Mi è piaciuta, perchè riassume quel che penso della questione all'ordine del giorno sulla necessità di sviluppare una politica di difesa quanto più autonoma possibile.
Capita anche, una sorta di ciliegina sulla torta, che l'annotazione "nazionale", arrivi il giorno del 164° anniversario della proclamazione del Regno d'Italia, quando, nel 1861, la nostra Patria tornò ad essere in gran parte unificata.
"Riarmo Nazionale" è l'essenza di una politica doverosa che impone di essere armati ed addestrati per difendersi da aggressioni esterne e per difendere anche i nostri interesse all'estero senza delegare altri (dovremmo erigere un monumento agli Stati Uniti e al Regno Unito che, bombardando i terroristi islamici yemeniti Houthy, cercano di ripristinare, nell'interesse di tutti, la libertà di circolazione e di commercio nel Mar Rosso !).
"Riarmo Nazionale" unisce i punti della questione Sicurezza e Difesa, dando una risposta giusta perchè è esattamente l'opposto di quella propugnata dai cattocomunisti con la Schlein che dice no al riarmo e si alla difesa comune europea.
"Riarmo Nazionale" significa anche non utilizzare i nostri soldi per sostenere le aziende produttrici di armi straniere (tedesche e francesi), ma finanziare la produzione di armi con le fabbriche che abbiamo in Italia e che sanno produrre armi di qualità.
"Riarmo Nazionale", vuol dire costruire delle Forze Armate che siano qualitativamente e quantitativamente in grado di affrontare le emergenze di Sicurezza, di Difesa, di tutela dei Confini della Patria, all'interno di un quadro di alleanze necessario, anche se non sempre gli interessi nazionali coincidono.
"Riarmo Nazionale" significa anche che è il Governo Nazionale a decidere se e come utilizzare la forza militare, impiegando i nostri effettivi sul campo o solo fornendo gli strumenti a nazioni alleate ed amiche.
"Riarmo Nazionale", infine, richiede un solo intervento da parte dell'unione europea: azzerare ogni patto di stabilità e lasciare che il debito, la forma, gli importi, le modalità degli investimenti siano esclusivamente decisi dai governi nazionali che sanno benissimo quale sia l'interessa dei rispetti popoli e che, sicuramente, non è quello di salvare dalla bancarotta le banche e le industrie tedesche e francesi, commissionando armi che possiamo costruire molto meglio in casa con le nostre industrie e avendo come bonus un incremento della occupazione interna.
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