Non è reato trattenerli a bordo (Salvini assolto) ma dovrebbero essere risarciti.
A spese nostre.
Il tutto in linea con tutte le sentenze che impongono alle vittime che, reagendo, neutralizzano i banditi, di pagare un risarcimento ai famigliari dei criminali abbattuti.
Mi auguro che il Governo, oltre a reagire, come ha fatto, con parole che sottoscrivo, decida di non procedere ad alcun esborso e, se proprio deve, recuperi quegli esborsi risparmiando sulle scorte ai magistrati e sulla disponibilità di agenti per la Polizia Giudiziaria.
Poi ci sarebbe da attingere al fondo stipendi dei magistrati che, con una media di 150mila euro pro capite all'anno, hanno un'ampia disponibilità per un contributo di solidarietà a favore del risarcimento dei clandestini.
Nel momento in cui giudici e pubblici ministeri, assieme, contestano la riforma della giustizia, chi può credere che anche questa sentenza non sia una ritorsione contro il Governo Meloni ?
Cattocomunisti a parte che adesso hanno un altro argomento sul quale latrare (ma come farebbero se non ci fossero gli assist dei magistrati ?).
I clandestini trasgrediscono alla legge fondamentale di ogni stato, perchè violare i confini è il principale atto di violenza contro una intera comunità e, in tempi poi non tanto remoti, chi ci provava rischiava di essere messo a morte in modo atroce, certo non di essere alloggiato, nutrito, curato, istruito.
I clandestini (e chi li trasporta) dovrebbero essere soggetti solo ad un provvedimento amministrativo di espulsione immediata.
Chi li coccola e ne accoglie le pretese, danneggia l'Interesse Nazionale e provoca una legittima irritazione che allontana ogni, vaga, ipotesi di inclusione e accoglienza.
Senza eccezioni.
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