Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

30 novembre 2019

Creduloni


E sono gli stessi che in un recente passato hanno creduto persino a Renzi ...




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Le paturnie dei cambiamenti climatici

Ieri giornata di "sciopero" contro i cambiamenti climatici.
Come se la Natura potesse farsi intimidire da quattro cortei urlanti.
Poi tutti da Mc Donald's a ingozzarsi di cheeseburger e patatine.
Guardo fuori e sgocciola.
Da giorni piove, è autunno.
Le previsioni dicono che fra un po' nevicherà anche in pianura, ma siamo quasi in inverno, a Natale.
D'estate fa caldo, soprattutto a Ferragosto.
Lo sapevano anche gli Antichi Romani che, infatti, si costruivano ville sulla costa.
I fiumi esondano, le montagne a volte franano: caspita, mai successo !
Si scopre che d'inverno fa freddo e d'estate caldo.
Fra cinquanta anni pagheremo le conseguenze delle emissioni odierne.
Però ad inquinare sono India, Cina e i paesi dell'ex terzo mondo che continuano ad inquinare, con la benedizione degli ambientalisti, con la scusa di dover recuperare il tempo perduto per colpa nostra, i biechi colonialisti, oppressori dei poveri del terzo mondo.
Così noi dovremmo ridurre ancora di più le emissioni per compensare il loro inquinamento.
Il risultato sarà povertà, miseria, fame oggi, per evitare solo ipotetici danni fra cinquant'anni.
Se devo vivere male e sempre peggio oggi, perchè così fra cinquant'anni (forse) eviteremo non si sa bene cosa, beh, allora chissenefrega dei cambiamenti climatici, di Greta e dei venerdì di "fughino" da scuola (che solo un ministro come l'attuale può pensare di giustificare).
E se fra cinquant'anni questo mondo pieno di depravati dovesse veramente scoppiare (ma già nell'anno Mille fanatici religiosi profetizzarono la fine del mondo), me ne farò una ragione.



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29 novembre 2019

#StopMes


Non commento le panzane che i maggiordomi dell'unione sovietica europea, asserragliati nei ministeri e nella maggioranza euro cattocomunista del governo in carica, raccontano pur di sbavare davanti ai loro padroni.
Mi piace invece cercare di ragionare.
Tra le modifiche del cosiddetto "fondo salva stati" (che l'Italia ha già finanziato con ben 15 miliardi, senza avere indietro nulla), ne troviamo una che prevede come l'aiuto (con i nostri soldi, ricordiamocelo) viene corrisposto agli stati che abbiano un rapporto deficit pil inferiore al 60%.
L'Italia ha un rapporto del 135%, quindi non beneficerebbe degli aiuti, nonostante siano formati con una larga percentuale di finanziamenti italiani (siamo il terzo maggior contribuente dell'unione sovietica europea).
Possiamo ricevere quegli aiuti (cioè ricevere indietro parte dei nostri soldi) solo accettando condizioni capestro sulla riduzione del debito.
Sappiamo già che tedeschi e francesi vogliono mettere le mani sui nostri risparmi, ecco che una condizione sarebbe una patrimoniale sanguinosa.
Per avere indietro parte dei nostri stessi soldi.
Altro bersaglio sarebbe la casa: il 70% degli Italiani ha una casa di proprietà, cosa che non accade altrove, allora ce la vogliono togliere.
Per avere indietro parte dei nostri stessi soldi.

E che dire delle pensioni ?
I burocrati dell'unione sovietica europea (che trovano megafono nel pci/pds/ds/pd e nel partito di renzi) da tempo chiedono l'abolizione di "quota cento" ed è dell'altro giorno la richiesta di aumentare l'età effettiva di pensionamento (oggi a ben 62 anni) con l'obiettivo di quota 71.

Praticamente vogliono calpestare i nostri anziani, tutti coloro che hanno lavorato per l'intera vita, forse sperando che crepino prima di ricevere la pensione, alleviando così i conti dell'Inps.
Per avere indietro parte dei nostri stessi soldi.
Vi pare che un governo serio possa accettare tali presupposti ?
Vi pare che un politico, non dico uno statista perchè quelli sono ormai tutti morti o all'ospizio, possa presentarsi ad una riunione e impegnarsi per far passare una simile porcheria ?
Vi pare che il parlamento, per quanto scaduto, squalificato e non più rappresentativo del volere degli Italiani, non possa apportare modifiche ?
Per molto meno, una volta, scoppiavano rivoluzioni violente che punivano il tradimento di chi svendeva la Dignità e la Libertà di un Popolo.
Oggi tutto finisce nei "social", con la speranza di andare ad un voto che ci viene negato, ma che sarebbe l'unica soluzione per salutare un'unione sovietica europea che pensa solo a derubarmi dei miei risparmi ed a defraudarmi dei miei diritti.



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28 novembre 2019

Manette e bavaglio


Gli euro cattocomunisti sanno di essere in caduta libera sotto ogni profilo (elettorale, culturale, intellettuale, morale), allora ricorrono ai collaudati sistemi tanto cari alla vecchia URSS: manette e bavaglio.
C'è chi sostiene che chi parla di difendere i confini della Patria sia un "sovranista psichico" ed ecco che si prospettano i manicomi dove Breznev mandava i dissidenti.
C'è chi ha la querela facile (è la scelta maggioritaria) confidando in magistrati allineati ideologicamente e che sentenzino con la pancia e non con la testa.
C'è chi contesta la presenza di Salvini e della Meloni in televisioni, ma devono rassegnarsi, perchè sono gli unici ad aver qualcosa di concreto da dire, da proporre e un progetto da presentare, gli altri vanno solo a rimorchio per dire no.
Ecco allora il tintinnar di manette e lo sventolio del bavaglio che si cerca di imporre alle nostre idee.
Non ci sono riusciti negli anni settanta, non ci riusciranno neppure oggi.


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27 novembre 2019

Chiodo scaccia chiodo


Gli euro cattocomunisti sono ormai avvitati in un circolo vizioso dal quale non sanno come uscire.
Si parlava di Bibbiano e per coprirlo hanno tolto lo scudo penale alla Mittal ed è scoppiato il bubbone Ilva.
Per far dimenticare l'imbarazzante incompetenza sull'Ilva, hanno rimesso in pista il problema Alitalia facendo scappare Atlantia.
Per coprire l'incapacità di risolvere Alitalia cui noi Italiani pagheremo altre centinaia di milioni per farla arrivare (ansimante) a fine anno, è uscita la porcheria del MES.
Per farci stordire e non seguire la vicenda MES hanno messo in campo l'ennesimo girotondo chiamandolo "sardine" che hanno riportato in auge Bibbiano e messo in linea un loro manifesto ideologico intriso e grondante odio e minacce.
Come tana libera tutti adesso provano con la solita lista di proscrizione antifascista made in Repubblica.
Si accettano scommesse su quale sarà il prossimo gradino dell'immersione nei bassifondi più melmosi e mefitici della politica dove sono di casa gli euro cattocomunisti.



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26 novembre 2019

I carri armati del Duce


Una vecchia barzelletta, diceva che nelle manifestazioni durante il Ventennio, per dare l'idea che l'Italia fosse una potenza militare, facessero sfilare tutti i quattro carri armati in dotazione, facendo fare loro il giro dell'isolato per poi tornare sulla piazza.
Era una barzelletta come quella del gerarca che voleva approdare a Mogadiscio e al capitano che gli diceva che era impossibile perchè c'erano i Monsoni, ordinava "Attaccateli !" e quando gli cercavano di spiegare che erano venti, lui, imperterrito, proclamava "fossero anche cento, attaccateli !".
Come la barzelletta sui socialisti e i ladri in Cina per la quale Grillo fu esiliato dalla Rai.
O come tante barzellette che oggi non si possono più raccontare pubblicamente (ma furoreggiano privatamente) sui negri, gli omosessuali e i comunisti.
Tornando ai carri armati armati del Duce, mi è tornata in mente quella barzelletta perchè adesso la stampa sinistra sdilinquisce per le sardine, come sdilinquiva per le madamine, per i girotondi di Moretti, per il "popolo viola", per le manifestazioni sindacali.
Sono sempre gli stessi che partecipano a tutto ciò che fa casino e li girano tutti.
Quante sardine c'erano a Bologna ?

Dodicimila ?

Beh, Bologna ha quasi quattrocentomila abitanti e un milione la città metropolitana.
Fatevi i conti, perchè i numeri che hanno un peso sono quelli che escono dalle urne, come alle europee, in Umbria, in Piemonte, in Friuli Venezia Giulia ...



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25 novembre 2019

Perchè tengono così tanto al MES ?


Sono veramente interdetto dal fuoco di sbarramento che Mattarella, Conte, MoscoWC (come lo scrive, in modo azzeccato, Nessie) e il suo degno successore il conte Gentiloni (non so dove abbia lasciato il Mazzanti vien dal Mare) hanno posto in atto per difendere la riscrittura del MES.
Tanto fervore insospettisce.
Il punto, fondamentalmente, è se sia vero o no che l'Italia, pur partecipando con un pacchetto di miliardi (14, mi sembra di aver letto) al Fondo salvastati, verrebbe immediatamente posta sotto commissariamento nel caso dovesse richiedere gli aiuti, a causa del debito pubblico (che non è frutto di questi giorni e neppure degli ultimi anni, anche se i governi di Letta, Renzi e del richiamato conte Gentiloni, ci hanno messo del loro per farlo lievitare).
Molto semplicemente: se firmassimo, finiremmo come la Grecia in caso di bisogno ?
Non esistono alternative.
O con il MES si vende la nostra residua Sovranità o tutto continua come prima.
E allora, se continuasse come prima, perchè cambiare ?


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24 novembre 2019

Le brillanti imprese del presidente Conte


Dopo quattro ore di discussione con "il signor Mittal" Giuseppi Conte si presenta con l'aureola del salvatore, ma, com'è suo costume, si tiene aperta una via di fuga dicendo che sarà lunga e faticosa.
ArcelorMittal rivuole lo scudo penale e cinquemila esuberi.
Pare che il nostro valoroso premier si sia impegnato per ammortizzatori (a spese di tutti gli Italiani, ca va sans dire) per 2500/3000 esuberi, uno sconto sull'affitto del'impianto e la bonifica, l'ingresso (quindi con l'immissione di liquidità proveniente dalle nostre tasse o dai nostri risparmi) dello stato nella compagine sociale e lo scudo penale (come farà a mettere la mordacchia ai magistrati, solo lui lo sa).
Non c'è che dire, un successone, soprattutto considerando che se "il signor Mittal" dovesse tornare a casa e "fare l'indiano", vorrei vedere chi potrebbe e come sanzionarlo.
Aspettiamo Giuseppi anche al varco del MES e Alitalia.
Auguri !



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23 novembre 2019

Mezze verità per fregarci


Il presidente del consiglio Conte aferma che Salvini era presente a tutte le riunioni nelle quali si discuteva del MES (meccanismo di stabilità europeo).
Non dice, però, che manifestava l'opinione contraria sua e della Lega alla revisione come proposta dalla Germania e dalla Francia.
Lo stesso signor Conte dice che non cambia nulla sui pignoramenti dei conti correnti.
E allora perché hanno messo un articolo nella finanziaria con il quale si estendono ai comuni le prerogative dell'Agenzia delle entrate per accelerare i tempi di aggressione ai risparmi dei presunti morosi?
Cambia, eccome, se il cittadino si trova davanti ad un avviso, che serve ad evitare spese legali soprattutto se ci sono errori nell'accertamento, o, come accadrebbe se la finanziaria fosse approvata, davanti ad una ingiunzione contro la quale essere obbligati a ricorrere formalmente.
Comunque la si giri a sinistra sono sempre alla ricerca di polli da spennare per incrementare le spese di stato.
Prima andranno a casa, meglio sarà per tutti.




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22 novembre 2019

Ma qual'è la finanziaria ?


L'unione sovietica europea ha "promosso" la manovra finanziaria che, però, deve passare al voto del parlamento dove giacciono 4500 emendamenti, di cui 1700 promossi dagli stessi partiti governativi che quella manovra hanno scritto.
A me piacerebbe sapere quali saranno le voci che mi vedranno beneficiato dal più cospicuo calo delle tasse che viene millantato dal signor Conte e mi piacerebbe sapere dove, invece, andrò ad essere rapinato con ulteriori tassazioni.
I quotidiani, una tantum incolpevoli, fanno quello che possono nel comunicarci le giornaliere modifiche, ma solo quando l'ultima fiducia sarà passata (perchè Conte sarà costretto a cercare di far passare la manovra a colpi di fiducia) sapremo di che morte dovremo morire.
Perchè al calo delle tasse non crede proprio nessuno, presumo neppure il signor Conte che ne sta raccontando di cotte e di crude.

E allora mi domando: che cosa ha "promosso" l'unione sovietica europea ?
Sono così sprovveduti da credere che quello che è stato loro presentato sarà il testo anche finale o sono così in malafede che la "promozione" era scontata sin dall'inizio, anche se avessero presentate pagine bianche, unicamente per favorire chi, in questo momento, si presta a rappresentare il devoto servitore di Bruxelles contro Salvini e la Meloni ?





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21 novembre 2019

Ma la Carfagna, no


Ho letto che circolerebbe una voce, in base alla quale Mara Carfagna potrebbe contendere a Salvini la candidatura a Premier.
Non credo neppure per un momento che possa sussistere una ipotesi del genere, mentre è credibile che chi sostiene tale tesi possa essere in combutta con Renzi in un tentativo di far perdere il Centro Destra.
Probabilmente si tratta di personaggi manovrati da Bruxelles, Berlino e Parigi, nella peggior tradizione di sudditanza di tanti italiani del presente e del passato.
Quando Forza Italia aveva il triplo dei voti di Lega e Fratelli d'Italia, aveva imposto la teoria per cui candidato premier sarebbe stato il capo del partito più votato nella coalizione.

Perchè cambiare ?
Se Forza Italia riuscirà a superare la Lega, allora avrà il premier, così come se ci riuscirà Fratelli d'Italia.

Ma se la Lega sarà il partito più votato della coalizione, a lei e solo a lei spetterà la premiership.



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20 novembre 2019

Da che parte sta l'odio ? Sempre a sinistra


La sinistra era abbandonata a se stessa: non aveva più nessuno da odiare.
Che belli i tempi di Berlusconi e, prima ancora, di Almirante, Andreotti, Fanfani, Leone !
Ci hanno provato con Trump, ma volete mettere un bel personaggio italiano che anche legga quanto lo odiano a sinistra ?
Per fortuna sono arrivati Salvini e la Meloni, così adesso possono riprendere la loro attività preferita: insultare e, con la bava alla bocca, auspicare che qualcuno (non loro, troppo vigliacchi per uscire da una tastiera) li metta a testa in giù.
E avanti il prossimo.








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19 novembre 2019

Giove fa impazzire quelli che vuole distruggere


Tasse, divieti e manette.
Sono gli euro cattocomunisti.
Dalla tassa sulla plastica e le bevande zuccherate, alle leggi che imbavagliano le idee fino alle querele di cui sono facili dispensatori confidando probabilmente nella toga amica (quanto meno per ideologia).
Poi, mentre mezza Italia è alle prese con alluvioni e maltempo e le crisi industriali galoppano, sbragano ancora di più con ius soli, ius culturae e abrogazione dei decreti Salvini.
Tutti provvedimenti che anche i fedeli discepoli delle cellule emilianoromagnole cominciano a non gradire.
Contenti loro !
.




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18 novembre 2019

L'Ilva, il Mercato e le Imprese


Due premesse opportune.
1) In un mondo ideale, quello di cui malamente berciano i sindacalisti della Trimurti (massimamente Landini e la Furlan) sarebbe il minimo: lavoro e impianti che tutelino la salute.
2) Non ho alcuna simpatia per gli indiani che continuano a pretendere la consegna dei nostri lagunari.
Detto questo osservo che l'Ilva fu sottratta ai Riva con un'operazione congiunta tra governo (di sinistra) e magistratura.
I Riva, con alti e bassi, erano privati, garantivano una occupazione relativamente stabile e qualche intervento per sanare la situazione di inquinamento, ovviamente cercavano di rendere compatibili i costi con la missione di qualsiasi imprenditore: guadagnare.
L'Ilva fu affittata agli indiani con un contratto che imponeva impegni onerosi quali la garanzia dell'occupazione e la bonifica degli impianti, ma garantiva (per quanto possibile davanti ad una magistratura da qualche decennio in preda al delirio di onnipotenza e onniscienza) anche una tutela legale.
Il Mercato internazionale ha segnato il passo per l'acciaio e un emendamento votato dai partiti di sinistra e dai cinque stelle ha tolto anche quella parvenza di scudo.
ArcelorMittal lo ha preso a pretesto per ritirarsi.
Infatti hanno cominciato a scatenarsi le procure.
La Furlan urla che vuole lavoro e sicurezza per lavoratori e cittadini, mentre Landini pretende il rispetto del contratto che, per primo, ha violato il governo.
Ora aspetto dalla Furlan che dica in che modo e con quali soldi si possa garantire il lavoro e si possa procedere alla bonifica degli impianti.
E chiedo a Landini come si possa pretendere il rispetto di un contratto quando la parte indiana che dovrebbe rispettarlo sente il fiato sul collo delle procure ed è stato tolto anche lo scudo penale.
Infatti ArcelorMittal ha investito in una acciaieria che produce più acciaio dell'Ilva con meno della metà dei dipendenti.
Possiamo biasimarla ?
No, possiamo solo biasimare chi, in Italia, agisce spaventando gli investitori, allontanandoli e non fornendo alcuna garanzia per impedire che, qualunque cosa si faccia, spunti un magistrato che si metta ad indagare, mandare avvisi di garanzia o sequestrare tutto, bloccando l'attività e facendo perdere miliardi.
E questo vale anche per le nostre opere pubbliche, come il Mose ma non solo, imbrigliate da mille lacci e lacciuoli di divieti, regolamenti, direttive, superati i quali iniziano gli ostacoli dei ricorsi e delle indagini.
Se in Italia non risolveremo questo problema, non ci sarà mai nessuna ArcelorMittal disponibile ad investire sul nostro territorio.




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17 novembre 2019

L'elemento nutrizionale delle "sardine" e di tutta la sinistra






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Se sull'Ilva si muovono le procure


Sulla ex Ilva di Taranto si sono scritti e continuano a scriversi tante parole.
Non poteva mancare l'intervento della magistratura, in questo caso la procura di Milano (ma perchè Milano ? Infatti a ruota arriva la procura di Taranto, così ci sarà anche una questione di competenza tanto per allungare i tempi).
Quando le questioni finiscono con le carte bollate, ogni parte ha la possibilità di esporre ragioni validissime (almeno apparentemente) e la decisione finale dovrebbe essere assunta da un giudice che dovrebbe essere terzo, imparziale e quindi degno di credibilità.
Non vorrei che l'intervento della procura munisca di buone ragioni ArcelorMittal per giustificare il suo abbandono dell'ex Ilva, dopo la castroneria gigantesca compiuta dal governo, dai cinque stelle, dal pci/pds/ds/pd, dall'estrema sinistra di leu e dai renziani di togliere lo scudo penale a chi avrebbe dovuto sanare l'impianto.
L'intervento delle procure, infatti, accredita la tesi di ArcelorMittal sulla necessità di uno scudo penale e ne legittimerebbe la scelta di recedere dal contratto.


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16 novembre 2019

Tra noi e la sinistra la differenza c'è e si vede


Giovedì 14 novembre 2019 Salvini, la Lega, il Centro Destra hanno "violato" un santuario della sinistra, il Palazzetto dello Sport ora dedicato a Giuseppe Dozza il sindaco comunista del dopo guerra, per lanciare la candidatura di Lucia Borgonzoni alla presidenza della regione Emilia Romagna, liberandoci da cinquanta anni di oppressione del "partitone", delle coop, dei sindacati, delle varie consorterie cresciute e nutrite all'ombra del potere politico.
Ho assistito alla manifestazione tramite la diretta sul canale di You Tube di Matteo Salvini, non ritenendomi uomo da manifestazioni di piazza e, comunque, preferendo stare seduto sulla poltroncina della scrivania, sorseggiando un calice di rosso, quindi non ho fornito alcun contributo alla nutrita presenza registrata.
Sono rimasto soddisfatto della manifestazione, trovando conferma dell'ottima scelta fatta su Lucia Borgonzoni (che già ho votato più volte per il consiglio comunale, come candidato sindaco e per il senato) che parla bene, in modo chiaro e su questioni estremamente concrete, che incidono sulla nostra vita di tutti i giorni.
Il giorno dopo ho letto delle "contromanifestazioni" della sinistra.
La solita violenza delle zecche estreme, spenta con gli idranti e un ritrovo in piazza Maggiore da parte di altri euro cattocomunisti, spacciata come la Bologna che non si Lega, ma di cui mi piacerebbe verificare la provenienza, dal momento che si sono visti molti immigrati e sicuramente erano presente anche molti studenti fuori sede non emiliano romagnoli.
E' stata comunque la rappresentazione plastica della differenza tra noi e loro.
Noi organizziamo le nostre manifestazioni, dove si parla di temi concreti e si disegna un'Italia positiva e propositiva, cioè un modello di società cui aspiriamo e che, con le nostre proposte, intendiamo raggiungere.
Loro si organizzano solo "contro".
Noi mai facciamo una manifestazione per contrastare una organizzata da loro, loro sistematicamente organizzano manifestazioni per cercare di boicottare, anche rallentandone l'accesso, le nostre manifestazioni.
Ma il loro contenuto è pari a zero, perchè non vanno oltre le solite parole d'ordine compulsive (contro il razzismo, il fascismo etc.) condite da odio ed insulti contro chi, di volta in volta, incarna la nostra parte politica, ieri Berlusconi, oggi Salvini e la Meloni.
Odio e insulti che, a livello governativo, si trasformano in tasse, divieti e manette.
Aggravate dalla totale incapacità di operare per il bene comune come dimostrano i casi dell'Ilva, di Alitalia e anche di Venezia e delle autonomie regionali che, se attuate, avrebbero consentito ai Veneti di veder già realizzato il Mose e, quindi, ridotto i danni provocati dai picchi di acqua alta.
Del resto anche il governo nazionale è sorto "contro": contro Salvini, contro la Lega ma, soprattutto, contro l'Italia e gli Italiani cui è stato scientemente impedito di votare per un nuovo governo.
Al Palazzetto dello Sport c'era l'Italia migliore, propositiva, positiva, ottimista, per la strada l'Italia (e altro) distruttiva, delle pretese, degli slogan vuoti, dell'imbarbarimento culturale e politico, della decrescita economica.




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15 novembre 2019

L'Ilva e Venezia:uno, due al mento di Conte


Venezia di nuovo devastata da un'alta marea senza freni a causa dei troppi intoppi imposti al Mose che non sarà la panacea di tutti mali, ma qualcosa avrebbe sicuramente fatto.
Invece ecologisti  e magistrati, con la scusa i primi della tutela dell'ambiente (vedere Venezia in queste condizioni è difendere l'ambiente ?) e i secondi applicando in modo asfissiante le troppe norme che regolano la nostra vita, sono riusciti a dare ai telegiornali splendide immagini di disastri da film catastrofico.
Il Mose doveva essere in funzione da tempo e, se si fossero individuati sprechi o corruzioni, si sarebbe dovuto perseguire i colpevoli, ma avendo prima messo in sicurezza la Serenissima.
Invece ad ogni venticello di malefatte si ferma tutto, così il progetto invecchia e quanto già realizzato si corrode, costringendo a nuovi investimenti per sostituire elementi mai entrati in funzione.
Non spreco poi parole sugli ambientalisti, per i quali vale solo il "no" con grave danno per il Benessere di tutti i cittadini in una improbabile prospettiva di fermare cambiamenti che sono naturali e già avvenuti in passato.
Sull'Ilva si è scritto tanto, cercando di porre in contrapposizione salute e lavoro.
Adesso se si vuole garantire il lavoro, toccherà a noi accollarci i costi degli impianti e se si vorrà garantire la salute, toccherà sempre a noi bonificare l'area.
Conte e i pentapiddini hanno fatto, come si dice a Bologna, l'interesse di cazzetto, tanto paga Pantalone ...



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14 novembre 2019

Salvini a Bologna


Oggi Matteo Salvini aprirà la campagna elettorale più importante nella storia dell'Emilia Romagna.
La candidatura di Lucia Borgonzoni e i flussi elettorali costanti, potrebbero, per la prima volta, liberare la mia regione da una soffocante e mefitica gestione che vede un connubio tra politica, coop, imprese e le varie articolazioni di questa porzione d'Italia.
La Borgonzoni, forse poco nota fuori Bologna, ha nel corso degli anni dimostrato di conoscere bene la realtà locale e una coerenza di impegno e attività che ne garantisce l'affidabilità.
Naturalmente la concezione malata dei cattocomunisti, porta a rendere la giornata di domani ad alta tensione.
I centri sociali e tutte le varie frattaglie di una sinistra sempre più isolata dagli elettori, ma anche dal buon senso, promettono contestazioni che, tradotte, significano blocco del traffico e qualche disordine con annesse distruzioni di beni pubblici e privati.
E' la loro concezione di democrazia.
Vorrà dire che noi risponderemo, con ancora maggiore entusiasmo, nelle urne del 26 gennaio 2020, votando Borgonzoni per un nuovo inizio anche in Emilia Romagna.



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13 novembre 2019

Raffinatezza sinistra


Nei giorni in cui si scopre che non vi sono dati sui fantomatici 200 messaggi di minacce e odio giornalieri che avrebbe ricevuto la senatrice a vita Segre ed in base ai quali non solo è stata istituita una commissione parlamentare, ma è stata anche attribuita una scorta, escono simili raffinati messaggi contro Giorgia Meloni:


Che dire ?
Quel tizio che ha scritto il commento corredato di piacevolezze non è certo da giustificare ma non è certo colpa interamente sua visto che, come tutti quelli che hanno l'anello al naso, si basa sulle espressioni dei suoi maestri di pensiero, come quel signore che ha fatto fortuna sparlando della sua città e dell'Italia e non perde occasione per attribuire le colpe di tutto a Salvini e alla Meloni.
Oppure quella attrice comica che da Fazio ha fatto la parodia, ovviamente corredata di un'offesa, del "remix" che tanto ha avuto successo di un comizio della Meloni.
Esseri piccoli, piccoli che non meritano neppure di essere citati, ma solo boicottati.



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12 novembre 2019

Desistenza


Il Brexit Party di Nigel Farage ha deciso di non presentarsi in 317 collegi per agevolare l'elezione di parlamentari conservatori.
Il gesto, inusuale, ha come finalità di conseguire l'agognata uscita del Regno Unito dall'unione sovietica europea.
E il Regno Unito si era, grazie alla Thatcher, tenuta ben stretta la sterlina, per cui l'esigenza di riprendere una piena indipendenza è sicuramente meno impellente di quella che abbiamo noi Italiani.
Il comportamento di Farage dovrebbe essere un esempio per tanti partiti, pur meritevoli di considerazione, che con il loro zero virgola, sottraggono solo voti importanti per il raggiungimento di una finalità comune.
Ricordiamo che nel 1996, la sinistra vinse, certo, perchè Bossi si presentò da solo, ma anche perchè Fini non volle inglobare nell'alleanza la Fiamma tricolore e Rauti, per ripicca, si presentò ovunque e sottrasse i voti che avrebbero dato al Centro Destra quei quaranta seggi in più necessari alla vittoria.
E ci beccammo Prodi !!!
Ricordiamoci sempre, senza rinunciare alle nostre peculiarità, che il nemico non è chi è vicino a noi, ma magari ha differenti priorità, il nemico è a sinistra, il nemico è il cattocomunista asservito a Bruxelles.




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11 novembre 2019

Salvini e la Meloni non si inchinino al politicamente corretto


Il successo del nuovo Centro Destra è anche dovuto al fatto che, a differenza degli anni di "Silvio Unico Re", oggi non è uno solo a tirare la carretta (allora solo e soltanto Berlusconi, mentre Fini e Casini remavano contro e Bossi giocava in proprio) ma ci sono almeno due "cavalli di razza" che tirano dalla stessa parte dando dei punti a qualunque altro esponente degli euro cattocomunisti con grillini inclusi tranne, forse, Renzi che, almeno dialetticamente, è al loro livello (per le tesi che sostiene, sicuramente no).
Salvini e la Meloni rappresentano questo nuovo Centro Destra e formano una coppia paragonabile, almeno per l'Italia, a quella che formarono Reagan e la Thatcher e portò al crollo del comunismo.
Devono cercare di affinarsi sempre di più e, soprattutto, evitare cedimenti al politicamente corretto.
Leggo di una presunta visita di Salvini alla Segre e di una telefonata della Meloni alla medesima senatrice a vita per "spiegarle" l'astensione sulla sua commissione.
Ma noi non dobbiamo spiegazione alcuna !
Salvini e la Meloni hanno interpretato (moderandola) la volontà di gran parte dell'elettorato di Centro Destra che è contrario a tale commissione finalizzata solo ad imporre il pensiero unico e la persecuzione delle opinioni non conformi a tale massificante pensiero.
Evitino, Salvini e la Meloni, i pellegrinaggi e gli inchini al politicamente corretto, quasi che si dovesse giustificare una legittima affermazione delle proprie idee e opinioni.
Sarebbe ora che ci si spogliasse della ipocrita retorica che ancora oggi, dopo oltre settanta anni, ci fa parlare di vicende da lasciare ai libri di Storia, per occuparci delle questioni che toccano il Benessere, la Sicurezza e l'Indipendenza della nostra Patria, oggi.



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10 novembre 2019

Io sto con il sindaco di Predappio


Il sindaco di Predappio ha preso una decisione, motivata in modo articolato e la sinistra con la bava alla bocca, quella che distrugge i posti di lavoro, aumenta le tasse, apre all'invasione dei clandestini, svende la nostra Sovranità a Francia e Germania, insorge in modo compulsivo.
Io sto con il sindaco di Predappio perchè ha detto una cosa giusta: se si vuole fornire una sana informazione ai ragazzi perchè possano decidere in modo equilibrato, non li si deve solo mandare ad Auschwitz, ma anche a visitare i gulag sovietici dove i comunisti improgionavano i Solgenitsyn e i Sacharov, le foibe dove i comunisti slavi assassinarono migliaia di Italiani e quel che resta del muro di Berlino costruito non per difendere uno stato comunista dall'invasione esterna, ma per impedire ai propri cittadini di uscire dall'oppressione, dalla miseria e dalla morte inflitta dal comunismo.
A parte il fatto che non credo debba essere un comune o una istituzione pubblica ad "educare", perchè il loro compito è "amministrare", coprire i buchi di una strada, fornire servizi, garantire sicurezza, fornire istruzione, insegnare a ragionare, non imbottire la testa dei ragazzi di idee preconfezionate.
Se il pubblico facesse il suo, senza tracimare, allora i ragazzi, imparando a ragionare con la propria testa, darebbero ad ogni situazione la risposta più giusta per loro, derivante dalla loro capacità di elaborare le esperienze e le conoscenze loro e non quelle, spesso manipolatrici, degli adulti.



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09 novembre 2019

Il giorno in cui crollò il comunismo


Trent'anni fa "cadde" il muro di Berlino, il simbolo del comunismo che i comunisti, persino in certi libri di testo per la scuola, millantavano come barriera contro i vizi dell'Occidente.
Non credo che interessi cosa facessi quel giorno, ma provai infinita gioia.
Per poco più della metà della mia vita il muro ha rappresentato il monito del vero volto del comunismo: miseria, oppressione, morte.
Non che ne avessi necessità, sono anticomunista da sempre, tanto che non mi ricordo quando ho iniziato, così che posso dire di esserlo sin dalle mie vite precedenti.
Ma in un mondo in cui, grazie a Reagan e alla Thatcher (anche se il 9 novembre 1989 presidente degli Stati Uniti era George Bush padre), il comunismo è crollato, i comunisti sono ancora presenti.
In forma ufficiale (Cina, Cuba, Vietnam, Corea del Nord) ma anche sotto mentite spoglie di altre organizzazioni internazionaliste che ne hanno però ereditato le caratteristiche illiberali e oppressive.
Ad esempio l'unione sovietica europea che, con la sua violenza finanziaria, ha già dimostrato (leggi Grecia) di portare alla miseria e alla fame i popoli e di agire per sopprimere la Libertà, l'Identità, la Sovranità e l'Indipendenza delle Nazioni, applicando la stessa concezione di "sovranità limitata" che fu di Breznev quando invase la Cecoslovacchia, con politiche mirate alla sostituzione etnica ed alla trasformazione dei cittadini in sudditi.
Chi vuole aprire i porti, chi adotta politiche economiche assistenzialiste, chi pretende che i cittadini consegnino i loro risparmi allo stato per un livellamento verso il basso (e la chiama "redistribuzione"), chi vuole leggi e commissioni finalizzate ad imporre il bavaglio alle idee e alle opinioni, quello è un comunista, anche a sua insaputa, se vogliamo.
Il comunismo è morto il 9 novembre 1989, ma ha prodotto tante metastasi e non gli basta cambiare il nome, perchè il dna è sempre quello.
Il 9 novembre festeggiamo il crollo del comunismo, ma abbiamo ancora l'obbligo di combattere i comunisti, più o meno mascherati, che sono rimasti tra noi.



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08 novembre 2019

A quando la scorta per Balotelli ?


Leggo con stupore che è stata disposta una scorta per la senatrice a vita l'ottantanovenne Segre.
Il pretesto sarebbero minacce e offese, al ritmo di ben duecento al giorno, che avrebbe ricevuto.
Non ho però letto da nessuna parte il tenore di quelle minacce e offese, nè le ho viste documentate.
Si fa presto a dire: ho ricevuto offese e minacce.
Chiunque scriva di politica (e non solo) in rete ne riceve.
Anch'io ho la mia quota di affezionati odiatori infinitamente minore, ovvio, di quella su cui possono contare Salvini o la Meloni, noblesse oblige, ma non per questo vivo sotto scorta.
Poichè però sono uno che, pagando le tasse, contribuisce a pagare la scorta alla senatrice a vita Segre, mi sembrerebbe il minimo che mi venissero documentati tutti questi messaggi di minacce e offese.
Nel frattempo aspettiamo che venga concessa la scorta anche a Balotelli, la nuova icona dell'antirazzismo de noantri.




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07 novembre 2019

Quota Cento, quota minima di Civiltà


Renzi e i suoi accoliti dovrebbero vergognarsi nel continuare a blaterare contro quota cento, definendola un provvedimento assistenzialista.
Capisco che chi non ha mai lavorato non possa essere stanco di lavorare, ma non capisco l'accanimento contro chi è nella fase discendente della sua esistenza.
Tanto più che la pensione non è assistenzialismo, ma retribuzione differita, soprattutto adesso che, passata la sbornia della prima repubblica, si è passati integralmente dal sistema retributivo a quello contributivo, per cui ognuno percepisce una pensione parametrata a quello che ha versato.
I retributivi sono ormai in via di estinzione.
Era un provvedimento da prendere da subito, ma era l'unica riforma da realizzare, per il resto ognuno vada in pensione all'età che vuole ben sapendo che l'importo della pensione sarà tanto maggiore quanto più uno rimane in servizio.
Quota cento è solo un primo passo per restituire dignità e diritti a tuti coloro ai quali Monti e la Fornero, con la complicità dei partiti che li hanno sostenuti (e che, stando alle parole di Renzi, evidentemente non ne sono pentiti), hanno sottratto il diritto alla vecchiaia serena.




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06 novembre 2019

Le priorità della sinistra euro cattocomunista


Gli investitori scappano dall'Ilva e rischiano il posto quindicimila lavoratori.
Nessuno vuole prendersi l'Alitalia se non dopo una cura dimagrante che costerebbe il posto a duemila lavoratori.
Le tasse più "gretine" della storia piegano le piccole imprese che sono la spina dorsale dell'economia.
La riapertura dei porti ha fatto riesplodere l'invasione di clandestini non ben identificati, mentre gli "amici" di Francia e Germania, approfittando del governo loro succube, ci rispediscono quelli che eravamo riusciti a far uscire dall'Italia.
Eppure si preoccupano della commissione Segre contro odio, razzismo e antisemitismo e di un calciatore bollito, con un grande avvenire dietro alle spalle e buttato al vento, che  cerca facile notorietà gridando "al razzismo!".
Questioni di priorità, è del resto più facile e con maggiore copertura mediatica sbrodolare su un calciatore iperpagato e parlare del sesso degli angeli, che studiare e faticare per difendere il lavoro e il salario di comuni cittadini che faticano otto ore al giorno per dare un'esistenza dignitosa alla loro famiglia.



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05 novembre 2019

Fermiamoli prima che distruggano tutto !


L'Ilva di Taranto rischia di chiudere e mandare a casa migliaia di lavoratori, caricando sullo stato (cioè su di noi) il costo della bonifica ambientale.
Un grande risultato ottenuto dal governo giallorosso di Conte, Renzi, Zingaretti, Boldrini e Grillo.
Gli euro cattocomunisti non risparmiano neppure i loro elettori, basti pensare alla devastazione della tassa sulla plastica per le medie-piccole imprese dell'Emilia Romagna dove si produce il 65% degli imballaggi.
Sembra che si stia realizzando il detto che gli Dei fanno impazzire quelli che vogliono distruggere.
Con simili provvedimenti solo dei Tafazzi, in Emilia e in Puglia, voterebbero per il pci/pds/ds/pd e i suoi derivati al governo.
Sarebbe da godere se non si parlasse della vita di migliaia di nostri Connazionali.
E' auspicabile che Mattarella abbia un soprassalto di coscienza e li fermi, subito, convocando le elezioni per dare all'Italia un governo che faccia gli interessi degli Italiani.


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04 novembre 2019

4 novembre: la Vittoria degli Italiani


A centouno anni dalla Vittoria che consentì all'Italia di unificarsi quasi per intero, le nostre Identità, Indipendenza e Sovranità sono sotto attacco.
Gli epigoni di quelle forze socialiste che nel 1915 avrebbero voluto la neutralità pusillanime dalla guerra, oggi, alleate con una gerarchia ecclesistica tornata antitaliana, succube delle interessate teorie internazionaliste e globaliste degli ambienti finanziari e affaristici che si sono materializzati con l'unione sovietica europea, stanno smantellando Identità, Sovranità e Indipendenza per riportare gli Italiani al ruolo di sudditi degli stranieri.
Una volta cedendo alla Francia tratti del Mar Ligure, plaudendo alla Fiat che si sposa con una casa francese cedendole la maggioranza nel consiglio di amministrazione, facendo acquiescenza alla presa in giro della rotazione dei porti per far sbarcare i clandestini e accettando che, invece di prendersi le loro quote, Francia e Germania ci rispediscano quelli che, transitati da noi, sono poi sciamati nei loro territori, beatificando le ong che ci scaricano centinaia di clandestini e rinunciando ad una religione che faccia l'interesse della nazione che ne ospita la chiesa, sono tanti i modi per colpire l'Italia e gli Italiani.
Il 4 novembre, con il suo profondo significato Nazionale e Identitario, diventa quindi un monito per non dimenticare chi siamo e che questa terra è la nostra terra.
Ospitalità, cortesia, solidarietà, ma sempre prima gli Italiani !




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03 novembre 2019

A sinistra qualcuno ci odia


E' vero che la manovra finanziaria che sarà approvata (semprechè riescano ad approvarla ...) sarà diversa da quella uscita dal consiglio dei ministri vista la guerriglia interna alla maggioranza di governo che non è maggioranza del paese, ma quello che, giorno dopo giorno, esce dalla lettura del provvedimento finanziario rappresenta sempre più l'anima profonda degli euro cattocomunisti asserviti a Bruxelles e vogliosi di punire gli Italiani per il Benessere conseguito.
Così il primo bene che viene sistematicamente colpito, sin dai tempi del socialista Amato, è la casa, cioè un bene che non produce reddito (e quando lo produce, con la locazione, viene già ampiamente tassato) e che pertanto non dovrebbe neppure essere sfiorato dalle avide mani dei gabellieri, che sia la prima, la seconda o la centesima casa di proprietà.
L'unificazione di imu e tasi (una farlocca suddivisione inventata da Monti) non sarà a costo zero, ma rappresenta la summa dell'odio verso gli Italiani che permea la sinistra cattocomunista (che dite ? denunciamo alla commissione Segre ?).
Viene fissata una aliquota minima all'8,6 per mille ed una massima al 10,6 per mille.
Aliquota massima che già oggi era presente e che molti comuni avevano adottato.
I comuni possono ridurla fino ad azzerarla oppure aumentarla sino al massimo.
E i comuni che già l'hanno al massimo ?

Niente paura, per loro è prevista la possibilità di un ulteriore aumento fino all'11,4 per mille, cioè un aumento di quasi il 10% sulla precedente tassazione.

Un aumento fortemente discriminatorio e diseducativo, a prescindere dal fatto che è esclusa - per ora ... - la prima casa tranne quelle di lusso, perchè punisce i comuni virtuosi che non hanno spogliato i cittadini dei loro risparmi tassandoli al massimo e, al contrario, premia i comuni più avidi che già avevano sottratto ai loro cittadini il massimo possibile per legge.
E, guarda caso, i due comuni più importanti, con il maggior numero di abitanti che già avevano arpionato il massimo da sottrarre ai cittadini ed ai quali viene concessa la possibilità di un ulteriore aumento fino all'11,4 per mille, sono quelli di Milano (amministrata da una giunta euro cattocomunista guidata da Giuseppe Sala) e quello di Roma (amministrato - si fa per dire - da Virginia Raggi con i cinque stelle).
Sarà un caso ?

Giulio Andreotti, che se ne intendeva, diceva: a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.



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02 novembre 2019

Tasse, sbarchi e manette


Quando Conte afferma che le tasse non sono aumentate, aggiunge un "complessivamente" che gli consente una via di fuga dall'accusa di mentire.
Quell'avverbio, infatti, lo salva sul piano formale, non su quello sostanziale, perchè persino i giornali amici del governo, come il Quotidiano Nazionale (Carlino, Giorno, Nazione) non possono evitare di elencare tutte le tasse introdotte e aumentate in cambio di venticinque centesimi al giorno di aumento delle pensioni (sotto i duemila euro) e di una manciata di contentini che non possono cambiare la realtà di un governo che spreme gli Italiani (e prepariamoci alla grandine di imu e tasi unificate ...).
Senza rete invece la Lamorgese che ha sostituito Salvini agli Interni aprendo i porti.
Subito dopo il voto umbro, gli euro cattocomunisti hanno dimostrato di non capire il messaggio e hanno accolto a Pozzallo i clandestini della sos Mediterraneo sbandierando che Francia e Germania se ne prenderanno (quando ?) settanta.
Però 34 restano in Italia e saranno 34 in più del dovuto, ai quali aggiungere i 50 al mese che ci verranno rispediti dalla Germania.
Un saldo nettamente passivo.
Per evitare che si diffondano queste notizie ecco che hanno istituito la commissione Segre (meglio sarebbe chiamarla "commissione odio") che, assieme alla proposta di legge di Marattin ed altri per l'obbligo di documentare la propria identità quando si apre un profilo, potrebbe portare ad una caccia mirata contro chi espone le sue idee ed opinioni in contrasto con la linea di governo.
Tasse, sbarchi e manette, è la cifra distintiva del governo giallorosso voluto da Conte, Renzi, Zingaretti, Grillo e benedetto da Mattarella, Bergoglio, Merkel e Micron.
L'opposizione ad un governo che "gode" di simili sponsor da diritto, diventa un dovere civico.



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01 novembre 2019

Pane e salame primo bersaglio della commissione Segre


Quello in studio che diffida Salvini dal mangiare pane e salame è il disegnatore satirico (?) Vauro, di sinistra e sostenitore della commissione Segre contro il razzismo, l'antisemitismo e l'odio.
Primo bersaglio, evidentemente: pane e salame.






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Tanti no contro la commissione Segre


Sono tanti ad essere contrari alla commissione Segre.
Ecco le validissime ragioni di Nicola Porro






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Non basta astenersi sulla commissione Segre.Meglio votare contro


Con i voti degli euro cattocomunisti con cui si sono intruppati i resti di quello che fu il partito più votato a marzo 2018, è stata istituita una commissione, proposta da una senatrice a vita, che viene presentata "contro il razzismo, l'antisemitismo e l'istigazione all'odio".
Sappiamo tutti che si tratta di una commissione bavaglio di idee ed opinioni.
Per questo il Centro Destra si è compattato sull'astensione.
Ma l'astensione non basta, perchè la stessa esistenza di quella commissione proietta la percezione che in Italia ci sia razzismo e antisemitismo e che tali siano molti, se non la maggioranza, degli Italiani.
La foglia di fico del razzismo e dell'antisemitismo, che in Italia non c'è, serve a coprire la terza gamba: l'istigazione all'odio.
E poichè non esiste neppure una istigazione all'odio, quello è il pretesto per soffocare le voci identitarie e nazionaliste (o sovraniste se si preferisce) che, in misura sempre maggiore, producono una informazione alternativa a quella (non più credibile, nè affidabile) di telegiornali, radiogiornali e quotidiani al 90% proni ai padroni dell'unione sovietica europea.
Sarebbe stato meglio votare contro l'istituzione di una commissione che, quella sì, creerà divisione e odio perseguitando chi non si allinea con le direttive europee.



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