Potrebbe anche essere una soluzione: ce le diamo di santa ragione, distruggiamo quanto più è possibile distruggere, riduciamo drasticamente la popolazione mondiale e poi, come è sempre accaduto nella Storia, ricostruiamo e dalla devastazione della guerra trarremo quella spinta per creare una Civiltà ancora più forte, migliore, magari quella che ci porterà a colonizzare lo spazio.
Lo raccontano tanti romanzi di fantascienza: gli Uomini si sono sparsi nello spazio a colonizzare nuovi mondi e conoscere nuove forme di vita, dopo una disastrosa guerra che lasciò tutti più poveri e sull'orlo dell'estinzione, ma diede la forza per uno sforzo unitario verso le vette più alte.
Ma quella è letteratura.
E poi come è possibile parlare di guerra mondiale, senza tener conto che, all'interno stesso delle nazioni, siamo profondamente divisi, più o meno a metà ?
Prendiamo uno qualsiasi degli argomenti che possono diventare la miccia che innesta il conflitto.
Russia e Ucraina.
I governi occidentali, purtroppo compreso il nostro, sono dalla parte di Zelensky, ma i sondaggi dicono che larga parte della popolazione in tutte le nazioni è contraria a sostenere l'Ucraina quando non apertamente dalla parte della Russia.
Quindi ?
Altrettanto dicasi per Israele.
Da che parte starebbe Israele e da che parte i terroristi cui Israele sta dando la caccia ma che alcuni in Occidente vorrebbero accreditare come controparte ?
Come facciamo a fare una guerra mondiale quando il nemico lo abbiamo dietro la porta accanto, nel nostro stesso condominio, del quale, poi, noi siamo i nemici da abbattere (veggasi l'assassinio di Charles Kirk che ha trovato degli apologeti anche in Italia) ?
Non so quale risposta si possa dare e apprezzo sempre di più il buon senso e l'equilibrio del Presidente Trump che emerge davanti alle isteriche grida belliche di tanti suoi omologhi in Occidente (e non solo).
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