Se credessi che quando parla di ripulire la politica dal
letame, Grillo pensi agli stessi personaggi e partiti che vengono in mente a
me, allora direi anche in alcuni contenuti, per ora, però, approvo i decibel
con i quali Grillo attacca, “meritandosi” i rimbrotti della Boldrini che,
evidentemente, non capisce quanto risulti stonata a molte orecchie la sua
petulante voce a difesa degli immigrati, degli omosessuali e di tutto ciò che
rappresenta il contrario del mio (e non solo mio …) concetto di Nazione sana.
Approvo l’ostruzionismo parlamentare che, inchiodando la
camera ad una eterna seduta, impedisce l’approvazione di un provvedimento
sopravvalutato.
Un ostruzionismo che è di insegnamento per il Centro Destra
che voglia opporsi all’infame disegno di legge sull’omofobia e, soprattutto, al
Centro Destra che voglia dare un segnale forte ai propri elettori e ai propri
nemici, qualora la cassazione dovesse confermare la condanna a Silvio
Berlusconi.
Sì, perché non possiamo dimenticarci che il 30 luglio il
Leader del Centro Destra potrebbe subire l’ennesimo tentativo di rimozione dal
suo ruolo per mano giudiziaria nonostante i dieci milioni di voti che lo
sostengono.
In tal caso mi aspetto che il PdL esca dal governo e faccia,
assieme a tutto il Centro Destra, lo stesso, identico ostruzionismo
esemplarmente prodotto da Grillo, ma su tutti i provvedimenti, anche i più
marginali, bloccando il parlamento e costringendo a nuove elezioni.
Infatti sul metodo Grillo ha ragione: se ci si oppone a qualcosa, bisogna farlo con tutti gli strumenti e le forze disponibili.
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