Il ministro dell'istruzione Gelmini ha idea di ripristinare l'obbligo del grembiule a scuola.
Non è ben chiaro se sia per le elementari (come alla mia epoca) o per l'intero ciclo dell'obbligo scolastico.
Con un pizzico di nostalgia, ripenso al mio grembiule nero, colletto bianco e fiocco blu che, senza alcun rimpianto, abbandonai con l'esame di quinta elementare.
Utile, il grembiule, per evitare di sporcare i vestiti ma, soprattutto, per dare un tocco di uniforme alla classe.
Purtroppo leggo che il proposito della Gelmini è fondato su un (a mio parere errato) concetto di uguaglianza che, in questo caso, sconfina nella massificazione.
La Gelmini, in un impeto socialdemagogico, vorrebbe imporre il grembiule per "oscurare" le "firme" che alcuni bambini indossano per volere dei genitori.
A me sembra una motivazione inutile.
Le differenze ci sono e, con o senza grembiule, emergerebbero comunque, magari nelel frequenti occasioni di feste in casa dell'uno o dell'altro.
Se tale è la motivazione della Gelmini, allora sono contrario al ripristino del grmbiule.
Se, invece, il grembiule è inteso come una educazione all'uniforme, quindi una forma esteriore di rispetto di una norma generale, allora sono favorevole.
Ancor più se questo significasse l'inizio di una rieducazione delle giovani generazioni all'ordine, alla disciplina, al rispetto dei superiori e della gerarchia.
Tutti elementi clamorasamente mancanti nella scuola odierna.
La rinasciata di una nazione passa attraverso al ripristino di un ordine anche mentale che parte dall'educazione a tali principi a scuola.
Il grembiule è l'uniforme dei bambini e può essere lo strumento esteriore per raggiungere scopi educativi ben più importanti che non una esternazione propagandistica socialdemagogica.
Entra ne
Non è ben chiaro se sia per le elementari (come alla mia epoca) o per l'intero ciclo dell'obbligo scolastico.
Con un pizzico di nostalgia, ripenso al mio grembiule nero, colletto bianco e fiocco blu che, senza alcun rimpianto, abbandonai con l'esame di quinta elementare.
Utile, il grembiule, per evitare di sporcare i vestiti ma, soprattutto, per dare un tocco di uniforme alla classe.
Purtroppo leggo che il proposito della Gelmini è fondato su un (a mio parere errato) concetto di uguaglianza che, in questo caso, sconfina nella massificazione.
La Gelmini, in un impeto socialdemagogico, vorrebbe imporre il grembiule per "oscurare" le "firme" che alcuni bambini indossano per volere dei genitori.
A me sembra una motivazione inutile.
Le differenze ci sono e, con o senza grembiule, emergerebbero comunque, magari nelel frequenti occasioni di feste in casa dell'uno o dell'altro.
Se tale è la motivazione della Gelmini, allora sono contrario al ripristino del grmbiule.
Se, invece, il grembiule è inteso come una educazione all'uniforme, quindi una forma esteriore di rispetto di una norma generale, allora sono favorevole.
Ancor più se questo significasse l'inizio di una rieducazione delle giovani generazioni all'ordine, alla disciplina, al rispetto dei superiori e della gerarchia.
Tutti elementi clamorasamente mancanti nella scuola odierna.
La rinasciata di una nazione passa attraverso al ripristino di un ordine anche mentale che parte dall'educazione a tali principi a scuola.
Il grembiule è l'uniforme dei bambini e può essere lo strumento esteriore per raggiungere scopi educativi ben più importanti che non una esternazione propagandistica socialdemagogica.
Entra ne
Nessun commento:
Posta un commento