Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

01 luglio 2025

Dallo scioglimento dei ghiacci a quello dei metalli

Anche oggi i titoli dei quotidiani e le "informazioni" dei giornali radio sono banali e prevedibili, spesso con una involontaria patina di comicità.

Le solite veline dalle cancellerie sulla "gloriosa lotta" del popolo ucraino contro l' "invasore" russo, ampio spazio alle pretese di Zelensky come fossero il Vangelo, biasimo su Natanyahu che sta facendo il lavoro sporco anche nel nostro interesse ma non bisogna dirlo, Trump, il Grande Vecchio "che move il Sole e l'altre Stelle", il tifo che si divide sulle invasioni di campo di una magistratura che ha evidentemente perso la sua ragion d'essere per annegare la propria credibilità nell'ideologia, tante altre quisquilie impostate per fare propaganda e paginoni sul caldo.

Signori, d'estate fa caldo, è questa la novità.

Se l'inverno è finito, l'estate imperversa già.

E allora, neanche fossimo in un film come Dante's Peak con la lava che scioglie il metallo, ecco che un cedimento strutturale di un'insegna è imputato al caldo di questi giorni e, sa va sans dire, al cambiamento climatico.

La notizia è che qualcuno ci crede !

Ed è una notizia ferale, perchè se qualcuno crede allo scioglimento dei supporti pubblicitari a causa del caldo, senza nemmeno porsi il dubbio di come facciano nell'Oman o in Arabia Saudita e di quale temperatura occorrerebbe raggiungere, vuol dire che non si ragiona più valutando i fatti e filtrandoli con la nostra esperienza e il nostro buon senso, ma semplicemente si crede a ciò che la nostra ideologia vuole che sia.

"Se ci fossi io ...".

Già, ma perchè ci sono "loro" e non "noi" ?

Chi critica dovrebbe provare a farsi eleggere e, una volta eletto, provare ad influire, così come chi vorrebbe sottrarre ai Bezos le loro ricchezze, dovrebbe prima provare a crearne altrettante.

Ci si accorgerebbe che non è facile, nè creare ricchezze in proprio, nè fare le scelte che possano aumentare il Benessere e la Sicurezza dei propri Elettori.

E allora ci si rifugia nelle banalità, nella propria nicchia di lettori disposti a credere che il caldo possa sciogliere il metallo di una insegna e ai propri elettori che vogliono credere che in Ungheria ci sia una dittatura, mentre Zelensky sarebbe un novello Enrico Toti che scaglia le stampelle contro il bieco invasore russo e gli assassini di Hamas sono i nuovi partigiani del Medio Oriente.

Meglio guardarsi la centesima replica del Tenente Colombo, visto che sull'Ispettore Derrick è scattato l'oblio, tanto per cambiare, ideologico e, purtroppo, non viene più trasmesso.

30 giugno 2025

Decreto flussi

Ho letto che per il triennio 2026-2028 il Governo avrebbe predisposto un decreto flussi per accogliere mezzo milione di immigrati regolari.

A me sembra troppo, perchè quel mezzo milione, ancorchè regolare, anche se gli immigrati fossero passati al microscopio per verificarne la onestà e la compatibilità con la nostra società, si andrebbe ad aggiungere a quei cinque milioni che ormai sono in Italia.

Forse, considerando certe lavorazioni che non vengono più prese in considerazione dagli Italiani illusi per il pezzo di carta che non si nega più a nessuno (forse sarebbe da riprendere in considerazione una vecchia battaglia liberale per togliere ogni valore legale a lauree e diplomi) che li legittima a pretendere un lavoro in linea con quel pezzo di carta, bisognerebbe rivedere la tana libera tutti degli esami e l'assenza di selezione scolastica.

Resta il fatto che, anche a bocce ferme, un altro mezzo milione porterebbe gli immigrati al 10% della popolazione: mi sembra un impatto devastante sulla nostra struttura societaria, economica, culturale.

La apertura ad ingressi, rigorosamente regolari, potrebbe essere presa in considerazione DOPO aver azzerato il pregresso, cioè rispedito a casa TUTTI i clandestini.

L'aumento al 5% del PIL per le spese di difesa e sicurezza comprende anche infrastrutture e sicurezza interna, nell'ambito della quale ha un suo ruolo anche l'immigrazione con le quote ammesse, i regolari (da accogliere perchè li chiamiamo noi) e i clandestini, da respingere senza esitare.

E vivremmo tutti felici e contenti e, soprattutto, sicuri.


29 giugno 2025

Cosa resterà del "gay pride" ?

Una rumorosa e sguaiata trasferta a Budapest, probabilmente nella speranza di far scoccare la scintilla di uno scontro, che si conclude con una ritirata molto simile a quella delle truppe austroungariche nella Grande Guerra, descritta dal Generale Diaz nel Bollettino della Vittoria.

Cosa resterà di tale manifestazione ?

Resteranno solo le immagini più ributtanti o che offendono non noi eterosessuali, ma la Dignità e il Decoro di ogni Persona.

Resterà Orban a capo dell'Ungheria con una solida maggioranza ottenuta nel 2024 con il 45% dei voti.

Resterà la consapevolezza che una signorina che è anche il leader dell'opposizione cattocomunista in Italia, mentre la Meloni gestisce dossier internazionali in economia, sulla difesa, sulla pace nel mondo, si è preoccupata di far sapere che in Italia non esiste una legge contro l'omofobia.

Costei, cioè, vuole negare al prossimo che non la pensa come lei, di manifestare le proprie idee e opinioni come lei è andata con protervia a manifestare a Budapest, violando una legge di quella nazione, senza subirne conseguenze, a dimostrazione della forza di Orban e del suo Governo.

Non stupisce che chi si riempie la bocca di "diritti", poi sia chi li vuole sottrarre al prossimo, come già è accaduto quando, a differenza della Polizia ungherese agli ordini di Orban, quella italiana agli ordini di Conte e Draghi sguinzagliava cani poliziotto contro isolati bagnanti o usava gli idranti contro chi manifestava pacificamente e senza esibizioni di pessimo gusto contro il green pass.

Resterà l'attesa (infinita) di vedere la predetta signorina, con tutta la sua corte, partecipare alla medesima manifestazione, con gli stessi carri, "abiti" e slogan, anche a Teheran.

28 giugno 2025

E' ora di sostituire i magistrati con l'intelligenza artificiale

Ieri due notizie provenienti dagli ambienti giudiziari.

La brutta notizia, purtroppo, è made in Italy e dice che la cassazione, a mio parere esorbitando e tracimando dai suoi limiti, ha giudicato criticamente il Decreto Sicurezza appena approvato dal Parlamento e che già sta dando copiosi frutti benefici per tutti gli Italiani.

La cassazione non ha il compito di valutare la costituzionalità del provvedimento (spetta alla corte costituzionale, semmai) nè di valutarne la necessità e urgenza (semmai è il presidente della repubblica, ma in realtà è compito del Parlamento) e neppure di giudicarne i contenuti (cosa che spetta al Popolo Elettore quando si reca alle urne).

La cassazione, quando sarà chiamata a decidere su un caso che derivi da tale normativa, dovrà giudicare solo e soltanto in base alla legge e non alla ideologia che pervade i giudici che non sono stati eletti e il cui compito è applicare e non creare le leggi.

E purtroppo sappiamo già che, invece, giudicherà in base alla ideologia cattocomunista.

La bella notizia arriva da Washington dove la Corte Suprema, dando ragione a Trump, ha inferto una picconata dolorosissima a tutti coloro che sostengono lo ius soli (e i suoi derivati come lo ius scholae, culturae etc.) negando ai giudici inferiori, anche quelli federali, di interferire con la decisione del Presidente di negare la cittadinanza americana ai figli dei clandestini che nascano sul suolo statunitense.

Quella della Corte Suprema americana è una sentenza ed è già efficace, quella della cassazione italiana è solo una "analisi" ideologica, senza alcun effetto giuridico, se non un pesante indizio sul fatto che i magistrati intendano ostacolare il Governo eletto dal Popolo nell'attuare il programma di governo.

Ma anche quella della Corte Suprema è una sentenza ideologica perchè è potuta avvenire in quanto tale Corte è composta da giudici nominati dal Presidente e confermati dal Congresso e caso vuole che quella odierna sia composta da sei conservatori e solo tre di sinistra.

La composizione della Corte Suprema risponde sicuramente più al sentimento popolare di quanto non sia la cassazione italiana composta da giudici che hanno fatto carriera automatica, solo dopo un semplice concorso pubblico, giudicati dai propri simili e che ottengono dai propri simili gli incarichi operativi.

Ciò non toglie che entrambi gli interventi esprimano l'opinione personale, ideologica, di chi li ha proposti, perchè non esiste legge al mondo cui rifarsi per dire che le osservazioni della cassazione italiana siano pertinenti e non una espressione delle personali ideologie dei giudici, come non esiste legge al mondo che dica che si debba applicare lo ius sanguinis e non lo ius soli, la cui scelta discende da un personale favore ideologico.

A decidere, infatti, deve essere il Popolo e solo il Popolo cui appartiene la Sovranità, tanto negli Stati Uniti, quanto in Italia.

E se la Corte Suprema ha sicuramente interpretato il sentimento e la volontà del Popolo che vuole limitare gli ingressi illegali come ha dimostrato rieleggendo Trump a valanga sulla socialista Harris, in Italia la cassazione si è arrogata, con supponenza, la facoltà di giudicare il contenuto di una legge che rappresenta la volontà di un Popolo stanco di subire i soprusi, le minacce, i blocchi, le rapine da parte di minoranze tanto chiassose quanto criminali.

Fortunatamente abbiamo, oggi, la possibilità di riportare la Giustizia nel campo della applicazione, pura e semplice, della legge senza inquinamenti ideologici: l'Intelligenza Artificiale.

Sostituire i giudici, TUTTI i giudici con l'Intelligenza Artificiale, significherebbe liberarsi da ogni sospetto di inquinamento ideologico delle decisioni, perchè l'IA deciderebbe unicamente in base alle leggi (che conoscerebbe meglio e compulserebbe più velocemente di qualsiasi giudice) e, magari, anche valutando i precedenti, la dottrina e i lavori parlamentari che hanno preceduto l'emanazione delle leggi, per poi comunicare, in modo asettico, sulla base stretta della legge, la sentenza che non avrebbe neppure bisogno di un secondo grado, perchè l'IA sentenzierebbe sempre in base alla legge.

Non è più accettabile che la volontà del Popolo e la Sicurezza di tutti noi sia messa in pericolo per interpretazioni ideologiche da parte di soggetti che nessuno ha eletto e che vivono in una torre d'avorio con le scorte pagate da noi che li mettono anche al sicuro dalla delinquenza contro la quale il Decreto Sicurezza è stato emanato.

27 giugno 2025

Il prezzemolo popolare

Leggo su X numerosi interventi, che definire "critici" sarebbe un eufemismo, contro Tajani e Forza Italia.

Al netto delle esagerazioni e degli insulti, condivido praticamente tutto quello che viene imputato al partito che fu di Berlusconi e adesso è dei figli di Berlusconi (e la differenza si vede !), dalle aperture sullo ius scholae alla adesione all'unione europea.

Purtroppo Forza Italia è imprescindibile, anche se qualcuno crede che Fratelli d'Italia e Lega conquisterebbero ugualmente la maggioranza assoluta e io penso che no, non avrebbero la maggioranza assoluta pur assorbendo parte dell'elettorato di FI.

La riprova la vediamo in questi giorni nelle convulse riunioni dell'unione europea dove a fare la differenza è il partito popolare, cioè Forza Italia e i suoi simili.

E' vero che la sinistra è carente di progetti e visioni, appiattita come è sulle politiche ambientaliste dei verdi che portano solo danni alle persone e alle economie, mentre a Destra c'è un gran fermento di proposte e di idee al punto che è ormai la Meloni a indicare una strada che vede aggregarsi sempre più adesioni, in ultimo quella pesante della Germania di Merz.

E' la linea che rivede il green claims sollevando le ire della Schlein e della Ribera, che sostiene l'aumento al 5% della spesa per la difesa mantenendo gli eserciti nazionali e non creando quella mostruosità che sarebbero le forze armate dell'unione, che aggrega sempre più nazioni e governi nel contrasto all'immigrazione clandestina anche con governi socialisti come quello danese, che blocca, tirandosi dietro Merz e la Germania, le azioni proposte da Sanchez contro Israele, che spinge per il compromesso al 10% reciproco sui dazi, ancora una volta in coppia con il tedesco Merz, zittendo Macron e la sua abituale boria.

Ma per ottenere tutto ciò c'era, c'è e ci sarà ancora bisogno dei voti del partito popolare, nonostante tutta la sua ambiguità.

Per questo, tra turarsi il naso accettando un compromesso che eviti il peggio e la onorevole ma perdente battaglia di principio, destinata solo a favorire l'introduzione di maggioranze woke, ambientaliste, lgbt, antiamericane e antioccidentali, preferisco sempre turarmi il naso perchè la politica resta anche oggi l'arte del possibile e il possibile si fa sempre e soltanto avendo la maggioranza, per quanti compromessi saremo costretti a fare.

26 giugno 2025

I soldi per la difesa sono spesi bene

Vedo una singolare coincidenza tra le intemerate cattocomuniste e quelle della Destra Radicale, contro la posizione che la Meloni ha fatto assumere all'Italia in campo internazionale.

Mi dispiace per la Destra Radicale che si trova in così sgradevole compagnia, ma la voglia di distinguersi, di aprirsi un piccolo cono di luce, di carpire qualche voticino tra chi è sempre insoddisfatto, di puro più puro, rischia di trasformarsi in una alleanza contro natura.

Se l'anti italianità dei cattocomunisti risale nella notte dei tempi e persiste nei secoli con genuflessioni che arrivano fino alla Mosca sovietica e alla Bruxelles della nuova unione sovietica europea, sorprende e dispiace l'atteggiamento della Destra Radicale che rispolvera in modo compulsivo ostilità e pregiudizi ormai superati.

In particolare, in questi giorni, si è discusso in sede Nato di aumento dei contributi degli stati europei e la Meloni ha fatto, a mio modo di vedere, un punto stampa perfetto in cui ha spiegato che l'aumento in dieci anni al 5% del Pil non solo è sostenibile ma può essere un volano affidando il compito della ricerca e dello sviluppo degli armamenti per l'Italia ad aziende italiane.

Ha detto che di quel 5% un 1,5% è per la Sicurezza anche sotto il profilo delle nuove tecnologie.

Ha bocciato l'esercito europeo che avrebbe sottratto all'Italia il controllo di proprie truppe per affidarlo a Bruxelles, contestando il fatto che sarebbe una duplicazione della Nato dove gli eserciti restano sotto il comando nazionale per coordinarsi a livello politico e militare.

Ha infine ricordato come la Sicurezza è a difesa del nostro Benessere e avere Forze Armate ben addestrate, bene armate e pronte ad intervenire in ogni teatro in cui fossero in gioco ed in pericolo gli interessi nazionali, non significa partire per la guerra, ma semplicemente dotarsi di un deterrente che, unito a quello degli Alleati Nato, possa essere in grado di respingere ogni minaccia alla nostra Sicurezza, Benessere, Libertà.

Un deterrente che potrebbe, aggiungo, essere molto utile davanti ad arroganti staterelli che, taluni affacciati sul Mediterraneo, sono spesso veicolo di clandestini e di tensioni.

La Destra Radicale ci ripensi e si astenga dall'opposi all'aumento degli investimenti per la Difesa della Patria.

A remare contro l'Italia e gli Italiani c'è già la sinistra con quel suo connubio cattocomunista genuflesso a Bruxelles.


25 giugno 2025

Abbiamo vinto tutti !

La guerra dei 12 giorni (copyright Trump, subito ripreso dal presidente iraniano Peseskian e questo la dice lunga, ben oltre alle parole di facciata) è finita.

Abbiamo vinto tutti e tutti cantano gli inni alla gloria delle vittoriose armi delle proprie nazioni.

La realtà, poi, la si vedrà nel prosieguo, anche perchè popoli che si odiano e che si vogliono reciprocamente annientare, difficilmente poi si attovaglieranno assieme per mangiare e bere in allegria.

Ma intanto festeggiano anche le borse, il prezzo del gas e del petrolio cala e, quindi, abbiamo vinto anche noi, uno spicchio di gloria vorrete pur concedercelo ?

E come non riconoscere la vittoria al pd che aveva intimato di non concedere le basi in Italia alla flotta aerea americana e, in effetti, nessun velivolo USA è partito da Aviano o Sigonella per bombardare Teheran, a differenza di quanto accadde nel 1999, con il governo D'alema-Mattarella, quando partirono anche i nostri Tornado per bombardare Belgrado (ma questa è una pagina di Storia cancellata dal Ministero della Verità, con falce, martello e scudo crociato, incarnato dai "professionisti dell'informazione").

Come in tutte le vicende umane, però, c'è sempre un vincitore che tale è più degli altri e, in questo caso, è Trump che, grazie alla sua ... chiamiamola "imprevedibilità", spariglia sempre le carte e non consente al proprio interlocutore di giocare agli scacchi, ma di preoccuparsi solo di quel che farà il Presidente.

E, anche se nessuno lo riconoscerà, una piccola, reale vincitrice è la Meloni che "di mille voci al sonito mista la sua non ha" e si è distinta evitando di infilarsi nel cul de sac in cui sono caduti, con entrambi i piedi, Macron, Starmer e Merz, bellicosi prima, trattativisti poi, sempre a sgomitare per entrare nel cono di luce dei riflettori e finiti, al pranzo Nato di ieri a L'Aia, in una tavolata secondaria, mentre la Meloni era seduta alla destra di Trump, al tavolo principale con il Re Guglielmo Alessandro.

E, da Italiano, me ne compiaccio.

24 giugno 2025

Bezos, Venezia e un matrimonio

Un pugno di soggetti, a sprezzo del ridicolo di cui si coprono, hanno contestato il matrimonio che andrà, sfarzosamente, a celebrarsi a Venezia, di Bezos, il padrone di Amazon.

Ora io non compro nulla da Amazon, la cui offerta vado a compulsare per poi avere le idee più chiare quando vado in un negozio fisico di Bologna per acquistare il bene di cui ho necessità.

Ma milioni di persone comprano su Amazon e Bezos è uno degli uomini più ricchi al mondo, con molteplici attività che danno da lavorare e una retribuzione a migliaia di persone e famiglie.

Chi contesta il suo matrimonio a Venezia manifesta solo miopia e invidia, scaricando sul prossimo le proprie frustrazione per non essere stato capace di fare quello che ha fatto Bezos (e Gates, e Musk, e Zuckerberg, e Trump) e non è neppure soddisfatto di quello che ha, che probabilmente è molto più di quel ha la media dell'Umanità.

La richiesta di "pagare le tasse" è, poi, la classica foglia di fico che copre ben altre motivazioni, perchè Bezos, come le altre aziende multinazionali, opera in base alle leggi esistenti che, se gli consentono di pagare di meno, non sono meno valide di altre leggi che lo obbligherebbero a pagare di più.

E il matrimonio che si celebrerà a Venezia darà lustro alla città, porterà denaro, fama e i riflettori mondiali e ne beneficerà non solo Venezia (che, peraltro, non ne ha bisogno) ma tutto l'indotto turistico, perchè se uno non riesce a risiedere a Venezia per qualche notte, potrà sempre trovare posto in una delle località vicine o in piccole perle sconosciute spesso anche agli Italiani, come Vicenza e Treviso.

In realtà io penso che Bezos venga contestato, non perchè ricco, perchè paga le tasse nella misura imposta dalla legge e non scialando quattrini, non perchè si sposa a Venezia occupando locali e impegnando servizi, ma semplicemente perchè, sia pur in ultimo, ha abbandonato la barca dem che affondava con la Harris, per issarsi su quella MAGA di Trump.

E non a caso le figlie di Trump, con i mariti, saranno a Venezia al matrimonio.

Perchè simili contestazioni non le ho mai viste nei confronti di sceicchi con i loro matrimoni in Italia, di Sting con le sue cantine in Toscana, di Clooney e di tutti gli altri attori e cantanti, però funzionali alla sinistra, che hanno acquistato terreni e case in Italia.


23 giugno 2025

Se le chiacchiere fossero missili

La possibile soluzione, dopo 46 anni, della questione Iran sta sollecitando tutti coloro che dispongono di un microfono, una tastiera, una telecamera, ad intervenire con il loro illuminato parere, prendendoci per mano per condurci sulle alte vette della loro sapienza.

Esperti più o meno realmente competenti (spesso meno, molto meno, visto che sono gli stessi che strologarono di elezioni, di covid, di vaccini, di bilanci, senza mai azzeccarne una) in cambio di un gettone di presenza (presumo, almeno, che si facciano pagare per farci calare la loro pura scienza) ci dicono perchè Trump ha sbagliato, perchè Putin è in crisi, perchè Netanyahu rischia il posto, sistematicamente sbugiardati dai fatti.

Possono dirlo perchè nello tsunami di parole e di chiacchiere che si fanno, quella successiva cancella le precedenti e quando sarà tutto finito ce ne saremo dimenticati e costoro toneranno ad istruirci sulla Nazionale di calcio, sul cambiamento climatico e su tutto quello che fa notizia e che consente loro di accaparrarsi un minuto sotto i riflettori.

Resta il fatto che se le chiacchiere fossero missili, l'Italia potrebbe mettere in campo batterie tali da emergere come l'unica superpotenza mondiale.  

22 giugno 2025

Lo strike di Trump

E' da 46 anni che l'Iran provocava e, adesso, Trump gli presenta il conto di tutte le nefandezze che il regime degli ayatollah ha compiuto in quasi mezzo secolo, cominciando con l'occupazione dell'Ambasciata Americana a Teheran nel 1979 e l'aver tenuto in ostaggio centinaia di dipendenti e diplomatici.

Per poi proseguire con l'addestramento e il finanziamento di svariati gruppi terroristi, come le tre "H" (Houthy, Hetzbollah, Hamas) la cui ora sembra ugualmente giunta.

Il problema sarà il "dopo": chi arriverà dopo il regime teocratico ?

Nessuno lo sa.

Le primavere arabe gestite da Obama e dalla Clinton sono state un autogoal e mi sembra improbabile il ritorno dei Pahlevi che rimettano l'Iran sui binari del progresso.

La nostra possibilità di intervento è limitata ma forse una versione adattata al mondo arabo e musulmano del "Piano Mattei" (geniale intuizione della Meloni) potrebbe essere appropriata.

Nel frattempo, attendiamo l'esito finale di questa guerra, nella consapevolezza che l'Iran ha avuto 46 anni per armarsi fino ai denti e qualche colpo lo infliggerà ancora.

Mi dispiace solo che una Destra Radicale, alla quale mi sento comunque legato sui temi etici e nazionali, si trascini, dopo 80 anni, ancora quel livore antiamericano che, quando si parla di ebrei e palestinesi, Iran e Israele, la fa assomigliare ai più arrabbiati pacifinti cattocomunisti.