Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

08 luglio 2013

Perchè limitarsi a cancellare le provincie ?

Per stornare l'attenzione dall' "aiutino" che gli organismi predatori internazionali stanno cercando di dare ai gabellieri italiani sull'imu, l'iva e le tasse, Letta ha inventato la priorità delle priorità: il disegno di legge costituzionale per l'abolizione delle provincie.
Grazie all'ennesima, costosa, invasione di campo della corte costituzionale che ha respinto la via breve al risparmio timidamente introdotta da Monti, ecco che è necessario mettere in campo una riforma costituzionale ad hoc, con tutte le liturgie, i tempi lunghi, i costi, la retorica che essa comporta.
Intanto i nostri risparmi sono sempre più a rischio e i nostri redditi falcidiati dalle tasse, con un Saccomanni ministro dell'economia (supportato dal suo vice Fassina che cerca ogni alchimia in politichese per conservare l'imu)  che sembra ricoprire lo stesso ruolo dei non rimpianti Ruggiero (agli esteri nel secondo governo Berlusconi) e Monti: tutelare gli interessi degli organismi internazionali anche contro quelli dell'Italia e degli Italiani.
Ma se proprio vogliamo stare all'organizzazione dello stato, perchè non cogliere l'occasione per abolire questa, pessima, costituzione e questo stesso stato italiano ?
In effetti che senso ha voler tenere uniti quelli che, venduti agli stranieri, propongono solo leggi finalizzate alla distruzione della Identità Italiana ?
Cosa mai abbiamo in comune con chi vorrebbe lo ius soli che ha come corollario cittadinanza e voto per gli immigrati, chi vorrebbe abolire il reato di clandestinità, chi vorrebbe sostituirci con gli illegali, chi vorrebbe elevare a diritto i capricci degli omosessuali, chi vorrebbe trattare le proprietà come un furto, tassarle anche se non producono reddito e sottrarle ai legittimi proprietari per regalarle agli stranieri ?
Cosa abbiamo in comune con chi, non riuscendo ad essere credibile in proprio, corre a  piagnucolare dagli organismi internazionali perchè lo aiutino a mantenere in vigore le tasse predatorie sulla casa ?
Nulla, abbiamo in comune e, personalmente, credo che un'Italia che dovesse introdurre nel proprio diritto tali norme, meriterebbe solo di finire in cenere.
Allora perchè non cogliere l'occasione per dividerci ?
Da una parte quelli che accoglieranno a braccia aperte gli immigrati, concedendo loro casa, terre e il ricavato delle tasse che deprederanno a quanti avranno l'incoscienza di aderire a quell'Italia con il "matrimonio" omosessuale in costituzione e, magari, con l'introduzione dell'esame (pratico ...) di omosessualità per conseguire la maturità.
Dall'altra noi, che vorremmo restaurare l'Italia che abbiamo amato.
L'Italia degli Italiani.
L'Italia che lavora.
L'Italia che tutela il risparmio e la casa.
L'Italia fondata su solidi principi morali.
Perchè limitarsi a cancellare le provincie, quando è tutto lo stato che andrebbe cancellato, ripensato e ricostruito ?


Entra ne

5 commenti:

Nessie ha detto...

"Dall'altra noi, che vorremmo restaurare l'Italia che abbiamo amato.
L'Italia degli Italiani.
L'Italia che lavora.
L'Italia che tutela il risparmio e la casa.
L'Italia fondata su solidi principi morali"

In Italia vietato RESTAURARE. La sola parola li fa schiumare di rabbia. In Italia è vietato conservare, e gli unici che hanno legittimità sono sinistri, cattosinistri, dato che hanno nel DNA, la patologia della Revulucion siempre, cioè della devastazione. Todos Caballeros!

pietro ha detto...

Forse perchè oltre sognare grandi cambiamenti è meglio COMUNQUE cercare di fare le piccole cose che hanno una utilità immediata e reale?
Anche se tutte le cose che sognate fossero realizzabili e potesero interesare una significativa maggioranza degli italiani ( sono molto scettico ), l'atteggiamento di chi le propone in alternativa a azioni come l'eliminazione delle provincie mi sembra il tipico comportamento in cui l'ossessione per il meglio è nemica del BENE.
Mi sembra SEMPRE utile fare cio che è bene. se poi si riesce a fare anche ciò che è meglio c'è solo da guadagnare, ma la difesa da parte di molti politici di tutti i partiti delle provincie mi è sempre segmbrata una banale e ipocrita difesa di ben retribuite inutilissime poltrone.

Massimo ha detto...

I sogni sono il motore dei grandi cambiamenti. A volte si raggiungono in modo pacifico, altre volte c'è bisogno di una spintarella più ... decisa. Ma abolire le provincie è una castroneria, è un modo per distruggere ancora di più le nostre radici e imbastardire le nostre radici. Le provincie sono, da sempre, più vicine alla realtà etnica e culturale di un territorio di quanto non siano le regioni, nate solo nel 1970 e volute, in costituzione, dai comunisti per farne il grimaldello attraverso il quale ottenere potere. Se c'era qualcosa da abolire quelle sono le venti regioni esistenti, per una nuova organizzazione che si fonda sulle strutture tradizionali: comuni e provincie. Ma, obbedienti ai burattinai stranieri, Letta e compagni preferiscono abolire le provincie. Allora io propongo di abolire questo stato. Un sogno, adesso, ma domani, chissà ...

pietro ha detto...

A dire la verità la prima proposta di abolizione delle provincie che ho sentito è stata da parte di SIlvio Berlusconi nella campagna elettorale del 2008, sono andato a cercare e ho trovato LETTERALMENTE cosa aveva detto:
BERLUSCONI: LE PROVINCE VANNO ELIMINATE TUTTE
Sono inutili è solo un costo per i cittadini

Roma, 5 mar. - Silvio Berlusconi ribadisce il suo
progetto di abolizione delle Province, un'abolizione che, a suo
giudizio, deve riguardare tutti questi Enti locali, non solo
quelli delle città metropolitane. Intervistato durante la
trasmissione 'Porta a porta', l'ex premier ha infatti
sottolineato: "Dobbiamo eliminare le Province. Sono tutte inutili
e soltanto fonte di costo per i cittadini".
MA pazienza posso capire che le promesse elettorali non son cose da prendere eccessivamente sul serio, ciò non toglie che tra la proposta di eliminazione totale delle provincie fatta da parte del SIlvio e la semplice eliminazione di quegli inutili raduni di parassiti nullafacenti che sono i consigli provinciali mi sembra molto più sensato il secondo.
Le provincie sono vicine solo al portafoglio delle zecche con in tasca una tessera di partito, il 99% degli italiani non sa neanche lontanamente quali siano effettivamente i compiti delle provincie, tutte le difese che ho sentito sono vaghe farneticazioni ideologiche , ma in pratica l'utilità dei consigli provinciali è solo dare uno stipendio ad un migliaio di incapaci posizionati dove possono fare meno danni.

Massimo ha detto...

Si può dire altrettanto di tutti gli impieghi pubblici.

Berlusconi non ha osato toccare la resistenza ... pardòn, le regioni ... :-)