Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 marzo 2024

Buona Pasqua

Non credo che il cosiddetto spirito pasquale pervada il mondo.

L'ostinazione con la quale alcuni continuano a perseverare nel voler imporre la loro visione sul prossimo, ma, più che altro, a voler imporre, senza scrupoli ma con la foglia di fico di un "interesse comune" falso e bugiardo, i loro interessi economici a spese di tutti noi, non mi porta a valutare positivamente le tonnellate di miele che in queste ricorrenze vengono sparse "a reti unificate".

E non parlo delle guerre locali e neppure delle voci che, sempre più spesso, escono da ambienti che dovrebbero essere maggiormente riflessivi e invece vorrebbero coinvolgerci in una guerra che non sappiamo dove potrebbe realmente portarci.

E' vero che "Spes, ultima Dea", ma non possiamo vivere di sola speranza.

Allora dobbiamo rimboccarci le maniche, ognuno per quanto gli compete, per quanto è nelle sue possibilità, per contrastare la deriva che sta travolgendo la nostra Civiltà.

Dobbiamo sfruttare questi momenti di riflessione per recuperare le nostre Radici, le nostre Tradizioni, senza aver timore di offendere questo o quello, perchè qui siamo a casa nostra e, semmai, sono coloro che vogliono qui restare a doversi adattare alle nostre Tradizioni e non noi a doverle abbandonare perchè quelli possano sentirsi a casa loro.

E non parlo solo dei riti religiosi.

La Pasqua sia quindi momento di rinvigorimento della nostra coscienza nazionale e di appartenenza alla Civiltà Occidentale, sorta dalle Radici Greco-Romane, che ha dato al maggior numero di persone, il più grande Benessere mai conosciuto su questa Terra.

Non sprechiamo la nostra Eredità, perchè dobbiamo lasciarla integra ed anzi più forte ai nostri figli e nipoti.

Buona Pasqua.

30 marzo 2024

Continua la lotta contro la decadenza della Civiltà


La lettura dei quotidiani e l'ascolto dei giornali radiotelevisivi non induce certo ad un sereno ottimismo pasquale, neppure per chi, come me, ormai pensionato e con un'età che sicuramente non subirà le nefaste conseguenze di certe politiche insensate come quelle dell'accoglienza e della concessione della cittadinanza Italiana a scappati dalla loro nazione, può concedersi il lusso di sedere in poltrona e commentare da spettatore pur ancora interessato.

Se guardiamo a La Verità di oggi, leggiamo a tutte colonne il titolo sulla rinnovata caccia agli "effetti avversi" del vaccino, con annesso bellissimo articolo di Francesco Borgonovo.

E' giusto dare il timbro dell'ufficialità alla condanna per il comportamento tenuto dai governi Conte2 e Draghi in materia, ma dopo, basta, chiudiamo la pagina di quella triste storia, che non diventi un inutile, divisivo, tormentone senza fine come la "resistenza" !

Poi l'editoriale del Direttore Belpietro, come sempre sulla notizia più pubblicizzata: la querela della Meloni per essere stata definita da un ottuagenario comunista "nazista nell'animo".

Con l'aggravente che l'ottuagenario, forse confondendo il 2024 con il 1924 e credendo di essere Matteotti reincarnato, si esibisce in una spericolata connessione tra Fratelli d'Italia e il Terzo Reich, facendo una impervia, ardita risalita attraverso Alleanza Nazionale, il Movimento Sociale Italiano e Mussolini.

Dimenticando, lo si può giustificare: alla sua età !, che Mussolini era socialista e, quindi, andando alle origini, dovremo dire che Fratelli d'Italia è socialista come pure il Terzo Reich, del resto la vera (e spesso taciuta) denominazione del partito di Hitler è "nazionalsocialista".

Ma la Meloni sbaglia a querelare.

Non perchè si debbano tollerare gli insulti o quelli che vengono percepiti come tali, ma perchè legittima un magistrato a giudicare sulla sua vicenda e, si sa, i magistrati hanno le loro idee, come vediamo dalla disapplicazione del decreto Cutro che vorrebbe inibire alle navi ong di scaricarci senza ritegno clandestini.

Naturalmente non può mancare la vicenda della signorina Salis, con continue interferenze politiche attuate e pretese, da parte di quegli stessi che strillano sempre contro le interferenze sulla magistratura.

Per giustificare un atto aberrante, come l'aggressione a chi manifestava pacificamente per le sue idee, che è figlio diretto delle hazet 36 degli anni di piombo, un professore (uno che insegna !!!) afferma in televisione che i nazisti (rectius: nazionalsocialisti !) vanno picchiati.

Anche quello è anziano e dimentica il diritto alla reciprocità, per cui se sdogana la legittimità dell'aggressione ai nazisti, sdogana anche il suo contrario.

L'unico che merita rispetto è il padre della Salis che fa quello che ogni padre farebbe per i suoi figli anche se reprobi e, in clima pasquale, non si può dimenticare la parabola del figliol prodigo.

Ma se il signor Salis fa bene ad agitarsi in favore della figlia, è un bene ancora superiore che ci sia un Governo estraneo a simili sentimenti che, tutelando l'Interesse Nazionale, rispetti la magistratura ungherese e non conceda coperture o immunità a chi è imputato di un crimine così grave.

Ancora, però non è finita.

La follia degli invasati ambientalisti viene messa a nudo con due articoli, ottimi, con i quali vengono alla luce quanto sia inattuabile la politica verde, perchè costa di più e rende di meno e già ora cominciano ad accorgersene quelli che si sono precipitati ad acquistare le auto elettriche il cui costo per il rifornimento continua ad aumentare con rese sempre inferiori a quelle delle automobili a benzina.

Non può mancare una citazione, con tanto di fotografia, del fanatico della guerra, il polacco Tusk, al quale sarebbe da ricordare che già nel 1939 scoppiò una guerra per Danzica e oggi non vorremmo farne un'altra per Kiev.

Ma se vuole portare i suoi concittadini al massacro perchè un missile russo ha transitato, per la bellezze di 39 secondi !, sui cieli polacchi, prego si accomodi, ma non pretenda a noi di partecipare al sacrificio umano (ed economico).

Infine, argomento strettamente interno, il tetto agli stranieri nelle classi scolastiche.

Personalmente sarei più favorevole a scuole per stranieri, pagate dagli stranieri e non a carico del bilancio statale che si sostiene con le nostre tasse, con esame finale per verificare la conoscenza della Storia e della Lingua Italiana.

Ma anche mettere un tetto alla presenza dei ragazzi stranieri sarebbe già un primo passo positivo.

Insomma, continua la guerra tra chi vuole distruggere la Civiltà che ci ha dato tanto, propugnando guerre, derive morali, confusione etnica e culturale e chi cerca di resistere e di restaurare un minimo di coscienza civile e nazionale, puntellando questa Società che, pur con tutti i suoi difetti, resta la migliore che sia transitata sulla nostra Terra.


29 marzo 2024

L'incredibile faccia di bronzo dei cattocomunisti

Dobbiamo abituarci.

Ad ogni udienza a Budapest nel procedimento contro Ilaria Salis, quelli che "la giustizia deve fare il suo corso", "le sentenze si applicano e non si discutono", strillano come verginelle offese perchè la Giustizia Ungherese fa il suo corso e decide contro i loro desiderata da neofiti del garantismo (a senso unico: pro domo loro).

Sono poi gli stessi che ugualmente strepitano contro il Presidente del Consiglio che querela un vecchio comunista che l'aveva definita "nazista nell'animo", brandendo il vessillo di quella libertà di opinione che loro per primi calpestano chiedendo l'applicazione di leggi repressive delle opinioni come la Scelba e la Mancino, proponendo, con Zan, una ulteriore estensione della repressione delle opinioni e plaudendo alla richiesta in Germania di mettere fuori legge il partito di Destra, l'Afd accreditato di un buon successo elettorale.

Sempre, poi, per rispetto delle opinioni libere, chiedono a gran voce la liberazione della Salis che, da parte sua, è accusata di aver aggredito un gruppo di militanti di destra, a margine di una manifestazione in Ungheria che la Salis ed i suoi compagni intendevano boicottare nel nome, ovviamente, del rispetto della libertà di opinione altrui.

Ma la Salis dovrebbe essere posta agli arresti domiciliari nel rispetto del principio di innocenza, sentita questa mattina dalla Boldrini, dicono gli stessi che ad ogni flatulenza, chiedono le dimissioni di un ministro o di un sottosegretario, alla faccia del principio per cui uno è innocente fino a sentenza passata in giudicato.

So benissimo che chi legge le mie note non ha bisogno che gli ricordi quanto siano bronzee le facce dei cattocomunisti, ma un memo del perchè non abbiamo e non possiamo avere nulla in comune con loro è sempre opportuno proporlo, per non dimenticare che noi siamo e saremo sempre sulla barricata opposta alla loro.

Qualunque sia l'argomento in discussione.

Quanto alla signorina Salis non posso che riproporre il mio intervento del 31 gennaio scorso quando scoppiò la vicenda.

Mi auguro che il Governo non intervenga e lasci che la Giustizia faccia il suo corso.

Se la signorina Salis è colpevole, merita di scontare la sua pena nelle carceri ungheresi.

Se la signorina Salis è innocente, verrà assolta.

28 marzo 2024

L'ordalia dei sondaggi

Fino al 9 giugno assisteremo ad un nuovo tipo di ordalia, quella dei sondaggi.

Evidentemente il settore è lucrativo, visto che ci sono almeno una decina di istituti che si contendono le prime pagine dei giornali, comunicando quello che leggono nella loro palla di vetro.

Una volta c'era la celeberrima Gallup negli Stati Uniti e la Doxa in Italia, nulla di più.

E avevano una loro aura di sacralità e serietà.

Poi è arrivata l'invasione, con sondaggi su tutto e tutti, ogni mese, ogni settimana, quotidiani, visto che sono talmente tanti che vengono diffusi, sgranati dalle varie agenzie, ogni giorno.

Ed i sondaggi sono di due tipi.

C'è quello che intende accalappiare gli elettori mentalmente più deboli, quelli pronti ad accorrere in soccorso del presunto vincitore o di chi promette più reddito di cittadinanza, più superbunus, il tutto, manco a dire, "graduidamende".

E c'è il sondaggio che mette le mani avanti, preparando i sostenitori della propria linea politica ad una sconfitta che, però, grazie ai sondaggi, non sarà riconosciuta come tale.

A questo secondo filone appartengono i sondaggi che danno Fratelli d'Italia in crescita, al 28, 29, addirittura 30 per cento.

Poi, nelle urne, accadrà che il partito della Meloni prenda il 27% e allora tutti a gridare che ha preso una batosta e che deve dimettersi, dimenticando che sarebbe sempre più del 26% del 2022.

Ma serve solo a rincuorare i propri tifosi, lasciando loro la percezione che, dopo aver per mesi annunciato che la Meloni avrebbe preso il 30%, con il 27% le sia stata inferto un colpo.

E quei tifosi sono pronti a crederci.

Il bello è che i titoli dei quotidiani lanciano i sondaggi con paroloni come "clamoroso", "batosta", "tracollo", per un pugno decimi di punto in più o in meno, ampiamente all'interno di un margine di errore.

Io non so quale tendenza vi sia in Italia, perchè ognuno di noi è influenzato dagli ambienti che frequenta e, certamente uno che vive la realtà del lavoro pubblico, avrà una percezione orientata verso i cattocomunisti, diversamente da uno che vive la realtà del lavoro professionale libero, autonomo, artigiano, agricolo.

E' una sciocchezza poi proibire la diffusione dei sondaggi negli ultimi quindici giorni di campagna elettorale, perchè stimolano ancora di più e in peggio, la vanità dei "ben informati", delle corse clandestine e di tutte quelle amenità che vorrebbero comunicare qualcosa di proibito, ma che avrebbe, ancor più dei sondaggi ufficiali, una totale inaffidabilità non essendoci alcun responsabile ufficiale dei dati proposti.

Di questi tempi si fa tanto parlare di informazione professionale, quella dei quotidiani e delle radio e televisioni, da contrapporre alle presunte bufale della Rete.

Ma a me sembra che propinare, con titoli da evento storico, i sondaggi, non sia giornalisticamente professionale, ma solo la versione contemporanea degli aruspici romani.  


27 marzo 2024

Il bavaglio cattocomunista arriva su blogspot

Con un post sul suo blog ed un commento al mio post di ieri, Nessie informa di essere stata vittima di censura, presumibilmente previa segnalazione della polizia morale cattocomunista che nulla ha a che invidiare a quella degli ayatollah islamici in Iran, con la rimozione di un suo post su Bergoglio.

A prescindere dalla condivisione o meno delle tesi esposte in quel post, la solidarietà nei confronti di Nessie è, da parte mia, totale.

Non è tollerabile che le opinioni siano oggetto di censura.

Qualsiasi opinione ha diritto di essere espressa e diffusa.

Quello che andrebbe invece punita è l'azione violenta e repressiva e, tra quelle azioni, includo anche le censure nei confronti delle opinioni altrui.

Non è credibile chi si indigna per le censure al blog ed agli scritti di Navalny e di altri russi contrari a Putin e poi ricorre al bavaglio delle libere opinioni che un cittadino esprime su una piattaforma blog.

Lo spirito censorio non è nuovo, il fatto grave è che adesso ha avuto dignità di norma a causa di una maggioranza in europa cattocomunista (termine che, per me, include anche i verdi, i socialisti ed i "liberali" alla Macron).

Sono tutti impauriti dalla crescita delle istanze Nazionali e autenticamente Liberali, per le quali ogni opinione ha diritto ad essere espressa e diffusa.

Il tentativo di imporre un bavaglio alle opinioni altrui passa attraverso vari canali, a cominciare dalla rivendicazione di alcuni giornalisti di essere l'unica fonte di informazione: non avrai altra informazione che la mia.

La stessa X che, come Twitter, prima dell'acquisto da parte di Elon Musk, era portata in palmo di mano dagli odierni imbavagliatori, è oggetto di un costante attacco, finalizzato a sopprimerne la voce libera che esprime con i più diversi commenti di milioni di utenti.

Nel suo piccolo ricordo la vicenda recentissima del calciatore Acerbi, escluso dalla Nazionale e dalla trasferta americana, per il sospetto di aver pronunciato frasi che, secondo quelle menti malate degli imbavagliatori, sarebbero state razziste.

Ed ora assolto dalla giustizia sportiva, ma intanto gli hanno fatto perdere, a 35 anni, una occasione per giocare in Nazionale.

Ora il primo bavaglio sulla piattaforma blogspot ai danni di Nessie.

Probabilmente ve ne saranno altri.

Forse contro questo stesso post e gli altri di solidarietà a Nessie.

Blogspot ha un proprietario e, per le mie idee, se uno è proprietario di qualcosa ha tutto il diritto di decidere chi e come possa essere utilizzata la sua proprietà.

Immagino che se uno ne avesse tempo e voglia potrebbe ben acquistare uno spazio libero sulla rete e aprire un suo personale sito non legato ad alcuna piattaforma di proprietà altrui.

Il problema, però, non è la proprietà di blogspot, o di qualsivoglia altra piattaforma, il problema è la mefitica politica cattocomunista che, non avendo argomenti per contrastare le giuste idee delle formazioni nazionaliste, identitarie, conservatrici e autenticamente liberali, ricorre agli strumenti di sempre dei tiranni: censura e repressione, divieti e sanzioni.

Anche per questo, il 9 giugno avremo l'opportunità di votare per censurare noi, con il voto democrativo, i portabandiera del bavaglio alle libere opinioni.

26 marzo 2024

Biden un alleato falso, infido e inaffidabile

Il voto all'onu con il quale gli Stati Uniti di Biden si sono astenuti, senza porre il veto, ad una risoluzione finalizzata a legare le mani all'esercito israeliano e quindi salvare i terroristi palestinesi dall'estinzione, denuncia la assoluta inaffidabilità della attuale amministrazione statunitense.

Dopo aver abbandonato l'Afghanistan ai talebani, gettando nella discarica venti anni di sacrifici economici ed umani, Biden scarica un altro alleato storico, Israele, proprio dopo il massacro del 7 ottobre e quando si apprestava a risolvere il problema del terrorismo palestinese.

Il prossimo ad essere mollato, probabilmente, sarà Zelensky con la sua Ucraina.

Ma sono tutti gli alleati degli Stati Uniti che devono prendere atto che la Washington di Biden non è più un alleato sincero, affidabile, sicuro.

Estenderei anche all'intero partito democratico la patente di inaffidabilità, considerato che il tracollo dell'azione americana è iniziato con Obama che, come oggi Biden salva i terroristi di Hamas, salvò, sempre dalle ritorsioni di Israele, i terroristi libanesi di Hetzbollah.

Del resto la debolezza con la quale gli Stati Uniti hanno reagito agli attentati dei terroristi yemeniti Houthy contro la sicurezza della navigazione e il libero commercio nel Mar Rosso, è una ulteriore riprova che, adesso, pur auspicando una rielezione di Trump, dobbiamo pensare di arrangiarci da soli.

E il primo passo dovrebbe essere quello di riannodare i rapporti con la Russia, la cui affidabilità è, oggi, di gran lunga superiore a quella degli Stati Uniti.

25 marzo 2024

Il terrorismo è il nemico comune

L'attentato a Mosca e i timori di nuovi attacchi anche in Occidente, dimostrano quanto sia miope la posizione di chi ha sanzionato la Russia o, addirittura, vorrebbe muovere guerra a Putin inviando truppe di terra occidentali in Ucraina.

Il pericolo, per noi cittadini, viene da azioni improvvisate di singoli fanatici dell'islam che, sull'onda emotiva dell'attentato di Mosca (ma anche di quello dei palestinesi del 7 ottobre) agiscano violentemente in un qualsiasi luogo delle nostre città.

Un pericolo che è impossibile da disinnescare, soprattutto se i governi occidentali mostrano debolezza nel reagire alle azioni terroriste.

Molto tiepida la solidarietà alla Russia.

Molto debole la reazione alle azioni terroriste degli Houthy.

Pilatesca la posizione assunta dopo l'attentato del 7 ottobre e la successiva reazione israeliana.

Mosca non andava isolata e spinta tra le braccia della Cina e dell'Iran.

La reazione di Israele non può essere equiparata all'azione terrorista di Hamas.

E' il terrorismo il nemico che dovrebbe riavvicinare Occidente e Russia, facendo cessare le ostilità in Ucraina e riprendendo il filo che aveva iniziato a tessere Berlusconi a Pratica di Mare. 

24 marzo 2024

L'avanguardia, la legione e il rifugio tranquillo

Confesso che mi piace lo schieramento a tre punte del Centro Destra.

A differenza di una sinistra divisa su tutto, tranne sulla volontà di accapparrarsi anche solo uno strapuntino pur di vivere bene a spese degli Italiani, nel Centro Destra i tre partiti (considerando l'appendice moderata e centrista inglobata in Forza Italia) agiscono intelligentemente ognuno coltivando un campo identitario, per poi giungere, sono ormai trent'anni che accade, ad una sintesi comune.

Così, oggi, abbiamo l'avanguardia della Lega di Salvini, che indica un obiettivo, irraggiungibile in questo momento, molto nella corde della maggioranza di noi Elettori e rappresenta lo stimolo per il grosso dell'esercito.

La Legione, infatti, si muove più lentamente dell'avanguardia, perchè deve assicurarsi di mantenere aperte le vie dei rifornimenti e nel contempo sminare il terreno dagli ordigni lasciati dal nemico in ritirata.

Il compito è, in questo momento, come sempre, affidato al partito di maggioranza, quello che ha il Primo Ministro, che deve confrontarsi con una realpolitik che impone quei compromessi che l'avanguardia, giustamente, vorrebbe superare al galoppo.

La Meloni in questo si comporta egregiamente, probabilmente in virtù di una sua personale empatia che si aggiunge ad una capacità politica affinata da una lunga esperienza e militanza, iniziata dalla gavetta della distribuzione di volantini per le strade.

Infine abbiamo un plotone arretrato, che ha il compito di raccogliere i più timorosi dei cambiamenti proposti e vedono in Tajani il nonno tranquillo che può stemperare i pericoli grazie all'esperienza.

Questo plotone ha la funzione di non lasciare indietro nessuno, accompagnando quanti non amano cambiare, verso il futuro che, obbligatoriamente, costringe ai mutamenti.

Sono trent'anni che, anche con protagonisti diversi, la formula funziona e rappresenta il meglio dell'Italia.

La sintesi che emerge dalle tre qualità che caratterizzano i partiti del Centro Destra è la miglior garanzia per un buon governo, anche se talvolta possiamo non essere d'accordo o convinti di una particolare scelta, il quadro d'insieme rappresenta comunque un grande passo in avanti verso la bonifica di un'Italia inquinata da undici anni di metastasi cattocomunista a tutti i livelli.

Ma per riparare a undici anni di danni, ci vuole tempo che dobbiamo garantire, con il nostro voto, alla Meloni, a Salvini ed a Tajani.

23 marzo 2024

I conti non quadrano

Non sono un complottista, un dietrologo.

Al contrario non credo se non vedo.

Contro i civili a Mosca è stato perpetrato un attentato terrorista la cui arida contabilità, al momento in cui scrivo, parla di una settantina di morti e centocinquanta feriti.

L'attentato è stato rivendicato dall'Isis, la organizzazione terrorista musulmana che aveva cercato di costruire un califfato tra Iraq, Siria e zone limitrofe.

L'Isis è stato sconfitto da quella alleanza (informale) che, personalmente, avrei auspicato (e auspico tuttora) avesse potuto svilupparsi anche oltre, tra Occidente e Russia.

L'Isis ha, quindi, una fondata ragione per aggredire la Russia.

Perchè, però, solo adesso ?

Perchè quando la Russia è stata costretta ad abbracciare non solo la Cina ma anche l'Iran e quindi la "causa" palestinese, inclusi i terroristi (che, peraltro, pare abbiano il consenso e l'appoggio di oltre il 70% della popolazione palestinese, quindi ogni distinguo tra popolo palestinese e terroristi mi sembra molto ardito) ?

L'attentato indebolisce la Russia proprio quando si apprestava a sferrare un attacco forse decisivo e finale contro la difese ucraine, sconfiggendo non solo il comico di Kiev, ma anche i suoi sostenitori a cominciare dagli Stati Uniti, cioè il "Grande Satana" per i musulmani.

In pratica l'attentato Isis a Mosca allenta la pressione militare russa e concede all'Ucraina più tempo per ricevere aiuti dall'Occidente.

Un favore all'Occidente guerrafondaio, lo stesso che appoggia Israele con i veti americani alle risoluzioni che imporrebbero il cessate il fuoco a Gaza senza parlare dell'azione criminale e terrorista del 7 ottobre.

Lo stesso Occidente che contrasta i terroristi Houthy, musulmani, nel Mar Rosso.

I conti non mi tornano.

22 marzo 2024

Il dilemma dell'Elettore del Centro Destra - 3

Questa terza parte è, in teoria, l'ultima di una disamina sul problema che si trova davanti l'Elettore del Centro Destra in occasione delle prossime elezioni europee del 9 giugno (con inizio del voto al pomeriggio di sabato 8).

E' un dilemma che coinvolge quasi tutti coloro che votano per il Centro Destra perchè, come abbiamo visto dagli spostamenti di voti, il nostro elettorato è omogeneo per area, con solo residuali consensi identitari per i tre partiti della Coalizione.

E' teoricamente l'ultima parte perchè, ad 80 giorni dal voto, c'è la possibilità che un qualche fatto esterno venga a modificare la scelta che ognuno di noi sta maturando.

A cominciare dalla candidatura del Generale Roberto Vannacci in un partito della Coalizione o in un suo proprio movimento.

Ho già avuto modo di scrivere che il Generale Vannaci deve essere, a mio avviso, una preziosa risorsa per il Centro Destra, da non bruciare sull'altare e nella identificazione con un solo partito, ma da valorizzare in campo nazionale, candidandolo, come espressione dell'intera Coalizione, al primo collegio uninominale che si renda libero, magari per il passaggio in europa di un attuale parlamentare nazionale.

Ciò non toglie che il Generale possa valutare, anche per la sua esperienza, più gratificante e incisivo un suo ruolo nel parlamento europeo, soprattutto se il Centro Destra dovesse diventare la Coalizione vincente che esprimerà la nuova commissione.

Allora è gioco forza una candidatura di partito non essendo previsti collegi uninominali dove i candidati sono espressione della Coalizione.

Confesso che se Vannacci dovesse essere candidato con la Lega, avrebbe con ogni probabilità il mio voto.

Naturalmente il mio sarebbe un voto anche di condivisione delle ultime battaglie leghiste, come l'abolizione del limite dei due mandati per gli amministratori locali e l'abolizione del ballottaggio per i sindaci.

Ma anche per la posizione cauta che la Lega esprime nei confronti delle smanie guerrafondaie contro la Russia e della piena solidarietà ad Israele nella sua battaglia contro i terroristi palestinesi.

Ma la Lega non sarebbe solo Vannacci, come (purtroppo) non è solo Salvini o il senatore Claudio Borghi Aquilini.

Purtroppo la Lega è anche Fedriga e Zaia, in prima fila per la repressione in epoca covid e ora schierati per il fine vita.

Purtroppo la Lega è anche quella del governo Draghi con i cattocomunisti e della rielezione di Mattarella.

Scelte che la Lega ha pagato salato in termini di consenso elettorale, ma chi mi dice che un cambio di segreteria non ci riporti a quella Lega ?

Quindi il dubbio è se votare Lega, a prescindere dal Generale Vannacci, per rafforzare la segreteria Salvini e la sua alleanza in Identità e Democrazia con i partiti della Destra europea, un dubbio che con la candidatura nelle liste del Generale sarebbe quasi completamente rimosso.

Davanti ai dubbi sul votare Lega io ho la certezza rappresentata da Fratelli d'Italia.

La Meloni è riuscita a proporsi al meglio nel panorama internazionale, senza rinunciare alla sua caratterizzazione interna come dimostra anche l'ultimo dibattito alla camera dove ha brillantemente perculato i parlamentari cattocomunisti ("ragà, vi vedo nervosi") facendoli schiumare e fatto sprofondare nel ridicolo Bonelli che aveva parlato dei suoi occhi inquietanti.

Certo il passaggio dalle teorie dell'opposizione alla realtà di governo ha fatto perdere per strada alcune delle caratteristiche più identitarie, come il blocco navale sostituito da un percorso più lungo e faticoso fatto di accordi bilaterali, o come una politica estera più equidistante tra Russia e Ucraina, sacrificata sull'altare del consenso internazionale per prevenire ogni tentativo di colpo di stato, modello 2011 contro Berlusconi.

Ciò non toglie che, contro le follie belliciste di Macron, l'unica voce europea che si sia levata per fermarle sia stata quella della Meloni.

E finchè ci si limita a liberare i nostri magazzini di armi vecchie e persino di finanziare Zelensky, la politica realista può essere accettabile.

Fratelli d'Italia resta quindi un approdo sicuro per il voto europeo, sia per le caratteristiche del partito che per la coerenza dimostrata in undici anni di vita.

Come è evidente non ho preso in considerazione Forza Italia, nonostante la considerazione per l'abilità di Tajani di galleggiare anche dopo la morte del Cav e la mia stima verso Gasparri e la Bernini, perchè è, per definizione, un partito moderato.

E' parte del PPE che si è inquinato e corrotto nella decennale alleanza con i socialisti e quindi non mi potrebbe rappresentare.

Come non possono rappresentarmi i soliti partiti monotematici, uno addirittura composto da comunisti non pentiti come Rizzo e da singoli elementi provenienti dalla Destra, il cui fallimento alle politiche del 2022 ha solo impedito al centro Destra di racccogliere i due terzi dei parlamentari, necessari a far passare le riforme costituzionali senza la spada di Damocle del referendum confermativo.

Questo al 22 marzo.

Da oggi al 9 giugno, però, possono ancora verificarsi fatti tali da modificare un giudizio che, comunque, non andrà oltre l'alternativa tra Fratelli d'Italia e Lega (Forza Italia per gli elettori più moderati) e l'eventuale (ma ritengo improbabile) partito personale del Generale Vannacci.

(Fine, forse ...)

21 marzo 2024

La guerra alla Russia segnerebbe la fine della Civiltà

Ogni giorno, accendo la radio, apro i quotidiani e non manca una dihiarazione bellicosa da parte di un francese, un americano, un polacco.

Sono le dichiarazioni che rendono felice Zelensky che non ha altro cui aggrapparsi se non il principio del muoia Sansone con tutti i Filistei.

Gli stessi istinti bellicosi nei confronti della Russia non li vedo in Medio Oriente dove, al contrario, vi sarebbero tutte le ragioni per appoggiare, senza se e senza ma, Israele e Netanhyau nella loro azione tesa a spazzare via i terroristi palestinesi dalla faccia della Terra.

Dovremmo ringraziarli per questo, non minacciare sanzioni.

Ugualmente i guerrafondai pronti a scatenare l'olocausto nucleare contro una popolazione che ha sempre guardato ad Occidente, non sanno agire contro una manica di terroristi yemeniti che minacciano e ostacolano la libera navigazione e il commercio mondiale.

Tutto ciò è perfettamente in linea e conseguenziale al bellissimo editoriale di ieri di Marcello Veneziani ne La Verità .

Ci stiamo avvicinando al suicidio.

Berlusconi, dopo Pratica di Mare, aveva proposto l'ingresso della Russia nella Nato: sarebbe stata la soluzione di tutti i problemi odierni, avrebbe legato per sempre la Russia all'Occidente, dando nuova linfa ad una Civiltà sulla strada del tramonto.

Invece, i ridanciani Sarkozy, Obama, Merkel, nella loro infinita insipienza, hanno distrutto quel poco di stabile che c'era sulle coste africane e adesso i loro successori, persino più ignoranti di loro, ci stanno portando all'estinzione.

Ridicolo, poi, ascoltare le critiche della Schlein e di Conte ad una Meloni che, in parlamento, solennemente ha dichiarato: nessun soldato Nato in Ucraina.

Forse la salvezza dell'Occidente e di tutta la Civiltà, passa attraverso quel piccolo pertugio che, con tanti compromessi, la politica estera italiana di questo Governo di Centro Destra, riesce ancora a tenere aperto.


20 marzo 2024

A futura memoria

Avevo idea di scrivere la mia sulle dichiarazioni di Salvini in ordine al voto in Russia che condivido in pieno, mentre ho sempre aperta la terza ed ultima riflessione sul dilemma dell'Elettore del Centro Destra che, per l'appunto, è "aperta" perchè ogni giorno qualche dichiarazione e qualche azione possono modificarne la conclusione, quando ho letto La Verità di oggi, 20 marzo 2024.

Un numero da conservare.

I quotidiani ormai sono utili solo come commenti e approfondimenti, perchè le notizie le conosciamo quasi in tempo reale, bombardati come siamo da radio e telegiornali.

La Verità di oggi contiene una serie di articoli che possono perfettamente essere conservati come esempio di moniti, davanti ai quali tutti quelli che hanno un minimo di buon senso dovrebbero prendere spunto per le loro scelte.

Già in prima pagina, evitando le polemiche spicciole su Fini (stendiamo su di lui un distinto e distante oblio), l'articolo sulla cittadinanza campeggia a tutta pagina.

E' una denuncia relativa alle troppe cittadinanze italiane che vengono concesse, per un motivo o per un altro e legittima la riflessione sulla proposta definita Remigrazione.

Poi una confortante dichiarazione del ministro Schillaci che non lascia adito a dubbi: no al greem pass globale e no anche alla cessione di potere all'oms.

E che dire della evidente (e positiva per noi di Destra) distinzione dall'atteggiamento che hanno i cattocomunisti verso gli spocchiosi francesi ?

Prodi vorrebbe genuflettersi consegnando il comando militare a quell'invasato di Macron, Gentiloni già aveva svenduto un tratto di mare nostro ai francesi, la Melandri si presta a collaborare con la dirigenza di una casa di mode francese, ma la Meloni "manda a stendere" Macron che vorrebbe inviare truppe a fare la guerra ai Russi.

Evidentemente Macron non conosce la Storia, neppure quella del suo compatriota, Napoleone, invasore, oppressore di popoli e razziatore di beni e proprietà altrui, la cui caduta cominciò, come già quella di Hitler, con la folle avventura contro la Russia.

Ma il culmine del fascicolo odierno è rappresentato dall'editoriale di Marcello Veneziani che denuncia come l'Occidente, rinunciando e, anzi, distruggendo tutto ciò che lo ha fatto grande e potente, si stia avviando di corsa verso il suicidio.

Veneziani afferma, in modo totalmente condivisibile, che il politicamente corretto, il woke, sia in realtà un corso accelerato di "imbecillità globale".

Tutti gli articoli proseguono all'interno, dove troviamo altri articoli che rappresentano una denuncia dell'attuale stato di disfacimento della nostra società e civiltà.

Come la denuncia di Alessandro Rico e Daniele Trabucco a pagina 15 che denunciano quanto ho genericamente esposto ieri commentando la notizia della decisione del tribunale di Crotone di lasciare libera una nave ong sottoposta a fermo amministrativo per aaver violato le normative sul carico e scarico di clandestini.

Anche ne La Verità si chiede, mi auguro con più ascolto di quanto non possa mai averne la mia voce, un'azione della Politica che ponga fine alla tracimazione della magistratura, che dovrebbe solo limitarsi a giudicare in base alle leggi approvate dal parlamento e non pensare di sostituirsi al legislatore quando questi non provvede secondo i suoi desiderata.

E poi ancora sulla follia verde, sull'incoerenza dei cattocomunisti che, in Italia, si oppongono ad un governo forte (premierato) ma lo auspicano per l'europa e le bugie che vengono diffuse come verità.

Insomma un numero che fra qualche anno dovrebbe essere sfogliato per vedere se siamo riusciti ad invertire questa marcia che ci farà sprofondare nell'abisso o se, invece, saremo colpevolmente sottomessi, nonostante vi sia stato qualcuno che ci aveva avvisato.

Sperando che il proverbio popolare "uomo avvisato, mezzo salvato", possa trovare ancora una volta il seguito che merita.

Ma tutto dipende da noi, non potremo nasconderci dietro la scusa di non essere stati informati.


19 marzo 2024

No all'invasione dei clandestini

Leggo un lancio di agenzia secondo il quale il tribunale di Crotone avrebbe revocato il fermo amministrativo di una nave ong, aprendo un pericolosissimo precedente, ovviamente a favore dell'invasione dei clandestini.

Simili comportamenti danneggiano tutti gli Italiani, fanno perdere di credibilità (come se non ne abbia persa già tanta, troppa, tutta) alla magistrtura nel suo complesso, complicano l'azione del Governo che sta tentando la soluzione pacifica degli accordi bilaterali con gli stati africani che si affacciano sul Mediterraneo e legittimano le richieste più energiche di respingimenti, di affondare le imbarcazioni che servono al trasporto dei clandestini e di armare e dare campo libero alle guardie costiere africane, libiche e tunisine, che immagino operino senza i guanti di velluto di quella italiana.

Ma, soprattutto, propongono la domanda a cosa serva eleggere un parlamento che faccia le leggi, se poi un dipendente pubblico, che ha solo superato un concorso pubblico, può decidere di disapplicarle.

Al mondo giustizia una riforma non basta, necessita una rivoluzione.

18 marzo 2024

Attenti a quei due

Italia Viva di Renzi ha deciso di sostenere il presidente uscente della Basilicata Bardi, di Forza Italia e a suo tempo eletto e ricandidato da tutto il Centro Destra, sfilandosi dall'ammucchiata cattocomunista e grillina.

Altrettanto potrebbe fare Calenda.

La situazione potrebbe ripetersi in Piemonte.

Non mi piace.

A parte la totale inaffidabilità del duo Renzenda mi domando se siano in grado di dare un contributo in contenuti e in voti significativo.

Temo invece che il loro avvicinamento al Centro Destra derivi da una astinenza dal potere che rende irrequiete le loro truppe, ansiose di incassare quei dividendi che avevano pensato di realizzare transitando da altri partiti verso i due movimenti degli aspiranti Napoleone.

Sono però tanti i nomi da accontentare: Gelmini, Carfagna, Bonetti, Rosato ... un lungo elenco di personaggi che, dopo aver lasciato la loro casa madre, si ritrovano invischiati in una lotta per la sopravvivenza politica.

Figuriamoci se sono in grado di elaborare contenuti all'altezza di una gestione di governo.

Senza contare poi che Renzi e Calenda sono fortemente divisivi, dove ci sono loro le litigate, si separano, si uniscono e poi si lasciano di nuovo tirandosi pesci in faccia, non un bel biglietto da visito per una Coalizione che discute, a volte si divide sulle questioni marginali, su qualche singola proposta, ma da trent'anni riesce a trovare una linea comune, come si è visto anche dopo la Sardegna.

Renzi e Calenda porterebbero il seme della litigiosità, che non fa bene a nessuna coalizione.

Sarebbe quasi da auspicare un accordo tra gentiluomini (se solo si potesse fare affidamento sulla parola dei cattocomunisti !) sulla esclusione di Renzi e Calenda da qualsiasi accordo con le due principali coalizioni.

L'elettorato residuale dei due movimenti, invece, può essere considerato un target per il Centro Destra e, specificatamente, per Forza Italia, soprattutto in occasione delle europee, dove l'appartenenza alle grandi famiglie europee, caratterizza le singolarità dei partiti della Coalizione.

E l'elettorato lo si acquisisce, almeno per la parte, che mi auguro preponderante anche per i movimenti di Renzi e Calenda, di opinione, che guarda all'interesse Nazionale, con il buon governo.

Il buon governo che ha caratterizzato la giunta Bardi in Basilicata e il buon governo nazionale della Meloni, i cui fondamentali economici sono molto positivi per tutti gli Italiani, anche per chi ha votato a sinistra e la cui politica estera, paradossalmente non condivisa sull'Ucraina da una fetta consistente dell'elettorato di Centro Destra, trova però modo di collocare l'Italia tra gli stati virtuosi, quando non tra quelli più attivi come dimostra la ottima conclusione di accordi con Tunisia, Albania ed Egitto, rassicurando quella fetta di elettorato incline a confermare le politiche di alleanze, a cominciare dalla Nato.

Capisco che i cattocomunisti ed i grillini ortodossi vedano come il fumo negli occhi i successi della Meloni, interni, economici ed esteri, ma quelli dotati di un minimo di buon senso, dovrebbero riconoscere che viene in tal modo difeso anche il loro personale interesse.

A questo punto si torna alla domanda: perchè abbracciare Renzi e Calenda che porterebbero solo dissidi con la loro pretesa di "farsi notare" in una Coalizione ben strutturata e coesa da trent'anni di lavoro in comune in cui quei due sarebbero solo un granellino lanciato in un ingranaggio ben rodato ?

 

17 marzo 2024

Re-migration

Trovo molto poco su un progetto/programma dell'Afd, il partito della Destra tedesca, affiliato a ID (Identità e Democrazia) il gruppo europeo in cui convivono anche il partito francese della Le Pen, quello olandese di Wilders e la Lega di Salvini.

Mi sembra invece sarebbe opportuno approfondirlo anche in Italia, senza le isteriche reazioni aprioristiche dei cattocomunisti.

Con il termine remigration, che viene tradotto con la brutta espressione "remigrazione", si intende il processo di ritorno di tutti gli immigrati nelle loro terre di origine.

Se vogliamo l'idea ispiratrice ricorda molto quella che indusse il quinto presidente degli Stati Uniti, James Monroe, a favorire il ritorno degli schiavi negri (pochi) in Africa, al punto che venne fondato uno stato, con il nome evocativo di Liberia e la cui capitale credo si chiami ancora Monrovia.

Nel giorno in cui la stampa ci informa che le tre nazioni della Gran Bretagna sono tutte governate da un primo ministro non bianco (indiano l'Inghilterra e l'intero Regno Unito, pakistano la Scozia, zambiano il Galles) si può ben comprendere la difficoltà di una idea che ha comunque ogni diritto e legittimità ad essere presentata.

Il principio è, a mio parere, discendente diretto della "Dottrina Monroe", "L'America agli Americani", per dire "L'Italia agli Italiani", "la Germania ai tedeschi", la Spagna agli Spagnoli" etc.

La proposta, ancora in bozza, è fortemente osteggiata da tutte le anime soavi che pensano si possa arrivare ad una società multietnica e che, per arrivarci, impediscono le canzoni di Natale, appongono veti sull'uso di parole comuni che, a loro avviso, potrebbero offendere gli ultimi arrivi ma, contemporaneamente, festeggiano il ramadan.

Certamente la proposta è fortemente divisiva, soprattutto là dove propone di restituire alle terre di origine anche quelli che, nel frattempo, hanno ottenuto cittadinanza in una nazione europea.

Questo aspetto meriterebbe infatti un maggior approfondimento, magari precisando che si intende limitato a chi sia arrivato da noi con una cittadinanza straniera e quindi abbia acquisito quella di uno stato europeo e non possa essere applicato a chi, anche se figlio di immigrati, abbia la cittadinanza di una nostra nazione dalla nascita perchè figlio di genitori che già avevano acquisito, secondo le regole, la cittadinanza.

Per quanto però sia di complessa e improbabile attuazione, la proposta ha il merito di porre attenzione al problema della trasformazione unilaterale della Identità delle nostre nazioni.

Unilaterale perchè non esiste un processo analogo di meticciato negli stati di provenienza degli immigrati, anche perchè vigono leggi, soprattutto religiose, che impediscono, a volte, persino l'edificazione di una chiesa cristiana.

Credo che, come tutte le proposte fortemente impattanti sui sentimenti e sull'immaginazione delle persone, anche questa subirà il suo processo evolutivo, verrà raffinata, approfondita, sviluppata e, nel frattempo, si sedimenterà nella popolazione.

Come avviene sempre con le idee innovative.

16 marzo 2024

Le paturnie ambientaliste se le paghino loro


Il 9 giugno voteremo per il rinnovo del parlamento europeo, fra meno di tre mesi.

Questo significa che sia la commissione che lo stesso parlamento attuale sono in scadenza di mandato e correttezza istituzionale vorrebbe che si limitassero esclusivamente ad una gestione ordinaria per non pregiudicare le scelte degli Elettori che potrebbero (auspicabilmente) rovesciare gli equilibri politici esistenti.

Ma quando è la sinistra ad avere il potere abbiamo imparato a nomine dell'ultimo momento, a provvedimenti marcatamente clientelari e al tentativo di proiettare l'idea di una amministrazione che realizzi tutto quello che aveva promesso di fare.

Riducendosi agli ultimi mesi di vigenza, dopo quattro e più anni passati a produrre solo aria e chiacchiere.

Non riesco a spiegarmi in altro modo la frenesia di inanellare provvedimenti, soprattutto fortemente ideologici, di questi ultimi giorni.

Socialcomunisti, verdi, liberali e quella parte di popolari che si presta alle vessazioni sovietiche, stanno portando al voto i peggiori provvedimenti, quelli più lesivi della libertà individuale e degli interessi dei Popoli e delle Nazioni europee.

Per quanto si provi a contenere i danni, questi vengono inflitti, almeno nella profonda incertezza che avremo tutti quando dovremo acquistare una automobile, una caldaia o investire in un qualche settore industriale.

La sciocca ostilità verso i combustibili fossili, ci priva di una fonte di energia ancora abbondante e che potremmo avere a costi contenuti, senza peraltro incidere sul cosiddetto inquinamento globale, visto che le emissioni di tutte le nazioni europee sono infinitesimali rispetto a quelle singole di stati inquinatori come la Cina, l'India, gli Stati Uniti, la Russia.

Con una perfetta politica tafazziana noi rinunciamo e loro prosperano.

Analogamente, per favorire gli squali che già hanno messo gli occhi sul ricco piatto che viene offerto dall'unione europea, dicasi per le cosiddette case verdi.

E non vale il discorso che ogni singolo governo dovrà pianificare le ritrutturazioni delle abitazioni più vecchie, fornendo i contributi.

Non è che per pagare le paturnie di una piccola svedese e dei suoi seguaci, noi Italiani riceveremo un contributo prelevato dalle tasse che pagano gli svedesi.

No, i contributi, sono soldi sottratti al bilancio dello stato italiano, un bilancio formato esclusivamente con i soldi delle nostre tasse.

Anche senza pagare direttamente, indirettamente siamo sempre noi a pagare per le manie di una manica di invasati dell'ambiente, o con le tasse, o con meno servizi, o con un aumento del debito pubblico che saremo noi, e non Greta Thumberg, a dove rimborsare.

Quando andremo a votare, quindi, ricordiamoci che i cattocomunisti del Pd, di Italia Viva, di Azione e i grillini del Movimento cinque stelle, hanno votato a favore dei provvedimenti lesivi delle libertà individuale finalizzati a sottrarci il nostro patrimonio ed i nostri risparmi.

Contro quelle porcherie sulla casa hanno invece votato Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia.

A buon intenditor ... 

15 marzo 2024

Il dilemma dell'Elettore del Centro Destra - 2

Se l'Elettorato di Centro Destra ha una forte Identità di Area e meno di partito, votando, di volta in volta, quello, tra Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, che, in quel preciso momento, sembrerebbe incarnare meglio il sentimento del Popolo di Centro Destra, al momento di andare al seggio si impone però una scelta.

In passato c'erano state proposte tipo votare alla camera per un partito e al senato per un altro partito della stessa coalizione di Centro Destra, con la finalità di renderli obbligatoriamente complementari.

Per funzionare avrebbe bisogno di essere seguito da milioni di Elettori, cosa impossibile, come è impossibile praticare quella sorta di "voto disgiunto" in altre elezioni come le europee dove la scheda è unica.

Allora il ragionamento non può prescindere dalle cose fatte, da quelle annunciate e, soprattutto, a seconda che il Centro Destra sia al governo o all'opposizione, dall'opportunità di un tipo di voto anzichè un altro in quel particolare momento.

Da ottobre 2022 il Centro Destra è al Governo e, contrariamente alla propaganda dei suoi detrattori, si vede la mano diversa che distribuisce le carte.

Si può pensare che sia poco, timido o marginale, ma la mano diversa c'è.

Non si parla più del ddl Zan e dei bavagli alla libera opinione che vi erano inclusi.

Non è attuale la patrimoniale.

Il Mes è stato archiviato senza la nostra adesione.

Si prova ad allentare il cappio che i governi dei precedenti undici anni hanno messo al nostro collo.

Poi ci sono gli aspetti critici, come il non essere riusciti a bloccare l'arrivo dei clandestini, la prona adesione al sostegno verso Kiev (però, in contrapposizione con quanto dichiarato da Macron, Tajani ha affermato che non partirà nessun soldato italiano per l'Ucraina), la debole risposta al terrorismo Houthy.

Sono invece da evidenziare i provvedimenti più significativi in relazione all'assetto politico e istituzionale della Nazione, come la riforma in senso presidenzialista, sia pur per l'elezione del Primo Ministro e non del presidente della repubblica, l'autonomia differenziata, la riforma fiscale, tutti temi che fanno schiumare i cattocomunisti e, quindi, sono buoni e giusti per l'Italia e gli Italiani.

Come è naturale ad essere più movimentista è il partito che non ha il presidente del consiglio, dopo aver pensato per cinque anni di potersi candidare a tale carica ed averla mancata proprio per la fluidità interna alla Coalizione dell'Elettorato che non ha ancora perdonato a Salvini di essere entrato nel govero Draghi con i cattocomunisti e di aver poi votato per la rielezione di Mattarella.

Errori che non sono stati fatti da Fratelli d'Italia che ha così potuto incassare i dividendi di una coerente opposizione e contrapposizione ai cattocomunisti.

Il tentativo di recupero della Lega spazia quindi da maggiori distinguo sull'appoggio a Kiev, alle proposte di terzo mandato e, soprattutto, di abolizione dei ballottaggi per i sindaci, cosa che turba molto i sonni dei cattocomunisti che, in tal modo, rischierebbero di perdere molti dei sindaci delle grandi città che sono il fulcro della loro gestione del potere.

Più vaga la nuova identità di Forza Italia senza Berlusconi, ma comunque essenziale per la parte più conservatrice e moderata dell'Elettorato, quella maggiormente legata, culturalmente e concettualmente, al potere centrale ed ai vecchi principi della prima repubblica.

Più difficile la posizione di Fratelli d'Italia che è obbligata a contemperare le fughe in avanti del proprio elettorato su temi identitari, con una imprescindibile realpolitik che lega le mani.

Ad esempio sui clandestini.

Sappiamo tutti che la soluzione è il respingimento attivo in mare, con tutte le conseguenze del caso.

Sappiamo però tutti che al primo morto per un respingimento, si scatenerebbe una canea infernale con cannoneggiamenti contro la Meloni più intensi di quelli in Ucraina.

Quindi il voto da esprimere non deve tener conto solo del proprio personale giudizio su quello che è stato fatto e su quello che si propone di fare, ma anche di tutelare quello spazio di manovra autonoma che, gradualmente, il Governo Meloni sta conquistandosi con la politica dei piccoli passi.

In parole povere: in questo momento sarebbe forse più in sintonia un voto per la Lega che per Fratelli d'Italia, ma come verrebbe sfruttato dai cattocomunisti una perdita di consenso del partito del Primo Ministro ?

Abbiamo già visto che loro non ragionano in termini di voti di area politica, non tengono conto del fatto che il Centro Destra è un'Area omogenea per elettorato che non voterebbe mai per i cattocomunisti, al massimo si astiene o, in passato, si è illuso per il partito di Grillo che sembrava autenticamente antisistema.

Quindi i cattocomunisti, con i loro organi di stampa, tornerebbero a fare i tamburini sardi blaterando del vento che cambia, sfruttando propagandisticamente un semplice travaso di voti da Fratelli d'Italia alla Lega.

E infine c'è l'incognita Vannacci ...

(continua)


14 marzo 2024

Terzo mandato e ballottaggi: ha ragione la Lega

Non par vero ai cattocomunisti, al traino dalla stampa che si presta a fare loro propaganda, di insabbiare il risultato elettorale in Abruzzo, gridando alla spaccatura della Maggioranza sul terzo mandato dei presidenti di regione.

Con un post del 23 febbraio avevo già espresso la mia opinione circa la scarsa lungimiranza e la poca democraticità di un limite ai mandati imposto per legge.

Se un sindaco, un presidente di regione, un parlamentare, un ministro è bravo deve poter continuare a svolgere il suo lavoro e tale opportunità non deve essere imposta dalla legge, ma essere nelle mani degli Elettori, giudici supremi e inappellabili che, con il loro voto, decretano se quel sindaco, quel ministro, quel presidente merita la riconferma.

Capisco che bravi presidenti come Zaia possano rappresentare un "tappo" per chi nutre ambizioni ed ha messo gli occhi su quella poltrona, così come capisco la necessità di riequilibrare le rappresentanze nelle Coalizioni in base al mutar dei rapporti di forza.

Ma noi Elettori di Centro Destra, che siamo tra di noi più omogenei (e più a destra ...) dei dirigenti dei partiti che votiamo, siamo interessati al buon governo che uno Zaia ha dimostrato di poterci garantire, mentre il Mister X che dovrebbe sostituirlo, che sia della Lega, di Fratelli d'Italia o di Forza Italia, dovrà dimostrare le sue qualità, ricominciando da zero.

E' quindi sbagliato che Fratelli d'Italia e Forza Italia continuino nella battaglia, miope e antidemocratica, di ostacolare la libertà di scelta degli Elettori, stando, tra l'altro, a braccetto con i cattocomunisti e i grillini, invece di aver fiducia nella nostra capacità di scelta.

Analogamente è incomprensibile l'ostilità del Governo all'emendamento, che la Lega ha ritirato, che avrebbe abolito il ballottaggio nell'elezione del sindaco quando uno dei candidati avesse preso più del 40% dei voti.

Io abolirei il ballottaggio tout court e, come per il presidente di regione, farei eleggere il sindaco che ha preso più voti, anche se uno solo in più (magari dopo un accurato riconteggio ...).

Questo perchè il secondo turno, anche quando non si verifica l'apparentamento di un candidato escluso dal ballottaggio, è foriero di un sotterraneo, opacissimo, pericoloso scambio.

Ne deriva un condizionamento nelle scelte politiche e amministrative che azzoppano una giunta sin dalla sua nascita e non consentono al sindaco eletto di sviluppare in pieno il suo programma dovendo sempre risponderne a partiti e singoli notabili che lo hanno appoggiato al secondo turno in cambio di qualcosa.

E in quel gioco i cattocomunisti, che possono contare sulle loro aderenze nelle curie locali, nelle associazioni di imprenditori desiderosi di commesse pubbliche, nei sindacati, nelle coop, sono imbattibili.

Come Elettore del Centro Destra, anche in questo caso auspicherei una riflessione da parte di Fratelli d'Italia e Forza Italia per ascoltare le ragioni della Lega e la voce della base della Coalizione.

13 marzo 2024

Cessate il fuoco !

Mi ha colpito la correzione del cardinale Parolin alla esternazione di Bergoglio sulla bandiera bianca in Ucraina.

Dopo le reazioni di chi la guerra la vorrebbe estendere all'intera Nato, a cominciare da Zelensky l'unico ad averne un legittimo interesse, Parolin ha detto che per arrivare alle trattative è la Russia che deve cessare il fuoco.

Non ha parlato di armistizio, cioè recipro cessate il fuoco ed a me le parole di Parolin sono suonate un po' come: la Russia deve cessare il fuoco, ma l'Ucraina può continuare a sparare.

Che si chieda alla sola Russia di cessare il fuoco mi sembra una sparata giusto per dire qualcosa che sia gradita a chi ha reagito male alle parole di Bergoglio: peggio la pezza del buco.

Come pure chiedere ad Israele di ritirarsi da Gaza, di cessare le ostilità o alle nostre navi di limitarsi ad intercettare i missili Houthi (uno dei quali, se insistiamo sulla sola azione difensiva, prima o poi, passerà e saranno dolori).

Non credo che sia così che si possa concludere un conflitto e neppure con un organismo internazionale sfacciatamente a fianco di una parte come accade con l'onu a Gaza.

Le parole senza senno proseguono con Macron che, forse intuendo che per lui l'unica scappatoia alla sconfitta elettorale è votare in un clima bellico, vorrebbe inviare truppe in Ucraina.

Mentre mi preoccupa la sfacciata interferenza di Biden sul governo israeliano con l'unica finalità di riconquistare i voti degli americani di fede islamica (e questo la dice lunga su quanto male faccia una società interrazziale e interculturale che, alla fine, non difende gli interessi della propria parte, ma cerca, inutilmente, di avere la botte piena e la moglie ubriaca).

Sembra qusi che l'Occidente, dove sta prendendo piede la spinta all'eutanasia, voglia disperatamente trovare il pretesto per un suicidio di massa.

Ed è molto triste se ripensiamo alla nostra gloriosa Storia.

12 marzo 2024

Il dilemma dell'Elettore del Centro Destra - 1

Archiviata la inesistente "remuntada" dei cattocomunisti in Abruzzo (ma anche in Sardegna, cominciano le ammissioni di qualcuno nei programmi radiotelevisivi pur di sinistra, il Centro Destra ha preso più voti delle liste di sinistra ...) si avvicina, meno di tre mesi, un vero test politico: le elezioni europee.

Vero che ci sono ancora le elezioni in Basilicata, quelle in Piemonte contemporaneamente alle europee  e successivamente in Umbria, ma mi auguro che la figura di palta dei "giornalisti" ed "esperti" di politica su Sardegna e Abruzzo, le riporti al rango di elezioni locali, come devono essere.

Da Elettore del Centro Destra credo di interpretare il dilemma di tanti miei "colleghi" non direttamente e personalmente impegnati in politica, ma osservatore e partecipe alle vicende dell'Area politica che sta (e spero continui a restare) sulla barricata opposta a quella dei cattocomunisti e dei loro alleati.

Negli anni successivi al 1992, quando la sopravvalutata tangentopoli, sbarazzandosi dei cinque partiti (il "pentapartito" di centrosinistra: DC, PSI, PRI, PSDI, PLI) al governo, sembrava aver aperto una autostrada ai comunisti, partendo dal voto consolidato all' MSI, ho successivamente votato Alleanza Nazionale (abbandonata quando, nel settembre 2003, Fini manifestò le prime avvisaglie di squilibrio politico, sostenendo il voto per gli immigrati, anche se solo alle amministrative), Forza Nuova (nell'alleanza di Alternativa Sociale del 2006 con la Fiamma Tricolore), La Destra di Storace, la Lega e Fratelli d'Italia.

In sostanza ho votato, come tanti Elettori del Centro Destra, per un partito rappresentativo di un'Area esplicitamente di Destra, nei fatti e contenuti se non nella propria ragione sociale e storia e per "quel" partito che, di volta in volta, in base alle contingenze specifiche, esprimeva, in quel particolare momento, la maggior affinità con le mie idee, senza compromettere il risultato complessivo della Coalizione (anche nel 2008, l'alleanza intorno al PdL era talmente in vantaggio che scelsi di dare un voto Identitario a La Destra che era stata esclusa dalla Coalizione per volontà di Fini).

Pur avendo sempre avuto (tranne negli anni finali della decadenza che era anche politica) stima verso Berlusconi, non altrettanta l'avevo verso il suo partito e, a quanto pare, la fine della spinta propulsiva e alternativa del Cav ha coinciso con il distacco di molti elettori di Forza Italia che si sono accasati prima nella Lega e poi in Fratelli d'Italia.

Il tutto rappresentando quella che personalmente ritengo una piena omogeneità dell'elettorato di Centro Destra, di gran lunga maggiore a quella delle rispettive classi dirigenti.

Il successo elettorale nel 2008 del PdL, Popolo della Libertà, derivò proprio dalla maturazione della base elettorale che non aveva grandi differenze, se non nelle residuali specifiche identità, tra i partiti e la fine del PdL derivò anche dalle esigenze non solo di intercettare quei filoni residuali, ma anche dalle esigenze di una classe dirigente che proveniva da esperienze differenti e dall'errore di Berlusconi di aver ammesso nelle liste molti candidati che poi gli voltarono le spalle.

Non deve quindi stupire se una intelligente azione di Salvini, portò la Lega dal 4% delle politiche del 2013 al 34% delle europee del 2019, vedendo contemporaneamente un progressivo consolidamento di Fratelli d'Italia dal 2% al 6,4%, il tutto con un parallelo calo di Forza Italia.

Alla fine il Centro Destra, anche nel periodo in cui Berlusconi cominciò la sua decadenza personale favorita dalla ignobile esclusione dalla possibilità di essere eletto, ha sempre mantenuto una percentuale complessiva intorno al 45% di elettori che si sono, volta per volta, suddivisi tra i partiti.

Salvini, in crescita fino al 2019 e consolidato, nonostante l'uscita dal governo con i grillini, quando aveva dimostrato di saper rispondere alle aspettative degli Elettori del Centro Destra con una ottima politica di respingimento dei clandestini, fece però l'errore di entrare nel governo Draghi, subdolamente proposto da Mattarella nel tentativo di dare tempo ai cattocomunisti di riassorbire la crisi di consenso popolare.

A seguire, secondo errore clamoroso per chi mastica politica dalla nascita, Salvini decise di votare per la rielezione dello stesso Mattarella, personaggio fortemente inviso all'elettorato di Centro Destra perchè considerato di parte.

Quei due fatti innescarono una nuova diaspora dell'elettorato di Centro Destra che si riversò su Fratelli d'Italia, intelligentemente rimasto all'opposizione (unica !) nei confronti di Draghi e che non accettò di votare per la rielezione di Mattarella.

Fratelli d'Italia si portò così dal 2% del 2013 e dal 6,4% delle europee del 2019 al 25% delle politiche del 2022, diventando il primo partito d'Italia e della Coalizione e, in quanto tale, esprimendo il presidente del consiglio nella persona di Giorgia Meloni.

A giugno avremo quindi una nuova tornata elettorale nazionale, politica, con l'introduzione di un elemento di ulteriore interesse, cioè un voto che oltre a testare la temperatura politica in Italia, potrebbe consentire di mutare la natura della folle e distruttiva politica di una unione europea, al momento ostaggio di invasati cattosocialambientalisti.

Da qui il dilemma dell'Elettore del Centro Destra: quale partito scegliere tra l'offerta proposta ?

E questo è il filo conduttore delle mie riflessioni.

(continua)