Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 luglio 2023

Una lunga onda di consenso per la Meloni

Sono passati nove mesi dalla formazione del Governo Meloni e il consenso che lo ha sostenuto non accenna a diminuire, al di là di fisiologici e ininfluenti spostamenti di intenzioni di voto ora su Fratelli d'Italia, ora sulla Lega, ora su Forza Italia, ma sempre all'interno del Centro Destra.

L'iniziativa di Alemanno di tentare la creazione di un partito alla destra di FdI riunendo 39, se non sbaglio, piccole sigle identitarie nel nome della Destra Sociale e dell'antiamericanismo, lungi dall'essere un pericolo, può anzi portare acqua al mulino del Governo, recuperando e incanalando in un contenitore non cattocomunista il dissenso, che già si era manifestato con le liste monotematiche alle scorse elezioni, che vorrebbe politiche più incisive su clandestini, posizionamento internazionale e inchiesta sugli anni del covid.

E se anch'io gradirei che nei confronti dei clandestini si adottasse la medesima politica degli australiani (che abbordano le navi che li trasportano, arrestano e incarcerano l'equipaggio, affondano la nave e caricano tutti i clandestini su altre navi con destinazione il ritorno nelle rispettive nazioni) capisco che ciò susciterebbe una reazione da parte delle quinte colonne interne colluse con i poteri internazionali che hanno interesse nel trasformare l'Italia nella discarica dell'immigrazione, che difficilmente il Governo riuscirebbe a contrastare.

Senza dimenticare che in Italia (purtroppo) ha sede il Vaticano che, nelle mani di Bergoglio, è fortemente antiitaliano e allineato alla narrazione mainstream (veggasi covid, immigrazione, guerra in Ucraina, clima, etc,).

E un esempio lo abbiamo nel Niger dove uno dei soliti colpi di stato ha deposto il presidente filofrancese per instaurare una giunta filorussa e adesso la Francia minaccia azioni militari (anche perchè il nuovo governo del Niger ha sospeso l'invio di uranio ed oro, estratti nelle loro miniere, alla Francia ...).

L'Italia non ha (ancora) la possibilità di agire indisturbata per tutelare le proprie ragioni e la politica internazionale, con il suo attivismo, della Meloni mi sembra che miri proprio a creare le condizioni per cambiare la situazione, con alleanza che vadano oltre la totale sudditanza a Bruxelles e al tempo stesso possano modificare gli equilibri di potere all'interno dell'unione del male.

Nel frattempo agisce là dove può muoversi con maggiore speditezza: la riforma fiscale, la modifica del reddito di cittadinanza, l'archiviazione (chi più ne sente parlare ?) di tutte le proposte di leggi di deriva dal famigerato ddl Zan, all'utero in affitto fino al reato di negazionismo climatico, la costituzione della commissione covid e l'ipotesi di una commissione di indagine sul reddito di cittadinanza, il posizionamento dell'Italia come ponte verso un'Africa che ha ancora bisogno di noi, molto più di quel che noi abbiamo bisogno di loro e che la stoltezza di Washington e Bruxelles rischia di regalarla a Mosca e Pechino e tanti altri piccoli interventi concreti che noi cittadini, spesso inconsciamente, recepiamo e che portano ai risultati dei sondaggi che premiano il Centro Destra e il Governo Meloni.

Per poco che sia è una inversione di marcia rispetto ai preceenti undici anni o, se proprio vogliamo essere critici, l'inizio di una svolta che ci ha fatto cambiare percorso.

I cattocomunisti, arroccati nella loro ideologia, non sono in grado di rispondere con efficacia perchè legati ad una narrazione calata dall'alto e che non considera il sentimento del Popolo, ma solo gli elzeviri intellettualoidi di un gruppo autoreferenziale che sta cercando di difendere i suoi privilegi e guadagni con le "battaglie" per conservare questo o quello spazio, a spese di tutti noi, a questo o quel nominativo allineato a sinistra.

E forse il segreto della Meloni sta proprio nel tenere la barra nella giusta direzione, senza però imprimere laceranti accelerazioni.

Comunque sia, la rotta tracciata appare quella giusta e sembra opportuno dare tempo al tempo del cambiamento.

30 luglio 2023

Giacca e cravatta

E' domenica e affronto un tema leggero che, comunque, farà sempre imbestialire il casuale lettore cattocomunista.

Alcuni parlamentari hanno chiesto il ripristino di quello che oggi si chiama dress code per entrare nell'aula: giacca e cravatta, camicia e scarpe (aggiungerei: con calzettoni scuri).

Da tempo infatti si vedono parlamentari che, sprezzantemente, alcuni anche oltre il ridicolo per la loro età, si presentano con abbigliamenti che, volendo essere cortesi, chiamerò casual, incluse le calzature in forma di ciabatte infradito.

Sono perfettamente d'accordo con questo (tardivo) tentativo di ripristinare il decoro delle aule parlamentari, che andrebbe esteso a tutti i luoghi di lavoro, lasciando che nel privato  ciascuno manifesti la sua essenza così da evidenziare la differenza tra chi si vuole bene ed avendo rispetto per se stesso, lo ha anche per il prossimo e chi, invece, è disposto ad abbruttirsi dimostrando che la mancanza di rispetto verso il prossimo è al tempo stesso mancanza di rispetto verso se stessi.

Se l'abito non fa il monaco, è però vero che sottolinea l'essenza di una persona, la capacità di non cadere nel ridicolo (soprattutto quando supera una certa età) e di distinguersi da un gregge sempre più numeroso pronto a belare con la massa.

Ogni luogo ha il suo dress code e capisco perfettamente t shirt, persino i pantaloncini (non i "pinocchietti maschili che persino poche donne riescono a indossare senza sembrare ridicole o con gambe malformate, figuriamoci noi maschietti e, soprattutto, noi ultra sessantenni !), spingendomi, pur personalmente aborrendole in ogni circostanza, anche a tollerare le infradito ... al mare.

Così come in montagna un bel paio di pantaloni comodi, una camicia di flanella, le pedule (assolutamente non le infradito !) uno zaino ( da non confondere con gli odiosi zainetti che in tanti portano in città senza curarsi di colpire, ad ogni spostamento, chi gli cammina vicino, ulteriore segno di colpevole sciattoneria).

In città, però, non siamo nè in spiaggia, nè sui sentieri delle Dolomiti e quindi sarebbe gradito un abbigliamento rispettoso di se stessi e del prossimo, tanto più che i condizionatori sono stati inventati proprio per poter lavorare negli uffici senza trasformarli in stabilimenti balneari (e non per tenerli spenti nell'illusione di favorire la pace !).

Torniamo, dunque, al piacere di farsi ogni mattina il nodo alla cravatta che ogni giorno è diverso perchè, come si diceva una volta, il nodo rappresenta lo stato d'animo di chi lo ha fatto.


 


29 luglio 2023

Una vita da cattocomunisti

Stiamo assistendo alla carica a testa bassa dei cattocomunisti contro tutto ciò che profuma di Centro Destra.

Mattarella, incurante del ridicolo dopo che negli anni, partecipandovi anche lui, sono state promosse commissioni di indagini su ogni argomento, dalle banche alla mafia, si scaglia contro la commissione che deve indagare sul Covid e su tre anni di sospensione di molte Libertà, dando adito al sospetto di voler occultare la verità su quell'evento.

Non si contano i ministri dei quali la sinistra chiede le dimissioni e le urla belluine su provvedimenti che i cattocomunisti in undici anni di quasi ininterrotto potere, non hanno saputo assumere e che ora diventano improvvisamente indifferibili.

Nonostante questa sia una delle estati più fresche degli ultimi anni (finora, a casa mia, il sensore esterno ha segnalato una temperatura massima di 36,8 gradi) con i normali picchi di calore e i temporali estivi, si grida all'ebollizione globale: evidentemente siamo morti a nostra insaputa.

Emerge dal ridicolo della narrativa mainstream una nuova patologia: l'ecoansia rappresentata da bamboccioni deboli, privi di Valori e di Ideali, piagnoni che si sentono turbati da una semplice narrazione strombazzata da radio, televisione e stampa, ma solo finalizzata a farci spendere e consumare prodotti nuovi e trovano pure le lacrime di un ministro che, quello sì, dovrebbe essere immediatamente dimissionato.

Ai cattocomunisti non piace il confronto, dove sono sistematicamente perdenti non avendo valide argomentazioni da proporre e così pretendono il monopolio dell'informazione ben oltre al dominio che già hanno tramite i quotidiani dei capitalisti.

E se riescono, prendendo a misero pretesto una frase ironica e politicamente scorretta, a cancellare Filippo Facci dai palinsesti Rai, urlano alla lesa maestà se, per una serie di reiterate espressioni offensive, analogo trattamento viene riservato al loro Saviano.

Non paghi, si mettono a interloquire persino su una televisione privata dove il fidanzato del Presidente del Consiglio ha risposto, come chiunque di noi avesse avuto a disposizione un microfono avrebbe voluto fare, ad uno dei soliti arroganti e presuntuosi ministri tedeschi che cerca di danneggiare il nostro turismo, dicendogli semplicemente di stare a casa sua se non gli piace il clima italiano.

Giambruno, il nome del giornalista fidanzato della Meloni, secondo loro non dovrebbe parlare, ma tacciono sulla moglie di Fratoianni catapultata in parlamento e in televisione a fare continue comparsate.

Insomma, anche questa estate ci ricorda il perchè i cattocomunisti sono nemici nostri, dell'Italia, del Progresso, del Benessere.

Quando li si conosce, non li si vota.

28 luglio 2023

I moniti di Mattarella

Mattarella, quasi come supplente di una opposizione che non è in grado di proporre alcunchè di concreto e si limita a chiedere le dimissioni dell'universo mondo, ha approfittato di una circostanza che dovrebbe essere "leggera", la consegna del ventaglio, per indicare cosa dovremmo fare e pensare.

Oltre al solito pistolotto sulla perfida Russia, ha affrontato quattro argomenti di attualità mediatica, con una ottica di parte e non da garante di tutti come dovrebbe essere interpretato il ruolo che, purtroppo, ricopre per un ancora lunghissimo secondo mandato.

Mattarella così sposa, senza se e senza ma, la narrazione che ci viene imposta, con un martellamento mediatico a senso unico simile a quello del Covid,  sulla responsabilità dell'Uomo nel cambiamento climatico.

Così Mattarella ci bacchetta: è colpa nostra se il clima cambia, quindi smettiamola di dubitare e sganciamo i soldi per le auto elettriche e per tutto l'ambaradan proposto dagli ecoinvasati.

Quindi teorizza sulla divisione dei poteri, cosa giustissima, peccato che il potere giudiziario cammini sulle gambe di uomini che hanno le loro idee, le loro passioni e che si sentono investiti del diritto di criticare le leggi (che dovrebbe fare il parlamento e loro solo applicarle) interpredandole e talvolta (come quelle contro l'immigrazione) vanificandole.

Poi Mattarella critica la commissione parlamentare istituita per indagare sul Covid e le scelte di Conte, Speranza e Draghi.

Non si devono fare indagini parlamentari là dove ha indagato la mahistratura.

E allora come la mettiamo con la commissione antimafia ?

Infine il pnrr che dobbiamo attuare senza discutere e con prontezza.

Non importa che sia un piano raffazzonato, corretto nel passaggio da Conte a Draghi, avido perchè ha messo sulla carta centinaia di interventi unicamente per arraffare tutti i soldi disponibili, no, bisogna farlo perchè ... perchè ... forse perchè così ci indebitiamo con l'unione del male e mettiamo la testa sul ceppo consegnando la mannaia a Bruxelles ?

Allora le indicazioni di Mattarella sono utilissime per capire la direzione che dobbiamo prendere per essere Indipendenti, Liberi, Sovrani:

- il clima cambia naturalmente e non per mano dell'uomo, quindi sfruttiamo tutte le energie disponibili e non carichiamo sui cittadini spese che arricchiscono solo i venditori delle tecnologie asseritamente verdi;

- la magistratura deve applicare le leggi, non interpretarle, leggi che il parlamento, eletto dal Popolo, vota ed è l'unico competente in merito;

- la commissione covid deve procedere con tutti i poteri che furono concessi all'antimafia per fare chiarezza su tre anni di limitazione della nostra Libertà;

- il pnrr, meglio rinunciarvi, lasciamo i soldi a prestito a Bruxelles e prendiamoci solo quelli a fondo perduto che non dobbiamo restituire e che sono quelli che nello stesso periodo di tempo versiamo all'Europa.

Mattarella ci indica quale strada NON dobbiamo prendere: quella che hanno da tempo imboccato lui, la Schlein, Conte, Fratoianni.



27 luglio 2023

Come se ne esce ?

Questa mattina, come al solito, ho acceso la radio ed ho ascoltato le intemerate cattocomuniste delle trasmissioni di radio uno, inclusa Radio anch'io che, proprio nell'ora clou per chi, come me, si sveglia presto, cioè prima del giornale radio delle sette, ha intervistato, come se fosse un oracolo, una persona sull'attualità e le conseguenze, in primis del voto di fiducia per il Ministro Santanchè e quindi sulla questione climatica.

Due argomenti di natura totalmente differente, ai quali però l'intervistata ha risposto con sicumera, come se fosse il Verbo su entrambi.

Il perchè è presto detto, era una giornalista di Open, quindi una giornalista militante, di parte e per ciò stesso non affidabile nelle sue analisi e nelle sue previsioni in quanto inficiate dal pregiudizio ideologico.

Poi ho letto alcuni quotidiani online (Il Giornale, Il Tempo, Il Secolo d'Italia) e, dopo averli acquistati in edicola (non rinuncio ad almeno un quotidiano cartaceo), La Verità e Libero.

A parte la sensazione, con tali letture, di essere tornato a casa, sulla Terra, dopo aver ascoltato le voci da Marte,  i toni, le informazioni, le conclusioni erano diametralmente opposte, ovviamente per me più soddisfacenti e condivisibili, ma non è questo il punto.

E non lo è neppure stabilire (cosa impossibile) dove stia la verità tra quelli che hanno il travaso di bile per la permanenza della Santanchè al ministero e quelli (tra i quali ci sono anch'io) che festeggiano la fiducia ottenuta da un ottimo ministro del Turismo.

E neppure quale narrazione sia più corrispondente alla realtà tra quella del terroristi climatici e quella (che mi appartiene) del negazionismo (non ho alcun timore a definirmi tale) di ogni responsabilità dell'Uomo nell'evoluzione naturale del clima.

Il punto è, davanti ad una simile, inconciliabile, abissale divergenza, come possiamo pensare di indirizzare la nave Italia verso una direzione (qualunque) senza dover fare anche lo sforzo di superare gli ostacoli, i bastoni fra le ruote di chi la vorrebbe dirigere verso la direzione opposta ?

Come possiamo pensare di risolvere un problema (qualsiasi) se basta un cambio di governo per azzerare tutto e ricominciare da capo ?

Come possiamo creare le condizioni per creare Benessere e Sicurezza, aspirando alla Felicità, se anche il concetto stesso di Benessere, Sicurezza, Felicità è diverso e quasi sempre opposto in base alle proprie posizioni ideologiche ?

Come se ne esce ?

26 luglio 2023

Tra slogan e realtà

I cattocomunisti si sono intestarditi nell'urlare compulsivamente una serie di parole d'ordine: fascismo, crisi climatica, accoglienza dei clandestini, leggi di privilegio per gli omosessuali (e dintorni) e sanzioni per chi ancora non si offre alla nuova sessualità, europeismo, dimissioni (di tutti i ministri ed esponenti del Centro Destra), fino ad arrivare all'ultima icona, il salario minimo.

Le balle che vengono propinate sono giusto al livello dei loro elettori che credono ai loro megafoni nella stampa, nella radio e nella televisione.

E non si pongono due semplici domande:

1) perchè, allora, avendo avuto ben undici anni di dominio al governo non hanno provveduto loro ?

2) chi paga ?

Il salario minimo sa tanto di reddito di cittadinanza, cioè un concetto che, teoricamente, può essere condivisibile, ma calato nella realtà trova molteplici difficoltà per una equa applicazione e copertura economica.

Abbiamo visto quante e quali truffe ha consentito il reddito di cittadinanza, esteso persino a chi Italiano non è (e quindi non ha la cittadinanza, ma viene pagato con le tasse degli Italiani !) e il costo per le finanze pubbliche, di oltre dieci miliardi l'anno, cioè, ogni anno, il costo per la costruzione di un ponte sullo Stretto (quantificato in 13 miliardi ma da spendere una volta sola).

Il tutto senza aver abolito tutte le altre agevolazioni su disoccupazione, cassa integrazione etc., sommando quindi un costo per una voce assistenzialista ad altre voci di analoga natura.

Un impianto che non sia assistenzialista, ma solidaristico, vorrebbe invece una unificazione di tutte le erogazioni che lo stato dovesse fare in una unica voce che garantisca controllo dei costi e quindi sia sostenibile per il bilancio dello stato, a costo zero rispetto a quelli che sono gli esborsi attuali (possibilmente da ridurre visto l'enorme debito pubblico che abbiamo) e che sia soggetta ad accurati e costanti controlli perchè non si trasformi in un vitalizio che induca a non ricercare una fonte autonoma di guadagno.

In questo ambito il salario minimo potrebbe avere un piccolo vantaggio se il suo costo fosse esclusivamente imputato alle aziende private e non allo stato che, dal canto suo, dovrebbe anche cessare ogni intervento agevolativo (ad esempio a favore della stampa, del cinema, delle associazioni private ...) o addirittura di finanziamento delle medesime attività che dovrebbero vivere in base alla Legge di Mercato della domanda e dell'offerta.

Appare evidente che, imponendo un minimo salariale per legge e lasciando lo stato estraneo ai costi di tale provvedimento, le aziende sarebbero incentivate a dare copertura contrattuale a tutti i lavoratori, riconoscendo la giusta retribuzione, come appare evidente che quanti, oggi, sono già regolati da un contratto con livelli minimi superiori a quei nove euro richiesti dai cattocomunisti, si troverebbero a doversi difendere dalle legittime richieste aziendali di una generalizzazione del minimo salariale come base di partenza di ogni contratto.

Ovviamente nessuno percepirebbe meno di quanto dovesse percepire oggi, ma la differenza tra la sua retribuzione odierna e quella prevista dalla nuova contrattualizzazione con minimo salariale, verrebbe erogata in una voce transitoria come "assegno riassorbibile" da tutti i successivi aumenti che dovessero essereconseguiti, per contratto, promozioni o welfare aziendale e, quindi, per molti anni non avrebbero alcun miglioramento economico, livellandosi verso il basso.

E' questo che vogliono i cattocomunisti ?

Se riuscissero (ma ne dubito) ad elevarsi oltre gli slogan, direbbero di no, ma non potrebbero contestare alle aziende di normare i nuovi contratti partendo da un minimo salariale imposto per legge.

Appare quindi evidente che le urla belluine della Schlein, di Conte, di Fratoianni/Bonelli e di Calenda sono solo strumentali per avere qualche spazio informativo di propaganda, su un tema che, se non esaminato, incanta solo le menti meno informate e più sensibili alla propaganda.

Chi invece cerca di conoscere le cose, sa che la strada non è quella di imporre per legge, un dirigismo dal sapore sovietico e dogmatico che evidentemente è nel dna dei cattocomunisti, ma di favorire le libere trattative tra le parti per la contrattualizzazione dei rapporti che, in determinati settori (come già adesso: la stragrande maggioranza)  partirebbero da un parametro di base di gran lunga superiore a quei nove euro che vorrebbero i cattocomunisti.

Diversamente si realizzerebbe il solito socialismo reale, in cui sempre più cittadini vengono livellati l'uno con l'altro, ma tutti verso il basso, penalizzando l'impegno, il merito, l'ambizione al miglioramento, l'ingegno e la fantasia che sono il motore di ogni progresso.


25 luglio 2023

80 anni fa la fine dei Governi Mussolini

Il 25 luglio 1943, dopo una lunga e appassionata riunione del Gran Consiglio del Partito Nazionale Fascista, fu votato un ordine del giorno che in sostanza sfiduciava il Duce nelle sue funzioni di Capo del Governo.

Mussolini si presentò quindi da re Vittorio Emanuele III per rassegnare le dimissioni, il re le accettò e, con una mossa già preparata nell'ombra, lo fece arrestare mentre usciva dal Quirinale.

E' Storia.

Sulla quale la sinistra è arrivata a ricamarci sopra, organizzando persino una "pastasciutta antifascista", per un evento che i cosiddetti antifascisti dell'epoca non hanno minimamente contribuito a verificarsi.

Non c'è infatti alcun contributo di quelli che poi furono chiamati partigiani nella fine dei Governi Mussolini, dovuta esclusivamente al colossale errore di scendere in guerra assieme ai tedeschi e contro gli Inglesi e gli Americani i cui bombardamenti furono determinanti per la decisione del Gran Consiglio.

A parte quindi il ridicolo di cui, inconsapevolmente, non arrivandoci con la loro testa, si coprono i cattocomunisti che celebrano questa (come tante altre) data, mi piace evidenziare come, negli anni, non cambino molto le cose, anche se alla sciabola dell'arresto si è sostituita la liturgia dell'ipocrito "ringraziamento" per l'uscente.

Il Gran Consiglio non era infatti altro, per il PNF, che le moderne segreterie o consigli nazionali o comitati centrali dei partiti e il siluramento interno di un premier in carica è una costante dell'Italia (e non solo, basti pensare al suicidio dei Conservatori Inglesi quando hanno voluto sostituire Boris Johnson).

Mi ricordo (e sicuramente ce ne sono stati anche in precedenza, con vittima lo stesso De Gasperi) della liquidazione di Moro nel 1968 per sostituirlo con Rumor, di Fanfani prima e dopo Moro, di Andreotti, per arrivare alla cronaca contemporanea del celeberrimo "Enrico stai sereno" che fu seguito dalla sfiducia evidente degli organi dirigenti del pci/pds/ds/pd verso Enrico Letta, premier dopo Monti, che si dimise (come tutti quelli che lo avevano preceduto) per un pronunciamento del suo partito e non del parlamento, per essere sostituito dal segretario del partito Renzi.

I partiti, quindi, si fanno male da soli e se è comprensibile che la parte avversa sia contenta che la persona che, pro tempore, incarna il nemico venga costretta alle dimissioni (con il rischio peraltro che chi gli succede possa essere più abile), lo è meno festeggiare come se fosse una vittoria determinata dalla propria azione.

Non lo è oggi, come non lo fu nel 1943.


24 luglio 2023

Sprofonda ancora la credibilità dei media italiani

A Bologna credevamo di aver raggiunto il punto più basso con Cofferati sindaco, poi è arrivato Merola e adesso persino Lepore a ricordarci che al peggio non c'è mai fine.

Analogamente si può dire per la stampa, radio e televisione: dopo il virus cinese e il caldo che più caldo non si può "da 120mila anni", ecco il risultato delle elezioni in Spagna.

Indubbiamente i cattocomunisti hanno tirato un sospirone di sollievo nel vedere che il partito popolare e Vox non raggiungono la maggioranza assoluta (per sette seggi), ma da qui a commentare sul "fallimento del modello Italia" e sul "flop dei sovranisti", ci passa tanta distanza quanto è quella che c'è tra informazione e manipolazione propagandistica.

Ed è sufficiente leggere i numeri confrontandoli con quelli del parlamento uscente eletto nel 2019 (tabella in immagine tratta dall'articolo sul sito nicolaporro.it).

Il partito popolare aveva 89 seggi e ieri ne ha ottenuti 136.

Vox aveva 52 seggi e ne ha ottenuti 33.

Il totale per quello che, più o meno, potrebbe essere il Centro Destra spagnolo è di 169 seggi rispetto ai 141 del 2019 su un totale di 350 seggi.

Sulla parte opposta della barricata, il partito socialista che aveva 120 seggi ne ha ottenuti 122.

L'estrema sinistra tutta unita ha ottenuto 31 seggi rispetto ai 35 che aveva il solo Podemos nel 2019.

La sinistra passa da 155 a 153 seggi su 350.

La differenza la fanno i partiti autonomisti delle varie regioni spagnole, che non esistono, in quella forma e diffusione, in Italia a meno che, per la parte più importante, non si consideri tale la Lega, la cui presenza spiegherebbe perchè in Italia il Centro Destra abbia vinto nettamente con il voto popolare e con i seggi.

Contrariamente a quanto sostenuto dalla "informazione" (absit iniuria verbis) propinata con grande spreco di mezzi da gran parte della stampa italiana, il "vento di Destra", la terribile "onda nera", continua a soffiare in Europa, anche in Spagna, dove si verifica lo stesso fenomeno che abbiamo in Italia per cui c'è un partito di Centro Destra che diventa più attrattivo di altri e, in più, riesce a incrementare la somma dei voti precedentemente diffusi tra i vari partiti.

Semmai si potrebbe dire che in Spagna sono indietro, rispetto all'Italia, di circa un decennio, cioè al punto in cui il Centro Destra era unicamente a trazione Berlusconi, con Forza Italia che polarizzava il voto di area, quale "voto utile", un po' come la Democrazia Cristiana della prima repubblica.

Se il Centro Destra spagnolo non arriva alla maggioranza assoluta è a causa di una mezza dozzina o poco più di micropartiti che, grazie alla legge elettorale, riescono, con percentuali nazionali intorno all'1%, a capitalizzare il voto dei bacini elettorali locali.

Un po' come se ci fosse una Sudtiroler Volkspartei in ogni regione d'Italia che, approfittando di una legge che privilegia la piccola identità etnica, linguistica o religiosa, con poco entra in parlamento.

Da un lato la polarizzazione che aveva premiato il partito socialista nel 2019 oggi viene a beneficio anche del partito popolare, dall'altro gli autonomisti che, sfarinando una trentina di seggi, diventano ognuno determinante e quindi possono imporre il ricatto delle loro pretese in cambio di un sostegno che sarebbe comunque traballante e incerto.

E' evidente che, come per molti altri stati, la mancanza di una maggioranza assoluta, coesa politicamente, comporterà un periodo di turbolenze e incertezze, ma il tutto è, contrariamente a quanto strombazzano i media italiani, in un quadro di progressivo rafforzamento della Destra e del Centro Destra, ovunque.

Se, infatti, anche questo risultato che induce i commentatori di sinistra alla ola, incerto per la Spagna, dovesse replicarsi alle europee del 2024, il Centro Destra acquisirebbe ulteriore forza in un parlamento che vedrebbe sempre più emarginate le follie socialiste e verdi.

Certo, farebbe piacere una cavalcata trionfale da una capitale all'altra, ma la Politica non è un film e seminando con costanza e con coerenza, arriveranno anche i risultati più esaltanti.

Meloni docet.

23 luglio 2023

Ma la Fiamma, no !


Leggo ne Il Tempo online che sussurri di corridoio, vorrebbero la Meloni intenzionata, dopo le elezioni europee, a mettere mano al Governo ed al partito.

A parte ogni considerazione sui pettegolezzi, i vari "retroscena" di cui è esperto Vespa, che o sono mere illazioni frutto della fantasia di chi li scrive (con obiettivi e finalità varie e spesso ostili ai soggetti interessati), oppure sono informazioni fornite da qualcuno che ha interesse a promuoverle o ad affossarle, in entrambi i casi un giornalista non dovrebbe darne conto, mentre ben potrebbe, sotto la rubrica "cazzeggio estivo", formulare in un suo articolo cosa farebbe lui se fosse nei panni della Meloni.

Se io, che fortunatamente non sono un giornalista, fossi nei panni della Meloni, per prima cosa NON rinuncerei alla Fiamma, perchè è una richiesta formulata dai cattocomunisti in più occasioni, ma soprattutto perchè se FdI è diventato il primo partito CON la Fiamma, non vedo alcuna ragione per rinunciarvi.

La Fiamma è il filo che unisce il passato con il presente e che garantisce anche il futuro, perchè chi non ha passato, non può avere alcun futuro.

Quanto al partito, semmai, cambierei sì il nome, magari per quel "Partito della Nazione" che apre alle varie anime della Destra.

Ignazio La Russa è un ottimo Presidente del Senato e per me resta il candidato del Centro Destra al Quirinale.

Se mai dovesse essere dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio e con sentenza definitiva, che il figlio ha compiuto qualche reato, sarà il figlio a dover renderne conto, non il padre a dover "fare passi indietro".

Il rimpasto di governo lo metterei anch'io in conto, ma non verso la Santanchè che è un ottimo Ministro del Turismo, bensì verso quei ministri che hanno deluso come Schillaci e Piantedosi, magari pensando a Salvini agli Interni e un politico, non un tecnico, alla Sanità.

Esattamente il contrario, quindi, delle "voci" raccolte da il Tempo e mi domando quindi a chi mai possano giovare quei pettegolezzi, certo non al Governo e neppure a Fratelli d'Italia.

E non perchè "io" la pensi al contrario, ma perchè da quel che leggo, gli Elettori del Centro Destra non vorrebbero alcun cedimento, neppure formale, alla sinistra, semmai l'opposto, cioè un irrigidimento dello scontro.

Spero che la Meloni lo sappia e scelga consiglieri che abbiano il polso del sentimento del Popolo di Centro Destra.

22 luglio 2023

Sono tornati i cattivi maestri

Confesso che è molto difficile segliere un argomento da commentare, tante sono le castronerie che la sinistra diffonde ignorando per incapacità di argomentare, i temi ben più seri che vengono affrontati cercando di dare una soluzione utile e di buon senso, dal Governo di Centro Destra.

Del resto i cattocomunisti si sono scelti come capo una capace solo di sproloquiare come se fosse ancora in una assemblea studentesca dove prevaleva chi riusciva ad avere l'ultima parola tra le tante che venivano spese, senza indicare una qualsivoglia soluzione.

Ma chi dovrebbe supportarla non l'aiuto certo con la proposta di introdurre il reato di opinione per "negazionismo climatico" o se vuole contrastare la revoca delle onoreficenze concesse a quel criminale comunista che fu Tito, addirittura affermando, con grandissimo sprezzo del ridicolo, che Giorgio Almirante avrebbe fatto uccidere più Italiani del responsabile delle Foibe.

Poi ci sono quelli che incassano la liberazione dell'egiziano Zaki (cosa non riuscita a Conte e Draghi) ma pur di non riconoscere i meriti del Governo Meloni, chiedono "e Regeni ?", dimenticandosi, ancora una volta, che sul caso Regeni la Meloni deve operare dopo che ben quattro predecessori (Renzi, Gentiloni, Conte e Draghi) avevano compromesso i rapporti con un importante vicino come l'Egitto, senza ottenere nulla.

Tra parentesi, aggiungo che per Regeni la pretesa sarebbe quella di vedersi consegnare degli egiziani per mandarli a processo, cosa che e mi sembra anche giustificabile, il governo egiziano non intende fare, così come dovremmo anche noi difendere ogni cittadino Italiano, per quanto si fosse macchiato di colpe anche gravi, processandolo e detendolo in Italia e non consegnandolo a chicchessia.

Ma tutto questo porta solo ad un risultato: una campagna d'odio che a me ricorda quella dei vecchi "cattivi maestri" che ci portarono alla stagione degli anni di piombo.

Come infatti qualificare se non "provocazione", l'affermazione di Saviano per cui Salvini sarebbe il Ministro della Mala Vita, affermazione sicuramente più grave delle due righe di Facci con la battuta sulla ragazza che si è fatta ed è stata fatta e che sono costate a Facci la striscia in Rai ?

Ovvio che Saviano debba essere escluso dalla programmazione Rai, come è altrettanto ovvio che la provocazione è cercata proprio per essere cacciato dalla Rai e potersi atteggiare a vittima e aizzare contro la Maggioranza di Centro Destra.

E la cosa grave è che ci sono ancora tanti che cascano in quella trappola.

Ora io dico, poichè costoro continuano a provocare, perchè non li accontentiamo e cominciamo a reagire alzando i toni e i modi delle risposte, come, del resto, fanno tanti, quasi tutti, i semplici elettori del Centro Destra che commentano su Twitter ?

Anche chi ci rappresenta dovrebbe smettere di porgere l'altra guancia, rispondendo in modo pacato, tollerante e civile alle provocazioni dei cattocomunisti, dando risposte argomentate e articolate a chi si beve solo slogan, tanto a sinistra non sono interessati ad un dibattito politico, ma solo a creare ostacoli a prescindere e mai riconoscerebbero i meriti del Centro Destra, esattamente com'è accaduto con Zaki.


21 luglio 2023

La sinistra vuole perseguitare le opinioni (degli altri)

La faccia, sempre torva, con un'espressione che nasconde il nulla del suo pensiero, è Bonelli, uno dei diarchi dell'estrema sinistra, quello che raccolse un paio di pietre dal Po per mostrarle in parlamento ululando alla siccità (ovviamente causata dall'Uomo), pochi giorni prima delle piogge di maggio che consentono, ancora oggi, di non avere alcun problema di approvvigionamento di acqua.

Perchè scrivo del nulla ?

Perchè nella sua ignoranza (in senso etimologico latino del termine) esprime il sentimento profondo dei cattocomunisti che organizzano feste per la liberazione di Zaki ottenuta dalla Meloni, però non sanno, ignorano appunto, cosa significhi libertà di opinione, non è colpa loro, ma è la mancanza di istruzione e di educazione che li ha accompagnati in tutta la loro vita, rifiutando, come nel caso in oggetto, di ascoltare le opinioni di chi la pensa diversamente da loro.

Libertà di Opinione, una delle Libertà fondamentali (ma lo sono tutte, perchè non esiste Libertà se anche una sola tipologia fosse concultata), perchè tutte le opinioni hanno diritto di tribuna essendo tutte legittime.

Bonelli, invece, come tutti i cattocomunisti vuole proibire le opinioni altrui.

Proibire le idee che definiscono fasciste (praticamente tutte quelle che non appartengono al loro antiquato bagaglio ideologico) e ignorano che ad essere vietata è la ricostituzione del Partito Nazionale Fascista, non le idee che possono (più o meno) essere ricondotte a tale area politica.

Abbiamo visto quello che hanno fatto durante il periodo del virus cinese, con i divieti, le proibizioni, le repressioni di tutte le idee e le manifestazioni contrarie al pensiero unico del vaccino e adesso vogliono creare il reato di negazionismo climatico.

In sostanza non vogliono che si dica che è caldo perchè è estate e che il cambiamento climatico è nella Natura del mondo, da sempre e l'Uomo non c'entra nulla.

Vogliono punire chi pensa autonomamente, perchè la tesi del cambiamento climatico di natura antropica, giustifica le folli politiche verdi dell'unione del male che costerebbero ad ognuno di noi circa centomila euro.

Se invece si ragionasse potendo valutare anche le tesi che loro sbrigativamente giudicano "negazioniste", allora vedremmo che non nuove politiche energetiche, nuovi strumenti, nuove autovetture, ma un semplice adattamento del modello di vita chesi possa adeguare e adattare al naturale cambiamento del clima come, ad esempio, cambiare tempi e tipologie delle coltivazioni agricole (che i produttori agricoli più avveduti e competenti, stanno peraltro già facendo, come, in ogni epoca, l'Uomo ha sempre fatto, prendendo atto del cambiamento naturale del clima, costantemente in evoluzione).

Ma Bonelli, l'uomo dei sassi e della siccità quando già si preparavano le piogge di maggio, vuole introdurre un nuovo reato (come se non ce ne fossero già troppi !) per il negazionismo climatico e la libertà di opinione tanto reclamata nel caso Zaki, viene negata a chiunque alzi il dito per domandare: ma in estate, non è sempre stato caldo ?

20 luglio 2023

Non ostacoliamo il timoniere

Il Presidente del Consiglio è il capo della Coalizione, colui che deve fare sintesi delle proposte dei partiti di Maggioranza, mettendoci la faccia ma anche difendendone le scelte davanti a istituzioni ostili come quelle impersonate da Mattarella e dalla Von der Leyen.

Rilanciare sempre con qualcosa in più che è, indubbiamente, un "dire qualcosa di Destra" ma, soprattutto, di sensato, come la tipizzazione di quella amenità che è il concorso esterno di associazione mafiosa o la richiesta di pace fiscale, rischia di non far ottenere neppure quel poco che la Meloni riesce a far passare dal filtro e con l'ostruzionismo dei vari organismi ostili, imbottiti di funzionari nominati in undici anni di governi cattocomunisti.

Chi mi legge regolarmente sa che, più di una riforma, a mio parere la giustizia ha necessità di una rivoluzione che inizi con il demolire tutto l'esistente con una ruspa.

Altrettanto valga per il fisco, l'immigrazione clandestina, i rapporti con l'unione del male.

Ma quanto durerebbe la Meloni se agisse dando piena soddisfazione alla pancia di noi Elettori ?

Fose neppure il tempo di scrivere un tweet di apprezzamento, che dovremmo scriverne un altro indignato per il colpo di stato che, in una qualche forma, verrebbe realizzato.

Allora sopportiamo e supportiamo la politica dei piccoli passi.

Prendiamo la riforma Nordio, aspettiamo che sia approvata e applicata e poi faremo il passo successivo.

Idem con le tasse, i clandestini, la Sovranità in Europa.

Nel frattempo lasciamo che la Meloni consolidi il Governo e la sua presenza nelle istituzioni europee e ricordiamoci che ci sono due importanti scadenze nel giugno 2024 e in autunno 2027,

La prima sono le elezioni europee che potrebbero cambiare la maggioranza nel parlamento dell'unione del male.

La seconda scadenza è quella del Parlamento Italiano e chi sarà eletto determinerà anche il prossimo presidente della repubblica: se la Meloni avrà potuto governare senza sgambetti, allora nel 2027 questa maggioranza potrà essere confermata e nel 2029 potremo, per la prima volta, eleggere un presidente della repubblica di Centro Destra.

E le cose cominceranno a cambiare più velocemente.

Ma fino ad allora, lasciamo che la Meloni possa concentrarsi sulla rotta della nave Italia, senza dover fare lo slalom tra le insidie e anche il fuoco amico, apprezzando anche quando mette giustamente il cappello sulla liberazione di Zaki (che Conte e Draghi non seppero ottenere) anche se agli Elettori del Centro Destra, di Zaki, non è mai importato nulla.


19 luglio 2023

Occupiamoci di casa nostra

In questi ultimi anni è emersa prepotente una tendenza a farsi i fatti altrui, interferendo sulle scelte e sulla vita non solo di altre persone, ma addirittura di altri stati.

La Francia, squassata da ogni genere di protesta da parte del proprio popolo, ma anche dalla rivolta degli immigrati di terza e quarta generazione, conferma l'arrogante ed ignorante presunzione dei suoi politici quando vorrebbe ergersi a censore delle scelte del nostro Governo eletto dal Popolo Sovrano e che, a differenza di Macron e dei suoi ministri, continua a godere del favore degli Elettori.

Ma anche noi non ci facciamo mancare la velleità di interferire in altri stati e se è giustificabile la pretesa di conoscere la verità sulla vicenda che ha portato alla morte un Italiano, Giulio Regeni, non vedo quale senso abbia compromettere le relazioni con uno stato importante per i nostri interessi (per il contrasto all'immigrazione clandestina, per fermare il terrorismo islamico, per le forniture di gas) come l'Egitto.

Zaki è un cittadino egiziano, che volontariamente all'inizio del covid, forse per mettersi al sicuro dall'epidemia, è volato da Bologna al Cairo, dove è stato arrestato dalla Polizia egiziana, in territorio egiziano, su mandato della magistratura egiziana, in base ad una legge egiziana, recluso nelle prigioni egiziane, processato in Egitto, con la procedura egiziana, con giudici egiziani e infine condannato dai giudici egiziani e che ora potrebbe essere graziato, in base alle leggi egiziane, dal presidente egiziano Al Sisi.

Che c'entriamo noi ?

Perchè compromettere i rapporti con l'Egitto per interferire in una procedura totalmente egiziana ?

La risposta dei cattocomunisti è sulla stessa lunghezza d'onda della loro opposizione al memorandum di intesa con la Tunisia per fermare le partenze dei clandestini: i diritti civili.

E' la tipica presunzione cattocomunista che, non sapendo tutelare gli Interessi Nazionali, perseguendo il Benessere e la Sicurezza del Popolo Italiano, cerca di stornare l'attenzione confidando nella complicità di chi teme un'Italia forte, indipendente, autorevole.

18 luglio 2023

Tutto il ridicolo del politicamente corretto

La Rai, sotto "accusa" per le "epurazioni" del Centro Destra che hanno visto solo i cattocomunisti, probabilmente nelle mani di un signore che fra un anno andrà in pensione e quindi tende a fare lo slalom tra le rogne per non averne, si arrende agli invasati del politicamente corretto e diventa più allineata che mai alle direttive mainstream.

Scontentando gli Elettori di Centro Destra e non acquisendo neanche un consenso tra quelli cattocomunisti, come sempre accade quando ci si arrende al nemico.

Viene così cancellata una striscia (che non avrei mai guardato sia perchè ho smesso di guardare i programmi di "approfondimento" politico, ma anche perchè a me quel giornalista non è mai piaciuto) che era stata affidata a Filippo Facci, firma di Libero, perchè, a commento della sin troppo mediatica vicenda del figlio del Presidente La Russa, ha scritto (più o meno) che l'accusatrice del figlio del Presidente del Senato dopo essersi fatta di cocaina è stata fatta anche dal ragazzo.

Apriti cielo !

La Schlein e tutto il sancta sanctorum del cattocomunismo sono insorti per una frase che, a me, più che sessista, è sembrata solo ironica, della serie ridendo castigat mores.

Così Facci è stato cancellato.

Ieri è stato il turno di due telecronisti che commentavano i mondiali di nuoto (nell'immagine tratta da Twitter, uno dei quotidiani cattocomunisti che hanno ricamato sulla vicenda, probabilmente non avendo altro da propinare ai loro lettori, che, se continuano a leggere quei giornali, quelli meritano).

A microfoni che credevano spenti ma che un tecnico aveva lasciato aperti solo per Rai Play (chissà quanti spettatori avrà avuto, ma ne è bastato uno solo), commentavano tra loro la (scarsa) avvenenza delle nuotatrici olandesi, aggiungendovene una italiana, per poi raccontarsi freddure e barzellette che una volta si sarebbero dette "da caserma" sulle donne che conoscono solo tre note "SI LA DO" e via di quel tenore.

Barzellette e freddure che abbiamo sempre raccontato e ascoltato, a scuola, negli spogliatoi, in caserma, immagino al bar anche se non sono mai stato un frequentatore di bar, fino nei salotti della età adulta quando non erano presenti le signore.

La negligenza è stata di chi non ha chiuso tutti i microfoni, senza avvisare tempestivamente i due malcapitati che quello che dicevano per scaricare la tensione del lavoro pensando di avere un colloquio a due, andava in onda, innescando  uno spettatore dalla pressione alta che, sentendosi investito dal sacro fuoco del politicamente corretto, ha subito inviato una pec alla Rai.

E il debole amministratore delegato che conta i giorni per andare in pensione, per non avere rogne, ha biasimato i due cronisti, sostituendoli nel seguire i mondiali.

Non so agli altri, ma a me, queste censure, questi invasati Savonarola (magari vorrei ricordassero la fine che fece Savonarola ...), fanno esattamente l'effetto contrario a quello che vorrebbero ottenere.

E mi sento sempre più comprensivo e dalla parte delle vittime della aggressiva ignoranza dei politicamente corretti e della pusillanimità di chi dovrebbe intervenire per le questioni serie e non per le paturnie di una rumorosa ma, presumo, minoritaria parte della nostra Società che è di gran lunga migliore di chi urla e che, per fortuna, continuerà a ridere senza riserve nel sentir raccontare barzellette e fare freddure, come sempre è stato e sempre sarà.

17 luglio 2023

Fate pure strillare di rabbia i cattocomunisti

In questi giorni di luglio, i quotidiani, ripresi da radio e televisioni e viceversa, cercano motivi per sollevare polveroni e indignazioni.

Ogni giorno mettono in prima pagina questo o quello, senza una vera ragione, ma solo per seminare zizzania nel Centro Destra, per ergersi a consiglieri fraudolenti della Meloni e per istigare all'odio verso tutto ciò che non abbia il crisma del cattocomunismo dipinto, ovviamente, di verde.

Prendiamo una riforma della giustizia che, anche con la tipizzazione di quell'originale forma di reato che è il "concorso esterno", sarebbe sempre un pannicello caldo, perchè nel mondo della giustizia ci vorrebbe una rivoluzione, preceduta da una certosina azione delle ruspe.

La sinistra cerca di mettere contro la Meloni e Nordio, quando hanno detto le stesse cose, con la Meloni che si è fermata a dire che la tipizzazione di quella specie di reato non è una priorità senza esporre il suo pensiero perchè, appunto, non è una priorità e Nordio che, dopo aver anticipato che non era nel programma di governo, ha espresso la sua opinione in merito, peraltro da anni nota.

Poi l'eterna querelle del fisco.

Ce la menano con l'evasione fiscale da recuperare, eppure hanno avuto undici anni per recuperarla e sono ancora cento i miliardi di evasione che vengono sbandierati.

E sono cento perchè l'evasione è alimentata da un sistema barbaro di feroce e disumana tassazione, che dimezza redditi, risparmi e patrimoni.

Il cattivo qui è Salvini che vorrebbe cancellare le cartelle fino ad una certa cifra (trentamila euro).

Ma cancellatele tutte, tanto non si recupereranno mai !

Cancellatele tutte agendo perchè, da quel momento, tasse umane (quindi ampiamente inferiori a quelle attuali) e più chiare, siano pagate e chi non le paga sia punito, veramente, non a chiacchiere.

C'è ancora troppa sudditanza psicologica del Centro Destra che viene condizionato da una stampa che non muove più nessuno, se non gli stessi "indignati a comando" che guardano tutte le trasmissioni, in ogni rete e si rincitrulliscono con la lettura di Repubblica, Corriere e Stampa, diventando i moderni carri armati delle barzellette sul Duce.

Sono sempre gli stessi, chissenefrega se strepitano, anzi più strepitano e più sarebbe da velocizzare ogni provvedimento che loro osteggiano.

Perchè ormai è acclarato dai fatti, dopo undici anni di governo cattocomunista, il Bene dell'Italia e l'Interesse degli Italiani lo si fa solo facendo il contrario esatto di quello che chiedono i cattocomunisti ed i loro megafoni.



16 luglio 2023

I cattocomunisti sempre pronti a spendere (male) i nostri soldi

Se leggiamo le dichiarazioni degli esponenti cattocomunisti, rileviamo subito una costante: chiedono, anzi, pretendono soldi.

I NOSTRI soldi, perchè se anche la pretesa è rivolta verso lo stato o, meglio, con le loro parole, il Governo (ma solo quando è di Centro Destra, allora sì che abbiamo scioperi magari per contratti scaduti da sei anni e per i quali, fino alla vittoria della Meloni, nessuno si curava di chiederne il rinnovo, men che meno proclamando uno sciopero nei trasporti), il Governo può spendere solo i soldi che noi mettiamo nelle casse dello stato con le nostre tasse.

Del resto i modi per lo stato (e, quindi, il governo) di recuperare denaro da destinare a questa o quella esigenza sono solo tre:

1) più tasse 

2) più debito

3) spostando i soldi già stanziati da una voce ad un'altra.

Questo avviene per i soldi che vengono chiesti per i contratti dei dipendenti pubblici, per i rimborsi dei disastri naturali, per gli sconti nelle bollette, per gli aiuti alle famiglie in povertà, per il rilancio di questa o quella attività, per il recupero in mare, il trasporto, l'alloggiamento, il mantenimento, le cure e l'istruzione dei clandestini.

Tutte le voci (tasse e debito) sono sempre e comunque soldi nostri, che ci vengano estori con le tasse, che si debbano restituire se lo statro opera a debito o che siano già nelle casse dello stato perchè ci erano già stati sfilati, sempre con le tasse, negli anni precedenti.

Abbiamo un sistema fiscale vessatorio, che ci espropria mediamente di oltre il 40% del nostro reddito e sottrae denaro ai risparmi, al patrimonio che così si impoverisce e persino per ogni guadagno che uno riuscisse a realizzare rischiando in e il proprio in borsa.

Direi quindi che le follie della Schlein sulla revisione del catasto, sulla patrimoniale e su ogni altra velleità di appropriarsi del nostro denaro con quei mezzi possano essere respinte finchè avremo un governo di Centro Destra (e questa è anche una risposta a chi critica la Meloni perchè non ha fatto tutto subito).

Il debito, purtroppo, non è più nelle nostre mani, ma in quelle dei satrapi di Bruxelles nelle cui grinfie ci hanno consegnato undici anni di governi cattocomunisti e adesso uscirne, per riconquistare un po' di Libertà, Indipendenza, Dignità, Identità e Sovranità, richiederà tempo e battaglie, anche perchè ci sono delle quinte colonne interne che, come abbiamo visto per la legge contro natura, preferiscono votare per le pretese delle consorterie affaristico finanziarie che per gli Interessi Nazionali dei cittadini Italiani, e passerà anche dall'esito del voto del giugno 2024 per il nuovo parlamento europeo (votare conta, sempre).

Spostare da una voce ad un'altra somme ingenti, mi vengono ad esempio in mente i nove miliardi chiesti con arroganza da Bonaccini per l'alluvione in Emilia Romagna, susciterebbe la rivolta di quanti sono interessati alla voce di spesa cui verrebbero sottratti.

Ad esempio i nove miliardi di Bonaccini si potrebbero abbondantemente trovare azzerando ogni spesa per i clandestini (e personalmente lo farei), ma ve l'immaginate la cagnara della Caritas, delle ong e di tutte le cooperative che prestano "assistenza" ai clandestini ?

Tanto più, come imparo oggi dalla Zuppa di Porro, che il quotidiano dei vescovi, Avvenire, nella sua campagna contro il Governo, critica persino il viaggio in Tunisia odierno della Meloni con Von der Leyen e Rutte per costruire (faticosamente) un necessario e vitale accordo che porti a limitare le partenze dei clandestini da quello stato.

Secondo Avvenire, infatti, dovremmo dare ospitalità a tutti i clandestini che lo volessero, perchè in Tunisia sarebbero trattati male e noi avremmo le risorse necessarie per sostenere l'onere.

Non mi risulta, però, che dica dove reperire quelle risorse e non vorrei che fossero i quasi seimila miliardi di risparmi che tutti i cittadini Italiani sono riusciti a salvare dalle grinfie del fisco e regolarmente depositati nelle banche.

E non vorrei che per Avvenire i nostri risparmi dovessero servire a crescere quelli che, come si vede in Francia, alla terza o quarta generazione ci si rivolteranno contro.

La facilità con la quale certa gente mette il cappello sulla proprietà altrui, soprattutto quella in denaro, merita di essere evidenziata, per ricordare che dipenderà sempre da noi, dal voto che andremo ad esprimere (o non esprimere) in tutte le elezioni cui saremo chiamati a partecipare, se potremo ancora usare liberamente i nostri risparmi per le nostre esigenze, oppure ce li vedremo sottrarre nel nome di fantomatiche visioni etiliche, più che etiche, della società.

15 luglio 2023

Giustizia e clandestini

I quotidiani stanno perdendo copie ad ogni rilevazione delle vendite.

Tra i motivi, oltre all'overdose di opinionisti inutili e verbosi che spuntano da ogni anfratto in televisione, radio e internet e la perdita di credibilità che affligge i giornalisti come i magistrati per il loro comune estremismo ideologico, c'è la velocità con la quale si diffondono le notizie.

Una volta era il quotidiano ad informarci su cosa avveniva non solo nel mondo, ma anche nella via accanto.

Oggi non è più così.

Radio e telegiornali a ciclo continuo e internet con le notifiche aperte ci informano dell'ultima flatulenza da Pechino, come pure della chiusura della strada di casa per lo scoppio di una tubazione dell'acquedotto.

Allora i quotidiani non servono più ad informare, ma solo a commentare, ad approfondire in modo che dovrebbe essere più culturalmente appropriato della marchetta propagandistica cui ormai si sono piegati i giornali megafono dei potentati affaristici e finanziari.

Come fa La Verità, una delle poche eccezioni nella carta stampata e, se ho spesso citato articoli e autori, nel numero di oggi ci sono ben due significativi interventi.

Il primo è l'editoriale di Maurizio Belpietro che stigmatizza, partendo dalla minaccia di un ladro di denunciare per violazione della privacy la vittima di un suo furto che ha diffuso le immagini della videocamere di sorveglianza, quanta poca giustizia ci sia in Italia.

Come per le case occupate abusivamente che non riescono a restituire con la necessaria immediatezza, al proprietario per le lungaggini ed i cavilli giuridici, con il risultato di anziani e deboli impauriti nel fare una vacanza o nel farsi ricoverare per il timore di trovare la propria casa nelle mani di delinquenti.

Belpietro conclude, con mia grande soddisfazione, proponendo di adottare il sistema di reclutamento dei pubblici ministeri che hanno negli Stati Uniti: l'elezione popolare a tempo.

E' il pm infatti che esercita l'azione penale in base alle priorità che lui stesso si dà e che non sono soggette al giudizio degli elettori, anche se le sue sono scelte ed interventi essenzialmente politici.

Con l'elezione popolare, se il pm esercita la sua azione penale in senso utile alla popolazione verrà rieletto, diversamente mandato a casa.

E' qualcosa che sostengo da tempo: pubblici ministeri elettivi e giudici nominati dalle assemblee elettive di competenza.

Basta con il reclutamento tramite un concorso pubblico che porta ad un ruolo importante chi non ha esperienza e lo rende pure inamovibile.

Ovviamente è solo parte della soluzione, ma tornerebbe utile anche contro i clandestini, visto che ripetutamente i magistrati, con il caso eclatante del processo contro Salvini per aver cercato di fermare gli sbarchi, non sembra agiscano nel rispetto del sentimento popolare o dell'Interesse Nazionale.

Se venissero eletti, con la rielezione a rischio nel caso non agissero secondo i desiderata del Popolo, allora forse avremmo più espulsioni, più respingimenti e forse meno arrivi.

Arrivi che vengono evidenziati, sempre ne La Verità di oggi, in una bellissima intervista di Francesco Borgonovo a Marco Tarchi che, tra le tante altre considerazioni interessanti, "avvisa" la Meloni sul fatto che si gioca molti elettori sul problema dei clandestini.

Tarchi giustamente dice che se non si fermano gli arrivi, la Meloni perderà elettori, aggiungo io: a favore della Lega, non certo dei cattocomunisti immigrazionisti.

Poco male, diremmo in tanti, visto che il passaggio interno di voti nel Centro Destra è a saldo invariato ed è esercitato da molti di noi a seconda delle contingenze (ricordo lo spostamento massiccio di elettori dalla Lega a FdI nel momento in cui Salvini entrò al governo con Draghi e i cattocomunisti).

Ma la Meloni si è proposta per una politica di legislatura e la questione dei clandestini non può aspettare.

Il Presidente del Consiglio lo sa benissimo ed infatti non perde occasione per cercare di creare una alleanza europea che supporti le esigenze non solo italiane, ma di tutti i paesi esposti all'invasione dei clandestini come Spagna e Grecia, Malta e Cipro.

Non a caso anche domani sarà a Tunisi per coinvolgere quel paese di transito perchè blocchi le partenze.

La Meloni sta cercando di fare adesso quello che Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte2 e Draghi non hanno fatto in undici anni, ma più tempo si è perso e meno tempo ha la Meloni per bloccare l'invasione.

Soprattutto se non riesce a mettere a regime neppure l'espulsione con rimpatrio coatto di quanti sbarcano illegalmente, istigati a cavillare con i tribunali per ritardare l'espulsione o, addirittura, ottenere una sorta di diritto a restare (a spese nostre).

Allora ci vuole un termine: le elezioni europee del giugno 2024.

Se a quella data ci sarà una nuova maggioranza in Europa e una nuova commissione, allora questa dovrà procedere celermente a bloccare gli arrivi, diversamente l'Italia dovrà fare da sola, con la propria Marina Militare, a qualunque costo.

Perchè, come ha spiegato Tarchi, l'aspettativa degli elettori del Centro Destra è proprio quella di bloccare gli arrivi, con qualunque mezzo ed a qualunque costo.

14 luglio 2023

"Salvare" i clandestini non è una priorità

Il parlamento europeo, nella sua orgia ideologica di fine legislatura, ha approvato una mozione che impegnerebbe a incrementare le attività per "salvare" i clandestini, anche valorizzando le ong.

I parlamentari in scadenza hanno preso l'ennesimo abbaglio, perchè la priorità deve essere non il "salvataggio" in mare di gente che parte mettendosi volontariamente in pericolo, ma la difesa della integrità territoriale delle Nazioni europee di approdo, che significa anche difesa della Identità Nazionale e del Benessere e della Sicurezza di tutti i cittadini, che è il compito principale dei governi.

Per cui l'unico modo per "salvare" i clandestini, è impedire le loro partenze, in accordo con gli stati di partenza.

La tabella allegata l'ho trovata su Twitter alcuni giorni fa, opera di un parlamentare della Lega e non è stata smentita.

Del resto era già noto che, da qualsiasi parte del mondo si comprasse un biglietto aereo per venire in Italia, il costo sarebbe inferiore al "biglietto" preteso dagli scafisti.

Perchè, allora, uno spende migliaia di euro mettendo a rischio la sua vita, quando potrebbe spenderne un centinaio e viaggiare in tutta sicurezza ?

Perchè non ha il permesso ad entrare in Italia, in Europa.

E se non ha il permesso all'approdo, è un clandestino, non un migrante, non un naufrago.

E abbiamo tutto il diritto e il dovere di respingerli, impedire che sbarchino, come nostra priorità.

L'Europa, invece di addossare obblighi su obblighi che dovrebbero essere pagati da noi cittadini (perchè recuperare dei clandestini in mare, costa e non poco !) dovrebbe imporre l'apertura, in Africa, di campi di smistamento, nei quali valutare le domande di ingresso e filtrarle in base alle nostre esigenze e possibilità.

Nessuno parte irregolarmente, nessuno muore in mare, ecco l'unico salvataggio che possa contemperare gli interessi primari degli Italiani e degli europei, con quelli di chi chiede di entrare a casa nostra.

La mozione del parlamento europeo è solo l'ennesimo tassello di un progetto di distruzione della nostra Civiltà, che si unisce idealmente alla legge contro natura approvata qualche giorno fa e che si auspica venga abbandonata fra undici mesi con il nuovo parlamento.


13 luglio 2023

Il canto della rivolta

Il parlamento europeo, grazie al tradimento di 21 europarlamentari del ppe, ha approvato la cosiddetta legge natura proposta da socialisti e verdi formalmente per assecondare le paturnie di Greta Thumberg, in realtà per eseguire gli ordini della Spectre, cioè di quella consorteria affaristico finanziaria, composta da un pugno di ultra capitalisti, che ha la pretesa di guidare il mondo ed alla quale i cattocomunisti hanno delegato le prerogative di governo, limitandosi a farne i portavoce e i megafoni propagandistici.

I quotidiani sono pieni di riassunti del provvedimento che, in sostanza, mette in pratica quella decrescita che impone la riduzione delle produzioni, soprattutto agricole, quindi la riduzione degli incassi, dei redditi, dei risparmi in cambio di un aumento della dipendenza dalle importazioni da stati che, presumibilmente, si guardano bene dall'eseguire analoghi tagli e passano all'incasso della imbecillità europea.

Ma prima che tale provvedimento possa esplicare i suoi venefici effetti, ci sono due passaggi, uno obbligatorio, l'altro eventuale.

Il primo è il passaggio dal consiglio europeo, cioè dei capi di stato e di governo che dovranno dare il via libera alla legge e si può sperare che piovano veti.

Il secondo sono le elezioni del giugno 2024, quando il parlamento europeo potrebbe ribaltare la maggioranza, con o senza tradimenti dei centristi, vanificando il voto di ieri.

Al di là del merito, che comunque è esattamente il contrario di ciò che dice in quanto è una legge contro natura, cioè contro la naturale propensione degli Uomini a migliorare la propria condizione, emerge l'inutilità della struttura europea perchè, alla fine, sono gli stati nazionali ad avere l'ultima parola.

Come è giusto che sia, visto che sono i governi nazionali a dover tutelare e perseguire l'Interesse Nazionale che significa inseguire Benessere e Sicurezza per i propri cittadini che hanno il famoso Diritto alla Felicità.

Che non si otterrebbe riducendone redditi, risparmi e alimentazione.

Quello che però lascia interdetti, è la passiva acquiescenza a provvedimenti che, uno dopo l'altro, trasformano i Popoli e le Nazioni europee, una volta alfieri del Progresso e della Civiltà, in sudditi sottomessi, fifoni e inqaudrati.

Sogno un colpo d'ala, una rivolta che, come in Hunger Games, possa rovesciare il regime  oppressivo e tirannico che oggi è rappresentato dal dirigismo sovietico di Bruxelles e di quanti si prestano per imporlo anche in Italia.