Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 marzo 2022

Vernice pd ma subito troviamo Inquisizione e stalinismo

Chi, come me, ha da sempre (in Twitter ho annotato "anticomunista sin dalle mie vite precedenti") combattuto sulla barricata opposta a quella dei comunisti, non si meraviglia se il comune di Bologna, scimmiottando il regime comunista di Pechino, istituisce una carta del cittadino virtuoso, a punti e con premi e sanzioni.

Non ho ancora ben capito cosa ci finisca dentro, leggo della corretta differenziazione dei rifiuti, del non subire sanzioni dalla polizia locale, dell'usufruire dei mezzi pubblici, ma anche di non precisati comportamenti virtuosi negli alloggi comunali, tutti verificati dall'ennesimo accertatore.

Grazie all'invasività della Rete, che invece dovrebbe essere al servizio dei cittadini e non del potere per controllarci e trasformarci in sudditi, il controllo è sempre più capillare.

Se spendiamo utilizzando il bancomat o la carta di credito, riceviamo, dopo qualche tempo, pubblicità su prodotti o servizi similari a quelli ricevuti, figuriamoci se il fisco non si è buttato a pesce in queste banche dati, con la complicità di norme che progressivamente hanno eliminato ogni tutela e riservatezza ai nostri dati finanziari, riducendo anche la possibilità di spendere il proprio denaro in contanti e quindi senza fornire informazione su acquisti e preferenze personali.

Il lasciapassare sanitario è stato forse l'ultima prova generale e, adesso, hanno mandato avanti la città più allineata, Bologna, che da sempre vota, stolidamente e senza speranza, comunista (non considero la parentesi di Guazzaloca un cambio di regime, comunque fallito, perchè Guazzaloca fu sempre partecipe nella gestione della città, nei suoi ruoli di presidente dell'associazione commercianti e della camera di commercio).

Del resto l'unione delle due chiese fideiste, quella marxista e quella cattolica, sotto un unico simbolo di partito non poteva che portare alla sommatoria dei sistemi dell'Inquisizione con quelli di Stalin e il pci/pds/ds/pd ne è la risultante ed è perfetta la risposta su Twitter fornita dalla Dott.ssa Balanzoni alla solita fuffa di Bonaccini e che ho scelto come immagine di oggi.

Con la tessera del cittadino virtuoso siamo entrati nella società distopica di tanti romanzi e film di fantascienza ed è opportuno ricordare che la fantascienza, letteratura di anticipazione, ci ha anche sempre detto che gli insani portatori dei più rigidi controlli sui cittadini trasformati in schiavi ancor più che sudditi, hanno sempre fatto una bruttissima fine.

30 marzo 2022

Costretti a tifare per Conte ?

Salvini sembra scomparso dai radar delle iniziative politiche dopo il disastroso viaggio in Polonia, con il quale ha deluso i suoi elettori (molti dei quali scettici nei confronti delle sanzioni e con una certa simpatia verso Putin e la Russia) senza acquisire altro che lazzi e sfottò da chi lo ha sempre detestato.

La Lega, quindi, vede, settimana dopo settimana, erodere il suo consenso virtuale e, forse, tacere e riflettere è al momento l'unica opzione per Salvini.

Ben diversa la condizione di salute di Fratelli d'Italia, al punto che la Meloni può permettersi di essere coerente con una impostazione nazionalista e sostenere l'aumento delle spese militari fino al 2%, senza per questo essere accusata di voler portare l'Italia in guerra.

Anzi, in base al principio per cui si vis pacem, para bellum, l'unico modo per riportare l'Italia ad una posizione che ci compete nello scacchiere internazionale è proprio quello di costruire anche una forza militare autonoma, che possa all'occorrenza dare sostanza alla nostra politica estera.

Naturalmente occorrerebbe anche una sovranità monetaria, energetica ed alimentare che non abbiamo e che Draghi non ha alcuna intenzione di perseguire, preoccupato com'è di ritagliare per se stesso un ruolo sotto l'ombrello americano.

E proprio qui arriva un ruspante Conte che, proclamato per l'ennesima volta leader dei cinque stelle, cerca di fermare il precipizio elettorale del movimento di Grillo, cavalcando un pacifismo che da un lato spinge a rifornire di armi l'Ucraina e dall'altro nega l'aumento delle spese militari al 2% del pil.

Esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere e che farebbe bene all'Italia.

Pur tuttavia la posizione di Conte indebolisce il governo e Draghi e cosa è più importante ?

L'aumento delle spese militari che è un solo tassello degli almeno quattro necessari a rendere l'Italia sovrana, oppure la cacciata di Draghi ?

Per me il primo obiettivo, da perseguire a prescindere dalla strada da intraprendere, è la cacciata di Draghi.

Tutto ciò che può favorire la fine di questo governo e il ritorno alle urne è un Bene.

Quindi, parafrasando Montanelli, mi turo il naso e la bocca, ma spero che Conte riesca a far saltare il suo successore, anche se temo che la paura di perdere il seggio parlamentare porterà molti grillini a sostenere chiunque, persino Draghi, pur di arrivare a fine legislatura.

29 marzo 2022

Z - il nuovo fronte della resistenza al buon senso

Non ho mai avuto alcuna considerazione nè stima delle capacità intellettuali (e non solo) dei cattocomunisti e, quotidianamente, ne abbiamo la dimostrazione con le dichiarazioni dei vari Letta, Romano, Gentiloni, Mattarella.

Ma le due ultime uscite di una europarlamentare del pci/pds/ds/pd, di cui non riporto il nome perchè sarebbe renderle l'onore della citazione, rappresentano veramente il livello più basso sino ad ora raggiunto.

Ma non dubito che Letta e compagni riusciranno ad andare ancora più in basso.

Costei, dunque, alcune settimane fa propose di coprire le croci delle tombe nei nostri cimiteri, con una tendina rimuovibile per non urtare la sensibilità di chi non è cristiano.

Non paga, scimmiottando un provvedimento perfettamente allineato alla cancellazione della cultura, di ogni cultura, di due regioni tedesche, nei giorni scorsi ha proposto che una direttiva europea sanzioni l'uso della lettera "Z" che viene utilizzata dai Russi sui propri carri armati per distinguerli dai similari carri ucraini e anche perchè rappresenterebbe la lettera che richiamerebbe la vittoria nell'operazione speciale in corso in Ucraina.

Su Twitter si sono scatenate le ironie, che ovviamente l'europarlamentare non è in grado di comprendere, ma la intrinseca inconsistenza di tale proposta ci dimostra la pochezza di simili rappresentanti e ci spiega le ragioni per cui vogliono escludere dai dibattiti chi non è allineato al pensiero del potere.

Infatti agli argomenti (come quelli portati oggi ne La Verità da Marcello Veneziani) sanno solo rispondere con la censura della lettera Z.

Fornendo in questo modo un gigantesco assist alla propaganda russa che ne esce più credibile di quella del pci/pds/ds/pd.

28 marzo 2022

Draghi ci porta alla miseria


La prima avvisaglia l'ho avuta due settimane fa quando sono andato all'Esselunga e, per la prima volta, ho visto qualche vuoto sugli scaffali.

Niente di particolare, niente che creasse preoccupazione e niente che mi privasse dell'acquisto.

Però, la volta successiva, ho constatato che se pur avevo disponibile la scelta di ogni tipo di pasta, ad ogni marca mancava qualcosa che, invece, trovavo di un'altra marca.

Ad esempio: se trovavo le penne della Molisana, non c'erano quelle della Voiello che, invece, aveva i fusilli che mancavano alla Molisana.

In sostanza siamo incanalati verso scelte meno ampie, forse per obbligarci a consumare il tipo e la marca di pasta che è maggiormente presente in magazzino, per mascherare una contrazione di rifornimenti.

Ma è solo una mia illazione, basandomi sulla saggezza di Giulio Andreotti (di cui è tangibile la mancanza al governo !), per cui a pensare male spesso ci si azzecca.

Ma sabato ho avuto una conferma diretta.

Da decenni compro il pane in un paio di forni, uno nel centro storico di Bologna e un altro più vicino a casa mia, dove anche mia madre andava a comprare il pane in un forno a gestione familiare, ormai alla terza generazione.

Lì ho sempre trovato un ottimo pane e alterno le scelte tra i vari tipi.

Sabato, dunque, mi ero recato in questo forno per comprare un tipo di pane che producono da decenni.

La produzione è sospesa.

Perchè ?

Perchè il rifornimento della farina necessaria per quel tipo di pane non è più costante e non hanno certezze sulla possibilità di produrre quel tipo di pane.

Per carità, anche in questo caso ci sono mille altre alternative, ma è significativo che gli effetti delle inconsulte sanzioni cui Draghi ha aderito con troppo entusiasmo e incurante degli interessi degli Italiani, cominciano a far sentire i loro effetti, magari non ancora in modo incisivo o preoccupante, ma ignorare i primi segnali di una malattia sarebbe da incoscienti.

Almeno quanto fare proclami guerrafondai e offensivi nei confronti di un belligerante, senza riflettere sul fatto che dipendiamo dai rifornimenti, alimentari ed energetici proprio di quel belligerante.

Per parafrasare Orban, io non sono ucraino e non sono russo, allora con chi sto ?

Io sto con gli interessi dell'Italia e la difesa del mio benessere.

E mi aspetterei che il governo del mio paese si preoccupasse in primo luogo del benessere degli Italiani, invece vedo che, indossato l'elmetto, non sta facendo nulla per garantirci continuità nei rifornimenti di grano e di gas, se non cambiando "pusher", dalla Russia agli Stati Uniti, con aggravio di costi e riduzione dei rifornimenti.

Draghi ha imboccato una brutta strada che ci condurrebbe alla miseria, se non riusciremo ad invertire la marcia, cambiando il capo treno.

27 marzo 2022

Si vis pacem, para bellum

Il dibattito politico interno sembra mostrare qualche sussulto grazie al timore di Conte di prendere pochi voti per la elezione del capo dei cinque stelle.

Così l'ex presidente del consiglio per caso cerca di distinguersi proclamandosi contrario all'aumento al 2% del Pil delle spese da destinare alle Forze Armate.

Ancora una volta Conte dimostra di essere inadeguato (eppure temo che continuando con Draghi lo rimpiangeremo !!!) al ruolo svolto o a quello cui ambisce.

Se l'Italia vuole avere un ruolo che non sia subalterno e di mera esecutrice delle decisioni altrui, deve crearsi una sua autonomia che deve essere alimentare, energetica, monetaria, ma anche militare.

Il problema non è il giusto aumento delle spese militari al 2%, ma l'invio delle armi ad un belligerante, che ci schiera sul fronte.

Il problema sono le sanzioni verso l'altro belligerante che fanno venire meno ogni equidistanza.

Il problema sono le scelte da sudditi di Draghi e Mattarella, ancor più gravi quando leggiamo le demenziali parole di Biden (che costringono il Deep State di Washington a metterci pezze su pezze) sulle quali Draghi si appiattisce.

Una piccola nazione, ma orgogliosa e con un Leader consapevole di avere l'obbligo morale e materiale di perseguire l'interesse del suo Popolo e non quello delle consorterie finanziarie dei Soros e dei Gates veicolate tramite i Biden e i Macron, l'Ungheria, ha risposto a muso duro a Zelensky che voleva coinvolgerla nella guerra.

Ha rifiutato il transito delle armi per il suo territorio e non si è messa in prima fila per ululare contro Putin, la Russia e le sue forniture di gas perchè "Non siamo ucraini, non siamo russi, siamo ungheresi. Da che parte sta l'Ungheria? L'Ungheria è dalla parte dell'Ungheria".

E' così che si fanno gli interessi del proprio popolo, a differenza del governo Draghi che sicuramente non fa i nostri interessi.

Il prossimo inverno gli ungheresi sono certi di potersi riscaldare, noi no.

26 marzo 2022

L'Italia di Draghi come quella di Mancini

Li ricordo i megafoni di regime che, ancora oggi, insistono per definirsi "giornalisti" anche se passano solo le veline del potere.

Ricordo come titolarono nell'estate del 2021, quando l'Italia vinse l'europeo di calcio e piovvero improvvise le medaglie olimpiche.

Una continua esaltazione dello spirito che Draghi avrebbe infuso, che non credo si fosse registrata neppure nel 1934 e nel 1938 quando l'Italia di Mussolini vinse due campionati del mondo di calcio consecutivi.

E tutti noi vediamo come i megafoni di regime oggi cerchino di gettare la croce solo su Mancini e Gravina, salvando il soldato Draghi da quello stesso paragone di cui loro avevano abusato solo otto mesi fa.

Ma l'Italia di Draghi sta facendo la stessa fine di quella di Mancini.

Una brutta fine.

E se in campo calcistico le responsabilità del CT sono marginali perchè ha dovuto adattarsi ad un sistema che, complice l'Unione del Male, impone l'apertura delle frontiere e dei campionati ai giocatori stranieri, nella amministrazione dello stato le responsabilità di Draghi e di Mattarella sono totali, avendo loro, scientemente, consapevolmente, spudoratamente, sposato l'Unione del Male e volendo stolidamente adattare la nostra azione a quanto impongono le direttive europee, emanate da Bruxelles, ma scritte a Berlino e Parigi.

Le scelte che Draghi sta compiendo in campo economico e internazionale (lasciamo perdere quello sanitario che ormai è diventato un buco nero) sono tutte contrarie all'interesse Nazionale, per sostenere una politica che non ci porta nulla di buono.

Con tutto il rispetto per la sofferenza degli ucraini, Kiev non vale la rinuncia al riscaldamento per il prossimo inverno, la scarsità dei beni alimentari o il crollo della nostra economia perchè le fabbriche sono costrette a chiudere per i costi proibitivi delle materie prime e per le sanzioni boomerang imposte alla Russia.

Kiev non vale l'esproprio dei nostri redditi e dei nostri risparmi che andranno dispersi dall'inflazione galoppante e dalle spese che dovremo sostenere per acquistare beni di prima necessità.

Ed è triste pensare che, se l'Occidente, per interessi che non sono nostri, non avesse riempito di armi e rifornimenti l'Ucraina, oggi le "operazioni speciali" russe sarebbero già terminate e tutti potremmo ragionare con più tranquillità sul nostro futuro.


25 marzo 2022

Più che una Macedonia, è una frittata

E così, per la seconda volta consecutiva, l'Italia è fuori dalla fase finale del Campionato del Mondo di Calcio.

Brutta partita, tanti errori, eliminazione otto mesi dopo la sbornia del Campionato europeo.

A parte la considerazione che si tratta solo di calcio e quindi la "tragedia" non deve essere interpretata alla lettera, la delusione è tale che sicuramente un po' renderà ancora più amara questa stagione fatta da limitazioni della libertà individuale, estromissione dal lavoro per centinaia di migliaia di ultra cinquantenni, aumenti dei prezzi alimentari ed energetici, timori di un inverno senza gas e senza riscaldamento nè luce, tasse in aumento (sotto traccia sta passando l'aumento della tassazione sulle locazioni) e timori per un interventismo bellico governativo che mette in pericolo quasi ottanta anni di pace.

L'eliminazione dal Campionati Mondiali di Calcio è quindi solo l'ultimo dei problemi, ma un ulteriore grigiore che si espande nel cielo dell'Italia di Mattarella e Draghi.

Da appassionato, come altri 59 milioni di Italiani, di calcio ho le mie idee e, sembra fatto apposta, ma anche in questa occasione ritengo l'Unione del Male responsabile delle nostre disavventure calcistiche.

L'obbligo, infatti, di liberalizzare la circolazione dei calciatori e l'apertura delle frontiere, hanno prodotto guasti non solo economici alle società (che giocano con minus e plus valenze nella compravendita dei calciatori) ma soprattutto al nostro vivaio.

Ormai le squadre di serie A si presentano in campo con undici giocatori, la maggioranza dei quali non sono Italiani.

Agli Italiani restano pochi spazi e, per forza di cose, chi gioca cresce e chi non gioca segna il passo.

Il grande errore commesso è stato quello di aver fatto sviluppare il calcio del terzo mondo, consentendo a sempre più giocatori di partecipare ai nostri campionati.

Ma il colmo è nel settore giovanile, dove le squadre mandano a tesserare giovani di altre nazionalità, impedendo anche lo svilupparsi di un vivaio nazionale di calciatori.

Una squadretta come il mio Bologna, schiera nei campionati giovanili calciatori il cui cognome è manifestamente straniero, dalla Finlandia all'Africa, all'Asia, e i giovani calciatori nostrani, i cui costi sono superiori, vengono accantonati nella speranza di trovare l'asso che crei una bella plusvalenza.

La soluzione sarebbe molto semplice, la stessa che ci consentì di far emergere i Rivera, i Bulgarelli, i Mazzola e poi anche gli Antognoni, i Baggio e i Del Piero.

Tu, società di calcio, puoi tesserare tutti gli stranieri che vuoi, ma in campo possono scendere solo in due (o in tre) contemporaneamente, gli altri devono essere tutti di nazionalità Italiana.

E qui ci starebbe il solito pistolotto sulla Nazionalità che non è Cittadinanza che, se applicata, porterebbe la Francia a veder azzerate le sue coppe del mondo.

Ma a me basterebbe che si imponesse la logica degli Italiani in campo almeno in otto o nove.

Tempo una decina di anni e torneremmo ad avere dei giocatori validi in ogni ruolo, che saranno anche utili per la nazionale di calcio.

Ma siamo malati di accoglienza, integrazione, inclusione, globalismo, europeismo e, allora, godiamoci le frittate della nazionale di calcio, ieri contro la Svezia e oggi contro la Macedonia (del Nord).

24 marzo 2022

L'arroganza di Draghi la pagheremo noi Italiani

Voglio sperare che Draghi abbia in mano concrete garanzie per la continuità dei rifornimenti alimentari ed energetici, tali da evitare fame, miseria, licenziamenti, freddo, esproprio dei conti degli Italiani, che incombono nei prossimi mesi.

Voglio sperarlo perchè la supponenza, l'arroganza che Draghi mette in ogni suo intervento contro la Russia e Putin sono tali che, se fossi in Putin e nella Russia, la farei pagare cara.

Gli interventi contro la Russia, al limite degli insulti, non hanno nulla di diplomatico, nulla di attinente alle relazioni internazionali, nulla di benefico per l'Italia e gli Italiani, sono solo una marchetta alle consorterie finanziarie e affaristiche che hanno deciso da fare la guerra alla Russia per rimuovere un ostacolo al loro dominio globale.

Da Draghi non proviene alcuna analisi storica o politica sulla situazione in Ucraina, nulla che anche solo appaia come una valutazione della complessità della geopolitica locale che, come si vede dalla cartina, ha le sue radici in scelte espansioniste dello stato ucraino perseguite nei secoli.

Nulla di tutto ciò emerge dagli interventi, ma solo il disco rotto dell'aggressore e dell'aggredito, con l'altrettanta banale (e falsa) equiparazione ad Hitler e persino a Mussolini, facendo così strame di ogni verità storica, per entrare nell'ambito virtuale della cancellazione della cultura, oggi tanto di moda.

Se invece Draghi in mano non ha altro che la velina di Biden su quello che deve dire, allora prepariamoci a mesi di gravissima crisi sociale ed economica che sfocerà in un inverno dove congeleremo nelle nostre case.

Non ci resta che sperare che la guerra finisca presto e che vinca il migliore (chiunque sia), purchè cessino sanzioni, scarsità alimentari ed energetiche e aumenti dei prezzi.

23 marzo 2022

Anche la Meloni ha perso la bussola


La standing ovation di ieri da parte dei parlamentari presenti, riservata a Zelenski, pianta un altro chiodo sulla tomba del Centro Destra che fu.

Se il timido distinguo pacifista di Salvini, vagamente contrario all'invio di armi, suscita almeno un po' di tenerezza (considerando che per l'ennesima volta un debole sussulto della Lega è spazzato via con la consueta arroganza e supponenza da Draghi senza che il partito ritenga di sbattere la porta e uscire dal governo) preoccupa lo svarione della Meloni, schierata con il suo partito dalla parte dei militaristi ed a sostegno di Zelenski, senza alcun tentativo di mostrarsi equidistante.

Intendiamoci, l'Ucraina è una nazione orgogliosamente nazionalista e questo non può che suscitare rispetto e simpatia da parte di tutti i Nazionalisti come me.

Così come fa un certo qual piacere vedere i globalisti e quelli che hanno instaurato la dittatura sanitaria in Italia, cambiare registro e sostenere le ragioni identitarie dell'Ucraina oltre ad anteporre il diritto di Libertà (negato in Italia) al diritto alla vita (millantato in Italia ma nei fatti non conseguito).

E fa sicuramente piacere leggere le intemerate contro Putin che trattiene Navalny, da parte di coloro che, senza alcun processo, da ottobre stanno trattenendo in galera Roberto Fiore ad altri esponenti di Forza Nuova.

Ma questo non deve farci dimenticare che è in atto uno scontro mondiale, in cui un ristretto sinedrio di gozzoviglianti ricconi, annoiati da tutti i loro soldi, si sono messi in testa di imporre a miliardi di persone un regime paternalistico gestito fiduciariamente dai loro maggiordomi.

L'adeguarsi anche di Fratelli d'Italia sulla logica globalista lascia scoperti e senza rappresentanza milioni di Italiani e, peggio ancora, rischia di consegnare ai cattocomunisti il governo della nazione che quando riusciremo a riprendere in mano, sarà ormai irrimediabilmente devastata e indebitata (veggasi la politica di Draghi).

Questo accadrebbe perchè Lega e Fratelli d'Italia nulla acquisirebbero dalla nuova collocazione politica, ma vedrebbero dissolversi parte del consenso che, unicamente con il proprio comportamento, erano riusciti ad accreditarsi in questi quattro anni, fino a raggiungere complessivamente il 40% delle intenzioni di voto.

Consenso che si disperderebbe, in mancanza di un polo aggregante che non c'è, nell'astensionismo e nelle mille iniziative, meritorie, ma prive di reale peso politico di cui ricordo rapidamente le prime che mi vengono in mente: l'europarlamentare Francesca Donato, Matteo Brandi con Pro Italia, Paragone con Italexit, Fusaro con Vox, oltre ai tradizionali zero virgola di Casa Pound e Forza Nuova.

Sembra paradossale ma, in questo momento, la stella polare per il Centro Destra non è un partito o un leader, ma un quotidiano e qualche giornalista.

La Verità, che poi è l'unico quotidiano che si possa leggere senza sentire le campane monocordi del sinedrio dei globalisti, con qualche giornalista che vi scrive come Maurizio Belpietro, Francesco Borgonuovo, Mario Giordano e Marcello Veneziani.

Segnalo anche i tweet di Leonardo Panetta (corrispondente Mediaset da Bruxelles) che, sempre con grande prudenza, evidenzia problematiche nascoste dalla propaganda di regime.

Ma, soprattutto, la linea della Verità, ancorchè estremamente prudente e timida, senza una chiara presa di campo e, anzi, sempre con la premessa che l'aggressore è la Russia, può rappresentare quella via che Salvini e la Meloni devono sbrigarsi a ritrovare.

Pena una condanna a vita dell'Italia ad essere rappresentata dai Mattarella, dai Draghi, dai Letta e dai Di Maio, Speranza, Guerini, Renzi, Calenda, Lamorgese etc.

22 marzo 2022

La miglior vendetta è stare bene

Gli ultimi anni ci hanno portato dpcm, green pass, pnrr, Draghi e la riconferma di Mattarella, un comico ucraino parlare a camere unificate con annessa standing ovation, confermando che non ha più alcun senso parlare di "comunità", di "interesse comune", di "valori condivisi".

Non ha senso per il semplice fatto che non esiste nulla di tutto ciò, ma sono solo specchietti per le allodole che un sinedrio di plutocrati annoiati dai troppi soldi che hanno accumulato, degni della Spectre dei primi film di James Bond, gettano in pasto ai popoli, grazie ai compiacenti megafoni, da loro ampiamente stipendiati, della stampa e radio televisivi, per distogliere la nostra attenzione dalle cose importanti.

E ad ogni "emergenza" che spunta, un pezzo della nostra Libertà viene oscurato, un poco del nostro Benessere viene meno e diventiamo tutti, senza accorgercene, sempre più schiavi di parole d'ordine e di schemi preconfezionati.

E' il NUOVO ORDINE MONDIALE che viene spinto dal globalismo del sinedrio per meglio controllare i popoli.

Tutti i popoli.

Si creano quindi delle situazioni in cui ci si trova davanti ad alternative ognuna delle quali è gradita o sgradita.

Adeguarsi al gregge e farsi punturare oppure rifiutare l'appiattimento e comportarsi in modo antitetico a ciò che si è fatto e scelto negli anni precedenti, quando nessuno voleva imporre nulla e abbiamo scelto liberamente di farci iniettare il vaccino antinfluenzale ?

Ammirare lo spirito nazionalista della popolazione ucraina, lo spirito di corpo del suo esercito e dei suoi volontari che si richiamo a valori della Tradizione, oppure sperare che la Russia, Grande Madre di quella stessa Tradizione, riesca a fermare o, almeno, a rallentare il globalismo massificante che ci rende tutti schiavi di bisogni che non sono nostri ?

E come si fa ad applicare il sacrosanto principio del "giusto o sbagliato, l'Italia è la nostra Patria" per cui quando la Patria chiama ci stringiamo a coorte, se questo comporta essere solidali con Draghi, Guerini e persino Di Maio, Speranza e la Lamorgese ?


A volte, per qualche secondo, invidio i cattocomunisti che hanno venduto il cervello all'ammasso e ragionano esclusivamente come il cane di Pavlov, con i riflessi condizionati dai loro capi branco che, di volta in volta, sono i megafoni di regime, guitti, nani e ballerine.

Ma solo per qualche secondo, perchè quando si è imparato a ragionare, non si può evitare di farlo.

Così, nell'impossibilità di contrastare la potenza di fuoco che i Soros, i Gates, i Bezos mettono in campo per imporre la loro visione del mondo, l'unica soluzione è ritirarsi nel privato, non lasciarsi influenzare da quello che accade nel mondo, applicare alla lettera la tanto esaltata e mai compresa "resilienza", cioè lo spirito di acquisire, da una situazione critica, il meglio per se stessi.

Sì, per se stessi, non per la "comunità", per se stessi.

Il bene primario è il proprio bene, il proprio interesse, il proprio utile.

Gli altri, dopo.

Perchè la miglior vendetta è vivere bene, noi, qui, oggi, adesso
.


21 marzo 2022

Non dobbiamo sacrificarci per Zelensky

Domani il presidente ucraino parlerà al parlamento italiano, senza contraddittorio e senza che sia stata accolta la proposta di un parlamentare grillino di invitare (in altra occasione) anche Putin, per par condicio.
Presumibilmente Zelensky richiamerà, come già ha fatto con gli Stati Uniti (11 settembre), Germania (nazismo) e Israele (olocausto), qualche tema che per i suoi consigliori dovrebbero intenerire gli Italiani (sono pronto a scommettere che farà la marchetta sulla resistenza e bella ciao ...).

Nel frattempo tutti i partiti e politici italiani sono insorti, facendo gli offesi, perchè i russi, contro i quali abbiamo proclamato sanzioni, inviato armi e votato nei consessi internazionali con la ciliegina messa sulla torta da Di Maio, ministro degli esteri, che molto diplomaticamente ha definito Putin "un animale", hanno avvisato che alla prossima le conseguenze saranno irreversibili ed hanno ridicolizzato il ministro della difesa, Guerini, descrivendolo come un piagnone che chiedeva aiuti in epoca di virus e adesso ha indossato l'elmetto del falco antirusso.

Ho letto che qualcuno pensava di investire Bergoglio del ruolo di mediatore, ruolo cui ha volontariamente abdicato, prendendo posizione di parte con le sue esternazioni che lo qualificano quale obbediente soldatino del nuovo ordine globale.

Ma Zelensky, che sta facendo il giro delle parrocchie occidentali, ammiccando e finalizzando i suoi discorsi ad una ruffiana captatio benevolentiae, ha un tema costante: o lo si aiuta o scoppia la terza guerra mondiale.

Un ricatto, quello sì inaccettabile, anche perchè la terza guerra mondiale scoppierà non per Zelensky o per l'Ucraina, ma solo se i mandanti dei Biden, dei Macron, dei Draghi riterranno giunto il momento di eliminare un ostacolo al loro dominio mondiale, per arrivare quindi al redde rationem finale con la Cina, con una alleanza o riservandole lo stesso trattamento visto con la Russia, magari sfruttando un qualche sconfinamento sui cieli di Formosa.

E' evidente che della vita e della libertà degli ucraini e nostra non interessa nessuno, anche perchè viene ignorato il diritto all'autodeterminazione ed alla libertà dei russofoni del Donbass e la realtà della Crimea che è russa e non ucraina.

In un simile quadro dove chi muove miliardi e controlla l'informazione, controlla o, almeno, condiziona anche i governi, perchè dovremmo sbatterci per Zelensky ?

Per uno che si presta a fare il batacchio della campana, istigando alla guerra, alle armi e preconizzando la terza guerra mondiale ?

Per Zelensky dobbiamo pagare la benzina 2,6 euro al litro ?

Per Zelensky dovremmo ridurre il riscaldamento nelle case ?

Per Zelensky dovremmo rischiare di trovare gli scaffali dei nostri supermercati vuoti ?

Il governo italiano dovrebbe guardare agli interessi degli Italiani e non prestarsi ad essere allineato e coperto, intruppandosi nell'esercito del nuovo ordine mondiale solo perchè crede che sia la parte vincente.




 

20 marzo 2022

La lezione ucraina

Se abbiamo perso un'altra occasione, dopo quella offertaci su un vassoio d'oro della disintegrazione dell'ex Jugoslavia, per ritagliarci una posizione autonoma e funzionale agli Interessi Nazionali, dell'Italia e degli Italiani, a causa di un governo di men che mediocri, arroganti, supponenti maggiordomi del nuovo ordine mondiale, non vuol dire che non si debbano trarre indicazioni dalla vicenda ucraina.

1) E' necessario avere un esercito (inteso come forze armate: marina, aviazione, esercito) di professionisti bene armati ed addestrati, da affiancare con i civili richiamabili alle armi e in possesso di una infarinatura di disciplina militare, magari attraverso il ripristino del servizio di leva o l'istituzione di una Guardia Nazionale che prevede esercitazioni e richiami periodici.

2) L'Italia deve (perchè può, avendone le risorse) rendersi autonoma sul piano alimentare, riprendendo tutte le coltivazioni abbandonate nel quadro della devastante integrazione europea e della politica globalista, agevolando l'agricoltura perchè i contadini possano vendere la loro merce, senza soffrire la concorrenza delle merci provenienti da stati con costi inferiori.

3) Come per l'alimentazione anche per l'energia dobbiamo aprire tutte le centrali nucleari che siamo in grado di costruire (possibilmente una in ogni regione), riaprire tutti i pozzi di estrazione gas sulla terra ferma e cominciare a perforare l'Adriatico come se non ci fosse un domani.

Non in funzione antirussa, ma per raggiungere una autosufficienza energetica che ci consenta di fare spallucce alle turbolenze internazionali, potendo così essere liberi di scegliere una posizione di neutralità nelle controversie tra gli altri stati e proporsi come mediatori imparziali.

Se riusciamo ad avere da mangiare, a stare al caldo di inverno ed a far funzionare le fabbriche, possiamo spernacchiare chiunque senza prostituirci per un gasdotto o per un pieno di benzina.

Naturalmente occorre anche la materia prima: gli Italiani ed una classe dirigente che sia appena sufficiente, cosa che, purtroppo, non vedo in Draghi e nel suo governo, causa prima di tutti i nostri mali odierni, anche per la loro ostinazione a rinunciare ad ogni autonomia monetaria, fondamentale per tornare ad essere un Popolo Libero.


19 marzo 2022

Il vertice dei PIGS


Ricordate, dopo la crisi del 2008, l'irrispettosa definizione di PIIGS per raccogliere in un acronimo gli stati spendaccioni, quelli che tiravano a fondo le economie di tutto il continente ?

Dalle iniziali degli stati (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna) ecco l'acronimo che ci definì quindici anni fa,

Oggi una "I" è saltata, purtroppo non è quella dell'Italia dei Monti, dei Letta, dei Renzi, dei Gentiloni, dei Conte, dei Draghi e dei Mattarella, ma quella dell'Irlanda.

Rimangono i PIGS, con una ancora più marcata identificazione con il nobile animale evocato dall'acronimo.

Mi stupisco, pertanto, che nessun quotidiano, neppure La Verità, nel dar conto del vertice di ieri tra Draghi ed i suoi omologhi di Portogallo, Grecia e Spagna, abbia riesumato l'acronimo che, oggi, sarebbe ancora più significativo.

Il "vertice" di ieri è stato un inutile spreco di denaro e di parole, perchè è un po' come la finale per il terzo e quarto posto ai Campionati del Mondo di calcio (o di qualsiasi altra disciplina).

Un incontro tra chi non decide e non sarà mai ricordato, ad uso esclusivo delle veline di regime, dando la misura della pochezza intrinseca dei quattro primi ministri che si sono probabilmente consolati a vicenda per essere alloggiati negli appartamenti della servitù.

Draghi ieri ha stancamente affermato che i quattro governi hanno deciso di fare fronte comune al prossimo consiglio dell'Unione del Male.

Probabilmente si sono esercitati a dire all'unisono "obbedisco" alle direttive che escono dai vertici che contano, quelli tra Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania.

L'Italia, in un periodo di turbolenze come è l'attuale, avrebbe potuto avere un ruolo di primo piano se avesse saputo agire in autonomia e puntando a conseguire il massimo beneficio nazionale dalle situazioni create da altri.

Come già dopo l'esplosione della Jugoslavia, con le guerre tra gli stati sorti da tale frammentazione, non abbiamo una classe dirigente all'altezza neppure di garantirci il benessere raggiunto, posto in grande pericolo da razionamenti, penurie di materie prime e sanzioni che colpiscono più noi che la Russia.

E mentre stati anche più piccoli, come la Danimarca, si rendono autonomi grazie alla consegna di una nave per il coordinamento dell'estrazione del gas nel mare del Nord, costruita nei cantieri di Ravenna, noi restiamo a guardare Croati e Sloveni che succhiano il nostro gas dai fondali del Mare Adriatico.

E Draghi si riunisce per la finalina dei delusi o, meglio, di chi non conta nulla.

18 marzo 2022

Basta promettere soldi che non abbiamo !

L'ultima è di Franceschini, ministro della "cultura": pagheremo la ricostruzione del teatro bombardato a Mariupol, come se i teatri in Italia fossero tutti in regola.

Prima di lui le promesse di soldi a destra e a manca (più a manca che a destra) le hanno fatte praticamente tutti, ovviamente ammantandosi di dignità e solidarietà.

Un ordine del giorno parlamentare chiede l'aumento al 2% del pil destinato alle spese militari come, ricordiamolo, aveva chiesto sei anni fa il Presidente Trump cui i cattocomunisti risposero a pernacchi.

Intendiamoci: si vis pacem, para bellum, se vogliamo vivere in pace, dobbiamo essere preparati alla guerra per poter efficacemente dissuadere eventuali aggressori senza confidare nella carità altrui.

Ma l'aumento legato all'operazione militare speciale russa in Ucraina è solo l'ennesima genuflessione ai padroni Nato e Unione del Male.

Si sprecano le promesse di stanziamenti miliardari per ridurre le bollette, senza che ci venga detto che un tale comportamento rappresenta solo un momentaneo e parziale sollievo, perchè poi alla bolletta successiva ci ritroveremmo allo stesso punto e con miliardi in meno.

Perchè il problema dell'energia è che non ne produciamo e quel gran fenomeno di Draghi non sembra intenzionato (o non sappia come) ad agire per rilanciare la produzione nazionale, riattivando pozzi chiusi e iniziando a perforare in Adriatico e se ci limiteremo a elargire elemosine, saremo sempre alla mercè altrui.

Soldi per i profughi ucraini e già sentiamo presidenti di regione e sindaci che reclamano finanziamenti per poter dare contributi alle famiglie che hanno dato disponibilità all'accoglienza.

Ma come ?

Se uno dice: ospito io, poi non deve chiedere una remunerazione come una coop immigrati qualunque !

E' un po' come voler fare beneficenza, impegnarsi a versare una certa somma e poi imporci una tassa per fare i versamenti.

Se uno vuole diventare santo, almeno paghi di tasca sua (vero, ministro Franceschini ?).

Naturalmente non si contano i miliardi sperperati per vitto, alloggio, istruzione, cure e riparazione danni causati dai clandestini che le ong francesi, tedesche e spagnole ci scaricano continuamente con la complicità del governo che non li ferma.

E questi non sono profughi, sono CLANDESTINI da respingere senza se e senza ma e, soprattutto, senza spendere una lira !

Dove ci porterà tutto ciò ?

Come un uomo indebitato non è un uomo libero, così uno stato indebitato non è più nè Indipendente, nè Sovrano.

E sono gli altri, i nostri creditori, che ci diranno cosa fare e cosa dire, chi sostenere e dove indirizzare il nostro sostegno.

Lasciando una minima parvenza di autonomia ai loro maggiordomi al governo perchè finiscano di distruggere una Nazione, con leggi quali l'eutanasia, lo ius soli e tutte le varianti della politica femminista ed omosessuale.

Del resto, come tutti i cravattari, l'Unione del Male è ben lieta che l'Italia di Draghi e Mattarella abbia richiesto tutta la disponibilità dei fondi del pnrr, compresi quelli da restituire, perchè aumentando il nostro debito nei loro confronti, potranno stringere sempre di più il cappio alla nostra gola.

Soluzioni ?

Escludendo la violenza, l'unica soluzione esistente è che ognuno guardi in casa propria quello che può fare per tutelare i propri redditi, risparmi e proprietà, senza arricchire lo stato.

Aspettando tempi migliori anche e soprattutto in termini di leadership che si oppongano alla narrativa delle consorterie affaristico e finanziarie globaliste.


17 marzo 2022

Pacifisti e pacifinti

Posto che la zavorra che sta portando a fondo l'Italia è Draghi con il suo governo e le sue scelte fallimentari (perfettamente ieri su Twitter, Ilaria Bifarini ha sintetizzato:" Ho uno strano presentimento: che il debito pubblico che si continua a far salire a causa di folli spese (il 2% del Pil per la difesa!) e della distruzione dell’economia tra chiusure psicopandemiche e sanzioni autolesioniste, verrà ripagato con l’esproprio dei beni dei cittadini.") ma purtroppo avrò modo di scriverne, visto che ce lo terremo almeno fino alle elezioni del 2023, parlerò di pace.

Pace, parole di cui tutti si riempiono la bocca.

Nel nome della pace piovono bombe, vengono trasferite armi ai belligeranti e si insultano reciprocamente, a seconda del tifo, i rappresentanti delle parti in conflitto.

Una volta il pacifista era colui che perseguiva la risoluzione dei conflitti tra le parti attraverso il difficile percorso del compromesso, ma senza rendersi disponibile alla sottomissione.

Per me erano pacifisti i Romani che, una volta definiti i confini dell'Impero, intrapresero guerre solo per alleggerire la pressione dei barbari.

Si vis pacem, para bellum, se vuoi la pace, preparati alla guerra.

Perchè non si può difendere un confine, non si può difendere un valore che si considera non disponibile e quindi non soggetto a compromesso, se non si hanno le forze per farsi rispettare nel caso in cui il nemico, rinunciando a proseguire il dialogo, attaccasse.

E uno deve sapersi difendere da solo, non confidare negli aiuti divini sotto forma di uomini e mezzi di qualche altra nazione, con persone di diversa cittadinanza che vengano a morire per te.

Poi, negli anni settanta e ottanta, arrivarono i pacifinti manipolati dalla sinistra: meglio rossi che morti (apice della sottomissione che si ripresenterà con il terrorismo musulmano), urlavano per impedire la dislocazione, anche in Italia, dei missili Pershing e Cruise, con prospettive a loro dire apocalittiche (ricordate il presunto film, in realtà documentario di propaganda comunista The day after ?).

L'Unione Sovietica crollò senza guerre e senza apocalisse.

Altri pacifinti in azione quando, dopo il crollo del comunismo di matrice sovietica, arrivò una nuova ondata di islamismo.

In questo caso arrivarono anche bombe, le più pericolose, perchè non frutto di una aggressione tra stati, ma da parte di terroristi che si nascondevano nell'ombra, facendosi anche scudo con le leggi degli stati che attaccavano.

Finchè non fecero il passo più lungo della gamba, svegliando il gigante addormentato, colpendolo nel cuore di New York e provocandolo ad una reazione di fronte alla quale quella dei russi in Ucraina sembra la flatulenza di un criceto.

Eppure ci furono persone che manifestarono contro la reazione legittima di alcune nazioni occidentali: Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Canada, Spagna e Italia.

Da ricordare perchè è stata forse l'unica volta in cui abbiamo svolto, anche con grandi sacrifici, un'azione militare meritevole di encomio.

Nel mezzo ci fu la guerra tra le repubbliche dell'ex Jugoslavia (molto più vicino a noi dell'Ucraina), in cui partecipammo da pavidi con bombardamenti aerei (ricordate la retorica mammista di Emilio Fede per i nostri piloti Cocciolone e Bellini ?) sui civili serbi e su Belgrado.

Tra parentesi ho appena visto un video di un giovanissimo Biden che si vanta di aver suggerito lui di bombardare a tappeto Belgrado.

Lasciamo stare che i nostri governanti di allora si lasciarono sfuggire l'opportunità, nel dissolvimento della Jugoslavia titina, di reclamare il ritorno all'Italia di Fiume, Istria e Dalmazia che furono oggetto di pulizia etnica da parte dei comunisti di Tito.

E adesso le operazioni militari speciali della Russia in Ucraina con il corollario di menzogne propagandate a seconda degli interessi che si vogliono sostenere, a mezzo etere, satellite, digitale terrestre e stampa.

Qui si raggiunge il colmo.

Rispuntano dalle cantine gli stracci arcobaleno e fanno manifestazioni per la pace MA NON PER l'EQUIDISTANZA !

Insomma, i nuovi pacifinti, vorrebbero poter armare e far combattere una parte, ma pretendono che l'altra parte non reagisca.

Hanno deciso chi ha ragione e quindi non ci si fa mancare nulla (sanzioni, sequestri, urlate in piazza) indipendentemente dalle conseguenze che hanno su di noi.

E che non sono solo l'aumento e la futura, possibile penurie delle materie prime energetiche, ma anche milioni di profughi che potrebbero arrivare in Italia, da alloggiare, mantenere, curare, istruire.

Sono proprio dei pacifinti, perchè il vero pacifista sarebbe neutrale e non schierandosi non chiuderebbe nessun tipo di attività con le parti in conflitto, nè si presterebbe a rifornire solo una delle parti in guerra, perchè altrimenti perderebbe ogni credibilità quale possibile mediatore, ma soprattutto non potrebbe sostenere di perseguire l'obiettivo della pace.

Se Zelenski non fosse stato armato fino ai denti dall'occidente e non continuasse ad essere aizzato contro i Russi, presentandolo come un "super eroe", la guerra non sarebbe scoppiata o sarebbe finita subito.

Per far terminare il terrorismo in Alto Adige, Austria e Italia sottoscrissero un accordo sull'autonomia del territorio che ha reso Bolzano e la sua provincia una delle più ricche d'Italia.

Perchè non possono fare altrettanto con il Donbass ?

Se legittimamente gli Stati Uniti si opposero ai missili a Cuba, altrettanto legittimamente la Russia può (e deve) opporsi ai missili che potenzialmente verrebbero installati in Ucraina se entrasse nella Nato.

Il vero pacifista è un Uomo, cioè uno che persegue il compromesso, senza rinunciare a prepararsi a sostenere le proprie ragioni ed a difendersi senza confidare nel sacrificio di terzi per i propri interessi (veggasi la fine degli Afghani che sono stati abbandonati da Biden).

I pacifinti nostrani, invece, abbondano in slogan, bandiere, manifestazioni, chiedono agli Ucraini di morire per noi, ma la Legione Straniera lanciata da Zelenski langue senza effettivi.

Armiamoci e partite.

Anzi: noi vi armiamo e voi partite (per l'Ade).

Sono andato a ruota libera perchè provo un profondo disgusto, quando ci sono persone che muoiono e soffrono, che ci siano i tifosi sugli spalti ad incitarli, come nel Colosseo, invece di agire per mettere le parti nelle condizioni di deporre le armi.

Ed è ovvio che il più forte, essendo tale, potrà ottenere un compromesso a lui più favorevole, è nella natura delle cose.

Proprio per questo: si vis pacem, para bellum, che non è un principio militarista, ma semplicemente di buon senso e dovrebbe essere il motto di un vero movimento pacifista.


16 marzo 2022

Fanno schifo

Continua il bombardamento dei megafoni di regime contro la Verità, l'Interesse Nazionale e dei singoli Italianii.

Non si sono ancora spenti i riflettori sulle menzogne seriali del "non ti vaccini, contagi, muori e fai morire" per giustificare il lasciapassare stalinista prodromo dei controlli del futuro, che adesso dovremmo sentirci in colpa se accendiamo una luce di troppo o alziamo di un grado il nostro riscaldamento.

Con quelle facce sempre torve, che immagino fossero le stesse di quelli che giravano per i conventi e le strade ricordando che dobbiamo morire (lo sappiamo benissimo senza che qualcuno ce lo rammenti) ecco la nuova frontiera delle veline: dobbiamo risparmiare energia.

Non: dobbiamo costruire centrali nucleari, riaprire pozzi inutilizzati, perforare la nostra parte di Adriatico prima che i Croati ci freghino tutto il gas sottostante, no.

Dobbiamo vivere da miserabili perchè individui che campano (benissimo) facendo propaganda, si allineano, come da sempre hanno fatto i guitti facendo finta di essere "liberi", ma essendo i più servi, alle esigenze del potere di cui divengono consapevoli megafoni.

Ricordatevi che dobbiamo morire.

Certo, ma prima c'è la vita che deve essere vissuta al meglio e non tra rinunce e restrizioni.

15 marzo 2022

Solo propaganda

E' acclarato che le notizie sulle operazioni militari russe in Ucraina, sulle iniziative di Nato e Unione del Male, sulle alleanze che si stringono e si rompono, sono inficiate dalla propaganda che porta a manipolarle per dare credito alle proprie tesi.

Uno statista, che sia tale, si impegnerebbe quindi non a portare il proprio popolo sulla linea del fronte, ma (è questo il vero concetto della abusata parola "resilienza") a cercare di ottenere, nel male che deriva da questa situazione, il meglio per l'Italia e gli Italiani.

Con Draghi non è così.

Allineato e coperto, come un fedele soldatino di piombo, alle posizioni degli oltranzisti statunitensi, ha creato solo danni a tutti noi, come ho ripetutamente descritto nei commenti precedenti.

Non sono il solo ad averlo capito.

Sfogliando (svogliatamente, visto che sono sempre le stesse cose ed è meglio leggersi un romanzo giallo) Twitter, ho trovato un cinguettio di Hoara Borselli che condivido in toto.

Sostanzialmente dice che aveva capito subito che Draghi non era quel grande statista che veniva presentato dalla stampa servile (mia aggiunta), nel momento stesso in cui accettò di far restare Di Maio come suo ministro degli esteri, la Lamorgese agli interni e Speranza alla salute.

E porta come esempio il ridicolo "sconto" di quindici centesimi annunciato dall'Huffington Post (semprechè sia vero ...)

Di solito, quando condivido qualcosa citando il soggetto che si è esposto ed elogiandolo, vengo smentito a stretto giro di posta da una successiva presa di posizione che non condivido, ma, intanto, quel cinguettio mi è piaciuto.

14 marzo 2022

Benzina e bromuro

Durante l'anno di servizio militare circolava voce che le Forze Armate mettessero bromuro nel rancio della truppa per spegnere gli istinti più ... animali ed avere dei bravi soldatini dediti alle mansioni di servizio.

Non era vero, ma le frottole girano più veloci della verità.

Ed al bromuro ho pensato quando stamattina ho letto, rigorosamente riportati in rassegna stampa, articoli, interviste e proposte che tenderebbero ad incentivare una vita di merda quale sarebbe quella che ci propongono Letta, Mieli e tutti gli oltranzisti della guerra in relazione alla quale, invece, spargono continuamente benzina.

Ci sono proposte di vita con due gradi in meno in casa o con il riscaldamento spento, con il cambiare le abitudini facendo, ad esempio, la doccia allo stesso orario per poi spegnere l'acqua calda, per cucinare solo una volta al giorno.

Appunto, una vita di merda e la propongono come se fosse una conquista, un ritorno ai valori dei nostri nonni, perchè "50 o 60 anni fa non c'era il riscaldamento e non si stava in casa con la maglietta estiva in inverno".

Dimenticano che si chiama progresso tutto ciò che migliora la qualità della vita delle persone.

Mieli, Letta e compagni vorrebbero riportarci alle caverne.

Contro il caro carburante, poi, Letta propone un buono energia.

Probabilmente, essendo stato surclassato dalla Meloni e da Salvini che da subito hanno chiesto di togliere le accise sulla benzina (il che riporterebbe il prezzo a livello di quello degli altri stati europei) ha pensato bene di rilanciare con l'ennesimo bonus.

E non vuole turbare l'allucinante alleanza progressista, ecologista e femminista di cui ha delirato in occasione di una conferenza dei verdi italiani, invitando a riaprire tutti i pozzi di estrazione del gas italiano, a cominciare a trivellare in Adriatico, ad usare l'olio di oliva e di palma invece di piagnucolare sulla mancanza dell'olio di semi dalla Ucraina.

Senza contare che la maggior parte delle nostre prossime disgrazie arrivano dalla scelta folle di sanzionare la Russia e mandare armi all'Ucraina.

Ma Letta e compagni reclamano la pace, ma si schierano con una parte in conflitto, aizzando l'odio contro l'altra parte e quindi negando il presupposto stesso di ogni autentico pacifismo: l'equidistanza.

Benzina per indicare il nemico e bromuro per cominciare a fare un lavaggio del cervello sulla povertà e tristezza della nostra vita futura se Draghi continuerà a governarci.

E non ci resta altro che tenere accesa la fiammella della Verità e dell'Intelligenza, ricordando che tutti i nostri guai derivano dalla genuflessione davanti al Moloch delle consorterie affaristico e finanziarie che si manifestano con la Nato e l'Unione del Male.

13 marzo 2022

Quel fenomeno di Draghi

Nelle commedie della classicità il Deus ex machina, colui che interveniva dall'Olimpo per sistemare le cose, arrivava alla fine.

Con Draghi, invece, i media italiani hanno annunciato l'arrivo del Salvatore della Patria, un geniale banchiere centrale, una figura che "tutto il mondo ci invidia", prima ancora che dimostrasse di essere in grado di gestire l'interesse Nazionale.

E' stato un errore, uguale a quello che portò ad attribuire il premio Nobel per la pace ad Obama, prima ancora che entrasse in carica, per il solo fatto che era un negro.

Difatti la presidenza di Obama fu costellata di bombardamenti, colpi di stato e immensi danni come la destabilizzazione della Libia seguita alla defenestrazione di Gheddafi.

Oggi Draghi vivacchia, sempre incensato dai media italiani, ma di quella figura che "tutto il mondo ci invidia" non si ricorda nessuno ... all'estero.

Come per Obama, dobbiamo registrare solo danni.

La politica liberticida con la scusa del virus cinese, con il suo green pass con il quale, a suo dire, gli italiani avrebbero avuto "la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose" (a proposito: sul sito www.bastagreenpass.it raccolta di firma organizzata da Fratelli d'Italia) i giudizi supponenti su Erdogan (e poi non chiediamoci dove Di Maio tragga ispirazione per definire Putin "un animale" e altre amenità sulla stessa linea), gli ultra cinquantenni non vaccinati esclusi da stipendio e lavoro.

E ancora, l'aumento dell'inflazione e la corrispondente erosione di redditi e risparmi, le tasse che non calano e che, anzi, aumenteranno con la riforma del catasto che colpisce la proprietà anche quella, come le case non locate ed a disposizione dei proprietari, che non fornisce reddito e anche perchè dovremo restituire, con gli interessi, i prestiti dell'Unione del Male (il famigerato pnrr utilizzato da tutti gli altri stati, ma solo nei limiti delle erogazioni da non restituire, sostanzialmente pari a quanto si versa).

Infine la totale sudditanza e assenza di iniziativa autonoma sulla crisi Ucraina, tanto che leggiamo di vertici tra Biden, Johnson, Macron e Schiolze e poi ancora di un colloquio a tre tra Putin, Macron e Scholze, ma di Draghi nessuna notizia.

Arriviamo al punto da essere surclassati dal "dittatore" Erdogan che si è fatto promotore di un vertice tra ministri degli esteri e dal primo ministro israeliano Bennet con Putin che ha manifestato disponibilità per colloqui a Gerusalemme.

Mentre la sede migliore sarebbe stata Roma, se solo ci fosse stato un presidente del consiglio all'altezza di mantenere l'Italia equidistante tra i belligeranti e con una sua politica estera autonoma, come ha insegnato Andreotti e come emerse in concreto nel 2002 a Pratica di Mare quando Berlusconi riunì Putin e Bush, con una stretta di mano epocale.

Oggi Draghi quando non tace si limita a ripetere la velina fornitagli da Biden, anche se, comunque, sempre meglio tacere che parlare, troppo ed a sproposito, come Di Maio.

Per questo prima tornerà a fare il nonno (e non della repubblica), meglio sarà per tutti.


12 marzo 2022

Governo Draghi ostile agli Italiani

Non c'è nulla di nuovo sotto il sole.

Radio, televisioni e tutta la stampa tranne La Verità (che infatti incrementa mensilmente le vendite) suonano sempre la stessa musica imposta dalle veline del governo cui, a sua volta, vengono trasmesse dalle consorterie affaristico e finanziarie globali.

Il tutto senza alcun riguardo agli interessi degli Italiani.

Draghi doveva essere il Rodomonte che avrebbe spezzato le reni agli altri stati grazie al suo illuminato governo dei migliori che, alla resa dei conti, si rivela neanche quello dei mediocri (magari !), ma dei peggiori.

I conti sono presto fatti.

Sul piano sanitario persistono i divieti liberticidi ed è notizia di oggi da parte della rivista medica Lancet, riportata da La Verità, che l'Italia, con tutti i suoi divieti, ha il peggior risultato nel contenimento del virus cinese.

Eppure, stolidamente, insistono nel voler escludere gli ultra cinquantenni non vaccinati dal lavoro.

Il piano nazionale di ripresa e resilienza si traduce nell'Italia che, unica, si prende anche il prestito da restituire onerosamente, invece di limitarsi ai soldi che pareggiano quelli che versiamo.

La bolletta energetica, ben prima dell'inizio delle operazioni militari russe in Ucraina, è stata trattata con una scrollata di spalle perchè Draghi pensava di liberarsi dell'incombenza ascendendo al Quirinale.

Le inconsulte scelte di seguire le velleità di una ignorante ragazzina svedese, hanno vanificato ogni possibilità di affrontare la crisi energetica ampiamente preannunciata con autonomia nazionale.

La ciliegina sulla torta di Draghi è arrivata con l'operazione militare in corso in Ucraina.

L'Italia è trattata come l'ultimo dei vassalli.

Draghi, nonostante tutta la sua prosopopea e le agiografie dei megafoni della stampa, non viene invitato alle riunioni ristrette, quelle che decidono, ma solo a quelle collegiali dove deve solo accettare e approvare le direttive concordate tra Biden, Johnson, Macron e Scholz.

Scarsità prevista di generi alimentari e costo dei carburanti alle stelle a causa di tasse che si mangiano la metà del prezzo alla pompa.

Tasse (accise e iva) che il governo potrebbe togliere riportando il prezzo dei carburanti in linea con quelli degli altri stati.

Ovviamente tagliando le spese improduttive, come i miliardi sperperati per l'assistenza ai clandestini che ci vengono scaricati dalle ong (clandestini, non i veri profughi, per lo più donne e bambini, che scappano dalle bombe in Ucraina !).

Insomma niente di nuovo sotto il sole, tranne un governo ostile agli interessi dell'Italia e degli Italiani ma che, stando ai sondaggi, continua ad avere il consenso di oltre metà degli Italiani, evidentemente in preda ad una palese sindrome di Stoccolma.