Questa mattina ascoltavo, prima del gr1 delle sette, una trasmissione che credo si chiami "voci dal mondo".
Era intervistata una signora, credo rappresentasse la camera di commercio a Singapore e che, parlando a mitraglia, ha sostanzialmente detto:
Contattarci è un must per le imprese italiane che vogliono un plas (che sarebbe il latinissimo e quindi nostrano "plus" ma pronunciato "plas" sembra essere più in linea con la tecnocrazia imperante e ignorante) per fare business a Singapore in modo safe. Grazie a noi possono avere un set-up per il loro coming anche in forma di singoli step.
Mi sembra giusto condividere l'ilarità suscitata in me da simile prosa, che ha allietato l'inizio di questo sabato.
La lingua italiana, però, non ha bisogno di intercalari stranieri, perchè è completa e, anzi, a differenza di altri idiomi, ha il vocabolo appropriato per definire ogni sfaccettatura.
E' chi sente il bisogno di infarcire la nostra lingua con vocaboli mutuati dal parlato straniero che, per primo, danneggia la nostra immagine e presenta l'Italia come uno stato satellite e gli Italiani come aspiranti sudditi a sovranità limitata o annullata.
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6 commenti:
Su questa colonizzazione linguistica è da tanto che insisto anch'io. Non è un caso che è iniziata una rilettura in salsa onusiana di tutta la nostra letteratura sotto la lente del "correttismo politico", per meglio depurarla (si veda il caso Divina Commedia). Altro che Fahreneit 451!
Siamo ai nuovi Piagnoni di Savonarola e al rogo delle opere italiane. Però delle intrusioni continue di anglicismi economicistici che imbastardiscono la lingua nessuno obbietta mai nulla.
ti up-po anche io un commento su questo (gravissimo) argomento
Generalmente i francesi non li sopporto, però debbo dire che su questo argomento han ragione da vendere. In Francia infatti è assai arduo sentire intercalari stranieri e se qualcuno s'azzarda spesso viene sbranato dall'opinione pubblica. Dovremmo imitarli almeno in questo.
Ben ritrovato, Johnny, spero sia una voglia di riprendere ... :-)
Nessie, Josh. Purtroppo non è frutto di oggi. Probabilmente ho già ricordato l'episodio, ma ... repetita iuvant.
Nel 1977 stavo aspettando il mio turno per sostenere l'esame di Diritto privato comparato e assistevo all'esame di una ragazza alla quale fu chiesto su cosa si basava la giurisprudenza inglese. La sventurata rispose sullo "steir disaisis". Che altro non era che il brocardo: stare decisis, cioè riferirsi ai precedenti. Ed era il 1977 ... :-(
l' ultimissima ???
Juventus Stedium...
PS :
AIRFRANCE credo sia l' unica compagnia aerea che parli in francese con la Torre di Controllo...
Di quella abominevole scelta (Juventus Stedium) che mi ricorda tanto il doppiaggio di Stanlio e Olio, ne avevo parlato anche io il 9 dicembre, subito dopo averla sentita per radio ... :-)
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