Leggo in vari commenti sorprendenti prese di posizioni a favore dell’inciucio tra i presunti maggiori partiti.
Lo leggo nel blog di Otimaster come commento di Eurialo al post già citato ieri e lo leggo oggi nel nuovo post di Ares.
Ed ancora ho sentito qualche scricchiolio di cedimento in alcune affermazioni di vecchi amici di tante battaglie che, tutto sommato, dicono che in fondo se ci si accorda per delle riforme … perché no ?
L’Italia - è la loro tesi - è rotolata talmente in basso che dovrebbe essere interesse comune quello di ricostruire un tessuto nazionale.
Alcuni si spingono fino al punto di paventare addirittura, in assenza di larghe intese, secessioni o guerre civili.
Che dopo il voto ci sarà il grande inciucio non è più solo un sospetto, ma è ormai una promessa che Veltrusconi ha fatto in ambedue le sue versioni, e in entrambe c’è quel “se ci sarà pareggio” che assomiglia molto alla foglia di fico per scaricare su altri (gli elettori) la responsabilità di una decisione già presa.
La scusa di Berlusconi per rifiutare i simboli dei partiti identitari era che si voleva semplificare la vita politica.
Poi ha accettato il simbolo della Lega, dell’Mpa e persino dell’inconsistente DC di Pino Pizza.
Veltroni aveva un motivo di gran lunga più valido: partiva perdente e doveva dare una mano di fresco alla immagine del suo partito.
Però anche lui si è accollato il simbolo di Di Pietro e ingloba i radicali.
Già in queste condizioni la “coesione” all’interno di queste due coalizioni non mi sembra particolarmente riuscita, soprattutto quando l’Mpa, determinante in Sicilia e in espansione altrove, si posizionerà, assieme agli Alemanno del PdL, ad esempio per salvare i forestali della Calabria, mentre la Lega vorrà finanziamenti per Malpensa (ambedue le scelte a carico delle casse nazionali, s’intende).
O quando i radicali proporranno per l’ennesima volta l’amnistia e Di Pietro si straccerà le vesti contro un simile cedimento.
Ma se, già di loro, queste due coalizioni – che si proclamano maggioritarie – non sono così coese come vogliono far credere, quanto potrebbero esserlo governando assieme ?
Alle esigenze degli uni rispetto agli altri di una coalizione, si aggiungerebbero quelle di Tizio rispetto a Caio dell’altra, in un crescendo di Babele che non troverebbe, mai, una risultante, se non nell’accontentare tutti, in un perpetuo attacco alla diligenza, concedendo l’assunzione dei forestali ma anche i finanziamenti per Malpensa.
Un giro di vite (a parole) contro la criminalità, ma anche maggiori tutiorismi per processi e carcerati.
Riduzione delle tasse, ma anche maggiori autonomie impositive locali, ma anche il taglio delle spese a cominciare dai trasferimenti agli enti locali, in un circolo vizioso che, gattopardescamente, lascerebbe tutto come è.
Qui sta il grande limite delle grandi coalizioni, che diventano delle grandi colazioni per i partiti che si siedono a tavola.
Per questo fanno gola ad entrambi.
Ma non è la soluzione dei problemi italiani che, invece, chiedono una visione d’insieme, un progetto di società che si vuole perseguire, ideali e valori che vedono necessariamente contrapposte le correnti politiche in ogni parte del mondo.
A meno che non si rinunci ai grandi progetti, non si rinunci a proporre una visione di società cui tendere, e ci si limiti a fare gli amministratori di condominio.
Riparare le buche nel vialetto di accesso, tagliare l’erba, spalare la neve che si traduce, in uno stato, ad occuparsi solo di contabilità e bilancio.
In sostanza, non si governa, ma ci si riduce solo ad amministrare e, amministrando, a spartirsi gli utili immediati, negando il futuro ad una intera nazione.
Per questo è necessario dare forza ai partiti identitari, ai partiti che hanno una visione di società basata su ideali e valori forti.
Per chi è di Destra non c'è voto utile all'infuori de La Destra/Fiamma Tricolore.
Lo leggo nel blog di Otimaster come commento di Eurialo al post già citato ieri e lo leggo oggi nel nuovo post di Ares.
Ed ancora ho sentito qualche scricchiolio di cedimento in alcune affermazioni di vecchi amici di tante battaglie che, tutto sommato, dicono che in fondo se ci si accorda per delle riforme … perché no ?
L’Italia - è la loro tesi - è rotolata talmente in basso che dovrebbe essere interesse comune quello di ricostruire un tessuto nazionale.
Alcuni si spingono fino al punto di paventare addirittura, in assenza di larghe intese, secessioni o guerre civili.
Che dopo il voto ci sarà il grande inciucio non è più solo un sospetto, ma è ormai una promessa che Veltrusconi ha fatto in ambedue le sue versioni, e in entrambe c’è quel “se ci sarà pareggio” che assomiglia molto alla foglia di fico per scaricare su altri (gli elettori) la responsabilità di una decisione già presa.
La scusa di Berlusconi per rifiutare i simboli dei partiti identitari era che si voleva semplificare la vita politica.
Poi ha accettato il simbolo della Lega, dell’Mpa e persino dell’inconsistente DC di Pino Pizza.
Veltroni aveva un motivo di gran lunga più valido: partiva perdente e doveva dare una mano di fresco alla immagine del suo partito.
Però anche lui si è accollato il simbolo di Di Pietro e ingloba i radicali.
Già in queste condizioni la “coesione” all’interno di queste due coalizioni non mi sembra particolarmente riuscita, soprattutto quando l’Mpa, determinante in Sicilia e in espansione altrove, si posizionerà, assieme agli Alemanno del PdL, ad esempio per salvare i forestali della Calabria, mentre la Lega vorrà finanziamenti per Malpensa (ambedue le scelte a carico delle casse nazionali, s’intende).
O quando i radicali proporranno per l’ennesima volta l’amnistia e Di Pietro si straccerà le vesti contro un simile cedimento.
Ma se, già di loro, queste due coalizioni – che si proclamano maggioritarie – non sono così coese come vogliono far credere, quanto potrebbero esserlo governando assieme ?
Alle esigenze degli uni rispetto agli altri di una coalizione, si aggiungerebbero quelle di Tizio rispetto a Caio dell’altra, in un crescendo di Babele che non troverebbe, mai, una risultante, se non nell’accontentare tutti, in un perpetuo attacco alla diligenza, concedendo l’assunzione dei forestali ma anche i finanziamenti per Malpensa.
Un giro di vite (a parole) contro la criminalità, ma anche maggiori tutiorismi per processi e carcerati.
Riduzione delle tasse, ma anche maggiori autonomie impositive locali, ma anche il taglio delle spese a cominciare dai trasferimenti agli enti locali, in un circolo vizioso che, gattopardescamente, lascerebbe tutto come è.
Qui sta il grande limite delle grandi coalizioni, che diventano delle grandi colazioni per i partiti che si siedono a tavola.
Per questo fanno gola ad entrambi.
Ma non è la soluzione dei problemi italiani che, invece, chiedono una visione d’insieme, un progetto di società che si vuole perseguire, ideali e valori che vedono necessariamente contrapposte le correnti politiche in ogni parte del mondo.
A meno che non si rinunci ai grandi progetti, non si rinunci a proporre una visione di società cui tendere, e ci si limiti a fare gli amministratori di condominio.
Riparare le buche nel vialetto di accesso, tagliare l’erba, spalare la neve che si traduce, in uno stato, ad occuparsi solo di contabilità e bilancio.
In sostanza, non si governa, ma ci si riduce solo ad amministrare e, amministrando, a spartirsi gli utili immediati, negando il futuro ad una intera nazione.
Per questo è necessario dare forza ai partiti identitari, ai partiti che hanno una visione di società basata su ideali e valori forti.
Per chi è di Destra non c'è voto utile all'infuori de La Destra/Fiamma Tricolore.
6 commenti:
* SE SEI DI DESTRA, sai che in democrazia non esistono voti
inutili, perchè ogni voto esprime una volontà politica
di cui il sistema dovrà comunque tenere conto;
* SE SEI DI DESTRA, forse questo lo avrai imparato votando
MSI per anni e fregandotene della storiella dei voti in
frigorifero che ti raccontavano i democristiani di allora ad
ogni appuntamento elettorale;
* SE SEI DI DESTRA, sai che semmai è inutile e superfluo
il TUO voto dato al PdL di Berlusconi che, nonostante Fini,
ne avrà sicuramente uno in più di Veltroni e del suo PD
(i sondaggi "veri" e i disastri di due anni di Prodi sono
inequivocabili) e pertanto, sia che arrivi al 35, 40, 45 o
50%, conquisterà comunque i 340 seggi che spettano a chi
avrà la maggioranza relativa;
* SE SEI DI DESTRA, sai che ogni voto ed ogni parlamentare
in più, dal 341° in poi, che stia a Destra senza se e
senza ma sarà un ostacolo in più per quell'accordo fra
Berlusconi e Veltroni tanto desiderato dai poteri forti;
* SE SEI DI DESTRA, SAI CHE IL VERO VOTO UTILE E' QUELLO
DATO A LA DESTRA, perchè è l'unico che possa
rappresentare i tuoi valori ed i tuoi interessi di Italiano,
senza compromessi sulla tua pelle con i vari Montezemolo di
turno.
Hanno ricusato il simbolo e dato 48 ore per modificarlo. C'era da aspettarselo (e penso se lo aspettassero) da chi non sa dire altro che il voto ai "piccoli" è un voto sprecato, ma non dice perchè dovremmo votare per un pdl che ha come suo numero due una delle persone meno affidabili della politica italiana, quello che aveva definito il pdl stesso "una comica finale".
Ero una finiana (con mezza anima radicale) fino a poco tempo fa. Poi sono andata in crisi, perchè Fini si è rimangiato le parole, perchè i Riformatori Liberali sono sotto la gonna di Silvio, perchè queste elezioni, tutto sommato, non mi convincono. E allora, se decido di non buttare via il mio voto (perchè sarebbe la prima volta nella mia vita) probabilmente voterò per La Destra. Ma per protesta.
Ciao
Va da sè che non condivido tante cose, di voi. Ad iniziare, tanto per dirne una, da quel brutto banner che avete sotto, quello con la parola Gay sbarrata.
E non sono per la pena di morte, ovvio.
Ok, s'è capito: un voto per protesta è solo un voto per protesta. :-)
Ci sono anche i voti per protesta. Credo che i voti del tuo genere saranno pochi per La Destra, ma alla fine si equilibreranno con altri voti che, per protesta, finiranno altrove (un po' come i rigori nel campionato di calcio ... :-).
Tengo a precisare che il "Voi" ancorchè gradito ... :-) si riferisce ad una sola persona, il sottoscritto, trattandosi di blog personale pur se sono autorizati a postare, ma soprattutto a commentare liberamente senza passare dalal moderazione, anche una ventina di amici (alcuni dei quali non votano per La Destra).
Il banner è frutto delle isterie degli omofili, non ci sarebbe più se avessero evitato di rompermi l'anima con il loro ditino simbolicamente alzato alla Scalfaro.
Sull'argomento abbiamo (questo sì a più mani) aperto il blog Secondo Natura http://secondonatura,blogspot.com/ così come è aperto il blog a favore della pena di morte http://penadimorte.blogspot.com/ ma nessuno dei due ha a che fare con La Destra, il suo programma o queste elezioni essendo stati aperti prima ancora della decisione di restituire una casa alla Destra da parte di Storace e Santanchè.
Grazie per avermi offerto il destro :-) per questa risposta :-)
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