Superando ogni limite del ridicolo e della decenza, alcuni gruppi di sinistra hanno dato ieri luogo ad una manifestazione contro il Governo e Silvio Berlusconi, mascherata da sostegno alla libertà di stampa, dove si è protestato contro due azioni civili promosse dal Premier dopo quattro mesi di aggressioni mediatiche e taciuto il fatto che le querele provenienti da sinistra sono più dei due terzi di quelle totalizzate per motivi politici.
Che urletti striduli provengano dopo appena 48 ore dalla messa in onda – con i soldi di tutti ! – di una trasmissione che ha manifestamente superato ogni limite derivante dalla libertà di stampa (e dalla decenza civile) dimostrano la povertà culturale di chi li ha emessi.
Ma che simili farneticanti isterie vedano in primo piano i nipotini di Stalin, dovrebbe chiudere la bocca a quanti si apprestano a dire “si però …”.
Che il dna di costoro, del resto, non sia cambiato non ce lo dice solo il fatto che protestano contro due azioni civili di Berlusconi, tacendo sulle decine proposte da esponenti della sinistra, ma anche il contraddittorio comportamento tenuto ai margini della stessa manifestazione “sulla libertà di stampa”.
Il Direttore del TG1, Augusto Minzolini, ha ieri diffuso un editoriale di commento a tale manifestazione, fruendo, così, del suo diritto di esprimere una opinione libera.
Naturalmente si sono alzati gli urletti isterici di chi lo vorrebbe censurare: Santoro non può essere censurato, Minzolini sì.
Buon gioco ha avuto il Presidente dei Senatori del pdl, Maurizio Gasparri, a rimbeccare gli incoerenti manifestanti: libertà di stampa non è solo a sinistra.
Del resto le reazioni alla pubblicazione della vicenda che ha visto come perdente protagonista Boffo, l'ex direttore dell'Avvenire che incautamente aveva "fatto la morale" al Premier, fecero subire al direttore de Il Giornale, Vittorio Feltri, analoghe censure da parte di coloro che pretendono la libertà di stampa, purchè, evidentemente, a senso unico e sempre contro Berlusconi.
Ma noi queste cose le sappiamo e le abbiamo sempre sapute, visto che se ne guardano bene dal protestare contro leggi realmente liberticide e, anzi, progettano di adottarne altre sulla stessa linea, come quella “contro l’omofobia”.
E’, del resto, nel solco di quella consorteria politico, economica, burocratica, affaristica che sta istituendo il soviet d’europa che oggi è più forte grazie al cedimento degli irlandesi che si sono piegati dalla paura della recessione e dalle minacce delle possibili ritorsioni economiche.
A questo punto, anche se alcune delle persone di cui si circonda, non mi piacciono, come non piacciono alcune sue scelte (la celebrazione del 25 aprile appiattendosi sulla retorica resistenzialista, il sostegno al soviet europeo, l’accordo con Gheddafi) noi di Centro Destra non abbiamo altra scelta che fare quadrato attorno a Berlusconi, non solo sostenendolo contro le piazzate della sinistra (che probabilmente sono solo dei boomerang) ma per incentivare lui e i suoi collaboratori a rompere gli indugi buonisti, ad accelerare i tempi e i modi della rivoluzione di cui ha bisogno l’Italia e, da subito, a dare una risposta muscolare alle aggressioni che subisce quotidianamente.
Mi piacerebbe che i politici che, in senso lato, rappresentano la mia parte politica smettessero di apparire come le vittime dell’aggressione altrui, ma reagissero virilmente, dando battaglia "fino all’ultimo sangue".
E’ ora di finirla di subire passivamente, di lasciare che la sinistra racconti un mare di frottole su come verrebbe conculcata la libertà di stampa e poi non accontentarli, almeno in parte, realizzando qualcuno dei loro peggiori incubi.
Nessuno tappi la bocca a Santoro.
Però, visto che lo stato deve recuperare fondi (adesso anche per l’alluvione di Messina) si revochi ogni trasferimento di denaro alla rai: se ha la forza di sopravvivere con i suoi mezzi, bene, sennò che chiuda.
Contestualmente i cittadini devono essere aiutati contro la burocrazia e per avere più soldi in tasca.
Si abolisca, da subito, il canone: voglio vedere chi andrà in piazza per sostenere la sua reintroduzione con il rischio di essere “linciato” in piazza dal Popolo.
Si aboliscano tutti i contributi alla stampa: sopravviva solo chi riesce a stare sul mercato.
Le Ronde divengano vere Ronde, armate e con possibilità di intervenire e non solo di telefonare.
Le espulsioni degli illegali siano immediate, senza aspettare pronunzie giudiziali, perché se uno è entrato clandestinamente, illegale è e non c’è Santo che tenga.
E non ci si limiti a consegnare un “foglio di via” il cui uso possiamo tutti immaginare quale possa essere, ma si proceda con l’immediata “restituzione” al luogo di provenienza.
Insomma, passiamo dalle parole (altrui) ai fatti anche nella guerra che si combatte, senza esclusione di colpi, tra il vecchio apparato affaristico, economico, politico e burocratico e la nuova Italia che, a fatica, il Centro Destra cerca di realizzare.
Il Premier Berlusconi bene fa ad occuparsi di terremoto e di politica estera, di scudo fiscale che riporta in Italia capitali fuggiti e aiuti per superare la crisi economica internazionale.
Bene fa, insomma, ad occuparsi di tutto ciò che è attività concreta per un buon governo della cosa pubblica.
Ma si ricordi che tutto quel che realizza, deve anche essere portato a conoscenza dei cittadini e la caciara orchestrata grazie alla “libertà di stampa” dalla sinistra, copre, molto spesso, tale comunicazione.
Allora, nei confronti di chi mette tutto in rissa, l’unica è urlare più forte di lui.
Berlusconi accantoni gli abatini, i fiorettisti della politica e usi metodi più spicci, chiamando al suo fianco dei “mediani” di interdizione, degli sciabolatori che sappiano combattere questa "guerra all’ultimo sangue".
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Che urletti striduli provengano dopo appena 48 ore dalla messa in onda – con i soldi di tutti ! – di una trasmissione che ha manifestamente superato ogni limite derivante dalla libertà di stampa (e dalla decenza civile) dimostrano la povertà culturale di chi li ha emessi.
Ma che simili farneticanti isterie vedano in primo piano i nipotini di Stalin, dovrebbe chiudere la bocca a quanti si apprestano a dire “si però …”.
Che il dna di costoro, del resto, non sia cambiato non ce lo dice solo il fatto che protestano contro due azioni civili di Berlusconi, tacendo sulle decine proposte da esponenti della sinistra, ma anche il contraddittorio comportamento tenuto ai margini della stessa manifestazione “sulla libertà di stampa”.
Il Direttore del TG1, Augusto Minzolini, ha ieri diffuso un editoriale di commento a tale manifestazione, fruendo, così, del suo diritto di esprimere una opinione libera.
Naturalmente si sono alzati gli urletti isterici di chi lo vorrebbe censurare: Santoro non può essere censurato, Minzolini sì.
Buon gioco ha avuto il Presidente dei Senatori del pdl, Maurizio Gasparri, a rimbeccare gli incoerenti manifestanti: libertà di stampa non è solo a sinistra.
Del resto le reazioni alla pubblicazione della vicenda che ha visto come perdente protagonista Boffo, l'ex direttore dell'Avvenire che incautamente aveva "fatto la morale" al Premier, fecero subire al direttore de Il Giornale, Vittorio Feltri, analoghe censure da parte di coloro che pretendono la libertà di stampa, purchè, evidentemente, a senso unico e sempre contro Berlusconi.
Ma noi queste cose le sappiamo e le abbiamo sempre sapute, visto che se ne guardano bene dal protestare contro leggi realmente liberticide e, anzi, progettano di adottarne altre sulla stessa linea, come quella “contro l’omofobia”.
E’, del resto, nel solco di quella consorteria politico, economica, burocratica, affaristica che sta istituendo il soviet d’europa che oggi è più forte grazie al cedimento degli irlandesi che si sono piegati dalla paura della recessione e dalle minacce delle possibili ritorsioni economiche.
A questo punto, anche se alcune delle persone di cui si circonda, non mi piacciono, come non piacciono alcune sue scelte (la celebrazione del 25 aprile appiattendosi sulla retorica resistenzialista, il sostegno al soviet europeo, l’accordo con Gheddafi) noi di Centro Destra non abbiamo altra scelta che fare quadrato attorno a Berlusconi, non solo sostenendolo contro le piazzate della sinistra (che probabilmente sono solo dei boomerang) ma per incentivare lui e i suoi collaboratori a rompere gli indugi buonisti, ad accelerare i tempi e i modi della rivoluzione di cui ha bisogno l’Italia e, da subito, a dare una risposta muscolare alle aggressioni che subisce quotidianamente.
Mi piacerebbe che i politici che, in senso lato, rappresentano la mia parte politica smettessero di apparire come le vittime dell’aggressione altrui, ma reagissero virilmente, dando battaglia "fino all’ultimo sangue".
E’ ora di finirla di subire passivamente, di lasciare che la sinistra racconti un mare di frottole su come verrebbe conculcata la libertà di stampa e poi non accontentarli, almeno in parte, realizzando qualcuno dei loro peggiori incubi.
Nessuno tappi la bocca a Santoro.
Però, visto che lo stato deve recuperare fondi (adesso anche per l’alluvione di Messina) si revochi ogni trasferimento di denaro alla rai: se ha la forza di sopravvivere con i suoi mezzi, bene, sennò che chiuda.
Contestualmente i cittadini devono essere aiutati contro la burocrazia e per avere più soldi in tasca.
Si abolisca, da subito, il canone: voglio vedere chi andrà in piazza per sostenere la sua reintroduzione con il rischio di essere “linciato” in piazza dal Popolo.
Si aboliscano tutti i contributi alla stampa: sopravviva solo chi riesce a stare sul mercato.
Le Ronde divengano vere Ronde, armate e con possibilità di intervenire e non solo di telefonare.
Le espulsioni degli illegali siano immediate, senza aspettare pronunzie giudiziali, perché se uno è entrato clandestinamente, illegale è e non c’è Santo che tenga.
E non ci si limiti a consegnare un “foglio di via” il cui uso possiamo tutti immaginare quale possa essere, ma si proceda con l’immediata “restituzione” al luogo di provenienza.
Insomma, passiamo dalle parole (altrui) ai fatti anche nella guerra che si combatte, senza esclusione di colpi, tra il vecchio apparato affaristico, economico, politico e burocratico e la nuova Italia che, a fatica, il Centro Destra cerca di realizzare.
Il Premier Berlusconi bene fa ad occuparsi di terremoto e di politica estera, di scudo fiscale che riporta in Italia capitali fuggiti e aiuti per superare la crisi economica internazionale.
Bene fa, insomma, ad occuparsi di tutto ciò che è attività concreta per un buon governo della cosa pubblica.
Ma si ricordi che tutto quel che realizza, deve anche essere portato a conoscenza dei cittadini e la caciara orchestrata grazie alla “libertà di stampa” dalla sinistra, copre, molto spesso, tale comunicazione.
Allora, nei confronti di chi mette tutto in rissa, l’unica è urlare più forte di lui.
Berlusconi accantoni gli abatini, i fiorettisti della politica e usi metodi più spicci, chiamando al suo fianco dei “mediani” di interdizione, degli sciabolatori che sappiano combattere questa "guerra all’ultimo sangue".
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1 commento:
Quindi scriviamone ogni giorno Massimo, andiamo alle manifestazioni e confrontiamoci sui blog. Hai ragione, diamo la maggior visibilità possibile alle attività concrete del governo, facciamo più rumore di questa minoranza acida e velenosa che sta cercando in tutti i modi di gonfiarsi a dismisura per apparire quello che non è. Io sono certo che si sta preparando un vero GOLPE, con l'aiuto dei politici di mezza tacca di cui tutti gli schieramenti sono pieni. Facciamo coagulare le nostre libertà intellettuali e elettorali sulle poche ma ESSENZIALI cose che ci permettono ancora di sentirci liberi e italiani. Se parla Santoro parliamo anche noi e senza peli sulla lingua.
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