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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 marzo 2021

Speranza è la faccia della tristezza, della miseria e del terrore

Anni fa Berlusconi disse che il comunismo era fame, miseria e terrore.
L'aggiunta della componente democristiana fa del cattocomunismo un comunismo all'ennesima potenza, avendo sommato al proprio dna quello di un'altra ideologia fondata sulla esaltazione della miseria, tanto che vale tuttora quel che fu detto dei comunisti (oggi cattocomunisti) che amano talmente i poveri da volerci rendere tutti tali.
Il ministro della salute Speranza è la faccia odierna di tutta quella tristezza.
Miracolato nel passaggio da Conte a Draghi, continua imperterrito, con la evidente complicità di Draghi stesso, ad alimentare la sua fama.
Così, davanti al suo errore che consentiva agli Italiani di passare le vacanze di Pasqua all'estero, ma non in Italia, avrebbe avuto due strade.
Quella di consentire, a fronte di protocolli di sicurezza, di poter viaggiare anche in Italia o quella di vietare i viaggi all'estero per turismo come ha fatto Johnson nel Regno Unito.
Ha preferito una terza strada, la peggiore, cioè quella di punire chi, partendo legittimamente per l'estero, dovesse tornare in Italia, sottoponendolo alla via crucis di tamponi e quarantene.
Il tutto, naturalmente, quando migliaia di Italiani avevano già organizzato e prenotato, pagando la relativa quota.
E' più forte di lui e di quelli come lui.
L'invidia per chi cerca di godersi un po' di riposo e di libertà intristisce la sua esistenza e, come tutti quelli che non sopportano la felicità altrui, cerca di trasformarci in miseri esseri a sua immagine e somiglianza con l'arma del terrore.
Perchè le sanzioni non sono altro che lo strumento del terrore di un regime agonizzante che, per sopravvivere, ha bisogno di punire chi non si allinea a belare con il gregge.

30 marzo 2021

Letta:una povera cosa rossa

C'era una volta Occhetto che, caduto il muro con il conclamato fallimento del socialismo reale interpretato dall'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, andò alla ricerca della "cosa rossa" per far sopravvivere la nomenklatura comunista, riciclandola nei nuovi tempi.

Cambiato un nome, cambiato un secondo nome, cambiato un terzo nome, la cosa rossa inglobò quello che restava della vecchia Balena Bianca ma, come ci hanno insegnato sin dalla conquista Romana della Grecia, balena capta feros victores cepit,

E il vecchio pci, con le sue cellule e i suoi militanti che s'offrono e soffrono gratuitamente per le feste dell'unità, è diventato l'ascaro degli epigoni dei democristiani, facendo votare nel covo rosso di Bologna Pierferdinando Casini ed eleggendo Renzi, Franceschini e adesso Letta come segretario.

Un Letta che non ha nulla a che vedere con i sanguigni dirigenti comunisti, ma sin troppo con gli infidi complotti di curia cui si aggiunge una abbondante dose di spirito vendicativo (infatti afferma continuamente che non vuole vendicarsi, senza che nessuno glielo avesse chiesto) gonfiatosi a dismisura in sei anni di volontario e sdegnoso esilio alla corte francese.

Ma Letta si trova davanti ad una situazione già apparecchiata dal suo predecessore che, non avendone azzeccata una, essendosi fatto menare per il naso da Renzi e persino da Di Maio e Conte, si è dimesso non prima di aver legato il suo partito ad una maggioranza cosmica (e comica) sotto il cappello di Draghi.

Sondaggi in picchiata e la prima necessità di Letta, rispolverando, in piena crisi sanitaria ed economica, la stantia ideologia immigrazionista, omofila e giovanilista,  è quella di salvare il salvabile, senza peraltro rinunciare a cercare di eliminare dalla scena tutti coloro che gli fecero le scarpe nel 2014, iniziando dai due capigruppo parlamentari con la scusa del "genere".

Tutto ciò è solo motivo di asettica visione da parte di chi, come me, considera il pci/pds/ds/pd il nemico di sempre e Letta, come chiunque fosse il segretario del momento, solo la faccia del nemico da battere e con cui battersi.

Mi permetto però di sollecitare Salvini a non accettare dialoghi con Letta o con chiunque altri sia il rappresentante di tale partito, perchè tutto ciò che esce dalle loro bocche è strumentale, inutile, anzi dannoso, all'Italia ed agli Italiani e il dialogo serve solo a dare al Letta di turno quella visibilità che può avere solo con l'abituale attacco al Leader del Centro Destra, non avendo alcun argomento per affrontare i temi concreti dell'attualità politica, sanitaria ed economica.

Così oggi leggiamo che Letta sollecita provocatoriamente Salvini ad entrare nel partito della Merkel, il ppe e si definisce "sovranista europeo", con ciò confessando di essere anti italiano, come tutti gli europeisti (veggasi il ben diverso trattamento riservato ad esempio ad Alitalia ed  a Air France dall'unione sovietica europea)  con l'aggravante che, essendo italiano (ma con la "i" minuscola, lui !) cade nel complesso dell'arbitro.

Quel complesso che vede chi arbitra la squadra della città in cui è nato, favorire sfacciatamente quella avversaria, per dimostrarsi imparziale.

Così Letta, italiano, rema contro l'Italia e gli Italiani per dimostrarsi europeista.

Questo governo è un incidente di percorso e non necessita di alcun dialogo con quella povera "cosa rossa" cui Letta sta riducendo il vecchio pci anche sommato alla vecchia dc.

29 marzo 2021

Consiglieri fraudolenti

I giornali e i commenti radiotelefonici, uno tsunami di trasmissioni che fanno solo confusione e nè informano, nè approfondiscono, ma rappresentano solo il megafono di propaganda del regime, colti alla sprovvista dall'adesione di Salvini al governo Draghi, hanno ora adottato la tattica di lisciare la Lega per essere diventata europeista, consigliando quindi ulteriori modifiche al loro dna.
In tal modo sperano di raggiungere due obiettivi.
Il primo è staccare dalla Lega quegli elettori che europeisti non sono, quindi la mistificazione di dire che la Lega si è trasformata in partito europeista è solo un bacio al veleno finalizzato a danneggiare il partito.
Il secondo obiettivo sperato è che nella Lega ci siano tanti piccoli Fini che si lascino irretire dai complimenti e cedano alle lusinghe di articoli di favore sulla stampa serva.
In tale contesto si collocano gli articoli, come quello di Marcella Cocchi sul Carlino di oggi, che vorrebbero spingere la Lega ad ulteriori concessioni, ignorando il fatto che il nemico è rappresentato proprio da Letta e dal suo partito.
L'importante è che Salvini e la Lega non ascoltino simili consiglieri fraudolenti e proseguano in una autonoma elaborazione strategica e tattica che ci porti senza troppi danni (leggi: ius soli, legge contro l'omofobia, patrimoniale) al voto del 2023.

28 marzo 2021

Il miglior ristoro è la riapertura

Draghi annuncia per metà aprile un ulteriore "scostamento" di bilancio che, tradotto, significa nuovi miliardi di debito da pagare in futuro.

Si parla di venti miliardi per i "ristori".

Sono stati insufficienti i "ristori" di Conte e i 32 miliardi utilizzati da Draghi in marzo, come potranno bastare 20 miliardi se continueranno le chiusure ?

Fino ad ora i debiti sono serviti a tutelare lavoratori senza lavoro, con la cassa integrazione guadagni, più che a fornire carburante alle aziende perchè possano resistere per poi ripartire.

Ma fino a quando potremo consumare senza produrre ?

Fino a quando potranno essere sopportabili le centinaia di miliardi di debito che stiamo facendo, continuando a tenere chiuse le attività ?

E' comodo, per i dipendenti pubblici, strepitare perchè la salute è più importante di tutto, visto che loro continuano a percepire lo stipendio.

Perchè non metterli nelle medesime condizioni dei lavoratori autonomi, professioni, partite iva, con un "ristoro" proporzionale a quello concesso a quei settori al posto dello stipendio ?

Lo stato padrone diventa sempre più padrone se ci mettiamo sdraiati sul divano ad aspettare l'assegno del reddito di cittadinanza o simili.

E' un rischio riaprire ?

Lo si deve correre.

Conte e Draghi non sono stati finora capaci di fornire risposte adeguate.

Non procedono con le vaccinazioni e non riaprono.

L'unica risposta (oltre a mostrare il volto feroce della repressione come con il preannunciato decreto che obbligherebbe alla vaccinazione tutto il personale ospedaliero quando, d'altra parte, ci dicono che anche vaccinati dovremo continuare a portare mascherine e soggiacere alle restrizioni della nostra libertà perchè potremmo ugualmente contagiare: e allora perchè obbligare alla vaccinazione negli ospedali?) è una mancia insufficiente a chi la riceve che è, poi, la parte produttiva della Nazione.

Se dopo Pasqua non si dovesse cominciare a riaprire, a prescindere dai dati sul contagio (sul presupposto che corrispondano alla realtà, cosa che a me, come ai più, non è dato di verificare) lo stato sarebbe avviato al fallimento e, prima di esso, a fallire sarebbe il tanto decantato governo Draghi.

27 marzo 2021

Non credo più alla casualità della dittatura sanitaria

Tra i tanti privilegi della pensione, c'è anche quello di poter ascoltare in diretta le trasmissioni che più interessano, a prescindere dall'orario in cui vengono fissate.

Ieri ho quindi potuto ascoltare, dalle 14 in poi, la conferenza stampa di Mario Draghi.

Breve nota di colore.

Con quella faccia ghignante, gote rosse e labbra lunghe, strette e rosse, mi ha ricordato il Joker, il nemico di Batman, mentre il suo eloquio, con quelle studiate esitazioni ad inizio di ogni frase, mi hanno richiamato alla memoria il grande Giulio Andreotti, di cui Draghi è però un emulo in trentaduesimo.

Detto ciò, che nulla rileva sul contenuto, non ho notato alcuna differenza tra il possente e sopravvalutato Draghi e il signor nessuno di prima.

Conte, a mio parere, è stato sostituito perchè era ormai logoro e rischiava di provocare una sollevazione popolare spontanea.

Così la Spectre ha dato in pasto al Popolo Draghi, che ripete le stesse, identiche scene di Conte.

Non ci sono gli indennizzi, ma solo chiusure, miseria, tristezza, repressione.

E Draghi lo ha anche detto, quando ha preannunciato un prossimo aumento della disoccupazione, come ha detto che ci sarà, dopo il morbo cinese, un riallineamento di tutto, economia inclusa.

Non posso quindi più credere alla casualità della dittatura sanitaria che è utile solo a fiaccare il Popolo, legando ai sussidi del governo chi già (dipendenti pubblici) era mantenuto dal denaro pubblico (che poi è denaro nostro, delle tasse) aggiungendovi il popolo delle partite iva, degli autonomi, dei professionisti, cui viene impedito di lavorare, di guadagnare e, quindi, li obbliga a presentarsi con il cappello in mano davanti ai governanti.

Così la grande consorteria dei finanzieri multimiliardari che pensano di cambiare il mondo con il meticciato, recidendo le Radici dei Popoli e travolgendo i Valori della Tradizione, potrà avere campo libero, senza opposizione, per imporre la sua agenda, quella del GRANDE RESET.

Venendo a noi, Draghi, beffardamente, con il suo ghigno da Joker, ci ha preannunciato un altro mese di confinamento, di stato di emergenza, di coprifuoco.

In sostanza la sospensione della Libertà.

La domanda è cosa ci sta a fare la Lega in quel governo.

L'unica risposta è che se la sua presenza servisse ad impedire la legge contro l'omofobia, lo ius soli, la patrimoniale, le preferenze di genere e il voto ai sedicenni, sarebbe già un successone.

Io mi accontenterei dei primi tre punti, anche se aborro le quote panda e ritengo (affronterò l'argomento in un'altra occasione) che il diritto di voto debba essere concesso ha chi ha la maturità per esprimerlo e chi ne paga, con le tasse, i costi derivanti dalle decisioni dei governi.

26 marzo 2021

Coprifuoco un sopruso stalinista

Temo che, tra le tante porcherie che i governi Conte e Draghi ci stanno imponendo con la scusa del morbo cinese, stia passando troppo sotto silenzio quella del coprifuoco.

Un provvedimento inutile perchè dalle ventidue di sera alle cinque del mattino, con bar, ristoranti, cinema, teatri, centri sportivi, discoteche e ritrovi vari tutti chiusi, sono ben poche le persone che girano per la città.

E anche con tutti quei locali aperti, ci sarebbe comunque meno traffico di un normale giorno lavorativo.

La scelta quindi di imporre, in via continuativa, da ormai sei mesi un provvedimento repressivo come il coprifuoco è quindi meramente strumentale, finalizzata all'affermazione di un potere sovrano di cui crede di essere investito un ministro con il dna stalinista che emerge con tali decisioni.

Un comportamento, anch,e che denota la piccolezza del personaggio che, come quando abbiamo a che fare con un pubblico dipendente che fa calare dall'alto la sua attività per l'evasione di una nostra pratica solo come rivalsa atta ad affermare una propria potestà, si comporta come il Marchese del Grillo (che almeno era simpatico) dicendoci con le sue grigie ordinanze da burocrate comunista "io so' io e voi nun siete un cazzo".

La permanenza di Speranza a ministro della Salute è un ulteriore motivo per opporsi al governo Draghi.

25 marzo 2021

E adesso che faranno i lacchè della Merkel ?

Con una dichiarazione che solo chi ha ormai deciso di appendere al chiodo il cappello di cancelliere e di capo politico, Angela Merkel si è presentata davanti alle telecamere dichiarando di aver sbagliato a disporre uno strettissimo confinamento, con chiusure pressochè totali, anche dei supermercati, nei cinque giorni di Pasqua.

Ovviamente tale provvedimento è stato revocato.

In Italia qualcuno già si leccava i baffi per un provvedimento analogo che avrebbe poi prolungato l'agonia della nostra economia oltre il 6 aprile.

Adesso quel qualcuno è in difficoltà: come giustificare un provvedimento che la divina Merkel, nostra signora e padrona dell'unione sovietica europea, ha bollato come sbagliato, scusandosene con i suoi connazionali ?

Vedremo.

Personalmente noto che, dopo un mese di "zona rossa", i cittadini sono stanchi e cominciano ad uscire di casa, a frequentare le strade, a bersi caffè in compagnia, sia pur dietro le colonne, da carbonari e usando quegli squallidi bicchierini di plastica.

Dopo oltre un anno serpeggia la stanchezza e non dimentichiamoci della nostra democrazia limitata, con la scusa del morbo cinese, attraverso il rinvio delle elezioni e con il persistere (che in troppi dimenticano) del coprifuoco, provvedimento da tempi di guerra.

Poi arriva la Merkel che li fa trovare tutti con i pantaloni alle caviglie ... 

24 marzo 2021

Un vero federalismo per rinascere

Il caos nella gestione dell'emergenza derivante dal morbo cinese vede i media servi e i politici centralisti, cercare di scaricare sulle regioni responsabilità che sono solo dei governi Conte e Draghi.

Ascoltiamo così sommi commentatori intonare la litania della centralizzazione, del governo che si dovrebbe riprendere il potere di gestione e via discorrendo.

Ma le regioni non sono autonome.

Ricordo che al Veneto non è stato consentito di accedere al mercato per l'acquisto di dosi vaccinali e lo stesso Veneto ha contenuto la prima ondata perchè non ha seguito le indicazioni del ministero e del cts.

La tanto vituperata Lombardia ha costruito in poche settimane, con fondi privati, due ospedali covid in fiera a Milano ed a Bergamo, senza i quali, oggi, sarebbe in affanno come accade a tante regioni che hanno seguito le indicazioni governative.

Il difetto non è nell'autonomia regionale, ma che quella autonomia non solo sia parziale e limitata, dipendente dalle indicazioni nazionali, ma anche e, soprattutto, dal fatto che le regioni non possono gestire le tasse dei loro cittadini, potendo contare solo ed esclusivamente sui trasferimenti da Roma, quindi su finanziamenti decisi in base a scelte del governo in carica.

La soluzione è quindi nel far prendere il largo ad un vero federalismo, con le tasse che rimangono nella regione, con autentici bilanci regionali basati sulle tasse regionali e lasciando allo stato compiti di carattere generale quali la difesa dei confini e degli interessi nazionali con le proprie Forze Armate, una polizia federale che abbia competenza sull'intero territorio nazionale a tutela della Sicurezza dei cittadini, la rappresentanza degli interessi nazionali tramite una efficiente struttura diplomatica e residuali, marginali attività di carattere amministrativo.

Tutto il resto privatizzato o regionalizzato.

E la condanna di una cattiva amministrazione, delle sue scelte, non dovrà avvenire tramite i magistrati, ma solo tramite il voto.

23 marzo 2021

Prosegue l'aggressione alla Lega

Non bastava la persecuzione contro Salvini per aver fatto non solo il suo dovere di Ministro, ma, soprattutto, di aver dato corso alle promesse elettorali di fermare i clandestini, che ecco la polemica contro la regione Lombardia, da un anno il bersaglio grosso dei cattocomunisti e dei servi dell'unione sovietica europea.

Pochi notano che la campagna contro la gestione delle vaccinazioni in Lombardia è stata innescata da una serie di inchieste del Tg4 che, ormai da tre settimane, non fanno altro che proporre servizi sui ... disservizi.

E' evidente che qualcosa non ha funzionato, ma perchè allora tacere sulla Toscana che, con meno della metà degli abitanti della Lombardia ha vaccinato il 5% degli ultraottantenni (il 25% con una sola dose) per dare spazio a magistrati e avvocati ?

E che dire dell'Emilia Romagna, dove da un mese siamo praticamente in confinamento, ma le vaccinazioni, sempre con meno della metà degli abitanti della Lombardia, vanno ugualmente a rilento nonostante i quotidiani proclami di Bonaccini e del suo assessore alla sanità ?

Il fatto è che tutta la campagna vaccinale è stata organizzata male, continua ad essere oggetto di una duplice conduzione (nazionale e regionale, con l'innesco di una propaganda antifederalista, quando, semmai, dovrebbe essere il contrario con maggior potere alle regioni perchè possano gestire la sanità dalla A alla Z ovviamente potendo trattenere le tasse versate dai propri cittadini senza dover soggiacere all'elemosina dei trasferimenti da Roma) e sconta l'inesistente trasparenza sui vaccini e sulle loro controindicazioni.

Ma questo non si può dire, perchè Draghi si è messo in competizione con la Merkel e Macron per "fare a chi vaccina di più", a prescindere.

E l'obiettivo è sfruttare la crisi sanitaria del morbo cinese e le paure indotte da una campagna di stampa servile, tesa solo ad instillare la paura, per danneggiare il partito più critico verso il fallimentare Moloch europeo, autentico fulcro del flop vaccinale.

Lega che è anche l'unico partito, assieme a Fratelli d'Italia, a richiedere insistentemente di sganciarsi dall'unione sovietica europea ed autorizzare il vaccino russo.

Lega che si oppone all'obbligo vaccinale generalizzato, altra bestemmia per i servi della globalizzazione.

Se il Tg4 si fa manifestamente portatore delle istanze antileghiste, forse a supporto di un potenziale centro tra Berlusconi, Calenda e Renzi (che non so quanti voti potrebbe raccattare. sicuramente non il mio) si evidenzia come ad astenersi da tale aggressione sia Fratelli d'Italia che, pure, potrebbe essere il partito che avrebbe maggiormente da guadagnare dall'assalto delle iene alla Lega e al suo patrimonio elettorale.

Per questo continuo a domandare a Salvini: perchè restare in questo governo e non dar corso ad una opposizione durissima fino a che non ci saranno le elezioni ?

Tanto peggio, tanto meglio, facciano pure le loro legge liberticide e immigrazioniste, tanto si potranno cancellare con un tratto di penna, con un solo articolo una volta eletto un parlamento a maggioranza Lega e Fratelli d'Italia.

22 marzo 2021

Centro Destra di governo o di lotta ?

Francesco Storace ha dichiarato di lasciare la Meloni e Fratelli d'Italia per Salvini.

La sua motivazione, che a mio parere ha molto più che un fondo di verità, è che Salvini sta difendendo l'esistente in questi ultimi due anni di legislatura e senza la sua presenza nel governo, al disastro sanitario ed economico causato dal morbo cinese, si aggiungerebbero ius soli, legge contro l'omofobia, voto ai sedicenni e patrimoniale.

Storace ha probabilmente ragione, soprattutto adesso che Letta, acclamato dai cattocomunisti come segretario, cerca di mettere in atto la sua vendetta infischiandosene dell'interesse degli Italiani, anzi con una evidente volontà di punirci in base a chissà quale contorto ragionamento del suo cervello (non si spiegherebbero in altro modo le sue "priorità" a cominciare dallo ius soli).

Purtroppo, però, a stare al governo si assumono le responsabilità del ruolo che si chiamano confinamento, coprifuoco, divieti sanitari, disorganizzazione, mancanza di una politica sanitaria e di una politica economica.

Nel contempo continuano gli sbarchi dei clandestini e Salvini viene processato da una magistratura contro la quale la politica dovrebbe coalizzarsi e passarvi sopra come una ruspa.

In sostanza per noi del Centro Destra, posto che Mattarella non convocherà mai le elezioni, il dilemma è se sia più utile far marcire completamente la situazione stando all'opposizione per poi raccogliere solo i cocci, oppure spolmonarsi al governo per mettere continuamente delle toppe che lasciano noi stessi profondamente insoddisfatti, come nel decreto sostegni e nella reiterazione di discutibili provvedimenti liberticidi come confinamento e coprifuoco.

Nel primo caso il pci/pds/ds/pd e i cinque stelle farebbero strame di ogni Principio e Valore etico, morale, economico e politico attuando le peggiori iniziative legislative (ius soli, voto ai sedicenni, legge contro l'omofobia, patrimoniale) in costanza di una dittatura sanitaria e di un'economia da assistenzialismo puro che favorisce solo i parassiti della società.

Nel secondo caso, non si risolverebbero i problemi sanitari ed economici, ma si eviterebbero le peggiori derive morali, etiche, economiche e politiche.

Salvini e la Meloni hanno fatto due scelte opposte, con un unico scopo finale che è quello di vincere le elezioni nel 2023.

Possiamo solo sperare che non si combattano a vicenda e che si guardi al 2023 e non al sondaggio quotidiano.


21 marzo 2021

La ruspa sul pianeta giustizia

Nonostante le rivelazioni contenute nelle conversazioni di Palamara, i magistrati militanti continuano imperterriti nella loro azione.

A Palermo la procura ha richiesto il rinvio a giudizio contro Matteo Salvini, allora ministro dell'Interno, che ha rallentato, nel suo mandato, l'arrivo di clandestini, obbligando anche l'unione sovietica europea a farsi carico di parte degli illegali.

In un paese dove vigesse la Giustizia, quella con la "G" maiuscola, Salvini non sarebbe neppure stato indagato e, forse, sarebbe stato ringraziato e premiato anche se, personalmente, ritengo ancora troppo debole il contrasto dell'immigrazione che si limita a bloccare le navi ong per ottenere una redistribuzione in Europa.

Per me nessuno di quei clandestini dovrebbe mettere piede in Italia o in una qualsivoglia nazione europea.

Se ci sono dei problemi in Africa, in Asia, nel Sud America, se ne faccia carico l'onu, sennò che cosa ci sta a fare ?

Si limita a drenare il nostro denaro da spartirsi tra i vari burocrati attraverso commissioni e comitati inutili ?

Si rimbocchino le maniche e vadano in Africa, Asia, Sud America, a loro spese, per sistemare le cose, ma non scarichino su di noi costi e oneri per problemi che non ci riguardano.

In Italia, invece, la politica si è fatta piccola davanti alla magistratura e ne subisce ogni prepotenza.

Ma è la politica che ci potrebbe salvare dalla magistratura militante, intervenendo come una ruspa sul sistema, l'ordinamento e il reclutamento del personale.

Ne sarà capace ?

20 marzo 2021

Salvini: quanto è utile continuare ad infettarsi restando al governo con i cattocomunisti?

Draghi è stato chiamato per due ragioni esclusive: mettere in sicurezza gli Italiani contro il morbo cinese e curare la nostra economia.

Ambedue gli obiettivi traballano, non tanto per colpa diretta di Draghi che ha pur cambiato cts, commissario all'emergenza, capo della protezione civile, assumendosi anche l'onere di dire che se dovesse servire agiremo da soli a prescindere dall'unione sovietica europea, quanto per la presenza, inquinante, di ministri cattocomunisti come Orlando, Franceschini e Speranza.

Sono loro, che adesso hanno anche il supporto di un bilioso e vendicativo Letta, a frenare l'azione del governo.

Purtroppo assieme a quelle banderuole grilline, disposte a tutto pur di restare in parlamento fino all'ultimo secondo disponibile e contando anche sul supporto di Mattarella che non vuole convocare le urne nonostante sia ampiamente dimostrato come le vere democrazie (vedi Germania e Olanda) votino senza problemi, riescono ad impedire che il governo faccia quello per il quale è chiamato.

Da parte sua Draghi si arrabatta giocando sull'ambiguità, come quando dice che ognuno deve promuovere quelle proposte identitarie che siano di buon senso.

A cosa si riferisce ?

Alla Lega che chiede un fisco giusto e umano e che siano cancellate le cartelle esattoriale dal 2000 al 2015 senza limiti di reddito, oppure a Letta e al pci/pds/ds/pd che sbragano chiedendo il barbaro ius soli e il voto ai sedicenni (e perchè non ai quindicenni o ai dodicenni ... dov'è la differenza ?) ?

Il compromesso raggiunto in sede governativa ieri non è nè carne, nè pesce.

Tutti vantano il risultato raggiunto, quindi non è risolutivo dei problemi.

Con i compromessi non si arriva a nessun traguardo, deve essere intrapresa con decisione una strada e una sola e non può accadere in un governo con la presenza dei trinariciuti.

Con loro esiste solo l'assistenzialismo parassitario e non la solidarietà, la persecuzione giudiziaria e non la giustizia, il bavaglio alle opinioni e non la Libertà, oltre all'uso invasivo e perverso del fisco come arma per punire chi produce e chi guadagna e non per contribuire equamente al funzionamento della macchina statale.

Avrei apprezzato moltissimo se in sede di consiglio dei ministri i rappresentanti della Lega avessero votato contro (non astensione o assenza che è comportamento da vili) per poi uscire dalla maggioranza denunciando l'impossibilità di costruire qualcosa di buono assieme ai cattocomunisti.

Continuare, restando seduti allo stesso tavolo di governo, rischia di infettare anche Lega e Forza Italia.

19 marzo 2021

Dov'è la giustizia ?

Ascoltando il tg4 ieri sera, mi sono inaspettatamente trovato d'accordo con un comunista, il direttore del Riformista, Piero Sansonetti che si presenta in video con in primo piano un boccale con tanto di stella rossa.

L'argomento che vede una simile inedita concordanza è la giustizia che non c'è.

Lo spunto le due sentenze che hanno mandato assolti i presidenti dell'Eni Scarone e De Scalzi da una annosa indagine su presunte tangenti pagate alla Nigeria e l'assoluzione perchè il fatto non sussiste di diciotto imputati per presunte "spese pazze" alla regione Liguria, tra i quali l'ex vice ministro leghista del governo Conte 1, Edoardo Rixi, che fu costretto a dimettersi dallo strepitio dei cinque stelle, mettendo così un piccolo mattoncino alla caduta di quel governo.

Sansonetti ha, con grande foga, denunciato il comportamento della magistratura, dicendo, senza ipocrisie, che se la politica non tornerà ad affrontare il problema della magistratura, non se ne uscirà mai e mai potremo avere giustizia.

Non posso che concordare, ma dopo aver letto il Sistema di Palamara nell'intervista di Sallusti, dubito che sia sufficiente un ritorno della politica, ma occorre radere al suolo l'intera struttura, cambiare tutto il personale e il sistema di reclutamento.

Le due sentenze (che possiamo chiamare Eni e Rixi) hanno confermato che un cittadino Italiano non può avere alcuna fiducia nel sistema giustizia, perchè anche una assoluzione, dopo il linciaggio mediatico, non restituirà il tempo perduto, non avendo ancora i magistrati il potere di portare indietro le lancette del tempo.

18 marzo 2021

La saggezza non è più appannaggio dell'età

Una volta si riteneva che i capelli bianchi rappresentassero la saggezza di una persona che, dopo aver lungamente vissuto, fosse in grado di guardare alla vita con occhio più distaccato e fornendo utili suggerimenti ai più giovani.
Ieri abbiamo capito che così non è.
A Washington Biden, dopo essere diventato presidente attraverso le oscure vie del voto postale, appare sempre più fragile fisicamente e mentalmente assentendo alla domanda se considerasse Putin un assassino.
Ovvio il ritiro dell'ambasciatore russo e il sollevarsi di venti di guerra.
L'ho già scritto: a mio parere Biden non terminerà il suo mandato.
Troveranno magari la scusa (che con quello che ha combinato ieri, tanto scusa poi non sarà) della sua fragilità di salute per sostituirlo con la vice, perchè la narrazione cattocomunista del politicamente corretto vuole un presidente donna e negra.
In Italia Mattarella, che impiegò sei minuti dei sette destinati a motivare la sua scelta di nominare Draghi come presidente del consiglio invece di mandarci al voto giustificandosi con l'impossibilità di votare con la pandemia in corso, è stato smentito dall'Olanda dove si è votato per il parlamento, con una partecipazione superiore al passato (ben l'82%).
Probabilmente, come per gli Svizzeri che sciano e gli Inglesi che si vaccinano con Astrazeneca, anche gli Olandesi sono già cadaveri, a loro insaputa.
Biden e Mattarella sono molti simili nella loro piacioneria politicamente corretta e nelle risposte elitarie che danno ai problemi reali del Popolo, di cui dovrebbero fare gli interessi.
Sono lo specchio dei tempi, tempi bui, se si pensa che una volta avevamo Leaders che si chiamavano Reagan e Thatcher, ma anche Andreotti e Kohl.
Non ci resta che Putin.

17 marzo 2021

La prudenza è la paura che cammina in punta di piedi

La frase del titolo non è mia, ma è un proverbio che lessi tanti anni fa e che mi è tornato in mente leggendo e ascoltando tutto lo tsunami di giustificazionismo per le decisioni relative alla gestione del morbo cinese.

Tutti esaltano il "principio di precauzione", cioè la prudenza, la paura che cammina in punta di piedi, che ha anche timore di dire: abbiamo paura.

L'ultimo atto è la sospensione delle vaccinazioni con Astrazeneca, con tutta la dietrologia, i complottismi di lotte tra aziende farmaceutiche, tra nazioni (Astrazeneca è anglo svedese, mentre le altre sono americane con una spolveratina di tedesco in Pfizer), ma a rimanere in mezzo siamo noi cittadini.

Almeno in Italia (e nel resto dell'unione sovietica europea tranne chi riesce a sganciarsi come la Polonia).

Nel Regno Unito, dove stanno vaccinando a tappeto, le dosi di Astrazeneca iniettate sono state 13 milioni: tutti morti ?

Analogamente si può dire con la chiusura "precauzionale" degli impianti di sci.

Un intero comparto economico affossato (con ristori, che comunque sono a nostro carico, irrisori e tardivi) mentre ai nostri confini in Svizzera hanno aperto e chiuderanno normalmente la stagione.

Anche lì, gli Svizzeri, tutti morti ancora a loro insaputa ?

E' uguale il principio per l'energia nucleare, prudenza e intanto abbiamo abbandonato una energia praticamente inesauribile e non inquinante per ravanare su una presunta "new green economy" con le "fonti rinnovabili" che stiamo pagando in bolletta perchè, da sole, non reggono il Mercato.

Analogamente in politica abbiamo i "moderati", cioè i prudenti, quelli che non si sbilanciano, che tengono in pratica i piedi in due staffe, pronti a saltare da una parte o dall'altra.

Non servono al progresso di una Nazione che, invece, deve intraprendere con decisione una strada e una sola, non, nel nome del compromesso, tante deviazioni che alla fine ci allontanano dal traguardo che è e non può che essere quel "diritto alla Felicità" citato nella Dichiarazione di Indipendenza degli  che deriva solo dal Benessere e dalla Sicurezza di tutti i cittadini.

La paura non risolve i problemi, li aggrava.

16 marzo 2021

A nessuno viene in mente di istituire un pubblico registro dei delatori ?


Gli articoli che mi fanno più arrabbiare, di tutto il materiale che esce sul morbo cinese, sono quelli che, entusiasticamente !, danno conto di come le Forze dell'Ordine abbiano sgominato bande di festaioli per compleanni, serate con gli amici e cene di laurea, "per merito" di solerti cittadini che, non avendo altro da fare e probabilmente avendo una vita molto triste, spiano le attività altrui e denunciano immediatamente comportamenti sospetti, come nei film gialli la vecchina ficcanaso o James Stewart ne La Finestra sul cortile di Hitchkock (ma aveva la giustificazione di una gamba rotta e quindi della noia di una intera giornata immobilizzato).

Sarà perchè, quando ero bambino, dovevamo sempre confrontarci con due signore che passavano la loro triste esistenza a cercare di renderla triste anche a noi che volevamo giocare in cortile e, persino, fare partite di calcio ovviamente un tantino rumorose, ma che ci sia gente che si permette di farsi gli affari altrui, mi infastidisce molto.

Soprattutto se poi c'è la possibilità che queste persone divengano parte della mia vita sociale, per lavoro o per qualsiasi altra attività.

Mi infastidisce perchè di una persona del genere non posso fidarmi e gradirei sapere se Tizio o Caia con cui vengo in contatto, siano delatori abituali, così da comportarmi con la necessaria riservatezza, a tutela dei miei interessi.

Allora perchè, tra le tante "Autorità garanti" e "Registri di opposizione" non si istituisce anche un Registro Pubblico dei Delatori ?

Così lo si consulta e si sa se il tuo prossimo cliente o fornitore (o il tuo nuovo vicino) possa avere, o meno un'ulteriore tacca di affidabilità.

15 marzo 2021

Una provocazione da condividere

Claudio Borghi è parlamentare della Lega, esperto in economia e finanza ed ha una attiva partecipazione ai mezzi di comunicazione sociale.

Alcuni mesi fa fece una provocazione che oggi, poichè dopo un anno siamo ancora al confinamento generale, torna di attualità e che voglio proporre:

"Claudio Borghi A.
@borghi_claudio
·
A me basterebbe che se si obbligasse la gente a stare a casa venisse negata la paga a tutti: dipendenti, statali, pensionati. La (giusta) reazione di queste categorie aiuterebbe assai i fan delle chiusure totali a prendere decisioni migliori sulle compensazioni per gli autonomi"

Accade infatti che il governo (a questo punto che sia Conte o Draghi vediamo che non c'è differenza) decide di sopprimere il diritto al lavoro ad autonomi, professionisti, artigiani, obbligandoli a tenere chiuse le loro attività, a restare a casa.

Obbligati a restare a casa siamo anche noi, dipendenti pubblici e privati, pensionati ed esodati.

Qual è però la differenza ?

Noi continuiamo a percepire il nostro stipendio/assegno/pensione in cifra piena, che si lavori o meno, i primi invece vedono azzerato ogni reddito.

Ma tutti dobbiamo mangiare, pagare le utenze, vestirci.

Ma, dirà qualcuno, ci sono i "ristori".

Che arrivano, quando arrivano, con mesi di ritardo e in percentuale minimale sul reddito da lavoro che sarebbe stato prodotto.

Allora Borghi provoca: azzeriamo tutto, sia il reddito delle partite iva (perchè impediamo loro di lavorare) che gli assegni/pensioni/stipendi.

Aggiungo io: e diamo a tutti un "ristoro" di egual importo.

Scommettiamo che tutti i #restateacasa, diventeranno dei #vogliamoandarealavorare ?



14 marzo 2021

E anche Draghi adesso vuole aumentare il nostro debito

Il morbo infuria, per fortuna per ora il pan non manca, ma anche Draghi sventola bandiera bianca.

Il grande sacerdote dell'austerità, il custode della sacralità del patto di stabilità e dell'euro, trovatosi alle prese con le prosaiche esigenza della vita quotidiana di un governo, pur non avendo ancora speso i 32 miliardi dell'ultimo scostamento di bilancio approvato dal parlamento, preannuncia nuovo debito.

Come qualsiasi altro presidente del consiglio prima di lui.

Naturalmente, visto che lo fa lui, è "debito buono", spero di poter vedere cosa ne penseranno fra venti anni i nostri figli e nipoti che quel debito dovranno pagare.

Ormai ho perso il conto del nostro debito statale: siamo già arrivati a 3mila miliardi ? 

Se non ci siamo arrivati non ne siamo troppo lontani.

E il famoso rapporto debito/pil che doveva essere al massimo del 3% e che per uno 0,04 hanno impiccato Tria e il governo gialloverde, ha già superato il 10% ?

Se non lo ha superato è prossimo a farlo.

E quanto è il debito dell'Italia rispetto al suo pil ?

Il 160% e più ?

E si aggiungerà anche il debito che deriverà dai prestiti del piano europeo e continuo a domandarmi perchè, debito per debito, non si accettino solo i soldi a fondo perduto (soldi nostri, perchè è importo pari a quello che dobbiamo versare all'unione sovietica europea) come faranno Spagna, Portogallo e Francia, che non dovremo restituire.

Abbiamo un debito mostruoso che diventerà sempre più il guinzaglio con il quale l'unione sovietica europea terrà in stato di perenne sudditanza l'Italia e gli Italiani.

Dobbiamo proprio fare altro debito ?

Perchè ricordiamoci che non esiste un debito "pubblico", esistono solo i soldi nostri, di noi Italiani che finanziamo lo stato con le tasse e le imposte a vario titolo o denominazione.

13 marzo 2021

L'uno o l'altro non fa differenza

I giornali, radio e televisioni hanno, come seconda notizia dopo il morbo cinese, il ritorno di Enrico Letta.

Un (fortunatamente) mancato presidente del consiglio come Carlo Cottarelli cinguetta giulivo che Letta segretario cattocomunista è una bella notizia "per tutti gli italiani".

A me non fa né caldo, né freddo.

Chiunque sia il segretario del pci/pds/ds/pd per me è il rappresentante del nemico di sempre e da combattere sempre, con il quale non può esservi alcun dialogo.

Infatti a Salvini e Berlusconi imputo, più che l'adesione a politiche repressive della Libertà individuale proseguite - sia pur con qualche piccolo correttivo come l'abbandono del dpcm e l'utilizzo del decreto legge che porta in parlamento la decisione - da Draghi, il fatto di sedersi allo stesso tavolo con i loro carnefici di sempre, con ministri come Franceschini, Orlando, Guerini, Speranza e di confondere il loro voto parlamentare, che è frutto anche del MIO voto elettorale, con quelli dei bella ciao, della cessione della Sovranità Nazionale all'unione sovietica europea e delle leggi bavaglio contro le opinioni politicamente scorrette.


12 marzo 2021

Anche la stampa serva è un virus

Dopo oltre un anno, sembra che nulla sia stato fatto per superare la crisi derivante dal morbo cinese.

I quotidiani di oggi, soprattutto quelli - quasi tutti - appartenenti alla catena unica del virus, sono monotematici, con qualche escursione verso il nulla (la sostituzione di Zingaretti con Letta nel pci/pds/ds/pd: uno o l'altro per me pari sono, essendo il segretario cattocomunista solo il rappresentante del nemico di sempre, da combattere come sempre).

Si parla di vaccini, di campagne di vaccinazioni ancora di là da venire (mentre nei telegiornali fanno capolino i primi Inglesi e Israeliani - ma anche Texani - liberi, al tavolino dei bar, in compagnia e senza mascherina), di un lotto o forse anche di tutto il vaccino Astrazeneca farlocco (ma allora i dieci milioni di Inglesi che si sono vaccinati con quel prodotto sono morti, a loro insaputa, che camminano ?) e, soprattutto, si fanno le più disparate ipotesi per rendere la vita agli Italiani ancora più difficile e oppressa dal tallone della dittatura sanitaria.

Un singolo giudice di Reggio Emilia ha peraltro assolto due Italiani che se ne andavano in giro senza rispettare le norme dei dpcm di Conte, perchè il diritto di Libertà non può essere cancellato da un provvedimento che non è neppure una legge.

Ci vorrebbero dieci, cento, mille di quei giudici, purtroppo ne abbiamo solo uno, probabilmente candidato a diventare un martire della Libertà.

Sembra che i giornalisti dei quotidiani, radio e televisioni di regime, godano nel rilanciare ogni più assurda ipotesi di chiusure, come se poi non dovessimo pagare i danni.

Ad ogni recrudescenza del virus, la risposta è solo e soltanto: chiudiamo tutto.

Sembrano la caricatura del governatore della Campania De Luca, insolitamente zitto in questi ultimi tempi dopo essersi vaccinato il primo giorno "per dare un esempio".

La miopia, che continua con Draghi, della politica della chiusura è evidenziata dalla vicenda degli impianti di sci.

Chiusi, stagione persa, danni miliardari, in Italia, aperti in Svizzera.

Evidentemente, come gli Inglesi vaccinati con Astrazeneca, anche gli Svizzeri sono tutti morti, a loro insaputa, che camminano.

O no ?


11 marzo 2021

Inutile lamentarsi se poi non ci ribelliamo

Le notizie in merito alle "ulteriori strette" che il governo vorrebbe assumere per "contenere il virus" sono a conoscenza di tutti: dall'estensione delle zone rosse, all'anticipo del coprifuoco, ai fine settimane da arresti domiciliari.

Ogni singolo aspetto richiederebbe una mobilitazione di piazza che respingesse l'intendimento di sopprimere Libertà essenziali dell'individuo.

Ma non lo facciamo.

Non lo facciamo perchè mezza Italia pensa di essere garantita da uno stipendio o da una pensione (e addirittura suonano le trombe per un rinnovo contrattuale, ovviamente del pubblico, con 107 euro mensili di aumento ad un settore già di suo iper garantito, mentre nulla viene ancora erogato al privato, autonomi e professionisti). 

L'altra metà spera di sfangarla, bene o male (più male che bene) e non vuole compromettere quel poco che le rimane.

Così i mediocri che idolatrano le chiusure hanno campo libero per le loro nefandezze.

E allora?

Allora tanto vale puntare tutto sulla vaccinazione.

Io continuo ad avere forti perplessità sul fatto di inoculare continuamente alla gente sieri di vario genere, ma se è l'unico modo per riprenderci la nostra libertà, allora vacciniamoci, anche a pagamento, ma che dopo nessuno mi venga a dire di mettere la mascherina, di stare in casa, di non muovermi dalla mia città, di tornare a casa alla sera prima di Cenerentola.

10 marzo 2021

Non so se gli "esperti" siano più inutili o più dannosi

La lettura dei quotidiani odierni porta a domandarmi se gli "esperti" siano più inutili o più dannosi.

E, nello specifico, mi riferisco a quella nutrita assemblea riunita sotto l'insegna del CTS (comitato tecnico scientifico alias comitato tirannia sanitaria) che, dopo una lunga riunione di cui giornali radio e televisivi hanno dato conto sin dalle sette del mattino e dopo dodici mesi di attività (immagino con gli stessi componenti) ha partorito una serie di indicazioni.

Dopo tanta fatica (gli inservienti hanno dovuto arieggiare le stanze delle riunioni per il classico odore di bruciato sprigionato dai neuroni messi sotto sforzo) ecco le indicazioni fornite al governo come riassunte nei riquadri a pagina 3 de Il Resto del Carlino (quotidiano che, con la direzione di Brambilla, è allineato e coperto nella folta e quasi totalitaria schiera del giornale del virus):

1) zone rosse con 250 casi su 100mila abitanti (già visto)

2) Potenziare il sequenziamento per tracciare le varianti (nel Regno Unito del "clown" Johnson lo fanno da sempre)

3) Accelerare con le vaccinazioni (ma no, non l'avrei mai detto !)

4) Velocizzare la conoscenza dei dati per decidere tempestivamente e non in ritardo (geniale !).

Dopo dodici mesi dodici, quella quarantina di "esperti" è riuscita solo a suggerire banalità.

Molto meglio un solo scienziato che sia consulente del governo, che può sbagliare, ma almeno traccia una linea coerente con le proprie idee e non deve fare una arlecchinata per accontentare tutti.

E, poi, dopo dodici mesi dodici siamo ancora ai provvedimenti di chiusura come unica risorsa per contrastare il virus ?

Cos'hanno fatto in tutto questo tempo ?

Hanno aspettato il vaccino che risolvesse ogni problema, affidandosi nel frattempo al celebre stellone italiano ?

In dodici mesi non potevano, almeno, approntare una serie di protocolli per CURARE, invece di limitarsi a chiudere e poi dare la colpa agli Italiani se cerchiamo di socializzare ?

In dodici mesi avrebbero anche potuto esaminare capillarmente le varie attività ed emanare protocolli adeguati perchè potessero continuare senza fermare tutto, ma anche garantendo sicurezza, nella scuola come nei trasporti, nella ristorazione come nello sport.

Uno stadio, come quello di Bologna che ha 30mila posti comodi a sedere, perchè non può ospitare, ad ogni partita un terzo o un quarto degli spettatori, che sarebbero così ben distanziati ?

Un ristorante che aveva la capacità di cento posti, perchè non potrebbe essere messo nelle condizioni di continuare ad offrire pasti con una capienza massima di cinquanta posti ?

Ho l'impressione che gli "esperti" sanitari siano come quelli dell'economia, che scrivono ponderosi saggi sul perchè e per come si è sviluppata una crisi, senza averla predetta, ma solo quando è terminata e se mai venissero messi alla prova concreta del governare, producono più danni dei loro editoriali (ogni riferimento a Monti è puramente voluto e speriamo che Draghi non ne sia un emulo).

09 marzo 2021

Dopo la pandemia ci scopriremo peggiori

La stampa di regime (quotidiani, radio e telegiornali) cerca di preparare il terreno ad una nuova ondata di soprusi e di abusi che limiteranno la nostra Libertà.

Confinamenti protratti per due, tre settimane con la scusa di vaccinare meglio, zone arancioni estese e libertà alle varie Stasi regionali di imporre ulteriori inasprimenti, divieti di circolare liberamente tra regioni, comuni e persino all'interno del proprio comune, fino alla vergogna di un anticipo del coprifuoco, provvedimento che nessun governo avrebbe mai dovuto assumere e nessun Popolo Libero avrebbe mai dovuto accettare se non in tempo di guerra.

E che dire di quegli autentici spioni che, anche istigati dall'approvazione di giornalisti che moralmente sono evidentemente al loro stesso livello, si trasformano in delatori se sentono rumori dai vicini che potrebbero indicare una "festa" in corso, o stanno ore alla finestra per individuare chi esce senza indossare la museruola e si precipitano a telefonare a Polizia e Carabinieri, costretti ad intervenire per reprimere la libertà individuale, invece di dare la caccia a ladri, rapinatori e clandestini ?

Un anno fa, la retorica del balcone e dell' "andrà tutto bene", fece spargere litri di inchiostro per dire che, usciti dalla pandemia, saremmo stati tutti migliori.

Invece siamo peggiori.

Qualcuno non tollera che altri, a sua differenza, reclamino la propria Libertà e non tollera soprattutto che qualcun altro si possa divertire ed ecco il fenomeno disgustoso, ripugnante, da contrastare non da esaltare, dei delatori, vicini di casa che è meglio perdere che trovare.

Quando finirà, perchè comunque, come tutte le epidemie, come è sempre stato, anche questa finirà, anche se non dovessimo alzare un dito per mascherine, distanziamenti, confinamenti o vaccini, saremo peggiori, incattiviti, rancorosi e vendicativi.

E la colpa sarà essenzialmente di una narrazione che, complice la stampa serva, ha esaltato quanto di peggio possa esistere nell'animo umano: la soppressione della Libertà altrui.

08 marzo 2021

Le primarie non fanno un Leader

La crisi del pci/pds/ds/pd è una crisi di Valori e di Ideali che si somma alla cronica incapacità di esprimere un Leader.

Nell'era del pci c'erano valori e ideali, per me rigorosamente con la minuscola perchè totalmente ripugnanti, che resero quel partito, quella ideologia una chiesa fideista e totalitaria.

Non avevano bisogno di un Leader, perchè per loro bastava un funzionario e la stabilità del ruolo, praticamente a vita, conferiva nel tempo anche un'aura da padre nobile.

Il pci/pds/ds/pd, perso il richiamo fideista all'ideologia comunista, è rimasto solo con la mentalità comunista (quella è come il vizio, non si perde mai, l'hanno nel dna) cercando di ritrovare una bandiera nell'unione sovietica europea di cui ormai sono gli ascari ciechi e talebani.

Guidare un partito senza bussola, alla ricerca di una nuova stella polare sarebbe quindi compito di un Leader che abbia le qualità, l'autorevolezza e la capacità del comando e non le facili caratteristiche di un burocrate che deve solo adeguarsi a quello che "si è sempre fatto".

Il pci/pds/ds/pd non ci è riuscito e la vorticosa rotazione dei suoi segretari dimostra l'incapacità di individuarne uno.

I cattocomunisti avevano pensato di risolvere la questione con le primarie, cioè con una simil investitura dal basso.

Ma dalla primarie non sono usciti personaggi che possano fare la differenza.

L'unico poteva essere Renzi, ma la sua arroganza e il suo snobismo, lo hanno portato a fare la differenza ... in peggio, portando il partito, che era la somma praticamente di tutto il vecchio infame "arco costituzionale" che sommava il 95% dei voti, ad appena il 18% del 2018.

Gli altri (Veltroni, Bersani, Zingaretti) si sono dimostrati comparse, funzionari di partito inadatti ad esprimere novità, a comprendere, interpretare, intercettare, affrontare situazioni nuove.

Ecco perchè sostengo che "uno vale l'altro" e non ha importanza chi sia il segretario del pci/pds/ds/pd, perchè nessun funzionario di coop o di partito potrà mai fare la differenza (come la fece Berlusconi o come la fanno Salvini e la Meloni).

Chiunque sarà il successore di Zingaretti, ne rappresenterà la grigia continuazione ma, soprattutto, ai miei occhi, incarnerà fisicamente il nemico da battere.

07 marzo 2021

Il regime

Anche il governo Draghi (come peraltro tutti i governi dell'unione sovietica europea) non ha titolo per contestare il comportamento di governi stranieri come quello bielorusso o quello birmano.

In Italia, infatti, si è instaurato un regime che usa gli stessi metodi di privazione della libertà personale e di sanzioni che, solo perchè non c'è reazione da parte delle vittime, non si trasformano in atti di violenza.

Anche oggi leggo articoli compiaciuti perchè sono stati sanzionati o lo saranno dopo essere stati identificati, quelli che sono stati "colti" (pericolosi criminali !) senza mascherina o a passeggiare per le strade delle città "senza alcun motivo".

Come se si dovesse avere un motivo per andarsene a zonzo per la propria città.

Addirittura sono stati sgominati, grazie a spioni neppure prezzolati che, quindi, diventano delatori per pura indole malvagia, criminali ancor più pericolosi che, al riparo delle proprie mura domestiche, hanno organizzato incontri sediziosi con amici e parenti.

Leggo anche che si vorrebbe anticipare il coprifuoco (che stiamo sopportando da oltre sei mesi !) alle 20.

Coprifuoco e divieto di circolazione sono gli elementi fondanti di un regime.

 

06 marzo 2021

Il ruggito del topo

La scelta di Draghi di bloccare l'esportazione di 250mila dosi di vaccino Astrazeneca in Australia (si tratta di 125mila potenziali vaccinati, nulla di più !) mi ricorda troppo quella di Craxi di lasciar scappare dei terroristi assassini palestinesi, schierando le nostre truppe a difesa del loro aereo atterrato a Sigonella e circondato dai Marines di Reagan.

La reazione australiana è stata uguale a quella di Reagan e molto simile a quella dei cani di grossa taglia quando incrociano un barboncino nano che, al riparo del suo proprietario, abbaia loro contro: proseguono sulla loro strada.

Gli australiani ci hanno anche irriso, ricordando come noi siamo dei poveracci spauriti, con 300 morti al giorno che l'inettitudine del nostri governanti, fermi da un anno con tanto fumo e niente arrosto, ci hanno regalato.

Applaudono gli sciovinisti francesi che con il loro Micron sono messi persino peggio di noi.

Più prudente la reazione della Germania, che infatti ha mandato avanti noi Italiani, che ricorda come un vaccino (e non solo) sia composto da tanti elementi gran parte dei quali prodotti fuori dall'unione sovietica europea e che, quindi, non avendo una produzione autonoma anche noi dipendiamo dai rifornimenti esteri.

Invece di cospargersi il capo di cenere, perchè il fallimento della politica vaccinale e delle scelte contrattuali dell'unione sovietica europea è ormai conclamato e riconosciuto persino da una stampa che è sì serva, ma oltre un certo punto neppure i servitori sono in grado di difendere l'indifendibile padrone, Draghi preferisce, probabilmente per ragioni di politica interna, mostrarsi forzuto.

Infatti ci sono state le entusiastiche adesioni di tutti, persino dell'opposizione di Fratelli d'Italia.

Così blocchiamo la miseria di 250mila dosi, pensando di fare grande cosa, nei confronti di uno stato da cui avremmo solo da imparare, ad esempio sul come fronteggiare l'invasione dei clandestini che arrivano via mare.

Noi con frontiere colabrodo e i nostri porti trasformati in bivacchi di clandestini, loro con il respingimento e il confinamento dei clandestini in alcune isole, circondate dalla marina militare che non lascia uscire nessuno.

Draghi, però, preferisce tenersi 250mila dosi, lasciando aperti i proti all'approdo degli illegali, ma confinando noi Italiani nelle nostre case.

Preferisco il modello australiano.

05 marzo 2021

L'ammaina bandiera della Libertà è la fine della nostra Civiltà

E dopo un anno, evidentemente trascorso inutilmente, il nuovo governo si comporta come quello vecchio e rinvia l'atto che celebra la Democrazia.

Le elezioni amministrative vengono rinviate all'autunno (forse ...) con un semplice tratto di penna.

In tutto il mondo si sono svolte e si svolgeranno le elezioni, regolarmente, da noi no, in Italia ci si rintana nella grotta, come facevano gli uomini di Neanderthal quando scoppiava un temporale, apparivano fulmini e rimbombavano tuoni.

Non credo neanche un po' che sia una motivazione sanitaria, la ritengo invece una scelta squisitamente politica per non disturbare il manovratore.

Sul solco di Mattarella che, con il consenso e forse il suggerimento dell'unione sovietica europea, si è ingegnato in tutti i modi per non farci votare per un nuovo parlamento.

Le consorterie di potere sperano che, di rinvio in rinvio, accada il miracolo e che un improvviso miglioramento della situazione sanitaria ed economica tolga carburante all'avanzata di Lega e Fratelli d'Italia.

Nel frattempo ci tolgono sempre più libertà: di viaggiare, di uscire nella nostra stessa città, di lavorare, di studiare, di riunirci per discutere di temi politici, per mangiare assieme o anche solo per vedere una partita di calcio.

E adesso ci privano della libertà di votare, di scegliere da chi essere amministrati, prorogando quindi i Sala, le Appendino, le Raggi, i Nardella e i Merola, guarda caso tutti cattocomunisti e grillini in bilico, a fine mandato o comunque importanti comuni a rischio di cambiare colore alla giunta.

Impedire le elezioni è solo l'ultimo episodio di un lungo ammainabandiera della Libertà che rappresenta anche la fine della Civiltà che ha dato al mondo più benessere di ogni altra.

Il messaggio delle consorterie di potere chiuse nei loro fortilizi protetti e privilegiati, è molto chiaro: la ricreazione è finita, adesso il Popolo torni ad obbedire ai suoi padroni, suddito e non sovrano.

Lo accetteremo senza reagire ?

04 marzo 2021

Il blocco navale è un atto di difesa, non di aggressione

E' in giro per il parlamento una norma che vorrebbe sancire come un eventuale blocco navale dovrebbe essere considerato un atto di aggressione e, quindi, un reato internazionale.
Approfittando dell'attenzione concentrata sul virus cinese, gli antitaliani continuano nella loro campagna tesa a regalare la nostra terra ai clandestini, aprendo porte e porti e sperperando le poche risorse economiche che ancora ci rimangono, per il trasporto, vitto, alloggio, cura e istruzione degli immigrati che non hanno alcun diritto a sbarcare in Italia e ancora meno a restarci.
In compenso utilizzano le Forze dell'Ordine per attuare un blocco delle libertà fondamentali degli Italiani.
Il blocco navale, che impedirebbe alle navi ong ed alle singole imbarcazioni di scafisti, di entrare nelle nostre acque territoriale, è l'unico mezzo che si  può mettere in campo per salvaguardare l'integrità e l'Identità della Nazione.
E' un atto di difesa e, personalmente, ritengo debba non solo essere attuato, ma anche debbano essere riviste le regole di ingaggio con l'autorizzazione all'uso delle armi per impedire la violazione delle acque territoriali e gli sbarchi illegittimi.
E' ora di mettere in soffitta il buonismo.
Abbiamo tanti e tali problemi da risolvere che non abbiamo alcuna possibilità per spendere quello che non abbiamo per aiutare popolazioni straniere che dovrebbero combattere per la loro terra, per la loro libertà, a casa loro, come noi abbiamo diritto di difendere la nostra terra e la nostra libertà.
A casa nostra.

03 marzo 2021

Se un anno dopo siamo ancora ai confinamenti la colpa è di chi era al governo,non degli Italiani

Come nel domino, una alla volta, sempre più provincie si tingono di rosso o di quell'invenzione ipocrita che è l'arancione scuro.

E' il fallimento di un anno di gestione del virus cinese.

E' il fallimento della campagna vaccinale iniziata oltre due mesi fa.

E' il fallimento del governo Conte che ha purtroppo lasciato in eredità a Draghi, pare per volontà di Mattarella, lo stesso ministro della salute, Roberto Speranza dell'estrema sinistra.

Ciononostante la stampa serva e i media compiacenti e lecchini, cercano di proiettare l'idea che la colpa sia degli Italiani che, senza violare alcuna normativa, nel momento in cui è stato reso possibile sono tornati alla vita "normale", frequentando luoghi pubblici e privati, lavorando e andando nei ristoranti e nei bar se non a cena, almeno a pranzo.

Non facciamoci ingannare, la colpa dell'incapacità di aver contrastato il virus è unicamente di chi era al governo fino a due settimane fa.

Non so se Draghi riuscirà a tirarcene fuori, è indubbio che prima o poi ne usciremo, quand'anche si rimanesse immobili senza fare nulla, perchè tanto ci sono altri che fanno e qualcosa di quello che fanno si riverberà positivamente anche su di noi.

Ad esempio la scelta di Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia di usare il vaccino russo a prescindere dalle autorizzazione dell'elefantiaca burocrazia dell'unione sovietica europea o quella di Austria e Danimarca di "mettersi in proprio" con Israele per accelerare quel che la solita elefantiaca burocrazia dell'unione sovietica europea non riesce a sveltire.

A ben vedere il primo aspetto che dovremmo prendere in considerazione per uscire dal guano in cui Conte, Speranza, Zingaretti, Renzi e tutti i partecipanti al governo precedente ci hanno cacciato è affrancarsi dall'unione sovietica europea.

Riconoscendole, a parole, ogni merito, ma agendo, nei fatti, nell'interesse dell'Italia e degli Italiani.

02 marzo 2021

La militarizzazione della lotta al virus

Draghi ha sostituito il commissario straordinario Arcuri con un generale, sull'onda di una evidente tendenza alla militarizzazione, modello Israele, del contrasto al virus cinese.

Dove ha fallito il manager civile, spera che riesca il generale.

La mia esperienza militare è molto datata ad oltre quaranta anni fa, ma i miei ricordi non mi inducono a manifestare eccessiva fiducia negli alti gradi delle Forze Armate, anche se spero che siano cambiati da quando, correva il settembre del 1979, un colonnello salì sul mio carro e, diritto come un fuso, mi ordinò di accendere il puntamento a raggi infrarossi con la pretesa di riuscire a vedere il raggio ad occhio nudo e poi, non pago, cercò di entrare nel posto del pilota con la testa e non con i piedi, tanto che dovemmo aiutarlo a venirne fuori, con lui che abbozzò un "volevo solo vedere l'interno".

E avrei altri aneddoti del genere da raccontare.

Mi auguro comunque che il generale riesca ad organizzare le vaccinazioni, sul presupposto necessario che arrivino le dosi e sia così intelligente da seguire l'indicazione di Bertolaso per vaccinare prima chi è attivo in produzione e poi chi è già tranquillo e pensionato.

Intanto i due che imperversano a Bologna, Bonaccini e Merola, sembra facciano a gara a chi chiude di più e, dopo l'arancione scuro di Bonaccini, abbiamo Merola che reclama il rosso, cioè il confinamento totale, per Bologna.

Ma anche questa mattina per radio hanno continuato a puntare il dito contro la Lombardia con i suoi 2135 positivi di ieri (su oltre 10 milioni di abitanti) tacendo sui 2597 positivi dell'Emilia Romagna che ha meno di cinque milioni di abitanti.

E questo la dice lunga sull'affidabilità delle "informazioni" che ci vengono propinate.