A Pove del Grappa hanno commesso un peccato di lesa maestà: si sono permessi di insegnare e far cantare agli alunni Faccetta Nera e Giovinezza.
Come quando è l’uomo che morde il cane, la notizia, lanciata dalle agenzie di stampa, ha fatto il giro dei quotidiani online e, quindi, è finita in cronaca sulla stampa cartacea.
Nessuno che si scandalizzi per le migliaia di “Bella ciao” , “Internazionale” o “Bandiera rossa” che vengono inculcate nella scuola pubblica anche a bambini per i quali sarebbero più opportune le canzonette dello Zecchino d’Oro.
Reazioni isteriche se vengono insegnate, in un contesto peraltro sin troppo critico, Faccetta Nera e Giovinezza, ma tutto normale per le canzonette comuniste ?
Venti anni della nostra Storia, con opere mirabili come il ripristino dell’Ordine pubblico, la bonifica delle paludi Pontine, le prime leggi sulla sicurezza nel lavoro e per le donne, la conquista di un Impero con una epopea coloniale che rappresenta uno dei migliori (e mai superati) esempi di diffusione della Civiltà, da ignorare ?
Eh, no !
Come è necessario abrogare (e siamo già in un imperdonabile ritardo) la XII disposizione transitoria della costituzione del 1948, così è ora di rivalutare Faccetta Nera e Giovinezza, che rappresentano, allegre e ottimiste, un periodo della Storia Patria che è ora di tirare fuori dagli archivi, assieme alle grandi speranze e illusioni che hanno accompagnato gli anni venti, trenta e quaranta del secolo scorso.
Dieci, cento, mille Pove del Grappa.
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Come quando è l’uomo che morde il cane, la notizia, lanciata dalle agenzie di stampa, ha fatto il giro dei quotidiani online e, quindi, è finita in cronaca sulla stampa cartacea.
Nessuno che si scandalizzi per le migliaia di “Bella ciao” , “Internazionale” o “Bandiera rossa” che vengono inculcate nella scuola pubblica anche a bambini per i quali sarebbero più opportune le canzonette dello Zecchino d’Oro.
Reazioni isteriche se vengono insegnate, in un contesto peraltro sin troppo critico, Faccetta Nera e Giovinezza, ma tutto normale per le canzonette comuniste ?
Venti anni della nostra Storia, con opere mirabili come il ripristino dell’Ordine pubblico, la bonifica delle paludi Pontine, le prime leggi sulla sicurezza nel lavoro e per le donne, la conquista di un Impero con una epopea coloniale che rappresenta uno dei migliori (e mai superati) esempi di diffusione della Civiltà, da ignorare ?
Eh, no !
Come è necessario abrogare (e siamo già in un imperdonabile ritardo) la XII disposizione transitoria della costituzione del 1948, così è ora di rivalutare Faccetta Nera e Giovinezza, che rappresentano, allegre e ottimiste, un periodo della Storia Patria che è ora di tirare fuori dagli archivi, assieme alle grandi speranze e illusioni che hanno accompagnato gli anni venti, trenta e quaranta del secolo scorso.
Dieci, cento, mille Pove del Grappa.
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