La meschina aggressione mediatica, giudiziaria e politica nei confronti del Premier Silvio Berlusconi rischia di essere, volutamente, fuorviante.
La divisione imposta da piccoli individui che non perdono occasione per attaccare Berlusconi personalizzando la questione inganna chi la segue, perché la divisione è identitaria e sui Valori che si vogliono porre a base della nostra società.
Berlusconi, pur con tutte le sue cautele, i ripensamenti, i condizionamenti, soprattutto, derivanti dall’apparato mediatico ostile, rappresenta, meglio di chiunque altro, l’Italia che vorremmo.
E’ l’Italia che dice “no” all’immigrazione perché sono rimasti solo i posti in piedi e neanche per tutti gli italiani.
E’ l’Italia che non rinuncia al Natale, al Crocefisso, alla carne di maiale, alle canzoni natalizie, alle proprie sane Tradizioni per evitare di “offendere” i nuovi arrivati (che poi sarebbero coloro che dovrebbero entrare a casa nostra in punta di piedi e senza pretese).
E' l'Italia che sa accettare chi viene per assimilarsi alla nostra Gente, consapevole che la cittadinanza è un percorso lungo, un premio finale e non merce di scambio di un suk medio orientale.
E’ l’Italia che non ritiene un eroe chi muore per le conseguenze di una vita sregolata e con la droga in tasca.
E’ l’Italia che non piange il suicidio di una terrorista rossa.
E’ l’Italia che vuole che Cesare Battisti sconti tutta la pena cui è stato condannato in un carcere italiano e non sia l’ennesimo terrorista rosso che evita la giusta punizione.
E' l'Italia che onora la memoria di chi è caduto combattendo in terra straniera per garantire benessere e sicurezza in Patria e non di chi, mentre devasta una città, lancia estintori contro quelle Forze dell'Ordine che cercano di impedire la distruzione delle proprietà pubbliche e private.
E’ l’Italia che vuole cessino gli sprechi di denaro pubblico perché possano essere ridotte le tasse.
E’ l’Italia che vuole che a scuola si insegnino le sane, solide nozioni di una volta e non le chiacchiere delle veline dei giornali di sinistra, magari con una approssimativa traduzione latina.
E’ l’Italia che schifa chi va con i trans e coloro che hanno le pulsioni di accoppiarsi con persone dello stesso sesso, simboli di un decadimento morale che rischia di far collassare la nostra Civiltà, ma li tollera purchè le loro "gesta" siano mantenute rigorosamente nel privato delle quattro mura di casa loro e non pretendano riconoscimenti giuridici.
E’ l’Italia che quando non è imbrigliata da mille leggi e laccioli, dimostra al mondo intero quanto valga la fantasia e la capacità individuale uscendo più e meglio di altri dalla recessione.
E' l'Italia che può svilupparsi solo lasciando che la libera iniziativa e il libero mercato, evitando di imbrigliare la capacità e l'inventiva, premino il genio italiano.
E’ l’Italia che vorrebbe Giustizia e non i processi eterni e rimasticati all’infinito per colpire “il nemico” che da 15 anni ha un solo nome: Silvio Berlusconi.
E’ l’Italia che vorrebbe una pubblica amministrazione snella, amica e veloce e non oppressiva, punitiva e burocratica solo per giustificare i 4,5 milioni di dipendenti pubblici.
E’ l’Italia che vorrebbe abitare in case riscaldate d’inverno e refrigerate d’estate e non, per far contenti un pugno di chiassosi ecoambientalisti, soffrire il freddo o il caldo solo perché viene bloccata la costruzione di centrali nucleari quando ai nostri confini ve ne sono a decine.
E’ l’Italia che vuole una sanità efficiente, per le cure da fornire, subito, a chi ne ha diritto perché ha anticipatamente pagato per esse.
E’ l’Italia che vuole città ordinate, pulite, sicure, con una Polizia che abbia la possibilità di reprimere chi mette in pericolo tale ordine, senza che debba sistematicamente ricominciare da capo a causa di magistrati che pensano più ai “diritti” dei delinquenti che a quelli dei cittadini onesti.
E’ l’Italia che è consapevole che un ruolo di primo piano nella politica mondiale costa anche gli oneri per partecipare alla comune azione contro le bande terroriste islamiche.
E’ l’Italia che vuole essere libera di esprimere le proprie opinioni senza dover fare slalom tra leggi liberticide e sovietizzanti.
E’ l’Italia che ne ha abbastanza di chi prende voti a Destra e poi li spende sistematicamente per sostenere principi che contrastano con la coscienza della Destra.
E’ l’Italia che, per Tradizione e Cultura, sta dalla parte della Vita e non della morte.
E’ l’Italia dalle solide Radici Romane e Cristiane.
E’ l’Italia: “una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cor”.
Su questi temi Berlusconi farebbe bene a chiamare gli Italiani alle urne, come gli ha consigliato Cossiga, per un referendum finale non sulla sua persona, bensì su quale Italia si vuole realizzare e, una volta determinata la scelta, messi a tacere oppositori esterni ed interni, agire senza più compromessi per costruire l’Italia che vogliamo.
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La divisione imposta da piccoli individui che non perdono occasione per attaccare Berlusconi personalizzando la questione inganna chi la segue, perché la divisione è identitaria e sui Valori che si vogliono porre a base della nostra società.
Berlusconi, pur con tutte le sue cautele, i ripensamenti, i condizionamenti, soprattutto, derivanti dall’apparato mediatico ostile, rappresenta, meglio di chiunque altro, l’Italia che vorremmo.
E’ l’Italia che dice “no” all’immigrazione perché sono rimasti solo i posti in piedi e neanche per tutti gli italiani.
E’ l’Italia che non rinuncia al Natale, al Crocefisso, alla carne di maiale, alle canzoni natalizie, alle proprie sane Tradizioni per evitare di “offendere” i nuovi arrivati (che poi sarebbero coloro che dovrebbero entrare a casa nostra in punta di piedi e senza pretese).
E' l'Italia che sa accettare chi viene per assimilarsi alla nostra Gente, consapevole che la cittadinanza è un percorso lungo, un premio finale e non merce di scambio di un suk medio orientale.
E’ l’Italia che non ritiene un eroe chi muore per le conseguenze di una vita sregolata e con la droga in tasca.
E’ l’Italia che non piange il suicidio di una terrorista rossa.
E’ l’Italia che vuole che Cesare Battisti sconti tutta la pena cui è stato condannato in un carcere italiano e non sia l’ennesimo terrorista rosso che evita la giusta punizione.
E' l'Italia che onora la memoria di chi è caduto combattendo in terra straniera per garantire benessere e sicurezza in Patria e non di chi, mentre devasta una città, lancia estintori contro quelle Forze dell'Ordine che cercano di impedire la distruzione delle proprietà pubbliche e private.
E’ l’Italia che vuole cessino gli sprechi di denaro pubblico perché possano essere ridotte le tasse.
E’ l’Italia che vuole che a scuola si insegnino le sane, solide nozioni di una volta e non le chiacchiere delle veline dei giornali di sinistra, magari con una approssimativa traduzione latina.
E’ l’Italia che schifa chi va con i trans e coloro che hanno le pulsioni di accoppiarsi con persone dello stesso sesso, simboli di un decadimento morale che rischia di far collassare la nostra Civiltà, ma li tollera purchè le loro "gesta" siano mantenute rigorosamente nel privato delle quattro mura di casa loro e non pretendano riconoscimenti giuridici.
E’ l’Italia che quando non è imbrigliata da mille leggi e laccioli, dimostra al mondo intero quanto valga la fantasia e la capacità individuale uscendo più e meglio di altri dalla recessione.
E' l'Italia che può svilupparsi solo lasciando che la libera iniziativa e il libero mercato, evitando di imbrigliare la capacità e l'inventiva, premino il genio italiano.
E’ l’Italia che vorrebbe Giustizia e non i processi eterni e rimasticati all’infinito per colpire “il nemico” che da 15 anni ha un solo nome: Silvio Berlusconi.
E’ l’Italia che vorrebbe una pubblica amministrazione snella, amica e veloce e non oppressiva, punitiva e burocratica solo per giustificare i 4,5 milioni di dipendenti pubblici.
E’ l’Italia che vorrebbe abitare in case riscaldate d’inverno e refrigerate d’estate e non, per far contenti un pugno di chiassosi ecoambientalisti, soffrire il freddo o il caldo solo perché viene bloccata la costruzione di centrali nucleari quando ai nostri confini ve ne sono a decine.
E’ l’Italia che vuole una sanità efficiente, per le cure da fornire, subito, a chi ne ha diritto perché ha anticipatamente pagato per esse.
E’ l’Italia che vuole città ordinate, pulite, sicure, con una Polizia che abbia la possibilità di reprimere chi mette in pericolo tale ordine, senza che debba sistematicamente ricominciare da capo a causa di magistrati che pensano più ai “diritti” dei delinquenti che a quelli dei cittadini onesti.
E’ l’Italia che è consapevole che un ruolo di primo piano nella politica mondiale costa anche gli oneri per partecipare alla comune azione contro le bande terroriste islamiche.
E’ l’Italia che vuole essere libera di esprimere le proprie opinioni senza dover fare slalom tra leggi liberticide e sovietizzanti.
E’ l’Italia che ne ha abbastanza di chi prende voti a Destra e poi li spende sistematicamente per sostenere principi che contrastano con la coscienza della Destra.
E’ l’Italia che, per Tradizione e Cultura, sta dalla parte della Vita e non della morte.
E’ l’Italia dalle solide Radici Romane e Cristiane.
E’ l’Italia: “una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cor”.
Su questi temi Berlusconi farebbe bene a chiamare gli Italiani alle urne, come gli ha consigliato Cossiga, per un referendum finale non sulla sua persona, bensì su quale Italia si vuole realizzare e, una volta determinata la scelta, messi a tacere oppositori esterni ed interni, agire senza più compromessi per costruire l’Italia che vogliamo.
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5 commenti:
e dell'iniziativa (molto probabilmente per decreto legge e di sicuro voto alla fiducia) sul processo breve cosa ne pensi?
Totalmente favorevole:
"E’ l’Italia che vorrebbe Giustizia e non i processi eterni e rimasticati all’infinito per colpire “il nemico” che da 15 anni ha un solo nome: Silvio Berlusconi.".
"una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cor".,
Beh, sulla lingua anch'io ho appena detto la mia :-)
senza dare fondi e quindi sveltire i processi, finiranno per prescrizione. e così quelli che hanno rovinato l economia del nostro paese con la complicità del governo non pagheranno: cirio,parmalat,s.rita.....
ma come fate a non capire una cosa così semplice??????continuate a difendere il nano e vedrete che prima o poi toccherà anche a voi!!!
Alla fine, Daria, sapete solo arrivare a Berlusconi. Per voi "giustizia" è linciare Berlusconi. Per me è ben altro e l'ho scritto nel post odierno.
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