Un bel post di Elena, coblogger di Robinik , mi fornisce il destro di riprendere il discorso sulla pena di morte.
Un tema che non finisce e non finirà mai di dividere, a testimonianza della sua incidenza nella società e anche del sentimento, magari inconscio, sulla sua utilità.
Serial killer, terroristi musulmani, assassini di funzionari dello stato.
Queste le categorie che mi vengono in mente per comminare quella che è, da sempre, la massima pena, la pena capitale.
Comminata al termine di un regolare processo, con tutte le garanzie di un contraddittorio e, magari, solo con una unanimità dei giurati, “al di là di ogni ragionevole dubbio”.
E questo significa che la pena di morte è una pena giusta solo negli stati democratici , dove la cultura giuridica fornisce adeguate garanzie contro l’arbitrio.
Per quale ragione ci si dovrebbe preoccupare di lasciare quei criminali liberi di guardare il sorgere del sole, le stelle e la luna (sia pure a scacchi) quando alle loro vittime tutto ciò è precluso ?
Per quale ragione dovremmo preoccuparci di una improbabile rieducazione di tali assassini, ai quali magari concedere, tra amnistie, buona condotta e permessi vari, la possibilità di tornare liberi a godere di quella vita che hanno sottratto alle loro vittime ?
Pensiamo che la libertà per siffatti individui vuol dire uccidere una seconda volta le loro vittime e offenderne i parenti.
Lo stato si costituisce per meglio tutelare gli interessi dei singoli contraenti: quale garanzia può dare uno stato che mette potenzialmente in libertà efferati criminali ?
Quale garanzia può dare uno stato che, a priori, esclude di comminare il massimo della pena che ha diritto a infliggere ?
E’ un invito ai criminali a delinquere, tanto, al massimo, si faranno qualche anno in galera, con sin troppo ampie possibilità di riduzioni, sconti e permessi.
Allora ripensiamo all’opportunità di introdurre nella nostra democratica, garantista legislazione civile la pena di morte per quei crimini che maggiormente offendono la coscienza dei cittadini onesti: serial killer, terroristi musulmani e assassini di funzionari dello Stato.
Senza paura e senza pruriti buonisti che sono la migliore garanzia per Caino e un offensivo epitaffio per Abele.
Un tema che non finisce e non finirà mai di dividere, a testimonianza della sua incidenza nella società e anche del sentimento, magari inconscio, sulla sua utilità.
Serial killer, terroristi musulmani, assassini di funzionari dello stato.
Queste le categorie che mi vengono in mente per comminare quella che è, da sempre, la massima pena, la pena capitale.
Comminata al termine di un regolare processo, con tutte le garanzie di un contraddittorio e, magari, solo con una unanimità dei giurati, “al di là di ogni ragionevole dubbio”.
E questo significa che la pena di morte è una pena giusta solo negli stati democratici , dove la cultura giuridica fornisce adeguate garanzie contro l’arbitrio.
Per quale ragione ci si dovrebbe preoccupare di lasciare quei criminali liberi di guardare il sorgere del sole, le stelle e la luna (sia pure a scacchi) quando alle loro vittime tutto ciò è precluso ?
Per quale ragione dovremmo preoccuparci di una improbabile rieducazione di tali assassini, ai quali magari concedere, tra amnistie, buona condotta e permessi vari, la possibilità di tornare liberi a godere di quella vita che hanno sottratto alle loro vittime ?
Pensiamo che la libertà per siffatti individui vuol dire uccidere una seconda volta le loro vittime e offenderne i parenti.
Lo stato si costituisce per meglio tutelare gli interessi dei singoli contraenti: quale garanzia può dare uno stato che mette potenzialmente in libertà efferati criminali ?
Quale garanzia può dare uno stato che, a priori, esclude di comminare il massimo della pena che ha diritto a infliggere ?
E’ un invito ai criminali a delinquere, tanto, al massimo, si faranno qualche anno in galera, con sin troppo ampie possibilità di riduzioni, sconti e permessi.
Allora ripensiamo all’opportunità di introdurre nella nostra democratica, garantista legislazione civile la pena di morte per quei crimini che maggiormente offendono la coscienza dei cittadini onesti: serial killer, terroristi musulmani e assassini di funzionari dello Stato.
Senza paura e senza pruriti buonisti che sono la migliore garanzia per Caino e un offensivo epitaffio per Abele.
23 commenti:
Monsoreau io ho un pessimo carattere e trovo molta più soddisfazione nel vedere soffrire un criminale a lungo, piuttosto che concedergli la facile scappatoia di una morte rapida.
Ciao
hai ragione Otimaster, sei di una crudeltà inaudita (non sto scherzando). Mi fai paura.
PS: qualcuno mi puo' spiegare perché diavolo devo scrivere wplzeal??!! so'propio de coccio!
Elena non farmi sentire un mostro, fra chi mi conosce nessuno ha paura di me, salvo chi sa di avere qualche cosa sulla coscienza. Penso che se riflettessi su quanta sofferenza può causare un terrorista alle famiglie delle sue vittime nemmeno tu vorresti che se la cavasse a buon mercato.
Devi scrivere "wplzeal" perchè anche Monsoreau è crudele, o molto più probabilmente gli spider che diffondono lo spam sono in grado di incollare i loro messagi, ma non possono leggere e scrivere quel codice così non possono inserire i loro commenti.
Ciao
ah...
Otimaster, Riccardo, voi partite dal presupposto che i terroristi scontino in carcere le loro pene fini all'ultimo secondo, dell'ultimo giorno.
Purtroppo non è così: la cronaca è piena di terroristi in libera uscita (o addirittura scarcerati per buona condotta) che si pavoneggiano nelle università alla faccia dei cittadini onesti che loro hanno assassinato.
Forse Oti e Ric saranno "crudeli" verso i terroristi (ammesso che questi scontino per intero la loro pena) ma lasciare che vivano e magari si trastullino con i soldi pubblici delel loro comparsate è una crudeltà verso le loro vittime.
La spiegazione del codice fornita da Otimaster è corretta.
Sia qui che nel Castello ci siamo accorti che appena postato un intervento eravamo bombardati dal spam: ora non più :-)
Ho l'impressione che la campagna dei filoCaino abbia prodotto qualche danno.
Quando si parla di pena di morte quelli cercano di farci credere che si vogliano i plotoni di esecuzione.
Nessun plotone per decimazioni sommarie, ma solo una logica e giusta conseguenza per un crimine particolarmente efferato.
I plotoni di esecuzione, la pena di morta comminata agli innocenti, è una prerogativa che si lascia ai comunisti ed agli islamici che non hanno una cultura giuridica basata sulle garanzie difensive.
e se facessimo che per i poveri disgraziati che perdono la testa viene comminato il carcere a vita e per gli incalliti la pena di morte?
Magari in modo crudele come l'Oti ha suggerito?
ribadisco: io sono d'accordo con otimaster, la pena di morte per questa gente è un gesto di pietà umana, checché ne dicano tutti i moralisti! come si fa a vivere con uno o più omicidi sulla coscienza?! è inumano! per questo secondo me la pena di morte non è semplicemente un atto di vendetta, occhio per occhio ecc...è proprio il minimo sollievo per una persona che si è abbassata a tanto! ma questo chi lo capisce? a parte i nietzschiani come me e qualche altro...bisogna rompere i vecchi valori per costruirne altri, l'umanità deve crescere! Dio è morto! solo l'uomo è artefice del proprio destino, anche se tutto è orchestrato dalla grande armonia dell'Universo.
PS: va bene, la smetto di farmi le pere! ciao! :)
Cara Elena, purtroppo in tanti vivono con tanti omicidi sulla coscienza.
Non dobbiamo agire in base a come riteniamo il mondo dovrebbe essere, ma in base al mondo com'è.
E lasciare in galera (ma poi non ci restano) gli assassini efferati significherebbe solo graziarli, mentre le loro vittime sono morte.
Su Dio e la religione ... mi pongo tante domande ... ma è un'altra storia. :-)
nemmeno tu mi capisci monsoreau!:( io cerco di spiegare che per me la pena di morte non è una crudeltà, è una specie di purificazione! Dovremmo mandare all’altro mondo gli assassini perché raggiungano le loro vittime, perché si riuniscano i carnefici e gli assassinati.
Se io credessi in una giustizia divina sarei contro la pena di morte, che bisogno ce ne sarebbe se si è sicuri che i malvagi brucieranno nelle eterne fiamme dell’inferno? Ma queste sono favolette che vanno bene per fare paura ai bambini...il tuo approccio al problema è pratico, il mio approccio è filosofico, anche se trattasi di filosofia spicciola. Ma non sono crudele. Al contrario. In Giappone vige la pena di morte, ad ogni cambio di governo pare ci sia qualche ministro che cerca di abolirla, ma l’80% della popolazione giapponese è contrario alla sua abolizione. Io sono sicura che se si chiedesse agli italiani, anche loro sarebbero favorevoli alla pena di morte, ma nessuno glielo ha mai chiesto!!!!!!!!!
D'accordissimo sul fatto che gli Italiani, se si votasse un referendum, sarebbero favorevoli alla pena capitale.
Non capisco (è vero) il discorso sulla crudeltà: non mi pongo il problema se sia più o meno crudele (quindi punitivo) tenere gli assassini in carcere.
Hai ragione quando dici che il mio è un approccio pratico: in prigione gli assassini non ci restano, quindi la mancanza della pena capitale si trasforma per loro in una impunità differita con licenza di reiterare il crimine.
Se poi mi si garantisse al 100% che quei criminali restino in galera, spaccando pietre tutto il giorno, senza alcuna comodità ed a pane e acqua, allora potrei ripensarci: ma è un'ipotesi che non appartiene alla nostra realtà.
Se io credessi in Dio sarei ugualmente favorevole alla pena di morte, così gli assassini brucerebbero tra le fiamme dell'inferno per più tempo, ma rivendicherei comunque allo stato laico il diritto di comminare lui stesso la pena per i crimini più efferati: la pena di morte, appunto. ;-)
Io vorrei credere, ma finora non ho trovato (o ritrovato, forse sarebbe più coretto) la via Fede ... comunque, Riccardo, non ti preoccupare, tra di noi vi sono molti altri Castellani che ci sono riusciti.
corretto ... lapsus calami ...
Vi invito tutti a considerare che con la "serena" magistratura che ci ritroviamo oggi con la testa tagliata ci finiremmo noi, per la gioia di Violante, che non aspetta altro, anche se finge di aborrire una simile "soluzione". Forse sara' meglio rinviare il discorso...
Chi non risica non rosica ... :-)
Potrebbe accadere esattamente il contrario ... :-)
Non mi ricordo le esatte parole di Pound, ma dobbiamo essere pronti anche a rischiare la vita per le nostre idee ... se riteniamo che valgano loro e noi stessi ! :-)
Pound? Ezra Pound? Quello che si e' ciucciato 12 anni di democratico manicomio criminale negli USA?
Genio e pazzia.
Spesso un genio non è altro che un pazzo che rimane "al di qua" della linea di confine.
E un pazzo non è che un genio che ha superato quella linea.
...o forse era genio e non era pazzo...
... o forse era un genio che ha sconfinato nella pazzia ...
...o forse qualche sadico criminale lo ha internato...
... o forse qualcuno lo ha semplicemente curato ...
Ma tutto questo è off topic ... a buon intenditor ... ;-)
Assolutamente d'accordo.
"Serial killer, terroristi musulmani, assassini di funzionari dello stato."
CAzzo!
Tu mi vuoi uccidere, dillo! Fa parte di un piano liberale per ammazzare di risate i socialisti nazionali superstiti, confessa!
Cioè, io in queste poche righe leggo l'ESSENZA STESSA del TRASH. Giuro, mi stai troppo simpatico, ora che ho capito il modo giusto di leggerti. E pensa che io prima ti rispondevo seriamente! sfhsdifuhsdfiuh sto male. MALE. No Cazatu.
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