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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

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20 agosto 2025

Pacifinti messi a nudo

Per anni hanno ammorbato la politica con la loro liturgia pacifinta, le loro bandiere arcobaleno, le loro marcette domenicali, peraltro sempre a senso unico, sostenendo le pretese di chi è contro l'Occidente.

Sono stati coccolati e viziati dai politici di sinistra che, in cambio, hanno avuto la cortesia del loro silenzio quando D'Alema e Mattarella (presidente e vicepresidente delconsiglio con delega ai servizi segreti) ordinarono di bombardare Belgrado.

I "professionisti dell'informazione", manipolatori come non mai tanto da giustificare pienamente la riottosità della Meloni a parlare con loro (molto meglio il colloquio diretto, oggi che è possibile, con i cittadini) hanno accreditato costoro come vessilliferi di un mondo senza guerre, ingannando solo chi è propenso a farsi ingannare e, quindi, merita di essere ingannato.

Ma, oggi, nonostante lo sforzo profuso dai soliti "professionisti dell'informazione", nel dipingere un'immagine distorta del vertice di Washington, esaltando più il livido Macron e l'ambiguo Merz, invece di applaudire la grande prestazione della Meloni, persino chi è propenso ad essere ingannato sarà più difficile ingannare.

E' evidente che c'è una parte della politica internazionale che non vuole la pace in Ucraina e, francamente, non capisco bene l'utilità di una tale posizione.

Il conflitto ucraino non ci serve, ci costa non solo per aver dovuto abbandonare l'acquisto delle materie prime dalla Russia, abbondanti e a basso prezzo, ma anche perchè l'unione europea si è stoltamente accollata l'onere di acquistare le armi da regalare agli ucraini.

Abbiamo spinto tra le braccia della Cina, vero nemico dell'Occidente tutto, la Russia che, nel corso della sua Storia, ha sempre guardato, aspirando di esservi pienamente accolta, più a occidente che ad oriente.

Abbiamo rinunciato a quella posizione di principio, giusta, per cui erano le popolazioni a dover decidere la loro appartenenza, nella fattispecie quelle di Crimea e del Donbass se essere ucraine o essere russe.

Con una economia di guerra non ancora combattuta, stiamo compromettendo il Benessere e la Sicurezza delle nostre nazioni.

Lasciamo perdere i cattocomunisti in Italia che, nella loro squallida palude, ogni mattina si alzano pensando a cosa possono dire contro la Meloni e, dopo aver letto le cronache del vertice, invece di applaudire al successo italiano, criticano e darebbero contro alla Meloni sia che persegua l'idea di un articolo cinque esteso all'Ucraina, sia che aderisca all'invio di militari sul terreno, sia che si chiami fuori dalla follia di Macron.

Un Macron svilito sia in patria che nei consessi internazionali, dove non può fare altro che atteggiarsi a bulletto di Guascogna, facendosi fotografare con la mano in tasca e cercando di minare il terreno della pace.

Forse sperando di ripetere l'avventura del suo compare Zelensky che, da due anni, è scaduto dal suo mandato di presidente ma, causa guerra, ha sospeso le elezioni che dovrà affrontare una volta conclusa la pace, per cui l'unico modo per restare al potere ed evitare eventuali imputazioni da parte del suo successore, è continuare la guerra "fino all'ultimo ucraino".

Questa guerra, se si fosse applicato a Crimea e Donbass lo stesso criterio della autodeterminazione dei popoli, non sarebbe mai scoppiata e adesso i pacifinti sono nudi alla meta, perchè sono proprio loro a disseminare di ostacoli il percorso verso la pace che, evidentemente, invocano a parole, ma rifuggono nei fatti.


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