Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 agosto 2018

Pensioni: nè privilegi, nè penalizzazioni


Si parla di pensioni.
Si parla di "tagliare" le "pensioni d'oro".
Si fanno calcoli su chi e quanto ci rimetterebbe.
Io credo che le riforme non debbano nè privilegiare, nè penalizzare.
Avrebbe un certo senso il ricalcolo con il contributivo integrale di tutte le pensioni, ma questo sarebbe oltremodo penalizzante per chi ha pensioni basse perchè, fidandosi dello stato, era andato presto in pensione fondando i cuoi conteggi sul sistema retributivo in vigore.
Dall'altro lato chi percepisce una pluralità di pensioni alte (ad esempio un magistrato che percepisce quella della magistratura, poi magari quella da ex parlamentare, da ec ministro, da ex presidente di qualche "istituzione") potrebbe ben rinunciare a tutte le pensioni ulteriori, tenendosi solo quella più alta.
E possono ben essere riformulate con il contributivo tutte le pensioni che, comunque, garantirebbero un elevato tenore di vita (diciamo non meno di 5mila euro netti al mese).
Il "taglio" delle pensioni d'oro è solo una mossa di facciata che non incide sulla realtà che, invece, sarebbe ben influenzata dall'applicazione, da subito, ma solo per chi è ancora al lavoro, del sistema contributivo per l'intera partita pensionistica.
Una volta parificati tutti, si possono anche determinare le uscite, certe, magari fissando già ora a 70 anni la pensione di vecchiaia, per tutti, ma concedendo la possibilità, per tutti coloro che abbiano compiuto 50 anni ed abbiano almeno 20 anni di contributi, di ritirarsi, ovviamente con una pensione rapportata esattamente ai contributi versati.
Sarebbe una semplificazione e consentirebbe una ampia libertà di scelta individuale.






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30 agosto 2018

Sicuri che sia la chiesa a farsi carico di quei 100 clandestini ?


Io, no, non mi fido.
Nonostante abbia accumulato in due millenni ricchezze immense, la chiesa si è mostrata sempre molto restia ad impegnarle per quelle opera di beneficenza verso le quali incita tutti noi,
I vari preti al servizio di Bergoglio hanno dichiarato che hanno accettato di farsi carico di cento clandestini della Diciotti per i soliti "motivi umanitari" non potendo aspettare i tempi delle discussioni sulla pelle di quelle persone.
Peccato che quelle persone siano istigate a venire da noi anche dalle parole dei vari Bergoglio, Galantino, Bassetti che, quindi, hanno, come minimo, la responsabilità morale di quel che loro accade e l'obbligo materiale di provvedere loro.
Comunque, senza divagare, quei cento sono arrivati a Rocca di Papa e lì resteranno per qualche giorno e poi saranno "smistati" (come dei pacchi postali ...) nelle varie diocesi che sembra stiano facendo a gara per ospitarli.
Immagino con grande gioia dei parrocchiani che si vedranno all'improvviso comparire dei vicini sconosciuti ... o no ?
Ma "farsi carico" significa pagare generosamente vitto, alloggio, cure, svaghi, istruzione e, soprattutto, fare in modo che non vadano a interferire con la vita delle comunità vicine.
Non vorrei che, invece di rimanere confinati nelle proprietà della chiesa, costoro uscissero liberamente, senza controlli, entrando in territorio italiano.
Quindi, riformulo la domanda: qualcuno sa se quei cento saranno totalmente a carico della chiesa e resteranno entro i confini delle proprietà vaticane ?
Ancora una volta si dimostra che la risposta all'invasione non è il ricollocamento in altri stati, bensì la blindatura dei confini esterni dell'Europa, anche quelli navali, visto che Salvini ha dimostrato che si può fare.






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29 agosto 2018

Salvini NON rinunci all'immunità


Il Ministro degli Interni Matteo Salvini, convinto come è delle sue buone ragioni, ha dichiarato di voler rinunciare all'immunità.
E' un errore, anzi un errore multiplo.
1) rinunciando all'immunità si consegna, inerme, nelle mani delle toghe;
2) rinunciando all'immunità si sottrae al mandato che gli abbiamo conferito con il voto, spostando la questione da politica, come è, a giuridica, andando a giocare in casa delle toghe;
3) rinunciando all'immunità rende vano un principio cardine della democrazia per cui nessuno deve e può essere perseguito per gli atti e le opinioni politiche espresse nel corso del suo mandato;
4) rinunciando all'immunità si sottomette ai magistrati invece di contestarne la tracimazione in politica;
ma, soprattutto, se rinunciasse all'immunità perderebbe e ci farebbe perdere l'occasione per dimostrare, con il voto del senato contrario alla sua incriminazione, per rendere evidente la tracimazione delle toghe in politica, della loro inaffidabilità e del loro assoluto distacco da ogni giustizia amministrata "in nome del Popolo".
A favore del processo a Salvini, infatti, voterebbe solo il catto sinistrume presente nel pci/pds/ds/pd e in leu e lo smacco delle toghe sarebbe reso evidente da una bocciatura della richiesta non per un pugno di voti, ma dall'80% dei rappresentanti del Popolo eletti il 3 marzo scorso.
Infatti oltre alla maggioranza governativa, Salvini potrebbe contare sui voti di Fratelli d'Italia e persino di Forza Italia, creando i presupposti per una controffensiva della Politica verso la magistratura, come non si era resa mai possibile negli ultimi 30 anni.
Anche sotto un profilo politico, quindi, Salvini NON dovrebbe rinunciare all'immunità, continuando la sua battaglia contro l'immigrazione.
Una battaglia non per ripartire i clandestini altrove ma sempre in Europa, ma una battaglia per bloccare i clandestini in Africa prima che partano per l'Europa.




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28 agosto 2018

Risolvere definitivamente la questione immigrati


C'è un unico modo: un referendum tombale che chieda agli Italiani se vogliono accoglierli o se vogliono respingerli.
L'esito del voto deve far tacere per sempre chi sostiene il contrario della maggioranza.
Essendo però chiaro che, qualora vincessero i respingimenti, non esisterebbe "motivo umanitario", direttiva europea, trattato internazionale, invettive di Bergoglio, sproloqui di Saviano o indagini dei magistrati che tengano: gli immigrati restano fuori.
Chissà perchè, però, scommetto che il catto sinistrume sarebbe contrario a risolvere la questione nel modo più democratico, con il voto, preferendo continuare ad alimentare lo scontro divisivo con grave danno di tutta l'Italia.




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27 agosto 2018

Con Salvini senza se e senza ma


Mentre un magistrato di Agrigento (il cui nome, leggo dai quotidiani, sarebbe Luigi Patronaggio di anni 60), invece di occuparsi di ladri, rapinatori, abusi edilizi e mafiosi, indaga Salvini, muovendo e sprecando tempo e risorse, una intera pagina (pagina 19, nel riquadro) del Resto del Carlino di domenica 26 agosto è occupata da notizie su immigrati, clandestini e non, che abusano di giovani donne Italiane.
Mentre quel signore con la toga si occupava di ostacolarlo nell'adempiere alla volontà degli Italiani ed ai suoi doveri di Ministro dell'Interno, Salvini sistemava la questione dei clandestini con la chiesa che se ne prende un centinaio, dimostrando una volta tanto che le parole buoniste erano anche seguite dai fatti (speriamo che non sia un una tantum, ma ne dubito) ed altri quaranta tra Albania e Irlanda, mentre proseguono le trattative con Serbia e Montenegro.
A dimostrazione che l'unione sovietica europa è una entità inutile, un vampiro succhiasoldi dei contribuenti Italiani ma, quando ci sarebbe bisogno di una risposta concreta, guarda altrove.
Da chiudere il rubinetto dei contributi.
Salvini esegue quello che è nelle sue idee, nelle sue proposte politiche sostenuto da milioni di Italiani.
E come dovrebbe fermare l'invasione dei clandestini se non impedendo loro di muoversi liberamente a casa nostra ?
Come potrebbe prevenire stupri e rapine se non riducendo il rischio derivanta dalla massa di sbandati che circolano in casa nostra ?
E come si possono bloccare se non con l'uso della forza ?
Tutto questo si chiama democrazia, applicazione della volontà del Popolo, non abuso di ufficio.
E per fortuna che è arrivato al governo uno che fa e non che si limita alle parole.
Il suo comportamento galvanizza e crea fiducia in molti di noi che vengono così stimolati ad agire e non solo a lamentarsi.
Ma per avere efficacia l'azione deve essere comune, non isolata, estemporanea che i buonisti, tramite i loro tentacoli, riuscirebbero a rintuzzare con facilità.
Attendiamo quindi le prossime mosse di Salvini, avendo fiducia nella sua strategia e restando pronti ad agire in modo coordinato con tutta quella maggioranza degli Italiani che la pensa come Salvini e non come il signor Patronaggio.




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26 agosto 2018

La lucida visione di Veneziani


Potevo titolare "anche Veneziani sta con Salvini", ma più che con Salvini, Veneziani sta con il buon senso, come "gli italiani, in maggioranza, ma non contano nulla".
E anche se appare un'ovvietà, Veneziani sa che ricordare che "noi non possiamo caricarci sulle spalle il mondo, se lo facciamo sfasciamo l’Italia, non salviamo l’umanità" non è inutile, soprattutto davanti ad una ignobile informazione che tale non è, ma solo propaganda che vorrebbe farci credere che l'accoglienza non comporta alcun costo e sarebbe solo la grettezza di Salvini e di chi lo sostiene ad impedire atti umanitari che potremmo moltiplicare all'infinito.
E Veneziani non nasconde quello che spesso molti noi pensano, ma non osano (ancora) dire in relazione alle vecchie malattie ricomparse perchè "Guai anche solo a porsi la domanda se l’obbligo dei vaccini dipenda anche dall’arrivo di portatori di queste malattie che erano state debellate da tempo in Italia ".
Ma sono proprio gli articoli e le parole come quelli di Veneziani, da diffondere, che ci danno la speranza che quel ravvedimento possa avvenire, soprattutto perchè è un ravvedimento che deve coinvolgere non una maggioranza di Italiani, che già ha capito tutto come dimostrano voti e sondaggi, ma quella minoranza chiassosa che è abituata a schierarsi sempre dalla parte del più forte.
Dobbiamo solo dimostrare che i più forti siamo noi.



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John McCain


E' morto John McCain e radio e tele giornali si sgolano nel farci sapere che le sue ultime parole sono state: non voglio Trump al mio funerale.
Messaggio di Obama che onora il suo antico competitore (e ci credo !) e articoli elogiativi nei quali si ricorda che grazie al voto di McCain, Trump non è riuscito ad eliminare l'Obama care, cioè la riforma sanitaria del democratico.
Insomma, McCain viene ricordato per tutte le sue parole contro Trump e contro i tentativi del Presidente di riparare ai danni di Obama.
Ecco, direi che John McCain è l'avversario, perdente, che la sinistra vorrebbe avere, disposta ad onorarlo per tutte le sue sconfitte con stile (purchè si presti sempre a perdere...) in ogni parte del mondo ed è il motivo di tanto accanimento contro Berlusconi prima ed ora Salvini (e Trump stesso).




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L'attacco dei magistrati a Salvini


La democrazia è voto popolare.
La maggioranza degli elettori ha votato per un governo che prevede la fine dell'invasione dei clandestini.
Matteo Salvini, ministro degli Interni, dà attuazione alla volontà della maggioranza del Popolo certificata anche dai continui sondaggi.
Un magistrato, tale per aver solo superato un concorso pubblico, lo indaga.
A cosa serve allora votare ?
Se la democrazia ha un senso, la volontà del Popolo deve prevalere su qualunque altra considerazione.
Se a qualche magistrato questo non sta bene, si candidi e vediamo quanti voti prende.
Io sto con Salvini.





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25 agosto 2018

Allo sciopero della fame si risponde come fece la Thatcher


La vicenda della Diciotti assume sempre più il carattere di un Armageddon tra immigrazionisti e Patrioti.
A parte la considerazione che si dovrebbe sapere chi abbia autorizzato la raccolta dei clandestini rifiutati da Malta (che sostiene potessero navigare senza problemi) e se è stata una autonoma decisione del comandante, revocargli il comando e punirlo, assistiamo al tentativo del catto sinistrume più cialtrone di ostacolare un Governo che ha cominciato a farci risalire dal baratro in cui ci avevano spinto Monti, Letta, Renzi e Gentiloni.
Abbiamo visto come la processione dei magi catto sinistrati (la Boldrini, una tizia "garante" dei detenuti - ma chi è che garantisce noi cittadini onesti se non Salvini ? - Faraone senatore del pci/pds/ds/pd, magistrati, fino al lugubre reggente probabilmente arrivato per impartire l'estrema unzione) abbia avuto come conseguenza l'inizio di uno "sciopero della fame".
E' evidente che gli illegali presenti sulla Diciotti siano stati istigati da chi è uso sfruttare la buona fede e i bisogni altrui per conseguire i propri fini politici.
Lo sfruttamento che il catto sinistrume più cialtrone fa di poveracci alla ricerca di una vita migliore è il più evidente biglietto da visita della loro meschinità.
Immettendo clandestini a manetta in Italia peggiorano le condizioni degli Italiani senza garantire alcunchè ai clandestini.
Purtroppo, come si vede anche in questa occasione, chi ha bisogno vuole disperatamente credere nei falsi amici che, arrivati in processione, poi se ne sono andati a pranzo e cena, protetti dalle loro guardie del corpo, stipendiate da noi Italiani.
E purtroppo la risposta ad un ricatto come lo sciopero della fame non dovrà essere diversa da quella che diede la Thatcher nel 1981 quando i terroristi irlandesi in prigione fecero altrettanto: non cedere.
Morirono una decina di terroristi e gli altri ripresero a mangiare e nessuno, nel Regno Unito, pensò più a fare lo sciopero della fame per costringere il Governo a cedere sulle sue richieste.
Nessun cedimento ai ricatti, nè alle velate minacce dell'Europa.
Salvini continui così che va benissimo.




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24 agosto 2018

I clandestini fanno lo sciopero della fame ?


Così noi Italiani risparmiamo almeno sul loro vitto. 😈

P.S.: Sembra che lo sciopero della fame sia durato mezza giornata ...


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No Way


Finalmente un Leader con gli attributi.
Abituati ad affermazioni solenni di determinazione inflessibile ed a repentini cedimenti, ecco che il punto che mantiene Matteo Salvini sull'immigrazione mi fa sperare in un futuro migliore di quelli cui sembravamo destinati per colpa dei vari Renzi, Gentiloni, Mattarella, Boldrini, Bergoglio.
Nonostante le pressioni che subisce, gli attacchi e le minacce, continua la battaglia contro l'immigrazione clandestina e rilancia indicando un punto di arrivo, il "no way" australiano.
L'Australia, dal 2013, ha bloccato gli arrivi indesiderati molto semplicemente utilizzando in modo appropriato la sua Marina Militare.
Invece di trasformarla in tassisti del mare come hanno fatto Letta, Renzi e Gentiloni, opera a difesa delle acque territoriali australiane, intercettando e respingendo i natanti carichi di clandestini.
Il loro destino è tornare ai porti di partenza, oppure essere confinati in un'isola dove essere identificati e, se proprio hanno tutte le caratteristiche per ottenere un visto di ingresso, conquistarselo ma con l'obbligo di residenza in quell'isola.
Ovviamente in Australia come da noi sono pochissimi quelli che hanno realmente i titoli per ottenere un visto di ingresso.
Si chiama "no way" e Salvini vuole giungere a tale risultato, non distribuendo illegali in tutta Europa, bensì istituendo dei centri di identificazione in Africa per valutare, filtrare e distribuire le domande di ingresso.
Ce la farà ?
Sicuramente saranno tanti i traditori al servizio, conscio o inconscio non importa, degli interessi stranieri, che continueranno ad opporsi per devastare il tessuto sociale e identitario della nostra Nazione, ma proprio per questo Salvini dovrebbe riuscire a compattare il sostegno della maggioranza degli Italiani che si manifesta dei sondaggi.
Per fare quello, occorrerà organizzarsi e tenersi pronti per ogni evenienza.
E questo Salvini può farlo tramite una struttura già esistente e ramificata come è il suo partito.
E' l'unica possibilità per evitare di essere travolti come accade nel romanzo il Campo dei Santi di Jean Raspail che tutti dovremmo avere, leggere e rileggere.





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23 agosto 2018

Se sbarcano ci restano sulle spalle


La tragedia di Genova e i tentativi di insabbiare tutto con la scusa che "la giustizia deve fare il suo corso", rimandando quindi alle calende greche ogni punizione per i responsabili (e non credo che i Benetton siano verginelle illibate ...) non deve farci dimenticare il pericolo che continua a rappresentare la pressione dei clandestini alle nostre frontiere.
Soprattutto se, a differenza del Ponte Morandi, si sentono gli scricchiolii della maggioranza di governo già ora.
La debolezza di Toninelli che ha autorizzato l'attracco della Diciotti a Catania e le improvvide esternazioni di Fico che vorrebbe concedere ai clandestini l'autorizzazione allo sbarco, rimandando ad un "poi" incerto nell'an e nel quando lo smistamento fuori dall'Italia.
Ancora una volta i presidenti delle camere, invece di essere di supporto alla maggioranza che li ha eletti, diventano il megafono delle istanze dell'uomo del Quirinale, fieramente avverso a questa maggioranza come ad una maggioranza di Centro Destra.
I Napolitano, gli Scalfaro, i Mattarella, infatti, si fanno avanti solo quando il governo è di Centro Destra o, come adesso, "populista".
Già un mese fa Mattarella intervenne impropriamente per far sbarcare i clandestini della Von Thalassa, adesso, ritenendo di non potersi esporre più di tanto, manda avanti Fico che non sembra si prenda un minimo di riposo.
Il tutto appare come un malefico disegno che ha i suoi strateghi fuori dall'Italia e, come già nel 2011, può contare sulle quinte colonne interne che si prestano, come purtroppo è storia nota in Italia, a fare il gioco e gli interessi dello straniero.
Così, invece di una compatta solidarietà contro l'invasione, vediamo scrittori, giornalisti, magistrati, politici, preti (insomma tutta quella rumorosa e privilegiata minoranza che vorrebbe "educare" il "popolino ignorante" che al 70% e più - persino con il voto, che sfrontatezza ! -sostiene la posizione di Salvini sugli immigrati)  che si affannano a cercare il modo per ostacolare il governo e soprattutto il Ministro Salvini.
Escono invettive, ipotesi di reato (sic !) perchè si trattengono dei clandestini (che non dovrebbero essere ammessi in Italia, anzi dovrebbero essere respinti !), favorendo la melina di Francia e Germania e assecondando le flatulenze dei maltesi.
In televisione vengono intervistati solo coloro che fanno il gioco dello straniero e non viene data adeguata voce a chi rappresenta la grande maggioranza del Popolo Italiano, che continua a sostenere con oltre il 60% di consenso la politica antimmigrazionista di Salvini.
E' stato un errore concedere l'attracco a Catania alla Diciotti invece di disporne subito la rotta verso la Libia.
In tal modo si è data la possibilità alle quinte colonne di inscenare le loro pagliacciate, come la visita del lugubre reggente del pci/pds/ds/pd alla nave.
Dovremo pensare, dovrà pensare Salvini ad organizzare la reazione di quel Popolo che è maggioranza e non vuole gli immigrati.





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22 agosto 2018

Immigrati:primo errore del governo


La nave Diciotti della Guardia Costiera con 177 clandestini a bordo rifiutati da Malta, è attraccata a Catania, come  da un messaggio del ministro Toninelli.
E' un errore.
Una volta in Italia nessuno se li prenderà.
E la prossima volta faranno altrettanto, spingendo i barconi verso le acque internazionali o italiane, certi che i Jocondor tricolori saranno pronti a farsene carico.
Meglio Salvini che afferma che non farà scendere i clandestini se prima non si saprà dove mandarli (fuori dall'Italia) almeno in parte.
Sarebbe stato invece giusto ordinare alla Diciotti di portarli in Libia.
Non ci sono porti sicuri ?
I respingimenti sono vietati dalle convenzioni internazionali (ma in Australia cosa fanno ?) ?
Verremmo deferiti a qualche tribunale internazionale ?
E chissenefrega !
Quante volte quei tribunali di parte hanno condannato Stati Uniti e soprattutto Israele che hanno bellamente ignorato tali "sentenze" e continuano a vivere benissimo ?
Il governo italiano deve difendere gli interessi nazionali, non quelli degli altri stati.
Il governo italiano non deve essere come l'arbitro che, dirigendo la partita della sua squadra del cuore, volendo mostrarsi imparziale, la penalizza.
Non ne devono più arrivare.
Punto,
A qualunque costo.
Punto.
Il cedimento di Toninelli e la difficile posizione in cui ha messo Salvini sembra un primo smottamento a quel politicamente corretto e pericolosamente corrotto, che rischia di farci invadere e ritrovare sottomessi, senza neanche aver abbozzato una difesa.
Esattamente come nell'agghiacciante, più volte citato da Nessie, "Il Campo dei Santi" di Jean Raspail; invasi e sottomessi senza esserci difesi da clandestini arrivati su dei barconi.




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21 agosto 2018

Cinquanta anni fa l'invasione comunista a Praga


Cinquanta anni fa chiunque sapesse connettere le cellule del cervello, avrebbe avuto una nuova dimostrazione che il comunismo, il socialismo reale, cioè messo in pratica, altro non è che la peggior tirannia, violenta, oppressiva e omicida.
La Cecoslovacchia aveva cercato di affrancarsi dal comunismo che già nel 1956 aveva soffocato nel sangue l'anelito degli Ungheresi alla Libertà.
Il risultato fu lo stesso, l'invasione dei carri armati e la soppressione anche di quel minimo di libertà portata da Dubcek.
Sttanamente, ma non troppo, questo importante e significativo anniversario viene insabbiato dal catto sinistrume nostrano così pronto, peraltro, a compulsive manifestazioni quando devono celebrare, spesso travisandole, date ben più remote nel tempo.
La ricorrenza non è passata inosservata nel sito di Marcello Veneziani che, meritoriamente, continua a ricordarci quello che furono i comunisti e che oggi si ritrovano, in un abbraccio fraterno con democristiani e socialisti e tutto il vecchio "arco costituzionale", in quel contenitore che è il pci/pds/ds/pd, con le sue politiche da predatori dei nostri risparmi e da devastatori della nostra Identità Nazionale.
Un modo differente, ma uguale nei fatti, per opprimere un Popolo e scardinare una Nazione.
Ieri l'invasione dei carri armati, oggi l'invasione dei clandestini.






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20 agosto 2018

La foglia di fico dell'unità


Sabato avevo acceso la  televisione per guardare la prima di Campionato tra Juventus e Chievo, ma sono rimasto "incantato" dalla conferenza stampa del presidente e dell'amministratore delegato di Austostrade.
Con un cipiglio e una faccia di bronzo che si tramutava ad ogni parola in una faccia che chiamava gli schiaffi, hanno negato responsabilità e rifiutato di chiedere scusa, sgusciando sul territorio della "comunicazione" mal riuscita.
Un ponte, la cui manutenzione e agibilità erano loro affidate, è crollato: quali responsabilità devono essere accertate ?
Sono arrivati a dire che il ponte non l'avevano costruito loro, talchè ne La Verità di domenica ha avuto buon gioco Mario Giordano ad ironizzare chiedendosi se costoro pensavano di chiedere un risarcimento agli eredi del defunto ingegner Morandi.
Ma presidente e amministratore delegato ci hanno solo messo la faccia, peraltro ben pagata proprio per queste occorrenze, mentre i veri responsabili sono coloro che, nell'ambito dei vari giochi tra politica e finanza, hanno creato il sistema delle concessioni dove a guadagnarci è solo il concessionario.
Il Popolo lo ha capito e, con un ribaltone rispetto al solito, ha subissato di fischi altri due poveracci che ci hanno messo la faccia per conto terzi (il lugubre segretario reggente Martina - del resto chi, se non lui, ha la faccia più adatta per partecipare a dei funerali ? - e l'ex ministra della difesa Pinotti che credo sia genovese) mentre Salvini e Di Maio sono stati accolti da applausi scroscianti.
Chi non lo ha capito è la chiesa che, con Bagnasco, ha fatto presto, dimentica di tutti i suoi scandali e scandaletti, ad ergersi a censore con richieste di celerità (considerati i tempi della chiesa è una barzelletta che un vescovo chieda celerità allo stato !) e con la solita pappardella dei ponti da costruire che, tutti i commentatori hanno interpretato anche in chiave immigrazionista, a dimostrazione che la chiesa persegue comunque i suoi fini e non gli interessi degli Italiani.
E poi il richiamo a voci unificate (Mattarella, Bagnasco, Martina) di accantonare i dissidi e agire uniti per la rinascita.
A me è sembrato riecheggiare nelle loro parole il discorso che fece Craxi in parlamento a sua difesa, prima dell'autorizzazione a procedere, con il quale di chiamavano a correi anche tutti gli altri partiti.
Tutti colpevoli, nessun colpevole.
Tutti uniti e avanti come prima ?
Eh no, troppo facile.
Infatti sabato, nel giorno dei funerali e del lutto di stato, ha fatto notizia più delle chiacchiere di chi ha parlato, il silenzio di chi di solito rilascia interviste: Salvini e Di Maio.
Per loro hanno parlato i fatti: l'avvio dell'iter di revoca delle concessioni alla società dei Benetton e ulteriori importi alla Liguria ed a Genova per l'emergenza, di cui ha dato conto un sobrio Toti.
No, non sono tutti uguali e proprio per questo non deve esserci alcuna unità forzata.
Perchè come nel 1992 il Movimento Sociale Italiano e la Lega erano al di fuori del sistema delineato da Craxi, nel 2014-2018 la responsabilità ricade esclusivamente in capo a chi ha agito, cioè ai governi del pci/pds/ds/pd e agli accordi sottoscritti con la società dei Benetton.
Tanti i colpevoli da punire in base alle loro responsabilità, chi con salatissime multe (che per alcuni forse fanno male più di qualche anno in galera),  e chi con la bocciatura alle urne e con l'interdizione, per via elettorale, dai posti di governo per impedire che faccia altri danni. 




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19 agosto 2018

Dal lutto la spinta per reagire


Sulla tragedia di Genova ha già scritto tutto Marcello Veneziani ne Il Tempo del 17 agosto.
Noi da quella tragedia dobbiamo trarre la forza per reagire.
Non dobbiamo chiuderci nel dolore, ascoltando le frasi trite e ritrite, dei demagoghi del lutto e degli anniversari luttuosi.
Non dobbiamo lasciarci demoralizzare nè da lugubri personaggi come Martina, nè dalle urla arroganti di Renzi.
Per questo, contrariamente alla maggioranza delle dichiarazioni, sono d'accordo con la scelta della Lega di fermare solo le partite delle genovesi e far iniziare il Campionato.
Le vittime si onorano punendo tutti i colpevoli (e saranno tanti, ognuno per la sua parte, anche se i principali sono quelli che più hanno guadagnato da tutto ciò) senza attendere i tempi biblici delle sabbie mobili giudiziarie.
E chi sopravvive deve trovare la forza per reagire alle avversità che non sono figlie del Fato, ma conseguenze dell'aver affidato le sorti dell'Italia ad una decina di famiglie che, con i loro mass media, i loro soldi, i loro sodalismi, hanno pesantemente influenzato le scelte politiche ed economiche della Nazione, spingendoci in un ruolo di sudditanza in Europa.
Si reagisca e si spenda tutto quello che si deve spendere per affrancarci dall'Europa, dalle consorterie affaristico finanziarie nazionali ed internazionali.
Probabilmente la TAV è cosa buona e giusta, ma ancora di più è cosa buona e giusta mettere in sicurezza, fare adeguata manutenzione o abbattere e ricostruire le infrastrutture esistenti che praticamente sono vicino alle case di tutti noi.
Certo che i potenti di oggi e di ieri che percepiscono il rischio di vedersi sfilare la cornucopia Italia faranno resistenza, lanciando contro Salvini e Di Maio tutta la forza dei loro mass media.
E spetterà a noi continuare a sostenere la linea di questo governo anche se alcune scelte non potranno piacerci, perchè quel che conta è tagliare  i lacci e lacciuoli che rendono il governo della nostra Nazione suddito dei potentati economici circoscritti in poche famiglie che fanno da tappo ai veri imprenditori senza santi in paradiso.





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18 agosto 2018

L'occasione


Credo che una serie di circostanze favorevoli, combinate con alcune tremende tragedie, possano costituire l'occasione, forse irripetibile, per far rinascere l'Italia.
Le elezioni del 4 marzo hanno decimato i partiti maggiordomi dell'Europa e delle sue varie consorterie, smentendo e sbugiardando il ruolo dei mass media come costruttori e guide dell'opinione pubblica.
E' nato un governo fuori dagli schemi tradizionali, sulla base di un contratto e non di un'alleanza, che ha la maggioranza in parlamento e tra il Popolo.
I primi atti del Governo hanno profondamente scontentato e hanno rappresentato una chiara rottura con gli ambienti del potere economico e religioso italiano e anche con quello politico europeo.
A maggio si svolgeranno elezioni per il parlamento europeo che vengono viste con grande timore da chi, fino ad oggi, ha fatto il bello e il brutto tempo nel nostro continente.
Eventi luttuosi come il crollo del ponte a Genova e, appena una settimana prima, l'incidente che ha demolito un raccordo a Bologna, obbligano a interventi non di semplice facciata ma particolarmente incisivi.
La somma di tutto ciò significa che l'Italia, oggi, il Governo Italiano, oggi, può imporre una spesa maggiore, da scomputare dai famosi limiti europei, senza trovare opposizioni, almeno sino a maggio, quando potrebbe essere troppo tardi per le consorterie economiche e finanziarie.
Un programma di intensa ricostruzione del territorio e delle infrastrutture, unito alla famosa flat tax, da SUBITO e per TUTTI e all'abolizione della Fornero, solleverebbe il morale degli Italiani che realizzerebbero che, oggi, possiamo nuovamente tornare a sognare.
Salvini e Di Maio ci pensino bene, prima di accettare interventi "prudenti" o "moderati", perchè la prudenza è solo la paura che cammina in punta di piedi, mentre il moderatismo è passato di moda ed è sepolto nel mausoleo di Arcore.





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17 agosto 2018

No allo stato imprenditore


La tragedia di Genova ripropone, come corollario alla legittima e giusta decisione di revocare la concessione alla società dei Benetton, senza attendere i tempi biblici della cosiddetta "giustizia" e senza alcun indennizzo, l'intervento dello stato come imprenditore, in questo caso come concessionario della rete autostradale.
Segue le tentazioni di fare altrettanto con l'Ilva e soprattutto con Alitalia.
Ma lo stato non deve fare l'imprenditore, perchè sappiamo benissimo come andrebbe a finire: la creazione di immensi carrozzoni clientelari, dove verrebbero assunti i protetti di parlamentari e ministri anche quando non ce ne fosse alcun bisogno.
Lo stato non può garantire quella efficienza che è propria di un privato, perchè lo stato agisce attraverso i suoi organi che sono elettivi e, quindi, molto sensibili alla possibilità di acquisire riconoscenza che si trasformano in voti.
Al contrario, lo stato dovrebbe dismettere anche quello che ha.
A cominciare dalla rai, per arrivare all'ultimo acquisto, quel Monte dei Paschi che si è rivelato un bagno di sangue per noi contribuenti, perchè dei 6-8 miliardi che Renzi e Gentiloni vi hanno buttato dentro per salvare il carrozzone, almeno metà si sono già volatilizzati con la quotazione di borsa.
Lo stato, invece, deve essere terzo e controllore per far rispettare le regole e tutelare i beni più preziosi dei cittadini: la Vita, la Salute, la Sicurezza, il Risparmio.
Se lo stato diventa parte in gioco, non sarà mai affidabile come controllore, ma se lo stato non entra in campo, sarà un ottimo e severo giudice.
Può capitare che lo stato debba, provvisoriamente e a termine, entrare in qualche azienda o attività, ma deve avvenire sulla base di regole certe che implichino l'impossibilità di spendere più di quello che l'azienda ha.
Nella fattispecie, lo stato deve revocare la concessione alla società dei Benetton e può, nelle more di un nuovo bando per privati, assumere in proprio la gestione della rete autostradale.
Ma solo finchè, svoltosi un bando regolare senza contratti segreti, la concessione venga affidata ad uno o più gestori privati.




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16 agosto 2018

Ma chissenefrega dello spread ?


Ci risiamo.
Agosto, mercati movimentati da poche operazioni, mirate ed eseguite da squali della speculazione.
In Italia, dopo sette anni, c'è un Governo che risponde al Popolo e non ai burocrati di Bruxelles ed ecco che riappare, rilanciato dalla stampa serva e interessata a danneggiare il governo populista, danneggiando nel contempo l'economia nazionale, la divinità montiana dello "spread".
Al quale dovremmo inchinarci tremebondi, rinunciare alla nostra Sovranità, alla nostra Indipendenza, alla nostra Dignità.
Il novello Moloch del terzo millennio, vuole un nuovo sacrificio di sangue, dopo quello pagato dalla Grecia e punta sull'Italia che ha bocciato nelle urne il favoriti della feroce divinità.
Come nel 2011, l'obiettivo è sostituire al Governo voluto dal Popolo, un fantoccio, maggiordomo del dio.
Ma diversamente dal 2011 si opera in un contesto differente.
Intanto la più potente nazione del mondo ha un presidente differente, ugualmente inviso al dio, tanto quanto il precedente ne era succube.
Poi chi è al governo in Italia non ha aziende da lasciare in eredità, quindi non è ricattabile.
Poi gli Italiani hanno capito che lo spread è l' "uomo nero" di quando eravamo bambini, agitato dai genitori (e adesso dalla matrigna Europa) per farci stare zitti.
Questa volta non resteremo in silenzio, perchè abbiamo perso sette anni, nei quali, anche con i nostri soldi, la banca centrale europea ha comprato a mani basse titoli di stato, mentre noi siamo stati ad implorare la "concessione" di indebitarci di uno zero virgola in più, inutile per intervenire con forza per rilanciare l'economia, utile solo a sperperi clientelari nel tentativo (fallito) di conquistare un voto di conferma al potere per i maggiordomi di Bruxelles.
La tragedia di Genova ha scatenato la caciara della stampa serva, con la liturgica ricerca del colpevole e gli ammonimenti su manutenzione e controlli.
Con quali soldi se proprio i beniamini di chi chiede manutenzione e controlli li hanno spesi per tutt'altre finalità, di gran lunga meno importanti ?
Quanti soldi sono stati buttati per pattugliare il Mediterraneo non al fine di proteggere i nostri confini, ma per raccogliere e trasportare naufraghi seriali, provenienti non da uno o due naufragi, fatalità che impone la massima solidarietà, ma da dieci, cento, mille imbarcazioni mandate allo sbaraglio proprio perchè c'erano i "salvatori", con scritto in fronte "Jocondor" ?
Quanto per il trasporto in Italia, l'alloggiamento in Italia, le cure in Italia, l'istruzione in Italia, il mantenimento in Italia di quei disgraziati trasformati dai loro aguzzini in armi lanciate contro di noi ?
Quanto c'è, nelle pieghe dei bilanci dello stato e degli enti locali, in elargizioni ad associazioni private come l'Anpi e circoli pseudoculturali di ogni sorta ?
Quanto c'è, nelle pieghe del bilancio dello stato, di finanziamenti a giornali che predicano la legge di Mercato (per gli altri) ma per se stessi chiedono sconti e agevolazioni ?
Quanto c'è, nelle pieghe dei bilanci, di elargizioni a "nani e ballerine", per produrre film e spettacoli che interessano uno spicchio limitato di cittadini e poi "dopo soli pochi mesi dalla prima in sala" vengono trasmessi in televisione (come recita una pubblicità che non si rende conto di certificare un flop, visto che se il film avesse avuto successo, non sarebbe rimasto in sala solo pochi mesi) ?
La vera "spending review" non è quella di Cottarelli che tagliava là dove avevano interessi i burocrati di Bruxelles e continua a girare le trasmissioni parlando contro la riduzione delle tasse o l'abolizione della Fornero perchè troppo onerose, la vera spending review è la soppressione di tutte quelle miriade di voci che si sono accumulate nel tempo, come una rendita perpetua.
Sì, lasciamo fare al Mercato e se un giornale non ha lettori, non raccoglie pubblicità, non vende, allora è giusto che chiuda, così come è giusto che un flop al cinema o a teatro o culturale sia pagato da chi lo produce o non veda proprio la luce se chi lo produce non è in grado o non vuole anticipare i costi, evidentemente non avendo fiducia nel prodotto.
E che dire delle altrettante miriadi di sovvenzioni, sotto varie voci, ma tutte finalizzate al sostentamento di chi perde un lavoro o di chi ha un reddito insufficiente per una vita dignitosa ?
Quindi i soldi ci sono per tagliare le tasse, per rottamare la Fornero e anche per rivedere tutto il sistema solidaristico per chi perde il lavoro o non riesce a trovarlo pur cercandolo (non certo per chi pensa di incamerare soldi, spassandosela sulle spalle altrui) che, se vogliamo possiamo chiamarlo "reddito di cittadinanza" (meglio "reddito di nazionalità" perchè dovrebbero essere esclusi coloro che non sono Italiani).
E se nella fase iniziale non bastano, Bruxelles non ha alcun titolo per impedirci di fare debito per gli interessi dell'Italia e degli Italiani, come possono essere opere pubbliche essenziali quali strade, ponti e ferrovie, con le loro manutenzioni.
Lo spread è la favola inventata per tenerci sottomessi e impedire che la creatività, la fantasia e lo spirito Italiano possa innescare un nuovo Rinascimento che, non a caso, partì da un'Italia che, pur divisa, ricercava una propria autonomia nelle "piccole Patrie" locali.
Se ci facciamo trattare da sudditi, resteremo sempre dimessi e impoveriti.
Ma se avremo il coraggio di liberarci dal giogo di Bruxelles, riacquisteremo, con la nostra Sovranità e Indipendenza anche Dignità e Libertà.
Anche di costruire e far funzionare le nostre infrastrutture.



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15 agosto 2018

Da che parte sta Forza Italia ?


So perfettamente che molti risponderanno: con l'inciucio assieme a Renzi.
Lo penso anch'io.
Non si distinguono le invettive dei forzitalioti da quelle dei pidioti se non per le stridule tonalità delle voci femminili della Gelmini e della Carfagna.
In televisione ormai sono intercambiabili e anche i conduttori antigovernativi (tutti) hanno capito che possono indifferentemente invitare Marattin o Cattaneo, aggiungendo un finto esperto (magari un loro collega giornalista di qualche testata del "salotto radical chic") e così mettono sistematicamente in condizione di inferiorità numerica chi interviene (uno e uno solo, sempre !) per il Governo.
Non mi è particolarmente piaciuto il signor Malan, con la dichiarazione letta durante il gr1 straordinario di ieri sul disastro genovese, con la giornalista che dopo averla menzionata ha, lei stessa, interpretato le parole come una  accusa ... a chi ?
Con una serie di parole evidentemente ricercate e con frasi appositamente congegnate, ha lasciato percepire che la colpa del disastro è della incapacità di chi amministra.
E poichè un veloce ascolto porta ad assentire e a ricordare che chi governa adesso in Italia è la Lega con i Cinque Stelle e in Liguria e a Genova, ancorchè da poco, è l'ala di Forza Italia più disponibile all'alleanza con la Lega, ecco che la percezione che si acquisisce è di accusa a Lega e Cinque Stelle.
Neanche il pci/pds/ds/pd ha, in questa fase iniziale, pronunciato parole differenti dalla solidarietà alle vittime (anche se sicuramente darà fuoco alle polveri della propaganda).
E allora la risposta alla domanda posta nel titolo è ancora più chiara: Forza Italia sta con chi vuole finire l'opera di sfasciare l'Italia che ha perseguito per sette anni, consegnando la Nazione al cattosinistrume, agli immigrazionisti, agli industriali che non vogliono provvedimenti di riequilibrio in un mercato del lavoro sempre più spietato, impersonale e disumanizzante e preferiscono raccontare la barzelletta di "scendere in piazza", magari assieme alla cgil e al pci/pds/ds/pd+Forza Italia.
Come si può, quindi, pensare ad allearsi, in Abruzzo come altrove, con questa Forza Italia che boccia Marcello Foa come presidente rai (e io allora proporrei Gomez o Travaglio, vediamo se il Cav ne sarebbe lieto !) e critica Salvini persino su una proposta sensata, vista la maleducazione dilagante, del ripristino del servizio militare obbligatorio ?






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14 agosto 2018

Rieccoli !


Mi piacerebbe sapere quale sia la professione di chi, perennemente, è in crociera nel Mediterraneo a pesca di clandestini.
Come si mantiene ?
Come mantiene la sua famiglia ?
Perchè il tempo che occupa nel "volontariato", ovviamente, non può essere retribuito, diversamente si potrebbe parlare di mercenari.
Con l'arrivo di Salvini al Ministero dell'Interno sembrava che le navi delle ong avessero abbandonato il nostro mare, invece, rieccoli !
Più arroganti e strafottenti che mai, anche perchè possono contare su autentici geni come De Magistris che li invita a dirigersi verso Napoli per accoglierli, salvo poi piattire finanziamenti per alloggiarli, curarli e nutrirli.
Un paio di barche quindi continuano ad interferire con la legittima azione dissuasiva del Governo Italiano ed è evidente che stanno cercando l'incidente che faccia notizia in tutto il mondo.
Ma loro e solo loro saranno i responsabili di eventuali disastri, perchè Salvini e il Governo fanno solo quello che la maggioranza di noi Italiani desidera e quello che qualsiasi governo degno di tale qualifica deve fare: difendere i confini della Patria dalle invasioni.





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13 agosto 2018

La rivincita di mamma e papà


Salvini continua ad essere in piena sintonia con il suo elettorato.
Adesso è la volta di una controrivoluzione a costo zero: il ripristino della dicitura "madre" e "padre" sui documenti, al posto dell'aberrante, politicamente corretto e corrotto "genitore 1/2".
Sono ovviamente insorte le associazioni omolatre e la sinistra che prende il degrado morale per diritto civile.
Ma la Natura non può essere presa in giro e per quanto ci siano magistrati che credono di sedere allo stesso tavolo di Dio, neppure loro riusciranno mai, facendo accoppiare due persone dello stesso sesso, a far sì che concepiscano e procreino un bambino.
Qualora ciò accadesse, allora si potrà parlare di "nuove famiglie", per ora la Famiglia resta una e una sola, composta da un Uomo e una Donna, con gli eventuali figli da loro concepiti e procreati.
Il resto è Mercato (utero in affitto) cioè un semplice contratto di compravendita, peraltro vietato in Italia, che soggiace alle leggi di Mercato ma che non costituisce una Famiglia.

P.S.: e sono anche curioso di vedere come si posizionerà Forza Italia, stranamente silente dopo la decisione di Salvini. Anche in questo caso si appiattirà sulle posizioni del pci/pds/ds/pd o troverà un guizzo residuale e finale di orgoglio e dignità per approvare la scelta del Leader del Centro Destra ?






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12 agosto 2018

Che gusto, vederli rosicare !


I quotidiani e le trasmissioni di presunta informazione di radio e televisioni, sono pieni di fosche previsioni, che rappresentano però il sogno degli stessi partecipanti, tutti desiderosi di veder fallire il governo giallo-verde.
Leggerli, ascoltarli e vederli rosicare in televisione mi appaga.
Lo ha scritto anche Veneziani nel già citato La Lega dei Fratelli d'Italia quando scrive "c’è la soddisfazione nel vedere i perdenti, la sinistra squagliata, l’establishment colto da lievi crisi di panico, i Papi, i Presidenti, gli Illustrissimi che fanno l’opposizione… È un po’ il piacere sadico che provammo con la vittoria di Trump, che fu sopratutto la sconfitta di quell’America padrona, di quelle 4 o 5 famiglie che comandano, di quel mondo liberal, radical, affetto da razzismo etico e culturale.".
E se Veneziani poi prosegue domandandosi se "basta la soddisfazione di vedere i perdenti per gioire dei vincenti al governo?" (la risposta, ovvia, è no, ma è comunque qualcosa di meglio rispetto a quello che avevamo prima) è impagabile la faccia che un ospite perenne (forse avrà un contratto da comparsa) di Sky Tg24 Economia mostra ogniqualvolta è presente.
Si tratta di tal Marattin (o forse Barattin, ma credo sia con la "M" e così lo scrivo di seguito), ora parlamentare del pci/pds/ds/pd, renziano inossidabile al di là di ogni evidenza e per cinque anni a Palazzo Chigi come consigliere economico dei vari presidenti che si sono succeduti (personalmente, visti i risultati, avrei detto a simili consiglieri: grazie, accomodatevi in panchina  perchè so sbagliare da solo e non li avrei certo gratificati con il seggio parlamentare, ma forse è così che quel partito intende darsi la "bella morte").
Questo Marattin, dunque, quando era a Palazzo Chigi si presentava tronfio e ottimista sul futuro, accusando le opposizioni di essere menagrami e adesso non perde occasione per preconizzare lui sfaceli di ogni genere e si vede chiaramente che, ogni giorno, si reca in pellegrinaggio in qualche santuario per chiedere la grazia che vengano esaudite le sue gufate.
Al confronto, un onesto e concreto padano come il sottosegretario Galli, ha fatto la figura del concreto oste di trattoria, replicando con chiara semplicità, senza andare sopra le righe, senza isterie, come se si trattasse del Gigante buono della pubblicità che affrontava con grande tranquillità il perfido Jocondor.
Ecco, in simili circostanze sì che "basta la soddisfazione di vedere i perdenti".
Poi, certo, l'auspicio è che Salvini metta in pratica quel che afferma e sembra che i fatti seguano le parole.
E' accaduto con l'immigrazione, sta accadendo con la Famiglia e il ritorno di mamma e papà, vedremo a novembre se sarà così anche per la flat tax e la rottamazione della Fornero che, se avessero un impatto da subito, anche solo iniziale, rappresenterebbe una autentica soddisfazione, a prescindere dalla faccia di tutti i Marattin d'Italia e del mondo.





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11 agosto 2018

Chi è razzista ?


Nei giorni scorsi il parlamento ha definitivamente approvato il cosiddetto "decreto dignità", tra gli alti lai della Confindustria, del pci/pds/ds/pd sul quale si è appiattita la stridula voce della Gelmini e di tutta Forza Italia.
Negli stessi giorni morivano 12 immigrati, quelli sì venuti in Italia per lavorare.
Io ero contrario al provvedimento (che avrei votato solo nel quadro del contratto tra Lega e Cinque Stelle sulla base del principio: una cosa tua e una cosa mia) perchè ero e sono contrario a tutte le leggi di spesa assistenzialista.
Solidarietà, sì, assistenzialismo no.
Meno tasse e più Mercato.
Meno stato e più Libertà.
Ma come si può straparlare contro il "decreto dignità" e poi far gridare al razzismo della Lega e del governo che hanno bloccato l'invasione, da tutti i mass media finanziati o posseduti da quegli stessi imprenditori ?
Chi è razzista ?
Illuminante, come al solito, Marcello Veneziani.





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10 agosto 2018

Rivoluzione fiscale


Non mi piace la prudenza che manifesta il governo in campo fiscale.
Non mi piace l'idea che nel 2019 la flat tax benefici solo le partite iva.
Mi ricorda troppo l'errore di Berlusconi nel 2001 che prima fece "per prudenza e contabilità con i conti" un piccolissimo ritocco alle aliquote e solo nel 2005, troppo tardi, fece una sensibile riduzione.
La flat tax deve essere realizzata, per tutti, da subito.
Quello che sarebbe accettabile è invece una gradualità sull'aliquota, magari prevedendo il 15% dal 2021 e arrivando adesso al 23% che sarebbe comunque un bel risparmio per le nostre tasche di contribuenti.
Ho già scritto come non vedrei nulla di male nell'aumento dell'iva (posto che io sono per la sua riduzione) se compensato da una forte riduzione delle imposte sulle persone fisiche in modo che chi vuole comprare un bene o servizio, paghi lui, per intero l'iva e non una iva ridotta perchè il resto è spalmato su tutti i contribuenti, anche quelli che di quel bene e quel servizio non beneficiano.
E sarebbe l'occasione da cogliere per una semplificazione del fisco, abolendo detrazioni e deduzioni, in modo da farle tutte rientrare nella riduzione dell'aliquota flat tax.
Tali voci, infatti, creano confusione ed errori e spesso costringono a rivolgersi a caf e commercialisti per riuscire a compilare la dichiarazione dei redditi.
Invece con la flat tax al 15 ci sarebbe certezza: guadagno 100 e pago quindici.
Nessun calcolo lunare, più soldi in tasca, più tempo risparmiato.
Analogamente tutti i sussidi, a cominciare degli ottanta euro (che peraltro io non ho mai visto) possono essere assorbiti dal reddito di cittadinanza, con una ulteriore semplificazione del quadro.
Per farlo occorre il coraggio di non limitarsi a prudenti passettini da democristiani in curia, ma di agire mettendo mano, da subito, ad una vera rivoluzione fiscale.





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