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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 agosto 2021

Cresce l'odio, perde la tolleranza

I media di regime hanno scoperto la violenza.

Purtroppo l'hanno scoperta solo adesso, quando gli Italiani che non intendono vaccinarsi cominciano a reagire.

I media di regime, però, non fanno autocritica, anche se parte della colpa dell'odio crescente è loro.

E' loro per aver fornito informazioni a senso unico.

E' loro per aver fatto e continuare a fare da megafono alla dittatura sanitaria.

E' loro perchè accreditano personaggi che vorrebbero calpestare i diritti di libertà di chi non si vaccina.

Quando infatti i media danno spazio a chi definisce i non vaccinati "sorci", o a chi pretenderebbe di far loro pagare le cure mediche, o a chi plaude al green pass che li esclude dal lavoro, dalle mense, dai ristoranti, dai treni, dalle visite ai parenti ricoverati, dalla scuola, mettono quelli che si vedono così sottrarre i propri diritti nelle condizioni di dover reagire.

E se la violenza è esecrabile, lo è sempre, anche quando discende da una propaganda finalizzata a introdurre cittadini di serie b, proprio nel momento in cui quelli che approvano tale comportamento pretenderebbero di continuare ad accogliere clandestini non vaccinati che vengono scaricati in Italia dalle varie ong.

Non è poi accettabile che un signore vada quotidianamente in televisione a propagandare tesi a senso unico e senza contraddittorio, chiedendo sanzioni e limitazioni di libertà per chi non si vaccina e poi, la stessa persona, solo perchè viene tallonata da un solo uomo, armato di telefono cellulare, pretenda la "tutela dello stato", cioè la scorta pagata da tutti noi.

E se cominciassimo ad applicare la tolleranza ?

Quella vera, però, quella a doppio senso di marcia, quella che impone di rispettare le scelte altrui, senza pretendere di usare le Forze dell'Ordine e le Forze Armate in modo improprio per limitare la libertà degli Italiani e dirottando tutte le risorse a difesa dei nostri confini contro l'invasione dei clandestini.

Ti vaccini ? Scelta tua, da rispettare.

Non ti vaccini ? Scelta tua, da rispettare.

Vivi e lascia vivere.

30 agosto 2021

Faziosità quirinalizia


Si potrebbe liquidare il predicozzo di Mattarella di ieri richiamando il proverbio per cui è meglio stare zitti e dare l'impressione di non capire che aprire bocca e togliere ogni dubbio.

Ma la questione, qui, è più grave, molto più grave.

Siamo in presenza di un signore che ha trasformato la presidenza della repubblica, che per convenzione dovrebbe essere "di tutti gli Italiani", in uno strumento di propaganda di parte.

Chiede più europa.

Sbraita contro il Nazionalismo.

Difende la dittatura sanitaria (potrebbe essere stato lui a volere la riconferma di Speranza !).

Rinfocola le divisioni tra Italiani prendendo le parti solo e sempre di una fazione (la sinistra).

Tace sugli scandali in magistratura.

Non anticipa le elezioni e briga per costituire un governo purchessia, anche contro natura come l'attuale.

E adesso si permette di criticare le posizioni di alcuni partiti che non vogliono l'arrivo di clandestini, trincerandosi dietro una scusa ridicola e risibile.

Mattarella, infatti, dice che è una contraddizione dire di voler aiutare gli afghani e poi chiedere di fermare gli sbarchi.

E' strumentale.

Se avessimo avuto un governo ed un ministro degli Interni competenti, il blocco degli arrivi dei clandestini avrebbero consentito la disponibilità ad accogliere i veri profughi.

Accettando l'arrivo di chiunque fosse scaricato dalle ong, la misura è colma, per tutti e non sono più credibili quelli che si qualificano come profughi.

Quanto all'Afghanistan, per venti anni abbiamo dato denaro, armi e vite umane.

Abbiamo addestrato il loro esercito che si è squagliato senza combattere e consegnando le armi ai talebani.

Aiutare gli afghani non significa fornirli di un'assistenza, vitto, alloggio, cure e istruzioni perennemente a carico di noi Italiani, ma significa fornire loro gli strumenti per liberare il loro paese e darsi una guida democratica.

Significa farli combattere in Afghanistan, non aderire alle comode manifestazioni di piazza in Italia.

E cosa vorrebbe, Mattarella, forse svuotare l'Afghanistan per portare 30 milioni di afghani in Italia ?

Ma arriverà febbraio 2022 e speriamo che a nessuno venga in mente di riproporre costui, anche se è vero, come dicono i proverbi perle di saggezza, che al peggio non c'è mai fine.


29 agosto 2021

Abolire la sanità pubblica

Leggo sempre più frequentemente dichiarazioni e proclami che vorrebbero negare a chi legittimamente decide di non vaccinarsi, le cure "gratuite" della sanità pubblica.

Oggi La Verità (ormai unico ed ultimo quotidiano rimasto a presidiare il Centro Destra) denuncia un "costituzionalista" che cerca di conquistarsi un posto in lista con i cattocomunisti con sofismi che vorrebbero giustificare la legittimità di imporre cure a pagamento dopo l'obbligo vaccinale.

A ruota un senatore di Forza Italia (sì, letto bene, di Forza Italia il partito che dovrebbe essere quello "liberale di massa") ne trae spunto per una proposta di legge in tal senso.

Io sono sempre stato contro la sanità pubblica.

La considero un Moloch al quale vengono sacrificati miliardi dei nostri contributi obbligatori, per avere un servizio minimale, costringendoci a ricorrere a visite ed esami privati se vogliamo avere un servizio di qualità.

Sono quindi d'accordo sul fatto che si facciano pagare le cure.

A tutti, però, previa abolizione del servizio sanitario pubblico e restituzione, con tanto di interessi e rivalutazione monetaria, dei contributi versati dai cittadini fino ad oggi, per consentirci di accendere una polizza sanitaria privata o aderire ad una cassa sanitaria privata.

Ognuno paghi quello che consuma, i servizi e le prestazioni che richiede, senza gravare sui contributi altrui e sicuramente ciò impedirebbe anche sprechi e sperperi comuni nel settore pubblico.

Chi è più bravo, ospedali, cliniche, medici, guadagnerebbe senza doversi inchinare al burocrate di turno e chi è incapace cambierebbe mestiere a beneficio di tutti.

Nessuno che verrebbe a sindacare se sei o meno vaccinato, se fumi o no, se mangi "sano" o no, con la scusa che le eventuali cure sono pagate da tutti.

Vivi e lascia vivere.

28 agosto 2021

Lo squallore infinito dei cattocomunisti

I cattocomunisti, a differenza nostra, vivono solo in un gregge.

Non hanno posizioni individuali che non siano collimanti con quello che bela il gregge.

Come una mandria unica, quindi, seguono compulsivamente le parole d'ordine, le liturgie ed i tempi dettati dai capi branco che, essendo loro stessi parte del gregge, hanno gli stessi difetti.

Gli esempi sono molteplici, ma qui voglio evidenziare una caratteristica tipica dei cattocomunisti che belano nel coro: l'atteggiamento verso i loro leaders.

Nel corso degli anni abbiamo visto creare e distruggere una infinità di modelli.

Da Blair a Macron, da Tsipras a Zapatero, senza dover risalire al passato con gli Stalin e i Lenin accantonati non appena si è rivelato impossibile nasconderne i crimini.

I cattocomunisti sono passati dall'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, l'Impero del Male come fu definito da Reagan, all'Unione Sovietica Europea, l'Unione del Male come, molto più modestamente, la vedo io.

Stanno comunque sempre dalla parte sbagliata, dalla parte di chi opprime, dalla parte di invade la sfera privata degli Individui, dalla parte di chi comprime la Libertà.

In Italia, dopo il centralismo burocratico che vide succedersi Togliatti, Longo, Berlinguer, Natta, con il crollo del muro i cattocomunisti hanno cambiato ripetutamente leaders, esaltandoli ben oltre ogni merito prima, calpestandoli nel fango poi.

Ochetto, reo di aver perso elezioni già vinte nel 1994, D'alema che si è imborghesito fino a veleggiare in barca e produrre vini, Veltroni che si è riciclato in televisione sfruttando le conoscenze di una vita, Fassino così trasparente da scomparire e riapparire come il Mago Silvan, fino a Renzi esaltato all'inverosimile finchè non ha perso il referendum.

E ancora Bersani, Zingaretti e la stessa sorte toccherà a Letta.

Non stupisce quindi che, dopo averne esaltato la (dubbia) elezione, adesso i cattocomunisti si scaglino contro Biden, pronti a saltare sul carro ed esaltare la prima donna presidentessa degli Stati Uniti, Kamala Harris, salvo mollarla alla prima caduta.

Sicuramente Biden si è dimostrato incapace e inadatto al ruolo e la Harris è una incognita che probabilmente non verrebbe mai eletta in una competizione regolare per la presidenza degli Stati Uniti, ma il punto è l'estrema volubilità dei cattocomunisti.

Come può qualcuno fidarsi ed affidarsi a chi cambia cavallo con tanta velocità ?

27 agosto 2021

Non ci resta che Giorgia

Costringendo Durigon alle dimissioni e facendo acquiescenza alla permanenza della Lamorgese agli Interni, Salvini si avvia verso l'ultimo tratto della parabola discendente dei consensi suoi e della Lega.

Non metto in dubbio la buona fede (uno non si fa processare se non crede nelle sue idee) ma dubito fortemente della strategia adottata dopo le dimissioni del Conte giallorosso.

Entrare in un governo presieduto dal peggior burocrate europeista in circolazione e assieme ai cattocomunisti è, di suo, un errore di immagine e di prospettiva.

Ma poteva essere motivato dalla convinzione di poter giocare un ruolo in rappresentanza di quella maggioranza di Italiani cui Mattarella ha negato il diritto di voto per esprimere un parlamento rappresentativo.

Le chiusure proseguite con Draghi, le falsità circa l'immunizzazione che deriverebbe dal vaccino, le discriminazioni operate tra chi si vaccina e chi non si vaccina, l'istituzione del green pass, la continua invasione di clandestini, i rave party non contrastati e adesso la pretesa (ottenuta) di dimissioni di un sottosegretario bravo, competente e che aveva ragione anche sulla toponomastica di Latina, dimostrano come quella foglia di fico sia stata rimossa, peggio di come è stato rimosso Durigon.

Salvini abbaia ma non morde, forse anche a causa dell'influenza dei Giorgetti e degli Zaia che si sono piegati alla narrazione dell'Unione del Male sia in economia che sul virus cinese.

La volontà poi di unirsi con un partito ormai inaffidabile come Forza Italia ha chiuso il cerchio e così quando gli altri alzano la voce, Salvini, invece di uscire dal governo e passare all'opposizione, cala le braghe.

Invece di cogliere l'occasione per mettere a nudo il ridicolo della liturgia antifascista a 76 anni dalla fine della guerra, invece di chiedere di archiviare l'antifascismo, Salvini si piega alla logica del gregge pur di restare in un governo dove conta meno di niente sulle questioni essenziali che fecero crescere i consensi della Lega.

Così non ci resta che Giorgia, anche se qualche riserva esiste sempre come, ad esempio, aver accettato di dialogare con i cattocomunisti partecipando al festival dell'unità, salvo poi vedersi respingere il proprio rappresentante, l'on. Galeazzo Bignami, perchè dieci anni fa si fece fotografare per gioco con una divisa nazista.

Con i cattocomunisti non si dialoga, non si accettano i loro inviti e non se ne rivolgono ai loro esponenti, sono il nemico da battere, ieri, oggi e domani.

Pur tuttavia non vi sono alternative possibili, ad ogni elezioni c'è sempre la speranza di una Destra Radicale, ma, oltre ad essersi divisa in mille rivoli, alla resa dei conti non raccoglie più dello 0,2%.

L'ultima speranza, come recitava una propaganda elettorale dell'Msi negli anni settanta, rimane quindi in Fratelli d'Italia, con tutti i limiti di tale partito e della sua leader che, però, appare seguire una linea di coerenza consolidata negli anni.

Chi esce dalla Lega, quindi, non può che rivolgersi a Fratelli d'Italia e penso che i prossimi sondaggi cominceranno a indicare questa tendenza che, se la Meloni non farà errori di posizionamento, ingolosita da offerte che sicuramente le perverranno dalle consorterie di potere, troverà il suo compimento alle elezioni del 2023.

26 agosto 2021

I due Matteo, meteore del consenso

Non so se sono ripresi i sondaggi, sospesi per Ferragosto (a me, ancora, non è arrivata alcuna richiesta di rispondere dalle due società che abitualmente mi inviano mail) ma ho il sospetto che alla ripresa Fratelli d'Italia prenda margine sulla Lega.

Salvini si è dato molto da fare, con i referendum, girando l'Italia, ma probabilmente non ha messo nel conto che, da sempre, abbracciare i radicali porta ad un esito mortale (chiedere a liberali e repubblicani nella prima repubblica quando decisero di fare liste comuni alle europee con Pannella) e chi, come me, non ha mai apprezzato nè stimato i radicali, non cambia idea neppure se a sostenerne i referendum è il partito votato alle ultime elezioni.

Ma, soprattutto, Salvini sta subendo il bagno della Lamorgese e di Durigon.

Il crollo dei consensi sarebbe verticale se si dovesse verificare la rimozione di Durigon nel nome di un antifascismo che ormai dovrebbe essere archiviato al museo e, contemporaneamente, la permanenza della Lamorgese agli interni con tutti i clandestini che continua ad ammettere in Italia.

E sarebbe giusto cambiare cavallo visto che Salvini avrebbe deluso ogni aspettativa, non essendovi alcun segnale di una uscita dal governo contro natura a guida Draghi, burocrate europeo e con Letta, Boldrini, Speranza e Conte come compagni di viaggio.

E pure l'altro Matteo, il cui crollo nei consensi fu più repentino perchè prese la cantonata del referendum sulla modifica costituzionale, trasformato in referendum sulla sua persona, ovviamente perso.

E magari il colpo di grazia a Salvini lo darà proprio il referendum sostenuto assieme ai radicali.

Perchè se si vuole cambiare qualcosa, la costituzione come la giustizia, non servono le mezze misure.

La costituzione deve essere riscritta dal primo articolo all'ultimo, almeno dimezzandone il numero.

La giustizia non potrà mai essere riformata se continuerà ad essere affidata a questo stessi magistrati, con il sistema di reclutamento basato sul concorso pubblico.

25 agosto 2021

Durigon per la Lamorgese ? Si può fare

Durigon è il bravo e competente sottosegretario all'Economia, in quota Lega, di cui i cattocomunisti, con la bava alla bocca, chiedono la rimozione per aver chiesto che il parco Arnaldo Mussolini, a Latina, torni ad essere intitolato ad Arnaldo Mussolini.

Mi auguro che la Lega difenda Durigon e, in caso di un voto di sfiducia, ritiri tutti i suoi ministri e sottosegretari dal governo, passando all'opposizione.

Ed altrettanto dovrebbe fare Forza Italia.

Ma Durigon è anche un intelligente politico e credo che saprebbe fare un passo indietro, per il bene comune, se i partiti si accordassero per un contemporaneo passo indietro della Lamorgese, il ministro dei clandestini e dei rave party.

Il sacrificio di Durigon troverebbe una compensazione in un nuovo ministro dell'Interno che, per default, saprebbe fare meglio della Lamorgese (non ci vorrebbe troppa fatica).

Anche se, personalmente, mi auguro che la vicenda Durigon possa essere deflagrante rispetto ad una coalizione di governo che non solo è contro natura, ma anche e soprattutto contro gli interessi degli Italiani e dell'Italia.

24 agosto 2021

Archiviare l'antifascismo

Da quasi due anni siamo condizionati nella nostra vita dal virus cinese, la cui epidemia continua a provocare danni, soprattutto a causa della mala gestione governativa (anche del governo Draghi, che non è quel fulmine di guerra come viene descritto dai compiacenti giornali di regime  !) dell'emergenza.

In Afghanistan un inetto che è stato fatto alloggiare alla Casa Bianca pensando che potesse favorire le consorterie di potere che avevano trovato in Trump un fiero nemico, ha provocato un disastro epocale dal quale gli Americani non riescono ad uscirne, a meno che non diano retta agli unici che abbiano una esperienza di politica internazionale e militare da poter gestire la questione (gli Inglesi).

In Italia per tamponare la crisi economica elevata all'ennesima potenza dal virus cinese si è messo mano al portafogli, spendendo anche quello che non abbiamo e incrementando in modo abnorme e irreversibile il nostro debito pubblico.

Ogni giorno vengono scaricati in Italia centinaia di clandestini che ci dobbiamo accollare con spese a fondo perduto per vitto, alloggio, cure e istruzione oltre a quelle immateriali del disordine civile che provoca l'immissione nel nostro territorio di una massa così ingente di gente estranea alla nostra cultura.

Nonostante simili macigni che potrebbero comportare una gravissima recessione culturale, civile ed economica per tutti noi (tranne, ovviamente, burocrati e sodali delle consorterie di potere) qual è il problema dei cattocomunisti ?

Durigon.

Il bravo e competente sottosegretario all'Economia, artefice della quota cento, che ha dichiarato quanto anche Sgarbi ritiene giusto: il Parco Arnaldo Mussolini a Latina, di recente intestato a Falcone e Borsellino, riprenda il suo nome originario in memoria di uno degli artefici concettuali delle bonifiche pontine, da cui nacque la citta di Latina (allora nominata Littoria).

Assieme allo ius soli e ai "diritti" (sic!) lgtbqrtvzx, quello è il problemi per i cattocomunisti, tanto da occuparne il parlamento con una mozione di sfiducia con annessi rischi per una crisi di governo (che la Lega non potrà che aprire ove quella mozione passasse).

Se vogliamo crescere, si archivi l'antifascismo (dopo 75 anni !!!) e si pensi al benessere e alla sicurezza concreta degli Italiani.

Chi non lo fa e continua a berciare slogan e praticare liturgie trite e ritrite, vuol dire che agisce contro l'interesse dell'Italia e degli Italiani.

23 agosto 2021

Le comode manifestazioni in Occidente

Oggi, a Bologna, ci sarà una manifestazione con la pretesa di aprire "corridoi umanitari" dall'Afghanistan in Italia.

In teoria sarebbe "in Occidente", ma sappiamo tutti che anche gli stati più piccoli in Europa non hanno il cancro cattocomunista antinazionale che abbiamo noi, per cui alzano muri e mandano le loro Forze Armate per impedire l'arrivo dei clandestini.

Noi no.

I nostri porti sono aperti a cani e porci (ultima una nave di medici senza frontiere, organizzazione francese che con due giorni di navigazione in più poteva approdare in Francia, che ci ha scaricato qualche altro centinaio di clandestini raccattati vicino alla Libia) e i nostri governanti si riempiono la bocca con retorici principi di democrazia, diritti etc.

Così il mezzo milione di afghani che spera di arrivare in Occidente, sembra destinato all'Italia, con costi e oneri che, se ci fosse giustizia, dovrebbero essere coperti da una sovrattassa da applicare però solo agli elettori cattocomunisti, i cui elenchi possono essere acquisiti tra i votanti alle primarie del pci/pds/ds/pd.

Il punto è che non sono solo i costi materiali, ma anche quelli immateriali, relativi ai costumi, alla cultura, all'istruzione, insomma ad una integrazione impossibile quando arrivano, come arrivano, tribù intere che si chiudono nelle loro abitudini pensando di riprodurle in Italia.

Situazione ben diversa dall'integrazione di un singolo profugo cui viene concesso asilo e che, gioco forza, essendo solo, si integra nella nostra comunità, facendo lui lo sforzo di adeguarsi ai nostri usi e costumi e non dovendo noi rinunciarvi.

E poi le manifestazioni.

Gli stessi che si opposero alla liberazione manu militari di Afghanistan e Iraq, adesso blaterano di diritti calpestati e manifestano chiedendo che vengano rispettati e che l'Occidente si mobiliti per garantirne la tutela.

Come ?

Parole e sanzioni non servono a nulla, non sono mai servite a nulla e semmai irrigidiscono chi ne è colpito e lo si spinge tra le braccia delle potenze nemiche dell'Occidente come la Cina.

Quindi l'unica alternativa è l'opzione militare che però, quelli che blaterano e manifestano, avevano a suo tempo contestato, manifestando, ca va sans dire, contro l'intervento militare.

Si decidano una buona volta.

O rapporti internazionali basati sul rispetto delle rispettive politiche interne o guerra.

E che impugnino anche loro le armi, perchè è finito il tempo in cui una parte combatte per tutti, per poi ricevere solo insulti.

Ed è finito anche il tempo in cui si combatte e si muore per chi, invece, scappa e consegna le armi al nemico.

22 agosto 2021

Falsi umanitari

Con la riconquista di Kabul da parte dei talebani, dopo un primo momento di sbandamento iniziale, è ricominciata la propaganda dei cattocomunisti, travestiti da umanitari.

Pretendono che si dia accoglienza ai cosiddetti profughi, strillano per i diritti delle donne (e mi meraviglio che ancora non sia arrivato lo Zan di turno per ricordare il trattamento riservato agli omosessuali), manifestano, ovviamente nelle capitali occidentali.

Sono gli stessi che nel 2001 contestavano l'iniziativa del Presidente Bush di liberare prima l'Afghanistan e poi l'Iraq, armi in pugno, plaudendo a Germania e Francia che si rifiutarono di partecipare in Iraq (poi abbiamo visto nel 2011 in Libia ...).

Leggo che un'attrice di estrema sinistra ha pubblicato scritti strappalacrime in difesa delle donne afghane.

La Merkel e la feldmarescialla dell'Unione del Male invitano ad accogliere, ma chi è esposto innalza ovviamente e prudentemente muri ai confini.

Tranne noi, ovviamente, che anzi vediamo preparativi per accogliere migliaia di afghani (tra i quali si annideranno anche terroristi) che arrivati in Italia scendono in piazza a rivendicare assistenza.

Pretendendola da noi, dopo che il loro esercito è scappato senza combattere, abbandonando anche le armi di cui l'avevamo dotato e rafforzando i talebani.

Persino i paesi musulmani non sono disposti ad accogliere i fuggitivi afghani loro fratelli in fede, perché dovremmo farlo noi ?

Comodo aspettare di essere a Roma per manifestare.

Comodo scrivere quello che ALTRI devono fare a tutela di questo e di quello.

Ma perche le Jolie di questo mondo non prendono un fucile e non vanno di persona a combattere i talebani?

Troppo comodo fare i pacifisti contro la guerra e poi gli umanitari per le conseguenze della vittoria dei talebani, pensando che siano sempre ALTRI a doversi sporcare le mani e farsi carico dei costi.

Io non credo ai falsi umanitari, ma che l'unico interesse cui deve guardare il governo italiano, sia quelo del'Italia e degli Italiani.

E noi abbiamo già dato, in vite e in denari.

Se dopo vent'anni gli afghani non hanno contrastato i talebani, vuol dire che vogliono essere governati dai talebani.

Noi dobbiamo solo tutelare chi ha correttamente collaborato con noi ed essere vigili perché l'Afghanistan non torni nuovamente ad ospitare centrali terroriste.

Il resto appartiene alle scelte, anche di non combattere per la propria libertà, di una popolazione.  

21 agosto 2021

Se questo è un presidente

Ancora una volta Mattarella ha perso un'occasione per tacere e dare l'impressione di essere il presidente di tutti gli Italiani.

In occasione dell'ormai trito rito del meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, Mattarella ha invece mandato un saluto in video, nel quale rimastica concetti urticanti per almeno metà Italiani e sicuramente per tutti i Patrioti.

La asserita, unilaterale, doverosità di inocularsi un vaccino non testato prima e di cui non si possono conoscere gli effetti a medio lungo termine e la solita minestra europeista, con la richiesta di riconoscere più sovranità all'Unione del Male (quindi ulteriori rinunce alla nostra Sovranità Nazionale) con il corollario di considerazioni negative verso il Nazionalismo.

In sostanza abbiamo un presidente che, invece di tutelare gli interessi dell'Italia e degli Italiani, è ansioso di metterci nelle mani di francesi, tedeschi, lussemburghesi, olandesi, concedendo loro la possibilità di comandare in Italia grazie alla nostra volontaria rinuncia di potere all'interno dei nostri confini.

In più, in occasione del virus cinese, si ribadisce il concetto azzardato di vaccino quale gesto d'amore, a prescindere dalla ignoranza sui suoi effetti.

Dobbiamo tenercelo fino a febbraio 2022, Mattarella.

E visto i precedenti, in cui al Quirinale, dopo Cossiga, il successore è sempre stato peggio di chi lo ha preceduto, con eccezione di Scalfaro cui dubito che qualcuno potrà sottrarre il posto più alto del podio tra i peggiori presidenti della repubblica, non abbiamo alcuna certezza che chi verrà dopo di lui possa essere meglio.

E ripensare alla Monarchia ?

20 agosto 2021

Il rischio stanchezza

Salvo miracoli (ad esempio l'elezione al Quirinale di un presidente autenticamente imparziale e patriota) andremo a votare solo nella primavera del 2023.

Il rischio per il Centro Destra è la stanchezza degli elettori per essere, quotidianamente, tenuti sulla corda e iniettati di adrenalina, dalla comunicazione politica.

Ogni giorno commenti, dichiarazione, indignazione, interviste e quotidiane trasmissioni radiotelevisive dove i soliti recitano la velina del giorno.

Ho nostalgia degli anni sessanta, settanta e ottanta quando da giugno a settembre tutto si assopiva, magari sotto l'ombrellone di un governo balneare presieduto da Giovanni Leone.

Dopo tante parole,, tante chiamate alle armi, rischiamo di arrivare al traguardo come Dorando Petri,

Soprattutto se in piena canicola, con i clandestini che continuano a sbarcare, con i cattocomunisti che vorrebbero portare in Italia anche gli afghani che sono scappati senza combattere davanti all'avanzata talebana, Salvini, invece di dare una prospettiva al Centro Destra, si attovaglia con Berlusconi per una Federazione che dovrebbe supportare Draghi.

Draghi !!!

L'eterno maggiordomo dell'Unione del Male !

La Federazione sarebbe un'ottima idea, ma con Fratelli d'Italia, CasaPound, Forza Nuova e la parte migliore di Forza Italia, non con le Carfagna, i Cangini ed i Cattaneo.

Le intenzioni di voto darebbero tale Federazione/Coalizione ben oltre il 40% e nessun governo futuro potrebbe ignorare una tale forza che faccia perno su poche ma significative proposte.

Dal respingimento dei clandestini all'espulsione immediata di quelli già sul nostro territorio.

Dalla flat tax sui redditi all'abolizione di ogni tassa sulla casa che non è fonte di reddito.

Dalla riaffermazione della Sovranità Nazionale alla difesa degli interessi italiani nel mondo a cominciare dallo scacchiere libico.

Dalla libertà economica e di mercato alla declinazione di tutte le altre libertà, come quella di opinione che non ammette leggi bavaglio come il ddl zan a quella sanitaria che non ammette obblighi vaccinali, né diretti né indiretti con il green pass.

Solo così, dando prospettiva di governo a proposte caratterizzanti l'essere di Centro Destra, si supererebbe la stanchezza della lunga maratona verso le elezioni del 2023.

Che invece tornerebbe prepotente se si propone il teatrino delle cene a Villa Certosa, a maggior ragione se per sostenere il cavallo, anzi il drago scelto  dall'Unione del Male.  

19 agosto 2021

La cartina di tornasole del rave di Viterbo

Neppure i cattocomunisti possono più, dignitosamente, difendere la Lamorgese.

Il consenso a sbarcare orde infinite di clandestini poteva essere una scelta ideologica, di parte, ma comunque attinente alla visione di una società che esca dalla distruzione della nostra Civiltà.

Concedendo tanta buona fede presunta anche la caccia a quei singoli cittadini che, durante il confinamente,, uscivano a prendere una boccata di Libertà poteva essere una scelta ideologica, infame e stalinista, ma concediamole l'ideologia.

Ma la totale assenza di intervento al rave di Viterbo?

Un assembramento che stride fortemente con l'uso di droni e pattuglie armate contro i cittadini in libera uscita dal confinamento.

Allora c'è una sola spiegazione:la Lamorgese è molto peggio di una talebana dei clandestini o della repressione, la Lamorgese è totalmente inadatta (eufemismo) al ruolo (probabilmente a qualsiasi ruolo dirigenziale).

Draghi deve sostituirla subito, diversamente ne diventa complice e ne condivide le colpe.

Probabilmente qualunque cittadino di buon senso che incontra per strada saprebbe dire che i confini vanno difesi, i clandestini respinti prima che sbarchino, i cittadini rispettati nella loro libertà, tutte, anche quella di circolare per strada durante il confinamento e i rave party impediti.

Non perché fanno assembramento, ma perché favoriscono il giro di droga, di pervesioni sessuali e, soprattutto, perché violano e devastano proprietà pubbliche e private.

Non occorre fare un concorso pubblico e diventare prefetto, è necessario avere buon senso, rispetto del prossimo e amore per la propria Patria.

Ed è proprio tutto ciò che manca alla Lamorgese. 

18 agosto 2021

Siamo noi Occidentali ad essere stati traditi

Sulla stampa serva, banale e opportunista, è un proliferare di editoriali contro gli Stati Uniti, con improbabili "esperti" che scrivono che già prima di iniziare si sapeva come sarebbe finita l'avventura in Afghanistan.

Geni !

Ma dov'erano nel 2001 ?

Io nel 2001 c'ero e, nella mia inesistente influenza, ho sempre sostenuto sia l'intervento in Afghanistan che quello in Iraq.

Biden l'incapace ha detto una sola cosa giusta: siamo intervenuti (principalmente, aggiungerei io) per vendicare un attentato e stroncare le velleità di ripeterli: missione compiuta.

Poi c'era anche l'illusione di creare stati con sistema democratico, la stessa illusione che ha pervaso la cosiddetta primavera araba che ha fatto disastri, a differenza dell'intervento in Afghanistan e Iraq che ha distrutto basi terroriste ed eliminato pericolosi tiranni come Omar, Bin Laden e Saddam.

L'illusione era di poter dare agli afgani il tempo di organizzarsi e di poter contrastare i talebani.

Abbiamo quindi protetto l'Afghanistan, addestrato e armato un esercito di 300mila effettivi che si è squagliato senza combattere davanti a 60mila talebani.

Non accetto quindi che un medico afgano, il primo a fuggire con il primo aereo italiano, si presenti davanti alle telecamere con il viso truce e incazzato e dica che si sente tradito dell'Occidente, come non lo accetto dal ristorare afgano di Bologna intervistato ieri da Radio 24.

Perchè, invece di trovare comodo rifugio in Italia, non sono rimasti a combattere, mostrando ai talebani e non a noi, il viso truce e incazzato ?

Sono scappati anche loro, come tutto il loro esercito, cinque volte numericamente superiore a quello talebano.

Siamo stati noi Occidentali ad essere stati traditi, semmai.

E non aprano all'accoglienza di chi non ha combattuto per il suo paese e la sua terra.

Solo quelli che hanno collaborato con noi e alle loro famiglie in senso stretto: moglie/marito e figli.

Perchè se si considera la famiglia allargata, in un posto dove ci sono dieci, quindici fratelli, rischiamo di veder arrivare intere tribù.

Non credo ai talebani con i loro discorsi di apertura alla modernità, ma a noi interessa che l'Afghanistan non torni ad essere una base per terroristi.

Se così sarà, visto che il rientro dei talebani è stato propiziato dagli stessi afgani che non hanno combattuto, non dobbiamo intrometterci nella loro politica interna.

Ma se tornerà ad essere base per terroristi, missili e bombe sono in abbondanza nei nostri arsenali.

E noi sappiamo usarli, basta volerlo.


17 agosto 2021

Troppe chiacchiere sull'Afghanistan

Il problema dell'Occidente non è solo la dittatura sanitaria ed il governo occulto delle consorterie affaristico finanziarie, ma anche l'eccesso di media che suonano tutti la stessa musica e costringono i politici ad alzare continuamente l'asticella delle loro sparate per poter ottenere tre righe nelle pagine interne.

L'indecoroso ritiro di Biden dall'Afghanistan conferma il male che fanno giornali e televisioni per una efficiente politica estera e militare.

Sin dai tempi del Vietnam, i giornalisti hanno preferito puntare sul buonismo che c'è in noi, mettendo in risalto gli errori compiuti nel colpire un villaggio adiacente ad un campo terrorista vietcong, invece di informarci che, pur nella morte di molti civili, quei terroristi sono stati spazzati via.

Questa narrazione pietista non ci fu durante la seconda guerra mondiale, consentendo all'aviazione anglo americana di spazzare via ogni resistenza, facendo dell'Europa un enorme campo di macerie.

Ma vincendo la guerra, senza concedere alcun appello per gli sconfitti.

In Vietnam non fu cosi e gli Americani si ritirarono per stanchezza, cosi come non ci fu analoga determinazione in Iraq e in Afghanistan ora riconsegnato malamente ai talebani.

Cosa fatta, capo ha.

Purtroppo l'opera di demolizione dei giornalisti, continua coadiuvata da quei politici e quelle associazioni che odiano a tal punto la nostra Civiltà, da volerla distruggere, avendo trovato oggi lo strumento dei cosiddetti "profughi".

Gente come Sassoli, presidente cattocomunista del parlamento del'Unione del Male, che pretenderebbe di dare asilo agli afghani che scappano, parla solo perché dotato di saliva e lingua, ma non dice cose ragionevoli.

Già abbiamo migliaia di clandestini che, complice il governo Draghi con il ministro Lamorgese, vengono accolti, indipendentemente dal numero che ci viene scaricato dalle ong e poi sciamano indisturbati per l'Italia e ci costano oltre cinque miliardi all'anno solo per vitto, alloggio, cure.

Se aprissimo la porta anche a chi scappa, senza aver combattuto, senza aver sparato un solo colpo per difendere la sua terra, dovremmo sopportare un onere ulteriore fatto non solo di spese vive per vitto, alloggio, cure e istruzione, ma anche i costi non quantificabili, ma enormi, dell'immissione nella nostra società di un'orda di estranei per cultura, civiltà, mentalità, conoscenze e utilità.

Se Sassoli e quelli come lui vogliono aiutare gli afghani e tutti quelli che vorrebbero venire da noi, si tassino, organizzino aiuti, costruiscano ospedali in loco, facciano i missionari, ma con i loro soldi e senza che chi non la pensa come loro sia minimamente coinvolto ne sul piano ecomico, né su quello della vita sociale e della sicurezza personale.

La smettano i Sassoli di blaterare, investendosi dell'aureola da santi, salvo poi scaricare su tutti noi i costi della loro pelosa, presunta bontà.

16 agosto 2021

Il ministro dei clandestini

Nel suo italiano stentato e imbarazzante, la Lamorgese, quale ministro degli interni del governo Draghi dopo esserlo stato di quello giallorosso di Conte, ha tenuto ieri la consueta conferenza stampa di Ferragosto.

Si è compiaciuta per le operazioni, di cui i media servi hanno dato ampio risalto, di controllo contro quei pericolosi sovversivi dei no pass, si è sbrodolata per aver rimandato a casa un due per cento dei clandestini sbarcati in Italia ed ha annunciato che verranno accolti i cosiddetti profughi afgani.

Sugli afgani ho già espresso la mia idea.

Abbiamo dato loro un territorio, un governo democratico, armi, il tempo per addestrarsi e, appena si sono trovati a combattere senza il supporto delle truppe Occidentali, si sono squagliati come neve al sole, si sono arresi senza sparare, hanno consegnato le armi e sono scappati quando non sono passati dall'altra parte.

Gente così non possiamo considerare "profughi", ma vili che non meritano la nostra accoglienza, i nostri soldi, le nostre cure, la nostra istruzione e, soprattutto, la nostra cittadinanza, con o senza ius soli.

I duemila rimandati a casa dalla Lamorgese sono una goccia nel mare dei 130mila arrivati ad incrementare il business dell'immigrazione durante il corrente anno.

Fossero stati tutti rimpatriati si potrebbe parlare di successo, con un rimpatrio di meno del 2 per cento, non si può neppure parlare di foglia di fico, perché non coprono l'orrore dei clandestini che stiamo mantenendo e che sciamano senza controlli per l'Italia.

Ma la questione più ripugnante è il tono da bollettino della vittoria per le sanzioni, le chiusure dei locali,i controlli effettuati contro gli Italiani nel nome dei dio vaccino e del semi dio green pass.

La Lamorgese si qualifica così come ministro dei clandestini o, se vogliamo, anche ministro contro gli Italiani.

Capisco che sia difficile fare il ministro degli Interni dopo che Salvini ha dimostrato che lo si può fare riducendo ai minimi termini l'invasione dei clandestini, la presenza ong e il business degli immigrati, ma il livello cui è giunta la Lamorgese è imbarazzante persino per i cattocomunisti.

E se Draghi non prende la decisione di chiederne le dimissioni o di sottrarle ogni delega per conferirla al sottosegretario Molteni, allora è complice e correo della squallida gestione della Lamorgese al ministero degli Interni.

  

15 agosto 2021

Soldi sprecati

Con l'arrivo del primo assegno da 25 miliardi (16 da restituire!) è partito l'assalto alla diligenza.

Tutti reclamano fette sempre più consistenti di un bottino che, diversamente da quelli dei banditi del Far West, dovrà essere in gran parte restituito.

A spese nostre.

Tutti hanno nobili obiettivi da perseguire, dalla scuola alla sanità, come se, fino ad ora, non avessimo pagato per una istruzione ed una sanità pubblica.

L'Unione del Male è felice per questa frenesia italiota di spendere, anche perché ci tiene per il collo, obbligandoci non solo a fare "riforme" che se saranno farlocche come quella della Cartabia sulla giustizia, meglio non fare nulla, ma soprattutto avendo previsto dove indirizzare la maggior parte dei (nostri) soldi che arrivano con una partita di giro, durante la quale qualcosa si perde sempre.

Digitale e verde sono infatti le parole d'ordine e l'obbligo di spesa per il 70% dei fondi.

Questioni che non impatteranno sugli Italiani, sul nostro portafoglio, sul nostro benessere.

Il 70% dei prestiti che dovremo restituire con le nostre tasse, non solo non ci farà guadagnare nulla, ma ci costringerà a spendere, come ad esempio l'eliminazione dal 2035 delle autovetture a benzina e gasolio.

Sono spese (soldi nostri) utilizzate per far crescere un settore economico dove a guadagnarci saranno un pugno di industriali del verde.

Nulla di diverso dal passato, solo degli arrampicatori sociali che hanno trovato il modo di arricchirisi sulla favoletta gretina  dei mutamenti climatici asseritamente causati dall'uomo e che Battaglia, con una serie di articoli iniziata su La Verità, sta smontando, affermazione su affermazione.

L'unica riforma utile sarebbe quella del fisco, per ridurre le tasse ad una flat tax al 10%, aumentando il reddito di ciascuno di noi e mettendo a disposizione tutti servizi, anche quelli sanitari e scolastici, a pagamento ed in regime di concorrenza in un libero mercato.

Quella sarebbe la Madre e il Padre di tutte le riforme.

Ma i nuovi banditi in doppio petto che si apprestano ad assaltare la diligenza dei fondi europei (costituiti con soldi nostri) sono solo preoccupati di favorire il consolidamento del proprio elettorato.

Soldi buttati via. 

 

14 agosto 2021

Ma quale confronto ?

Il confronto politico è inesistente.

La Lega, Fratelli d'Italia e il Centro Destra tutto, contestano il ministro degli interni (ma dovrebbero contestare anche quello della difesa) che ha trasformato il nostro confine in un colabrodo.

Ne chiedono le dimissioni, ma la Lamorgese resta incollata a quella poltrona cui si è dimostrata inadatta in modo più che imbarazzante, interpretando il sentimento di una solida maggioranza di Italiani che vedono nei clandestini una minaccia per la nostra sicurezza e il nostro benessere..

La sinistra risponde con la sfiducia a Durigon nel nome dell'antifascismo,interpretando il sentimento di pochi italiani che prosperano sull'industria dell'antifascismo.

Non solo, come ciliegina rilancia lo ius soli che è esattamente il contrario dell'esigenza sentita dagli Italiani di limitare e ridurre la presenza di clandestini (e non con la loro regolarizzazione con un tratto di penna).

Se il Centro Destra intende affrontare la presunta minaccia del virus cinese con prudenza ma senza creare obblighi e discriminazioni, la sinistra è lanciata nella creazione di ghetti nei quali confinare, a pane e acqua visto che qualcuno vorrebbe inibire anche i supermercati, chi non è vaccinato e non ha il green pass.

Se il Centro Destra vuole rivedere i sistemi di ammortizatori sociali, la sinistra pretende di estenderli, coprendone il costo con la patrimoniale a carico di chi produce.

Il rispetto verso il prossimo è inteso dal Centro Destra come ampliamento della sfera di libertà individuale, che comprende anche la possibilità di esprimere il proprio pensiero, senza vincoli precostituiti, punendo esclusivamente gli atti di violenza e soprusi.

La sinistra,invece vuole punire le idee stesse che non rientrano nei propri schemi liturgici e, anno dopo anno, estende sempre di più l'ambito dei reati di opinione, con una larga discrezionalità dei giudici.

Si potrebbe continuare all'infinito, evidenziando come se il Centro Destra intende l'azione di governo finalizzata a tutelare l'individuo, la sinistra la interpreta come un modo per irregimentare e uniformare tutti, reprimendo il dissenso per trasformarci in un gregge facilmente influenzabile e controllabile.

Molti di noi lo hanno capito ed è apprezzabile l'azione di tutti quelli che cercano di rompere la cupola cattocomunista, come il candidato sindaco di Milano, Bernardo, che si rifiuta di definirsi antifascista.  

E se fossi milanese, lo voterei anche solo per questo.

Non esiste quindi alcun confronto, perché il CentroDestra guarda agli interessi degli Italiani, la sinistra invece, pur di avere mano libera sulle sue gabbie ideologiche, fa gli interessi delle consorterie finanziarie e affaristiche che agiscono tramite l'Unione del Male.

 

13 agosto 2021

Biden consegna l'Afghanistan ai talebani

Sulle prime pagine dei giornali è tornato l'Afghanistan.

Biden ha confermato, accelerando i tempi, la decisione del Presidente Trump di riportare a casa i militari americani.

Ma la differenza tra Trump e Biden è la stessa che c'-era tra Nixon e Ford e così assistiamo ad un deja vu , con le scene già viste in Vietnam e forse vedremo la fuga da Kabul come il remake della fuga da Saigon.

Trump e Nixon, infatti, erano credibili nel minacciare interventi in caso di rottura della tregua, Biden e Ford non lo sono, per motivi diversi, ma ambedue sono visti, a ragione, come presidenti deboli e transitori.

Il Vietnam, così, non ha insegnato nulla.

Eppure gli Americani non ebbero scrupoli, per vincere senza strascichi la seconda guerra mondiale, a distruggere tutto, bombardando cose e persone.

In Afghanistan (come in Iraq) invece hanno creduto di poter vincere con l'idiozia del contenimento inventata da Robert McNamara, segretario alla difesa di Kennedys e Johnson e che già fallì in Vietnam.

I bombardamenti, le azioni "chirurgiche" non servono a piegare il nemico.

Se avessero agito chirurgicamente nella seconda guerra mondiale, avremmo ancora gli eredi di Hitler al governo in Germania.

Una guerra la si combatte se si intende vincerla con l'annientamento del nemico, a prescindere dalle proteste buoniste di piazza.

Diversamente non vale la pena combatterla.

Tanto più che, come per il Vietnam, adesso si pone il problema dei profughi afghani e, ancora una volta, sono le verginelle cattocomuniste che strepitano per accoglierli, caricandole sul groppone di tutti noi.

I cattocomunisti, prima hanno preteso di legare le braccia e le gambe alle azioni militari e adesso vorrebbero che tutti pagassimo il prezzo della loro stoltezza.

Tanto più che mi riesce difficile accettare che arrivino dei cosidetti profughi dall'Afghanistan, quando le notizie riportano di una codarda resa dell'esercito afghano ai talebani, con consegna delle armi, senza che sparino un solo colpo.

Ma come, ti arrendi e poi scappi a casa nostra pretendendo di essere protetto e mantenuto ?

Eh, no !

Se non ti piace il regime islamico, resta a casa tua e combatti per la tua patria, non pensare che siamo noi a combattere la tua battaglia mentre tu sfrutti il nostro benessere che non hai contribuito a costruire, neppure ostacolando i talebani.

Il profugo non può essere un intero popolo, ma solo una singola persona particolarmente e specificamente perseguitata da un regime violento e oppressivo. 

Un popolo intero non fugge, ma combatte, a casa sua, per la sua patria.


12 agosto 2021

Durigon è il vero problema dell'Italia (per i cattocomunisti)

Le aziende licenziano.

Gli incidenti sul lavoro provocano nuove vittime.

Il morbo infuria e gli incendi non mancano.

L'Italia è invasa, con la complicità del governo, da orde di clandestini.

Eppure per i cattocomunisti, dopo la legge bavaglio del ddl zan e il barbaro ius soli, il problema dei problemi è Durigon.

Ma chi è Durigon ?

Attualmente è sottosegretario all'economia in quota Lega, in precedenza fu sottosegretario al lavoro nel governo gialloverde e,in quanto tale, mise a frutto la sua esperienza di sindacalista (nell'Ugl che una volta si chiamava Cisnal ed ai tempi mitici degli anni settanta e ottanta era il sindacato di riferimento dell'Msi) per realizzare "quota cento", cioè un sistema di pensionamento, studiato per essere il ponte tra l'infame riforma Fornero e un nuovo sistema per realizzare il quale Draghi, con la sua spiccata e notoria sensibilità e senso del rispetto verso i lavoratori, ha chiamato come consulente ... la Fornero !!!

È evidente che Durigon rappresenta l'ostacolo al ripristino della riforma Fornero, forse ancora peggio, perché soggetto competente e dalla parte di chi lavora,non di chi depreda i lavoratori nel nome dell'Unione del Male.

Così i cattocomunisti hanno preso a pretesto una innocente e legittima proposta di Durigon, per intitolare ad Arneldo Mussolini un parco a Latina (il fratello del Duce fu un intellettuale e si impegnò per le bonifiche da cui nacque Littoria, oggi Latina, quindi il riconoscimento sarebbe del tutto pertinente) per chiederne le dimissioni, nel nome di uno stantio antifascismo di maniera.

Ma se si chiedono le dimissioni di chi propone l'intitolazione di un parco ad uno degli artefici delle bonifiche pontine, cosa si dovrebbe fare a chi per pochi mesi o molti anni, ha avuto la tessera del partito comunista, cellula italiana di una ideologia che ha provocato cento milioni di morti e continua a farne a Cuba, in Corea del Nord, in Cina, portanto solo miseria, terrore e morte ? 

11 agosto 2021

L'irresponsabilità dei cattocomunisti istiga alla guerra civile

 L'ho scritto altre volte.

Non vedo un gran bene dalla proliferazione di applicazioni internet, computer e social media, ma devo dar atto ai vari Twitter, Facebook, VK, Gab, Telegram etc, che se non ci fossero saremmo già a scannarci materialmente l'un l'altro.

Invece, un commento, una digitata feroce, un mezzo insulto via etere ed ecco che sboliamo la nostra ira ed andiamo a dormire felici come bambini pensando di aver combattuto la buona battaglia.

Il presupposto funziona se i politici, quelli di cui la stampa dà conto, usassero il megafono amplificatore dei media, con attenzione e responsabilità.

Non è il caso dei cattocomunisti che, stolidamente, vogliono imporre la loro visione di una società meticcia e appecoronata con lo ius soli, i porti aperti, la cittadinanza regalata a cani e porci, con l'unico scopo di offendere chi è contrario.

E chi è contrario è probabilmente la maggioranza degli Italiani visto che solo con Lega e Fratelli d'Italia è rappresentato un corposo 40%, tanto che Mattarella, arbitro di parte, se ne guarda bene dallo scioglkere le camere e farci votare.

Se poi ci aggiungiamo altre iniziative, tutte invise a quel 40% e molto più, come le tasse, le sovrattasse in base al reddito, le tasse che servono a pagare lavativi e parassiti, ma anche divieti e sanzioni, con le offese gratuite e gli auguri di morte, allora è un miracolo che le reazioni si contino sulle dita di una mano (ed a me viene in mente solo il povero Traini).

Letta e la Lamorgese mostrano quotidianamente la loro miseria umana, politica ed intellettuale, vaneggiando di ius soli e di ddl zan, invece di pensare a come migliorare il benessere degli Italiani che passa anche attraverso la pulizia delle nostre città dalle orde di claneestini, sbarcate da navi spagnole, francesi, tedesche e olandesi, con la complicità del governo che non ha ordinato alle Forze Armate il loro respingimento.

Fino a quando potrà bastare, come valvola di sfogo, un commento in internet ?

10 agosto 2021

Provocatori

Dopo Draghi, Speranza, Letta e Tabacci, continuano le provocazioni a Salvini e alla Lega.

Questa volta è il turno di un altro ministro dell'incapacità, inetto nel difendere i confini, nel reprimere la criminalità, nel contenere l'invasione dei clandestini, ma estremamente solerte, nel suo italiano approssimativo e rurale, a perseguitare i cittadini onesti di nazionalità Italiana che non hanno o non vogliono utilizzare il green pass.

La Lamorgese, ministro dell'interno, deve aver pensato che, visti i disastrosi risultati del suo operato, non poteva fare altro che giocare tutte le sue carte per il futuro sulla ruota dei cattocomunisti, cosi si è prontamente allineata nel bombardamento di proposte provocatorie contro la Lega.

Nella fattispecie, rilanciando il barbaro ius soli, anche non sportivo.

A parte la confusa definizione di ius soli sportivo (che facciamo, andiamo al mercato delle medaglie offrendo la cittadinanza italiana a chi ne ha vinta una, un po' come un'asta al rialzo per Messi ?) la Lamorgese alza il tiro, affermando che non esiste emergenza perché i clandestini non restano tutti in Sicilia e i positivi al virus cinese vengono sparpagliati per la penisola (poi sono i ragazzi in discoteca gli untori !).

È evidente il gioco provocatorio che, partito da Letta con le sue follie su ius soli e ddl zan e proseguito da Draghi con la bugia dei vaccinati che non contagiano e non si ammalano, da Tabacci con la nomina della Fornero nella commissione che deve rivederele pensioni dopo quota cento e da Speranza con la tirannia sanitaria ,si "arricchisce" con un'altra nemica della Lega.

Pur non riuscendo a vederne il ritorno politico ed elettorale, sembra che i cattocomunisti cerchino in tutti i modi di costringere la Lega ad uscire dal governo, accreditando la versione di chi sostiene il ruolo essenziale della Lega per evitare danni ancora peggiori.

Io preferirei la Lega fuori dal governo, assieme a Fratelli d'Italia, impegnata ad organizzare la rivolta contro il governo dell'Unione del Male.

Ma io sono solo io e chi decide è Salvini che, con il plauso anche di insospettabili commentatori come Maria Giovanna Maglie, resiste alle provocazioni.

Fino a quando possa riuscirci non lo so, il sacrificio è notevole anche se, fortunatamente, chi decide, come me, di non votare più la Lega al governo con i cattocomunisti, si sposta su Fratelli d'Italia e, insieme, i due partiti sovranisti continuano ad avere oltre il 40% delle intenzioni di voto.

Ma la competizione al vertice rischia di logorare i rapporti, anche se il 2023 è vicino.

Comunque l'importante è il risultato e finché ius soli e ddl zan restano solo parole provocatorie contro gli Italiani, possiamo dire che il sacrificio della Lega qualche risultato lo stia portando.

09 agosto 2021

Salvini come Leonida alle Termopili ?

La Lega, inopinatamente, a febbraio entrò nel governo Draghi,  quello che continua a prorogare lo stato diemergenza come un Conte qualunque, quello che fa gli interessi dell'Unione del Male,quello che ha inventato la disposizione liberticida e discriminatoria del green pass, quello che continua ad accogliere clandestini, lasciandoli poi sciamare per tutta Italia.

Che ci sta a fare allora la Lega al governo ?

Un insospettabile leghista come il sottosegretario agli interni Molteni, ci ricorda che senza la battaglia interna al governo della Lega, il green pass sarebbe stato applicato a tutti, la vaccinazione sarebbe stata resa obbligatoria non solo agli universitari, ma anche agli studenti di ogni ordine e grado e il green pass sarebbe stato richiesto anche per bar e ristoranti all'aperto e per il trasporto locale.

Aggiungiamo pure che se la Lega non fosse entrata al governo i cattocomunisti avrebbero fatto passare Ius soli e ddl Zan, includendoli nel programma di governo e quindi mandandoli avanti a colpi di fiducia.

Quindi le parole di Molteni e la linea difensiva dei leghisti, hanno un qualche fondamento, ma la domanda è se è sufficiente per approvare e continuare a percorrere la strada governativa.

È chiaro che ognuno, in base alle proprie sensibilità, avrà la risposta più in linea con il suo "credo" ed i suoi interessi.

Personalmente, nonostante sia un fautore del "meglio piuttosto che niente", ritengo che no, la Lega non dovrebbe insistere in questa politica che mi sembra suicida.

È vero che stando dentro al governo si gestiranno i soldi del recovery e se verranno gestititi bene, porteranno copiosi utili,ma a tutti i partiti di governo inclusi grillini e cattocomunisti.

Ma il "se" è gigantesco e viste le premesse, con i miliardi destinati ad inutili e velleitarie politiche verdi e digitali, non riesco ad immaginare come possano essere spesi bene.

Tanto più che è dubbio si riesca, in ogni caso, a capitalizzare i benefici in modo sensibile per le tasche di ognuno di noi, prima del voto del 2023.

Allora si torna solo all'utile di guadagnare tempo, per arrivare al 2023 senza troppi danni, o comunque limitando i danni.

In pratica Salvini si sacrifica come fece Leonida alle Termopili, quando il re di Sparta riuscì a fermare il possente esercito di Serse, quel tempo sufficiente perché le città della Grecia superassero le loro divisioni e si preparassero a sconfiggere i persiani a Salamina e poi a Platea.

Non so quanto Salvini sia disponibile a fare la fine (politicamente parlando) di Leonida, ma almeno cerchiamo di fare in modo che il suo sacrificio non sia inutile e si organizzi da subito la controffensiva del politicamente scorretto da far deflagrare dopo le elezioni del 2023.

08 agosto 2021

Perché non raccogliere fondi per bloccare l'invasione dei clandestini ?

Ho letto che, con una raccolta fondi pubblica su internet (ma sono convinto che la maggior parte arrivi da pochi finanziatori interessati a distruggere la stabilità sociale, etnica ed economica degli stati) una o più ong ha messo in acqua l'ennesina imbarcazione, salpata dalla Spagna, con la finalità di raccattare clandestini nei mari libici e tunisini e scaricarli in Italia con la complicità del governo.
Appare evidente che la presenza della Lega al governo non è sufficiente a bloccare l'invasione e allora mi domando perché nessuno propone di raccogliere fondi per lo scopo opposto a quello delle ong:respingere i clandestini e bloccare l'azione delle navi ong.
Un paio di anni fa lessi di una unica imbarcazione il cui compito era quello di percorrere il Mediterraneo avvisando le guardie costiere africane perché intervenissero prima delle navi ong e riportassero in Africa chi dall'Africa era partito.
Purtropo l'esperienza, che tanto fece imbestialire le ong, non si è ripetuta.
Non ho la più pallida idea di quanto costi armare una piccola flotta che rappresenti un ostacolo all'azione delle ong, ma credo che il numero di chi si oppone all'invasione sia tale da poterci almeno provare.
Del resto quando lo stato non assolve al suo compito primario di difendere i confini della Patria, l'azione supplettiva del Popolo e dei Patrioti diventa non solo legittima, ma anche doverosa. 

07 agosto 2021

Reddito di cittadinanza

Per la prima volta, ieri, mi sono trovato d'accordo con Draghi su un concetto: anch'io sono, in linea di principio, favorevole al reddito di cittadinanza.

Poi, però, quando ha detto che non è il momento per metterci le mani e modificarlo, siamo tornati nella normalità per cui resto distinto e distante da Draghi.

Il reddito, infatti, così come è attuato, non svolge la funzione di sopperite alla mancanza di un lavoro e, quindi, di fornire agli Italiani in stato di necessità, disoccupati, licenziati, senza reddito, il sostentamento minimo per una vita dignitosa.

Sembra invece perfettamente adattabile per parassiti, lavativi, terroristi che hanno scontato la loro pena carceraria (sempre troppo presto) e delinquenti di ogni risma così come, quasi quotidianamente emerge dai giornali.

Per essere un vero reddito di cittadinanza utile e concettualmente idoneo ad applicare il principio condiviso, deve infatti possedere alcuni requisiti essenziali.

1 - deve essere indirizzato solo ai cittadini Italiani, con esclusione di immigrati anche regolari (sennò che razza di reddito di CITTADINANZA sarebbe ?);

2 - deve inglobare ogni altra provvidenza e ammortizzatore economico, cioè deve essere l'unico strumento utilizzato a spese dello stato senza rimborso;

3- deve prevedere l'obbligatorietà di accettare il primo lavoro che viene proposto al percettore del reddito di cittananza che cesserebbe di essere erogato in caso di rifiuto;

4 - il percettore del reddito deve essere a disposizione delle strutture dello stato e degli enti locali, per tutta la durata dell'erogazione del reddito, per svolgere lavori di servizio civile (ad esempio spalare la neve dai marciapiedi delle città).

È, quindi, un reddito di cittadinanza mirato ad aiutare, senza dare spazio alla furbizia.

Rispetto all'attuale è quindi necessario metterci le mani sin da ... ieri, contrariamente a quanto affermato da Draghi.

E ciò mi tranquillizza dopo la preoccupazione che mi ha provocato l'essere d'accordo con lui sull'affermazione di principio circa l'essere concettualmente d'accordo con l'esistenza di un reddito di cittadinanza.

06 agosto 2021

Alla fine ne rimase uno solo: La Verità

Il Centro Destra ha sempre avuto poca stampa favorevole, perché gli editori sono ormai tutti allineati e coperti, per interesse reciproco, con le consorterie affaristico finanziarie e vivono di sussidi, non certo di copie vendute con le quali non potrebbero mantenersi.

Purtroppo anche quei pochi quotidiani che facevano riferimento al Centro Destra stanno legando l'asino dove vuole il padrone e i titoli di oggi del Giornale (pass per la libertà) e di Libero (vacanze salve) sanciscono solo la giravolta dei rispettivi direttori di stretta osservanza berlusconiana.

Come in Highlander ne è rimasto uno solo, di quotidiani leggibili:La Verità.

Così ho preso carta e penna (tablet ed email) ed ho scritto chiedendo che venisse presa in considerazione la apertura di una pagina di cronaca di Bologna, perché continuare a comprare il Resto del Carlino unicamente per il fascicoletto di cronaca cittadina e i due articoli sul Bologna in quello sportivo, comincia a starmi stretto.

Ho scritto anche che sono disposto a pagare il doppio ogni copia, tanto spenderei sempre la stessa cifra di oggi e non mi innervosirei con la servile propaganda di Michele Brambilla e di Bruno Vespa.

Ma tutti noi di Centro Destra possiamo unirci nel sostegno alle fonti di informazione alternative, iscrivendoci ai canali Telegram mirati non solo di Salvini e della Meloni, ma anche di CasaPound e Forza Nuova le cui iniziative sono ignorate dai media tradizionali eppure sono quotidiane.

Guardando e sostenendo Byoblu, canale 262 (o per alcuni, io, ad esempio, 244) del digitale terrestre che è un telegiornale e trasmette programmi di informazione profondamente alternativi a quelli asserviti al regime di tirannia sanitaria.

Oppure guardarsi la Zuppa di Porro, quotidiana rassegna stampa controcorrente di Nicola Porro.

Ma sono tante le iniziative di chi, ragionando con propria testa, non si piega al regime e schifa, come merita di essere schifato, il governo Draghi che sta travolgendo anche la Lega di Salvini che rischia di fare la fine di Sansone, quella di morire assieme a tutti i Filistei con cui sta collaborando.

E, ovviamente, comprare quotidianamente La Verità e, settimanalmente, Panorama, con le firme di Maurizio Belpietro, Mario Giordano, Marcello Veneziani, Francesco Borgonuovo, Camilla Conti e altri che rappresentano la parte non sottomessa del giornalismo italiano.

Pochi, ma buoni.

05 agosto 2021

Salvini: è ora di far riposare Draghi

Condivido al 99% le parole di Salvini, le proposte della Lega, i tweet di Borghi e i 916 emendamenti al decreto che obbliga al green pass.

Non è accettabile che, mentre orde di clandestini senza documenti vengono scaricate nei nostri porti, senza alcun respingimento e si lascino sciamare per l'Italia da quei centri di raccolta colabrodo della Lamorgese, i cittadini di nazionalità Italiana siano limitati nelle loro libertà da un governo crudele e malvagio come il ghigno perennemente stampato sulla maschera da Joker di Draghi.

Salvini e la Lega dimostrano di conoscere quale sia la cosa giusta, c'è da domadarsi perché, allora, non la fa.

Perché la cosa giusta è uscire da un governo nel quale non sarebbe mai dovuto entrare e dove la Lega si è infettata, altro che virus cinese !, sedendosi allo stesso tavolo dei cattocomunisti e dei maggiordomi dell'Unione del Male.

Avranno ancora la maggioranza parlamentare, ma con un percorso ad alto rischio che si trasformerebbe in un Vietnam tanto in parlamento, quanto nelle piazze se la protesta venisse organizzata da Lega e Fratelli d'Italia che rappresentano oltre il 40% delle i tenzioni di voto.

Basta piegarsi ai virologi da avanspettacolo, l'Italia riprenda la sua Sovranità e gli Italiani  tutta la nostra Libertà. 

Da neo pensionato dico a Draghi che la pensione è bellissima: si riposi, che è meglio per tutti.

04 agosto 2021

Semestre bianco

Da ieri si parla di semestre bianco, di quel periodo, cioè, in cui il presidente della repubblica non ha più la facoltà di sciogliere le camere e mandarci al voto.

Non che Mattarella si strappi capelli per questo, anzi è una scusa in più dietro cui ripararsi, visto che al voto non ci ha voluto proprio mandare nelle due occasioni (agosto 2019 e gennaio 2021) in cui avrebbe dovuto.

La ratio originale era di impedire che un presidente della repubblica in scadenza brigasse per crearsi un parlamento favorevole alla rielezione.

Nessuno però ha pensato che anche mantenere il parlamento così com'è potrebbe favorire la rielezione e nel nostro caso, abbiamo un parlamento che, ormai, non corrisponde più, neanche lontanamente, al sentimento popolare che emerge da tutte le elezioni parziali svolte e dai sondaggi.

E' un parlamento sbilanciato a sinistra che, per l'appunto, potrebbe confermare Mattarella che della sinistra ha sempre tutelato gli interessi, come quando rifiutò Savona come ministro dell'Economia o, ripetiamo, evitando di sciogliere le camere nell'agosto 2019 e nel gennaio 2021.

Il semestre bianco è un retaggio ottocentesco, superato dai tempi e dalla velocità che deve caratterizzare anche la nostra politica, un residuato per vecchi parrucconi curiali.

Presidenti di altro spessore e statura hanno però evitato questo blocco costituzionale.

Giovanni Leone, nel 1978, dimettendosi prima dell'inizio del semestre bianco e Francesco Cossiga, nel 1992, dimettendosi a semestre iniziato non appena le turbolenze partitiche minacciavano di portare ad uno stallo la politica governativa.

Leone e Cossiga, ambedue democristiani, esattamente com'è l'origine di Mattarella, ma di ben altra qualità.

Mattarella, volendo, potrebbe riscattare il suo settennato dimettendosi e forzando quindi i tempi della politica.

Ma non lo farà.

Lui non è nè un Cossiga e neppure un Leone, men che meno in senso figurato.


03 agosto 2021

Lasciate ogni speranza

La lettura dei quotidiani, la visione dei telegiornali, l'ascolto dei giornali radio, ma anche l'oltranzismo ottuso di insospettabili conoscenti, mi induce a ritenere poco probabile un riscatto del Popolo e della Nazione Italiana, piegati da un'influenza che i cattocomunisti hanno sfruttato per rilanciare la loro presa sulle poltrone, mettendosi sempre più al servizio delle consorterie finanziarie e affaristiche mondiali.

Giornalisti o tali solo per la professione dichiarata, usano la lingua come penna, tessendo in perpetuo le lodi di Draghi cui sembra attribuiscano anche i meriti delle vittorie calcistiche e di atletica.

Dirigenti sportivi, nella loro olimpica ignoranza, straparlano di ius soli "sportivo", prestandosi all'ennesima marchetta verso chi pensano detenga il potere di confermarli, non avendo compreso che Marcel Jacobs è Italiano per ius sanguinis (figlio di madre Italiana) e se si applicasse lo ius soli, quella medaglia sarebbe degli Stati Uniti (è nato nel Texas).

Forse sarebbe meglio che ripassassero (se mai l'hanno studiato e ne dubito visti i ragionamenti illogici che fanno) il latino a cominciare da rosa rosae.

Prima del virus cinese pensavo che un forte scossone catastrofico potesse scuoterci al punto da riprendere il cammino verso il futuro, invece una pandemia (peraltro di gran lunga meno mortale della Spagnola del 1918) ha solo peggiorato la situazione.

E' giusto continuare a combattere per rallentare la deriva, se non altro per guadagnare tempo, ma se una pandemia non basta a farci invertire la rotta, non vorrei che veramente ci si dovesse ridurre a guardare il cielo nell'attesa dell'Asteroide.