Quarta, quinta notizia, in prima pagina solo occhielli che rimandavano alle pagine interne, condizionali e dubbi per non dire "terrorismo".
Vero è che siamo all'inizio delle indagini e che il fatto che l'eventuale attentato sia stato prevenuto, rende meno "vendibile" la notizia, ma il ruolo dell'informazione è quella di avvisare la popolazione e tenere alta l'attenzione, soprattutto in una situazione di tensione internazionale che, ancora una volta, vede al centro il Medio Oriente.
E' evidente che negli anni gli ingressi senza controlli hanno creato una base molto ampia per il reclutamento di soggetti facilmente influenzabili con richiami alla religione.
Quel che sarebbe potuto accadere a Viterbo è una strage di proporzioni paragonabili a quelle operate dai terroristi palestinesi e musulmani a Fiumicino nel 1973 e nel 1985 o a Nizza nel 2016.
Fortunatamente le nostre Forze dell'Ordine hanno dimostrato di avere le antenne sensibili e attente, molto più di quanto non dimostri la sufficienza e la sottovalutazione dei tanto incensati "professionisti dell'informazione".
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