Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

30 giugno 2022

La Francia si conferma ostile all'Italia e agli Italiani

Tra tante parole al vento che, soprattutto il Fenomeno dei Fenomeni, Mario Draghi, riesce a produrre, appiattendosi a tappetino sulla Nato, su Biden e sull'Unione del Male, dobbiamo anche assistere all'ultima beffa di matrice francese.

I terroristi rossi di cui la Cartabia aveva chiesto l'estradizione perchè, finalmente !, scontassero la loro pena, a cominciare da uno dei mandanti dell'omicidio Calabresi, sono stati ancora una volta salvati dalla Francia che ha rifiutato la loro consegna.

La Francia in europa fa quello che le pare, anche perchè ha presidenti, a prescindere dalla loro estrazione politica, che prima di tutto sono francesi e poi europei, ma solo finchè l'essere europei non danneggia la Francia.

Uno potrebbe dire che consegnare degli assassini perchè scontino la loro pena in Italia non danneggerebbe la Francia e sarebbe vero, ma non si tiene conto dell'enorme ego dei francesi che continuano a considerare noi Italiani dei sudditi.

E sono talmente pieni della loro boria da aver inventato un fumetto per nascondere la Storia che vide i Romani sconfiggere i loro progenitori e portare a Roma in catene il loro re.

Poi venne quel criminale di Napoleone, che nulla ha a che invidiare a Stalin o Mao, che venne in Italia arazziare denaro e opere d'arte che i francesi non si sono mai sognati di restituire (mentre pretenderebbero che gli Inglesi restituissero i pezzi di Partenone alla Grecia e le mummie dei faraoni all'Egitto).

I francesi ci amano quanto noi amiamo loro e quindi se possono farci un dispetto non c'è europa che tenga.

E' inutile continuare a raccontare balle: l'europa è solo una espressione geografica in cui tutti, tranne l'Italia di Draghi, fanno il proprio interesse.

E non vorrei che molti di quelli che ricoprono incarichi di governo siano proni e accettino tutte le offese dei francesi in cambio di una legion d'onore che non si nega mai ai propri valletti, come era prima dell'Unità d'Italia.

A questo punto, se vogliamo punire degli assassini, dobbiamo pensare di agire come hanno fatto gli Israeliani nei confronti dei criminali nazisti cui hanno dato la caccia in tutto il mondo, catturandoli con azioni di commando.

Probabilmente abbiamo agenti qualificati e sufficienti capacità di spionaggio per mettere in piedi un'azione del genere, manca la volontà politica che mai ci sarà se avremo sempre tra i piedi soggetti che odiano l'Italia e si sentono appagati da una legion d'onore conferita per meriti di vassallaggio.

29 giugno 2022

Incollati alla greppia pubblica

Oggi ci sarebbero tanti argomenti che ispirerebbero un commento, a cominciare dalla ignobile decisione dell'ordine dei medici di radiare la dott.ssa Barbara Balanzoni, medico tra i più attivi contro la dittatura sanitaria, con la scusa di aver usato termini volgari e offensivi, come se altri, ligi all'ordine, non avessero definito "sorci" chi non condivideva la politica dei vaccini.

Una radiazione a tutti gli effetti solo politica e non professionale, perchè l'imputazione è sul modo di presentare contenuti che vengono contestati non nel merito ma solo in quanto contrari ai protocolli di regime.

Ma il tema sanitario è uno e potrebbe risultare dispersivo, ferma restando solidarietà e partecipazione ad ogni azione che si volesse intraprendere contro la decisione, a cominciare dal riprendere in mano il percorso che portasse alla abolizione di TUTTI gli ordini professionali, rispetto al quadro generale e complessivo che sempre dobbiamo tenere presente prima di ogni presa di posizione e decisione.

Così non commenterò neppure la vicenda del centro commerciale che, secondo la propaganda ucraina, sarebbe stato centrato da un missile russo, ma per i russi il missile avrebbe centrato una polveriera con le armi e gli esplosivi inviati dall'occidente e che, esplodendo, avrebbe distrutto il centro commerciale, rendendo così totalmente responsabili gli ucraini che hanno, forse volutamente, immagazzinato armi vicino a tale centro che, peraltro, sembra fosse da tempo inattivo.

Arrivo molto più vicino a noi e prendo spunto dal titolo di prima pagina de La Verità di oggi, che denuncia il disegno di rinviare il voto a maggio 2023 per consentire a questo governo di nominare i nuovi boiardi di stato e, quando non sono in scadenza, procedere con le dimissioni anticipate (viene citato il governatore della Banca d'Italia Visco).

In questo modo un eventuale governo di Centro Destra si troverebbe svuotato di una parte dei suoi poteri di nomina e, cosa ancor più grave, si troverebbe a dover governare con boiardi di stato ostili e che remerebbero contro la politica di governo.

Chi ipotizza tale infamia è, al tempo stesso, un fedele valletto degli Stati Uniti dove, però, il cosiddetto spoil system funziona esattamente al contrario, cioè tutti i boiardi pubblici nominati dall'amministrazione uscente, vengono sostituiti da persone fedeli o comunque scelte da quella entrante.

Probabilmente tali sostenitori dell'occidente non hanno capito nulla di ciò che dicono di sostenere o, più probabilmente, sono talmente attaccati alla greppia pubblica che il solo pensiero di rinunciare a sontuosi retribuzioni per produrre aria fritta, provoca già ora dolori inenarrabili.

Cosa si può fare per contrastare una simile manovra ?

Nulla, ma è importante sapere quale sia il disegno dei cattocomunisti probabilmente ispirati dalle consorterie estere che non vogliono un'Italia forte, indipendente e sovrana.

E' importante far sapere che ne siamo a conoscenza, come siamo a conoscenza del tentativo di introdurre quella nuova porcheria che è lo ius scholae per creare cittadini che Italiani non saranno MAI.

E' importante che i dirigenti del Centro Destra si preparino non solo ad unirsi per vincere al voto, ma anche per vincere il dopo voto.

Con una maggioranza che potrà consentire di modificare le leggi esistenti, introducendo un vero spoil system e mandando a casa anche chi fosse stato nominato il giorno prima da Draghi.

Pagando, se necessario, le penali che comunque sarebbero meno onerose del tenerli al loro posto.

E con una legge che revochi l'eventuale legge sullo ius qualcosa (scholae, culturae, soli o di qualsiasi genere) e per rivedere anche tutte le cittadinanze concesse negli ultimi trenta anni.

E' importante che ad azioni brigantesche, si risponda con un brigante e mezzo, senza riguardo alcuno per la cortesia istituzionale, continuità o altre minchiate che vengono sbandierate solo quando i cattocomunisti perdono e pretendono di continuare a gestire quel che non possono e non devono più gestire.

E' importante ricordarsi e rimarcare che con i cattocomunisti non c'è nulla che ci unisce, non abbiamo nulla in comune, siamo solo divisi in una casa comune che si chiama Italia e che però, a differenza nostra che amiamo la Patria, loro odiano al punto da svenderne gli Interessi Nazionali, la Sovranità e l'Indipendenza a qualunque organismo internazionale si presenti alla loro porta (magari portando doni, cariche e retribuzioni).

Tutto ciò deve finire con le elezioni del 2023 e più cercheranno di mettersi al sicuro con nomine e occupazione del potere, più la reazione deve essere immediata e durissima, senza compromessi.


28 giugno 2022

La fake news della sinistra vincente alle comunali 2022

Il danno ormai è fatto, complice una falsa informazione che, in realtà, è strumento di propaganda della sinistra, i più ignoranti credono che la sinistra abbia vinto le comunali e i cattocomunisti si sentono così ben motivati psicologicamente (e purtroppo conta anche l'aspetto psicologico pur se fondato su una menzogna).

Ieri pomeriggio ho caricato una tabella (che rilancio) nella quale è reso evidente che la sinistra ha perso sindaci, anche accoppiandosi con i grillini, mentre il Centro Destra, anche azzuffandosi, ne ha guadagnati.

Certamente sarebbe stato meglio non perdere a Verona, ma Sboarina ha agito esattamente come pretendono tanti elettori arrabbiati, rifiutando l'apparentamento con Tosi perchè, come capita a tutti noi nei confronti dei Brunetta, delle Carfagna, dei Lupi, dei Quagliarello, delle Gelmini, non si fidava di lui.

Peccato che gli stessi che sbraitano contro i Brunetta & C. chiedendone l'esclusione dal Centro Destra, poi sbraitino contro quei "coglioni del Centro Destra che sono riusciti a perdere Verona".

Verona è stata persa non perchè non è stato fatto l'apparentamento, ma perchè non è andato a votare anche solo un misero 3% (su 54% di astensione) degli indignati speciali che sanno tutto su come condurre una Coalizione.

Sboarina avrebbe vinto ANCHE senza Tosi e Forza Italia, esattamente come avrebbero voluto quelli che, invece, con la loro astensione snobistica lo hanno fatto perdere se gli elettori, fregandosene di apparentamenti e indicazioni di voto del perdende Tosi, lo avessero votato perchè comunque meglio di un cattocomunista bellaciaoista ed europeista.

Il problema del Centro Destra è tutto qua.

Non nella litigiosità o nel fatto che, su alcuni temi, i partiti non abbiano seguito le pretese di una parte (molto attiva) del proprio elettorato, ma nell'ottuso individualismo che porta a rifiutare il voto a chi ci è vicino anche se non rappresenta in pieno le nostre idee, per poi trovarsi amministrati da chi è lontanissimo dalle nostre idee con le quali non ha neanche un solo punto di contatto.

Da qui il proliferare di iniziative associative che, alla prova dei fatti, disperdono non solo tanti zero virgola che, concentrati su un unico partito già strutturato, farebbero la differenza, ma energie di tanti militanti, senza alcun risultato.

Anzi, l'astensione di un 3% di veronesi "puri", ha portato come sindaco uno che, come primi atti, ha cantato bella ciao e srotolato una bandiera dell'Unione del Male.

Bel risultato !

E tutto perchè Fratelli d'Italia o la Lega sono stati passivi davanti alla dittatura sanitaria e sostengono Draghi il guerrafondaio nemico della Russia (e del Benessere e Sicurezza degli Italiani).

Il Centro Destra può vincere anche senza i Brunetta, i Toti, le Carfagna, le Gelmini, i Lupi e i Quagliarello, purchè non ci sia dispersione nè a Destra con tanti zero virgola, nè sull'astensione.

Diversamente dobbiamo tenerci i Brunetta & C per vincere le elezioni e iniziare una navigazione molto tormentata, con compromessi quotidiani.

Oppure dovremo vedere Letta, Mattarella e Draghi che imporranno ius soli, ddl Zan, droga libera, clandestini e tutte le altre sconcezze della sinistra che questa Lega, questi Fratelli d'Italia impedirebbero se fossero in maggioranza anche assieme alla Forza Italia del dopo Berlusconi.

E smettiamola di autoflagellarci facendo acquiescenza alle fake news della stampa, radio e televisioni che a senso unico raccontano la favole della vittoria della sinistra alle comunali.

27 giugno 2022

Esito comunali 2022

 


Chi non vota ha torto, perde e merita il peggio

La macchina della propaganda cattocomunista si è messa in moto con la stampa, radio e televisioni servili, dichiarando giuliva la vittoria della sinistra alle elezioni comunali.

Confidano sulla ignoranza dei loro lettori e spettatori che si fermano al titolo, cioè al dito, senza leggere i numeri (la Luna).

Il turno elettorale era composto da due momenti e quello di ieri è stato il secondo, dopo che nel primo numerosi comuni erano stati assegnati, con una ben maggiore partecipazione al voto.

Il Centro Destra amministrava 54 comuni, da oggi ne amministrerà 58.

Sinistra e grillini ne amministravano 58 e oggi ne amministreranno 53.

Il resto a civici non classificabili.

Ecco la grande vittoria della sinistra millantata da stampa, radio e televisioni che, trascurando che al primo turno il Centro Destra aveva vinto, tra l'altro, a L'Aquila, Genova e Palermo (quest'ultima amministrata dalla sinistra), si esaltano per la vittoria in alcune città, ignorando lo sgretolamento in corso nella rossa Toscana dove a Lucca ha vinto un candidato di Centro Destra che non ha posto limiti agli appoggi graditi suscitando l'isteria sinistra, ma loro guardano soprattutto a Verona.

E allora vediamola Verona nei numeri.

Al primo turno il candidato cattocomunista prese il 39,8% contro il 32,7% del sindaco uscente sostenuto da Lega e Fratelli d'Italia e il 23,8% dell'ex sindaco Tosi, fuoriuscito dalla Lega e sostenuto da Forza Italia.

Il sindaco uscente ha rifiutato l'apparentamento con Tosi non fidandosene.

Il risultato del ballottaggio ha visto prevalere il cattocomunista con il 53% dei voti espressi contro il 46% del sindaco di Centro Destra, ma a fronte di solo il 46% di elettori andati alle urne.

Quindi il nuovo sindaco rappresenta ed è stato eletto da meno del 25% dei Veronesi, dell'altro 75% salvo quel meno del 22% che ha votato il sindaco uscente e condanno quel 53% abbondante che non ha votato.

Non hanno votato quindi hanno torto.

Non hanno votato quindi hanno perso, meritano il peggio (come è qualunque esponente della sinistra) e senza diritto alcuno di lamentarsi.

Ma il prossimo anno ci saranno le elezioni politiche, dove il risultato discenderà da un unico turno e dipenderà dagli elettori di Centro Destra la sorte della nostra Patria, perchè, ormai è chiaro, quelli di sinistra sono in minoranza e stanno al potere solo grazie alle congiure di Palazzo, ai magheggi di presidenti della repubblica, di interessate consorterie straniere e grazie al tradimento di eletti di Centro Destra.

So benissimo che piacerebbe (anche a me) una Coalizione "dura e pura", fatta di gente che abbia combattuto la dittatura sanitaria e guardi agli interessi della nostra Patria e non del comico con i tacchi a spillo di Kiev.

Ma se, non trovando accolte le nostre aspirazioni a vedere politici dei partiti di Centro Destra contestare vaccini e confinamenti, vendita di armi all'Ucraina e sanzioni alla Russia, ci chiudiamo nel nostro privato, rifiutando di votare per il Centro Destra o votando per qualche partitino dello zero virgola, allora oltre alla dittatura sanitaria ed alle sanzioni autolesioniste, avremo anche lo ius soli, il ddl Zan, più sbarchi di clandestini, più tasse, più europa.

Io continuo a preferire un Centro Destra litigioso, che non ha combattuto confinamento, mascherine e vaccini, che si schiera con Biden e Johnson contro Putin, purchè ci sia una maggioranza che respinga ddl Zan, ius soli, clandestini, tasse e ci dia meno europa.

E su questi punti la Meloni e, in parte, anche Salvini sono ancora una garanzia.

E non sono neppure disposto a gettare la croce su Sboarina per aver rifiutato l'apparentamento con Tosi se non si fidava di Tosi, come tanti di noi non si fidano delle Carfagna, dei Brunetta, dei Giorgetti.

Sboarina ha perso, ma ha contribuito a fare chiarezza nei rapporti interni del Centro Destra, almeno a Verona.

26 giugno 2022

Le sentenze vanno applicate, non commentate ...

I cattocomunisti ce l'hanno menata per anni, quando i magistrati ideologizzati a sinistra, sentenziano sulle più disparate materie, criminalizzando esponenti di Destra, lasciando liberi con speciose motivazioni basate sulla "loro cultura" clandestini e zingari o imponendo modifiche forzate al nostro ordinamento con interpretazioni che trovavano il loro fondamento solo sulla sinistra ideologia, non avendo i numeri, popolari e parlamentari, per realizzare leggi in materia.

E che dire sul presunto assalto dei sostenitori di Trump al Congresso e sulle sclerotiche dichiarazioni della sinistra mondiale ?

Ebbene oggi, con le biliose reazioni alla sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, anche i più ciechi devono avvedersi dell'enorme ipocrisia che è dietro ogni affermazione di uno di sinistra (uno qualsiasi, sono tutti uguali, loro sì che "uno vale l'altro").

Isteria collettiva veicolata da stampa, radio e televisioni schierate a senso unico e che danno la parola solo ad una campana, quella di sinistra.

Così la sentenza non solo viene commentata e criticata, ma si cerca anche di disapplicarla con interventi legislativi promossi da un presidente che si dice "cattolico" e che sembra diventato l'alfiere della morte.

E il Senato locale di uno stato viene assalito perchè si appresta, come in un'altra ventina di stati, la sentenza, legiferando in modo restrittivo sull'aborto.

Io non mi meraviglio, sono gli stessi che, dietro il paravento del black lives matter, devastano città, distruggono proprietà pubbliche e private, pretendono di essere mantenuti senza produrre e l'impunità per i loro atti criminali.

E sono quelli che trovano tristi emuli in Italia, che si inginocchiano, difendono le peggiori derive, si fanno testimonial di un futuro di miseria, povertà e terrore.

Abbiamo quotidianamente esempi del perchè la sinistra è da rifiutare in blocco, in ogni sua manifestazione, in ogni suo singolo adepto, rifiutando anche ogni percorso, seppur breve e circoscritto, in comune.

Diventa sempre più difficile tollerare che la Lega resti al governo con Draghi e Letta, i valletti italiani di quella sinistra globalista che sta devastando la Civiltà Occidentale. 

25 giugno 2022

C'è un giudice (anzi, sei) almeno a Washington

In due giorni la Corte Suprema degli Stati Uniti ha emesso due sentenze che demoliscono due icone della arrogante e snob sinistra mondiale.

Mentre la corte costituzionale italiana presieduta dal quasi novantenne Amato (quello che trent'anni fa si intrufolò nottetempo nei nostri conti correnti per sottrarci il sei per mille dei nostri risparmi) emette sentenze o dichiarazioni a raffica a favore delle istanze più distruttive per la nostra Società, contribuendo a demolire i pilastri di un Civiltà avviata alla dissoluzione (eutanasia mascherata da "suicidio assistito", doppio cognome, costituzionalità dell'invio di armi all'Ucraina, costituzionalità dell'obbligo vaccinale e relative sanzioni ...) negli Stati Uniti, da sempre avanguardia di ogni cambiamento che, fino ad oggi, si era concretizzato in tante picconate ai Valori della Tradizione, si sono uditi due squilli di tromba di rinascita civile.

E' stata infatti dichiarata incostituzionale una legge dello stato di New York (governato dalla sinistra) che voleva imporre limiti alla vendita di armi.

La Corte Suprema ha invece confermato la piena validità del Secondo Emendamento che garantisce ad ogni cittadino la libertà di difendersi e, quindi, di comprare e portare armi.

Portano le armi gli uomini liberi, mentre sono gli schiavi o i sudditi quelli ai quali uno stato invasivo impedisce di girare armati.

Ma ben più rumore ha fatto la sentenza, già anticipata ma resa nota solo ieri, con la quale, dopo cinquanta anni, viene fatto decadere il principio per cui una legislazione sull'aborto veniva imposta in tutti gli stati, a prescindere dalla volontà legislativa locale.

Contrariamente alla canea che è sorta in tutto il mondo (occidentale, si intende) veicolata dai soliti servizietti di stampa, radio e televisione che danno la parola solo ad una parte, la sentenza non vieta e non rende di nuovo l'aborto un reato.

Ma, nel pieno e più profondo spirito federale, demanda la sua determinazione alle specifiche leggi dei singoli stati che quindi, in base alla sensibilità ed alla coscienza dei cittadini di quello stato, ne regoleranno la pratica o la vieteranno.

L'aborto non è un diritto, non è una conquista, non è un momento di festa e di gioia, ma, soprattutto, non è un valore, al massimo può essere considerato una dolorosa necessità in determinati, circoscritti casi a tutela della salute della donna e da valutarsi singolarmente, di volta in volta, con ogni cura e attenzione.

E come diceva il Presidente Reagan: “L'aborto viene sostenuto solo da persone già nate”.

Una prevaricazione contro chi non si può difendere, ancora più crudele di quella che commetterebbe uno già in pensione (facciamo l'ipotesi che la Fornero ...) che legiferasse per aumentare l'età pensionabile.

24 giugno 2022

Quando le "istituzioni" italiane remano contro l'Italia e gli Italiani

Il duo composto da Draghi e Mattarella, non pago dei disastri già a regime, invece di preoccuparsi di garantire agli Italiani Benessere (con la fornitura a costi ridotti di gas, grano, petrolio e materie prime) e Sicurezza (evitando di entrare in una controversia tra Russia e Ucraina che non ci riguarda) ha ieri messo un altro tassello nella sua opera di distruzione della Sovranità e Indipendenza dell'Italia.

All'unisono hanno infatti blaterato contro il principio dell'unanimità in sede europea, che rappresenta lo scudo di ogni singolo stato, contro l'aggressività altrui.

Unanimità che è richiesta per tutte quelle decisioni che imporrebbero una soluzione che, in molti casi, rischierebbe di danneggiare solo uno o due stati e che, quindi, gli altri assumerebbero a cuor leggero.

Come le sanzioni contro la Russia, il riparto dei clandestini che l'Italia lascia arrivare senza ostacoli sulla sua terra, l'embargo a gas e petrolio, l'ingresso di nuovi postulanti nell'Unione del Male con aggravio delle spese per ogni singolo stato contributore e non percettore di risorse.

Sostenere l'abolizione del principio di unanimità significherebbe abdicare al ruolo essenziale di difesa degli interessi nazionali che sono l'essenza di ogni azione governativa, per rimettersi alle decisioni altrui fondate sugli interessi di stati che hanno altre tipologie di economia, se non altro per il diverso clima che li assiste.

Rinunciare al veto che il principio di unanimità concede ad ogni stato, vorrebbe dire rinunciare ad un ennesimo pezzo di Sovranità e dare al prossimo la possibilità di decidere su ogni aspetto della nostra vita.

Non credo che quella di Draghi e Mattarella sia una "voce dal sen fuggita", bensì, stante la provenienza dei due, un voluto, ennesimo sfregio alla Nazione ed ai Valori che ci portano sempre e comunque a dire "prima l'Italia, prima gli Italiani".

Lo smantellamento di ogni coscienza Nazionalista rientra infatti nei piani della Spectre finanziaria e affaristica che vorrebbe dominare il mondo senza il disturbo del voto popolare, da cui proviene Draghi, ma è anche la conseguenza di due millenni di ostilità della chiesa nei confronti dello stato laico, nel malinteso nome di una universalità che dovrebbe più correttamente chiamarsi "internazionalismo", filone ideologico dal quale proviene e di cui è imbevuto Mattarella.

E Salvini e la Lega continuano ancora a restare aggrappati a tre misere poltrone ministeriali in un governo con Draghi e il pci/pds/ds/pd.

23 giugno 2022

Ich bin ein Berliner

Nel 1963, l'allora presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy, volò a Berlino Ovest per solidarizzare con i cittadini tedeschi di quella zona occupata dagli angloamericani, perchè i comunisti sovietici, che occupavano Berlino est e la Germania orientale, avevano imposto il blocco alle merci, ai rifornimenti, agli spostamenti e pronunciò un vibrante discorso nel quale entrarono le quattro parole del titolo del commento (in seguito diventammo tutti americani dopo l'11 settembre e tutti francesi dopo l'assalto isis al giornale satirico parigino).

Si sfiorò la guerra finchè, come accadde per i missili a Cuba, i comunisti sovietici furono costretti a prenderla persa, non essendo evidentemente intenzionati ad affrontare una guerra nucleare.

Si sostituisca Berlino con Kaliningrad e abbiamo la stessa situazione, a ruoli invertiti.

Oggi sono gli occidentali ad istigare la Lituania ad assumere provvedimenti provocatori verso la Russia, imponendo, dietro la foglia di fico di sanzioni che mi appaiono sempre più illegittime, blocchi in entrata e in uscita.

La domanda che ci si pone è se è un bluff o una specifica volontà di Biden e dei suoi valletti di provocare la Russia anche su Kaliningrad, dopo aver istigato in proposito il comico con i tacchi a spillo di Kiev, per indurla ad una reazione ed avere così il pretesto per far scoppiare una guerra.

Perchè io non credo che la Russia possa accettare che i suoi cittadini di Kaliningrad siano  strangolati dalla Lituania e mi aspetto una reazione per forzare il blocco, un po' come tanti anni fa, davanti ai "picchetti" comunisti che ci impedivano di entrare nelle classi, sfondavamo con la forza.

In ogni caso, si stanno riproducendo, a parti invertite, tante vicende degli anni passati.

Non solo i missili di Cuba (oggi l'espansionismo Nato a est) e il blocco di Berlino (oggi di Kaliningrad), ma anche nello specifico della controversia tra Russia e Ucraina che ricorda quella che portò alla guerra di Clinton e D'Alema contro la Serbia per consentire al Kossovo di diventare uno stato indipendente.

Oggi è il Donbass che reclama l'indipendenza e l'Ucraina, nella parte della Serbia, che cerca di negargliela, con l'appoggio di chi nel 1999 bombardò Belgrado per favorire il Kossovo tra gli applausi di quella stessa stampa e partiti che oggi sostengono l'Ucraina.

E l'occidente, dal confronto, non ne esce per nulla bene, nè sul piano storico, nè su quello morale.

22 giugno 2022

I parlamentari se ne fregano dell'opinione degli Italiani

Nel 2018 abbiamo eletto 915 signori, cui si aggiungono sei senatori " a vita" (ma forse uno è morto, non tengo quel genere di contabilità) nominati dal presidente della repubblica o ex presidenti della repubblica.

921 persone che, evidentemente, se ne fregano dell'opinione del Popolo Italiano.

I sondaggi sono unanimi: la maggioranza degli Italiani è contraria all'invio di armi al comico con i tacchi a spillo di Kiev.

Allora il parlamento cosa fa ?

Autorizza Draghi ad inviare armi al comico con i tacchi a spillo di Kiev.

Ecco perchè ci hanno "regalato" internet, perchè così sfoghiamo i nostri istinti rivoluzionari sulla tastiera invocando l'Asteroide e lasciamo che quelli come Draghi continuino beffardi a fare il contrario di quello che vogliamo noi Popolo al quale, in teoria, sarebbe attribuita la Sovranità.



21 giugno 2022

Draghi affonda l'Italia ogni giorno di più

Come se non fossero sufficienti le restrizioni illegittime (ancorchè legali) alla libertà individuale durante la dittatura sanitaria e il massiccio ingresso di clandestini che quotidianamente le ong ci scaricano senza che Draghi e la Lamorgese sentano il bisogno di qualche respingimento, arrivano le conseguenze nefaste della scelta di Draghi e Mattarella di posizionare l'Italia sulla linea del fronte di guerra per compiacere il comico di Kiev con i tacchi a spillo.

I giornali e i servizi radio televisivi stanno preparando il terreno ai prossimi sacrifici cui saremo chiamati da Draghi e Mattarella: il razionamento.

Un certo Tabanelli, che sembra essere l'unico espero in circolazione, sta girando le sette chiese per propagandare il verbo del razionamento.

Si parla già di togliere l'energia elettrica a tutti un paio di ore nella notte, di prossime interruzioni per industrie e anche privati, sino all'ipotesi di chiudere, sempre per qualche ora, il gas domestico.

Come se non bastasse la carenza di acqua, che segue i naturali, periodici cambiamenti climatici, porta ad ascoltare intemerate persino sul razionamento dell'acqua non solo per uso agricolo, ma persino per uso domestico.

Certamente non è tutta colpa di Draghi, ma tutto è precipitato da quando quel fenomeno è entrato a palazzo Chigi, ingannando gli Italiani e, quel che è più grave, i capi di partito, sulle sue qualità.

Persino Salvini non riesce a liberarsi dalla soggezione verso costui, nonostante l'emorragia di voti che gli costa e questo aumenta ancora di più la stima verso Giorgia Meloni che, pur insultata e considerata dalla sinistra una borgatara ignorante, ha avuto il buon senso, il fiuto e l'intelligenza politica di non farsi incantare da Draghi.

Draghi, di tutto ciò, non se ne cura e straparla di massimi sistemi, di anni futuri, di principi ai quali (come è dimostrato dalla soppressione di diritti e libertà fondamentali  durante la dittatura sanitaria) non crede e non applica.

Almeno assumesse le decisioni anche per evitare i razionamenti: immediato ripristino delle trivellazioni su terraferma e in mare, riapertura di tutte le centrali di ogni ordine e grado, immediato avvio di costruzione di una centrale nucleare in ogni regione, lasciando che i gretini strepitino e, quando manifestano, ad esempio bloccando il GRA, usando nei loro confronti le stesse misure (e questa volta con motivato fondamento) adottate contro Puzzer e gli altri che manifestavano contro il lasciapassare, l'obbligo vaccinale e l'esclusione degli ultra cinquantenni dal lavoro e dallo stipendio.

Invece no, Draghi parla, parla, parla e ci indebita con i suoi amichetti dell'Unione del Male in modo che, dopo le prossime elezioni, qualora si formasse un governo nazionalista, sarebbe ricattato e ricattabile per il debito accumulato.

Preferisce far preparare il terreno dai suoi valletti per i razionamenti ormai prossimi.

Mentre ci sarebbe una strada maestra per evitare il crollo del nostro Benessere e l'abbandono progressivo del nostro tenore di vita: revocare le sanzioni alla Russia, ricordandosi che possiamo tornare ad essere una Nazione Sovrana e Indipendente.

Ci vorrebbe solo un minimo sindacale di Dignità in chi ci rappresenta ricoprendo cariche istituzionale.


20 giugno 2022

Che la Francia sia solo l'inizio

Le elezioni legislative (politiche) in Francia hanno portato ad un risultato che rappresenta una piccola scossa al potere delle consorterie finanziarie e affaristiche dominanti.

La coalizione presidenziale di Macron non ha ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi, mentre la principale opposizione è la coalizione arcobaleno della sinistra di Melanchon.

Buona terza la Destra di Marine Le Pen che, come è già accaduto in Italia, supera i moderati di Centro Destra, che in Francia si chiamano "Repubblicani", tristi epigoni dei gaullisti.

Non è lo tsunami che alcuni evocano, nè un terremoto epocale, nulla a che vedere con la presa della Bastiglia citata da qualche commento in Twitter, ma è un segnale di insofferenza del Popolo verso la classe dominante che chiede sempre, a noi, di fare sacrifici, una volta per il debito pubblico, un'altra per il virus cinese e poi per una guerra che non ci riguarda in Ucraina.

Probabile che Macron andrà a razzolare tra i parlamentari altrui come già fece cinque anni fa e probabile che trovi un numero sufficiente di interessati che, spacciandolo per responsabile servizio alla patria, si prestino a concedergli la fiducia rompendo con il gruppo nel quale sono stati eletti.

Il mondo è pieno di Fini e Di Maio.

E anche nel secondo turno, a votare sono andati meno della metà dei francesi, altro segnale di insofferenza, questa volta verso un intero sistema, quello democratico, che sta mostrando i suoi limiti e tutta la sua veneranda età.

Il prossimo anno toccherà all'Italia e possiamo auspicare che, dopo aver tanto scimmiottato la Francia (e non solo) nelle peggiori manifestazioni, adesso si possa anche mutuare qualcosa di buono: votare la Destra non è più tabù.

Ma, soprattutto, anche se la marcia è molto lunga, costellata di inciampi e di errori, la coerenza di fondo consente di salire alla vetta, pur senza comode scorciatoie.

Marine Le Pen è riuscita infatti a decuplicare i suoi parlamentari (da 8 a 89) senza ricorrere ad apparentamenti nè costituire fragili coalizioni.

A ben vedere, infatti, il partito erede del Fronte Nazionale è il primo partito di Francia, essendo delle coalizioni quelle di Macron e Melanchon.

Infatti, da due elezioni, al ballottaggio presidenziale arriva la Le Pen, non altri e i voti sono sempre in aumento.

E' una lezione soprattutto per Salvini che, dopo la geniale intuizione del governo gialloverde che gli ha consentito di farsi un nome come ministro degli Interni e di far intravedere la possibilità di cambiare la politica italiana, ha inanellato una serie di topiche, fino ad entrare in un governo con i cattocomunisti e presieduto da un burocrate affiliato all'Unione del Male.

E può anche essere di conforto alla Meloni che ha avuto l'intelligenza di smarcarsi da Draghi e di raccogliere così il consenso che Salvini ha perso.

E' evidente che la strada da percorrere è ancora tanta, avendo contro tutto l'apparato di potere burocratico, sindacale, finanziario e affaristico, così come dobbiamo ricordarci che, in politica, lo sconfitto di oggi, può essere il vincente di domani, perchè in politica nulla è mai definitivo.

Però dalla Francia ci arriva una iniezione di ottimismo: ce la possiamo fare.

Certo dobbiamo anche metterci del nostro (audaces, fortuna iuvat) evitare eccessivi frazionamenti di natura purista e cedimenti per qualche poltrona ministeriale.

Non ha neppure importanza che si sia sempre sulle barricate su tutto.

Ma rendersi conto che il nostro nemico non è il vicino che, su una particolare questione, la pensa diversamente da noi, ma chi agisce sempre e comunque contro il nostro interesse, per renderci sudditi sotto una cappa internazionalista, cercando di imporci teorie suicide come quella gender o quella dell'accoglienza, con l'unico scopo di sottometterci e trasformarci in sudditi.


19 giugno 2022

I fatti separati dalle opinioni

Negli anni settanta il settimanale Panorama era schierato con la sinistra socialcomunista e, nel solco della abituale ipocrisia menzognera della sinistra, aveva, come sottotitolo nella testata, "i fatti separati dalle opinioni".

Non era vero.

I fatti venivano presentati in base all'ottica delle opinioni di chi li raccontava, quindi li manipolava per farne uscire la tesi che, pregiudizialmente, voleva affermare.

E' esattamente quello che accade oggi con la quasi totalità della carta stampata e dei programmi radio e televisivi, orientati a far propaganda ad una tesi di parte, fino al punto di arrogarsi il diritto di enunciare le tesi contrarie senza peraltro chiamare a testimoniare chi quelle tesi sostiene, ma appaltandole a chi quelle stesse tesi contrasta, rendendo comprensibilmente faziosa anche la loro enunciazione.

Ma ciò che più è grave è che questo malvezzo di enunciare fatti in base alla propria ottica, viene da oltre due anni applicato da signori (che non chiamerei giornalisti) proni davanti al potere.

Politico e, soprattutto, finanziario.

Se la stampa, il giornalismo, era nato per informare e, successivamente, per rappresentare una difesa dei comuni cittadini dalla propaganda di chi ha il potere, adesso è in gran parte funzionale al potere stesso, rilanciandone le parole d'ordine, preparando il terreno alle leggi peggiori di repressione del dissenso e delle opposizioni, raccontando il mondo come il potere vuole che ci si immagini sia e non come realmente è.

Poichè tutto ciò non basta per eliminare il dissenso, ecco che escogitano altri strumenti e si inventano, con la classica terminologia inglese, le "fake news" e vorrebbero sanzionare chi le diffonde, ma con l'ovvio presupposto che siano loro stessi, i servitori del potere, a decidere quale sia una fake news.

In sostanza vogliono essere giudici e carnefici.

Nascono così commissioni contro "l'odio" (salvo poi vomitare impunemente il loro odio per chi non la pensa come loro, come nel caso delle aggressioni a Giorgia Meloni) e leggi ad hoc per sanzionare, addirittura penalmente quello che loro chiamano "istigazione all'odio".

Non si rendono conto che il loro comportamento mira solo a impedire la libera espressione di opinioni.

Le leggi e le commissioni contro le fake news, puntano ad atrofizzare il pensiero, incanalandolo verso una massificazione di cui il gregge ne è la rappresentazione grafica.

I cattocomunisti, pronipoti dell'Inquisizione e di Stalin, oggi felicemente uniti, non vogliono "separare i fatti dalle opinioni", perchè significherebbe incentivare le persone a riflettere e quando uno riflette non può certo aderire alle posizioni espresse dai grigi burocrati del pci/pds/ds/pd.

E invece è proprio necessario conoscere i fatti, nudi e crudi e dare ugualmente spazio alle opinioni, di qualunque genere, natura o indirizzo.

Perchè le opinioni sono espressione di un ragionamento che possiamo respingere o condividere, ma comunque obbligano ad argomentare, quindi a ragionare, riflettere e crescere.

Qualsiasi legge, commissione, sentenza, condanni l'espressione di una opinione, qualsiasi, è da rifiutare.

Lo aveva scoperto Voltaire quasi tre secoli fa.

Non depone a favore dell'Uomo pensare che nel terzo millennio ci sia ancora qualcuno che vorrebbe espellere dalle trasmissioni televisive e magari sanzionare penalmente chi esprime idee differenti da quelle gradite al potere.

18 giugno 2022

Contro la politica dei sacrifici e della povertà

La stampa servile ha già cominciato a preparare il terreno per la prossima emergenza: la penuria di energie e, in generale, di materie prime, grano incluso.

I giornali servili, con radio e televisione a rimorchio, già pubblicano articoli e producono servizi sulle ipotesi di razionamento, sulle interruzioni di erogazione dell'energia elettrica, sull'innalzamento della temperatura dei condizionatori e futuro abbassamento di quella del riscaldamento, annunciando prossime riunioni ministeriali, così che noi cittadini (da trasformare in sudditi) si arrivi al momento della loro applicazione psicologicamente predisposti ad accettarla.

Invece dobbiamo rifiutare questa politica dei sacrifici e della povertà ,perchè è causata da una totale insipienza del governo "dei migliori", del suo presidente Draghi e di chi lo ha nominato, Mattarella.

Solo ed esclusivamente la loro scelta incauta di entrare in guerra contro la Russia è causa della penuria di gas e materie prime, nonchè degli aumenti di bollette e inflazione, almeno ai livelli attuali.

E' quindi onere esclusivo di Draghi e Mattarella evitare che le loro scelte siano pagate dai cittadini Italiani, anche chiedendo scusa a Putin (e a tutti noi) cambiando radicalmente la politica estera italiana, revocando le sanzioni alla Russia e cessando di inviare armi all'Ucraina.

E non sono disponibile a fare la marchetta, come ha fatto oggi Belpietro nel suo fondo totalmente condivisibile, ma poi inserendo la solita frasetta contro il dittatore Putin.

Me ne frego di Putin, a me interessa non dover fare sacrifici per scelte sbagliate altrui.

Se vogliono combattere, lasciateli fare, prima o poi smetteranno e si siederanno ad un tavolo per accordarsi.

Anzi, da terzi neutrali potremmo agire meglio per pacificarli, invece di lasciare questo ruolo alla Turchia.

Ma perchè dovremmo pagare noi per le scelte di chi neanche abbiamo votato, quindi non hanno alcun mandato per parlare a nome nostro, impegnare le nostre risorse e spingerci verso la povertà ?

17 giugno 2022

L'ipocrisia a palazzo Chigi

Ieri Draghi si è fatto, a spese nostre, un viaggetto fino a Kiev.

Non che la compagnia fosse esaltante (Macron e Scholz) ma un bel volo aereo fino in Polonia e poi in un treno con tutti i confort, per sentire sulla pelle il brivido della vacanza in zona di guerra.

Ha detto le solite parole e assunto impegni a nome dell'Italia.

Purtroppo, avendo una maggioranza parlamentare, può parlare a nome dell'Italia, molto meno a nome degli Italiani.

Io non voglio l'Ucraina nell'Unione del Male, ma sarei contento se vi entrasse al posto dell'Italia.

Io non voglio dare armi all''Ucraina inimicandomi, come già sta accadendo, chi mi ha sempre fornito petrolio, grano, gas a prezzi non da strozzo.

E non penso di essere l'unico Italiano che non condivide la politica estera di Draghi e se ne dissocia.

Ma ieri Draghi è sceso di ulteriori due gradini nell'abisso dell'ipocrisia.

Ha osato lamentarsi, lui che ne è il principale responsabile insieme a Mattarella per la loro posizione guerrafondaia che ci fa rimpiangere Andreotti, della riduzione delle forniture di gas e, dimostrando di essere quel gran fenomeno (di paraculismo) pensa di risolvere il problema con una riduzione dei consumi.

Ovviamente dei nostri consumi, perchè i tre che nel viaggio in treno se la ridevano sguaiatamente, salvo poi fare la faccia d'ordinanza durante il tour dei massacri (o presunti tali), non sopporterebbero alcun sacrificio.

Per loro non esiste aumento del prezzo o razionamento dell'aria condizionata e del riscaldamento.

Poi Draghi ha assunto un impegno che sa di non poter mantenere: ricostruire l'Ucraina facendola entrare nell'Unione del Male.

Sono stati calcolati in seicento miliardi gli euro necessari per ricostruire l'Ucraina: chi li paga ?

Qualche ignorante risponde: l'Europa !

Ma l'Europa, per avere un bilancio, ha bisogno dei versamenti degli stati che sono soldi sottratti tramite il fisco alle tasche e ai risparmi dei cittadini.

Quindi la risposta corretta è: la ricostruzione dell'Ucraina verrebbe pagata da noi.

Con aumenti delle tasse, con una drastica riduzione del Benessere e del tenore di vita, con una rapina dei nostri risparmi, con l'esproprio delle nostre case e proprietà.

Quando terminerà l'operazione militare speciale russa, avremo meno materie prime (grano, petrolio, gas etc.) e le pagheremo di più.

Avremo più inflazione e meno libertà

Avremo più povertà e meno industrie.

Avremo più debiti e meno soldi.

In compenso pagheremo la nostra quota dei seicento miliardi per l'Ucraina, venendo sempre più oppressi da fisco e governi, diventando sudditi di una Unione del Male di cui, peraltro siamo e saremo contributori netti.

Dov'è l'interesse dell'Italia e degli Italiani in tutto questo ?

Io ci vedo solo l'interesse dei notabili e del sinedrio inginocchiati davanti alla Spectre finanziaria e affaristica globale.

16 giugno 2022

Come rendere ostili verso uno stato che si afferma di voler aiutare

A me gli ucraini erano simpatici.

Intanto perchè, al momento del crollo del comunismo, optarono per l'autonomia dalla Russia che a me, anticomunista sin dalle mie vite precedenti, è sempre stata sinonimo di comunismo, Unione Sovietica, Stalin, Lenin.

Poi perchè al tempo uscì una simpaticissima pubblicità di un pilota che cadeva all'est e incontrava una contadina che, al suo "russa?", rispondeva con accento tipico e involontariamente comico, "ucraina", accentuando la "i".

Infine perchè negli ultimi anni di vita i miei vicini furono assistiti da una badante ucraina che ho sempre definito "la sentinella del condominio" perchè, non alta, ma molto larga, invece di rispondere al citofono, quando sentiva suonare si affacciava alla finestra e, con il suo accento duro, chiedeva "cosa volete !", smontando ogni velleità di disturbatori vari.

Sono quindi dispiaciuto nel dover prendere atto che l'incapacità di Draghi e compagni è arrivata al punto da provocare in me (e non credo di essere il solo) un rigetto verso l'Ucraina e, soprattutto il suo comico con i tacchi a spillo.

Sono bastati appena cinque mesi di narrazione faziosa e monocorde, per non vedere più, nei Russi, Stalin e Lenin, ma raffigurare gli Ucraini con le facce di Macron, Draghi, Biden, Von der Leyen e compagni, avvolte nella bandiera dell'Unione del Male.

E intanto a pagarne il prezzo siamo solo noi che adesso registriamo anche il taglio nelle forniture di gas, con la stampa servile che si affretta a riportare le parole falsamente rassicuranti di Cingolani, sottopancia di Draghi sulla transizione ecologica, che dice che non ci sono problemi ... per il momento !

Per il momento, appunto.

E lo spettro del razionamento invernale si avvicina, grazie a Draghi e alla sua politica guerrafondaia.

15 giugno 2022

La Destra vince perchè ha Valori e Ideali Nazionali

Come sempre, dopo le prime dichiarazioni a caldo, con le quali ogni partito cerca di rincuorare e stimolare i propri elettori e simpatizzanti, mano a mano che i risultati elettorali finiscono nelle pagine interne, ci si rende conto delle reali proporzioni di un voto.

Il primo turno delle (limitatissime) comunali di domenica, hanno un solo vincitore: Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia.

Sotto una condizione: essere unita con gli altri partiti di Centro Destra.

E' un messaggio molto chiaro quello degli elettori che non vogliono i distinguo personali tra i leaders e i partiti del Centro Destra, ma neppure le improbabili fughe verso sinistra con la partecipazione a governi presieduti da grigi burocrati, nominati e non eletti.

Vince, quindi, chi unisce e chi non si affianca al nemico storico cattocomunista.

E questo è un messaggio rivolto anche a quell'arcipelago di sigle da zero virgola, che si è palesato, soprattutto nei social media, che possiamo collocare genericamente a destra di Fratelli d'Italia.

Da Forza Nuova a CasaPound, da Exit a Italexit, da Vox alla Donato che, da questa frammentazione, ha visto acquisire solo un 3% alle elezioni comunali di Palermo (dove peraltro non sono andati a votare quasi il 60% degli elettori) trascinata a fondo anche dall'improbabile sostegno di due comunisti come Rizzo e Ingroia che sono respingenti naturali per un elettore di destra.

Tutti gli zero virgola, singolarmente, non raggiungerebbero neppure il quorum per entrare in una qualsivoglia assemblea, ma la loro somma potrebbe essere determinante per consegnare l'Italia ai cattocomunisti, non solo facendo venire meno il premio di maggioranza per il Centro Destra, ma anche lasciando Fratelli d'Italia e Lega sotto il ricatto dei centrini alla Toti e Lupi.

Unità, quindi, unità tra i partiti del Centro Destra, ma anche unità tra le sigle della Destra Radicale, magari proprio per costituire quella quarta gamba del Centro Destra che sarebbe utile per liberare la Meloni e Salvini dal condizionamento dei Lupi, delle Carfagna, dei Brunetta.

Ma se l'unità è il bene primario, il Centro Destra vince anche perchè sa proporre Valori e Ideali che i cattocomunisti non hanno mai avuto e se una volta, almeno, avevano i loro ideali e i loro valori, oggi non hanno più neppure quelli essendosi appiattiti alla narrazione dell'Unione del Male.

Quindi se a sinistra propongono narrativa gender, eutanasia, aborto, tasse e invadenza dello stato, invasione dei clandestini, ius soli e culturae (figuriamoci !) e tutto l'armamentario del bianco sottomesso e destinato all'asservimento, la Destra è ancora portatrice di Valori e Ideali Nazionali.

La Patria, con la difesa dei confini e l'Identità etnica e culturale contro ogni forma di meticciato.

L'Individuo con la difesa della Libertà di Opinione, di circolazione, di pensiero, di stampa.

La Proprietà Privata, contro i rigurgiti comunisti degli espropri che siano sotto forma di tassazioni su beni che non producono reddito (come la casa) o dei risparmi (erroneamente indicati spregiativamente come rendite) o del lavoro (con il taglieggiamento dei redditi tramite l'Irpef).

La Sicurezza, contro ogni giustizialismo nei confronti di chi difende la propria persona, i propri cari e i propri beni dai tentativi criminali di sottrarli con violenza e destrezza.

Il Benessere che non può essere collocato in un lontano futuro, quando quelli che dicono di fare i sacrifici oggi, non saranno più al loro posto per risponderne e potranno giustificarsi dicendo "se noi fossimo rimasti a governare", ma che deve essere hic et nunc, qui e ora, con quello che abbiamo a disposizione adesso, non quello che, forse, avremo fra venti o trenta anni.

Valori e Ideali che sono nel profondo di tutti noi e che non appartengono certo ai cattocomunisti che sono internazionalisti, antitaliani, statalisti, assistenzialisti e terzomondisti.

La Destra vince, perchè non solo rappresenta, ma è i Valori e gli Ideali tradizionali della nostra comunità nazionale.

Spetta a chi rappresenta politicamente la Destra ascoltare i propri elettori, unire tutti quelli più vicini e simili e combattere l'unico nemico che non è il proprio vicino, ma sono i cattocomunisti che veicolano in Italia il volere dell'Unione del Male e non quello degli Italiani.

14 giugno 2022

Salvini ha sopravvalutato Draghi e perso la scommessa di governo

Quando a inizio 2021 commentai la incauta scelta di Salvini di entrare in un governo presieduto da Draghi assieme ai cattocomunisti, la definii una scommessa.

Una scommessa indotta dall'aurea che stampa, radio e televisioni serve avevano creato attorno al Fenomeno, Mario Draghi, il cui tocco avrebbe dovuto trasformare, come un novello Mida, tutto in oro.

Alla prova dei fatti Draghi ha fallito, anche in economia, dimostrandosi non solo sopravvalutato, ma anche incompetente e inefficiente e il suo tocco trasforma tutto in bel altra sostanza che non oro.

Il fallimento di Draghi ha trascinato a fondo Salvini e la Lega, ma anche i cinque stelle che si stanno progressivamente estinguendo.

Si è salvato il pci/pds/ds/pd perchè quello è il partito degli antitaliani, cinghia di trasmissione degli stessi ordini di Draghi, con una dipendenza inguaribile dalle centrali estere, a cominciare da quelle dell'Unione del Male.

Il Centro Destra ha comunque vinto questo primo turno di elezioni parziali, conquistando tre su quattro comuni capoluoghi di regione al voto e andando al ballottaggio nel quarto e, soprattutto, strappando alla sinistra il comune di Palermo.

Lasciando perdere la ridicola interpretazione di Letta che, poveretto, deve pur inventarsi qualcosa per motivare il suo gregge, la valutazione e l'attribuzione dei voti e percentuali complessiva è inficiata dalla presenza di numerose liste civiche o generiche di ambo gli schieramenti.

Personalmente non apprezzo le liste civiche, neppure nelle comunali, perchè se è vero che in un comune ci sono solo cose da fare (far funzionare i servizi sanitari, i trasporti, riparare le buche etc.) è altresì vero che alcune scelte non possono prescindere dall'orientamento politico (veggasi la costruzione di un termovalorizzatore o le modalità ed i costi per dare in locazione immobili comunali) e quindi io voglio sapere da che parte stanno i candidati e preferisco quindi un soggetto dichiaratamente ed esplicitamente schierato in un partito di cui si conosce la collocazione ideale e politica.

Tornando al voto, se dunque liste civiche e varie non chiariscono le esatte proporzioni di un voto, un dato certo è l'affondamento dei cinque stelle e la sconfitta della Lega.

I due partiti che avevano dato vita, sulla base di comuni sentimenti anticasta, al governo gialloverde nel 2018, sono stati travolti dal fallimento di Draghi e stanno pagando le conseguenze della loro ostinata permanenza all'interno di un governo che rappresenta esattamente il contrario delle aspirazioni degli elettori che li avevano votati nel 2018 alle politiche e alle successive europee del 2019.

Pagano molto di più i cinque stelle (ma credo che lo avessero messo in conto pur di finire la legislatura e, magari, trovarsi accasati in un seggio sicuro all'ombra del pci/pds/ds/pd) mentre la Lega si è trasformata in donatrice di voti per Fratelli d'Italia che, legittimamente, sembra confermare i sondaggi che lo vogliono primo partito del Centro Destra e d'Italia.

Il Centro Destra, a meno di un anno dalle elezioni politiche, ha in mano quindi tutte le carte per vincerle e anche la chiara indicazione del proprio elettorato che lo ha premiato ovunque si sia presentato unitariamente, punendo i candidati (a Verona come a Catanzaro e Parma) dove uno dei partiti abbia voluto sfilarsi, presentandosi da solo.

Verona merita un piccolo asterisco.

Letta e i cattocomunisti stanno facendo la ola per il risultato del loro candidato che ha avuto la maggioranza relativa con il 39% dei voti.

E' solo propaganda.

Il Centro Destra era diviso tra il sindaco uscente sostenuto da Fratelli d'Italia e Lega e che andrà al ballottaggio con il 33% e l'ex due volte sindaco Flavio Tosi, sostenuto da Forza Italia, che ha preso il 23% dei voti.

Con simili risultati, alle politiche, i seggi disponibili a Verona andrebberoo tutti al Centro Destra, quindi Letta ha poco da esultare.

Il ballottaggio, invece, è molto insidioso, ricordando le personali ostilità tra Tosi e Salvini che si tradussero cinque anni fa con l'azione di disturbo di Tosi che, in solitaria, non potendosi ripresentare, fece candidare sua moglie, mettendo così a rischio l'elezione di Sboarina.

E' il solito discorso, lo stesso che portò negli Stati Uniti all'elezione di Obama grazie ai voti di milioni di Bianchi, per cui solo una scelta da Tafazzi, dandosi feroci martellate nelle parti basse, potrebbe consegnare Verona ai cattocomunisti, dando loro motivo di coprire, con l'aiuto dei media compiacenti, la loro sconfitta e attirare quegli elettori molto sensibili al richiamo del potere.

A Verona è tutto nelle mani di Forza Italia e di Flavio Tosi.

Potranno essere ricordati come Patrioti o come Infami.

A loro la scelta.

13 giugno 2022

Questo sistema democratico è al capolinea

Mentre è in corso lo spoglio delle schede per le comunali che potranno fornire una parziale indicazione politica (molto parziale, visto che al voto sono appena un migliaio di comuni di cui solo 4 capoluogo di regione), possiamo commentare solo un dato evidente: la accentuata disaffezione al voto.

Che non è solo relativa ai referendum, istituto affossato e svilito dall'abuso radicale e che non è solo una caratteristica italiana.

Sembra infatti che non solo per quel pugno di comuni italiani siano andati al voto il 54% degli elettori aventi diritto al voto, ma in Francia, dove si votava il primo turno del rinnovo del parlamento nazionale, chi NON è andato a votare ha nettamente superato (53 a 47 per cento) il numero di chi ha votato.

Del resto è evidente che chi non ha particolari motivazioni di Valori, Ideali e, anche, di interessi personali ed economici, vedendo che per quanto voti da una parte, poi, rieccoli !, sempre i soliti rispuntano e continuano a comandare, preferisce non farsi prendere per i fondelli da un rito che, ormai, non corrisponde più al suo significato.

Il voto vorrebbe infatti determinare chi ci governa e la linea da perseguire, invece, con qualche trucchetto parlamentare e nel nome dell'Unione del Male, si continua sempre a fare quello che vuole quella autentica Spectre che è la consorteria finanziaria e affaristica  (che esiste, con buona pace del sottosegretario con delega ai servizi segreti) e che governa tramite i propri mandarini, maggiordomi e valletti vari.

Non si può quindi pensare che, in presenza di un così scarso interesse per l'elezione del sindaco, cioè dalla istituzione più immediatamente vicina al cittadino, ci potesse essere adesione alla chiamata al voto referendario.

In primis perchè i radicali, con l'abuso degli anni passati per cui chiedevano referendum su ogni flatulenza, hanno svilito l'istituto e stancato gli elettori.

Poi perchè il tema era troppo tecnico e le sue implicazioni politiche sono state taciute e nascoste dagli organi che dovrebbero essere di informazione (stampa, radio e televisione) ma che si stanno sempre dimostrando al servizio del potere.

Infine perchè sono capitati in un momento in cui non vi sono stati particolari eventi che suscitassero indignazione verso i magistrati (tipo una nuova condanna di Berlusconi, un clamoroso errore giudiziario, la persecuzione di un cittadino onesto che si è difeso sparando ad un rapinatore).

Mi auguro che la prossima legislatura il governo di Centro Destra sappia metter mano con determinazione e senza compromessi alla giustizia.

Stasera leggeremo i dati delle elezioni comunali, per trarre una vaga indicazione di massima sull'orientamento possibile dell'elettorato.

Almeno dell'elettorato residuale, disposto ancora a recarsi alle urne.

 

12 giugno 2022

Draghi: un fallimento tra gli applausi di chi odia l'Italia

Ci sono ancora persone, teoricamente colte e che "hanno studiato", che si ostinano ad elogiare Mario Draghi.

Alle obiezioni che, con Draghi il Fenomeno, abbiamo:

- inflazione galoppante

- spread in ascesa

- maggior costo del denaro

- recessione incombente stante il rallentamento della produttività

mi sento rispondere che "se non ci fosse Draghi, sarebbe peggio".

Una argomentazione priva di qualsivoglia pregio, intanto perchè manca la riprova e in secondo luogo perchè, nonostante emeriti incapaci si siano succeduti a Palazzo Chigi dopo il golpe contro Berlusconi nel 2011, la situazione non è mai stata peggiore.

Quelli che vogliono darla ad intendere di essere "colti", però, dicono: ah, ma abbiamo avuto la pandemia e adesso c'è guerra.

Ehi, geni, la pandemia l'hanno avuto tutti, solo che da noi in Italia è stata gestita malissimo da due governi che hanno fatto dell'inettitudine e della becera repressione delle opinioni differenti, il loro marchio di fabbrica e quando Draghi il Fenomeno è stato, come tiene a precisare lui, "nominato" da Mattarella, a sua volta ha riconfermato, sotto sua piena, esclusiva e personale responsabilità, Speranza e la Lamorgese, arrivando ad escludere dal lavoro e dallo stipendio gli ultra cinquantenni non vaccinati.

In guerra, poi, ci ha portato lui, il Fenomeno, con le sue sparate antirusse, ben coadiuvato da un ministro degli Esteri che tutte le compagnie comiche del mondo ci invidiano.

Comunque la si giri Draghi è responsabile, anche se non l'unico, perchè al suo livello c'è Mattarella e non dimentichiamoci, quando andremo a votare, che se Draghi può danneggiarci così è perchè ci sono una serie di partiti che lo sostengono in parlamento.

E che dire di una stampa che più servile non c'è e che cerca persino di giustificare, nel nome di una presunta sicurezza nazionale, i fascicoli riservati, mascherati da lotta alla disinformazione (ma chi è che decide che una notizia è vera o disinformazione ?)  dimostrando di ignorare completamente l'essenza della Libertà di Opinione che è uno dei pilastri di ogni democrazia ?

Davanti a cotanta stolidità, non posso fare altro che auspicare che i danni di Draghi ricadano per intero solo su chi lo sostiene, dentro e fuori dal parlamento.

Purtroppo non sarà così, ma ancora i servizi segreti non mi risulta stiano raccogliendo fascicoli sui desideri degli Italiani.