Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

No alla deriva
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12 luglio 2007

Prodi appeso a un pannolone

Una settimana che si era aperta con l’offensiva della sinistra contro Silvio Berlusconi, nella speranza di riattizzare quell’odio nei confronti del Leader del Centro Destra che, unico, consentirebbe di prolungare l’agonia di Prodi, sembra chiudersi sulle immagini dei taroccamenti delle schede elettorali in Australia nel voto degli italiani all’estero e sulla gaffe contro i siciliani del ministro Amato.
Qui ho sempre sostenuto i dubbi sul reale risultato delle elezioni del 9 e 10 aprile 2006 e quindi posso astenermi dal commentare ulteriormente una vicenda che avrebbe dovuto vedere la Casa delle Libertà più reattiva sin dal 10 aprile, quando emersero i primi dubbi sull’andamento delle operazioni di scrutinio.
Sulla campagna antiberlusconiana, basata su un concetto antitetico quello di giustizia (la “responsabilità oggettiva”) val solo la pena di ricordare come l’odio contro il Presidente Berlusconi sia uno dei due collanti (l’altro è la poltrona) della sinistra incapace di proporre alla nazione un progetto di ampio respiro per il nostro futuro.
La controriforma della giustizia il cui primo articolo passa per il voto di un senatore a vita (non eletto) e grazie all’incontinenza di un senatore di Forza Italia (cui sarebbe simpatico inviare una scorta di pannoloni per anziani) rende ancor più delegittimati i provvedimenti assunti da una presunta maggioranza, tale solo per i verbali degli scrutini elettorali.
A fronte dell’inettitudine della sinistra vediamo un Centro Destra che non prende ancora quelle iniziative necessarie a lacerare le ultime difese governative, lasciando alle sole categorie produttive di manifestare contro una legislazione che oltre ad essere repressiva e punitiva, se verranno confermati gli “errori” nei conteggi e i taroccamenti di schede, diventa anche nulla per illegittimità di chi l’ha votata.
Se poi il timoroso Amato, che sembra sempre preoccupatissimo di non rompere le uova sulle quali cammina, scivola rovinosamente paragonando i siciliani ai musulmani integralisti, allora la misura della putrefazione di questa “maggioranza” è ben evidente.
L’auspicio resta quello di sempre: una coraggiosa, dirompente e prolungata iniziativa del Centro Destra per accelerare il giorno in cui nuove elezioni renderanno giustizia vera, senza raccogliere i naufraghi della sinistra come inopinatamente in Francia sta facendo un negativamente sorprendente Sarkozy.
Una “chiamata alle armi” delle categorie produttive, del lavoratori, dei cittadini tutti, contro chi ci sta scippando il futuro e per riprendere il cammino virtuoso delle riforme.
Un’azione che non può prescindere da iniziative e sollecitazioni clamorose, come la resistenza fiscale , per porre, giorno dopo giorno, ora dopo ora, all’attenzione di tutti gli italiani l’inettidune della sinistra a creare Benessere, Sicurezza, garantendo la nostra Libertà.

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