualcuno a pose particolari e poi trae immagini da diffondere).
Ma ancora peggio mi sembra un parlamento che voti, all'unanimità, sull'onda di una campagna di stampa esclusivamente emotiva, per poi produrre una legge che ci terremo chissà quanto tempo e la cui applicazione sarà necessariamente demandata alla interpretazione, quindi alla ideologia di riferimento, di un magistrato.
Credo che l'Italia abbia bisogno di ben altro.

P.S.: Leggo che hanno introdotto anche il "reato" di sfregio. Ma non c'era già il reato di lesioni con una accurata graduazione che comportava una progressiva accentuazione della gravità  e della pena ?

P.P.S.: In compenso hanno bocciato la castrazione chimica con una singolare maggioranza euro cattocomunista tra pci/pds/ds/pd e Forza Italia in cui si sono rivelati determinanti i grillini. Al contrario si è, per la prima volta, palesata quella che per me dovrebbe essere la coalizione del futuro tra Lega e Fratelli d'Italia cui spero si aggiunga la parte migliore di Forza Italia (che non è quella che ha come riferimento Tajani, la Carfagna e la Prestigiacomo).





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03 aprile 2019

Giù le luride zampe europee da quota cento


Com'era facilmente pronosticabile, l'inizio della campagna elettorale coincide con un rinnovato bombardamento contro il Governo e con la peggior propaganda mediatica immaginabile.
Senza alcun pudore arrivano in Italia i mandarini dell'ocse e dell'unione sovietica europea e criticano i due più rilevanti provvedimenti già presi, con un ulteriore fuoco di sbarramento contro un terzo.
Per costoro quota cento rappresenta un costo di 40 miliardi in cinque anni.
A loro non interessa il beneficio per le persone,no, a loro interessa solo il bilancio economico.
Ma di quei miliardi che cosa se ne farebbero ?

Li utilizzerebbero per ridurre il debito pubblico ?
Cosa sono quaranta miliardi contro duemilaquattrocento miliardi di debito ?

Infatti, anche negli anni della (finta) ripresa, con i provvedimenti approvati da Bruxelles, il debito è aumentato.
Per forza, visto che se ne utilizzano dieci all'anno per elargire ottanta euro a chi ha già un reddito e un lavoro e altri venti, trenta miliardi vengono utilizzati per porre a costo di tutti il blocco dell'aumento dell'iva che avvantaggia solo chi compra e quindi chi gode di quel bene o servizio.
A ruota, a comando, i media italiani organizzano dibattiti (a senso unico) e scrivono editoriali (a senso unico) cercando di propalare un sentimento di disfatta, di angoscia, perchè un Popolo avvilito e sfiduciato è un Popolo pronto per essere sottomesso e asservito e, magari, sostituito con quegli estranei che quegli stessi che non vogliono quota cento, vorrebbero far entrare in massa.

Non vogliono utilizzare quei quaranta miliardi per far stare bene le persone, non ha alcuna utilità buttarli nel mare magnum del debito, allora cosa se ne fanno ?
La risposta viene dall'assordante coro degli industriali che fanno il verso ai mandarini della consorteria finanziaria internazionale.

In ogni salsa, Boccia e Rossi criticano il Governo per tutti i provvedimenti che ha assunto per fare ciò che ci si aspetta da un Governo: migliorare le condizioni di benessere dei cittadini.
A loro non interessa il nostro benessere, a loro interessano gli incentivi, gli appalti e le commesse per le loro aziende e poter guadagnare sempre di più.
Ma un bravo imprenditore non ha bisogno dell'aiutino di stato.
Un bravo imprenditore mette le idee e se ha fiducia nelle sue idee, mette anche i capitali.
Si chiama rischio di impresa.
Se proprio dobbiamo risparmiare, cominciamo con le laute remunerazioni dei mandarini di stato, con gli incentivi e le rottamazioni a carico dello stato, con lo sperpero di miliardi in una impossibile accoglienza dei clandestini o bruciati in società ed enti pubblici in passivo.





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