Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 maggio 2022

Dimostriamo Dignità e facciamo un dispetto a Goldman Sachs

E' notizia di ieri che Goldman Sachs, la famigerata banca d'affari che vide anche Mario Draghi tra i suoi dipendenti, ha emesso uno studio con il quale si paventano le conseguenze di una vittoria del Centro Destra alle elezioni del 2023.

Tale studio è stato tradotto dai vari titolisti dei giornali in vari modi sul tema "i mercati non vogliono il Centro Destra" fino a "la finanza vuole che Draghi resti presidente del consiglio anche dopo le elezioni".

Il tutto in palese sintonia con le dichiarazioni, tipicamente antitaliane, di Letta che, da parte sua, era allarmato per il persistere di un 40% di indicazioni di voto per Fratelli d'Italia e Lega.

E' evidente che Goldman Sachs e tutta la Spectre finanziaria globalista non ha alcuna fiducia nella capacità di Letta e compagni di sbarrare la strada agli interessi italiani che sono la bandiera del Centro Destra, persi come sono tra l'inseguire i clandestini e gli omosessuali per conferire loro regalie e leggi di privilegio a spese di tutti noi.

La Spectre finanziaria e affaristica è quindi costretta a venire allo scoperto per puntellare il suo uomo a Palazzo Chigi, a tutela dei suoi interessi, che non sono mai coincidenti con quelli del Popolo Italiano, come dimostrano le reiterate dichiarazioni antirusse e guerrafondaie di Draghi, anche ieri al consiglio dell'Unione del Male, che non perde occasione per auspicare ogni azione che impedisca alla Russia di vincere la guerra contro le truppe del comico dai tacchi a spillo di Kiev.

Un Popolo che abbia Orgoglio, Dignità, Patriottismo, risponderebbe all'unanimità "NON PASSA LO STRANIERO !" e darebbe una maggioranza bulgara al Centro Destra, con l'esplicito mandato di agire in modo diametralmente opposto agli auspici di Goldman Sachs.

Ricordo che quando emerse, a metà degli anni ottanta, il passato nazista di Kurt Waldheim, ex segretario generale dell'onu e candidato presidente dell'Austria, alle elezioni, nonostante boicottaggi, linciaggi sulla stampa e tentativi di isolamento, il Popolo Austriaco elesse Waldheim, con una affermazione di Sovranità e Indipendenza rispetto alle pressioni internazionali.

Noi Italiani non possiamo essere da meno.

Se la Spectre finanziaria e affaristica ci chiede di non votare il Centro Destra, noi possiamo e dobbiamo votarlo per cacciare l'uomo della Goldman Sachs e della Bce da Palazzo Chigi che deve tornare ad essere il centro in cui si perseguono gli interessi degli Italiani e non delle consorterie finanziarie straniere.

Anche se sappiamo benissimo che il Centro Destra non è, purtroppo, come viene dipinto dalla Spectre e dai suoi accoliti della stampa servile, ma è sin troppo moderato e complessivamente incline al compromesso.

Sempre comunque meglio di chi ignora gli interessi nazionali appaltando le scelte agli uomini delle consorterie finanziarie internazionali, per procacciare benefici e privilegi a clandestini e omosessuali con ius soli e ddl Zan, il tutto a spese nostre.


30 maggio 2022

Basta con lo stato assistenzialista

Il bonus una tantum per alleviare il costo delle bollette (il cui aumento è causato dalla incompetente politica energetica ed estera del governo) ci costerà oltre sei miliardi.

L'assistenza ai clandestini (recupero, trasporto, alloggio, vitto, cure, istruzione) ci costa (per ora) otto miliardi.

Il reddito di cittadinanza elargito anche a terroristi, mafiosi e ventenni, ci costa dodici miliardi.

Con tre sole voci arriviamo ad oltre ventisei miliardi di spesa improduttiva, perchè le bollette restano alte e il bonus da duecento euro è un pannicello caldo non ripetibile (a me non basterebbe neppure per pagare per intero una bolletta del gas della casa in montagna dove utilizzo il riscaldamento autonomo a gas) e non incide sul futuro, quindi il problema resta integralmente presente.

I clandestini non solo sono un costo nell'immediato ma graveranno con la loro presenza improduttiva sulle nostre spalle anche nel futuro, con gravi ripercussioni sociali ed economiche.

Il reddito di cittadinanza dato a soggetti non meritevoli o che, per età, dovrebbero essere in grado non solo di mantenersi ma anche di contribuire loro alla produzione nazionale, invece di essere passivi fruitori della produzione altrui, non porta alcun beneficio all'economia nazionale.

Spese improduttive cui vanno ad aggiungersi le miriadi di bonus, rottamazioni, agevolazioni, detrazioni, deduzioni, tutte a carico di noi contribuenti, che devono trovare una copertura e che incidono sul mantenimento di un livello di tassazione crudele e vampiresco.

In questi tempi si aggiunga la partecipazione alla guerra del comico con i tacchi a spillo di Kiev, porta Draghi e Mattarella ad elargire miliardi di soldi, nostri !, in contributi finanziari ed armamenti, oltre a subire le conseguenze delle sanzioni che Draghi e Mattarella vogliono stolidamente mantenere contro la Russia e che comportano un aggravio di costi per ottenere gas e materie prime da fornitori differenti della Russia e che non sappiamo se saranno in grado di sopperire completamente alle nostre esigenze.

E' la fotografia di uno stato che ha fallito e che, per cercare di evitare rivolte, si indebita sempre di più per elargire mancette che incideranno sul futuro solo per aver aumentato il debito e la spesa pubblici, che ci sia a capo del governo un politico di lungo corso, un avvocato Azzeccagarbugli o un presunto (e sopravvalutato) fenomeno dell'economia inviato dalle consorterie finanziarie e affaristiche globaliste.

Anche in questo caso la soluzione non può che essere un taglio netto di tutto l'assistenzialismo, parallelo ad un taglio altrettanto netto del numero e delle aliquote delle imposte, perchè con più soldi in tasca, ognuno di noi potrà acquistare quei beni e servizi di interesse, senza gravare sul prossimo e avendo cura di spendere bene i propri soldi.

Perchè quando si spendono i soldi altrui, non si guarda alla qualità di ciò che si compra, tanto "paga Pantalone".

29 maggio 2022

Sul viaggio a Mosca sto con Salvini


Salvini da tre anni combina solo guai e i risultati si vedono nei sondaggi impietosi che vedono la Lega ad un decimale dallo scendere sotto il 15%, con il rischio concreto di subire il sorpasso in retromarcia da parte dei cinque stelle.

L'adesione al governo Draghi, il voto per la rielezione di Mattarella, l'acquiescenza mostrata nonostante gli schiaffoni presi ogni volta che ha cercato di modificare le scelte di Draghi su mascherina, vaccino, lasciapassare, la sottomissione alla vasellina di Draghi anche per catasto e balneari e il disastroso viaggio in Polonia all'inizio della operazione militare speciale russa in Ucraina, sono solo l'elenco degli autogoal di Salvini.

Ma l'idea di un viaggio a Mosca per parlare di pace con gli emissari di Putin o con Putin in persona è un'ottima idea, poi dipende da come viene concretizzata.

E' però un'idea talmente geniale che tutti, da Draghi a Letta alla Meloni, si sono spaventati ed hanno sparato sul leader leghista che, dimostrandosi poco determinato, sta ora tentennando.

Certamente nessuno pensa che Salvini possa riuscire a far sottoscrivere un accordo di pace o anche solo un cessate il fuoco, ma il significato importante di una tale missione sarebbe la comunicazione al mondo intero che quando Draghi e Mattarella parlano di "Italia qui", "Italia là", "Italia sostiene Zelensky", "Italia manderà armi", parlano a nome solo di una parte dell'Italia, non dell'Italia intera.

Quella di Draghi e Mattarella sarà forse l'Italia della maggioranza (più parlamentare che popolare) ma non è TUTTA l'Italia.

Ce lo dicono anche i sondaggi che, in grande maggioranza, rifiutano l'invio di armi all'Ucraina.

C'è una gran parte dell'Italia, di Italiani, che si riconoscono più nelle parole di Orban che in quelle di Draghi e Mattarella e che non vogliono fare sacrifici per alimentare una guerra che, senza le armi e i finanziamenti occidentali, sarebbe già finita o, probabilmente, mai iniziata.

Come Orban sta dalla parte dell'Ungheria e degli Ungheresi, una gran parte degli Italiani vorrebbe che Draghi e Mattarella si schierassero dalla parte degli Italiani e dell'Italia, perseguendo gli interessi dell'Italia e degli Italiani il che presupporrebbe la difesa delle fonti di approvvigionamento energetico, alimentare e di materie prime, a prezzi bassi e la possibilità di intrattenere rapporti di scambio economici con tutti i paesi, inclusa la Russia.

E sbaglia la Meloni, probabilmente condizionata dalla sua alleanza internazionale con i polacchi, ad allinearsi a Draghi, Mattarella, Letta e Biden, auspicando un fronte monolitico occidentale, perchè così facendo non rappresenta una buona parte del suo elettorato, forse una importante maggioranza.

Salvini, quindi, vada a Mosca a prescindere da Draghi e Mattarella (Di Maio neanche da prendere in considerazione) e porti a Putin il messaggio che non tutti gli Italiani sono sudditi di Biden, come del resto si può leggere scorrendo molti messaggi sui social e su Twitter in particolare.

 

28 maggio 2022

Il 12 giugno è meglio votare

Il 12 giugno avremo una tornata elettorale.

Ancora non è quella che aspettiamo da tre anni e che speriamo possa cacciare Draghi da palazzo Chigi e spedire finalmente i cattocomunisti in una lunga opposizione, ma che può avere una sua importanza.

Non certo per i sindaci che saranno eletti o trombati, quanto per i cinque referendum promossi dalla Lega (e purtroppo anche dai radicali) sul tema giustizia.

Non firmai la richiesta di quei referendum perchè non intendo mischiarmi ai radicali da cui mi divide tutto.

Ma appare opportuno parteciparvi, per non lasciare nulla di intentato per migliorare la nostra condizione, visto che cinque quesiti sono stati ammessi, anche se la corte costituzionale, in base ad arzigogolati sofismi da Azzeccagarbugli che possono però sintetizzarsi nel proverbio "cane non mangia cane", ha bocciato quello più rilevante, per la responsabilità personale dei giudici che, così, quando sbagliano, continueranno a far pagare i loro errori a tutti noi attraverso i risarcimenti dello stato e non di tasca loro come capita a tutti gli altri lavoratori.

Restano comunque cinque quesiti che, pur essendo strettamente tecnici, hanno anche una valenza politica, un paio dei quali (custodia cautelare e legge Severino) anche di forte impatto.

1) Sistema di elezione del consiglio superiore della magistratura

Il referendum intende abrogare le norme che agevolano la politicizzazione e l'organizzazione in correnti della magistratura, che provoca il cosiddetto "sistema Palamara". E' tema tecnico che riguarda la vita interna della magistratura, ma assume una valenza politica considerando che non è indifferente che un magistrato sia di una parte politica, piuttosto che di un'altra quando uno viene imputato per presunti reati in base ai nuovi orientamenti del politicamente corretto.

2) Valutazione dei magistrati

Molto tecnica è la valutazione dei magistrati, anche se il referendum tende ad ottenere la possibilità di far partecipare al giudizio anche degli avvocati, evitando che, unici al mondo, i magistrati siano valutati solo da altri magistrati, applicando quindi il principio già citato del "cane non mangia cane".

3) Separazione delle carriere

L'importanza di questo referendum sta nel fatto che, ove vincessero i "sì", un pubblico ministero non potrebbe diventare giudice e non si correrebbe il rischio di vedersi giudicare in appello da chi avesse sostenuto l'accusa contro di noi in primo grado. Potrebbe anche essere il primo passo per un diverso reclutamento dei magistrati, da me ampiamente sostenuto, mutuato dagli Stati Uniti, per cui il procuratore viene eletto, per un determinato periodo di tempo, dai cittadini in modo che persegua gli interessi dei cittadini combattendo la criminalità che maggiormente turba una comunità e sottoponendosi al nostro giudizio ogni quattro o cinque anni, potendo peraltro nominare i suoi sostituti, superando il sistema dei concorsi e dei burocrati eternamente incollati alla poltrona. Mentre i giudici potrebbero essere nominati tra giuristi di chiara fama ed esperienza dal sindaco, presidente di regione, presidente del consiglio e sottoposti a conferma con una maggioranza qualificata dei rispettivi organismo elettivi.

4) Limiti agli abusi della custodia cautelare

E' uno degli strumenti più odiosi e medievali che viene tuttora usato per fiaccare un oppositore (ad esempio i dirigenti di Forza Nuova tenuti in carcere per mesi, senza processo, dopo la manifestazione contro la dittatura sanitaria del 9 ottobre 2021 ed ora, se non erro, agli arresti domiciliari, sempre senza un processo concluso con sentenza passata in giudicato). Nei tempi passati la privazione della libertà personale, senza mandare gli imputati davanti ad un giudice, era applicata per estorcere confessioni prendendo il prigioniero per stanchezza. Appena un gradino più civile rispetto all'uso della tortura. Limitare gli abusi significa porre paletti precisi alla custodia cautelare e, in prospettiva, non tenere nessuno, se non in presenza di flagranza di reato, in carcere senza processo.

5) Abrogazione della legge Severino

La legge Severino (dal nome dell'allora ministro per la giustizia) è una delle tante nefandezze del governo Monti. Per mero giustizialismo, per soddisfare la parte peggiore degli istinti bestiali che albergano in ognuno di noi, moderna versione del popolino che assisteva alla ghigliottina ed esultava per ogni testa nobiliare che rotolava tra la folla. La legge Severino mi risulta applicata poche volte a qualche amministratore locale, ma se si chiede in giro a chi sia stata applicata, tutti risponderebbero con un nome solo: Silvio Berlusconi. Tale legge è quindi percepita come una legge ad personam, da respingere moralmente prima ancora che giuridicamente.

Sono pertanto cinque SI' non tanto pensando di trasformare la giustizia italiana in vera Giustizia, quanto per limitare i danni che il sistema attuale produce a tutti noi, dando ad una casta, quella dei magistrati, una condizione di privilegio che nessuno di noi, neppure chi era medico durante la dittatura sanitaria, ha mai avuto.

E poichè la vittoria dei cinque SI' darebbe un colpo al sistema, non solo della giustizia, ma anche del regime che è puntellato anche da questa giustizia, i nemici di ogni Giustizia vera puntano all'affossamento dei referendum facendo saltare il quorum che dovrà essere obbligatoriamente del 50% più uno degli aventi diritto che vadano a votare.

E questa è una colpa gravissima da imputare ai radicali, con l'abuso dello strumento referendario che hanno posto in atto negli ultimi cinquanta anni.

27 maggio 2022

Draghi spalma abbondante vasellina su Lega, Forza Italia, balneari e Italiani tutti

I giornali radio di questa mattina strillano giulivi: trovato l'accordo nella maggioranza sul disegno di legga concorrenza (balneari) e sulla riforma fiscale (catasto).

Se, però, si legge oltre lo strillo di prima pagina, osserviamo che per il disegno di legge concorrenza (balneari) l'asserito accordo è stato trovato con una miserrima possibilità di proroga di un anno (fino a fine 2024) prima dell'esproprio e con una previsione di indennizzo, ipoteticamente a carico del nuovo concessionario, che dovrà essere determinata con un successivo decreto di attuazione del governo.

In sostanza, il "rinvio" è farlocco, perchè ricompreso nel termine imposto dall'Unione del Male per espropriare i balneari italiani e far arrivare le multinazionali estere, ma ancora peggiore è la formulazione dell'indennizzo che, in realtà, non c'è perchè, come sappiamo, il governo è in fortissimo ritardo su tutti i decreti attuativi.

Inoltre non ho individuato una cifra di esproprio e se, apparentemente, l'indennizzo è posto a carico del nuovo concessionario, non è precisato se deve essere ricompreso nel costo della concessione del primo biennio.

Cioè è fortissimo il rischio che, incorporando l'indennizzo, il primo biennio di concessione non porti alcun beneficio alle casse dello stato e quindi siano sostanzialmente i cittadini Italiani a pagare l'indennizzo per l'esproprio, ottenendo così di spendere soldi nostri per cacciare i nostri balneari e sostituirli con le multinazionali.

La perfetta realizzazione della profezia di Cossiga su Draghi.

Diverso sarebbe se la concessione fosse posta in gara per un prezzo molto alto e con esplicita esclusione che vi sia ricompreso un indennizzo altrettanto alto.

Almeno qualcosa si guadagnerebbe.

Analoga struttura per la cosiddetta riforma fiscale che si tradurrà in più tasse, esattamente come chiede l'Unione del Male con il suo portavoce, l'esattore Letta del pci/pds/ds/pd.

Il valore patrimoniale degli immobili sarà aumentato (del doppio o anche di più) con la revisione degli estimi e il loro adeguamento al mercato, a fronte di un generico impegno (che ogni legge successiva potrebbe superare) di non utilizzarli per il calcolo delle imposte.

Anche qui la fregatura europea veicolata da Draghi e Letta è concreta.

Per evitarla si sarebbero dovuti aumentare in proporzione ad esempio i limiti Isee per i relativi benefici o diminuire, sempre come esempio, le aliquote delle imposte legate al valore della casa.

Fermo sempre restando, però, che la casa non produce reddito (se locata ha già la sua specifica tassazione) e quindi non dovrebbe subire alcuna tassazione, nè la prima, nè la seconda, nè la centesima casa di proprietà, perchè è un costo per il proprietario.

In sostanza il cosiddetto "Centro Destra di governo" ha accettato da Draghi di farsi spalmare qualche quintale di vasellina e altrettanta per ogni Italiano, solo per sentire meno dolore nel momento della fregatura, dolore che si manifesterà peraltro nel tempo, quando l'effetto della vasellina andrà a svanire.

Balneari e catasto sarebbero state due ottime ragioni per sfiduciare Draghi e il suo governo che rappresenta solo gli interessi delle consorterie straniere che operano tramite l'Unione del Male, ai danni di tutti gli Italiani.


26 maggio 2022

Basta chinare la testa davanti alle pretese ucraine

Capisco la situazione critica del comico dai tacchi a spillo di Kiev e dei suoi ministri, ma non capisco la sudditanza psicologica di tutti i presidenti e ministri occidentali, che, ogni giorno, OGNI GIORNO !, subiscono e non rispondono alle parole degli ucraini.

Pretendono "armi pesanti", pretendono interventi militari, imputano alla Nato di non alzare un dito davanti all'avanzata dei russi, strepitano per fare sequestrare e confiscare i beni russi in occidente, ma si offendono se i russi sequestrano i loro beni nelle zone occupate, chiedono centinaia di miliardi "per la ricostruzione", quando da ricostruire, presumibilmente, sarà il territorio che formerà il Donbass o diventerà, come la Crimea, parte integrante della Russia.

Ma cosa vogliono quelli ?

Una guerra mondiale che distrugga tutto ?

Probabilmente sì, ma, come ho scritto, li capisco.

Chi è direttamente coinvolto in una guerra a difesa di quello in cui crede, applica giustamente il concetto "muoia Sansone con tutti i Filistei".

Ma per l'appunto il detto è "muoia Sansone", non anche i suoi amici, alleati o sostenitori che non credo fossero disponibili a morire per Sansone, come voglio sperare che nessuno voglia morire per Kiev.

Non ricordo, in effetti, analoghi anatemi e richieste di interventi da parte di tutti quegli stati che lottavano per sopravvivere.

Non mi pare che la Corea del Sud o il Vietnam del Sud lanciassero simili ultimatum all'occidente, così come non ricordo analoghe modalità di richiesta da parte del Kuwait quando fu completamente invaso dall'Iraq e poi liberato da Bush padre.

Non condivido la cobelligeranza dell'Italia con l'applicazione delle sanzioni (autolesioniste perchè danneggiano più noi della Russia) e l'invio di armi (anche se sono fondi di magazzino), ma se c'è una maggioranza parlamentare che la approva dobbiamo obtorto collo subirla.

Ma vorrei che Draghi, Mattarella (non dico Di Maio ...) dessero un fermino agli ucraini e vorrei che si ricordasse loro che, se ancora possono avere una speranza di non lasciare ai russi tutto il loro territorio, lo devono solo all'appoggio occidentale.

Ne facciano buon uso in vista di una pace doverosa che ponga termine, da un lato, al massacro e dall'altro al pericolo incombente per il nostro Benessere e la nostra stessa Sicurezza.

Ricordando che il vero nemico per tutti noi è la Cina del lockdown rigido e violento, della repressione ad Hong Kong e del dumping economico con la produzione a basso costo per l'utilizzo senza regole di milioni di persone, più schiavi che lavoratori.

Aver regalato la Russia alla Cina, invece di accoglierla tra le Nazioni di cui la Russia stessa fa parte, è una corbelleria degna solo di palloni gonfiati come Biden e gli altri presidenti occidentali, peraltro silenti davanti all'abbaiare degli ucraini e dimentichi che chi abbaia, non morde.

25 maggio 2022

Quanti saranno quelli che si bevono la narrazione di Draghi e Mattarella ?

Sempre troppi.

Lo spunto lo prendo dal cosiddetto piano di pace di Di Maio.

A parte il fatto che un piano di pace proposto da un cobelligerante deve essere analizzato dalla controparte con la massima accuratezza, come si può ragionevolmente pensare che la Russia, che ormai controlla il 20% della vecchia Ucraina, possa restituire la sovranità su Crimea e Donbass, territori russofoni e, per quanto riguarda il Donbass, perseguitati dagli Ucraini e da loro bombardati ripetutamente dal 2014 ?

E' semplice logica, eppure stampa, radio e televisione millantano il piano di Draghi e Di Maio (sic !) come un qualcosa di serio.

Purtroppo si scende in piazza per la vittoria del Milan nel Campionato, ma non per contrastare le politiche di Draghi e Mattarella che ci portano direttamente ad impegnarci al fronte, per ora solo inviando armi, domani chissà.

Anche perchè Letta, che giustamente La Verità definisce "l'esattore delle tasse per conto dell'Unione europea" (del Male), se i giorni dispari difende le politiche fiscali che vorrebbero tassare la casa, espropriare i balneari, sottrarci i risparmi, in quelli pari indossa l'elmetto e, infatti, il 24 maggio, non avendo ben capito il significato della data, se mai sapesse cosa rievoca, nella sua follia vorrebbe un'azione militare umanitaria per sottrarre il grano ucraino al controllo dei russi.

No, dico, in occidente abbiamo sequestrato e confiscato miliardi di dollari in beni finanziari, mobili ed immobili, costringendo anche Abramovich a vendere precipitosamente il Chelsea e ci lamentiamo se i russi si impossessano dei beni ucraini ?

E che dire di Mattarella che, totalmente fuori contesto, straparla contro la Russia, allegando invettive contro quei bruti invasori durante cerimonie che con l'Ucraina non hanno nulla a che spartire, come la commemorazione del decennale del terremoto in Emilia o del trentennale della morte di Falcone ?

Ma a chi credono di darla a bere ?

Purtroppo, sempre a troppi.

Mi piace pensare che nessuno creda a Draghi e Mattarella, se non per miserrima convenienza personale, perchè "tengono famiglia" e devono farsi vedere prostrati davanti al potere per conseguire un aumento, una promozione o un cavalierato.

Sempre meglio che credere, dando loro fiducia.


24 maggio 2022

Rifiutare la retorica dei sacrifici

I giornali di regime stanno preparando la vasellina per fregarci e solo La Verità lancia l'allarme: con la scusa dell'Europa, della riduzione del debito, dei parametri di bilancio, la soluzione è sempre quella, più tasse.

Cioè prelievi sui risparmi, esproprio del diritto di proprietà, penalizzazione dei valori del lavoro e quindi dei redditi.

Tutto per canalizzare le risorse così sottratte ai singoli a sostegno delle scelte fatte da pochi, una consorteria finanziaria e affaristica, una Spectre, che ormai non ha più neppure il pudore di agire nell'ombra, tanto è sicura che non ci saranno reazioni, avendo ormai messo i propri maggiordomi a capo degli stati principali.

La prova generale è stata con il virus cinese, dove noi occidentali, tutti, anche se alcuni hanno provato a reagire in modo confuso e disorganizzato, abbiamo chinato la testa davanti alle sottrazioni di libertà che sono state attuate e che pendono sempre sulla nostra testa.

Il successo della prova generale ha consentito alla Spectre di organizzare il trappolone contro il più autorevole e potente stato estraneo alla congiura, la Russia, incentivando il comico con i tacchi a spillo di Kiev a provocare il potente vicino che, alla fine, è caduto nel tranello ed ha invaso l'Ucraina, dando vita all' odierna propaganda a reti unificate con apparizione quotidiana del predetto comico, come se fosse la Madonna Pellegrina.

La Spectre ormai non si nasconde più e, nella sua sessione pubblica di Davos, per bocca del suo rappresentante più esposto, Schwab, dichiara che con la narrazione che ci verrà propinata, saremo tutti indotti a passare al "green", cioè la nuova frontiera della dittatura globale.

Perchè ciò accada, però, devono continuare le operazioni di meticciato, annacquando le Identità Nazionali e sottraendo sempre di più agli stati Sovranità e Indipendenza.

L'avanguardia della Spectre è l'Unione del Male con i suoi propositi di imporre ai singoli stati politiche economiche e sociali che penalizzano gli Individui e favoriscono la burocrazia e la sua presa sulla società.

Utilizzando anche i clandestini per aumentare a dismisura la forza lavoro disponibile, obbligando chi vuole lavorare ad accettare remunerazioni sempre più basse, oppure a sopravvivere con la mente obnubilata dalla martellante propaganda nei vari dispositivi di comunicazione e con la mancetta del reddito di cittadinanza.

Un popolo così schiavizzato è un popolo che non si ribella, quindi che non disturba le manovre della Spectre.

Anche se uno non crede alla dietrologia del complottismo, dovrebbe constatare come l'attacco alla nostra casa, ai nostri risparmi, ai nostri redditi sia portato costantemente da quegli ambienti politici che si prestano a fare da veicolo della Spectre.

Sono quelli per cui la "ricchezza deve essere redistribuita", la casa deve essere tassata, i risparmi devono essere rapinati, i redditi devono essere compatibili con le esigenze di produzione, cioè molto bassi.

Opporsi alla retorica dei sacrifici per i parametri imposti dall'Unione del Male diventa quindi non solo una battaglia di Libertà, ma soprattutto una battaglia di Sopravvivenza.

23 maggio 2022

Dall'Europa solo Male

Ci avevano raccontato che con Draghi l'Italia avrebbe avuto un posto d'onore in Europa e che non ci avrebbero più rotto le scatole, anzi ci avrebbero ricoperto d'oro.

E' di ieri l'ammonimento dell'Unione del Male in persona dell'italiano cattocomunista Gentiloni (a dimostrazione che i cattocomunisti, come vuole il loro dna, sono tutti antitaliani e internazionalisti) che ripropone la solita liturgia del debito pubblico, aumentato a dismisura proprio con il fenomeno Mario Draghi e che dobbiamo ridurre.

E quali idee sono venute in mente ?

Tassare la casa, i risparmi ed espropriare le concessioni balneari.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i boccaloni che credettero a Prodi quando disse che con l'euro avremmo lavorato un giorno in meno e guadagnato come se avessimo lavorato un giorno di più.

Mai previsione fu meno azzeccata e non riesco a capire se sia dovuto al fatto che Prodi sia un menagramo incompetente o se sia stata una bugia dolosa.

In ormai venti anni di euro e trenta di Unione del Male, non abbiamo avuto un solo beneficio, ma, ogni volta, ci viene chiesto un sacrificio per un qualche vago ritorno futuro, sempre più futuro e sempre più incerto.

I governi esistono per far stare bene chi vive adesso, preparando anche un progressivo miglioramento per chi vivrà in futuro.

Abbiamo invece l'Unione del Male che, tra vincoli sanitari, direttive sulla concorrenza, espropri sui risparmi e le case, ci fa vivere male oggi, mentre per chi avrà la nostra età in futuro si prospettano tempi anche peggiori visto che l'attacco europeo prosegue contro le pensioni e il modello di vita messo in pericolo da orde di clandestini che, sciamando per l'Europa, ne intaccano l'identità culturale, sociale, economica, etnica.

E abbiamo persino un partito che ha la faccia di tolla di chiamarsi "più europa" !

MENO EUROPA !

Anzi, meglio, NESSUNA EUROPA !

E se qualcuno ancora osa dire che "con l'Europa non ci sono più guerre", ecco che viene sbugiardato.

1999: bombardamenti sulla Serbia per garantire l'i9ndipendenza del Kossovo

2022: armi e denaro all'Ucraina perchè possa contrastare l'anelito all'unificazione con la Russia di Donbass e Crimea.

Dall'Europa abbiamo avuto e continuiamo a riceve solo del Male.

Riprendiamoci la nostra piena Sovranità, Indipendenza e Dignità.

22 maggio 2022

Piccoli segnali di rinsavimento

La domenica mattina, dopo il giornale radio uno delle sette, viene trasmesso un programma di "approfondimento" sulla politica estera chiamato "Voci dal mondo" e condotto da una certa Alba Arcuri.

Il programma da un paio di settimane ha raddoppiato la durata, estromettendo una trasmissione di biografie sportive.

Anche questa mattina il programma era centrato sulla vicenda dell'operazione militare speciale russa in Ucraina e l'obiettivo palese era quello di fare una marchetta al governo Draghi ed al suo "piano" per arrivare ad un cessate il fuoco.

La conduttrice è così partita in quarta descrivendo il piano governativo e facendoci ascoltare Di Maio (sic !) per poi dare la parola, avendo difficoltà con l'inviata a Kiev, ad un "esperto di Russia" di uno dei tanti istituti di ricerca strategici e militari.

Sin dalle prime parole dell'esperto, la conduttrice ha cercato di riportarlo all'ovile, interrompendolo e cercando disperatamente di fargli dire parole in linea con la narrazione del mainstream e, soprattutto, dello scopo della trasmissione che era quello di esaltare la politica del governo Draghi.

L'esperto, pur con mille cautele, camminando sulle uova, non se l'è sentita di sposare la tesi governativa e, pur tra continue titubanze e condizionali, è venuto fuori che:

1) la Russia, pur con pesanti perdite, ha portato a compimento l'unione territoriale della Crimea con la Russia, quindi è, già ora, in posizione di vantaggio sul terreno;

2) l'Italia non è credibile (ovviamente non ha detto così, ma io semplifico senza infingimenti, tanto non ho bisogno di comparsate radio televisive nè di contributi governativi per la mia attività) come mediatrice perchè si è schierata e continua a schierarsi, con le dichiarazioni di Mattarella, Draghi e Di Maio, con i più invasati guerrafondai;

3) il piano italiano prevedrebbe il ritiro delle truppe russe non solo dal Donbass, ma pure dalla Crimea (al 95% russa e regalata amministrativamente all'Ucraina da Kruscev) in cambio di una non ben precisata autonomia amministrativa, ma sotto la sovranità di Kiev, cosa inaccettabile, soprattutto dopo le migliaia di morti, per la Russia e per tutta la popolazione russofona che ha subito persecuzioni e bombardamenti negli ultimi otto anni da parte degli ucraini;

4) la stessa Ucraina non vede di buon occhio il piano italiano perchè confida nelle armi e nei soldi degli Stati Uniti, del Regno Unito e dell'Unione del Male per vincere la guerra, indipendentemente dai sacrifici umani che dovesse comportare.

Una conduttrice annichilita ha poi cercato di recupere lo scopo della trasmissione con i successivi interventi.

Ma ciò che conta è che dietro alla propaganda di regime, persino quegli studiosi che hanno un obbligato atteggiamento di sudditanza verso il governo, cominciano a parlare sempre più apertamente di una affermazione (pugilisticamente si direbbe "ai punti") della Russia in questi primi round, a prescindere dal ben più concreto e doloroso (per noi) argomento gas, petrolio, grano e materie prime.

Appare evidente che solo le armi e i soldi occidentali tengono in piedi il comico dai tacchi a spillo di Kiev, come accadde in Vietnam  e in Cambogia con Van Thieu e Lon Nol.

21 maggio 2022

Sfiduciate Draghi !

A me non piace il mare o, meglio, non piace il mare rappresentato dai servizi televisivi estivi, pieno di gente (soprattutto di bambini urlanti e che, correndo sulla spiaggia, gettano la sabbia addosso ai vicini e tra le pagine di giornali e libri), con il vento che provoca, con la sabbia, lo stesso effetto bambini e con rettangoli di ombra artificiale contingentati.

Se fossi Paperone, comprerei quindi un'isola tutta per me, riparata dal vento e con ampie distese di alberi per una salutare ombra naturale.

Ma poichè non sono Paperone evito il mare, per cui ho scarsa esperienza di bagni e delle relative concessioni.

So, però, per averlo provato anche in Spagna, Portogallo e Grecia, che i servizi che offrono i nostro balneari hanno standard così elevati che la concorrenza può solo sperare di offrire una pallida imitazione.

E, come sempre accade quando l'Italia eccelle in qualcosa sbaragliando la concorrenza, interviene l'Unione del Male per danneggiarci.

E' ed è stato così per la produzione del latte, dei derivati dal maiale, del Parmigiano Reggiano, del vino ed è così, insistentemente, per sottrarci la casa, che noi Italiani abbiamo in proprietà all'80% della popolazione a differenza degli altri popoli che, invece di investire nella casa, consumano in altri beni, attraverso lo strumento fiscale, con la pretesa, reiterata, di tassare un bene, la casa, che non produce reddito.

Non può andare altrimenti con il turismo e se anche i governi con Speranza, Draghi, Conte e la Lamorgese hanno messo abbondantemente del loro per disincentivare gli stranieri a spendere in Italia, il colpo di grazia potrebbe arrivare con il soldatino europeo, Draghi, che pretende, con la consueta arroganza che gli è propria, che il senato si affretti ad approvare il disegno di legge sulla concorrenza che distruggerebbe l'attuale assetto delle concessioni balneari, per fare spazio alle multinazionali.

Per ottenere il risultato che gli è stato chiesto dai suoi referenti e che è manifestamente contrario agli interessi dell'Italia, Draghi sta percorrendo tre direttrici.

Pressioni sui partiti tramite i ministri del governo che non hanno alcuna intenzione di mollare la poltrona (un po' come fecero Alfano e i suoi che, pur di non mollare la poltrona nei governi Letta, Renzi e Gentiloni, preferirono inabissarsi con il partitucolo Ncd).

Pressioni sul senato perchè metta in discussione subito il disegno di legge con la scusa che vi è legata la nuova rata di prestiti europei di cui potremmo fare a meno se tagliassimo le spese per l'Ucraina (comprese le sanzioni alla Russia), i clandestini e i vari bonus a pioggia inutili ma dispendiosi.

Minaccia di porre la fiducia sul provvedimento.

Lega e Forza Italia, che assieme a Fratelli d'Italia all'opposizione, difendono gli interessi nazionali che in questo caso coincidono con quelli dei balneari, devono decidersi, se uscire dal governo o se piegarsi, ancora di più, al servilismo verso l'Unione del Male.

Pensano ancora di poter "migliorare" il provvedimento, ma "migliorare", non è eliminare le norme che si vorrebbero usare per distruggere i balneari italiani, vuol solo dire farlo usando tanta vasellina.

Lega e Forza Italia a questo punto devono decidersi se per loro è più importante una poltrona di ministro o l'Interesse Nazionale.

Negli ultimi quindici mesi hanno scelto la poltrona e i sondaggi registrano puntualmente il sorpasso nelle preferenze da parte di Fratelli d'Italia.

Se anche questa volta salveranno Draghi per salvare la loro poltrona, i dubbi su chi votare alle prossime elezioni verranno rapidamente meno, perchè ci sarebbe una scelta unica e obbligata, senza fare tanto gli schizzinosi: Fratelli d'Italia.

20 maggio 2022

Provoca perchè vuole farsi cacciare: accontentatelo !

L'arroganza con la quale Draghi si confronta con i partiti della sua stessa maggioranza è inqualificabile ed ha una sola ragione: vuole farsi cacciare.

Non esiste infatti alcun altro motivo per il quale con una protervia pari solo a quella conosciuta con Renzi, risponda alle richiesta dei grillini sullo stop alle armi al comico di Kiev, o a Salvini e Berlusconi sulle concessioni balneari.

Draghi sa benissimo di aver completamente fallito e, ogni giorno che passa, il suo residuo credito (per chi ancora glielo concede) si erode sempre di più ed ha fretta di allontanarsi, prima del disastro che ci sarà in inverno, se non si dovesse risolvere la questione gas con la piena riattivazione delle relazioni con la Russia.

Ha saccheggiato i conti dello stato, aumentando a 2800 miliardi il debito, ha indebitato l'Italia e gli Italiani chiedendo prestiti, elargendo mancette e bonus che neppure il Conte giallorosso ha osato fare.

Ha imposto un regime semidittatoriale, escludendo dal lavoro e dallo stipendio per quasi sei mesi una parte dei cittadini per il solo motivo di essere ultra cinquantenni e non vaccinati.

Ha aperto le porte ad orde di clandestini senza prendere alcun provvedimento per, almeno, limitare le possibilità per le ong di scaricarceli in casa.

Non ha la più pallida idea di come sistemare le devastazioni che ha compiuto e quindi vuole fortissimamente essere mandato a casa, per candidarsi  a qualche sine cura ben retribuita in organismi internazionali, sotto lo scudo delle consorterie finanziarie e affaristiche di cui è il procuratore.

Quello che stupisce è la sindrome di Stoccolma che sembra aver colpito Salvini, Berlusconi e Conte.

Prendono continuamente pesci in faccia dalla conferma dell'invio di armi a Kiev, alla minacciata fiducia sulle concessioni balneari, eppure chinano la testa come servi davanti al padrone che alza la voce.

A meno che, non intendano far bere a Draghi l'intero calice di veleno che lui stesso ha preparato.

Ma quel veleno, più resta a palazzo Chigi, sarà fatto bere anche a noi Italiani e, quindi, Salvini, Berlusconi e Conte accontentino Draghi e gli votino la sfiducia alla prima occasione utile, diversamente ne diverrebbero sempre più  complici.

19 maggio 2022

Una autentica faccia di tolla (eufemismo)

Oggi faccio ancor prima del solito a scrivere il mio commento, perchè ha già fatto tutto Draghi, un essere che, ogni volta che apre bocca a nome dell'Italia, mi fa vergognare di essere Italiano.

Ieri, 18 maggio 2022, la Russia ha espulso 24 diplomatici italiani (30 francesi e 27 spagnoli).

Draghi è subito intervenuto per far sapere che lo considera un "atto ostile".

Evidentemente:

- l'espulsione del 5 aprile 2022 di 30 diplomatici russi dall'Italia

- l'invio di armi al comico di Kiev

- gli insulti e dileggi governativi verso il Presidente Putin (animale, Golia indebolito etc.)

- l'adesione a qualsiasi sanzione promossa contro la Russia

sono tutti atti di profonda amicizia e di distensione.

Che vergogna essere così servili alla narrazione delle consorterie di potere !

18 maggio 2022

Meglio divisi che ambigui

Con grande soddisfazione, la stampa di regime informa (si fa per dire) che il vertice del Centro Destra si è risolto con un rinnovato gelo tra la Meloni e Salvini che non hanno concordato su cinque città importanti e soprattutto sulla ricandidatura di  Nello Musumeci alla regione Sicilia.

A me non interessa il nome del candidato ma la volontà di opporsi ai cattocomunisti sempre e comunque.

Non credo ci sia una grande differenza tra un funzionario sindacale o delle coop del pci/pds/ds/pd, un grillino dalle sconosciute qualifiche professionali e un qualsiasi candidato che possa essere presentato dal Centro Destra.

Io voto l'Idea, la collocazione politica, la proposta, non una persona (però posso non votare una persona se ho motivi per disistimarla, anche per vicende estranee alla politica, ma sarebbe esclusivamente una scelta personale, non politica e non si può pensare di individuare nominativi che vadano bene a tutti, unanimemente).

La persona, sicuramente, può essere un valore aggiunto se riesce a proiettare una immagine competente e accattivante, ma non deve essere determinante, perchè altrimenti quella persona si monterebbe la testa e penserebbe che i voti siano "suoi" e non del partito o della coalizione che lo ha eletto.

Mentre chi è eletto deve sempre ricordarsi di rappresentare una Idea e un progetto politico nettamente alternativo, distante e distinto da quello dei cattocomunisti.

Una alternativa, distanza e distinzione che l'adesione di Lega e Forza Italia al governo di Draghi e il loro voto a favore della rielezione di Mattarella, mette fortemente in dubbio.

E, al di là dei nomi che spesso sono un pretesto per discutere, temo che l'ambiguità di Salvini e di Berlusconi su Draghi, Mattarella e il futuro, sia l'elemento più evidente di una divisione nel Centro Destra.

Stupisce, peraltro, la posizione della Lega che ha preso veramente due topiche solenni nell'entrare al governo con i cattocomunisti e nel votare Mattarella.

Stupisce meno Forza Italia che ha nel suo seno personaggi (la Carfagna, Brunetta, la Gelmini) che hanno già i piedi dall'altra parte, con la scusa una volta del sostegno a Draghi, un'altra dell'europeismo, un'altra ancora dei presunti "diritti" di omosessuali e di svariate altre tipologie, tutte con pretesa di "tutela" (cioè di imbavagliare e sanzionare chi non è d'accordo con loro).

E se la Lega e Salvini sono banderuole sulla dittatura sanitaria e sulle armi da fornire al comico di Kiev, Forza Italia con la Ronzulli si presenta come assolutamente estranea ad una alternativa, distante e distinta dai cattocomunisti.

In questa situazione mi sembra peggio essere ambigui che andare divisi alle elezioni.

E' vero che ci sono situazioni che intrecciano posizioni che possono confondere le idee (come il sorprendente sostegno di Fratelli d'Italia al comico di Kiev) ma deve essere chiaro che può capitare, su singole questioni, di non essere sulla stessa lunghezza d'onda, mai, però, sul fatto che non si debba governare con i cattocomunisti.

Da elettore chiedo ai partiti di Centro Destra di abbandonare ogni ambiguità e di dichiarare che non vi è alcuna possibilità di alleanze con i cattocomunisti (quelli dello ius soli, della legge contro la cosiddetta omotransfobia e altre amenità del genere) e che, per dimostrarlo, si assumano comportamenti connseguenti, come uscire dal governo Draghi.

Diversamente è meglio salutarsi e andare ognuno per la sua strada.

17 maggio 2022

Cinquant'anni fa l'assassinio del Commissario Calabresi

Sono personalmente alieno dalle celebrazioni degli anniversari.

Credo che anche in Italia sarebbe sufficiente una sola Festa Nazionale nella quale ognuno possa riconoscersi, celebrando i suoi Caduti e le sue Ideologie.

Ovviamente non potrebbe essere fissata in nessuna delle date simbolo, per gli uni e per gli altri e sarebbe necessario una estrazione a sorte tra i giorni nei quali non sia accaduto nulla di rilevante.

Immagino però che, visto che ogni giorno si sono inventati qualcosa da celebrare, il sorteggio sarebbe limitato a pochi giorni di calendario.

Detto questo ricordo il Cinquantenario dell'assassinio del Commissario Calabresi perchè mi sembra che stia passando sotto troppo silenzio.

I cattocomunisti, sempre prodighi di retorica per ogni flatulenza del passato, sono in tutt'altre faccende affaccendati, probabilmente non vogliono ricordare, proprio loro che ce la menano con la necessità che la memoria non vada dispersa.

Il Commissario Calabresi fu assassinato da terroristi rossi ed i loro mandanti furono due dirigenti del movimento comunista di Lotta Continua: Sofri e Pietrostefani.

Oggi, ne La Verità (dove se no ?) Marcello Veneziani scrive un bellissimo ricordo, imputando l'omicidio all'intellettuale collettivo, visto che il Commissario Calabresi fu messo in croce da raccolte di firme e condanne verbali da parte dell'intellighenzia comunista di allora.

Ma Veneziani commette, a mio avviso, un errore quando scrive che mentre Pietrostefani è latitante in Francia dove, a cinquant'anni di distanza, si attende ancora l'estradizione, Sofri avrebbe pagato il suo debito.

Non è così.

Dopo, se non ricordo male, ben otto processi, perchè i suoi compagnucci hanno cercato in tutti i modi di difenderlo, Sofri fu condannato a 22 anni di carcere, a mio avviso pochi per essere stato il mandante dell'omicidio di un Commissario di Polizia, ma non scontò neppure quelli.

Rimase in carcere, servito e riverito, potendo scrivere, parlare, interloquire con il prossimo, probabilmente ricevendo ogni assistenza e ogni bene di conforto, solo fino al 2006 quando fu posto agli arresti domiciliari (e si immagina con quali confort) perchè sarebbe stato malato e, da quel che ne scrivevano i giornali, sembrava ne avesse per pochi anni.

Non scontò però, grazie e permessi e vari benefit, neppure tutta la pena agli arresti domiciliari e, alla fine, fu limitato (perchè certo non si può parlare nei suoi confronti di "pena"), se la memoria non mi tradisce, solo per 15 dei 22 anni cui era stato condannato.

Sofri, mandato agli arresti domiciliari per le condizioni di salute, è ancora vivo, mangia, ride e scorreggia, libero come un fringuello.

Uno stato (rappresentato da chi ricopre cariche istituzionali) che si comporta così non merita alcuna credibilità, nè rispetto.

Il Cinquantenario dell'assassinio del Commissario Luigi Calabresi, ci ricorda che le nostre istituzioni sono inadeguate e capaci solo di essere invasive con il Popolo ed i singoli cittadini.

E ci fornisce l'ennesimo pro memoria sul perchè sia doveroso e onorevole continuare ad essere anticomunisti, perchè anche se cambiano il nome e inglobano servili ex avversari, i nipotini ed i pronipotini di quei comunisti hanno sempre lo stesso dna.

16 maggio 2022

L'Ucraina non è l'alfa e l'omega dell'esistenza

Questa mattina ho fatto un giro in libreria per vedere se c'erano novità di interesse (sottolineo "di interesse", ovviamente mio, perchè quasi ogni giorno si aggiunge sugli scaffali un libro fresco di stampa e che magari non vende nulla, tanta, troppa, è l'offerta .. ma questo è un altro discorso) ed ho visto che era stata predisposta una intera colonna con saggi sull'Ucraina e la Russia.

Dai titoli e dai risvolti di copertina direi che siano tutti a senso unico a favore, cioè, della narrazione ufficiale del regime, probabilmente diversi non li avrebbero pubblicati per una sorta di censura preventiva e zelante delle case editrici timorose di perdere i contributi statali.

Uniche eccezioni due saggi di Giulietto Chiesa il defunto giornalista comunista, cantore dell'Unione Sovietica e in genere della Russia.

Nonostante io sia dichiaratamente terzista, nè con la Russia, nè con l'Ucraina, devo dire che ricordandomi bene l'ottusa faziosità con cui, parlandone da vivo, Chiesa sosteneva le sue tesi, la ripubblicazione dei suoi saggi mi sembrano un ulteriore favore all'Ucraina, visto che uno come me non potrebbe mai e poi mai stare dalla stessa parte di un comunista e, quindi, sarei tentato ad esprimere simpatia per chi i comunisti combatte.

Poi vedo l'orgia di saggi scritti in poche ore a favore dell'Ucraina, con l'aggiunta di vecchi saggi scritti da giornalisti defunti e anti putiniani e allora mi ricredo e torno sui miei passi.

E' il dramma di chi sa che un comunista fa solo il nostro danno ed ha torto per default, quando ambedue le parti in conflitto si rimpallano la nomea di "nazisti", in pratica dichiarandosi eredi entrambi della tradizione comunista, quindi a me totalmente invisa.

Poi arriva il festival della canzone con la vittoria programmata dell'Ucraina con una canzone, che ho ascoltato perchè si sono affrettati a trasmetterla per radio (non mi passa neanche per l'anticamera del cervello l'idea di guardare dei festival di canzonette), che dire inascoltabile è poco.

Somiglia ad uno di quei canti popolari intonati da cori stonati nelle feste campestri dei paesi della montagna.

Allora penso che non se ne possa più dell'Ucraina e del suo presidente comico (che però, a me, non strappa neanche un sorriso .. sono rimasto ad Alberto Sordi e Raimondo Vianello ...).

Resta la domanda: ma se nel 1999 fu legittimo bombardare Belgrado per consentire alla regione serba del Kosovo di diventare indipendente, perchè alla Russia si vorrebbe impedire di bombardare Kiev per rendere indipendente la regione russofona del Donbass ?

Quello, in estrema sintesi, nel merito di un conflitto che, peraltro, dovrebbe riguardare solo le parti in causa, mentre il nostro governo dovrebbe preoccuparsi esclusivamente di difendere le nostre frontiere dai clandestini che ci vengono scaricati dalle ong, garantire la fornitura di gas, grano e delle altre materie prime, a prezzi contenuti per contenere inflazione e bollette.

Insomma Draghi e Mattarella, invece di preoccuparsi dell'Ucraina, dovrebbero preoccuparsi dei conti italiani e del Benessere e della Sicurezza del Popolo Italiano.

15 maggio 2022

Voci della decadenza

L'Occidente, che una volta dominava il mondo per ingegno, fantasia, coraggio, Valori Morali, intelligenza, cultura, oggi sta precipitando, a velocità sempre più sostenuta, verso l'abisso dell'annichilimento e della schiavitù verso popolazioni, cresciute grazie a noi e che adesso si apprestano a prendere il nostro posto nella Storia.

Divorzio, aborto, omosessualità, eutanasia, droga, immigrazione incontrollata, sono gli "ozi di Capua" dei nostri tempi.

Ieri ascoltavo la radio e venivano intervistati giovani che attendevano la serata finale del festival canoro europeo e le loro risposte erano allucinanti, tanto che spero ardentemente siano state scelte accuratamente, dopo aver scartato quelle più valide e tradizionali.

Una, addirittura, dichiarava di preferire la bandiera cosiddetta "della pace" al nostro Tricolore, perchè sarebbe più inclusiva.

Già la terminologia è quella martellante di una cosiddetta "informazione" che continua a millantare la grave crisi in cui verserebbe il Regno Unito dopo la Brexit, ma il contenuto di una simile dichiarazione è pari all'aggressione che viene perpetrata contro gli Alpini e che fa dire ad alcune intervistate che l'espressione "hai delle belle gambe" è una molestia, non un apprezzamento.

Complici della nostra decadenza sono film e telefilm che accreditano, con la cancellazione della cultura (copyright Marcello Veneziani) e, adesso, pure con il "woke" (termine intraducibile nel suo significato, ma che significa "aver cura di inerire in ogni programma una marchetta al politicamente corretto") situazioni in cui noi, che abbiamo creato la Civiltà con il maggior Benessere nella Storia, siamo solo brutti, sporchi e cattivi, dobbiamo vergognarci e persino scusarci del nostro passato, dei nostri Avi e dare spazio agli eredi di coloro che, a sentire quei Soloni, abbiamo sfruttato ma che, senza di noi, starebbero ancora all'età della pietra, come è dimostrato dalla situazione in cui versavano le Americhe e l'Oceania quando arrivarono i primi Coloni europei.

E che dire della pubblicità che (veggasi immagine tratta dal Canale Telegram di Matteo Brandi) nel breve volgere di un Ventennio, si è completamente piegata al politicamente corretto, portando il suo contributo alla decadenza del nostro mondo ?

Speranze ?

L'Asteroide.


14 maggio 2022

Enti inutili: l'onu

Se un dato è incontrovertibile dall'operazione militare speciale russa in Ucraina, è che l'onu si è dimostrato, ancora una volta, un ente inutile che qualsiasi stato (tranne forse l'Italia dove continuano a prosperare - soprattutto i dipendenti - anche con il fenomeno Draghi) avrebbe chiuso da un pezzo.

Invece ci stiamo svenando per finanziare una struttura burocratica che non difende la pace, nella quale si vota in base a schieramenti preconcetti (ed alle iniezioni di denaro che provengono dalle potenze econmiche e militari) e senza incidere sulla realtà sul campo di battaglia.

Da decenni abbiamo visto come l'onu sia solo una bacheca dove si confrontano gli spot pubblicitari contrapposti, preparati solo per far presa sugli allocchi.

Ma sono spot costosissimi perchè vengono mantenuti con contribuzioni annue di circa 60 miliardi di dollari.

Uno sproposito per i risultati che porta.

Ricordiamo, solo negli ultimi due anni, lo zero assoluto dell'onu nel campo sanitario contro il virus cinese, nella difesa dei diritti dei cittadini di Hong Kong, nell'evitare o far cessare il conflitto in Ucraina.

60 miliardi buttati via che ogni stato avrebbe speso molto meglio al proprio interno, invece di mantenere una pletora di funzionari e dipendenti superpagati e che fanno ammuina da mattina a sera.

E' ora di abolirlo e tornare al bilateralismo tra singoli stati o tra associazioni di stati tra loro affini.

13 maggio 2022

Sarà la guerra a salvarci dall'estinzione ?

Mi piace illudermi pensando che, dietro la stolida politica guerrafondaia e provocatoria di Draghi e Mattarella, ci possa essere un disegno molto alto e raffinato.

Non sfugge a nessuno che l'Italia stia continuando a sprofondare verso l'abisso, minando i Valori Tradizionali, gli aspetti più belli, onorevoli e patriottici di una società che si sgretola sotto le picconate del "gender", delle femministe, del politicamente corretto.

Ultima l'aggressione contro gli Alpini ed i loro raduni di cui oggi scrive benissimo (come al solito) Marcello Veneziani  ne La Verità, ipotizzando l'ennesimo attacco alle Tradizioni dell'Italia, finalizzato, come già l'attacco alla Famiglia, a demolire i pilastri morali su cui si regge la Società Civile.

Con un simile andazzo come è possibile dare una sferzata per raddrizzare le schiene degli Italiani ?

Ecco che arrivano Draghi e Mattarella con la loro geniale intuizione: una guerra.

Guardate l'orgoglio patriottico che ha generato l'operazione militare speciale russa negli ucraini, perchè non possiamo farlo anche noi ?

Così le provocazioni contro Putin e la Russia si sprecano, prese per i fondelli (vedi il paragone con Golia) e proclami di totale asservimento al comico di Kiev, invitato prima a parlare (senza contraddittorio) alle camere riunite e poi (sempre senza contraddittorio) davanti alla cosiddetta terza camera di Bruno Vespa che, come al solito, lega l'asino dove vuole il padrone.

Una bella guerra e risolviamo tutti i nostri problemi.

Se, poi, dovessimo essere in difficoltà contro i russi, poco male, siamo abituati a cambiare camicia, in una sola notte, a seconda delle convenienze per poi riscrivere la Storia a nostro esclusivo uso e consumo.

12 maggio 2022

Quanto ci costa Draghi ?

L'Ucraina pare voler forzare la mano e cominciare a rallentare il flusso del gas che arriva in occidente.

L'operazione militare speciale russa è ancora in corso solo perchè l'Ucraina è stata armata, addestrata, finanziata, informata con l'uso bellico dei satelliti spia anche per indirizzare i missili, dagli Stati Uniti e dalla Nato, diversamente, oggi, sarebbe già terminata, il gas ci arriverebbe in quantità sufficiente e ad un prezzo sopportabile.

E' quindi pura ipocrisia quella di Draghi che blatera di sedersi ad un tavolo di pace e, nel contempo, sfruculia Putin paragonandolo ad un Golia decaduto.

Draghi, probabilmente, rappresenta quegli italiani privi orgoglio patriottico, internazionalisti, europeisti, che non perdono occasione per dileggiare la Patria, salvo poi pretendere, nel caso fossero colti all'estero da un evento naturale, da un virus o da una guerra, che quella tanto bistrattata Patria accorra per riportarli a casa.

Essendo Draghi il prototipo di un umanoide senza Patria, non può quindi capire l'orgoglio russo che farà sì che l'operazione militare continui finchè non sarà stato raggiunto l'obiettivo minimo, cioè liberare e mettere in sicurezza le popolazioni russofone dal dominio ucraino che, a sua volta, può contare su un orgoglio altrettanto forte, che li indurrà a resistere, sanguinosamente, almeno finchè otterranno armi dall'occidente.

Probabilmente Draghi ha dimenticato e non ha studiato quanto accadde nella ex Jugoslavia, dove il sangue sparso fu in gran parte responsabilità dell'intromissione esterna in affari che avrebbero dovuto risolvere le popolazioni locali e che, senza interventi estranei, avrebbero risolto in molto minor tempo e con molti meno lutti e distruzioni.

Quindi Draghi non può, come ipotizzano oggi alcuni quotidiani, proporsi come "mediatore", esattamente per le stesse ragioni per cui, se io fossi Putin, non accetterei Bergoglio o l'Unione del Male: si sono schierati con il mio nemico, quindi, se qualche mediazione potrà essere fatta, dovrà arrivare da personaggi che Draghi non ha mai esitato, con arrogante snobismo, a definire "dittatori", come Erdogan.

Draghi, quindi, ci fa pagare anche un costo di immagine che si aggiunge ai costi economici più volte ricordati: i prestiti da restituire che, unici tra i grandi paesi europei, abbiamo richiesto, l'aumento del debito pubblico che noi cittadini dovremo rimborsare, l'aumento delle bollette energetiche, delle materie prime, di beni necessari come il pane e altri alimentari, lo sperpero per pannicelli caldi come i 200 euro una tantum a 28 milioni di Italiani pari ad un costo complessivo di sei miliardi, l'inflazione che ha cominciato a galoppare, la futura penuria di gas che ci costringerà a limitarci o a spegnere il condizionatore d'estate e il riscaldamento di inverno.

E' mai possibile che nessuno riesca a fermarlo ?